di Giulietto Chiesa
Non mi piacciono i necrologi. In genere costringono chi li scrive a parlare bene del morto, cioè non sono sinceri, quali che fossero le sue qualità. Meno che mai mi piace scriverne quando chi se n’è andato era un mio amico, e caro.
Ne parlo, in morte, per ricordare le cose più importanti che ha scritto. Per me Gore Vidal è stato l’equivalente, nel secolo XX, di quello che fu Alexis de Tocqueville nel XIX. Se quest’ultimo descrisse la nascente democrazia americana, Gore Vidal è stato il più lucido, acuto, implacabile analista della sua fine. Per meglio dire, della sua trasformazione in “impero”.
Alcuni libri suggerisco, a chi voglia misurare la sua grandezza come scrittore: “Impero”, per l’appunto, e “Giuliano”, e “L’età dell’oro”. I suoi saggi sulle trasformazioni che la televisione, e il sistema dei media, hanno prodotto sulla democrazia, frantumandola e trasformandola in cerimoniale al servizio delle élites dominanti, sono quanto di più brillante e corrosivo si possa immaginare. Per quanto mi riguarda è stato un grande maestro, alla cui lezione ho attinto e continuo ad attingere. Penso che quanti più giovani lo leggeranno, tanto più grande sarà il drappello di menti critiche capaci di difendersi dall’aggressione che il mainstream scatena nei nostri confronti. [...]
(Piccolo aggiornamento in coda)
Dall'ANSA di oggi leggiamo: "Tutto sta procedendo bene e si prevede anche bel tempo, su Marte, per la missione della Nasa che lunedi' mattina si prepara a portare sulla superficie del pianeta rosso il rover Curiosity."
Per fortuna, ero molto preoccupato che la nostra sonda dovesse arrivare in un giorno di pioggia. Già Marte è deprimente quando c'è il sole...
"Dopo un viaggio di otto mesi, nel quale ha percorso più di 560 milioni di chilometri, il rover laboratorio Curiosity si prepara ad affrontare una delle missioni più ambiziose mai tentate: dovrà scendere nella rarefatta atmosfera marziana come un proiettile lanciato alla velocità di oltre 21.000 chilometri orari per rallentare fino a fermarsi sulla superficie nell'arco di sette minuti."
E cosa ci sarebbe di così ambizioso? Le altre sonde arrivavano forse a passo d'uomo, caute caute, e non rallentavano nemmeno prima di posarsi sulla superficie? Anzi, su Marte ci va di lusso, perchè c'è l'atmosfera, e quindi si può usare il paracadute. Pensate invece alle sonde Surveyor, che sono atterrate intatte sulla Luna senza atmosfera. Quello sì che è un miracolo di "ambizione". (Però erano altri tempi, bisogna dirlo. Oggi non c'è più la tecnologia di una volta).
"In questa manovra difficilissima, nella quale Curiosity eseguirà autonomamente centinaia di operazioni, il robot-laboratorio dovrà centrare quella che gli esperti della Nasa definiscono la "cruna di un ago", ossia il punto del cratere Gale più interessante per andare a cerca tracce di vita passata su Marte."
Ma come sarebbe? Andiamo a cercare tracce di vita, e sappiamo già dove trovarle? (Mi viene in mente quel mafioso, che fu "trovato" dalla polizia a casa sua, dopo 20 anni che ci viveva tranquillamente con la mamma).
"E' il più grande laboratorio automatico che abbia mai funzionato sul pianeta rosso ..."
Sai che sforzo. Ne abbiamo mandato tre in tutto! Pensa se il terzo fosse stato più scrauso degli altri due.
"... e andrà a cercare tracce di vita. "
- Buongiorno, io mi chiamo Curiosity - disse la sonda, mentre stiracchiava le sottili braccina - Sono appena arrivata dalla terra, e sono molto curiosa. Lei per caso è una "traccia di vita"? [continua]
Rendere online la legge: il piano di Judge.me per costruire il futuro del sistema giudiziario.
di Zachary Caceres1
In tutto il mondo, le persone devono lottare con alte tasse legali e con corti stracariche di lavoro. I giudici sono, a volte, prevenuti o corrotti. Le decisioni politiche controllano il funzionamento della giustizia. In molti paesi in via di sviluppo le corti sono usate esclusivamente dall'elite.
