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AMERICAN MOON - 42 domande
- CharlieMike
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nella foto AS11-40-5962HR l'ombra del fotografo è sfumata ma non è un un'effetto della profondità di campo.
Se guardi le asperità del terreno proprio a fianco della testa dell'ombra del fotografo puoi notare una sfocatura diversa: il terreno è molto più definito.
Se fosse dovuto alla profondità di campo l'effetto di sfocatura sarebbe tutto della stessa intensità.
Inoltre dobbiamo considerare che gli astronauti non avevano la possibilità di regolare le macchine, pertanto, anche a causa della forte luminosità, il diaframma era molto chiuso generando una grande profondità di campo che evitava il problema di mettere a fuoco i soggetti inquadrati.
Il docufilm di Maxim è davvero bello a prescindere dalle 42 domande. E' altamente probabile che sulla Luna non ci siano andati ma le 42 domande possono essere confutate, non sono le uniche cose che non tornano nella missione lunare e così Maximus potrà fare American Moon Two the Revenge, quindi accettate la disfida dialettica con la tranquillità di Socrate.
Avevo velocemente risposto, nel vecchio thread a tutte le 42 domande, poi è stato cancellato per le solite intemperanze, oggi purtroppo c'ho da fa', cercherò di rispondere a tutto nei prossimi giorni.
Intanto alcune veloci osservazioni.
Domanda 14 - Tre discrepanze sui ritardi, su ore di conversazioni, si giustificano benissimo con buchi di riversamento dei materiali, per simulare il ritardo "lunare" avevano sicuramente un circuito di ritardo, non usavano il Bulova o contavano fino a tre, indi la cosa non prova nulla.
Domanda 15 - La parabola trasmittente non è un fascio laser, la sua parte illuminata a 390.000 km non è compresa entro un angolo di 2°, è più simile ad un cono col top di segnale nella parte centrale e via via perdita di qualità, le oscillazioni ammesse in quel caso sono ben più di 2°. Inoltre non è corretto paragonare le trasmissioni terrestri in diretta con un radiotelescopio da 85 m di diametro, strumento che sulla Luna è capace di rilevare le onde elettriche del miocardio di un canarino. Inoltre il degrado dell'immagine quando ci sono i balzi più ampi è ... visibile !
Domanda 16 - Il manuale parla dell'Optimum, ovviamente.
Domanda 27-28 - 30 Il calcolo che Massimo fa, 4 onde/particelle al secondo per cmq, non significa niente per una pellicola spessa meno di 1 mm, paradossalmente le onde/particelle ad alta energia/alta frequenza interagiscono meno con i grani di alogenuro, con una pellicola normale non riuscireste certo a farvi una radiografia. Ci sono innumerevoli prove di buone fotografie prese nelle orbite basse e sulla stessa luna (missioni russe con pellicola standard).
Domanda 29 - Il degrado per un semplice passaggio nello scanner, non è così, io stesso ho fatto passare diverse volte le dia (anche velvia 50) nello scanner senza alcun degrado, nel suo viaggio in Grecia il buon Mazzucco deve aver lasciato le pellicole a cuocere dentro la Seicento Multipla.
Domanda 31 - Ricordo un gran bel servizio su Fotografare, dell'ultra gombloddisda Cesco Ciapanna (che dimostrò anche la palese falsità di alcune foto), dove si parlava dell'accurata tropicalizzazione che venne fatta alle Hasselblad lunari, i lubrificanti vennero sostituiti con grafite per evitare vapori oleosi, sostituiti alcuni materiali, curati i calcoli delle dilatazioni, tutto plausibile se si tiene conto che quelle macchine fotografavano già al Polo Nord e nel Sahara con risultati impeccabili. Inoltre le macchine erano montate sul Chakra Manipura degli astronauti e beneficiavano della termoregolazione delle tute. In assenza di dispersioni convettive il raffreddamento/riscaldamento non è così repentino, le temperature che vengono citate genericamente nel film non sono corrette, i meno cento all'ombra non si riferiscono all'ombra generica, dove c'è un forte irraggiamento riflesso ma alla faccia in ombra della luna.
