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Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
- chiaroesemplice
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Ok se vuoi ti metto lo studio delle ombre, però attento: la convergenza delle ombre verso un punto di fuga sull'orizzonte ottico può avvenire ovviamente se si è sotto il sole, e solo se sono rispettate queste due condizioni: gli oggetti che generano l'ombra devono verticali (in genere persone vanno benissimo, ma ad es. un palo storto nel terreno no) e se il terreno non è inclinato o comunque molto irregolare, altrimenti le ombre disegnate sul terreno non saranno tra loro parallele e per la prospettiva non convergeranno in un punto di fuga sull'orizzonte.chiaro&semplice:
aggiunto l'id della foto.
Una domanda, lo strato trasparente in policarbonato del casco della missione Apollo 17, quanti raggi UV riesce a bloccare?
L'immagine che mi hai linkato è una di quelle fortunate. L'unica ombra che non corrisponde è quella dello gnomone, ossia quel treppiede basso che vedi in mezzo alla foto, ma si vede ad occhio che non è stato messo in verticale ed è un po' storto. Se fosse stato verticale l'ombra sarebbe girata a destra e coincideva con le altre direttrici delle ombre. Comunque col terreno così irregolare come quello lunare non sempre le ombre convergono.
Per chi si chiedesse perché l'orizzonte ottico non corrisponde all'orizzonte del terreno dico che quella parte nera l'ho aggiunta io, la foto inquadrava solo terreno e questo per inquadrare quasi tutta la figura dell'astronauta fotografo.
Per la questione casco diciamo che il policarbonato ha un buon filtraggio per il vento solare, ma basso per gli UV, e per quello al casco viene fornita anche una visiera lamellare proprio per schermare gli UV. Poi come tutte le radiazioni conta il tempo in cui si viene esposti, se fai tutta la EVA senza protezione un danno sicuramente si verifica, a meno che non stai sempre con le spalle al sole.
ma sì basta poco e non succede nulla dai..guardare il sole con un visore di plastica e stai tranquillo che andrà tutto benissimo..magari anche pisciare 10 secondi sulla regolite era sicuro..solo 10 secondi che vuoi che siano..!!!
Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.
- Pasquale63
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La ringrazio per l'attenzione riservatami, ma le dico che la mia domanda sui sensori di suolo era solo un preambolo per introdurre la vera questione, che è questa.
Non sono corde ma bastoni rigidi, il termine tecnico è Lunar surface contact probes, e servivano durante l'allunaggio a segnalare il contatto col suolo. Infatti i tre bastoni erano collegati a un sensore che si illuminava in cabina. Il segnale di contatto era nominato: "CONTACT LIGHT e segnalava che il Lem era a circa 1,7m di altezza dal suolo. A quel punto si spegneva il reattore e il Lem si appoggiava con i piatti sulla regolite cadendo in pratica a peso morto. I bastoni li puoi vedere in molte foto quasi sempre schiacciati dai piatti delle zampe del Lem.
Qui in primo piano ne vedi uno nella foto più iconica delle missioni Apollo.
<img src=" www.apolloscans.com/_data/i/galleries/Ap...21039130393_o-me.jpg " >
Lei nel suo video di risposte alle 42 domande di AM afferma che i gas di scarico del propulsore di allunaggio del Lem si propagassero a semisfera (a mò di "sombrero") e NON a "pennacchio", come invece avviene nell'atmosfera terrestre, e fu proprio per questo motivo che non si formò alcun cratere da scarico sotto al Lem.
Inoltre Lei nel suo video valida tale fenomelogia citando a prova anche la legge dei gas:
PV = nRT, dimenticando però che in tale equazione non è considerata ne l'energia cinetica dei gas esplulsi e ne la loro conseguente quantità di moto.
Ebbene, ora le chiedo se sia mai possibile che i delicati sensori di punta dei Lunar surface contact probes potessero resistere alla elevatissima temperatura trovandosi proprio nell'azione del "sombrero" dei gas per svariati minuti ?
Quindi sulla Luna i gas del reattore si espandono a "sombrero", tale da non creare un cratere ma da bruciare poi i sensori, oppure a "pennacchio" creando un cratere ma rimanebdo salvi i sensori ?
