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Le risposte di C&S alle 42 domande di AM
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Infatti, come appunto sostengono loro (lui),
la luce deve provenire anche dal terreno circostante il lem e il fotografo
e NON SOLO dallo sfondo retrostante.
Non è che si può stabilire alla cazzo che l'illuminazione sia più o meno intensa in certi punti a seconda della convenienza.
Quindi tale illuminazione proviene sempre dal baso anche se è a 1 km di distanza.
Questo vuol dire che l'angolo del riflesso illuminante parte sempre da terra (0m).
Quindi deve per forza illuminare l'interno dell'abitacolo cancellando anche le ombre attorno.
Quindi se ci sono delle ombre, significa inequivocabilmente che la fonte di luce primaria proviene dall'alto (o quasi parallelamente) del lem.
E questo non implica per forza che siano stati usati panelli come C&S continua a sostenere.
Pannelli o faro il risultato non cambia.
Ps: trono a richiedere (e sono tre) a C&S, per le foto che mette sulla sonda cinese, se il terreno lunare deve essere marroncino come dalle foto postate oppure dovrebbe essere assolutamente grigissimo come le solite immagini delle missioni lunari.
piccolo OT
grazie Vizzini , ho guardato rapidamente le foto sovietiche e mi è capitata questa:

Mi sono sempre chiesto infatti come fosse possibile che l'immagine della terra dalla una fosse così piccola.
Qui invece la terra è come me la sarei aspettata, bella grossa!
Fine OT
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Di quanto esattamente, è difficile dirlo. Io a occhio direi 10° (il mio disegno è esagerato, ma è solo per capire meglio). Ma COMUNQUE quella luce non può venire dal terreno che, per quanto lontano, è sempre più in basso di lui.
(Vedo ora che Charliemike ha detto praticamente la stessa cosa a 59560. E pure Maxtube)
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Questa veramente è incredibile: le colline a km di distanza che sparano la luce riflessa in grado di illuminare il LEM a giorno, compresi i bulloni che stanno dentro al vano d'uscita del portello. Quando SAW ci ha spiegato che l'effetto del backscattering dentro i crateri non funziona perchè l'interno del cratere è conico, non è una parete dritta. Perche invece i pendii delle colline sono notoriamente dritti come spaghetti, infatti le colline e le montagne non hanno una forma conica, nooo, le colline e le montagne sulla Luna sono tutte come la parete di "El Capitan" nello Yosemite Park, 1000 metri di roccia dritta trekkingsketches.com/2021/11/13/el-capit...emite-national-park/in ogni caso, come ha già ribadito C&S lo sfondo non è piatto e basso, forse ci si dimentica che una collina/montagna a km di distanza riflette l'illuminazione solare e non c'è nulla, sulla luna mancando l'atmosfera, che assorbe e riflette questa luce, che va semplicemente a colpire il retro del Lem, anche dall'alto appunto.
Questa cosa l'avevo già scritta io anni e anni fa in un altro thread lunare.
EDIT: mi son chiesto, ma quali montagne e/o colline c'erano nella zona di Apollo 11, allora ho chiesto a ChatGPT:Le montagne e colline più vicine al punto di allunaggio dell’Apollo 11 (il Mare della Tranquillità, coordinate: circa 0,67408° N, 23,47297° E) erano visibili all’orizzonte, ma non erano affatto vicine in termini terrestri.Distanze delle formazioni visibili:
- Crateri e rilievi visibili all’orizzonte (es. cratere Maskelyne, monti della zona sud-est):
- Distanza: 25–30 km circa.
- Questi rilievi apparivano all’orizzonte lunare a causa della curvatura ridotta della Luna (raggio lunare ≈ 1737 km), che consente di vedere oggetti molto distanti a “bassa quota”.
- Monti lunari come i Montes Secchi o i bordi del cratere Theophilus:
- Distanze: oltre 100 km dal sito di allunaggio.
- Alcune immagini delle missioni successive mostrano rilievi all’orizzonte anche da oltre 150 km, ma non sono stati visibili durante Apollo 11.
- Orrizzonte lunare:
- A causa della curvatura della Luna, un oggetto alto può essere visibile anche se molto lontano.
- Per un osservatore a livello del suolo, l’orizzonte lunare si trova a circa 2,4 km di distanza, ma rilievi più alti emergono oltre l’orizzonte geometrico.
Quindi i bordi conici di un cratere/collina a 25 km di distanza illuminavano a giorno il LEM, giusto?
