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O intendi che non valeva la pena salvare migliaia di persone se il costo era rappresentato da restrizioni così severe?
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Ste_79 ha scritto:
O intendi che non valeva la pena salvare migliaia di persone se il costo era rappresentato da restrizioni così severe?
Intendo dire ciò che ho scritto.
Non stiamo giocando al piccolo chimico dentro un laboratorio.
Stiamo giocando a dadi con il mondo intero.
Quando si attua un provvedimento si deve calcolare il rapporto rischi benefici.
Se tu pensi solo di guardare ai soli benefici del provvedimento hai una visone parziale e non scientifica.
Quindi non partiamo nemmeno con il considerare i tuoi dati.
Quindi, dammi almeno la dimostrazione che hai seriamente valutato la mortalità causata direttamente dal lock down altrimenti ti lascio parlare direttamente con l'autore di questa discussione.
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la fattibilità economica;
-i rischi del confinamento domestico comprese le violenze domestiche;
-il rischio di suicidio.
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neveragainhc ha scritto:
Pandroid ha scritto:
Ora, essendo una nazione di scappati di casa non abbiamo lo storico della terapie intensive, ma immagino fossero ricolme anche in quei due mesi. Come si svuotarono?
Non ci sono dati (pubblici, almeno; a me noti, aggiungerei) sulle terapie intensive, però un piccolo confronto tra influenza e Covid si può fare, secondo me.
etc etc
Rimanendo sull'aspetto sanitario, il virus è considerato universalmente più contagioso dell'influenza (che fa circa 8 milioni di casi all'anno) e con letalità superiore, che arriva ad essere fino a 7-10 volte superiore a quella dell'influenza (stime iniziali di letalità erano anche maggiori, comunque, e sono da considerare secondo me se si vuole analizzare la bontà delle iniziali restrizioni).
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Per gli ultimi due non so. Io l'avrei considerato, ma non so in che modo e se fosse possibile una vera stima.Ste_79 ha scritto:
la fattibilità economica;
-i rischi del confinamento domestico comprese le violenze domestiche;
-il rischio di suicidio.
Dove li trovo questi rapporti di valutazione del rischio?
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Pandroid ha scritto:
Tutto bello, si.
Ma c'è un problema. Potresti fare il confronto se, e solo se:
1. Per la stagione influenzale che consideri fosse stata attivata la stessa corsa al panico da parte di media e istituzioni (ti immagini nel gennaio 2017 se fosse stata attivata la stessa campagna mediatica, con 78.000 morti in quel mese? Ripeto, 78.000, 7000 meno che a marzo 2020.
2. Le terapie intensive Covid fossero SOLO covid, cioè persone in t.i. con problemi respiratori gravi e/o trombi causa virus sars-cov-2. Sappiamo un'unica cosa in merito: non possiamo sapere nulla.
Non sappiamo qual è la percentuale di soggetti in t.i. per altro, ma positivi al tampone. Non sappiamo nemmeno se un tipo con il casco per l'ossigeno in un corridoio è considerato t.i. Non sappiamo nulla. Inutile
Pandroid ha scritto: Figuriamoci autopsie vietate, cure vietate, panico.
Pandroid ha scritto: E uno dice, ma senza lockdown il virus si sarebbe diffuso ovunque, e sarebbero morte molte più persone.
Fermo restando che non c'è prova di questo (nonostante l'istinto suggerisca che se chiudi tutto il virus non si diffonda), ma c'è anche il piccolissimo problema che il virus era già diffuso praticamente ovunque (studio di Bacco, acque reflue di Torino e Brescia, studio istituto nazionale tumori etc etc).
Pandroid ha scritto:
comedonchisciotte.org/neanche-una-quaran...mare-il-coronavirus/
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Pandroid ha scritto:
Mettiamoci d'accordo però. O il virus è diffusissimo, e quindi la letalità è in linea con le influenze (e secondo molteplici medici e ricercatori è così, te ne cito solo due: Mike Yeadon e Roger Hodkinson). Oppure il virus non è diffusissimo, e quindi non è così contagioso.
Non possono essere entrambi.
Inoltre, una volta che tutte le stime iniziali sono andate a finire nel cesso (ricordiamo i 91.000 morti svedesi a giugno? i 500.000 morti inglesi? le 151.000 persone in t.i. in italia a metà giugno?), perchè non è stata cambiata strategia anche in merito alle restrizioni, al controllo etc etc? Molto semplice: perchè lo scopo non è mai stato quello di salvare vite. Il contrario
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neveragainhc ha scritto: Se ti parlassi di un virus che uccide al minimo contatto, ti dimenticheresti (giustamente) di diversi aspetti secondari e saresti (mi auguro) d'accordo con le restrizioni maggiori possibili.