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quello che conta è solo LA PAROLA (dalla Lettera di San Pietro)
Calipro ha scritto:
La tesi è che le foto della NASA siano fatte col riflettore perché le ombre sono sfumate.
E tu ci dici che non è vero perché in altre foto della NASA ci sono le ombre sfumate.
Fatte sempre col riflettore, infatti, aggiungo io.
Hai per caso delle foto di sassi illuminati dal sole (quello vero, non quello della NASA) messi a fuoco ma con ombra sfumata?
Grazie...
No, attenzione, è vero che la tesi nel video è che le ombre siano sfumate perché fatte con il riflettore, però giustamente qualcuno fa notare che lo stesso effetto si potrebbe avere anche con il sole, per via della profondità di campo.
A questo punto il video, per eliminare questa obiezione, sostiene che la sfumatura non possa venire dalla profondità di campo in quanto solo l'ombra dell'astronauta sarebbe sfuocata, mentre il terreno attorno no.
Nel video sembra così, ma se guardi bene la foto ad alta risoluzione si vede chiaramente che invece la profondità di campo c'è eccome e che anche il terreno e le ombre sono sfuocate nella parte bassa. Questo significa che la foto è necessariamente fatta con il sole? No. Però mostra che la presenza dell'ombra sfuocata non è una prova che è stata fatta col faro.
- Ghilgamesh
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Satirus ha scritto:
Domanda 14 - Tre discrepanze sui ritardi, su ore di conversazioni, si giustificano benissimo con buchi di riversamento dei materiali, per simulare il ritardo "lunare" avevano sicuramente un circuito di ritardo, non usavano il Bulova o contavano fino a tre, indi la cosa non prova nulla.
Scusa, se la riscrivo in "buonafedese", diventa così?
Riversando i nastri, che lo ricordiamo, hanno video e audio su tracce diverse, ma sono sulla stessa parte di nastro, è normale si perdano alcuni secondi di audio, senza per altro mandar fuori sincrono tutto il video.
E poi avevano sicuramente un circuito, quindi non possono essere stati così fessi da fare un errore così grossolano!
E' giusto?
Che scritto in buonafedese, la risposta sembra più na strozata ...
Domanda 27-28 - 30 Il calcolo che Massimo fa, 4 onde/particelle al secondo per cmq, non significa niente per una pellicola spessa meno di 1 mm, paradossalmente le onde/particelle ad alta energia/alta frequenza interagiscono meno con i grani di alogenuro, con una pellicola normale non riuscireste certo a farvi una radiografia. Ci sono innumerevoli prove di buone fotografie prese nelle orbite basse e sulla stessa luna (missioni russe con pellicola standard).
Il problema non son le orbite basse, son le radiazioni che prendi passando attraverso le fasce, dovrebbero venire tipo così: www.fotografiamo.net/single-post/2019/01...ella-luna-59-anni-fa
Che qualche segnetto di radiazione si vede ...
Uno scettico dai piedi di balsa, inventore di una storia falsa ...
No, Ghilga, quella foto è una "scannerizzazione" di una pellicola sviluppata in loco (immaginati come) e successiva trasmissione sulla terra, quella sonda non tornò indietro.
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- CharlieMike
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Se non ricordo male, non ho rivisto il film da un po', non si vede il labiale perché c'è la domanda della voce fuori campo del Centro di Controllo di Houston e la risposta dell'astronauta chiuso dentro il casco.Satirus ha scritto: Riguardo al sincrono c'è da controllare, non mi pare che i tre errori siano accompagnati dal "labiale" degli astronauti. Magari sono stati tagliati proprio 25/30 fotogrammi de mmerda.
