Ci risiamo. Ogni volta che in Palestina si allenta la tensione e viene fatto un passo avanti verso la pace, ecco che i palestinesi si inventano qualcosa di tremendo per tirarsi la zappa sui piedi e scatenare contro sè stessi le ire di Israele.
Era successo nel 2005, mentre Sharon si recava a Washington per discutere la roadmap di pace in Medio Oriente. Proprio mentre lui era in volo per gli USA, gli stupidi palestinesi decisero di far saltare in aria una pizzeria a Tel Aviv, "obbligando" il primo ministro israeliano a tornare immediatamente a casa, e rimandando a tempo indeterminato le trattative sulla roadmap.
Era successo nel 2008, quando gli israeliani avevano deciso di restituire ai palestinesi il controllo di Gaza. Per tutta risposta Hamas, ebbra di felicità, non trovò di meglio che mettersi a lanciare razzi contro Israele, scatenando una feroce ritorsione dell'IDF sulle proprie famigle di innocenti.
E' successo un mese fa. Dopo aver finalmente raggiunto un accordo con Fatah - la fazione moderata dei Palestinesi - ...
I governi europei, su pressione di Washington, nominano una volgare spia USA a capo della Comissione. Ecco chi gestirà l'agenda del patto transatlantico.
di Thierry Meyssan
Mentre la stampa europea saluta la nomina di Jean Claude Juncker alla presidenza della Commissione Europea come "un progresso democratico", Thierry Meyssan denuncia l'autoaffondamento della sovranità dei governi europei, sotto la pressione di Washington, e la nomina di una volgare spia degli Stati Uniti.
È un autentico autoaffondamento quello al quale i governi europei sembrano essersi voluti consegnare il 27 Giugno 2014: il Consiglio dei capi di Stato e di governo ha convalidato la nomina di Jean Claude Juncker quale presidente della Commissione Europea, in ragione del fatto che il suo partito (il partito Popolare Europeo) è arrivato primo in occasione delle elezioni del Parlamento Europeo.
Di conseguenza, il prossimo presidente della Commissione sarà l'unica personalità eletta dall'insieme dei cittadini dell'Unione, ...
Qualche giorno fa stavo chiacchierando con un dottore ayurvedico, un indiano che vive e pratica in Italia da qualche anno.
Gli chiedevo informazioni sul loro modo di "sentire" gli squilibri energetici del corpo, grazie all'uso delle mani. Lui mi spiegava che devono fare un addestramento molto lungo, in India, prima di riuscire a sviluppare al meglio queste capacità.
Poi gli ho chiesto se riesce a vedere l'aura delle persone.
"Solo alcune volte - mi ha risposto - ma non mi succede molto spesso." Poi ha aggiunto: "Una volta invece mi è successa una cosa pazzesca, incredibile. Stavo facendo un massaggio rilassante ad un paziente, malato di cancro. Prima gli ho massaggiato la schiena, poi si è voltato ed ho iniziato a massaggiargli il torace. Ad un certo punto l'ho guardato, e ho visto che non aveva più la testa".
"In che senso non aveva più la testa"? gli ho chiesto io.
"La sua testa non c'era più" mi ha risposto, allargando le braccia. "Vedevo il suo corpo, sotto le mie mani, ma la testa non c'era più".
"Ma cosa vedevi, al posto della testa?" gli ho chiesto io. [...]
Al di là dei risultati concreti (probabilmente scarsi) che potrà dare nel breve termine, l'incontro di ieri fra PD e Movimento 5 Stelle rappresenta una svolta epocale nel cammino politico del nostro paese.
Da oggi infatti il bipolarismo destra-sinistra si può considerare morto e sepolto. Da oggi esiste ufficialmente un terzo polo - il Movimento 5 Stelle appunto - che ha dimostrato di saper fare proposte serie e legittime ai massimi livelli, e di essere perfettamente in grado di sedersi ad un tavolo di discussione con chiunque.
Mentre però questo è stato un enorme passo avanti per i 5 Stelle, il vero, grande vincitore di questa tornata è stato, a mio parere, Matteo Renzi. Sarebbe stato facile infatti per lui rimandare a casa i 5 Stelle, ...
Dopo l'eliminazione dai mondiali, Cesare Prandelli ha dato le dimissioni. Ha fatto bene. E' stato un gesto onorevole, che suggerisce intelligenza e onestà insieme. Incapace di mettere insieme una nazionale degna di quel nome, Prandelli ha dichiarato: ''Il responsabile sono io, il progetto era mio e non è stato un progetto vincente: mi prendo le responsabilità e mi dimetto. E sono dimissioni irrevocabili''.
Già, le responsabilità, famoso termine che ha sempre avuto grande importanza in tutte le società civili, ma i cui contorni diventano improvvisamente più sfumati quando ci si avvicina alla politica.
Guardate solo quello che è successo ieri in Inghilterra: l'addetto-stampa di Cameron, Andy Coulson, è stato ritenuto colpevole e condannato per spionaggio telefonico. Cameron ha detto pubblicamente di "assumersi la piena responsabilità" per l'assunzione di Coulson, ma poi si è dimenticato anche solo lontanamente di accennare alle proprie dimissioni.
