Correlazione lockdown con decrescita dei casi

Di più
3 Anni 7 Mesi fa - 3 Anni 7 Mesi fa #42196 da Tonki
[strike]Ho promesso di non rispondere e mi limito a un buon natale. Lo farò di là.[/strike]

Pardon, pensavo si fosse sempre nell'altro topic
Ultima Modifica 3 Anni 7 Mesi fa da Tonki.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
3 Anni 7 Mesi fa - 3 Anni 7 Mesi fa #42197 da Tonki

Parli del possibile ruolo della vitamina D, ma non sai manco se al Nord i suoi livelli sierici sono più o meno bassi rispetto al sud, quando poi uno studio già postato su pz con artrite reumatoide, l'unico trovato sulla differenza tra nord e sud, ha mostrato il contrario.


Perdonami la franchezza, ma hai postato un vecchio studio fuori luogo su qualche centinaio di paziente remautoide. Cosa dimostrebbe? Per capire che al nord c'é meno esposizione di vitamina d, basterebbe guardare ai meridiani, come fanno tutti. Tu hai bisogno di qualcuno che telo dica. Due cose allora, visto che mi pare poco chiaro: la vitamina d è un punto; ma il secondo, forse anche più importante in termini di contagi al sud, è proprio i raggi solari. Vado allora direttamente sul fattore covid, dato che nessuna di queste idee che ho riportato sono di mia proprietà ( non che le idee appartengano a qualcuno ) ma arrivano da voci più eminenti delle nostre:

Professor Andrea Giustina, presidente della Società Europea di Endocrinologia

salute.gazzetta.it/salute/30-11-2020/cov...e-allinfezione-51361

E se qualcuno ha ipotizzato un collegamento con gli alti livelli di inquinamento che regalano alla Pianura Padana il titolo di regione più inquinata d’Europa, un altro dato è evidente: proprio al Nord Italia, soprattutto nei mesi invernali e autunnali che hanno visto la peggior letalità del Sars-CoV-2, viene meno l’esposizione al sole, che è poi il mezzo primario che consente al nostro organismo di sintetizzare la vitamina D.



Professore Giancarlo Isaia,i il nuovo studio tutto italiano: al diminuire dei raggi ultravioletti aumentano i morti per coronavirus. E in Gran Bretagna il governo distribuisce vitamina D a oltre due milioni di persone

www.iene.mediaset.it/2020/news/coronavir...aggi-uv_928359.shtml

<strong>Le regioni italiane che ricevono meno raggi solari UV sono anche quelle dove il coronavirus ha causato più contagi e morti</strong>: a sostenerlo è uno studio italiano coordinato dal professor Giancarlo Isaia dell’università di Torino e dal ricercatore Henri Diémoz, in corso di pubblicazione sulla rivista “Science of the Total environment”. Uno studio importante, che potrebbe aggiungere un tassello ulteriore nella ricerca sul possibile ruolo della vitamina D nella lotta al coronavirus.

Lo studio è partito dall’ipotesi che l’evoluzione dell’epidemia sia influenzata, tra i vari fattori, anche da alcuni fattori ambientali come l’intensità della radiazione ultravioletta solare. Le regioni del Nord Italia sono state, come noto, più colpite dalla pandemia: per cercare di capirne le ragioni i ricercatori hanno analizzato vari fattori ambientali, demografici e fisiopatologici: dallo studio emerge come la differente esposizione ai raggi UV solari sia in grado di spiegare fino all’83.2% della variazione dei casi di coronavirus nella popolazione italiana.

www.torinotoday.it/attualita/covid-19-st...izzazione-virus.html

Ossia, non è solo la vitamina D ma anche i raggi, quindi la posizione NORD - SUD differente. Al sud, mascherine non portate a parte, il virus non ha attecchito a Luglio, giugno, agosto, settembre, per questioni geografiche. Dare il merito a solo a restrinzioni poco rispettate, o rispettate per niente, mi sembra ingeneroso.

