E’ vero che ultimamente i “segnali” mediatici di un prossimo annuncio sull’esistenza di qualche forma di vita extraterrestre sembrano intensificarsi, ma quello che è arrivato ieri lascia davvero stupefatti. A dichiarare che “non si può escludere la vita su Marte”, e che “altri esseri intelligenti, creati da Dio, possono esistere nello spazio siderale”, è stato addirittura l’astronomo ufficiale del Vaticano, Padre Gabriel Funes.
Già il fatto che il Vaticano abbia un “astronomo ufficiale” - dopo il noto misunderstanding con Galileo - sembra una sottile e raffinata presa in giro della Storia, ma che addirittura costui si permetta di ribaltare 17 secoli di dottrina giudeo-cristiana lascia letteralmente di sale. Non dimentichiamo infatti che la diatriba con Galileo era sostanzialmente dovuta al fatto che venisse messa in discussione la posizione "centrale" dell'uomo nell'universo, che sarebbe stata voluta dal nostro stesso Creatore.
Ma non è finita: sempre Funes – che la BBC definisce “un rispettabile scienziato che collabora con le università di tutto il mondo” – sostiene che “questi alieni possono anche essere esenti dalla macchia del peccato originale”.
Provate soltanto a immaginare, una qualunque domenica mattina, di entrare in chiesa e trovarvi davanti non più il vostro beneamato Don Giulio, …
E' chiaro che non si può vivere pensando che ogni nuovo uragano o terremoto “è colpa dei militari americani”, ma alzi la mano chi non ha pensato almeno per un momento che il devastante terremoto che ha appena colpito la Cina non abbia nulla a che fare con loro. Specialmente a poca distanza dagli "strani" terremoti dell'Indiana, e ad un altrettanto sospetto uragano sul Myanmar, che ora sta ”obbligando” l'occidente ad un intervento umanitario del quale – per qualche strano motivo - i governanti locali sembrerebbero voler fare a meno. Per non parlare del famoso "tsunami " del 2004, il cui percorso stranamente "selettivo" rimane ancora un mistero irrisolto. E poi c'è sempre Katrina, a fare ombra su tutto.
Certo, scegliere di vivere all'interno di una logica del genere significa entrare in un incubo in cui tutti i parametri conosciuti non valgono più nulla, e qualunque ragionamento diventa possibile. Non farlo però significa procedere con il letale metodo deduttivo - quello della famosa “premessa intoccabile” - che ci metterebbe sullo stesso piano di coloro che dicono che l'idea di un autoattentato (nel 9/11) “è troppo grossa”, per cui concludono che “gli americani non possono essersi fatto da soli una cosa del genere“. Come ben sappiamo invece, non è l'idea ad essere ”troppo grossa”, ma il cervello di molte persone ad essere troppo piccolo per accettarla. ("Piccolo" non in senso offensivo, ma semplicemente limitativo: certe persone non riescono a concepirlo, e basta).
Cerchiamo quindi di non escludere nulla a priori, e restiamo fedeli al metodo analitico, lasciando che sia la valutazione dei fatti a dettare eventuali conclusioni, e non viceversa.
Di fatto, noi di HAARP sappiamo poco o nulla, ma quello che sappiamo è sufficiente a farci pensare che certi “interventi” sui fenomeni naturali siano ormai possibili, ...
Apparsa qualche giorno fa la notizia del “Gruppo Undicisettembre” riguardanti i presunti rottami di AA77: pare infatti che, non-si-sa-dove, non-si-sa-quando e non-si-sa-perché siano saltate fuori delle foto che “metterebbero a tacere quello che ormai sta diventando il mistero del XXI secolo”.
Pare infatti (secondo il sito “11-SETTEMBRE”) che al Pentagono, un uomo addetto ai lavori per lo sgombero delle macerie dell’aereo piombato, secondo la Commissione Indipendente per l’11 Settembre nel ministero della difesa a stelle e strisce, abbia fotografato… si signori: i resti di American Airlines 77!!
Ma vediamo prima di analizzare le fotografie così come ci vengono presentate dalla redazione del sito 11-settembre:
Questa è la prima immagine che notiamo. Ci viene detto essere stata scattata ne “A-E Drive” ossia il “corridoio” interno che separa i due anelli più esterni a quelli più interni. La prova “schiacciante” a dimostrare l’autenticità della foto è il fatto che l'autore del’articolo ha ricevuto delle e-mail che ne confermino l’autenticità, ...
di Marco Cedolin
Chi pensava si fosse toccato il fondo con il giuramento del IV governo Berlusconi, patetica rappresentazione di una politica sempre più ingessata ed autoreferenziale, impegnata unicamente a perpetuare sé stessa, ha dovuto prontamente ricredersi.