Saluti
- chiaroesemplice
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La temperatura non è elevatissima visto che un gas espandendosi si raffredda, e comunque il reattore del lem è basso e per quanto sia ampio il pennacchio nel vuoto non è detto che colpisca i contact probes.Ebbene, ora le chiedo se sia mai possibile che i delicati sensori di punta dei Lunar surface contact probes potessero resistere alla elevatissima temperatura trovandosi proprio nell'azione del "sombrero" dei gas per svariati minuti ?
Comunque se il tuo intento è il voler confermare che i pennacchi dei reattori nel vuoto si mantengano coerenti come in atmosfera ti metto questa gif, (molto accelerata, quasi un timelaps) del razzo Delta II, così guardandola ti rendi conto cosa può succedere ad un pennacchio di reattore nel vuoto.
- SpaceExplorer
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tothemoon.im-ldi.com/gallery/apollo/15/7#AS15-85-11416
id foto: tothemoon.im-ldi.com/gallery/apollo/11/7#AS11-40-5961
Ok grazie della risposta, quindi il filtro UV sarebbe del 90%?Fa passare il 10% dei raggi UV?Quale sarebbe la percentuale?Tieni presente che sto parlando dei caschi della missione Apollo 17, alzando la visiera di oro, cosa rimane?Quanti raggi UV fa passare in percentuale?
Ma quando io gliene chiedo una per spiegarmi il movimento della regolite.... niente!! Mi sento un pochino offeso.
- CharlieMike
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Premesso che sono piuttosto scettico sulla protezione che può offrire il policarbonato al vento solarePer la questione casco diciamo che il policarbonato ha un buon filtraggio per il vento solare, ma basso per gli UV, e per quello al casco viene fornita anche una visiera lamellare proprio per schermare gli UV. Poi come tutte le radiazioni conta il tempo in cui si viene esposti, se fai tutta la EVA senza protezione un danno sicuramente si verifica, a meno che non stai sempre con le spalle al sole.
(se hai qualche fonte a dimostrazione sarebbe gradita, grazie), ma per le radiazioni?
Il policarbonato ferma anche le radiazioni cosmiche?
Dici che "come tutte le radiazioni conta il tempo in cui si viene esposti, se fai tutta la EVA senza protezione un danno sicuramente si verifica, a meno che non stai sempre con le spalle al sole."
La EVA di Apollo 11 è durata 2 h 31 min 40 s
it.wikipedia.org/wiki/Apollo_11
... secondo te gli astronauti sono stati per tutto il tempo con le spalle al Sole?
Apollo 15
19 ore .
Giusto per comprendere come uno strato di pochi millimetri in policarbonato basti a proteggere contro raggi gamma , luce solare e temperature di 150 gradi .
Però dal momento che è successo , vuol dire che è così !!!!!
D'altronde le foto della ISS lo dimostrano
Anche l'unione dei medici oculisti italiani consiglia un paio di ore al giorno ad osservare il sole per la pulizia della retina . Atmosfera permettendo.
- Andrea_1970
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- CharlieMike
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Beh, ora non esageriamo. :o))Charlie
Apollo 15
19 ore .
Già 2 ore mi sembrano tante.
va osservato che Namuh continua a dare tranqullamente il proprio contributo, un utente a caso mica ha sentenziato che Namuh è meglio se tace per non creare confusione nel sostegno alla VU... non vedo allora dove sia il problema nel continuare a leggere i pareri di Egilos... mistero.
please, mi trovi il link ad altissima risoluzione di questa foto.. mi piacerebbe AMMIRARE meglio l'altissima tecnologia che non siamo più in grado di ricostruire
Stiamo parlando di..
Questa immagine in particolare mostra una vista dell'interno della capsula, focalizzata sul sistema di aggancio (docking system) tra il Modulo di Comando (CM) e il Modulo Lunare (LM).
Questa foto è stata scattata a 175.000 km dalla terra (si vabbè)
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
- chiaroesemplice
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Dartor
Scusa, ma io non ho ancora capito che schemino vuoi. Ti ripeto il concetto: in quelle immagini filmate del lander che alluna, abbiamo la sovrapposizione di elementi reali, ossia la regolite sollevata che si allontana ed elementi proiettati, ossia l'ombra del Lander che alluna.Guardalo come si diverte a fare foto e fotine, gif con frecce e movimenti per tutti,
a richiestanon richieste e fastidiose.
Ma quando io gliene chiedo una per spiegarmi il movimento della regolite.... niente!! Mi sento un pochino offeso.