www.futuroprossimo.it/2020/12/80-medici-...-vitamina-d-e-covid/

www.ilgiornale.it/news/cronache/nuovi-st...o-covid-1909781.html

Una vitamina 'spegne' il Covid. "Ma il ministero non ci ascolta"

<strong>Centinaia</strong> di studi mondiali dimostrano come l'uso della vitamina D migliori i pazienti affetti da Covid-19. Una ricerca italiana mette in relazione i raggi Uv ed i benefici correlati alla malattia. Ma il Ministero della Salute nicchia


Governo ignora, mentre in uk, per esempio, la vitamina d è stata distribuita alla popolazione. La mia è una posizione antimainsteam? Antiscientifica? La tua semmai, fattelo dire. Io sto proprio appoggiando delle soluzioni, proposte dalla scienza; e, per questo motivo, attacco il governo e il tcs, i qualinon fanno niente e prescrivono tachipirina in attesa del "vaccino" da quasi un anno, e ricoveri se non basta. Vogliamo ascoltare la scienza o il cts? Quante pubblicazioni hanno i membri del cts? Quante pubblicazioni ha il ministro speranza? Eh.

Aspetto ancora delle risposte infatti...mi autoquoto:

L'anticorpomonoclonale è un altro esempio del paradigma. E' una situazione di emergenza o no? Se lo è, domani un ottantenne ospedalizzato, o a casa ai primi sintomi, può usufrire di cure specifiche per il covid?
Può usufrire dei monoclonali se firma che li vuole facendo parte di un trial medico? pare di no. Può usufrire della plasmaterapia? Dipende dove abita, dato che non è stata implementata a livello nazionale.
Perché non è stata organizzata a livello nazionale? Ci sono cure migliori e si sono investiti meglio i soldi? E dove? A mantova non funzionava, allora mentono la che dicono di aver fatto crollare i morti? Come mai se mentono non sono indagati e sputtanati dalla comunità scientifica? A pisa che è diventata capotesta della plasmaterapia cosa è successo? funziona o no? Gli studi che dimostrano le macnanza di vitamina d nei soggetti covid gravi e l'intervento della stessa nel covid, a centinaia secondo certi articoli, non sono scienza? Se sì, come si è agito?

Si stà facendo del meglio? o non si stà facendo niente apparte chiudere, dare tachipirina e ventilare chi peggiora? Cioé cosa si stà facendo precisamente?

A me pare niente


La mia non è una fissa, per inciso, sulla vitamina d ( che comunque nonostante gli studi su tutte le sue possibili funzioni, è generalmente ignorata, covid a parte ); è un far notare che ci si può fare tutte le seghe del mondo su pubmed e fare centinaia di studi, e può non succedere nulla comunque a livello sociale, anche in stato emergenziale. Perché sono scelte politiche di fatto antiscientifiche.

Parli di differenza di inquinamento, ma mica ti sogni di quantificare quanto è differente, se la mortalità è giustificata dalla differenza di inquinamento.


Anche qui vale lo stesso discorso del sole al nord e al sud. Davvero devo portare uno studio dove si dice che al nord l'inquinamento è più alto? E che l'inquinamento porta a differenze di mortalità?
Non è autoevidente?
Puoi trovare ampia e infinita letteratura da solo.

E poi, quando ti si fa notare che al Sud la copertura vaccinale anti-influenzale è maggiore, come l'inquinamento è maggiore al nord per intenderci, mica ti sogni di prenderlo in considerazione come dato protettivo verso il covid, nonostante almeno uno studio (già riportato) evidenzi un possibile aspetto protettivo?
No di certo, perché la tua idea di fondo, che è un po' contro il sistema/scienza mainstream, quella è e quella deve rimanere.