"Una risata vi seppellirà" (cit)
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Quindi una piccolissima zona relativa (grande, ma visivamente compressa, che è quello che conta) relativamente poco luminosa, a distanza di km, illumina astronauti e LEM... ma al tempo stesso, grandi pareti molto, molto più luminose, con luce (praticamente) perpendicolare, molto più vicine, molto più grandi, non illuminano le pareti opposte in un cratere....?Dal terreno dietro ad Armstrong probabilmente un po' di luce arrivava, ma quella predominante era quella in opposizione, che arrivava dall'orizzonte che Aldrin vedeva dalla sua posizione, con sotto l'ombra nera del Lem e sopra il cielo nero.
Io vorrei fare dei calcoli???Dartor
Questa immagine ti convince di più? Qui la luminosità della parte in ombra dello zaino di Aldrin (questa parte sicuramente in controluce) può essere funzione solo della luminosità del terreno in opposizione e come vedi è decisamente più luminosa del terreno sullo sfondo.No, la tuta non è luminosa il doppio rispetto all'orizzonte. La parte anteriore è parzialmente esposta "al Sole" che arriva da destra, le parti all'ombra (sinistra nella foto, il fianco destro) sono scure tanto quanto il terreno.
Poi tu vorresti fare dei calcoli, ma da che base partiresti? Qui si può solo fare considerazioni qualitative e vedere che non ci siano contraddizioni, per i calcoli veri ci mancano i dati.
TU hai fatto dei calcoli!! Con quelli "da terza elementare" per dimostrare quello che dicevi.
Quando ti faccio notare che hai usato valori a caso, improvvisamente sono IO a voler fare calcoli, i calcoli non si possono più fare, dobbiamo fare considerazione generali....
L'altro giorno ti ho chiesto se era chiaro o dovevo spiegartelo. Sembrava avessi capito.La Cina in aiuto alle missioni Apollo.
Nessun altro documento come quello di Chang'e 3 dimostra la potenza della luce in opposizione sulla Luna, e in questo composit di immagini in 4k prese dal rover Yutu 2, ci mostra come sulla Luna vari la luminosità del suolo con la direzione azimutale del sole.
Qui sotto si vede la parte in controluce del lander particolarmente luminosa, e più luminosa del terreno retrostante. Da dove proviene la luce?
Te lo spiego.
Possiedi uno specchio.
Sei in campagna, di notte, al buio lontano dai centri abitati e da fonti di luce.
C'è la luna piena, direzioni lo specchio in modo che rifletta la luna.
Come sarà lo specchio? Cosa indicherà? Dimostra che la luna illumina a giorno tutto l'ambiente o qualsiasi altro oggetto nelle vicinanze?
Sei in casa, di giorno o con la luce accesa.
Hai una parete completamente nera, direzioni lo specchio in modo che rifletta quella parete.
Come sarà lo specchio? Cosa indicherà? Dimostra che la stanza è completamente al buio o che qualsiasi oggetto intorno è al buio?
Visto che hai/avete detto che il kapton si comporta come uno specchio (e decine di pagine indietro l'ho anche dimostrato con qualche foto), cosa stai dimostrando con quelle o altre foto? NIENTE?
Il kapton nella foto dimostra che in quella posizione e con quella angolazione "rimbalza" la luce del terreno, niente di più.
Infatti quelle parti che fanno rimbalzare il terreno in ombra sono completamente nere. Se fossero colpite dalla luce come vuoi far credere, non sarebbero nere ma visibili.
Ma non avevi/avevate detto il contrario??Sempre i cinesi dimostrano che quando la luce è particolarmente intensa dovuta al sole alto nel cielo, (situazione mai prodottasi con le missioni Apollo) la luce che proviene della parte del cratere illuminata riesce a rischiarare anche la parte opposta, in quanto anche le parti laterali del cratere danno una mano.
Non serviva un cilindro perfettamente verticale e possibilmente metallico????
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- CharlieMike
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Grazie della spiegazione che prima mancava.
Nel tuo disegno la luce, proveniente dal terreno retrostante, illumina dal basso sia Aldrin che il portellone e di conseguenza, quest'ultimo non può proiettare la sua ombra sullo zaino a meno che non ci sia una fonte luminosa più alta del LEM
La posizione è il punto di vista di Armstrong è del tutto ininfluente.