Ma se il ventiseienne Peter-Jan Celis riesce a portare avanti la sua idea questa situazione è destinata a cambiare. Celis ha fondato Judge.me2, un piccolo tribunale privato online a Santiago, attraverso Start-Up Chile3.
Progettando Judge.me, Celis ha immaginato che un cambio di paradigma nel funzionamento della legge e dei servizi legali fosse l'unico modo realistico per risolvere i problemi del sistema legale odierno. Rendere l'arbitrato online e renderlo più economico e facile da usare è il primo passo verso un obiettivo molto più ambizioso.
Celis è un avvocato senza peli sulla lingua di legge policentrica4, una parola complessa per una rete di sistemi legali paralleli, dove le giurisdizioni e gli studi legali competono l'uno con gli altri per assicurare un altà qualità e un basso prezzo.
Al suo debutto, judge.me rimase in silenzio per mesi. Ma recentemente, Celis si è trovato improvvisamente in siti famosi quali HackerNews e Reddit, e il suo sito è partito in quarta.
I titolari di radicalsocialentreps5hanno intervistato Celis riguardo Judge.me, e della sua coraggiosa visione del futuro del sistema legale.
La medaglia d'oro della sirenetta cinese è andata di traverso a mezzo mondo - il mondo occidentale, ovviamente - scatenando un vergognoso rigurgito mediatico, con accuse più o meno velate di doping che ormai si inseguono da una testata all'altra senza più ritegno.
È la classica reazione dei perdenti, che non vogliono ammettere la batosta ricevuta ed accusano il vincitore di aver truccato le carte. Ma siccome agli esami antidoping Ye Shiwen è risultata perfettamente negativa, nessuno può lanciare accuse apertamente, e lo fa quindi "citando" voci anonime, con le classiche ambiguità di cui i giornalisti mainstream sono ormai maestri impareggiabili. Scrive ad esempio l'ANSA: "Sul conto della teen-ager più veloce di Michael Phelps continuano le insinuazioni e i veleni: dopo il doping e le manipolazioni genetiche, le scuole della tortura."
Segue un articolo pieno di insinuazioni e veleni che in questo modo - guarda caso - "continuano" a circolare.
"Corpi da flettere e menti da piegare: lo straordinario exploit, attribuito dalla cinesina al ferreo allenamento ricevuto fin da bambina, ha riportato alla ribalta le "Guantanamo sforna-ori" di Pechino."
In poche righe queste "scuole della tortura" sono passate da vaga "insinuazione" a dato di fatto acclarato, trovando anche un'etichetta che le condanna senza speranza: "Guantanamo".
"Scuole in cui fin dalla più tenera età Pechino produce giovanissimi atleti utilizzando metodi al limite della tortura."
E quali sarebbero questi metodi "al limite della tortura", signora giornalista? Forse parla delle fotografie ...
La prima tragedia si chiama Mitt Romney. Il candidato repubblicano ha fatto il suo primo tour all'estero, infilando una tale serie di gaffes, nell'arco di pochi giorni, da far dubitare che fra le sue orecchie esista davvero qualcosa chiamato cervello.
Mitt Romney, che vanta fra i successi della sua vita la direzione dei giochi olimpici invernali di Salt Lake City, è arrivato a Londra nel giorno dell'inaugurazione delle olimpiadi, ed è riuscito a criticare gli inglesi dicendo che "ci sono forti dubbi sul modo in cui è stata condotta la preparazione di questi giochi, ed è tutt'altro che garantito che il risultato sarà positivo".
Ti invitano a cena, e tu per prima a cosa ti metti a criticare la tapezzeria.
Questa sua uscita da bambino saputello, della serie "io sono più bravo di voi", ha fatto talmente imbestialire gli inglesi, che lo stesso primo ministro gli ha risposto pubblicamente, dicendo che "una cosa è organizzare giochi olimpici estivi in una delle più grandi capitali del mondo, ben altra è organizzare i giochi invernali nel mezzo di una landa sperduta".
L'eco di questa sua gaffe non si era ancora spenta, che Romney è riuscito a vantarsi davanti alle telecamere inglesi ...
di Marco Cedolin
Ci sono vicende che meglio di altre riescono a rappresentare un momento storico ed una situazione sociale, incarnandone tutte le contraddizioni.