Qui dai, tela voglio dare per buona. Sono stato pretestuoso. Ma lo sono per il motivo che ti ho già detto più indietro: un vaccino che presenta morti/casi gravi nel 20% dei vaccinati, quindi 1 su 5, non è un presidio di prevenzione efficace. Un vaccino che non è spesso e volentieri funzionante proprio sulle categorie a rischio, non fa vera prevenzione. E le differenze tra regioni sono davvero basse. Inoltre ho il sospetto che ha la bolgan, su cui ci siamo già soffermati e che te hai liquidato.

Va benone così. Ti manca l'ultimo step: comprendere che le restrizioni hanno impedito che arrivasse al sud (e ad altre regioni del nord) raggiungendo quell' elevata prevalenza, in un periodo in cui del virus si sapeva poco e di come gestirlo ancora meno.
Poi siamo d'accordo: virus causa maggiore mortalità in base a prevalenza, ma la mortalità dipende anche da altri fattori di rischio.
Ci distinguerebbe la differenza di peso data a questi ultimi, attualmente in gran parte sconosciuti.


Non è che mi manca. Non posso crederlo reale o così significativo dal momento che le restrinzioni non ci sono state da maggio in poi, e il virus con il caldo e il sole i è diventato, per usare le parole di un noto primario, clinicamente irrilevante.
E' infatti tornato tutto come prima o quasi a maggio, poi il virus si è riattivato nello stesso momento a nord e a sud, con cifre imponenti ma diverse: da qui do un grande peso agli altri fattori di rischio che, francamente, anche determinassero solo un 10% delle vittime in più, sono totalmente bistrattati e ignorati dal tcs e da chi comanda; e quindi generano un 10% di morti in più. Fattori ignorati da lor signori, e non dalla scienza, che al contrario fa studi su questo, avanza ipotesi, soluzioni e chiede anche tentativi, rimanendo inascoltata. Ed è il motivo di questa conversazione.
E aggiungo solo che te insisti a parlare di marzo o dell'estate, io no. Sono totalmente focalizzato sugli ultimi due mesi, ed è di loro che sto parlando, prevalentemente, circa le differenze nord-sud. Se volessi parlare di quel periodo, tornerei sul perché il virus pur essendo anche al sud come al nord d'estate 2019, non ha attecchito mentre al nord si. Ma si inizierebbe a dire che non era vero, bla bla. E allora è da un po' che salto, se già la premessa è diversa è inutile discuterne.

No di certo, perché la tua idea di fondo, che è un po' contro il sistema/scienza mainstream, quella è e quella deve rimanere.


Al contrario, come ho detto. Noto che la scienza non viene usata: e non mi si parli di principio di precauzione, non con un vaccino in arrivo di quel genere. Dunque le scelte sono di altra matrice, vuoi politica, vuoi sociale, vuoi economica.
Ultima Modifica 3 Anni 7 Mesi fa da Tonki.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
3 Anni 7 Mesi fa - 3 Anni 7 Mesi fa #42198 da Tonki
Integrazione: Sull'inquinamento del nord, dato che non mi sarei documentato - lo davo per scontato - ho appena appreso che la pianura padana è l'area più inquinata d'europa. Sapevo era messa male, e basta passare da la spezia a parma e respirare la differenza, ma non così tanto. Che abbia contribuito, e di brutto, al covid non è un idea mia, ancora una volta:

www.repubblica.it/ambiente/2020/04/06/ne...o_di_piu_-253322995/

www.ediltecnico.it/73286/pianura-padana-inquinatissima/

www.fanpage.it/attualita/la-pianura-pada...-vecchio-continente/

Quindi si attribuisce al lockdown e alle restrizioni (non rispettate) al sud, i meriti naturali di minore inquinamento, esposizione solare con conseguente vit d e raggiu uv killer, e altro ancora. Ovviamente anche la minore mobilità avrà influito. Ma quelli di sopra potrebbero essere tutto, tranne che cofattori, ma veri è propri fattori determinanti.

www.repubblica.it/ambiente/2017/09/29/ne...ti_l_anno-176866776/

Smog, l'Italia maglia nera in Europa: 90mila morti l'anno

Nove persone su 10 vivono in luoghi con livelli di inquinamento più alti di quelli raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. La zona dove il particolato fine uccide di più è l'area di Milano e hinterland.