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- chiaroesemplice
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Visto che non sono riuscito a spiegare a parole i due concetti, ti metto questo esempio.Ora abbiamo due termini differenti nuovi, spuntati dal nulla che indicano la stessa cosa, dato che sono generati dalla stessa fonte di luce: la magica retroriflessione del suolo, dato che non ci possono essere fonti luminose aggiuntive e il Sole è dalla parte opposta del LEM.
Riesci a distinguere il fenomeno diffusivo da quello riflessivo? (backscatter contro backscatter coerente).
E' vero che la luce arriva da oltre l'ombra del Lem quando Aldrin è in alto, ma avvicinandosi al terreno ed entrando nell'ombra del lem, la luce che gli arriva da dietro, inevitabilmente diminuisce per l'angolo incidente più sfavorevole e aumenta la luminosità che proviene dal terreno posto di fianco che a quel punto è più vicino, anche se è meno luminoso di quello retrostante.Ma Aldrin aveva dietro tutto il terreno lunare illuminato dal Sole fino all'orizzonte, come avete sempre detto, in opposizione alla direzione della luce, ovvero con la massima retroilluminazione (come ci hai fatto vedere tu svariate volte con le gif), mentre a 90° la retroilluminazione è minima.
Avete sempre sostenuto che l'anomala illuminazione di Aldrin sulla scaletta era dovuta proprio dal terreno alle sue spalle.
Risultato? La tuta perde nettamente luminosità.
Questo effetto è perfettamente dimostrato dalla discesa di Mitchell di Apollo 14, guarda la tuta e cerca di capire da dove proviene la luminosità e perché la sua tuta diventa man mano meno luminosa durante la discesa.
La luce che arrivava dalla tuta di Armstrong proprio perché fioca, poteva illuminare debolmente la figura di Aldrin e non avrebbe potuto rinforzare le zone già illuminate. Ma se Aldrin aveva zone poco illuminate rispetto alla luce principale, è proprio lì che la debole luce di Armstrong (verticale e non orizzontale come il terreno), si sarebbe potuta notare, come sugli scarponi e le zone superiori delle braccia. Non capisco cosa ci sia di contraddittorio. Terreno e tuta hanno posizioni molto diverse rispetto ad Aldrin e per questo motivo non lo illuminano allo stesso modo e dove una luce non arriva, può arrivare l'altra.Armstrong, come si vede dalle foto, era tutt'altro che vicino se doveva essere nella zona di terreno illuminata, e in ogni caso la superficie della sua tuta era insufficiente a illuminare le ombre.
No, la questione foto grezze è stata tirata fuori nel capitolo "danni da radiazioni", dove quelle foto hanno una rilevanza rispetto a quelle corrette da Kipp.Questa poi le batte tutte.
Ora le foto con le ombre corrette sono quelle modificate digitalmente con Photoshop, mentre a Mazzucco si contestava proprio di avere usato quelle scansioni modificate digitalmente da Kepp.
Senza contare che, proprio dalla fotografia con le ombre "corrette" (nel senso di "modificate", non "giuste") si vede proprio che la maggiore illuminazione arriva dal lato destro di Aldrin dove il backscattering ha l'influenza minore.
All'opposto per lo studio della prospettiva, delle ombre sfumate o della conferma o meno della presenza di pannelli, nel mio documento non c'è nessun accenno all'errore di aver utilizzato le scansioni corrette, tanto è vero che poi le ho utilizzate anche io nei miei ragionamenti.
Le foto grezze hanno l'evidente difetto di avere una luce abusiva nelle ombre, infatti il cielo che dovrebbe essere nero non lo è, per cui tutte le ombre della foto risentiranno di questo problema. Da qui ne discende che se tu cerchi di analizzare le parti in ombra in quelle scansioni, inevitabilmente ti risulteranno più chiare rispetto a quello che ti aspetteresti.
Per valutare le ombre nelle immagini, ad iniziare dal vero aspetto del cielo nero, vanno prese in considerazione le scansioni corrette.
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- maxtube100
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aspetto fiducioso le risposte alle domande precedenti......
ps:
A proposito di questa immagine di Mitchell di Apollo 14,
proprio al centro, in corrispondenza della scala e discesa del pagliaccio,
infondo si vede una collinetta con un'ombra.
Cosa fa la collinetta, finisce nel baratro?
Non cè più illuminazione alla fine della collina?
Cè il vuoto?
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- CharlieMike
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Io vedo solo la stessa immagine con la luminosità modificata digitalmente.Riesci a distinguere il fenomeno diffusivo da quello riflessivo?