Tuttavia il pezzo incriminato recita più o meno così:
"Luna, qui Houston."
"Yes".
Non poteva esserci nessuna possibile previsione da parte dell'astronauta sul momento in cui Houston parlasse, e la risposta ("Yes") arriva dopo meno di un secondo.
- CharlieMike
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Visto che vuoi concentrarti sulle foto allora rispondi in maniera chiara e circostanziata a queste domande. Vedo che nel tuo post hai dimenticato di citarle:
32 - Visto che il sole dovrebbe illuminare tutto il terreno con la stessa intensità, sia quello più vicino che quello più lontano, sai spiegare a cosa siano dovute queste vistose cadute di luce che si verificano in molte fotografie delle missioni Apollo?
33 - In questo caso particolare, la caduta di luce si verifica proprio al centro dell'inquadratura, escudendo così il fenomeno della vignettatura, e con la sorgente piazzata di lato, escludendo così il fenomeno Heiligenshein. Sai spiegare a cosa è dovuta la vistosa caduta di luce che si può notare sul terreno, proprio alle spalle dell'astronauta fotografo?
34 - Quando il sole si trova di lato, le ombre sul terreno devono essere tutte parallele. Sai spiegare perchè invece in questa foto della NASA l'ombra del lem e quelle dei sassi in primo piano siano chiaramente divergenti fra di loro?
35 - Visto che questa scena dovrebbe essere illuminata dal sole, che si trova a milioni di chilometri di distanza, sai spiegare perchè le ombre nella foto riconducano ad una fonte luminosa che si trova invece poco distante dal bordo sinistro dell'inquadratura?
36 - Visto che i fotografi intervistati collocano la fonte di luce a pochi metri sulla sinistra del'inquadratura, sai spiegare come questa possa essere il sole?
37 - Visto che il sole, trovandosi a milioni di chilometri di distanza, deve fare delle ombre nette sul terreno, sai spiegare perchè invece in queste foto, tutto attorno all'ombra dell'astronauta, c'è un contorno fortemente sfumato?
38 - Visto che è la NASA stessa ad aver dichiarato che "poichè la superficie della luna è scarsamente riflettente, i soggetti fotografati si troveranno o in piena luce, oppure nell'ombra più completa", sai spiegare perchè la parte in ombra del LEM risulta invece fortemente illuminata?
39 - Come abbiamo appena mostrato, il riflesso della sabbia non è sufficiente a rischiarare le parti in ombra dell'ambiente lunare, mentre la tuta dell'astronauta è troppo piccola e troppo lontana per rischiarare la parte in ombra del LEM. Sai quindi spiegare che cosa abbia illuminato in modo così sostanziale le parti in ombra del modulo lunare?
40 - Visto che il terreno lunare riflette solo l'8% della luce che riceve, come può la parte in ombra del LEM, che è illuminata solo da luce riflessa, avere la stessa luminosità del terreno colpito direttamente dal sole?
41 - Visto che nemmeno i Mythbusters, con il loro esperimento, sono riusciti a bilanciare la luce incidente e la luce riflessa, sai spiegare come questo sia potuto succedere nelle varie fotografie delle missioni Apollo?
42 - Visto che i fotografi professionisti intervistati sostengono che queste foto non sarebbero state possibili senza l'utilizzo di pannelli riflettenti e di luci supplementari, sai spiegare come possano averle realizzate degli astronauti sulla luna, che non disponevano nè di pannelli riflettenti, nè di luci supplementari?
www.luogocomune.net/LC/american-moon-42-questions
Prenditi pure tutto il tempo che ti serve.
Ok. Mettiamo pure che sarebbero morti. Non conosco la frequenza di questi eventi letali, so soltanto che ne è avvenuto uno solo nei 4 anni tra Apollo 8 e Apollo 17. Il rischio c’è ma è basso.Marauder ha scritto: Ecco cosa ha dichiarato, che quell' episodio poteva non essere NECESSARIAMENTE mortale, che la vita dell'astronauta POTREBBE essere salvata con rientro immediato e cure mediche adeguate: non che SI SAREBBERO SALVATI.