La direzione di queste due cose totalmente diverse purtroppo coincide, ossia la regolite che si sposta orizzontalmente, per effetto della prospettiva, sembrerà andare dal basso verso l'alto stringendosi come farebbero i binari del treno che vanno all'orizzonte che salgono nell'immagine e sembrano stringersi
e l'ombra della sonda che invece andrà dall'alto verso il basso perché sta scendendo. Questa commistione di movimenti sovrapposti ti impedisce di fare qualunque ragionamento sensato su quello che vedi. Puoi vederci qualunque cosa, tu e CGS divertitevi pure a immaginarvi chissà quali effetti magici, però poi non chiedete a me di confermare o smentire quello che c'avete visto.
L'unica cosa che ti ho smentito è il momento finale dell'allunaggio, quella massa nera che parte dal terreno ed investe l'ombra del lander è sicuramente regolite (scura perché all'ombra del lander) e non l'ombra dei gas del reattore centrale (tra l'altro spento), perché quella massa nera sopravanza l'ombra del lander e non può essere l'ombra del suo gas che dovrebbe stare sempre sotto il lander, e non di fianco la sua l'ombra.
Questa è l'unica cosa in quel marasma di immagini sovrapposte che mi sento di confermare.
Adesso invece ricaviamo da quelle immagini l'informazione più importante sulla regolite:
Guarda questa incredibile gif
Un effetto simile sulla Terra è praticamente impossibile da vedersi con la polvere sollevata e ci dice due cose:
- la regolite può diffondersi in modo molto disordinato, e dare l'impressione di creare "nuvole" simili a quelle che si formano sulla Terra,
- la differenza è che queste nuvole sono create da granelli tutti in moto parabolico per cui cadranno a terra in sincronia tra loro, dando l'effetto di un velo che scende mantenendo fissa una linea orizzontale, come vediamo nelle immagini. Dopo pochi secondi nulla rimarrà sospeso e la nitidezza sarà totale.
Questa è un'informazione interessante da ricavare sul comportamento della regolite che per quanto caotico possa rivelarsi nell'aspetto (creare apparenti nuvole) alla fine si comporta in modo ordinato e molto diverso da quello terrestre.
C&s, non vedi che ti contraddici? hai sempre detto che la regolite si sposta parallelamente al terreno e adesso hai cambiato versione e affermi che fa nuvole di regolite.
Attenzione: un conto è un gas che esce da un unico reattore come il lem e che visto dall'alto spara la regolite orizzontalmente al terreno, e un altro conto è se io non guardo dall'alto, ma sono sul terreno a una certa distanza, quella stessa regolite che sposta il Lem in modo ordinato, io la vedrò venirmi addosso come una nuvola di polvere sparata versi di me. Per cui dipende dal punto di osservazione. Comunque quello che dovrò osservare da ambedue le posizioni, è che tutto ricada nel giro di pochi secondi lasciando poi la visuale nitidissima, come vediamo nell'esempio di Blueghost.
E soprattutto quello che non devo vedere fare alla polvere sollevata è questo: (e non c'è bisogno di spiegare la differenza).
Vento solare e tuta. (Charliemike ed altri)
Il vento solare, se non ci sono eruzioni di massa coronale, ha una bassa energia, dai 1,5 e 10 keV.
Quanto ripara una tuta da astronauta? (niente IA che sparano cavolate).
Prendiamo il dato da questo documento tra l'altro in italiano:
Questo dato ci dice che una tuta ripara efficacemente dal normale vento solare a bassa energia, ma non dai Solar Proton Events, che per fortuna sono sporadici e per questo vanno tenuti sotto controllo durante qualunque missione da un organismo apposta chiamato SEC.
Durante le missioni Apollo fu implementato il Solar Particle Alert Network (SPAN), che monitorava l'attività solare e avrebbe avvisato gli astronauti in caso di pericolo.
Qui un approfondimento su come funzionava questo sistema di allarme.
www.carnarvonspace.com/wiki/index.php?ti...rticle_Alert_Network
Quanto protegge il policarbonato? Come ho detto essendo un materiale isolante protegge dalle particelle cariche (elettroni e protoni non particolarmente energetici) ma non dalle radiazioni elettromagnetiche come gli UV, infatti la protezione lamellare aggiuntiva è specifica per gli UV, quel dato lo si può ricavare facilmente e soprattutto se quella protezione l'hanno fatta sollevabile è perché tenerla per brevi periodi sollevata non rappresentava un pericolo, altrimenti se ci fosse un pericolo istantaneo a sollevarla l'avrebbero fissata al casco.