Si colleghi i puntini...
Ultima Modifica 3 Anni 7 Mesi fa da Tonki.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Ste_79

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
3 Anni 7 Mesi fa #42199 da Ste_79

Governo ignora, mentre in uk, per esempio, la vitamina d è stata distribuita alla popolazione. La mia è una posizione antimainsteam? Antiscientifica?


A proposito tonki ti segnalo il link dell'aifa che è fiera di se stessa per aver ridotto la spesa proprio sulla vitamina d, così si liberano fondi per i vaccini.
Ormai è talmente evidente il dolo che solo i bambini non riescono a verderlo.

Nei primi dodici mesi di applicazione della nota 96 (novembre 2019/novembre 2020) si registra complessivamente una diminuzione dei consumi e della spesa dei farmaci in Nota di oltre il 33% (circa 110 milioni di euro in termini assoluti) rispetto ai periodi precedenti, sia in termini di confezioni erogate sia di spesa sostenuta dal Servizio Sanitario Nazionale, con un risparmio medio mensile stimato in oltre 9,1 milioni di euro.

Con la Nota 96, pubblicata il 28 ottobre 2019, l'Agenzia ha ridefinito le condizioni per la prescrizione a carico del Servizio Sanitario Nazionale dei farmaci a base di vitamina D classificati in fascia A (rimborsabili dal SSN) - colecalciferolo, colecalciferolo/sali di calcio e calcifediolo – esclusivamente per la prevenzione e il trattamento della carenza di Vitamina D nella popolazione adulta (>18 anni).


Questa è la medicina.

aifa vitamina d

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
3 Anni 7 Mesi fa #42201 da Tonki

ti segnalo il link dell'aifa che è fiera di se stessa


Già il semplice non distribuirla in via cautelativa, in stile uk/altri stati, fosse anche farlo nel dubbio, è criminale. Il far finta di nulla, come i medici che non si informano e non guardano alle pubblicazioni, è omertà. L'abbassare i consumi, con i dati che abbiamo ora, per quanto qualcuno li voglia vedere ipotetici a tutti i costi, è semplicemente genocida. Non la si può pensare diversamente, se si ha a cuore la salute. Sono semplici posizioni antiscientifiche controproducenti a livello sanitario. Lo sarebbero anche in assenza di covid, dato che parte del nostro paese è costantemente in carenza: www.lastampa.it/salute/2018/07/19/news/v...i-salgono-1.34032772


Ma D'altro canto, ma chi è il Direttore Generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco?

Ovviamente è un tizio riciclato dall'oms.

www.aifa.gov.it/documents/20142/1123493/...grini_12.03.2020.pdf

Ormai è talmente evidente il dolo che solo i bambini non riescono a verderlo.


Non lo vede chi vive nella certezza che gli organi adibiti al controllo, facciano il loro lavoro. E che chi è messo a fare una cosa, faccia davvero quella. E gli stolti, dietro, credono a cascata a informazioni e direttive sbagliate e dannosi.

Ma è pieno di paralleli, chessò, ora mi viene in mente il movimento operaio. Sembra fuori luogo ma non lo è per niente. Scriveva un grande intellettuale francese: "c’è ancora un altro pericolo: la direzione del Partito Socialista può cadere nelle mani di uomini le cui tendenze pratiche sono opposte a quelle di un programma operaio. Il risultato sarà che il movimento operaio sarà messo al servizio di interessi diametralmente opposti a quelli del proletariato ".

La medicina pratica, a livello territoriale e ambulatoriale, adesso è nello stessa situazione circa il covid. Traduciamolo con le stesse parole: " la direzione dell'aifa, del cts, e del ministero della salute può cadere nelle mani di uomini le cui tendenze pratiche sono opposte a quelle di un programma di profilassi e curativo. Il risultato sarà che la medicina sarà messo al servizio di interessi diametralmente opposti a quelli della popolazione ".