Ma anche no.ma avvicinandosi al terreno ed entrando nell'ombra del lem, la luce che gli arriva da dietro, inevitabilmente diminuisce per l'angolo
La luce che arriva da dietro è a 180° rispetto sl Sole, e dato che il Sole si trova a milioni di chilometri di distanza, i raggi sono sempre paralleli a qualunque distanza.
Non stiamo parlando di Apollo 14 ma di quella particolare foto di Apollo11.Apollo 14
Avete sempre detto che il suolo circostante aveva la capacità di illuminare tutto il LEM, tanto da far sospettare l'uso di illuminazione aggiuntiva, come si puo notare la debole luce di Armstrong?Ma se Aldrin aveva zone poco illuminate rispetto alla luce principale, è proprio lì che la debole luce di Armstrong (verticale e non orizzontale come il terreno), si sarebbe potuta notare,
Veramente non mi puoi portare come affidabili delle fotografie modificate con Photoshop.No, la questione foto grezze è stata tirata fuori nel capitolo "danni da radiazioni", dove quelle foto hanno una rilevanza rispetto a quelle corrette da Kipp.
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Esiste nell' archivio della nasa?
No perchè sarebbe interessante verificare l'illuminazione del soffitto sopra Aldrin
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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Ma se io guardo la ZONA IN OMBRA sotto la zaino qualcosa non torna, se io guardo il tuo schemino tutto combacia con la fonte primaria in alto, ma se guardo la foto MANCA L'OMBRA DELLO ZAINO SUL CULO DI ALDRIN, per essere più chiaro, se io guardo il triangolino della zona in ombra sotto lo zaino, l'ombra del cateto maggiore (sotto lo zaino) è ok, ma l'ombra del cateto minore (sul culo) MANCA COMPLETAMENTE.
AS11-40-5862 | Apollo 11 Hasselblad image from film magazine… | Flickr
E comunque nel tuo schemino manca il punto di vista della macchina fotografica/Armstrong
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www.nasa.gov/wp-content/uploads/static/h...a11/AS11-40-5863.jpg
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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- chiaroesemplice
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Per me non proviene dall'alto, o meglio proviene sicuramente da sopra Armstrong, ma non da sopra Aldrin.
Più o meno proviene dalla direzione indicata dal questa seconda immagine e che è grosso modo la direzione che Kalid ha indicato nel suo schemino.
Poi ognuno si fa una sua opinione.
Dartor
Te lo avevo già spiegato e te lo rispiego: dipende da che materiale riflette la luce del backscatter, se è il kapton o la tuta è un conto, se è altro terreno è un altro conto. Ti ricordo che noi stiamo analizzando la luce che rimbalza da tute e dal kapton per capire se nelle foto di Armstrong ad Aldrin c'erano o meno pannelli riflettenti, e prendere esempi di luce che può riflettere il terreno illuminato a sua volta da altro terreno non ha senso.Quindi una piccolissima zona relativa (grande, ma visivamente compressa, che è quello che conta) relativamente poco luminosa, a distanza di km, illumina astronauti e LEM... ma al tempo stesso, grandi pareti molto, molto più luminose, con luce (praticamente) perpendicolare, molto più vicine, molto più grandi, non illuminano le pareti opposte in un cratere....?
Per vedere che un terreno rifletta luce a sua volta riflessa da altro terreno, c'è bisogno di molta più luminosità e l'esempio che ti ho portato lo dimostra, mentre aggiungere esempi di crateri con luce radente ma senza astronauti o kapton all'interno non dimostra nulla.
Rispondimi con sincerità: se al poso del kapton che riflette la luminosità del terreno in opposizione nel lander Cang'e 3 ci fosse stata una tuta di un astronauta, sarebbe stata più o meno luminosa del terreno retrostante?Visto che hai/avete detto che il kapton si comporta come uno specchio (e decine di pagine indietro l'ho anche dimostrato con qualche foto), cosa stai dimostrando con quelle o altre foto? NIENTE?
Vista la luminosità che avrebbe avuto di fronte la tuta e dimostrata dalla mia seconda gif, per me la risposta è ovvia e rappresentata in tante foto lunari delle missioni Apollo: la tuta sarebbe risultata luminosa almeno quanto il terreno retrostante, se non di più.
L'esempio che hai fatto dello specchio e la Luna è fuorviante.