Poi sappiamo che il vento solare non oltrepassa le fasce, eppure anche gli astronauti della ISS hanno la protezione lamellare sui caschi, per cui quella protezione è specifica per gli UV che invece attraversano le fasce e sono catturati solo dall'atmosfera nella fascia di ozono che sta tra i 15 e 35 Km di quota.
- CharlieMike
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Ti avevo chiesto una fonte per questa tua affermazione:
"il policarbonato ha un buon filtraggio per il vento solare".
NON PERVENUTA
Ti avevo chiesto:
"Il policarbonato ferma anche le radiazioni cosmiche?"
... e NON HAI RISPOSTO
Dici che "come tutte le radiazioni conta il tempo in cui si viene esposti"
... e io ti ho chiesto...
"... secondo te gli astronauti sono stati per tutto il tempo con le spalle al Sole?"
Nuovamente HAI GLISSATO.
Però mi hai parlato delle tute e della ISS che non ti ho chiesto.
EDIT:
Quanto protegge il policarbonato? Come ho detto essendo un materiale isolante protegge dalle particelle cariche (elettroni e protoni non particolarmente energetici) ma non dalle radiazioni elettromagnetiche come gli UV, infatti la protezione lamellare aggiuntiva è specifica per gli UV, quel dato lo si può ricavare facilmente e soprattutto se quella protezione l'hanno fatta sollevabile è perché tenerla per brevi periodi sollevata non rappresentava un pericolo, altrimenti se ci fosse un pericolo istantaneo a sollevarla l'avrebbero fissata al casco.
Poi sappiamo che il vento solare non oltrepassa le fasce, eppure anche gli astronauti della ISS hanno la protezione lamellare sui caschi, per cui quella protezione è specifica per gli UV che invece attraversano le fasce e sono catturati solo dall'atmosfera nella fascia di ozono che sta tra i 15 e 35 Km di quota.
"essendo un materiale isolante protegge dalle particelle cariche (elettroni e protoni non particolarmente energetici)": servirebbe una fonte o famo a fidasse?
"non dalle radiazioni elettromagnetiche come gli UV" perchè c'è una "protezione lamellare aggiuntiva è specifica per gli UV": quindi se ne deduce che il policarbonato non protegge dalle radiazioni cosmiche.
In sintesi la visiera di policarbonato protegge poco dal vento solare e niente dalle radiazioni, in un ambiente dove il vento solare e le radiazioni la fanno da padrone.
Ah, c'è la protezione lamellare aggiuntiva che però è "specifica per gli UV".
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Se gli astronauti dovessero alzare la visiera di oro, in Apollo 17, cosa dovrebbe rimanere?E quello che rimane, mi sembra uno strato trasparente in policarbonato, ma se sbaglio correggimi, quanti raggi UV filtra?Il 90%?Il 95%? Il 10% passano?
ti ricordo che la visiera era proprio di oro, non per fini estetici
wikipedia dice
it.m.wikipedia.org/wiki/Tuta_spaziale
La parte superiore è costituita da: Un casco, realizzato con policarbonato rigido e resistente al calore che garantisce una perfetta trasparenza; viene rivestito internamente da un liquido antiappannamento. All'elmetto è applicata una visiera mobile (chiamata Extravehicular Visor Assembly) costituita da due pannelli laterali e uno frontale, e regolabile per mezzo di una coppia di manopole. La visiera è laminata con un sottile strato di oro, per proteggere la vista dell'astronauta dalla luce diretta del sole e dal riverbero luminoso
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Guarda se questa va bene:Massimo,
please, mi trovi il link ad altissima risoluzione di questa foto.. mi piacerebbe AMMIRARE meglio l'altissima tecnologia che non siamo più in grado di ricostruire
Stiamo parlando di..
Questa immagine in particolare mostra una vista dell'interno della capsula, focalizzata sul sistema di aggancio (docking system) tra il Modulo di Comando (CM) e il Modulo Lunare (LM).