E' come se le due cose, in politica, fossero completamente slegate una dall'altra.
Da noi poi non ne parliamo nemmeno: quando si entra nei palazzi della politica, il significato della parola responsabilità diventa l'equivalente di una barzelletta. Pensate, abbiamo un premier che aveva dichiarato pubblicamente di fare una certa riforma entro il 10 di giugno, "altrimenti mi dimetto". [...]
E finalmente, dopo soli 116 giorni, il Premier Renzi – insieme alla fedele Ministro Madia – si è costruito la prima legge “ad personam”. Come il padre putativo Silvio Berlusconi, anche Matteo I vuole difendersi dai processi e non nei processi. Nel caso specifico si tratta della condanna per “danno erariale” inflitta al premier in primo grado e che potrebbe essere cancellata da una norma inserita nel decreto legge Madia sulla riforma della Pubblica Amministrazione. Ecco tutti i dettagli.
Nonostante i giornaloni italiani abbiano fatto a gara per nascondere al grande pubblico la notizia della condanna di Renzi, tre anni fa l’attuale premier è stato condannato in primo grado dalla Corte dei Conti di Firenze per danno erariale, come vi avevamo già raccontato con dovizia di particolari. A prescindere dal fatto se sia normale o meno avere – per l’ennesima volta – un Presidente del Consiglio condannato, per un reato amministrativo grave, la sentenza del 4 agosto 2011 accusa Renzi di essere stato “responsabile dell’assunzione irregolare di quattro persone nello staff della sua segreteria, con contratti a tempo determinato, quando era presidente della Provincia di Firenze (tra il 2004 e il 2009)”, come ricorda Tommaso Rodano sul Fatto Quotidiano.
Ecco il danno erariale, per cui “la Corte dei Conti ha condannato in primo grado Renzi al risarcimento di 14 mila e 535 euro, ...
Intervista a Webster Tarpley (56 min.)
Argomenti trattati: Elezioni americane di mid-term - Ritorno dei reazionari in America - Frattura imminente nei democratici - Paralleli con l'Italia - Renzi "furbastro e mascalzone" - Iraq: origine dell'ISIS - Attuale strategia imperialista in Medio Oriente - Messaggio per gli indipendentisti veneti - Obama circondato dai neocons - Che fine ha fatto "Occupy Wall Street".
di Enzo Pennetta
Un farmaco che non guarisce dalle malattie può sembrare un’idea assurda, è invece la più razionale dal punto di vista del marketing. Un sistema integrato con il “trattamento” dei malati gravi con l’eutanasia e i test genetici prenatali.
C’è qualcosa che non va nell’industria farmaceutica se è possibile leggere notizie come quella apparsa il 26 Maggio scorso sul Corriere della Sera con il titolo “Trovato farmaco per grave malattia. Ma nessuno lo produce“. La vicenda è così riassumibile:
"Dopo anni di studi, i ricercatori dell’IFOM di Milano hanno identificato e descritto la causa di una gravissima malattia genetica, principale causa di emorragia cerebrale nei bambini sotto i 10 anni e hanno scoperto che un vecchio farmaco, fuori brevetto, potrebbe curarla…
In Italia ci sarebbero quindi circa 300 mila casi di CCM. Colpisce nel 25-30% dei casi bambini e ragazzi sotto i 20 anni, nel 60% adulti tra 20 e 40 anni, e per il 10-15% gli ultra-quarantenni. Ad oggi l’unica terapia possibile è la chirurgia che però spesso è impraticabile perché pericolosa, in quanto il bisturi può facilmente danneggiare le parti sane del cervello…
Il farmaco però, da tempo fuori brevetto, non è più prodotto e nessuna casa farmaceutica, nemmeno quella che lo produsse per prima, è disposta a rimetterlo in commercio, perché lo giudica poco remunerativo. Dejana e i suoi colleghi, anche sulla spinta emotiva trasmessa loro dai genitori dei piccoli malati, sono da tempo alla ricerca di una soluzione, senza poterla trovare. «È un peccato – commenta sconsolata Dejana – perché, una volta tanto, eravamo riusciti a trovare un farmaco in gran parte già sperimentato, quasi pronto per l’utilizzo, ma nessuno vuole produrlo, bloccando ogni possibilità di trattamento dei pazienti colpiti da questa gravissima malattia.
Siamo quindi davanti al un caso di un farmaco che potrebbe curare circa 300.000 pazienti solo in Italia ma che nessuno vuole produrre perché “poco remunerativo”. [...]
L'italietta vien dalla campagna
in sul calar del sole, reggendo il tricolore.
E reca in mano amuleti d'ogni sorta, onde,
siccome suole, ogni quattr'anni a sperar
nella vittoria ella si appresta.
Siede con i vicini a tifar l'italianuccio,
con l'occhio fisso sul televisore,
e novellando vien del suo buon tempo,
quando Rossi Cabrini e Scirea
dell'alemanno fecero scempio.
Già tutta l'aria imbruna,
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
giú da' colli e da' tetti,
sperando di evitare i rigori maledetti.
Or la squilla dà segno
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta.
[...]
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