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Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
BRAVO
BEL LAVORO
<img src="/ luogocomune.net/media/kunena/attachments...ernet_2025-05-27.jpg " >
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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- CharlieMike
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HAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAPurtroppo Charliemike hai fatto un esempio molto, ma molto infelice. infatti quando si parla di protezione in caso di urto di qualsiasi modello di automobile, protezione certificata tramite i cosiddetti crash test obbligatori per ogni nuovo modello, si considera il comportamento di tutte le parte dell'automobile,
Sei veramente un fenomeno, l'imbonitore dei tre bussolotti della dialettica.
Riesci a ribaltare a tuo favore qualsiasi cosa, peccato che il senso della mia similitudine sia completamente diverso (ma tu lo sapevi, vero?)
Prova con questo, dai. Sono curioso. Voglio vedere la tua fervida fantasia cosa riesce a inventare.
Ti riformulo la frase.
Parlare di Pinocchio non è lo stesso che parlare di un armadio anche se entrambi sono fatti di legno.
Premesso che con me la frase "devi tu dimostrarmi" te la puoi dimenticare, stiamo parlando della "protezione" offerta da quella boccia per pesci rossi fatta di policarbonato dove avevano infilato la testa gli astronauti.Allo stesso modo se un documento mi dice che la tuta di un astronauta protegge da radiazioni corpuscolari fino a 10 MeV devi tu dimostrarmi che il casco i guanti siano esclusi, perché la possibilità che la tuta sia utilizzata senza casco è da escludere nel modo più assoluto, esattamente come un'auto non va in giro senza senza finestrini.
Se anche la tuta era fatta anch'essa di policarbonato possiamo parlare anche delle tute.
(Ammiro il tuo, vano, tentativo di spostare il discorso dal casco alle tute. Evidentemente deve essere un nervo scoperto). :o))
E 'sti cazzi?E' implicito che quando si parla di protezioni le si deve considerare nel loro complesso,
A me interessa la protezione data dal casco, guarda un pò.
Il SEC monitora l'energia e avvisa quando supera il valore di 10 MeV. E allora?E poi se tu avessi letto il documento avresti capito una cosa importante, questa:
ad energie superiori o uguali a 10 Mev; questo è anche il valore di soglia che viene monitorato dal SEC (Space Environment Center, USA) per ‘predire’ l’insorgere di uno SPE.
Ha stabilito che quello è la soglia del pericolo valutando ciò che protegge di meno, qualunque cosa sia: casco, tuta, guanti, scarpe, mutande, calzini, Omega SpeedMaster, ecc. ecc.
(Ora prevedo che il nostro debunker se ne uscirà dicendo che lo SpeedMaster non è una protezione). :o))
Mi sembra di stringere una anguilla insaponata. Sguscia da tutte le parti.Che il SEC organismo che controlla l'attività solare, lancia l'allarme per le missioni in orbita quando le particelle che provengono dal sole superano quella soglia, ed è straovvio che si riferisca alla soglia che può sopportare un astronauta nello spazio dentro una tuta e col casco, perché se si supponesse che il casco proteggesse meno, allora il SEC darebbe l'allarme per potenze di particelle più basse.
Cerchi sempre di eludere il discorso per cui ti ho fatto la richiesta della fonte della tua affermazione:
"il policarbonato ha un buon filtraggio per il vento solare".
Benissimo. Siccome affermazioni straordinarie richiedono prove straordinarie ( en.wikipedia.org/wiki/Extraordinary_clai...traordinary_evidence ), mi porti gentilmente la frase dove il SEC lo certifica in maniera esplicita (significa senza tante supercazzole) e ovviamente il link.il casco protegge da particelle radioattive fino a 10 MeV, lo dice il documento e lo certifica anche il SEC.
Grazie.
Resto in attesa.
IN QUESTO CASO VOGLIO PRIMA TROVARE UN RISCONTRO UFFICIALE .
POI TI SCRIVO
GRAZIE MASSIMO
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***
DARTOR: credo che tu abbia ragione, è l'effetto del fisheye. Se guardi la prima inquadratura, l’ombra va verso l’alto, ma se guardi l’ultima, vedi l’effetto curvato del fish-eye.
Sarebbe stato clamoroso, per la prima volta avremmo avuto l’uso di due fonti diverse. (Certo che se quello è un fish-eye, il set è proprio PICCOLINO!)