E' vero che il kapton è molto riflettente, ma non è uno specchio. Se fosse uno specchio avremmo visto riflettersi l'immagine dell'orizzonte
Tu la vedi l'immagine dell'orizzonte nel Kapton? No, per cui a differenza di un vero specchio, nella sua luce c'è anche una parte di luce diffusa, non solo riflessa e questo ci fa capire come si sarebbe comportata una tuta, che riflette in modo diffuso la maggior parte di luce che la investe.
Nell'immagine che ti metto sotto si vede il kapton e la tuta, e l'immagine dimostra bene che differenza di luminosità c'è tra i due componenti, e non è così estrema come tu ci vorresti far credere, e attenzione, questo vale anche se si suppone che ci siano stati dei pannelli riflettenti dietro ad Aldrin, perché i pannelli essendo a luce diffusa avrebbero illuminato tanto Aldrin, tanto il kapton che sta di fianco lui, e il rapporto di luce tuta/kapton che stiamo analizzando sarebbe rimasto invariato.
Risultato? Anche nel caso del lander chang'e 3 se ci fosse stata una tuta di un astronauta in controluce, sarebbe risultata più luminosa del terreno sullo sfondo considerando il rapporto di luce tuta / kapton
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- Se l'avrei saputo, mo' te l'imparavo! :-P
Non so perché ma nonostante le innumerevoli partite viste negli anni, questa cosa l'ho notata solo ieri sera (per colpa di questo thread, forse? )
Non intendo dimostrare nulla, ma intendo minare alle fondamenta le incrollabili certezze di chi pensi che certe cose siano "impossibili" per chi ha le capacità e le possibilità di poterle realizzare.
Ora facciamo finta che questo sia un set lunare
e facciamo finta che Sinner e Paul siano due massi sulla regolite (lo so che c'è il resto della scena con le sue ombre, ovvio, ma focalizzatevi solo su loro due in prima istanza).
Se vedeste questa foto "lunare" e guardaste solo l'ombra alla destra dei due (perché ipotizziamo ci sia solo il Sole sulla Luna ovviamente) quante fonti luminose direste che ci siano?
Direste una, no?
Ed il fatto che siano parallele (beh, a occhio, come per i massi sulla Luna) alle linee orizzontali a loro volta parallele fra loro vi darebbe ulteriore conferma che la fonte sia una sola e lontana, o no?
E checché ne dica C&S con il suo contro esempio della bottiglia di birra ad un metro dalla lampada come fosse la stessa cosa riguardo all'altezza ed alla distanza del faro del set del film di cui parlavo invece io, quando saltano per servire o smashare le loro ombre non si allungano affatto come diceva a me, ma lasciamo stare come ragiona lui a modo suo.
Torniamo a noi ed alla sola ombra alla destra dei due : quante fonti luminose direste possibili provenienti dalla sinistra con ombre parallele ed una sola ombra per tennista?
Beh, se avete logicamente detto "solo una", vi sbagliereste di grosso.
"O siete con noi, o siete contro di voi!"
(C.G.S. - Motto del complottista)
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CHE COLLABORA CON LA CNSA (agenzia spaziale cinese)
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nel vifdeo dove racconta la sua vita ci fa sapere che i pagliacci della nasa saranno COSTRETTI a svelare il segreto di pulcinella entro il 2026
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L'esempio che hai fatto dello specchio e la Luna è fuorviante.
E' vero che il kapton è molto riflettente, ma non è uno specchio. Se fosse uno specchio avremmo visto riflettersi l'immagine dell'orizzonte
Tu la vedi l'immagine dell'orizzonte nel Kapton?
www.reuters.com/resizer/v2/FMGM6IBQRRK3X...idth=1920&quality=80
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Io sto sempre aspettando dallo "smemorato di Collegno", le risposte alle mie domande nei post #59473 a pagina 148, e #59534 a pagina 150. Io aspetto sempre eh, fai pure con comodo SAW
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beh... se osservi bene la foto nel post #59540 di C&S si vedono delle piccole gobbe in lontananza. (poi bisognerebbe studiare in base all'orientamento e alla cartografia lunare che si tratta, ma non dovrebbe essere difficile)
Ti ricordo che basta una piccola gobba anche distante 3 o 4 km, se fosse alta anche solo 20-30 metri (oppure 35-45 sull'orizzonte) questo basterebbe a fare l'effetto del muro di roccia che dici tu.
Ti ricordo che nel VUOTO la luce viaggia in linea retta per miliardi di km e NIENTE è in grado nè di assorbirla nè di rifletterla verso un'altra direzione.
