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Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
- CharlieMike
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CS è veramente un mito, da 92 minuti di applausi. :o)) :o)) :o))
E' partito dalla tua domanda, per poi passare ai raggi luminosi.
Subito dopo parla delle ombre sfumate per poi tornare alla "aberrazione" (così la chiama lui).
Infine conclude il post con:
il regista e il fotografo della finzione non erano impazziti entrambi!
Ma la vera magia la fa con il secondo post.
Abbiamo visto che non c'è alcuna anomalia (abbiamo visto?? n.d.r.), per cui o si era sotto il sole o sotto un faro di analoga dimensione apparente e l'unica cosa da spiegare è l'aberrazione fotografica
...
Secondo te quella specie di cono bianco che parte da destra e copre parte dell'antenna ad alto guadagno, è qualcosa di reale o l'ha creato la lente + il sole (che non era nemmeno inquadrato)?
Dopo tutto lo sproloquio non risponde alla domanda che hai fatto tu ma te la chiede a te.
Se perdi il filo del discorso finisce che rispondi tu alla tua stessa domanda.
FANTASTICO!
Da premio oscar del ribaltone carpiato con avvitamento multiplo!
Se non altro qui il cono bianco è omogeneo
Qui sembra addirittura illuminato a sua volta
La classica aberrazione
Se devi scrivere grazie venusia per la foto postata che mi permette di confermare una mia coglionata .....
Evita !!!!!!
Solo un demente non trova queste foto negli archivi apollo.
Attendo risposta foto precedenti !!!!!!
- Alessandro349
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Anzi vi è andata di lusso che non vi abbia mandato a cagare da un pezzo, conoscendolo lo avrebbe fatto in un istante.
maps.app.goo.gl/PxGkTNc9henGXSZM6?g_st=ac
Dai, come non si fa a volergli bene, ha usato il suo canale per lasciare una recensione molto cruenta.
Nei vecchi forum di usenet di scienze e fisica (free.it.scienza.fisica)lo conoscono tutti, è il signor "ho detto tutto", anche lì si è fatto conoscere come tuttologo, è un famoso spara panzane, fa incazzare anche i suoi colleghi (che non sono nemmeno complottisti)
groups.google.com/g/free.it.scienza.fisi...uKPKI/m/teHWCZwEBAAJ
free.it.scienza.fisica.narkive.com/AnOjP71a/fisica-e-dogmi
Anche lui lo chiama esperto di cazzate, usava la stessa tattica che usa qui, fa finta di dare risposte quando una cosa non va proprio nel modo in cui sperava
groups.google.com/g/free.it.scienza.fisi...Y6tmo/m/lzDtgP2uCQAJ
Quando qualcosa la sbaglia, non è che cambia idea, continua con quella cosa fino alla fine(menomale che un suo studente lo ha riconosciuto altrimenti il povero Michele Falzone avrebbe mai saputo chi ci fosse dietro quel nickname)
groups.google.com/g/free.it.scienza.fisi...4CNoY/m/esG7HSd0DwgJ
Anche lì ha la brutta abitudine di non metterci nome e cognome
groups.google.com/g/free.it.scienza.fisi...4CNoY/m/esG7HSd0DwgJ
Leggetevi la discussione, capirete ancora meglio le arrampicate sugli specchi di chiaro&semplice e le sue tecniche di magia, anche se lì è un confronto alla pari dato che sono suoi colleghi, non ci scappa perché la Fisica è quella e anche se andare sul tecnico non funziona con loro.
Qui chiaro&semplice ha aperto una discussione su cui mi trovo d'accordo con la sua tesi, cioè a volte ci sono troppi dogmi quando si insegna fisica o matematica.
free.it.scienza.fisica.narkive.com/AnOjP71a/fisica-e-dogmi
Ma il problema è il suo modo di porsi in modo arrogante(parole di suoi colleghi e studenti)
(ogni informazione usata è pubblica, non c'è nulla di privato, comunque lo studente Giovanni ti scopre sempre)
- chiaroesemplice
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A te riservo un messaggio un po' più approfondito.E' vero che i gas in assenza di atmosfera tendono ad espandersi molto rapidamente, ma bisogna tenere conto della velocità di espulsione e della distanza tra l'ugello e la superficie (nel mio esempio 1, 1.5m).
