di Marco Cedolin
Confidustria a più riprese rimbrotta contro la decisione del governo di sospendere le concessioni relative alle grandi opere non ancora cantierizzate, fra le quali alcune tratte TAV, lamentando il fatto che l’istituzione delle gare di appalto allontanerà nel tempo la partenza dei lavori. Il governo e tanta buona stampa scoprono improvvisamente ciò che in tanti ripetevamo da anni inascoltati, e cioè come le tratte TAV nostrane stiano costando mediamente tre volte più di quanto non accada negli altri paesi e 4 volte di più di quella che era la spesa preventivata. Mauro Moretti, Amministratore Delegato di RFI imputa il rialzo dei costi alle compensazioni di cui vengono fatte oggetto le voraci amministrazioni locali, dimenticando come solo grazie a questa sorta di “dispersione di denaro a pioggia” sia stato possibile indurre comuni e province a “chiudere entrambi gli occhi” sulla devastazione ambientale imposta ai loro territori.
Ma mentre si percepisce nettamente la sensazione che le nuove gare di appalto, spacciate come la panacea per tutti i mali, lungi dal risolvere il problema in qualche sua parte, si dimostreranno semplicemente l’ennesimo esempio di spoil system all’italiana, finalizzato alla raccolta di nuove prebende, …
Notizie e riflessioni su una delle più grandi "false flag" del 1939
di Enrico Voccia
Assai spesso, discutendo dell'11/9, alle critiche alla Versione Ufficiale dei Fatti si risponde opponendo l'idea che un coinvolgimento dell'amministrazione USA negli avvenimenti è molto improbabile, in quanto il numero di persone che avrebbe dovuto essere coinvolta sarebbe dovuto essere molto alto, che il paese è piccolo e la gente mormora e che prima o poi qualcuno avrebbe vuotato il sacco. Alcuni a questo genere di obiezioni rispondono con un approccio empirico, mostrando che questo numero non doveva essere chissà quanto elevato. Altri, che sostanzialmente si riconoscono in quest'approccio, mettono inoltre in evidenza il fatto che “vuotare il sacco” significherebbe, per la persona che lo facesse, un bel viaggetto dritto, se gli va bene, verso un processo che si concluderà con la pena capitale, se gli va male, verso il linciaggio.
Seguendo l'approccio teso a ridimensionare il numero di persone che avrebbero preso parte all' "inside job" dell'11/9, l'esempio storico più calzante è certo quello dell'incendio del Reichstag.
Oggi, il ritrovamento di vari documenti probatori e le confessioni al Processo di Norimberga, ci permettono, infatti, di ricostruire l'evento in questi termini: nel 1933 un piccolo gruppo di nazisti, al massimo una decina, ...
La testimonianza dell'ex Ministro dei Trasporti Norman Mineta, davanti alla 9/11 Commission, rappresenta, per ricerca gli eventi dell'11 Settembre 2001, una delle indicazioni più lampanti della complicità dell'amministrazione, e nello specifico di Richard Cheney, negli attentati terroristici di quel giorno.
Link diretto
La 9/11 Commission, conscia di ciò, si è limitata ad ignorare questa testimonianza ma altri...
Qui di seguito trovate l'intero contributo di luogocomune passato su Matrix il 16.04.07, diviso in cinque blocchi: Introduzione + difesa aerea, Pentagono, Torri Gemelle + United 93, WTC7, Testimonianze.
1 parte - Introduzione + difesa aerea
In questo segmento
a) viene sottolineato come i difensori della versione ufficiale si appoggino sistematicamente ad un documento - il Rapporto della Commissione 9/11 - che viene denunciato come ricettacolo di menzogne non solo dai "teologi" di passaggio, ma da senatori in carne ed ossa, e addirittura dal presidente e vice presidente della Commissione stessa, una volta liberati dal loro impegno ufficiale !!!
b) scopriamo come avrebbe fatto Rumsfeld a impedire che la difesa aerea funzionasse a dovere, senza necessariamente coinvolgere "centinaia di persone" nel complotto.
AVVISO ai nuovi visitatori: Per domani (martedi) sarà pronta una guida completa a tutti i materiali presenti sul sito sull'argomento "undici settembre", compreso un "percorso guidato" per chi ancora conosce poco l'argomento.
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Come abbiamo visto poco fa in trasmissione, la questione non è affatto "mazzucco vs. debunkers", ma bugie contro verità. E una delle più importanti verità è finalmente stata mostrata in tutta la sua evidenza: la Torre numero 7 non è affatto caduta da sola, ma è stata demolita intenzionalmente. Soltanto un "cieco di professione" a questo punto potrà sostenere ...
Mancano poche ore allo showdown governativo americano che ha assunto ormai una valenza politica che trascende di gran lunga il fatto stesso. Il Ministro di Giustizia Alberto Gonzales, pupillo "intoccabile" del Presidente Bush, comparirà domani di fronte alla commissione parlamentare - a maggioranza democratica - che vuole chiarimenti sugli improvvisi licenziamenti di otto giudici federali, firmati da Gonzales nei mesi scorsi.
Come abbiamo già chiarito in precedenza, Gonzales aveva attribuito i licenziamenti a motivi futili e non correlati fra di loro, mentre sembra che esistesse un vero e proprio piano di "epurazione", originato dalla Casa Banca (Karl Rove), inteso a rimpiazzare l'intero corpus dei giudici federali (97 in tutto), sostituendoli progressivamente con personaggi più favorevoli ideologicamente all'amministrazione ora al governo.
