Al di là dei risultati concreti (probabilmente scarsi) che potrà dare nel breve termine, l'incontro di ieri fra PD e Movimento 5 Stelle rappresenta una svolta epocale nel cammino politico del nostro paese.
Da oggi infatti il bipolarismo destra-sinistra si può considerare morto e sepolto. Da oggi esiste ufficialmente un terzo polo - il Movimento 5 Stelle appunto - che ha dimostrato di saper fare proposte serie e legittime ai massimi livelli, e di essere perfettamente in grado di sedersi ad un tavolo di discussione con chiunque.
Mentre però questo è stato un enorme passo avanti per i 5 Stelle, il vero, grande vincitore di questa tornata è stato, a mio parere, Matteo Renzi. Sarebbe stato facile infatti per lui rimandare a casa i 5 Stelle, ... ... dicendogli semplicemente "spiacenti, siete arrivati troppo tardi". Invece, Renzi non ha ceduto alla facile tentazione, ed ha preferito utilizzare questa opportunità per fare quello che gli americani chiamano "double whammy", ovvero un "doppio colpo": da una parte si è mostrato "aperto e democratico" con chi fino a ieri lo insultava, dall'altra ha mandato un chiaro messaggio a Berlusconi, facendogli capire che non è più l'unico interlocutore con cui parlare.
In altre parole Renzi, mostrandosi aperto pur senza concedere nulla a Di Maio, ha detto a Berlusconi "o le riforme le facciamo come dico io, oppure le faccio con i 5 Stelle" (non si spiegherebbe altrimenti l'apertura generica ai 5 Stelle sul fronte delle riforme, fatta proprio sul finale dell'incontro).
I 5 Stelle quindi hanno fatto un enorme passo in avanti, recuperando una buona parte della credibilità che avevano perso nei mesi scorsi, ma hanno anche messo in mano a Renzi un jolly da giocarsi in qualunque momento, in una partita che lo vede già tenere banco con disinvoltura dallo scorso 25 maggio.
In ultima analisi, i 5 Stelle hanno alzato la posta, e sono rientrati clamorosamente in gioco, ma ora devono stare attenti a non farsi usare da chi - almeno fino ad oggi - si è dimostrato dieci volte più astuto di loro.
Massimo Mazzucco