In tal caso i gas non avrebbero tempo materiale ne spazio sufficiente per espandersi omogeneamente, dunque la maggior parte del getto sarà concentrata inevitabilmente al centro della circonferenza immaginaria.
Cosa voglio dire?! E' così difficile da comprendere?
Sostanzialmente voglio dire che il "buco" avrebbe dovuto formarsi a causa de L'AZIONE DIRETTA DEI GAS ESPULSI DAL LEM.
Attento devi tener conto di diverse cose che rendono più complessa tutta la questione.
Il Lem negli ultimi istanti della sua discesa si spostava, l'hai visto dal video che ti ho condiviso, e l'ultimo tratto lo ha fatto da destra a sinistra, poi a 1,5 metri di altezza, quando i bastoni di contatto toccano il suolo, viene tolta completamente potenza al motore e questo per questioni di sicurezza, per evitare effetti di ribaltamento fa cadere il lem in caduta libera. Infatti una delle cose che ha controllato Armstrong quando era ancora sulla scaletta è questa:
Okay. I just checked getting back up to that first step, Buzz. It's...The strut isn't collapsed too far, but it's adequate to get back up.
Tradotto:
Okay. Ho appena controllato come tornare su quel primo gradino, Buzz. È... Il montante non si è troppo collassato, ma va bene per tornare su.
In pratica le gambe del Lem, dovendo cadere in caduta libera avevano una struttura a nido dape che permetteva che si comprimessero nell'allunaggio. L'allunaggio non era mai soft. Qui sotto un'immagine di come dovevano schiacciarsi i montanti dopo l'impatto.
Già da qui puoi capire che nel punto dove il Lem alluna è impossibile trovare buchi, visto che l'ultimo tratto è fatto a motore spento. Puoi trovare nel terreno intorno segni di impatto tra i gas e la superficie ma mi sembra che quelli te li abbia già fatti vedere.
Sulla questione della potenza del gas di uscita forse ti sfugge il concetto principale. I gas hanno una notevole forza di spinta longitudinale ma per tenerli coesi ci vuole un'incredibile forza. Questo fa sì che la pressione interna del pennacchio, appena esce dall'ugello nel vuoto, si espanda ad una velocità comparabile a quella di uscita dei gas stessi dall'ugello.
Lo so che è difficile immaginarselo, ma ti metto questa composizione di immagini e guarda con che potenza escono i gas dal Merlin 1D (molto più potente del reattore del Lem)
Infatti il Merlin 1D che vedi sotto ha questa potenza
Spinta nel vuoto: 981 kN (chilonewton) ≈ 100 tonnellate
Mentre il reattore del Lem questa:
Spinta nel vuoto: 45 kN ≈ 4,7 tonnellate
Non c'è paragone, il Merlin è 20 volte più potente!!!
Eppure guarda, il Merlin in atmosfera spara fiamme direzionate verso il basso con una potenza incredibile, poi nel vuoto i pochi gas che si vedono uscire sono quasi ortogonali alla direzione di moto.
La terza gif ti mostra come i gas del primo stadio si espandano in orizzontale a riprova della forza espansiva che i gas incandescenti hanno nel vuoto.
Lo so che tu anche adesso continui a credere che in un reattore i gas escono così velocemente che è impossibile che deviino dalla loro traiettoria e debbano colpire sicuramente il terreno in un'area ristretta, ma non è così, e adesso, oltre alle gif ti dimostro con dei calcoli che la forza di espansione supera di molto la forza con cui i gas escono dal reattore.
Parti da questa immagine:
Immaginiamoci un LEM che in atmosfera farà un getto di gas che per semplicità considereremo cilindrico, e che partendo dal cono del reattore, arriverà a terra già dall’altezza di 3 metri e, sempre sul terreno, inizierà a spostare una grande quantità di polvere creando un buco visibile.