Tu parli sempre di cose che vedi QUI sulla terra, lassù sulla luna è diverso
(Crotti ci ride sopra, però non capisce chein assenza di atmosfera funziona proprio così)
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- CharlieMike
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it.m.wikipedia.org/wiki/Legge_dell%27inverso_del_quadratoLuce e altre radiazioni elettromagnetiche
L'intensità luminosa (o l'illuminamento o l'irradianza) o di altre onde lineari emanate da una sorgente puntiforme è inversamente proporzionale al quadrato della distanza dalla sorgente; un oggetto delle stesse dimensioni di un altro oggetto due volte più distante dalla sorgente riceve un quarto dell'energia nello stesso periodo di tempo.
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Facciamo, in tutta amicizia, che tu cessi di ricordare cose a chicchessia, in quanto palesemente erronee. L'orizzonte lunare visto ad altezza uomo è distante poco più di 2 km. Una muro verticale alto 30 m nemmeno lo vedi, e se ne vedessi l'estremità che cazzo vuoi che illumini.Ti ricordo che basta una piccola gobba anche distante 3 o 4 km, se fosse alta anche solo 20-30 metri (oppure 35-45 sull'orizzonte) questo basterebbe a fare l'effetto del muro di roccia che dici tu.
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Per forza ti rido sopra, sei passato dal dire, citazione testuale tua:a @redazione POST #59554
beh... se osservi bene la foto nel post #59540 di C&S si vedono delle piccole gobbe in lontananza. (poi bisognerebbe studiare in base all'orientamento e alla cartografia lunare che si tratta, ma non dovrebbe essere difficile)
Ti ricordo che basta una piccola gobba anche distante 3 o 4 km, se fosse alta anche solo 20-30 metri (oppure 35-45 sull'orizzonte) questo basterebbe a fare l'effetto del muro di roccia che dici tu.
Ti ricordo che nel VUOTO la luce viaggia in linea retta per miliardi di km e NIENTE è in grado nè di assorbirla nè di rifletterla verso un'altra direzione.
Tu parli sempre di cose che vedi QUI sulla terra, lassù sulla luna è diverso
(Crotti ci ride sopra, però non capisce chein assenza di atmosfera funziona proprio così)
"in ogni caso, come ha già ribadito C&S lo sfondo non è piatto e basso, forse ci si dimentica che una collina/montagna a km di distanza riflette l'illuminazione solare e non c'è nulla, sulla luna mancando l'atmosfera, che assorbe e riflette questa luce, che va semplicemente a colpire il retro del Lem, anche dall'alto appunto."
al dire che, sempre citazione testuale tua:
"se osservi bene la foto nel post #59540 di C&S si vedono delle piccole gobbe in lontananza (poi bisognerebbe studiare in base all'orientamento e alla cartografia lunare che si tratta, ma non dovrebbe essere difficile). Ti ricordo che basta una piccola gobba anche distante 3 o 4 km, se fosse alta anche solo 20-30 metri oppure 35-45 sull'orizzonte) questo basterebbe a fare l'effetto del muro di roccia che dici tu.". Intanto fà ridere quel "ti ricordo che". Ma cosa gli ricordi, cosa? Hai dei testi scientifici in base ai quali puoi permetterti di ricordare qualcosa a qualcuno di quello che sostieni? SI o NO? Se SI, mostrali, se NO, smettila di raccontare balle autoreferenziali.
Sei passato dalle "colline/montagne" in lontananza, che come ti ho dimostrato stanno minimo a 25 km dal sito di allunaggio, smerdandoti a sangue, ad "una piccola gobba alta 20-30 metri a 3-4 km di distanza",che:
1 - Devi dimostrare che sia alta quanto dici tu, e che sia a 3-4 km di distanza, visto che i rilievi più visibili ad occhio stanno ad almeno 25 km di distanza, non a 3/4 come hai stabilito tu tutto da solo.
2 - Dopo aver dimostrato il punto 1, dimostra che una piccola gobba conica (visto che ne il pendio di una gobba, nè quello di un cratere, sono pareti verticali) che sta a 3-4 km di distanza dal LEM, può illuminare il LEM stesso a giorno come si vede nelle foto.
Poi arriviamo all'apice dell'apoteosi:
"Ti ricordo che nel VUOTO la luce viaggia in linea retta per miliardi di km e NIENTE è in grado nè di assorbirla nè di rifletterla verso un'altra direzione."
Hai capito C&S ? La luce nel VUOTO viaggia in linea retta e NIENTE è in grado nè di assorbirla nè di rifletterla verso un'altra direzione.