Ogni posizione fuori narrativa è intollerata: come crisanti con il vaccino, manca poco lo linciano solo perché ha detto che voleva vedere i dati. No, non li devi vedere: ti devi fidare.

Poi ovviamente non sempre. D'altro canto la stessa iss si è espressa a favore della vitamina d, anche se all'inizio non lo aveva fatto mettendola tra le "false informazioni".
www.iss.it/news/-/asset_publisher/gJ3hFq...-olfatto-e-del-gusto

Il mantenimento dei normali livelli plasmatici di vitamina D (VitD) non solo può giocare un ruolo nel ridurre i rischi di infezioni acute delle vie respiratorie, ma potrebbe essere importante per il trattamento di due sintomi tipici della malattia da Covid-19, quali l'anosmia e l'ageusia, ossia rispettivamente la perdita dell'olfatto e del gusto lamentati da più pazienti.

Era maggio. Aifa? non pervenuta. Loro gli studi non li leggono. Meglio tagliare le spese di vitamina d che ridurre i rischi di infezioni acute e risparmiare qualche milione.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Di più
3 Anni 7 Mesi fa #42202 da neveragainhc

Tonki ha scritto:
Perdonami la franchezza [...]

Tonki, quello studio su 500 pazienti con artrite reumatoide non va preso come indicativo di una prevalenza maggiore di vitamina D al nord, vero. Dico però che l'unico studio
trovato sulla diffrenza nord-sud, afferma ciò. Cosa intendo? Questo: attenzione a dare per scontato che la vitamina D sia maggiore al sud solo perché maggiori sono le radiazioni UV
in grado di produrla. Altri aspetti vanno considerati. Mi vengono in mente l'esposizione effettiva alle radiazioni, il fototipo, la supplementazione, e diverse altri fattori che è noto influiscono sui livelli di vitamina D. Come ho già detto, non mi sorprenderebbe del tutto il contrario.
Gli studi sul suo possibile ruolo sono tanti, anche se studi retrospettivi e non trial clinici.
L'Inghilterra la raccomanda, ma come lo farà ogni anno, probabilmente, dato che nelle indicazioni viene sottolineato di non utilizzarla allo scopo di prevenire o di trattare la malattia COVID, non esistendo tali evidenze di efficacia.
Come ho già detto, però, gli studi retrospettivi + la condizione di ipovitaminosi in Italia, dovrebbero senza dubbio suggerire allo Stato di raccomandarla alla popolazione.
Voglio dire, trincerarsi dietro un "non ci sono prove di efficacia" è veramente da imbecilli: male non ti fa, la carenza in Italia c'è e pure se non avesse effetto sul covid ce l'avrà sulla funzione muscolare ed ossea, la gente esce di meno e si espone meno alle radiazioni, diversi studi ne indicano l'efficacia.
Insomma, è una scelta che non condivido affatto.
Vero è che se ipovitaminosi c'è in Italia, è perché questa non viene adeguatamente trattata ed l'utilizzo della vitamina D sollecitato.
Non da ora, ma da anni, evidentemente. E'un problema a monte, voglio dire.
Non c'è momento migliore per sponsorizzarne l'utilizzo, secondo me. Io a mia madre un bel concentrato di vitamine glielo faccio prendere, comunque.

Riguardo allo studio sugli UV, dopo lo leggerò, già in passato ci avevo dato uno sguardo, ma tramite articolo sul fatto quotidiano.

Sulle restrizioni poco rispettate al sud, io non sono del tutto convinto. Sono campano, innanzitutto, e De Luca (che fa terrorismo, lui sì) ci ha tenuto a casa per non so quanto tempo.
Ma aldilà di questo, restrizioni poco rispettate da giugno-luglio in poi. Nel periodo marzo-aprile, non volava una foglia.