Noi sappiamo che il motore del lem aveva una spinta massima di 10.500 libbre ossia 4762 kg.
Ora calcoliamo in atmosfera che pressione l’aria avrebbe dovuto produrre sul quel cilindro (che vediamo colorato in giallo in figura) per mantenerlo compatto fino al suolo e permettere così ai gas del reattore di scavare una buca.
Bisogna calcolare la superficie laterale del cilindro che sappiamo è circonferenza del cilindro per la sua altezza.
La circonferenza è diametro per P greco, ossia 150 cm x 3,14 = 471 cm. Moltiplicando per 3 metri, ossia 300 cm che è l’altezza del cilindro, avremo 471x300 = 141.300 cm2
Adesso calcoliamo in chilogrammi la pressione che fa l’aria atmosferica su quel cilindro per mantenerlo coerente e far arrivare il gas del reattore compatto a terra. L’atmosfera terrestre a livello del suolo preme con una forza di 1,033 kg per ogni cm2. Adesso, moltiplicando 141.300 cm2 per 1,033, avremo una forza complessiva di ben 145.963 kg.
Questo semplice calcolo ci dice che la forza della pressione atmosferica che agisce sul cilindro di gas uscito dal reattore a 3 metri dal suolo è di ben 30,65 volte maggiore della massima spinta che producono i gas in uscita dall’augello del lem. Questo spiega alla perfezione perché nell’esosfera lunare con una pressione 10 mila miliardi di volte inferiore a quella terrestre, un cilindro di gas coerente e concentrato che scavava la polvere non si sarebbe mai potuto creare e questo calcolo ti fa capire anche perché i gas dal reattore del merlin 20 volte più potente, (ma con un diametro dell'ugello maggiore) si dispongano quasi ortogonalmente all'ugello quando questo è nel vuoto.
No, la nasa era assolutamente consapevole che buchi sotto il reattore non se ne sarebbero creati e se ha davvero fatto una finzione non li avrebbe mai scavati volontariamente, e c'è una ragione se le parole di Armstrong, le primissime che dice stando sulla superficie sono proprio riferite al buco che non c'è (e come non c'è stato nelle altre 5 missioni).
Nessuna dimenticanza.
Venusia
Strasicuro al 110% con sconto in fattura.Sei strasicuro di quello che hai detto al 100 per cento ?????
Charliemike
Rileggiti il mio messaggio perché non hai capito nulla e soprattutto no hai capito che c'è una forte dipendenza tra dimensione della fonte luminosa e sfumatura delle ombre. Se le ombre sono regolari nelle foto successive e precedenti, vuol dire che la fonte luminosa non può essere estesa come quella vediamo nella foto, ma si tratta inevitabilmente un'aberrazione, esattamente come la foto fatta dalla ISS, perché anche in quel caso il Sole è troppo grande rispetto alla Terra che vediamo sotto.E' partito dalla tua domanda, per poi passare ai raggi luminosi.
Subito dopo parla delle ombre sfumate per poi tornare alla "aberrazione>" (così la chiama lui).
Alessandro349
Ma il problema è il suo modo di porsi in modo arrogante(parole di suoi colleghi e studenti)
Io sarei il prof. Maddaleno? Vabbé se ti piace pensarlo...
- CharlieMike
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Rileggiti il mio messaggio perché non hai capito nulla e soprattutto no hai capito che c'è una forte dipendenza tra dimensione della fonte luminosa e sfumatura delle ombre. Se le ombre sono regolari nelle foto successive e precedenti, vuol dire che la fonte luminosa non può essere estesa come quella vediamo nella foto, ma si tratta inevitabilmente un'aberrazione, esattamente come la foto fatta dalla ISS, perché anche in quel caso il Sole è troppo grande rispetto alla Terra che vediamo sotto.
Non ci provare con la strategia del "non hai capito nulla". Non sono su LC da due giorni.
Quello che "finge per non pagar dazio" sei tu.
La domanda di Massimo è chiara&semplice.
"Cosa cazzo è quello che illumina la scena in basso a destra?"