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Ghilgamesh ha scritto:
neveragainhc ha scritto: Se ti parlassi di un virus che uccide al minimo contatto, ti dimenticheresti (giustamente) di diversi aspetti secondari e saresti (mi auguro) d'accordo con le restrizioni maggiori possibili.
Ma neanche per sogno!
La cosa che sembra essere sfuggita di mente ai più, è che uno stato LIBERO, può al MASSIMO dirmi: occhio! C'è un pericoloso virus che NOI non sappiamo come affrontare, quindi vi RACCOMANDIAMO questo questo e quest altro ... ALTRIMENTI rischiamo di intasare le TI e di non poter curare più altri.
PUNTO!
A sto punto sta alla gente, assumersi le proprie responsabilità e SCEGLIERE cosa fare!
Esattamente come io decido di andare a scalare una montagna sapendo di poter cadere e tu prendi la macchina sapendo di poter morire o uccidere altre persone.
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Autopsie vietate e cure vietate non mi tornano
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Andrea_1970 ha scritto: "Attualmente temo che la libertà di camminare di qualcuno finisca per impedire il diritto alla vita di altri."
MA STAI SCHERZANDO?
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neveragainhc ha scritto:
Non sono d'accordo.
Viviamo in una comunità.
Non contemplo la libertà di un individuo di girare per la città ad infettare gli altri perché così gli va di fare.
Sarebbe fantastico se tutti fossimo in grado di autogestirci e di scegliere ciò che è meglio per noi e per gli altri, ma questo è un altro punto. La cosa non mi sembra attualmente praticabile.
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Stai a casa e non ti infetta nessuno?Ghilgamesh ha scritto:
Continui a non capire il punto.
Una volta che sei avvisato, è RESPONSABILITA' TUA!
Hai paura del virus? Stai a casa e non ti infetta nessuno!
Io che NON frequento gli ospedali, perchè non posso vedere altra gente che la pensa come me?
Questa era la MIA autocertificazione quando toccava averla; se pure stessi morendo, NON voglio andare in ospedale!
A sto punto, a te e allo stato, che cazzo ve ne frega de quello che faccio io e de chi la pensa come me?!
Ghilgamesh ha scritto:
Quindi secondo te, NOI, inteso come essere umani presumo, NON siamo in grado di prendere le migliori decisioni per noi ... PERO' credi che un criminale non eletto e che non sa un cazzo di medicina, possa farlo!
E che sia giusto imponga la SUA visione, alla nazione intera!
Capisci che, da qualche parte, nella TUA visione, c'è un salto logico imbarazzante?
Se tu ti consideri un bimbo piccolo che deve prendere ordini dal babbo, segui le direttive!
Io non te lo impedirò!
MA dato che io mi considero un ADULTO che sa ragionare abbastanza bene, non vedo perchè devo permettere a un coglione (per esser buoni) di farlo al posto mio!
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Intendevo "la tua libertà di uscire in giro ad infettare le persone".Andrea_1970 ha scritto: "Attualmente temo che la libertà di camminare di qualcuno finisca per impedire il diritto alla vita di altri."
MA STAI SCHERZANDO?
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Sì, lo studio di Bacco è una porcheria.Pandroid ha scritto:
Lo studio di Bacco non è uno studio, lo studio dell'istituto nazionale tumori non va bene (ti ricordo che si sono avvalsi della collaborazione dell'azienda di Siena che valuta l'efficacia del vaccino sars-cov-2), le acque reflue no, lo studio dell'università di Barcellona neanche, quelli dagli USA idem. Ok
Pandroid ha scritto:
Ok, credo che questo chiuda il discorso.
Pandroid ha scritto: Guarda- Nel 2017 ci sono stati 53.000 morti in italia per malattie del sistema respiratorio.
dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_CMORTE1_EV
Ora, se 53.000 sono morti, quanti sono finiti in terapia intensiva per problemi respiratori?
Dai a tutti loro il patentino positivo al virus sars-cov-2 tramite test pcr a caso, ed ecco risolta la magia.
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Giano ha scritto: Citazione Neveragainhc: Per quanto riguarda l'istituto nazionale tumori, risultati saranno da valutare con attenzione, in quanto
leggevo della possibilità che gli anticorpi abbiano cross-reagito con quelli di altri coronavirus.