- CharlieMike
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archive.org/details/Apollo1416mmOnboardFilm
Dal min.20:00
Ma vi sembrano pressurizzate quelle tute?
Non dovrebbero essere gonfie come omini Michelin?
Ho visto imbianchini con tute più gonfie (ma forse era la panza :o)) )
- CharlieMike
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Non è che questo è tanto diverso. :o))(Certo che se quello è un fish-eye, il set è proprio PICCOLINO!)
- SpaceExplorer
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Vedi se queste possono interessarti, vai alla pagina credits.
apolloinrealtime.org/13/
apolloinrealtime.org/11/
Sto contattando chi ha realizzato il sito, cosa vuoi sapere nello specifico?
Ho imbroccato per caso una scena che non ha il benché minimo senso e che avevo visto tempo fa
Ora se posto vengo sommerso di insulti , ma se nei video ufficiali ne trovo una piccola parte, allora mi scappa da ridere.
Ora io quella parte che conferma nel tuo video lo già trovata , ma se non è ufficiale meglio aspettare .
Il problema della Nasa non è che sono troppo stupidi a lasciare prove evidenti .
E chissà quanta roba hanno cancellato Ma quello che non hanno potuto eliminare in tempo perché oramai troppo tardi per farlo .
Quindi meglio lasciarlo e far fare il lavoro sporco ai debunkers.per negare l'evidenza
- SpaceExplorer
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Sommerso di insulti qui?Forse solo nella sezione commenti di certi canali ma qui non penso proprio
ma alla fine ho trovato il documento che spiega i danni irreversibili alla retina dopo un certo numero di secondi.. ovviamente sul pianeta TERRA.. sulla luna moltiplicate per.. <strong>tanto tanto</strong>Solar retinopathy (SR) refers to retinal injury that results from unprotected <strong>excessive exposure to light. It has been associated with direct sungazing, sunbathing,</strong> laser pointers, and welding arc exposure.
pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC11309525/
Leggetevi le prime 3 pagine
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
- chiaroesemplice
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Ti sbagli, non è la tuta che dovrebbe essere coperta di policarbonato, ma è il contrario, è il casco che è ricoperto dal tessuto della tuta e questo durante tutte le EVA. Guarda questa immagine e te ne renderai conto:Premesso che con me la frase "devi tu dimostrarmi" te la puoi dimenticare, stiamo parlando della "protezione" offerta da quella boccia per pesci rossi fatta di policarbonato dove avevano infilato la testa gli astronauti.
Se anche la tuta era fatta anch'essa di policarbonato possiamo parlare anche delle tute.
Per questo motivo il casco aveva sulla parte superiore e retrostante lo stesso tessuto della tuta che sappiamo era certificato per 10 MeV, e in più c'era sotto il policarbonato.
Nella parte anteriore gli astronauti avevano oltre il policarbonato, anche una protezione data dalla lamina dorata che solo saltuariamente sollevavano, per cui non esiste alcuna motivazione per supporre che il casco nella sua configurazione standard proteggesse meno della tuta, quando metà del casco era coperto dal tessuto della tuta e l'altra metà dalla pellicola metallica, oltre al policarbonato.
Per questo motivo il dato riferito alla schermatura globale di 10 meV della tuta rimane assolutamente dimostrato anche considerando le caratteristiche del casco usato durante le EVA. (e lascia perdere Pinocchio che non c'entra nulla, qui si parla di protezioni non di burattini di legno).
SAM
Certo che esistono i brillamenti solari e infatti come ho scritto, la nasa aveva implementato il l Solar Particle Alert Network (SPAN) per monitorare durante le missioni Apollo il comportamento del sole.Ma esistono i BRILLAMENTI solari.
I brillamenti NON SONO fenomeni rari che si verificano ad ogni passaggio della cometa di halley.
Durante il minimo solare possono verificarsi in media fino a 30 brillamenti al mese (1 al giorno), mentre durante il massimo solare fino a 20 brillamenti al giorno.
Durante i brillamenti vengono espulse particelle ad alta energia (SEP) che possono arrivare a raggiungere energie di centinaia di MeV o addirittura superare 1 GeV.
I brillamenti inoltre (lo avrò detto 10 volte) non sono prevedibili.