Orsoinpiedi, una postilla per te. I brillamenti non si possono prevedere a lungo termine, ma breve termine sì, perché dal momento in cui vedi la luce/radiazioni al momento in cui arrivano i protoni (che sono molto più lenti della luce) passano ore o anche qualche giorno. Gli astronauti sulla luna potevano avere il tempo di ripartire e rifugiarsi nel modulo di comando.
In ogni caso l’argomento “era troppo rischioso perché l’abbiano fatto veramente” non è valido perché si basa su una percezione soggettiva del rischio che non coincide con quella della NASA di 50 anni fa.
Vi chiedo di rispettare la volontà di Massimo di seguire un ordine, per non creare il casino che come vedete si sta creando.
Anche perché, se Massimo sospende la discussione, ce la date vinta. Scriveremo sul blog che i moonhoaxer preferiscono buttarla in caciara piuttosto che discutere civilmente. Volete questo?
Dunque, se non ci sono altre obiezioni sulle Fasce di Van Allen, io passerei al capitolo successivo: Manca il buco sotto il motore - Domande 5-7
- CharlieMike
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Devo dissentire.Satirus ha scritto: Charlie ... chinandosi nu poc, poi le foto venivano tagliate per perfezionare le inquadrature che erano sempre piuttosto imprecise ...
La tuta spaziale era praticamente un'armatura medioevale: non permetteva di piegarsi in avanti.
La macchina fotografica era fissata a una piastra metallica solidale alla tuta e puntava in avanti.
Gli astronauti non potevano vederla, ne tantomeno mirare al soggetto. Si erano allenati, è vero, a usarla, ma andavano "a sentimento": n'do cojo, cojo.
Quella foto che ho postato (una delle tante impronte) è presa quasi in verticale. Nemmeno mettendosi in ginocchio potevano scattarla.
E non c'era Photoshop per correggere la distorsione.
Non è in verticale, se osservi c'è una grande differenza di messa a fuoco fra la parte prima e la parte dopo l'impronta. E' presa con forte angolo, inoltre sono assolutamente sicuro che non sia affatto la prima impronta ma una bella e suggestiva che hanno trovato ravanando qua e la.
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Mazzucco, poco fa (nel thread di mentana) ha scritto questo:
Comunque risponderò anche alle 42 risposte di mon&beyond, ci mancherebbe che non lo facessi.
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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Dunque, se non ci sono altre obiezioni sulle Fasce di Van Allen, io passerei al capitolo successivo
Non mi pare che all'argomento in questione sia stato risposto. Quindi no, prima di passare al capitolo successivo risolviamo il problema delle FVA
2) - 3) La NASA le definisce pericolose perchè l'elettronica a scala nanometrica è sensibilissima alle particelle ad alta energia, non si tratta di "rovinarsi", come qualcuno ha scritto ma di generazione di errori, il fatto che il bel tomo NASA dicesse che è un pericolo anche per la vita, è un pericolo indiretto, saltano gli strumenti saltano gli astronauti.
Pensate che le fasce di Van Allen penetrano nell'atmosfera e generano le aurore boreali, gli abitanti della lapponia, i siberiani, gli inuit (vivono un po' meno), sono noti per la loro longevità, eppure vivono a ridosso delle "mortali" fasce di Van Allen, per tutta la vita, non 8 o 72 ore, protetti solo dall'atmosfera che come densità filtra quanto pochi cm di alluminio.
4) Un vecchietto ha buchi random nella memoria non c'è nulla di strano che non si ricordi dove si trovassero e si ricordi perfettamente altre cose.
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Puoi indicare quali sono queste foto?Il cratere c'è e si vede bene in numerose foto
"A mezzanotte in punto i poliziotti fanno il loro solito lavoro,
metton le manette intorno ai polsi a quelli che ne sanno più di loro"
Fonte?