Walter Veltroni, probabilmente invidioso per non avere potuto partecipare alla sceneggiata, è infatti riuscito nella non facile impresa di rendersi ancora più ridicolo di quanto non lo sia l’armata Brancaleone forgiata dal Cavaliere, annunciando la creazione di un governo ombra che scimmiotta in tutto e per tutto quello reale.
Seguendo un copione tanto grottesco quanto ridicolo, Veltroni in qualità di premier ombra votato da elettori ombra, ha battezzato 21 ministri ombra che presiederanno altrettanti ministeri ombra, ...
Premesso che non siamo in grado di valutare la piena attendibilità dei dati riportati, ci sembra giusto sottoporre comunque ai lettori questo articolo, che avanza un’ipotesi che merita, come minimo, di essere approfondita prima di essere del tutto scartata.
Lo stesso autore dell’articolo conclude dicendo: “Ho bisogno di meteorologi, sismologi e chiunque altro possa sostentare quanto detto. Io ho solo presentato i fatti come li ho incontrati...”
Quella che segue è una traduzione/riassunto dell’articolo originale, che potete trovare QUI. Qui una copia del medesimo, con un intressante sviluppo nei commenti, che riportiamo anche più sotto. L’autore si firma “Dan”.
La Marina americana responsabile dei terremoti?
In questo articolo presento indizi che la Marina americana sia responsabile dei recenti terremoti nell’Indiana.
Comincio descrivendo come mi sono imbattuto in questa faccenda.
Da qualche mese stavo documentando il persistente aumento di contrails [scie di condensa] nel cielo sopra casa mia. (Non utilizzo il termine chemtrails [scie chimiche] perchè è troppo controverso, e non è questo il punto della discussione).
Durante la scorsa settimana c’è stato almeno il quintuplo di scie nel cielo rispetto al normale ...
Dopo un intervento del governo inteso a limitare i mezzi di comunicazione di Hezbollah, il leader della fazione armata, Nasrallah, ha detto che le azioni governative equivalgono a una dichiarazione di guerra.
La parte meridionale di Beirut è in fiamme. Lunghe colonne di auto stanno cercando di lasciare la capitale.
Si attende la reazione dell’esercito libanese.
La differenza fondamentale fra Internet e gli altri mezzi di comunicazione sta nel fatto di essere “bi-direzionale”: mentre i giornali, i libri, la radio o la TV viaggiano sempre “a senso unico” (dalla fonte all’utenza, che può usufruirne solo in modo passivo), in Internet è possibile far viaggiare il messaggio anche in senso inverso.
Inizialmente, anche in Internet esistevano solo i siti cosiddetti “statici” – quelli con i contenuti fissi, “da consultare” e basta – ma presto comparvero anche i siti cosiddetti “dinamici” (come il nostro, e mille altri), che permettono all’utenza di intervenire in tempo reale, modificandone continuamente il contenuto. E’ in questa “bi-direzionalità” della comunicazione che sta la vera forza di Internet, poichè si azzerano le “gerarchie intellettuali”, e si mette chiunque allo stesso potenziale livello di importanza.
A quel punto, sta a ciascuno di noi far valere le proprie idee rispetto a quelle altrui. Ma nessuno parte favorito.
In questo senso è importante, in Internet, non tornare ad adagiarsi nell’antico uso “passivo” del mezzo – quello di “leggere e basta” – ma tenere presente che è solo contribuendo ad un input collettivo che si realizza in pieno la quintessenza di questo mezzo rivoluzionario. Per ricevere in maniera adeguata, bisogna anche sforzarsi di dare qualcosa.
Basta fare un breve esempio sulle recenti elezioni politiche, per toccare con mano l’importanza di quanto detto: fino a ieri ciascuno di noi poteva avere la sua convinzione personale sulla questione voto/non-voto, ma nessuno poteva sapere con certezza che cosa ne pensassero “gli altri”. (Al massimo, si poteva avere un dibattito con i colleghi di lavoro, o con la ristretta cerchia di amici e familiari, ma la cosa si fermava lì). Grazie invece al confronto aperto, che mette in contatto tutti i ceti sociali, di tutte le categorie, da ogni parte d’Italia, ciascuno di noi si è fatto un’idea complessiva di quali siano le motivazioni che generalmente stanno dietro alle posizioni diverse dalla nostra, e a sua volta ha potuto perorare le proprie, motivandole in maniera chiara ed argomentata.