Per quanto riguarda gli anticorpi, alcuni giorni fa è uscita la nota dell'AIFA sulla questione.
www.aifa.gov.it/web/guest/-/impiego-in-i...la-cura-del-covid-19

A Pisa il trial clinico mi pare stia procedendo.
Sul plasma sì, evidentemente dipenderà dai centri, da quanta esperienza avranno con quella metodica, da come si sono trovati. Già è tanto che ne sia autorizzato l'utilizzo pure senza prove documentate di efficacia. L'implementazione a livello nazionale mi sembra esagerato. Non è avvenuto col plasma come non è avvenuto con altri farmaci. Situazione d'emergenza non può significare "proviamo di tutto".

Sull'inquinamento: no, non devi portare alcuno studio. Sono convinto che il Nord sia più inquinato, certo. Intendevo dire che l'impatto dei fattori di rischio va quantificato.
Non basta dire che c'è più inquinamento (e che c'è minore copertura vaccinale: vale anche per me), perché il ruolo potrebbe essere rilevante, essenziale, del tutto marginale, quasi marginale, e così via.
Ad oggi, il rapporto tra sieroprevalenza ed eccesso di mortalità (al nord, dai) mi sembra un dato più concreto.
E ripeto ancora che mi aspetterei un evidente discrepanza di eccesso di mortalità nord-sud durante le influenze per poter ritenere che inquinamento ed altri fattori giochino un ruolo così importante in un' infezione virale, quando poi quella discrepanza mi sembra ben spiegata dal dato di maggiore prevalenza.
Poi oh, magari il Sars-Cov-2 è diverso dall'influenza e tutto questo discorso non significa niente, eh.

Sulla vaccinazione anti-influenzale: bisogna vedere la percentuale di copertura vaccinale per poter dire se è efficace o meno, chi è morto, dove.
Ad esempio, tu dici che l'80% dei decessi erano in non vaccinati, il 20% in vaccinati.
La copertura vaccinale in soggetti di età > 65 anni in Italia, in quella stagione a cui ti riferisci (2018-2019), era in media del 53,1%.
Se non avesse alcuna efficacia, i morti dovrebbero essere così ripartiti nella popolazione over 65: 53,1% nei vaccinati e 46,9% nei non vaccinati.
Da questa analisi spiccia, un'efficacia sembra invece averla.
La Bolgan non è che l'ho liquidata: il suo ragionamento mi sembrava logicamente non valido. Forse ho sbagliato io a capire. Mi ripeto. Vediamo dov'è il mio eventuale errore.
Lei parlava del fatto che a novembre 2020 l'aumento dei ricoveri poteva essere dovuto al vaccino (fatto ad ottobre-novembre, direi).
Quindi ho detto: ma se c'è questa breve latenza, perché i morti ci sono stati a marzo-aprile quando la vaccinazione è stata fatta ad ottobre-dicembre 2019? Cioè, prima mi sembra una relazione immediata (ottobre-novembre), poi una molto più lunga (ottobre-dicembre --> marzo-aprile)

Sull'andamento degli ultimi due mesi, vedremo che dirà la prevalenza. La diversa mortalità tra nord e sud di ora potrebbe essere spiegata da altri fattori, magari a parità di prevalenza, ma la discrepanza nord-sud di marzo è figlia, in grandissima parte, di quei 700.000 positivi in Lombardia.

Sul fatto che il virus potesse essere presente già nel 2019, ho già detto quello che penso nel topic di Franzeta.

Sul vaccino, infine, non mi trovo d'accordo: nella popolazione fragile, i rischi di morte in caso di infezione sono concreti, mentre eventuali effetti a lungo termine solo ipotizzati, se è a questo che ti riferisci. L'hanno testato su 40.000 persone quello della Pfizer, con un trial clinico randomizzato in (doppio?) cieco: non mi sembra poco.

Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.

Tempo creazione pagina: 0.337 secondi
Powered by Forum Kunena