- maxtube100
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Franco Maddaleno (M'00) è nato a Torino nel 1955. Ha conseguito la laurea con lode in ingegneria elettronica presso il Politecnico di Torino nel 1980.,Nel 1981 è entrato a far parte dello Staff del Dipartimento di Elettronica del Politecnico di Torino, come Ricercatore, dove dal 1991 è Professore Associato di Elettronica di Potenza. Nel 1987 è stato Professore Invitato presso il Politecnico di Losanna, in Svizzera, e dal 1999 è stato regolarmente invitato ogni anno come Visiting Researcher presso l'Università della California, Irvine. I suoi interessi sono principalmente focalizzati sulla conversione da cc a cc, sulla compatibilità elettromagnetica e sugli amplificatori ad alta efficienza.
Devo rifare l'impianto stereo in macchina.
Quali casse mi consiglia?
Secondo lei, meglio che uso casse da 4ohm o da 8ohm????????
scusate ot,
DO NOT FEED THE TROLL
- CharlieMike
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A parte che le prime parole sarebbero state: "That's one small step for man..." ma mi dici per quale cazzo di motivo Armstrong per primissima cosa in assoluto avrebbe dovuto verificare se c'era un cratere sotto al LEM?c'è una ragione se le parole di Armstrong, le primissime che dice stando sulla superficie sono proprio riferite al buco che non c'è
Quando ti trovi in un posto sconosciuto e particolare come la Luna la primissima cosa che ti viene in mente di fare è guardarti attorno e descrivere il paesaggio.
Lui invece cosa fa? Va a cercare un buco per terra.
"That's one small step for man... but... nothing hole under the lunar module."
(Mi raccomando prof. ora dimmi che è normalissimo e che pure tu, quando vai in vacanza in un posto particolare dove non sei mai stato, la prima cosa che fai scendendo dall'auto è vedere se c'è un buco sotto.)
Una domanda prof.
Ipotizzando che ci sia stata una finzione, quali sarebbero le persone sicuramente coinvolte al 100%?
Mi bastano solo tre nomi.
"A te riservo un messaggio un po' più approfondito.
Attento devi tener conto di diverse cose che rendono più complessa tutta la questione.
Il Lem negli ultimi istanti della sua discesa si spostava, l'hai visto dal video che ti ho condiviso, e l'ultimo tratto lo ha fatto da destra a sinistra, poi a 1,5 metri di altezza, quando i bastoni di contatto toccano il suolo, viene tolta completamente potenza al motore e questo per questioni di sicurezza, per evitare effetti di ribaltamento fa cadere il lem in caduta libera"
Non esattamente.
Ho visto il LEM spostarsi da destra a sinistra e fermarsi esattamente sopra (a ridosso) del LEM virtuale, dopodiché FINE (il video termina).
Da li in poi (in asse con il LEM virtuale) il LEM è sceso in verticale percorrendo almeno (e sottolineo almeno) 5-6 metri prima di toccare la superficie.
Non credo proprio che abbia percorso gli ultimi 5-6 metri in caduta libera (non scherziamo).
Al contrario, è' proprio in questa circostanza che il motore del LEM, nell'avvicinarsi alla superficie, è chiamato ad esercitare una spinta di poco inferiore al prodotto della sua massa per l'accelerazione di gravità lunare.
Se consideriamo la massa del LEM 8000 Kg (carburante consumato già sottratto), il motore deve esercitare una spinta/forza di poco inferiore a 12960 N (il motore veniva spento a contatto imminente con la superficie, o addirittura a contatto già -appena- avvenuto).
Quindi per cortesia, non parliamo di caduta libera.
"In pratica le gambe del Lem, dovendo cadere in caduta libera avevano una struttura a nido dape che permetteva che si comprimessero nell'allunaggio. L'allunaggio non era mai soft. Qui sotto un'immagine di come dovevano schiacciarsi i montanti dopo l'impatto"
Si tratta di semplicissime sospensioni, com'è normale che un aggeggio del genere ne fosse provvisto.
Parlarne è irrilevante.