Però dire che ci sono 30 brillamenti al mese (uno al giorno!!!) non è corretto, perché il Sole lancia il suo plasma in tutte le direzioni e non solo in direzione del sistema Terra Luna, per cui di quei 30 al mese va fatta una bella scrematura. Bisogna misurare i brillamenti che colpiscono il sistema Terra Luna e non sono così frequenti (per nostra fortuna).
Se fosse come dici tu sarebbero impossibile fare qualunque EVA anche sulla ISS, perché durante i brillamenti solari le Eva non si fanno, nemmeno sulla ISS.
Un dato corretto è massimo 25 eventi solari all'anno (due la mese) durante i periodi di massimo solare e solo 3 nei periodi di minimo solare.
Comunque la nasa aveva delle procedure prestabilite in caso di fenomeni solari importanti durante lo svolgimento delle missioni e puoi trovare informazioni in questo PDF.
www.nasa.gov/wp-content/uploads/static/h...nD7080RadProtect.pdf
Spaceexplorer
volevo scrivere time-lapse che sono video molto accelerati. Credo si capisse.Se mi dici cosa è, i timestap, vedo di trovare qualcosa pubblicato direttamente dai canali ufficiali.
- SpaceExplorer
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per te invece, hai letto i miei post?Quali sono le risposte alle domande che ho posto?
Professore, è la terza volta che non mi risponde alle domande del post, so che sei inflessibile talmente tanto che il suo motto quando qualcuno parla agli esami scritti è FUORI!
perché questa inflessibilità non viene applicata alle richieste scritte in piattaforma?
Ti devo ripetere le domande?
Sarò inequivocabilmente esplicito.
Ah...... caspita.<img src=" i.postimg.cc/HsnV2tqn/pennacchio-e-danni-al-sensore.jpg " >
Per qualche strano motivo mi ero fatto un'idea completamente diversa.
Sento la voce di Namuh che mi sussurra all'orecchio "chiedigli di quantificare il diametro, chiedigli il diametro.....".
@chiaroesemplice qual è il diametro della tua semisfera?
Ma esistono i BRILLAMENTI solari.
I brillamenti NON SONO fenomeni rari che si verificano ad ogni passaggio della cometa di halley.
Gli SPEs sono molto più pericolosi e
Sono stati SFIGATI perchè uno SPE significativo si è verificato il 25 gennaio 1971 e solo 6 giorni dopo c'è stata la paglicciata di apollo 14
Questa è la PROVA che non avevano la MINIMA idea di cosa fosse uno SPE!
Non è difficile da capire.. altrimenti non avrebbero MAI organizzato una missione solo una settimana dopo visto che questi eventi possono durare anche diversi giorni
E gli SPE moltiplicano le radiazioni ionizzanti per 1000 volte
Il Solar Particle Event (SPE) del 25 gennaio 1971 è stato studiato in dettaglio ed è considerato un evento significativo, specialmente per quanto riguarda la composizione delle particelle.
Gli Eventi di Particelle Solari (SPEs) possono aumentare significativamente i livelli di radiazione, anche di un fattore molto elevato. L'affermazione che possano moltiplicare l'effetto delle radiazioni per 1000 volte non è esagerata per certi scenari, specialmente per gli astronauti nello spazio profondo o per i voli ad alta quota e latitudine.
Gli SPE sono eventi imprevedibili e si possono verificare in qualsiasi momento.Gli SPE e le Fasi Solari: Una Relazione Complessa
- Massimo Solare: Durante il massimo solare, l'attività del Sole è al suo picco. Ci sono molte più macchie solari, che sono spesso le regioni da cui scaturiscono brillamenti solari e espulsioni di massa coronale (CME). Poiché brillamenti e CME sono i "motori" degli SPE, è logico che la probabilità di avere SPE, e in particolare quelli più grandi e pericolosi, sia massima in questa fase. È qui che si verificano la maggior parte degli eventi significativi.
- Minimo Solare: Al contrario, durante il minimo solare, l'attività del Sole è molto bassa. Le macchie solari sono rare, e di conseguenza, anche i brillamenti e le CME sono meno frequenti e solitamente meno potenti. Questo significa che la probabilità di avere un SPE è molto più bassa in questa fase.
