Sembra che anche all'interno della Chiesa Cattolica esistano i debunker.
L'esempio che segue nasce dalla nota polemica sul conclave del 1959, che vide l'elezione di Angelo Roncalli al pontificato.
Secondo la nota "Tesi Siri" , inizialmente il conclave scelse come pontefice il cardinale Siri, erede naturale di Pio XII. Ma gli "infiltrati" della massoneria ebraica (B'nai B'rith) lo obbligarono, tramite il cardinale Tisserant, a rifiutare il posto, che venne poi assegnato a Roncalli come forma di "compromesso" fra Siri e Montini (candidato ufficiale della massoneria ebraica). Peccato che Roncalli fosse, a sua volta, un massone sotto mentite spoglie.
Secondo la Chiesa più conservatrice, questa fu la fine del "vero" papato tradizionale, e fu l'inizio di una serie di anti-papi di stampo massonico, di cui appunto Roncalli sarebbe stato il primo rappresentante.
Il documento che segue cerca di smentire questa tesi, ammorbidendone i contorni nel classico stile di un debunking ante-litteram. Però, come noi sappiamo, "excusatio non petita..."
NOTA: pubblico il documento integrale, da me salvato diversi anni fa, perchè ho visto che in rete non esiste più (M.M.).
GIOVANNI XXIII E LA MASSONERIA
Rosario F. Esposito SSP - Già prof. negli Atenei Pontifici di Roma e Napoli
1. - Un cammino laborioso
L’argomento non riveste un’importanza primaria in questo pontificato, ma ha un certo rilievo; me ne sono occupato in diverse circostanze, qui sosterò su alcuni momenti particolarmente significativi ringraziando fin d’ora Mons. Loris F. Capovilla, il quale, come ha fatto in passato per altre questioni giovannèe, anche in questo caso mi è stato largo di consigli ed ha messo a mia disposizione la documentazione in suo possesso. L’apertura di Papa Giovanni agli altri, estesa a tutto campo, è un dato di fatto "antico e accettato". Lo fu anche nei confronti della Massoneria? Sostanzialmente la risposta è positiva, ma l’accoglimento di tale istanza non è stato privo di problematiche.
Per “Cristo storico” si intende la intricata disputa fra teologi, esegeti, archeologi, studiosi laici e credenti, che dura ormai da oltre un secolo, sulla effettiva esistenza del personaggio di Gesù Cristo.
In altre parole, molti nel corso del tempo si sono domandati, e continuano a domandarsi, “ma Gesù è esistito davvero, o è soltanto una bella fantasia”?
Diciamo subito che non vi sono prove assolute nè in un senso nè nell’altro. Vi è però una sufficiente quantità di riscontri documentali - fra cui primeggiano ovviamente i Vangeli - per affermare almeno che un certo predicatore di nome “Joshua” abbia calcato il suolo della Palestina in quel periodo storico. Il vero problema, casomai, è stabilire quali episodi a lui attribuiti siano veri e quali eventualmente no.
Nel cercare di ricomporre questo complicato puzzle, infatti, subentrano continuamente possibilità di una lettura allegorica, che spesso “sdoppiano” il personaggio di Gesù in una versione prettamente umana, ed un suo possibile duplicato “simbolico”, con valenze anche divine.
In altre parole, il Gesù che predicava alle genti nelle piazze è lo stesso Gesù che faceva i miracoli e camminava sull’acqua? O forse quello “miracoloso” è uno strato aggiuntivo, sovrapposto alla figura del normale predicatore per aumentarne la credibilità presso i suoi contemporanei? Oppure ancora, i “miracoli” erano veri miracoli - nel senso che trasgredivano le leggi della natura - o erano solo rappresentazioni metaforiche di banali eventi quotidiani? (Ad esempio, nella comunità degli Esseni il sacerdote che praticava i battesimi raggiungeva il centro della pozza d’acqua camminando su una sottile plancia di legno, e visto da lontano sembrava che camminasse sull’acqua. Era infatti definito, all’interno della comunità, “colui che cammina sull’acqua”. Se Cristo fosse stato – come molti sostengono – un sacerdote esseno, faceva dei veri miracoli, o era semplicemente uno a cui non piaceva bagnarsi i piedi?)
Ma il vero problema, che rende difficile una qualunque ricostruzione storica, sta nel fatto che la stessa fonte dei Vangeli sia “inaffidabile” per sua natura. Contrariamente a quanto molti credono, infatti, i Vangeli “degli apostoli” non furono scritti direttamente da Marco, Matteo Luca e Giovanni, ....
Gli americani lo chiamano "preaching to the choir", che significa letteralmente predicare ai membri del proprio coro, ovvero a coloro che già la pensano come te.
E' quello che stanno facendo Beppe Grillo e Matteo Renzi, impegnati in un testa a testa per riuscire a riportare la vittoria alle prossime elezioni europee.
Grillo continua a ripetere che Renzi è un buffone e un bugiardo, che è inaffidabile e che parla senza mai supportare le proprie parole con fatti concreti.
Renzi continua a ripetere che Grillo rappresenta l'antipolitica, che è un demagogo senza un progetto reale, e che tutto quello che Grillo aveva promesso di fare in realtà lo sta facendo lui, Matteo Renzi.
I due continuano ad attaccarsi a vicenda, e nel farlo utilizzano argomentazioni che risuonano in pieno all'interno della propria base, ...
Un uomo guarda le nuvole e dice: "Stasera piove". Una donna guarda le nuvole e dice: "Che belle! Sembrano due cavalli che si inseguono".
Se chiedi ad un uomo dove sta il prosciutto in frigo, ti dirà “nel terzo ripiano in basso a destra”, se lo chiedi ad una donna ti dirà “di fianco all’insalata, sotto i formaggi”. Se chiedi ad un uomo le indicazioni per l’ufficio comunale ti dirà “terzo semaforo a destra, prima a sinistra e poi subito a sinistra”, se lo chiedi ad una donna ti dirà “vada avanti finchè vede una grande casa gialla, giri dove c’è la fontana, e passi sotto il ponticello”. Se chiedi ad un uomo di descrivere una persona che ha appena incontrato ti dirà “circa 1,70 di altezza, sugli 80 chili, aveva un accento bergamasco”, se lo chiedi ad una donna ti dirà “un pò più basso di te, grassottello, parlava come lo zio Toni.”
Perchè?
Per quanto ovviamente vi siano delle eccezioni, il fatto stesso che si possano fare delle generalizzazioni di questo tipo significa che siamo di fronte ad una differenza sostanziale nel modo di operare dei due cervelli.
La cosa stupefacente è che non esista – almeno a quel che mi risulta - una adeguata letteratura scientifica in merito. Con delle differenze così palesi e marcate, infatti, ci si aspetterebbe di trovare dozzine e dozzine di ricerche di tipo psicologico su questo argomento, ...
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