"Già da qui puoi capire che nel punto dove il Lem alluna è impossibile trovare buchi, visto che l'ultimo tratto è fatto a motore spento"
Già da qui posso capire che non hai le idee chiare sulla dinamica di allunaggio.
Ripeto, il motore veniva spento qualche secondo dopo che le sonde (lunghe circa 1.5 m dai piedi del LEM) toccassero il suolo, dunque praticamente a contatto avvenuto.
"Sulla questione della potenza del gas di uscita forse ti sfugge il concetto principale. I gas hanno una notevole forza di spinta longitudinale ma per tenerli coesi ci vuole un'incredibile forza. Questo fa sì che la pressione interna del pennacchio, appena esce dall'ugello nel vuoto, si espanda ad una velocità comparabile a quella di uscita dei gas stessi dall'ugello.
Lo so che è difficile immaginarselo, ma ti metto questa composizione di immagini e guarda con che potenza escono i gas dal Merlin 1D (molto più potente del reattore del Lem)
Infatti il Merlin 1D che vedi sotto ha questa potenza
Spinta nel vuoto: 981 kN (chilonewton) ≈ 100 tonnellate
Spinta nel vuoto: 45 kN ≈ 4,7 tonnellate
Non c'è paragone, il Merlin è 20 volte più potente!!!"
Conosco le forze in gioco dei motori Merlin del Falcon-9, ma francamente non capisco il nesso.
"La terza gif ti mostra come i gas del primo stadio si espandano in orizzontale a riprova della forza espansiva che i gas incandescenti hanno nel vuoto"
Nella terza gif, a causa della prospettiva, è impossibile vedere il getto predominante nella direzione assiale.
Ora mi soffermo solo questo punto (da cui parte tutto il tuo ragionamento finale sulla pressione):
"Adesso calcoliamo in chilogrammi la pressione che fa l’aria atmosferica su quel cilindro per mantenerlo coerente e far arrivare il gas del reattore compatto a terra"
e questo:
"ti fa capire anche perché i gas dal reattore del merlin 20 volte più potente, (ma con un diametro dell'ugello maggiore) si dispongano quasi ortogonalmente all'ugello quando questo è nel vuoto"
Anzitutto spero con tutto il cuore che tu stia parlando del motore in vacuum del secondo stadio del Falcon-9, e non dei famosi 9 motori (sennò mi cadono le braccia)...
Ciò premesso perché dico che la fai troppo sempliciotta?
La fluidodinamica è molto complessa, non si può ridurre tutto a espulsione dei gas quasi ortogonalmente (nel vuoto e non).
Nel momento in cui i gas lasciano l'ugello, anche se espandono significativamente lateralmente, la componente dominante è quella assiale (direzione in cui punta l'ugello) dovuta alla loro velocità di espulsione.
Immagina un fungo: il gambo indica la direzione principale del flusso.
La maggior parte della spinta propulsiva è data dalla geometria interna dell'ugello, e dunque dalla componente assiale. E' li che è concentrata maggiormente la velocità di espulsione.
Inoltre devi considerare la densità di massa di flusso che ovviamente è maggiore lungo l'asse centrale dell'ugello e dunque le molecole del gas restano aggregate (e allineate) più a lungo.
Anche se avremo un ampio pennacchio, resta comunque un "nucleo" di gas che, muovendosi a velocità molto elevata, disegna una direzione predominante (istantanea) dritta/assiale.
L'ampia espansione laterale certamente resta a causa della mancanza di pressione.
Quindi si, il getto del LEM arriva eccome direttamente sulla superficie lunare al momento di toccare "terra", specie se consideriamo la velocità di espulsione dei gas del LEM (che avevo calcolato molte pagine fa), che è di circa 3000 m/s.
Capisci? 3000 m/s.
Come dici di sovente (non sei qui per convincere nessuno), anch'io non sono qui per convincere nessuno, tantomeno te, dunque puoi tenerti tranquillamente le tue convinzioni.
Ma è bene lasciare sul sito diversi punti di vista, in modo tale che chiunque possa farsi un'idea.
Non sappiamo se sia lui, ma anche fosse non denigrerei così una laurea in ingegneria elettronica.
