di Massimo Mazzucco
In poco più di 24 ore, l'intera muta dei media occidentali, guidata dal feroce e temibilissimo London Times, ha deciso che si tratti di suicidio. Per ora, tanto per non darla via proprio tutta, il suicidio è ancora "probabile", ma sapete già che da domani mattina la storia parlerà inevitabilmente - e irreversibilmente - del "suicidio di David Kelly".
Mentre non perdiamo un solo istante a cercare di convincerci che forse non è andata così (non saremmo su questo sito, ne noi nè voi, se ce ne fosse davvero bisogno) guardiamo invece come funzioni la subdola macchina della menzogna, e come riesca paradossalmente ad essere ancora più efficace quanda agisca a livello mondiale, come in questo caso.
Lo scandalo è esploso quando la BBC, qualche settimana fa, ha ...
NEL TEXAS DI GEORGE BUSH, VAI A LETTO CON CHI DICO IO
di Massimo Mazzucco
Los Angeles 29.6 - Ieri la Corte Suprema degli Stati Uniti ha chiuso i battenti per la pausa estiva, sparando alla rinfusa una valanga di sentenze che avevano atteso fino all'ultimo di essere prese in considerazione (la Corte ha l'obbigo di emetterle tutte, prima della chiusura del ciclo).
Fra queste, una attesissima ed importantissima riguardava i diritti degli omosessuali, e nasceva da un caso del Texas, di qualche anno fa (sotto Bush governatore), in cui due omosessuali erano stati "sorpresi" nel letto dalla polizia...
[size=small]Da Rumsfeld Berlusconi ha imparato anche il trucco della “fuga di notizie”.[/size]
di Massimo Mazzucco
Circa tre mesi fa, nel momento peggiore della campagna militare in Iraq, Rumsfeld non sapeva come fare per annunciare al mondo che la Casa Bianca gli voleva togliere il controllo delle operazioni – cosa poi avvenuta - senza farci la figura di quello che ha sbagliato tutto. Scrisse allora un finto “memo” (una nota interna), indirizzata agli altri capi dello stato maggiore, in cui esponeva loro “riflessioni” e “ripensamenti vari” di tipo strategico (come se fra loro non si parlassero già quattro volte al giorno). Peccato che qualche birichino abbia fotocopiato quel memo, e che questo sia finito sulle prime pagine di tutti i giornali. “Accidempoli”, esclamò Rumsfeld tutto seccato, mentre si dimenticava completamente di far cercare il trafugatore. Ecco che il mondo allora lesse il cambio di marcia operativo come l’effetto di un “ragionamento” di Rummy, e non come il sonoro calcio nel culo che invece si era preso quel giorno.
Ora Berlusconi non ha nessuna voglia di andare a Nassirya (perchè mai dovrebbe averla, d’altronde? Mica ci crede davvero, lui, all’onore, ai valori, al rispetto per chi rischia la vita per il tuo petrolio ecc..), e allora cosa ti fa? Guarda un pò di cosa riesce ad impadronirsi oggi il mondo italiano della comunicazione... proprio sull’ argomento! Leggete questo documento – che dovrebbe essere privato - e ditemi se davvero della gente che collabora strettamente con Berlusconi direbbe mai, a lui personalmente, cose del tipo “Non sai, non puoi sapere che cosa c'è dietro"."Nessuno di noi può conoscere certi intrighi anche internazionali.” Oppure “Libero non è solo l'organo avventuriero di proprietà dell'industriale farmaceutico ed ex portantino ospedaliero Angelucci; ma è anche il foglio che ospita il più grosso destabilizzatore della Repubblica Francesco Cossiga.” Sono informazioni “nuove” per lui, secondo voi, o piuttosto sono scritte per noi?!?
Il resto leggetelo da voi, sempre in questa chiave: c’è solo da spanciarsi dal ridere...
PERCHE' SIAMO TUTTI COLPEVOLI
di Massimo Mazzucco
8.1.04 - Il nostro paese, l’Italia, è formalmente un alleato degli Stati Uniti, della Bran Bretagna, della Spagna, eccetera eccetera, nella coalizione militare che occupa l’Iraq dal mese di Aprile. La decisione è stata regolarmente approvata dal nostro parlamento, ed è quindi espressione indiretta della volontà della maggioranza degli italiani che hanno votato questo governo.
Ora, quando si è “alleati”, in guerra, lo si è sia nel bene che nel male. Non si può sostenere gli amiconi del Pentagono per cercare di portarsi a casa qualche gocciolina di petrolio in più, ma poi fingere che non siano affari nostri quando le loro truppe fanno cose, per mettere le mani su quel petrolio, come quella che hanno fatto ieri a Falluja: quando una pattuglia di 35 americani è stata improvvisamente attaccata, a colpi di arma da fuoco, da un edificio nelle vicinanze....
SOPRA LE NOSTRE TESTE
di Massimo Mazzucco
(Questo articolo è stato scritto nel dicembre 2003, poco prima della cattura di Saddam, e subito dopo l'attentato al treno in Cecenia).
Ieri, durante un viaggio-lampo in Europa di cui i media non sono stati informati, George Bush si è segretamente incontrato con Vladimir Putin, in una saletta appartata di un noto ristorante di Berlino. Ecco la trascrizione della loro conversazione, ottenuta grazie ad un microfono che noi stessi abbiamo piazzato direttamente nel cappuccio della stilografica del presidente americano.
Ciao Vlad, come va?
Bene, bene, e tu?
Un traffico... scusa il ritardo. Stai, stai.... Hai già ordinato?
SADDAM È UFFICIALMENTE “PRIGIONIERO DI GUERRA”. Di colpo gli USA si ricordano della Convenzione di Ginevra.
11.01.04 - Washington ha annunciato che “Saddam è considerato a tutti gli effetti un prigioniero di guerra”, e sarà quindi trattato nel pieno rispetto della Convenzione di Ginevra. Sarà comunque il popolo iracheno - ha concluso il comunicato - a giudicarlo e a decidere la sua sorte.
A parte il fatto che la stessa Convenzione – come già l’ONU - non riconosce alcun diritto ad una nazione sovrana di invaderne un’altra a suo piacimento, questa dichiarazione grondante di nobiltà fa subito venire dei sospetti macroscopici, visto che l’esercito USA ammazza quotidianamente civili a destra e a manca – cosa che la Convenzione sconsiglia vivamente di fare - senza porsi troppi problemi, nè di ordine morale, nè certo legale.
E infatti si scopre che al cosiddetto “governo iracheno provvisorio” – quelli che si ritoverannno fra qualche mese la patata bollente di Saddam - la decisione non è piaciuta affatto, poichè loro...

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