Gli americani lo chiamano "preaching to the choir", che significa letteralmente predicare ai membri del proprio coro, ovvero a coloro che già la pensano come te.
E' quello che stanno facendo Beppe Grillo e Matteo Renzi, impegnati in un testa a testa per riuscire a riportare la vittoria alle prossime elezioni europee.
Grillo continua a ripetere che Renzi è un buffone e un bugiardo, che è inaffidabile e che parla senza mai supportare le proprie parole con fatti concreti.
Renzi continua a ripetere che Grillo rappresenta l'antipolitica, che è un demagogo senza un progetto reale, e che tutto quello che Grillo aveva promesso di fare in realtà lo sta facendo lui, Matteo Renzi.
I due continuano ad attaccarsi a vicenda, e nel farlo utilizzano argomentazioni che risuonano in pieno all'interno della propria base, ... ... ma che lasciano totalmente indifferente il resto della popolazione.
In altre parole, a coloro che hanno già deciso di votare PD non interessano minimamente le accuse di Grillo a Matteo Renzi. Mentre coloro che hanno già deciso di votare Cinque Stelle ignorano maestosamente i continui attacchi di Renzi a Beppe Grillo.
Come dicevamo di prima, ciascuno predica al proprio coro.
Nel frattempo però sta sfuggendo ad ambedue i contendenti un piccolo particolare: c'è in Italia un 40% di elettori che o non ha intenzione di votare, oppure non ha ancora deciso per chi farlo. E costoro - non facendo parte né di un "coro" nè dell'altro - rimangono completamente indifferenti alla battaglia in corso fra i leader dei due maggiori partiti.
Chissà se a qualcuno verrà in mente, prima delle elezioni, un modo intelligente per rivolgersi a questo 40%, per riuscire magari a portare a casa quel 5 o 10% di voti in più, che farà sicuramente la differenza?
Invece di continuare a battibeccare fra loro come galli in un pollaio, forse a qualcuno - ci si augura al più anziano e saggio dei due - può venire in mente che fuori dalla rete ci sono milioni di persone che stanno a guardare, in attesa di un segnale che li porti nuovamente alle urne?
Massimo Mazzucco