La triennale è tosta, praticamente molta analisi matematica e molto simile alla triennale di fisica (ai miei tempi ingegneria elettronica e fisica avevano diversi esami in comune).
L'elettronica è un campo vasto e affascinate e per nulla semplice, ed è tutt'altro che una passeggiata terminare gli studi fino alla laurea magistrale.
Questo per dovere di cronaca
Un'installazione unica di Kia, realizzata in collaborazione con lo studio di design esperienziale VOID e l'agenzia creativa Innocean, ha portato la luce del sole in una delle zone più buie della Norvegia, un paese dove il sole sorge a malapena in inverno, con un disco LED lungo cinque metri, alimentato da una Kia EV9.
Combinando tecnologia all'avanguardia ed espressione artistica, abbiamo creato un'installazione artistica che cattura non solo l'essenza del marchio Kia, ma risponde anche alle sfide della vita reale. Con questo progetto continuiamo a spingere i limiti della creatività e dell'innovazione con Kia, sempre con l'obiettivo di ispirare gli altri", ha dichiarato Gabriel Mattar, COO di Innocean.
l'IA utilizzata in post-produzione eleva la qualità estetica dell'immagine, rendendola più d'impatto e visivamente gradevole. Non si tratta di una "creazione" totale da zero ma piuttosto di un miglioramento intelligente e automatizzato di un'immagine fotografica esistente. L'obiettivo è presentare il Kia EV9 nella luce migliore possibile, enfatizzando il suo design moderno e l'atmosfera suggestiva del contesto nordico, con un tocco di drammaticità dato dalla luce forte.
Campagna pubblicitaria KIA
Questa storia mi ha stancato, è diventata ridicola, ma vorrei sottolineare che io non gli ho mai attribuito una informazione vera.Dartor qui poi si supera
Parla di gas sparati a 3.000 m/s, numeri che si è inventato e me li attribuisce, ...........
Non sia mai!!! Non ho mai detto che arrivava da lui, su questo siamo d'accordo!
Avrebbe potuto vantarsi "ne ho azzeccata una" e invece vogliamo entrambi sottolineare che non è vero
"A farci capire come stanno le cose ci ha pensato Venusia, che postando video e immagini a ripetizione mi ha aiutato tante volte e anche in questo caso mi ha dato una bella mano. (grazie Venusia!)
Osserviamo questa foto postata dal nostro e fatta con un faro di enorme dimensioni si nota subito una cosa:"
"Se osserviamo le ombre delle persone e degli oggetti, queste praticamente sono evanescenti, per non dire inesistenti, e questo vale anche le ombre vicino ai soggetti come le ombre delle gambe e questo in virtù del fatto che più la dimensione apparente della fonte luminosa è grande e più le ombre saranno sfumate."
Da come osserva le cose mi sa che nel mondo di Narnia ci vive davvero.
Si vede chiaramente che sono immagini ritoccate con la I.A .
Ma dove vive ???
In che anno vive ??
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- Se l'avrei saputo, mo' te l'imparavo! :-P
Stessi baffi, occhiali, capigliatura...certo, gli anni passano per tutti.
Ma fortunatamente la lucidità di pensiero è rimasta intatta.
"O siete con noi, o siete contro di voi!"
(C.G.S. - Motto del complottista)
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Questa è strepitosa! Ora ti preparo un bel regalino, perchè te lo sei proprio meritato.C&S: Abbiamo visto che non c'è alcuna anomalia
- CharlieMike
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Nessuna idea.Charlie
E' impossibile ricreare la luce del Sole.
Si può simulare la potenza, il colore, illuminare una enorme area ma non si può simulare contemporaneamente la distanza dal Sole.
Qual'è la tua idea ??
Il Sole ha delle caratteristiche che sono irriproducibili contemporaneamente sulla Terra artificialmente.
La potenza, la distanza della sorgente e la dimensione della sorgente.
- La potenza la puoi replicare (teoricamente) avendo sufficiente energia.
- La distanza, ovvero il parallelismo dei raggi luminosi, lo puoi replicare con un sistema di lenti.