I cinesi, nelle loro navicelle che probabilmente, sbarcheranno sulla luna, prevederanno un RIFUGIO contro questi eventi che potrebbero cucinare i loro astronautiIl programma spaziale cinese, come ogni programma spaziale con missioni con equipaggio, prende molto seriamente la protezione dalle radiazioni, inclusi gli Eventi di Particelle Solari (SPEs). La stazione spaziale cinese Tiangong e le future navicelle per missioni lunari e marziane sono progettate per includere misure di protezione significative.Ecco alcuni punti chiave che confermano questa tendenza:
- Rifugi schermati: Le stazioni spaziali (come la Tiangong) e le navicelle per missioni di lunga durata sono progettate con aree specifiche che offrono una maggiore schermatura. Questi "rifugi" sono solitamente costituiti da materiali più densi o disposti in modo da massimizzare la protezione dagli eventi di radiazione, come gli SPE, che possono durare ore o giorni. Durante un allarme SPE, gli astronauti possono ritirarsi in queste aree.
- Materiali di schermatura: La ricerca cinese, come quella di altre agenzie spaziali, si concentra sullo sviluppo di materiali di schermatura avanzati. Materiali con un alto contenuto di idrogeno, come il polietilene, sono spesso studiati per la loro efficacia nel bloccare i protoni ad alta energia, che sono la componente principale degli SPE.
- Monitoraggio in tempo reale: La Tiangong è dotata di rilevatori di particelle energetiche (Energy Particle Detectors - EPD) sul modulo Wentian, che monitorano in tempo reale l'ambiente di radiazione spaziale, inclusi protoni, elettroni e ioni pesanti. Questi dati sono cruciali per allertare gli astronauti in caso di SPE e per prendere le misure di protezione necessarie.
Serve altro per definire le missioni apollo una pagliacciata?
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- Pasquale63
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Ma allora Professore, si metta d'accordo con se stesso prima di mettersi a fare disegnini che poi contraddicono quello che afferma !Risposte multiple.
Pasquale 63Non mi sembra che tu mi abbia prodotto qualche calcolo per dimostrare la tua tesi o mi abbia linkato qualche documento che la dimostri. C'è solo un tuo dubbio.Prof. Chiaro&Semplice con la sua risposta in citazione ho deciso che da ora in poi di toglierle l'aggettivo di "esimio" dinanzi al titolo di Professore, ma anche quast'ultimo temo sia in bilico.
Se per Lei il gas fuoriuscente dall'ugello del reattore abbia a quella esigua distanza (sensori-ugello) una temperatura insufficiente per "arrostire" i sensori, allora significa che Lei pasticcia tra la termodinamica di un gas compresso meccanicamente con quella di un gas (o meglio particolato) compresso tramite da una reazione termica di ossidazione (fuoco per intenderci).
Quindi, Professore, le nozioni scolastiche da programmi ministeriali sono poco indicate per parlare di aerotecnica spaziale perchè accade che si confonda il funzionamento di un frigorifero domestico con un reattore spaziale nel vuoto.
Allora, siccome io le cose che dico le dimostro sempre o con documenti o con foto (meglio ancore se gif che non sono affatto ridicole), ti metto questa foto dove c'è uno studio sul comportamento del pennacchio in atmosfera e nel vuoto (fatto da ingegneri esperti) e come devono cambiare i tipi di ugelli in funzione dell'espansione dei gas.
Io di quei modelli ho preso il modello di espansione dei gas in alta atmosfera e l'ho applicato alla dimensione dell'ugello del Lem e come vedi i sensori che ti preoccupano tanto non sono assolutamente coinvolti dal pennacchio, ma c'è anzi un bello spazio che li separa dal getto caldo.
<img src=" i.postimg.cc/HsnV2tqn/pennacchio-e-danni-al-sensore.jpg " >
Suppongo chi ti sia convinto e ripretendo da te "l'esimio".
Dunque, se quella è la forma e la proporzione della fiamma del Lem che di suo pugno ha disegnato, allora in questo caso sono d'accordo con Lei nell'affermare che i sensori di suolo non potevano essere "arrostiti" dai gas d'uscita del reattore..
Però, però, però, c'è un però.....
In questo caso (però,però,però....) il diametro del getto così relativamente stretto e NON a "sombrero", come NON poteva crearsi poi un buco nella regolite ?
Saluti
PS: sono contraddizione del genere che minano il mio uso innanzi al suo Nick del titolo di Professore.
.