" La NASA le definisce pericolose perchè l'elettronica a scala nanometrica è sensibilissima alle particelle ad alta energia, non si tratta di "rovinarsi", come qualcuno ha scritto ma di generazione di errori, il fatto che il bel tomo NASA dicesse che è un pericolo anche per la vita, è un pericolo indiretto, saltano gli strumenti saltano gli astronauti."
Allora perché la NASA afferma che "bisogna superare queste sfide prima di mandare uomini in questa regione dello spazio"? Perché sostiene anche di essere attualmente in grado di volare solo nell'orbita terrestre e di non poter aldare oltre?
"4) Un vecchietto ha buchi random nella memoria non c'è nulla di strano che non si ricordi dove si trovassero e si ricordi perfettamente altre cose."
Spiegazione implausibile e priva di qualsiasi logica e riferimenti.
Grazie per la tua opinione, ma io volevo delle risposte più documentate.
Riporto le domande, così abbiamo una base da cui iniziare:
1 - Sai spiegare perchè la NASA, nonostante tutto quello che van Allen aveva scritto sul pericolo delle radiazioni, abbia spedito i primi astronauti attraverso le fasce radioattive senza protezioni particolari, e senza prima averci mandato almeno una scimmia, allo scopo di verificare gli effetti delle radiazioni su un organismo biologico complesso come l'essere umano?
2 - Se fosse vero, come sostengono i debunkers, che "una missione lunare comporta radiazioni complessivamente equivalenti a una radiografia", perchè oggi la NASA definisce le fasce di Van Allen "una zona di radiazioni pericolose"?
3 - Se è vero, come sostiene la NASA, che 50 anni fa il viaggio sulla luna ha comportato dosi di radiazioni "trascurabili" per gli astronauti, perchè oggi la stessa NASA, parlando delle fasce di Van Allen, dichiara che "dobbiamo risolvere queste sfide prima di poter mandare delle persone in questa regione dello spazio"?
4 - Come è possibile che uno dei pochissimi esseri umani che abbiano mai attraversato le fasce di Van Allen non sappia nemmeno dove si trovano, e dica di non sapere nemmeno con certezza se è andato abbastanza in alto da raggiungerle?
Puoi indicare quali sono queste foto?
Il cratere è frequentemente decentrato.
https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcQUxOTuyaeD3HXt4-95BE9B6CIlkO5XBvsJWc4dVdmZDK4hK8mP
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Decalagon ha scritto:
4 - Come è possibile che uno dei pochissimi esseri umani che abbiano mai attraversato le fasce di Van Allen non sappia nemmeno dove si trovano, e dica di non sapere nemmeno con certezza se è andato abbastanza in alto da raggiungerle?
sai che non mi è chiaro che genere di risposta ti aspetti da questa domanda?
Lo devi dire chiaramente che l'unica risposta che ritieni valida è "perchè non le ha mai attraversate quelle fasce" così tutti qui evitano di perdere tempo.
Allora perché la NASA afferma che "bisogna superare queste sfide prima di mandare uomini in questa regione dello spazio"? Perché sostiene anche di essere attualmente in grado di volare solo nell'orbita terrestre e di non poter aldare oltre?
Ehm ... leggi con attenzione Deca ... perchè l'elettronica a scala nanometrica (quella che si usa oggi perfino nel più puzzolente dei telefonini) è troppo sensibile alle particelle ad alta energia e se l'elettronica NON FUNZIONA ... L'ASTRONAUTA molto semplicemente : SCHIATTA!
Ora devono trovare il break even point fra le opposte caratteristiche di elettronica avanzata e resistenza alle particelle ad alta energia.
Se non sai che un signore anziano ha buchi mnemonici random purtroppo non posso inviarti decina di migliaia di pagine di studi di neurologia geriatrica.
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