- La dimensione, elemento fondamentale, ovviamente è irriproducibile.
Per quanto tu costruisca il proiettore più grande che riesci a costruire, con una potenza esagerata, dovendo riprodurre il parallelismo dei raggi luminosi illuminerai solo un area limitata, teoricamente della stessa dimensione del tuo proiettore.
P.es. prendendo come spunto la fotografia della KIA, ipotizzo che quel riflettore abbia un diametro di 4 metri (poco importa la dimensione esatta).
Dovendo proiettare raggi paralleli illuminerai solo un area pari al riflettore. L'esterno resterà buio.
Se invece non metti lenti e illumini un area più vasta i raggi non saranno più paralleli, avrai di conseguenza ombre divergenti e una penombra molto ampia.
Ecco perchè è impossibile riprodurre artificialmente la luce solare.
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Non è necessario riprodurre la "vera luminosità", se la fonte è "meno luminosa" e la zona è "meno illuminata", apro un po' il diaframma e/o allungo i tempi e la foto sembrerà scattata in pieno giorno.
@redazione mi corrigerà se sbaglio.
Quindi si può usare una forte fonte di luce, abbastanza lontana e con una dimensione, a quella distanza, di circa mezzo grado (ma anche leggermente di più se necessario, nessuno misurerà la penombra al millimetro).
E infatti nelle foto "originali" che egilos (ehi, ciao!!) stesso ci ha gentilmente fornito, si vedeva chiaramente luce concentrata al centro della scena, senza nessun backscatter abbagliante all'orizzonte, anzi.... tutt'altro, terreno buio. Poi livellato con Photoshop.
- chiaroesemplice
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Intanto ti ringrazio per la risposta pacata e per questo non aggiungerò altri commenti di tipo tecnico, perché chi vuole capire ha abbastanza dati per approfondire con i post già scritti, e invece riprendo le parole di Charlie queste:Come dici di sovente (non sei qui per convincere nessuno), anch'io non sono qui per convincere nessuno, tantomeno te, dunque puoi tenerti tranquillamente le tue convinzioni.
Ma è bene lasciare sul sito diversi punti di vista, in modo tale che chiunque possa farsi un'idea.
per dire che su questo ha perfettamente ragione, quell'informazione sembrerebbe più in sintonia con una finzione che con la VU, visto che sapere che non c'era un buco sotto il Lem non era poi così importante, visto che gli astronauti non ci potevano certo cadere dentro.Quando ti trovi in un posto sconosciuto e particolare come la Luna la primissima cosa che ti viene in mente di fare è guardarti attorno e descrivere il paesaggio.
Lui invece cosa fa? Va a cercare un buco per terra.
"That's one small step for man... but... nothing hole under the lunar module."
In una finzione quell'informazione diventava invece importante perché avrebbe comunicato al mondo che nella ricostruzione in studio dell'allunaggio non ci si era dimenticati di fare buchi.
Se si va sull'Apollo Journal al commento della frase di Armstrong si trova questo:
[In 1968, soil mechanics data from the five successful Surveyor missions was used to model cratering that might be expected from the descent engine exhaust plume. As mentioned on page 125 in the Final Apollo 11 Lunar Surface Operations Plan, the modeling indicated that "anticipated lunar soil erosion resulting from LM DPS (exhaust) impingement on the lunar surface will not begin until the LM is about 10 feet above the lunar surface and that it will not be extensive." Page 44 in the Ops Plan indicates that, while Neil waited for Buzz to join him on the surface, he would look for DPS effects on the surface: (1) Crater and (2) Radial Erosion.]
Tradotto:
Nel 1968, i dati sulla meccanica del suolo provenienti dalle cinque missioni Surveyor di successo furono utilizzati per modellare la formazione di crateri che ci si poteva aspettare dal pennacchio di scarico del motore di discesa. Come menzionato a pagina 125 del Piano operativo finale della superficie lunare dell'Apollo 11, la modellazione indicava che "l'erosione prevista del suolo lunare risultante dall'impatto del DPS (scarico) del LM sulla superficie lunare non inizierà finché il LM non sarà a circa 10 piedi sopra la superficie lunare e che non sarà estesa". A pagina 44 del Piano operativo si indica che, mentre Neil aspettava che Buzz lo raggiungesse sulla superficie, avrebbe cercato gli effetti del DPS sulla superficie: (1) Cratere e (2) Erosione radiale.