- chiaroesemplice
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No guarda qui siete proprio deragliati perché state confondendo due cose totalmente diverse, ossia guardare il sole come lo si fa durante un'eclissi solare (cosa PERICOLOSISSIMA anche per pochi secondi) e avere invece la faccia al sole, cosa non pericolosa se per un tempo limitato. Certo dopo un quarto d'ora con la faccia la sole ci si può scottare, ma non certo dopo un minuto. Sulla Luna ci si cotta prima, ovvio, ma nemmeno lì ci si scotta in un minuto.chiaro&semplice, stare 30 secondi con la faccia verso la luce del Sole diretta sulla Luna, con la visiera alzata, non è abbastanza?
Già io sulla Terra, a mezzogiorno, se guardo per sbaglio il Sole mi rimane impresso per qualche minuto.
Ma se faccio quello che ha fatto l'astronauta nel video, io divento cieco, è stato da 2:20:52 fino a 2:21:18 con la faccia diretta verso il Sole, anche chi controllava la missione gli ha detto di abbassare la visiera.
Chiedo: ma qui per caso c'è qualcuno che vive nelle caverne? Avere la faccia la sole può sembrare una cosa così sconvolgente? Giuro... io la faccia me la sarò abbronzata un sacco di volte in vita mia, ma non ho mai avuto danni agli occhi, basta non fissare il sole.
Tu che prove hai che l'astronauta fissasse il sole? E' stato un minuto con la faccia al sole, ok e allora? Certo poi Houston, che ha tutto l'interesse a che i suoi astronauti non corrano alcun rischio, gli ha ricordato di abbassarsi la visiera, l'avrei fatto anche io, ma come farebbe un capocantiere se vede un operaio lavorare senza casco protettivo, lo obbliga a rimetterlo, ma questo non vuol dire che appena l'operaio si toglie il casco immediatamente si infortuna... dai su... siamo seri.
Mi sembrate tutti alla ricerca disperata di una smoking gun che però non arriva mai.
L'ho già detto e lo ripeto, se c'erano smoking gun le avrei trovate io, come ho trovato le vere anomalie della VU sull'11 settembre.
Poi la nasa ha messo in giro troppi documenti, migliaia di foto, ore di filmati... audio, la cronistoria di ogni missione secondo per secondo... ma se si fa una finzione che senso ha centuplicare il materiale con cui poi si può essere scoperti?
Solo un folle mitomane centoplicherebbe i falsi.
I russi hanno detto che hanno mandato il lander Luna 16 a raccogliere la regolite e a detta loro, la sonda ha riportato a Terra la regolite.
Filmati che riprendono l'impresa? Nessuno. Foto che dimostrano l'impresa? Solo queste:
Qualcuno ha mai messo in dubbio la veridicità di quella missione? Nessuno.
Spaceexplorer visto che ti sei scelto un nick così sbilanciato sulle esplorazioni spaziali, me la spieghi tu sta cosa? Meno prove si portano e più si viene creduti? Ma non dovrebbe essere il contrario?
- CharlieMike
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Ti sbagli, non è la tuta che dovrebbe essere coperta di policarbonato, ma è il contrario, è il casco che è ricoperto dal tessuto della tuta e questo durante tutte le EVA. Guarda questa immagine e te ne renderai conto:
Io guardo l'immagine e vedo che la parte anteriore del casco non è ricoperta dal tessuto della tuta (altrimenti l'astronauta non vedrebbe un cazzo).
Questo lo hai trascurato.
Quindi è il tessuto che è "certificato per 10 MeV", non il policarbonato. (Servirebbe una fonte per certificarlo :o)) altrimenti resta una tua fantasia.)Per questo motivo il casco aveva sulla parte superiore e retrostante lo stesso tessuto della tuta che sappiamo era certificato per 10 MeV, e in più c'era sotto il policarbonato.
Premesso che se la lamina dorata era sollevata la sua protezione, qualsiasi fosse, veniva meno, (e abbiamo visto che a volte rimaneva sollevata a lungo.Nella parte anteriore gli astronauti avevano oltre il policarbonato, anche una protezione data dalla lamina dorata che solo saltuariamente sollevavano, per cui non esiste alcuna motivazione per supporre che il casco nella sua configurazione standard proteggesse meno della tuta,
Guarda l'astronauta dal min 2:20:45 in poi: si distingue benissimo il volto in pieno sole senza lamina dorata di protezione e chissà da quanto tempo è così vista la sua dichiarazione. Houston gli ha ordinato di abbassarla.)
... sarebbe interessante sapere se questa lamina dorata proteggeva dalle radiazioni o se serviva solo a schermare la luminosità. Fonti NASA, niente tue opinioni o supercazzole, CS.