Quanto sta accadendo in questi giorni all'Ilva di Taranto é un teatro degli orrori in grado di aprire uno spaccato quanto mai esaustivo sul cortocircuito logico costituito dal mondo della crescita che posto nell'impossibilità di crescere ancora indefinitamente, decide di mangiare i propri figli degeneri, felici di assurgere allo stato di pasto, purchè il sacrificio serva a far brillare un attimo di più la stella morta del progresso.
Ma veniamo alla vicenda in sé, l'Ilva da quando esiste é sempre stata una fabbrica di morte, dispensatrice di veleni di ogni tipo, barattati al mercato delle "opportunità" con posti di lavoro ben retribuiti.
Alla luce di recenti analisi, diventate di pubblico dominio é pero emerso che i cittadini di Taranto (anche quelli che all'Ilva non hanno mai lavorato) pisciano piombo e pure un pò di cromo, tutte sostanze altamente cancerogene al di là di ogni ragionevole dubbio....
Europeanphoenix intervista Angelo Ledda, coautore del libro “Servitù Militari in Sardegna-Il Caso Teulada”
Il governo di Mr Monti voleva tagliare anche il fondo per le vittime dell’Uranio Impoverito, portandolo da 21 a 11 milioni si euro.
Un gesto vile, l’ennesimo di questo “governo delle banche”, bloccato dal coro di proteste che si è prontamente levato. Oltre al danno sarebbe stata anche la beffa per le migliaia di militari italiani contaminati in questi anni nei vari teatri operativi dove hanno operato in ambito Nato, a cui si dovrebbero aggiungere i civili abitanti nelle zone limitrofe ai poligoni militari.
Questi ultimi si trovano in Sardegna, la grande isola italiana nota per le sue bellezze naturali, ma che da anni è sede d’importanti installazioni militari della Nato come i poligoni interforze di Capo Teulada-Salto di Quirra-Capo Frasca, cui si aggiungono le basi di Decimomannu, La Maddalena Tempio e Tavolara.
Da decenni questa terra italiana subisce le cosiddette “servitù militari”, che non sono attuate per interessi nazionali, giacché il Trattato di Pace sottoscritto dopo la sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale ci proibisce d’installare nostre basi aeronavali nell’isola, ma degli Stati Uniti e dell’Alleanza Atlantica.
E proprio partendo da quest’ultimo aspetto, poco conosciuto dal grande pubblico, ...
di Marco Cedolin
Non si tratta della nuova campagna promozionale di Trenitalia e neppure dello spot che accompagna il permesso di far viaggiare i cani nelle carrozze dei Frecciarossa, si tratta proprio di un treno che nel cuore della notte, mentre voi dormivate ignari di quanto accadeva, ha percorso mezzo Piemonte, da Vercelli a Novara, ad Alessandria, ad Asti e poi su, fino a Torino e attraverso la Val di Susa fino alla Francia.
Un treno Castor riempito di scorie nucleari e destinato agli stabilimenti della Areva di La Hague, sulle coste dell'Atlantico, dove il materiale radioattivo sarà sottoposto a riprocessamento, prime di venire rispedito in Italia.
Un treno di gran lunga più pericoloso di quello che a Viareggio due anni fa bruciò come tizzoni 32 persone e ne lasciò almeno un migliaio senza casa, senza che ad oggi sia stato individuato alcun colpevole.
Un treno del cui passaggio, per legge, la popolazione interessata dovrebbe essere avvisata, ...
Qui il forum di Davide Gramiccioli.
***
Lettera ad un censore senza nome - di Massimo Mazzucco
Hanno chiuso la trasmissione "Ouverture" di Davide Gramiccioli su Radio Yes. La cosa era più che prevedibile: non si può parlare liberamente di cure alternative contro il cancro, di 11 settembre, di pericolo dei vaccini, di corruzione nelle istituzioni, di scie chimiche e di preti pedofili, senza che arrivi prima o poi la classica telefonata che "consiglia vivamente" all'editore di chiudere al più presto quella trasmissione.