Questa informazione ci dice una cosa importante, avvero che la la Nasa aveva degli studi precedenti sull'erosione del suolo da allunaggio fatti tramite i loro lander, in particolare i Surveyor e da quelli avrebbero ricavato i dati sull'erosione di un ipotetico allunaggio del Lem, e quei dati erano che il surveyor 4 aveva creato un "buco" di 20 cm di diametro e 1 cm di profondità. Certo il surveyor non è il Lem, ma da quel dato estrapolare che il lem avrebbe fatto ampi avvallamenti e non crateri lo si poteva facilmente dedurre, da cui l'informazione immediata di Armstrong alla comunità mondiale che seguiva l'allunaggio in diretta e che indicava che la mancanza di buchi era una scelta ponderata e non una svista.
Ripeto: accettare l'idea che il Lem non abbia fatto buchi secondo me non è un problema per la moonhoax, le parole di Armstrong si giustificano anche in una finzione.
Nel prossimo messaggio approfondimento sulla questione del sole/faro fotografato nelle foto lunari.
4 cose saltano subito all'occhio
I contorni perfetti di un cerchio perfetto
La vicinanza
Le dimensioni
L'esperienza visiva
Nel senso che se nessuno mi dicesse da dove arriva quella foto , non mi sognerei mai di pensare subito al sole .
Penserei sicuramente a una luce artificiale notturna
Sto cercando foto simili in altre missioni spaziali oltre le Apollo , ma con il sole così non c'è ne sono .
Ma sono sicuro che i nostri amici un cavallo con 3 gambe lo trovano sempre .
E uno spasso comunque notare come quando la scienza non può farti scappare nascono le aberrazioni, i saranno mica scemi o proprio si evita la risposta.
C&S
"Nel prossimo messaggio approfondimento sulla questione del sole/faro fotografato nelle foto lunari"
Adesso stara chiedendo alla I.A come spiegare un sole simile.
Forzerà le risposte se necessario fino ad arrivare a un risultato,meglio se il più tecnico possibile
Vagliate le più accettabili, aggiungera qualche foto di contorno., e il gioco è fatto .
- CharlieMike
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E' quì che sta la fregatura.Quindi si può usare una forte fonte di luce, abbastanza lontana e con una dimensione, a quella distanza, di circa mezzo grado (ma anche leggermente di più se necessario, nessuno misurerà la penombra al millimetro).
L'"abbastanza lontana" non sarà mai 150 milioni di chilometri.
Il Sole con la sua dimensione riesce a illuminare tutta la Terra e per via della distanza i suoi raggi luminosi si possono considerare paralleli.
Come ho detto prima a Venusia, una fonte con raggi luminosi paralleli illuminerà (teoricamente) solo un area pari alla superficie del proiettore (il resto sarà al buio) e di conseguenza per illuminare una vasta area ti occorre un proiettore di pari dimensioni. Figuriamoci per illuminare un territorio di diversi ettari.
Quindi se ti procuri "una forte fonte di luce, abbastanza lontana e con una dimensione, a quella distanza, di circa mezzo grado" otterrai di illuminare solo una area ridotta e le ombre risulteranno sempre divergenti.
C'è solo una soluzione.
Avere un enorme proiettore di svariati metri quadrati, con una serie di lenti per "parallelizzare" la luce, e un set di dimensioni inferiori alla superficie del proiettore.
Solo in queste condizioni puoi riprodurre la luminosità del Sole, ma sebbene non sia un problema avere un piccolo set, la vedo complicata avere un proiettore estremamente potente di svariati metri quadrati.
EDIT:
Dimenticavo il "leggerissimo, insignificante" problemino del calore generato da una sorgente di luce di questa potenza e di queste dimensioni. Un piccolo Sole, appunto.
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