Un piccolo segreto da regalare a chi sostiene che l’America “esporta democrazia”
di Massimo Mazzucco
A chi oggi sostiene che, con la “cattura” di Saddam, Bush in fondo non avesse tutti i torti ad invadere una nazione sovrana, a chi sostiene che davvero l’America (e con essa l’Italia “alleata”) esporti libertà e democrazia nel mondo, potete sempre proporre questo piccolo indovinello che serva a riportarli un pò di più con i piedi per terra.
Dopo la guerra mondiale, la nazione X, sotto occupazione straniera da molti anni, era finalmente riuscita a liberarsi dagli invasori, grazie anche all’aiuto della CIA (allora OSS), che aveva messo in piedi e segretamente aiutato un tale Y a condurre la liberazione. Finalmente stabilita una data per delle elezioni democratiche, che avrebbero eletto il primo parlamento nazionale nella storia di quel popolo.... ... l’America si rese conto che Y, ormai popolarissimo, sarebbe stato eletto a grande maggioranza come capo dello stato, e ciò a Washington non piaceva più di tanto. Fu così che l’America, violando gli accordi di Z, preferì instaurare un dittatore in una parte di quella la nazione, spaccandola brutalmente in due, e dando così inizio ad un conflitto che sarebbe durato circa quindici anni, e che avrebbe causato alla fine più di due milioni di morti.
Il probabile vincitore delle elezioni democratiche si chiamava Ho-Chi-Min, gli invasori espulsi erano i francesi, gli accordi violati quelli di Ginevra, il dittatore imposto nella parte Sud Diem, e la nazione, ovviamente, era il Vietnam.
La democrazia la esportiamo, evidentemente, solo quando dopo, a comandare, possiamo metterci chi piace a noi.
Massimo Mazzucco