Si è così verificato quel “travaso di idee”, fra i diversi individui, che è l’unica strada per arrivare ad una evoluzione collettiva del pensiero, e con essa – ci si augura - ad un più rapida crescita verso una società più matura e responsabile.
Questa lunga sfilza di belle parole era solo per introdurre una semplice proposta:
A partire dalla prossima domenica, gli utenti sono invitati a scrivere un proprio articolo, ...
NOTIZIA BREVE: Hillary Clinton ha praticamente perso la corsa alla candidatura democratica.
Dopo l’incoraggiante (quanto prevista) vittoria in Pennsylvania, Hillary Clinton aveva bisogno di riportare in Indiana e North Carolina due secche vittorie, per poter continuare a sostenere il suo diritto a combattere fino alla fine per la candidatura del partito alle presidenziali di novembre.
Invece in North Carolina ha preso da Obama una sonora batosta (42-58), mentre in Indiana ha vinto con un margine talmente risicato (51-49) che al momento di scrivere non si può ancora dire con certezza assoluta che abbia vinto. Manca infatti ancora una contea che, per strani motivi, non riesce a concludere un conteggio che altri hanno terminato ormai da molte ore.
Ma in ogni caso la causa di Hillary Clinton è ormai perduta: con sei sole primarie che mancano all’appello, il vantaggio di delegati accumulati da Obama ormai è tale che il senatore di Chicago non potrebbe più essere raggiunto.
I commentatori prevedono che entro 24 ore Hillary vorrà concedere la nomination a Obama, a meno di volersi inimicare l’intero partito democratico per sette generazioni a venire.
Massimo Mazzucco
di Marco Cedolin
La stima dell’indicatore dei consumi di Confcommercio (Icc) resa nota ieri mette in evidenza un calo dei consumi dello 0,7% nel primo trimestre del 2008, mentre lo scorso mese di marzo registra un –1,7% rispetto al marzo 2007. I risultati di un’indagine condotta dal Dipartimento di sociologia economica dell’Università di Messina, pubblicati su Repubblica, raccontano di “un’inflazione reale” più che raddoppiata nel corso degli ultimi 4 anni.
Come conseguenza di una situazione sempre più drammatica, in questa Italia che anziché rialzarsi, secondo i dettami degli spot elettorali, sta affossandosi sempre più sulle ginocchia, le famiglie italiane in crescente difficoltà stanno cambiando le proprie abitudini. Ripiegano per i propri acquisti sui negozi cinesi (soprattutto per quanto concerne l’abbigliamento) e scelgono prodotti di scarsa qualità, fanno scorte alimentari seguendo le offerte promozionali dei discount e coltivano il pezzo di terreno ricevuto in eredità dal nonno per avere frutta e verdura di buona qualità a basso costo.
Molte volte quando scrivo o parlo di decrescita, qualcuno di fronte al progressivo impoverimento delle famiglie italiane sottolinea che la decrescita è già in atto ...
(Nei commenti un saluto da parte di Steven Jones)
Gli scienziati e gli ingegneri del 9/11 Truth Movement non demordono. Dopo aver ampiamente dimostrato l’impossibilità dei crolli passivi per le Torri Gemelle e il WTC7, hanno deciso di “punzecchiare” i loro colleghi del NIST con un documento sottilmente ironico - ma altamente efficace - riguardo ai crolli stessi.
Invece di litigare sui punti di disaccordo, suggeriscono i firmatari del documento, attestiamoci sui punti su cui concordiamo, e partiamo da quelli per una discussione costruttiva, “che renda gli edifici più sicuri nel futuro” .
Il risultato è sottilmente feroce, in quanto gli stessi scienziati dimostrano che con le sole affermazioni fatte dal NIST, e senza stare a scomodare nessuna “teoria complottistica”, la versione ufficiale crolla miseramente su se stessa. Ecco il documento completo.
Quattordici Punti di accordo con i rapporti ufficiali governativi sulla distruzione del World Trade Center
di Steven E. Jones, Frank M. Legge, Kevin R. Ryan, Anthony F. Szamboti, James R. Gourley
ABSTRACT
I rapporti di FEMA e NIST contengono la versione ufficiale sulla distruzione del World Trade Center, avvenuta l'11 settembre 2001. In questa lettera vogliamo porre le basi per una discussione costruttiva e chiarificatrice, focalizzandoci sui punti di comune accordo con FEMA e NIST, e refutando nel contempo diverse credenze errate sui crolli del WTC.
L’undici settembre 2001 le Torri Gemelle del World Trade Center (WTC) furono colpite da aerei. Nell’arco di due ore ne conseguì la distruzione totale di questi due grattacieli, ...
Leggi tutto: Non c’è più religione