Il tuo seguace ha smerdato in un colpo solo la tua teoria della regolite che tramite il backscatter "coerente, coerente assoluto, coerente relativo, quasi coerente ma più che assoluto, assoluto ma meno coerente che nell'angolo di fase, coerente ma anche relativo rispetto all'azimut e non assoluto/coerente però assoluto ma dipendente dall'angolo di fase"****, ecc riflette la luce ed illumina tutto, come sostieni tu da 5 anni su Youtube, e qui da almeno 40 pagine!!!!
Ripeto: una risata vi seppellirà
***
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Credo che sia questa la tecnica usata per i paesaggi di Apollo 15, 16 e 17, che sono molti ampi e ben illuminati. Per le riprese di A11, 12 e 14 invece, si vede che hanno usato una fonte unica (sempre multispot, probabilmente, ma singola), e la “tirchiaggine” tecnica gli è costata cara, con cadute di luce in ogni direzione.
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Nell'IPOTESI di realizzare una finzioneCredo che sia questa la tecnica usata per i paesaggi di Apollo 15, 16 e 17, che sono molti ampi e ben illuminati. Per le riprese di A11, 12 e 14 invece, si vede che hanno usato una fonte unica (sempre multispot, probabilmente, ma singola), e la “tirchiaggine” tecnica gli è costata cara, con cadute di luce in ogni direzione.

Niente riflettori che possono essere sgamati, un set grosso quanto vuoi e illuminazione realistica.
Lo hanno fatto nella battaglia finale di Star Wars del 1979.
Hanno girato in un parcheggio.
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Per "multispot" intendi tipo un "superlight", cioè un panello unico con tantissime lampade attaccate l'una all'altra, che producono una singola luce fortissima, con lampade divergenti esternamente (intendo come angolazione) dal pannello principale, che riescono ad illuminare solo parzialmente i bordi?CUM GRANO SALIS: Guardavo anch’io, ieri sera, l’illuminazione del Foro Italico. Mi ha colpito quel doppio “cluster” di luci, che permettono di illuminare una ampia zona di terreno, mantenendo abbastanza “puntiformità” da creare comunque un’ombra ben distinta su ciascun giocatore. E’ chiaro che quei multispot sono piazzati con sapienza, in modo che il “confine” sinistro di un fascio di luce vada a sovrapporsi alla perfezione col “confine” destro dell’altro.
Credo che sia questa la tecnica usata per i paesaggi di Apollo 15, 16 e 17, che sono molti ampi e ben illuminati. Per le riprese di A11, 12 e 14 invece, si vede che hanno usato una fonte unica (<strong>sempre multispot, probabilmente, ma singola)</strong>, e la “tirchiaggine” tecnica gli è costata cara, con cadute di luce in ogni direzione.
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C&S
Io non sono smemorato, il problema è che qui io sono solo e voi qui siete in tanti a chiedere o obiettare, e qualcosa mi può sfuggire.Io sto sempre aspettando dallo "smemorato di Collegno", le risposte alle mie domande nei post #59473 a pagina 148, e #59534 a pagina 150. Io aspetto sempre eh, fai pure con comodo SAW
Poi non offenderti se te lo dico, ma io do la precedenza alle cose che mi chiede Massimo che sono le obiezioni più insidiose, e cerco di non farmi sfuggire le sue richieste, per cui tu non essere geloso se ti trascuro un po'.
Andiamo alle richieste del primo post:
La risposta penso che sia abbastanza semplice da capire, poi tu potrai dissentire, ne hai facoltà, ma la spiegazione ha una sua logica.Ma perchè lo spazzamento dei gas dovrebbe creare un terreno più luminoso?
Cosa rende variamente illuminato il terreno lunare?
Attento non parlo del terreno della finzione che può essere variamente illuminato per l'impossibilità di un faro unico di illuminare tutto il terreno in modo uniforme.
No, parlo del vero terreno lunare, quello che ci mostrano le sonde automatiche cinesi ed indiane che penso tu non metta in discussione.
Questo terreno avendo sopra il cielo nero ha le ombre sul terreno nere come la pece, perché se non arriva la luce del sole, sul terreno nessun backscatter potrà mai illuminare altro terreno orizzontale, infatti il backscatter illumina solo pareti variamente verticali in controluce, e più ci si avvicina al terreno e meno la luce di altro terreno contiguo può arrivare.