"(...) Una delle critiche più insistenti ha riguardato la specificità dei test sugli anticorpi: potrebbero aver identificato altri coronavirus, come uno dei 4 che causano un raffreddore e che sono presenti da anni in Italia, cioè non essere molto specifici, si è detto. A questo Montomoli ha risposto ribadendo che la specificità del suo test è certa: «Gli anticorpi che cerchiamo sono diretti contro una parte altamente specifica del Sars-CoV 2, chiamata RBD (sito di legame), prodotta su cellule (usata, non a caso, anche per alcuni dei vaccini). La possibile reattività crociata con altri virus (corona e di altro tipo) è stata controllata, e c'è sempre stata una risposta negativa.(...)"
www.ilsole24ore.com/art/virus-circolazio...ADUnOL3?refresh_ce=1
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Pandroid ha scritto: Guarda- Nel 2017 ci sono stati 53.000 morti in italia per malattie del sistema respiratorio.
dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_CMORTE1_EV
Ora, se 53.000 sono morti, quanti sono finiti in terapia intensiva per problemi respiratori?
Dai a tutti loro il patentino positivo al virus sars-cov-2 tramite test pcr a caso, ed ecco risolta la magia.
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Chiedo scusa in partenza per il post un po' lungo.E' una percentuale estremamente alta, che mi lascia perplesso. Si parla di positività in più del 10% dei campioni, se non sbaglio.
A luglio 2020 l'indagine di siero-prevalenza dell'Istat la riportava al 2,5% della popolazione generale.
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Ste_79 ha scritto: Prima di iniziare con la solita litania.
Il lockdown ha provocato la devastazione dell economia di interi paesi provocando la diffusione endemica della povertà e un numero di morti superiore a quella che ha provocato il solo covid è una affermazione altrettanto "forte " come dici tu?
Così mettiamo subito in chiaro la questione.
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Tonki ha scritto: Se si guarda alla curva della Svezia, si nota una cosa fondamentale: sta passando l'"ondata" nonostate non abbiano fatto nulla. Perlomeno anche solo guardando l'andamento dei morti nelle ultime 3 settimane.
La densità, il tipo di città o tutto il resto, è ininfluente. Il dato di fatto è che come tutti i cicli influenzali della storia, seguono dei modelli dove c'é un picco e una discesa.
E in realtà è proprio un paese come la svezia a formire un indicazione naturale di cosa succede al virus, non l'italia o la Francia.
Circa i lockdown e le misure di distanziamento, mascherine etc, va poi ricordato quello studio dei marines. Con addestramento militare li hanno messi in condizione di seguire le regole realmente, e non come facciamo noi per strada con mascherina mezza abbassata, la stessa da giorni, percorsi disegnati negli ospedali e nei locali a cazzo giusto perché è necessario farli etc. Si è notato, come nell'altro studio in danimarca, che è statisticamente insignificante. Ed è interessante anche quello di Bolzano, dove si analizza i danni che la mascherina produce, creando una respirazione igenicamente grave. E' stato tutto postato altrove, di la.
Quindi il lockdown è servito a qualcosa? E' di per sè impossibile da capire, non potendo fare un a/b test. E visto che si nega ogni possibile confronto con chi non l'ha fatto, per differenze demografiche, di stili di vita etc. Certo è che le misure ( mascherine etc ) sono statisticamente irrilevanti, o irrilevanti proprio. E che chi non l'ha fatto e non le ha adottate, svezia ad esempio, o lha fatto leggero, Germania, ha avuto situazioni migliori. Erano dunque così centrali? Non direi.
Si puo dire: siamo tra i paesi messi peggio al mondo...pensa se non lo facevamo! Ma si puo anche dire...siamo tra i peggiori al mondo perché erano tutte misure che non servivano a un emerito cazzo. E non a caso, i paesi con pochi contagi, come Germania, o l'Uruguay ( stato chiave per capire tutto ) che pur se circondato da "stragi" in brasile e altrove, ha avuto neanche 100 morti, hanno seguito altre strade. Da noi vietate: idrossiclorichina, vitamina d alla popolazione, antivirali, medicina di territorio etc. E naturalmente potenziamenti sanitari seri, che noi in mesi non abbiamo fatto realmente salvo il Veneto con le t.i, per quel che servono. Tutte misure non prese perché tanto c'era il lockdown al limite, e i banchi a rotelle dove fare il magna magna...ed è quel che si voleva.
Che il lockdown totale non sia stata la scelta giusta, lo si capisce anche da questo.
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neveragainhc ha scritto: Affermare che il lockdown non sia servito a ridurre la trasmissione del virus è un'affermazione molto forte.
Un conto è parlare di misura eccessiva, dire che si sarebbe potuto limitare il contagio con misure meno restrittive, un conto è negarne completamente l'efficacia.