E 'sti cazzi della tuta! E' del solo casco che stiamo parlando!Per questo motivo il dato riferito alla schermatura globale di 10 meV della tuta rimane assolutamente dimostrato anche considerando le caratteristiche del casco usato durante le EVA.
O se preferisci, della parte scoperta del casco in policarbonato quando non è coperta dalla lamina dorata, della quale TU HAI AFFERMATO (senza fonti):
"il policarbonato ha un buon filtraggio per il vento solare".
" il casco protegge da particelle radioattive fino a 10 MeV"
(Sei una anguilla insaponata ma ti tengo per la coda: da quì non scappi.)
Come volevasi dimostrare butti lì delle affermazioni granitiche basate sul nulla e quando ti viene chiesto di dimostrarle decolli per lunghi voli pindarici.
Non sei in grado di dimostrare che i caschi degli astronauti offrano una sufficiente protezione, che pertanto resta una tua opinione.
Fine della storia.
Per quel che mi riguarda ho raggiunto il mio scopo. Scendo dalla giostra.
P.s.:
Queste, come tante altre, sono e restano tue spacconate senza alcun fondamento, mangime per i polli del tuo canale che non si preoccupano nemmeno di ragionarci su a livello dialettico figuriamoci poi a livello tecnico, ma che non trovano terreno fertile su LuogoComune.
Come già ti è stato detto più volte, anche da Massimo, quì non siamo degli sprovveduti come sei abituato a pensare e i tuoi trucchetti da debunker su LuogoComune non funzionano.
- SpaceExplorer
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Poi è curioso il paragone che hai fatto, il casco protegge la testa da eventuali cadute di oggetti, mentre la visiera di oro protegge da CERTI(non eventuali) RAGGI LUMINOSI DIRETTI IN FACCIA E NEGLI OCCHI, sennò perché è d'oro?Per fini estetici?
chiaro&semplice, non so che uscite fai, ma io non esco di casa con l'intenzione di bruciarmi il nervo ottico, a proposito, so che segui neurodrome, ti ricordi che aveva fatto un video su una strana moda, quella del SUN GAZING?
il flusso solare sulla Luna è di 1361 W/m²
il flusso UV rappresenta solo il 10% , quindi abbiamo 136.1 W/m²
Questo strato in policarbonato, abbiamo detto fa passare il 10%,
quindi avremo 13.61 W/m²
Per avere eritema solare: 200 J/m² diviso 13.61 W/m² = 14.7 secondi
per avere fotokeratite
50 J/m² diviso 13.61 W/m² = 3.7 secondi
A me sembra che in Apollo 17 abbiano superato abbondantemente questi tempi.
Questo dando per buono che quello strato in policarbonato faccia passare solo il 10% dei raggi UV
in una delle 100 discussioni avevo calcolato anche la quantità di radiazioni IONIZZANTI che sarebbero (si fa per dire) state assorbite dalla facce dei pagliacci per cm2 di visiera da motociclista.
Purtroppo le pecora belante ,non solo quelle del Prof. tuttologo ma di tutto il mondo, non sa NIENTE altrimenti si metterebbe a ridere!
Negli ultimi post abbiamo scoperto che per il Prof tuttologo,
1) guardare il sole per decine di minuti è normale
2) organizzare missioni in presenza di uno SPE significativo è normale
3) i caschi con le visiere da motociclisa proteggono dalla radiazioni
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
È ovvio che la stima precedentemente riportata includeva tutte le classi e tutte le direzioni dei brillamenti solari.
Tuttavia anche considerando soltanto i brillamenti che interessano direttamente la terra (e la luna), restano comunque eventi molto frequenti (considerando tutte le classi) durante il periodo/ciclo di massima attività solare.
Sono talmente frequenti che le probabilità che si manifestino anche verso la terra (più volte al giorno), è molto alta.
Sappiamo benissimo che ancora oggi le previsioni dei brillamenti solari o delle CME sono a dir poco incerte e limitate, figuriamoci tra il 1969 ed il 1972. Per cui non venirmi a dire che riuscivano a prevederli, dato che basavano le loro "previsioni" soltanto sull'osservazione delle macchie solari. Tra l'altro a quei tempi non era ancora stata compresa a fondo la natura fisica dei brillamenti.