E siccome l'editore in questione è una figura di rilievo della sanità privata, bisogna dire che ha già avuto fin troppo coraggio nel permettere a Gramiccioli la totale libertà che lui richiede nel condurre le proprie trasmissioni. Ma gli ascolti stavano aumentando costantemente (pare che la gente - cosa curiosa - abbia una gran sete di verità in questo periodo), e quindi ad un certo punto la fatidica telefonata è arrivata.
Ed è proprio alla persona che ha fatto quella telefonata - di cui ovviamente non conosco il nome - che voglio rivolgermi.
Lei è la persona che ha fatto fisicamente da tramite fra il desiderio di qualcuno più potente di lei di liberarsi di un problema, ...
di Enrico Galoppini
È un po’ di tempo che lo penso: tutti questi film che escono al cinema non sono solamente inutili, ma gravemente nocivi per l’equilibro sia dell’individuo che della società. Quello che è accaduto a Denver, dove uno studente universitario travestito da “cattivo del film di Batman” ha fatto una carneficina in un cinema, è solo la punta dell’iceberg di un problema grave, che solo la superficialità dei moderni, nel loro “scetticismo”, impedisce di affrontare con le dovute misure.
Non mi riferisco al livello demenziale di numerose pellicole, tipo certe “commedie” o sedicenti “film comici”, di una comicità inautentica, cerebrale e sforzata, caratteristica dell’uomo degenerato senza più freni inibitori per il quale tutto va deriso e insozzato. Né alla propaganda insita in svariati film d’argomento “storico”, per mezzo dei quali un pubblico boccalone pensa di conoscere la storia, che finisce per corrispondere a quanto inscenato nell’interessata finzione.
Non sto pensando neppure al cinema “porno”, che al confronto con certi capolavori di manipolazione mentale del cinema d’oggigiorno risulta quasi innocuo!
Ai fini del discorso che intendo svolgere non è nemmeno importante il fatto che Hollywood, la capitale di questa “industria del sogno”, sia in mano o no a personaggi appartenenti ad un’unica cricca etnico-religiosa votata allo spargimento della corruzione sulla terra.
E non è nemmeno questione del profluvio di soldi che potrebbero essere spesi certamente meglio.
Attraverso il cinema – ma anche la radio, la tv, e ora anche internet – chi detiene il potere sa di poter contare su un mezzo fenomenale ...
D'accordo, gli italiani sono dei menefreghisti. Gli italiani se ne fottono di quello che succede al loro paese, e guardano soltanto al vantaggio personale. Gli italiani si sentono tutti uniti quando gioca la nazionale, ma poi tornano subito al loro passatempo preferito, che è quello di pisciare nel giardino del vicino.
Gli italiani reagiscono come belve ferite se li tocchi nel portafoglio: prova a ritoccare le tariffe dei tassisti, e avrai di colpo intere città bloccate dalle auto gialle, che protestano per questi ritocchi. Oppure prova a ritoccare le sovvenzioni agli agricoltori, e avrai di colpo le strade di mezza Italia bloccate dalle mucche e dai trattori. Ma non vedrai mai i tassisti che scioperano per difendere i diritti degli agricoltori, nè gli agricoltori che scioperano per difendere quelli dei tassisti. In Italia la solidarietà fra le varie categorie non esiste, esattamente come non esiste la soliderietà fra gli individui.
Ognuno per i cazzi suoi, e che Dio ce la mandi buona.
Ma perchè siamo così diversi dagli altri? Perchè gli spagnoli scioperano uniti contro le misure dell'austerity, perchè gli inglesi protestano uniti quando la benzina è troppo cara, perchè i francesi scendono compatti in piazza contro l'innalzamento dell'età pensionabile, mentre noi restiamo serenamente a casa nostra, a meno che la cosa ci riguardi da vicino?
La prima risposta che viene alla mente, è che da noi il meccanismo del divide et impera abbia funzionato meglio che nelle altre nazioni. Ma siamo daccapo: perché da noi avrebbe funzionato meglio, e dagli altri invece molto meno?
Propongo un ragionamento, senza pretendere ovviamente di avere la verità in tasca. La nostra nazione ha una storia molto particolare, che la differenzia da tutte le altre: è stata infatti sia la culla del grande impero romano, ...
Leggi tutto: Gore Vidal, il più americano degli americani