Possiamo parlare dell'utilità delle mascherine e di altre misure, ma negare ad esempio che il contatto tra individui
abbia un ruolo nella trasmissione, cosa che si deduce dalle parole di chi nega completamente l'importanza del lockdown, non mi pare abbia molto senso, alla luce delle conoscenze sia sui virus respiratori in generale che su questo in particolare.
In Svezia sembra non sia stato necessario (anche se la situazione a marzo, rispetto a nazioni nordiche, mi pare sia stata peggiore), vero, ma non bisogna pensare che abbiano continuato a condurre la loro vita come se nulla stesse accadendo.
Restrizioni, o quantomeno raccomandazioni, ci sono state.
Non può aver giocato un importante ruolo l'aderenza della popolazione alle raccomandazioni governative?
In questi link ci sono alcune raccomandazioni delle autorità svedesi:
www.krisinformation.se/en/hazards-and-ri...-vi-smittspridningen
www.krisinformation.se/en/hazards-and-ri...ons/stockholm-county
Faccio notare che nelle ultime settimane le restrizioni si sono fatte più stringenti:
www.bloomberg.com/news/articles/2020-11-...ctions-as-cases-soar
E trovo interessanti le parole del primo ministro Lofven sul punto, sulla compliance della popolazione alle raccomandazioni:
“A part of the Swedish strategy has always been to work with prohibition as well as recommendations,” Lofven said.
“Now we see that the <strong>adherence is lower</strong>, which is understandable in a way, because a lot of people are tired of this situation.”
Infine, linko uno studio (complesso, devo leggerlo meglio) che analizza l'efficacia di vari interventi non farmacologici nella riduzione della trasmissione virale, tra cui il lockdown:
www.nature.com/articles/s41562-020-01009-0
Lo studio sui marines citato da Tonki penso invece sia stato male interpretato. Penso si sbagli chi pensa che fosse uno studio di confronto, con due coorti, una libera di fare ciò che voleva ed una che doveva aderire alle raccomandazioni
igieniche (mascherine, pulizie, ecc.)
Le istruzioni dovevano essere seguite infatti da tutte le reclute, e partecipanti e non partecipanti condividevano la stessa camera da letto e spazi comuni, come per i pasti, il ché confermerebbe la mia interpretazione dello studio.
Più semplicemente, la differenza tra partecipante e non partecipante, da quello che ho capito leggendo, è che ai partecipanti erano richiesti aggiuntivi tamponi ed una storia clinica dettagliata, rispetto ai non partecipanti.
"New classes were divided into platoons of 50 to 60 recruits, <strong>and roommates were assigned independently of participation</strong> in the CHARM study"
"<strong>All recruits</strong> wore double-layered cloth masks at all times indoors and outdoors, except when sleeping or eating; practiced social distancing of at least 6 feet;
were not allowed to leave campus;
did not have access to personal electronics and other items that might contribute to surface transmission; and routinely washed their hands [...]"
"Otherwise, participants and nonparticipants were not treated differently: they followed the same safety protocols,
were assigned to rooms and platoons regardless of participation in the study, and received the same formal instruction."
www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2029717
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neveragainhc ha scritto: Direi di andare con ordine, però. Si sta parlando dell'efficacia o meno del lockdown nel contenere la trasmissione del virus. Poi possiamo vedere se fosse la migliore misura possibile, una da tenere in considerazione, o una sciocchezza totale.
Ha devastato l'economica, direi di sì. Sono più ferrato in ambito sanitario che economico, però insomma, mi pare abbastanza evidente che abbia causato enormi problemi socio-economici.
Rimanendo sull'aspetto sanitario, il virus è considerato universalmente più contagioso dell'influenza (che fa circa 8 milioni di casi all'anno) e con letalità superiore, che arriva ad essere fino a 7-10 volte superiore a quella dell'influenza (stime iniziali di letalità erano anche maggiori, comunque, e sono da considerare secondo me se si vuole analizzare la bontà delle iniziali restrizioni).
Dici che mesi di lockdown hanno causato/causeranno più morti di quelle che il coronavirus ha determinato/avrebbe determinato se fosse stato liberamente circolante?
In base a cosa?
O intendi che non valeva la pena salvare migliaia di persone se il costo era rappresentato da restrizioni così severe?
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Non può aver giocato un importante ruolo l'aderenza della popolazione alle raccomandazioni governative?
Penso si sbagli chi pensa che fosse uno studio di confronto, con due coorti, una libera di fare ciò che voleva ed una che doveva aderire alle raccomandazioni
igieniche (mascherine, pulizie, ecc.)
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