Nell'estate del 44 un gruppo di militari della vecchia aristocrazia prussiana cercò di rovesciare Hitler, per riprendere il potere e salvare la Germania dal disastro ormai inevitabile verso cui la stavano portando le scelte sempre più irresponsabili del Fuhrer.
Approfittando della fiducia di cui godeva un giovane colonnello fra i livelli più alti dello stato maggiore tedesco, i congiurati gli affidarono il compito di piazzare una bomba nella sala stessa in cui il Fuhrer si riuniva quotidianamente con i suoi generali.
Il colonnello riuscì a piazzare la bomba, la innescò e si allontanò poco prima che avvenisse l'esplosione, nella quale restarono uccisi diversi generali. Ma quando rientrò a Berlino, venne a sapere che Hitler si era miracolosamente salvato, e che quindi il colpo di stato era fallito.
Ieri a Damasco qualcuno è riuscito a piazzare una bomba negli uffici della security da cui gli uomini di Assad dirigono la repressione ... ... contro il cosiddetto "esercito di liberazione siriano". Insieme al ministro della difesa e al generale che guida le forze anti-sommossa, è morto anche l'ex direttore dell'intelligence e cognato di Assad.
La difficoltà di arrivare a piazzare una bomba in un luogo dove l'accesso è estremamente difficile per chiunque, ha fatto pensare che ci debba essere stata la collaborazione di un "traditore" fra i personaggi di alto livello che circondano il presidente Assad.
La differenza è che i militari prussiani agivano di propria iniziativa, ed avevano effettivamente la capacità di riprendere in mano l'esercito e di condurre la Germania ad un armistizio onorevole, prima della disfatta totale. Mentre il cosiddetto "esercito di liberazione siriano" dovrebbe essere costituito da una banda di pezzenti qualunque, che degli uffici dei servizi segreti siriani conoscono a malapena l'indirizzo.
Non a caso, Assad ha denunciato questo attentato come "un altro capitolo della cospirazione USA-Israele contro la Siria".
Nei giorni seguenti all'attentato, Hitler scatenò la sua vendetta e fece mettere al muro tutti i responsabili del tentato golpe. Ma per lui ormai il destino era segnato. I russi avevano ormai iniziato la controffensiva che li avrebbe portati inesorabilmente fino alle porte di Berlino.
Assad nei prossimi giorni scatenerà la propria vendetta contro i responsabili dell'attentato, ed ha giurato di far mettere al muro tutti quelli che riuscirà ad arrestare. Ma anche per lui ormai il destino è segnato. Sarà sempre la Russia, curiosamente, ad avere in mano la chiave per decidere definitivamente la sua sorte.
Massimo Mazzucco
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