Infine sappiamo entrambi che anche nell'ipotesi più fantascientifica che nel 69 erano in grado di avvisare l'equipaggio con sufficiente anticipo (8 minuti al massimo?) in viaggio verso la luna o (peggio ancora) durante le EVA sulla luna, ne il modulo di comando e tanto meno il LEM erano in grado di proteggerli dalle SEP.
Il modulo di comando proteggeva al massimo da classi di particelle SEP relativamente di "bassa" energia.
Addirittura (e questo fa veramente sorridere) si parla di fortuna.
Cioè, le missioni apollo (tutte) sarebbero state fortunate.
Il sole stava in ferie.
- CharlieMike
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Buona notte
- chiaroesemplice
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No davvero, buttiamola sul ridere, perché se fosse vero quello che hai scritto le coperture in lamina d'oro COL CAVOLO CHE LE FACEVAMO MOBILI, se dopo 3,7 secondi poteva venire una fotocheratite gli astronauti avrebbero fatto causa alla Nasa per risarcimenti milionari, ma scherziamo.Per avere eritema solare: 200 J/m² diviso 13.61 W/m² = 14.7 secondi
per avere fotokeratite
50 J/m² diviso 13.61 W/m² = 3.7 secondi
Ah già, mi sono scordato... ma le missioni Apollo sono dei fake... beh però quelli sulla ISS sicuramente il problema ce l'hanno esattamente identico e quanti si vedono con la faccia la sole.
E comunque anche sulla Terra la fotocheratite sarebbe la malattia più comune tra tutte le malattie possibili, perché qui nessuno va in giro con caschi di policarbonato e lamine d'oro, nemmeno all'equatore e sappiamo che la potenza solare può arrivare al 75% di quella Lunare, mica bruscolini.
Ripeto stai scambiando due cose totalmente diverse: guardare il sole durante un'eclissi e avere la faccia al sole.
Comunque se ti fa piacere pensarlo, questa è la faccia di Schmitt dopo aver passato un minuto con la faccia al sole lunare.
Charliemike:
Il documento è questo:Come volevasi dimostrare butti lì delle affermazioni granitiche basate sul nulla e quando ti viene chiesto di dimostrarle decolli per lunghi voli pindarici.
047_Valerio.Parisi.pdf
Chi ha scritto il documento sono questi due docenti, uno professore di fisica e l'altro di astronomia dell'università La Sapienza di Roma:
Valerio PARISI | Sapienza University of Rome, Rome | la sapienza | Department of Physics | Research profile
Roberto CAPUZZO-DOLCETTA | Professor (Associate); PhD coordinator | PhD Astronomy | Sapienza University of Rome, Rome | la sapienza | Department of Physics | Research profile
Il testo riportato riguardante la protezione prodotta della tuta e sul allarme che entra in funzione quando le radiazioni corpuscolari provenienti dal sole superano i 10 MeV è scritto qui, non lo trascrivo, ma metto direttamente l'immagine:
Come si può leggere l'allarme del SEC parte dalla soglia di 10 MeV perché fino a quella soglia TUTTO L'ASTONAUTA E' PROTETTO, ANCHE LA TESTA, se no la soglia di allarme scatterebbe prima.
Come si fa a negarlo non l'ho ancora capito
SAM
Addirittura (e questo fa veramente sorridere) si parla di fortuna.
Cioè, le missioni apollo (tutte) sarebbero state fortunate.
Invece hai detto una sacrosanta verità, è stata la fortuna E SOPRATTUTTO LA BREVITA' che hanno aiutato le missioni Apollo, cosa che ora non può più funzionare, infatti tanto gli americani quanto i cinesi questo problema per il ritorno sulla Luna lo dovranno affrontare di petto, perché le durate dei soggiorni previsti sul nostro satellite saranno ben più lunghi di quelle delle missioni Apollo e qualche brillamento dovranno gestirlo sicuramente.
Pasquale 63
Se tu avessi letto il mio documento questa domanda non l'avresti fatta.Però, però, però, c'è un però.....
In questo caso (però,però,però....) il diametro del getto così relativamente stretto e NON a "sombrero", come NON poteva crearsi poi un buco nella regolite ?
Ti copio incollo:
In altre parole se sulla Terra un reattore formerebbe un buco nella sabbia, sulla Luna formerebbe solo un ampio avvallamento che è più difficile da cogliere visivamente perché appunto ampio e poco profondo.