Per cui la presenza di ombre in vista incide moltissimo sulla percezione della luminosità del terreno. Un terreno sassoso avrà una differenza enorme tra il vederlo con le ombre visibili o nascoste. Guarda questo esempio.
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A sinistra vedi molto le ombre dei sassi, mentre non le vedi a destra, grazie all'inclinazione e l'esposizione del terreno. La differenza di luminosità che le due parti del fosso offrono è eclatante.
La regolite ha ovviamente meno differenze, ma le micro ombre comunque intervengono a scurire o, se occultate, a schiarire il terreno e questo determina quello che è chiamato l'effetto opposizione.
Ma che altro sistema c'è su di un terreno irregolare come quello lunare per diminuire le ombre tra i granelli? Abbiamo visto che se lo si comprime sotto le suole diventa più luminoso, in effetti i granelli si avvicinano e di spazio per le ombre tra i granelli ce n'è meno.
Ho già postato degli esempi con le impronte chiare nel terreno scuro e se vuoi te le riposto.
L'altro mezzo è quello di lisciare la superficie in modo che i granelli superficiali siano ordinati e tutti appianati. Anche questa maggiore regolarità tende a nascondere le ombre.
Chi lo può fare? Un gas che colpisce il terreno e che asporta la regolite superficiale lasciando quella sotto con i granelli allineati.
All'opposto camminare sulla regolite crea strisce scure ai lati, perché rende la regolite.
smossa meccanicamente, per cui ancora più irregolare.
Anche questo esempio l'ho illustrato con una gif.
Ma c'è un qualcosa che dimostri che il mio ragionamento sta in piedi?
Sì perché lo spazzamento della regolite non avviene solo a cuasa dei gas, ma anche quando arriva un meteorite che impattando, lancia la regolite sul terreno lateralmente con grande forza per chilometri e produce uno spazzamento simile a quello dei gas delle sonde.
Se vedi una foto della Luna vedrai che intorno ai crateri, soprattutto i crateri più giovani, c'è un terreno più chiaro che si allontana a raggiera.
Quel colore più chiaro intorno ai crateri è dovuto a due fattori: l'emersione di materiale espulso più "fresco", cioè meno alterato dai processi di invecchiamento spaziale (come micrometeoriti e radiazione solare) rispetto al suolo circostante. è il secondo motivo è lo spazzamento della regolite che ha reso più regolare la superficie intorno al cratere.
Detto questo trovare zone più chiare vicino ai siti di allunaggio è normale e lo si nota anche nei siti dove sono allunati i lander automatici indiani e cinesi, che poi sono stati fotografati dai loro rover.
Come ti ho spiegato la luce che non arriva dal sole, sulla Luna può arrivare solo dal terreno, a meno che non ci siano nei paraggi massi o pareti verticali.Quindi il pensiero che gli stivali siano più scuri quando sono rasoterra semplicemente perchè immersi nella pozza nera dell'ombra (diversamente a quando sono a 3 metri d'altezza), non ti sfiora neanche?
www.flickr.com/photos/projectapolloarchi...um-72157658601662068
Tra l'altro, come mai sui tacchi degli stivali c'è quel famoso riflesso, sia quando sono all'uscita del LEM, sia quando sono a metà scaletta e sia quando sono rasoterra?
La luce proveniente dal terreno diminuisce fino ad azzerarsi se colpisce qualcosa che sta sul terreno all'ombra, come gli stivali, e l'ovvia ragione è che la luce, che sicuramente rimbalza, che si diffonde, purtroppo non curva e luce dal suolo non può illuminare altro suolo, a meno che non sia riflessa o diffusa da qualche altro oggetto verticale.
Gli stivali sul terreno devono essere scuri perché ricevono meno luce.
Poi siccome a fotografarli c'era Armstrong con la sua tuta al sole, un po' della luminosità della tuta ha rischiarato le ombre a livello degli scarponi e ha lasciato l'impronta inconfondibile nel riflesso sui tacchi, ma ancor più evidente è il riflesso sul kapton del montante con la scaletta. (chissà perché quel riflesso non lo nota mai nessuno.)
Questa spiega la bassa luminosità degli scarponi arrivati al terreno e il riflesso sui tacchi.
Poi si può anche sospettare la presenza di un pannello riflettente, ma tra tuta e pannello riflettente a luce diffusa non c'è tanta differenza, funzionano allo stesso modo. (pannello a luce riflessa io se fossi in voi lo escluderei, perché produrrebbe ombre su Aldrin che ad un attento esame si vedrebbero).
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.