Questa foto è stata scattata a 175.000 km dalla terra (si vabbè)
www.apolloscans.com/galleries/Apollo_11_...83_21078677654_o.jpg
www.apolloscans.com/
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Prof. Chiaro&Semplice con la sua risposta in citazione ho deciso che da ora in poi di toglierle l'aggettivo di "esimio" dinanzi al titolo di Professore, ma anche quast'ultimo temo sia in bilico.Pasquale 63
La temperatura non è elevatissima visto che un gas espandendosi si raffredda, e comunque il reattore del lem è basso e per quanto sia ampio il pennacchio nel vuoto non è detto che colpisca i contact probes.Ebbene, ora le chiedo se sia mai possibile che i delicati sensori di punta dei Lunar surface contact probes potessero resistere alla elevatissima temperatura trovandosi proprio nell'azione del "sombrero" dei gas per svariati minuti ?
Comunque se il tuo intento è il voler confermare che i pennacchi dei reattori nel vuoto si mantengano coerenti come in atmosfera ti metto questa gif, (molto accelerata, quasi un timelaps) del razzo Delta II, così guardandola ti rendi conto cosa può succedere ad un pennacchio di reattore nel vuoto.
<img src=" i.ibb.co/mCP5GqVc/pennacchio-che-si-allarga.gif " >
Se per Lei il gas fuoriuscente dall'ugello del reattore abbia a quella esigua distanza (sensori-ugello) una temperatura insufficiente per "arrostire" i sensori, allora significa che Lei pasticcia tra la termodinamica di un gas compresso meccanicamente con quella di un gas (o meglio particolato) compresso tramite da una reazione termica di ossidazione (fuoco per intenderci).
Quindi, Professore, le nozioni scolastiche da programmi ministeriali sono poco indicate per parlare di aerotecnica spaziale perchè accade che si confonda il funzionamento di un frigorifero domestico con un reattore spaziale nel vuoto.
Saluti
PS: eviti di postare quelle riidicole gif !
ma quella non è ad altissima risoluzione.. serve il sito che ha postato Massimo che ingrandisce al pixel
In ogni caso fatevi un giro su apolloscans e troverete cose che voi umani <img src="/media/kunena/emoticons/3.gif" >
Tipo questa, che magari è corretta ma a me fa molto ridere e aspetto il parere del fotografo professionista (NON del Prof. tuttologo)
Queste foto sono state scattate a pochi minuti (24) di distanza
La foto Apollo AS11-44-6550, il famoso "Earthrise", è stata scattata alle 10:35:10 UTC (Coordinated Universal Time) del 20 luglio 1969.La foto Apollo AS11-44-6605, anch'essa un'immagine iconica della Terra vista dalla Luna, è stata scattata il <strong>20 luglio 1969</strong>, poco dopo la AS11-44-6550.L'ora esatta in cui è stata scattata è alle 10:59:17 UTC
In 24 min la terra si è rimpicciolita?
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
E comunque è interessante sapere come questi 2 professori che tu hai menzionato sono praticamente 2 teste di legno prestate al NOAA che ripetono a pappagallo quello che gli stato detto dalle missioni .
Sarebbe interessante però in scienza dimostrare come sono arrivati a quei valori .
In un compito in classe se metti solo il risultato senza aver mostrato il procedimento di becchi 3 per aver molto probabilmente copiato.
Quindi prima si mettono tutti i valori radioattivi che circolano nello spazio , poi si mettono tutte le specifiche delle tute , e dopo si mettono i risultati degli esperimenti tra l'uno e l'atra .
Un PDF del cazzo senza nessuna spiegazione vale come la merda di un colombo
Ma poi che cazzo c'entrano le tute con la visiera di plastica .
- CharlieMike
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Guarda quì:
tothemoon.im-ldi.com/gallery/Apollo/11/6
Sulla destra c'è un pulsante Download Image e puoi scegliere il formato.
- CharlieMike
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tothemoon.im-ldi.com/
potete scaricare i file in diversi formati, c'è anche quello RAW ma sono pesanti, per visualizzare quelle RAW dovete avere un visualizzatore di file TIFF.
Ma quando chiedi come sia possibile guardare dritto verso il sole senza protezioni nello spazio , sono tutte d'accordo nel dire che è praticamente impossibile senza non subire gravissimi danni in pochi secondi !!!!!
Anzi sono loro a questo punto che fanno i salti mortali per spiegare che i riflessi solari sulle visiere non sono quello che sembrano e molto probabilmente l'impressione del sole d verso gli occhi dell'astronauta non è diretta .
Quindi o sono tutte da aggiornare o professore in questo caso ha pestato una merda grossa come una casa .
Ovvio che il suo anonimato di fronte a queste dichiarazione assume contorni decisamente più logici e capibili .