Nonostante le pressanti richieste di dimissioni da parte democratica, finora Gonzales ha tenuto botta, sostenendo che il piano di "epurazione" non è mai esistito, e che lui stesso non aveva mai pensato a dei sostituti prima dei licenziamenti stessi. A sua volta la Casa Bianca ha negato di aver mai avuto con Gonzales contatti specifici al riguardo. Ma il New York Times ha reso pubblica ieri una e-mail "riservata" di Kyle Simpson, capo-gabinetto di Gonzales, …
di Marco Cedolin
Gli incidenti sul lavoro sono da sempre una piaga spaventosa accuratamente epurata dall'informazione. Sui giornali da sempre trovano spazio solo nei trafiletti nascosti ed io stesso che quando scrissi il libro sul TAV volli inserire nome e cognome di tutti coloro che costruendo le tratte TAV avevano perso la vita, dannai non poco per risalire a quei dati.
Anche per Olimpiadi di Torino denunciammo in molti (anche la CGIL lo fece) il numero impressionante di incidenti sul lavoro nei cantieri, dove la maggior parte dei lavoratori erano immigrati in nero, ma giornali e TV non dedicarono neppure una riga all'argomento.
Oggi invece improvvisamente, in concomitanza alla proposta di un ddl sulla sicurezza del lavoro (che nessuno ha ancora letto), i morti sul lavoro diventano argomento da prima pagina, …
Su un articolo di Le Monde del 22 settembre 2001, mentre gli americani si organizzavano per attaccare l'Afghanistan, il colonnello russo Iouri Shamanov, veterano della guerra in Afghanistan (persa dai russi 12 anni prima), dichiarava: "Se gli americani entrano in guerra, provo pietà per questi ragazzi, per le loro madri, le loro sorelle e i loro fratelli. Sarà dieci volte peggio del Viet-Nam." E poi: "Facendo soffrire la popolazione civile, i Russi divennero dei nemici per gli Agfhani. Gli americani dovranno evitare di ripetere i nostri errori."
Alle sue parole si aggiungevano quelle del generale russo Boris Grumov, che raccomandava agli americani la lettura del testo "Afghanistan" di Friedrich Engels, scritto oltre un secolo prima, in relazione alle tre disastrose guerre Anglo-Afghane, nelle quali inutilmente la Gran Bretagna aveva cercato di impadronirsi del territorio afghano. "Se i membri del Politburo avessero letto questo libro - diceva Grumov nell'articolo - è altamente improbabile che avrebbero preso la decisione di intervenire [in Afghanistan] nel 1979."
Come nacque il testo di Engels
La critica al colonialismo, soprattutto inglese, costituisce naturalmente uno dei filoni principali del discorso politico della coppia Marx-Engels, a metà del XIX secolo.
Partendo da un sunto che aveva fatto del libro di John W. Kaye, ...
Come è nata la Storia? Difficile risposta, ma il primo che ci ha provato, Erodoto di Alicarnasso, ci dice il perché: per fare in modo che le opere grandi e meravigliose compiute dai Greci e dai non-Greci venissero ricordate nel tempo e non perdesso la fama che meritavano.
E cosa sceglie di narrare il nostro primo storico? Le Guerre Persiane, cioè il duplice tentativo (nel 490 a.C. e nel 480/79 a.C.) da parte dell'Impero Persiano di annettere la Grecia al suo immenso territorio.
E davvero Erodoto consegnerà al ricordo perenne le gesta di quegli uomini, se ancora oggi i figli di quella cultura affollano le sale dei cinema per ammirare le gesta dei Greci che combattono e sconfiggono i Persiani. Parliamo di 300, il film di Zack Snyder presentato all'ultimo Festival del Cinema di Berlino, che molto sta facendo discutere.
Il film, come è noto, narra della battaglia delle Termopili, un manipolo di fanti greci ad affrontare un enorme esercito persiano. Il film è tratto da un fumetto, anzi, da un “romanzo grafico”, come si usa dire oggi. Tuttavia la storia, di per sé molto semplice, è quella raccontata da Erodoto, nel settimo libro delle sue Storie.
Per prima cosa cerchiamo di sgombrare il campo dagli impacci: la verosimiglianza e la storicità. In questo caso occorrerà portare il discorso sul piano di una doppia aderenza: ...
Sorpresina in agrodolce per le forze dell'ordine milanesi che ieri hanno avuto a che fare con una piccola "rivoluzione cinese" nella centralissima via Paolo Sarpi di Milano.
L'incidente sarebbe scaturito dalle proteste di una donna cinese per una contravvenzione, ma vi sono svariati indizi che suggeriscono che l'incidente sia stato addirittura provocato dagli stessi abitanti del quartiere, nella stragrande maggioranza cinesi, al culmine di una escalation di rapporti poco sereni con le autorità comunali.
É sin dagli anni '70 che la zona attorno all'Arco della Pace, a Milano, è abitata da una percentuale sempre crescente di immigrati cinesi, che però si sono sempre adeguati rapidamente ...
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Questo è un accorato appello che ti viene rivolto da un gruppo di persone che hanno familiari colpiti da gravi forme di tumore.
Nella ricerca disperata di ulteriori terapie da affiancare alle terapie convenzionali nei casi in cui non si ottengono gli effetti sperati, abbiamo scoperto le ricerche del Dott. Silvio Buzzi di Ravenna riguardo al CRM197, un derivato della tossina difterica in grado di bloccare l’avanzata del tumore e a volte di farlo regredire.
Le scoperte del dott. Buzzi, sebbene pubblicate su prestigiose riviste scientifiche, internazionali come The Lancet, Cancer Research, Cancer Immunology Immunotherapy e Therapy, American Association for Cancer Research, ...
Leggi tutto: Un dinosauro di nome MOSE