Sorpresina in agrodolce per le forze dell'ordine milanesi che ieri hanno avuto a che fare con una piccola "rivoluzione cinese" nella centralissima via Paolo Sarpi di Milano.
L'incidente sarebbe scaturito dalle proteste di una donna cinese per una contravvenzione, ma vi sono svariati indizi che suggeriscono che l'incidente sia stato addirittura provocato dagli stessi abitanti del quartiere, nella stragrande maggioranza cinesi, al culmine di una escalation di rapporti poco sereni con le autorità comunali.
É sin dagli anni '70 che la zona attorno all'Arco della Pace, a Milano, è abitata da una percentuale sempre crescente di immigrati cinesi, che però si sono sempre adeguati rapidamente ... ... ai nostri usi e alle nostre leggi, distinguendosi casomai per la loro competitività nel settore della valigeria e affini. Ma la situazione attuale pare che comporti un vero e proprio braccio di ferro fra la collettività dei cinesi di tutta la zona e il Comune di Milano, per la scelta di quest'ultimo di trasformare via Paolo Sarpi in isola pedonale.
Senza minimamente sognarci di provare a stabilire "chi abbia ragione" e "chi abbia torto", c'è una sola considerazione importante da fare: se invece di un quartiere di cinesi fosse stato un quartiere di islamici a ribellarsi in quel modo, dove sarebbe in questo momento Roberto Calderoli? Tranquillo a casa sua a guardare la partita, oppure sulle barricate di Corso Sempione, a guidare con la spada sguainata la "crociata finale" contro gli infedeli traditori assassini invasori "che mettono a repentaglio la nostra sicurezza, il nostro lavoro e la serenità delle nostre famiglie?"
Di certo da oggi non saranno rose e fiori nemmeni per i cinesi, anche perchè qualunque forma di xenofobia porta voti a chi la alimenta, ma non stupisce il fatto che per due etnie parimenti distanti ed "aliene" dalla nostra - quindi, almeno teoricamentre, altrettanto "pericolose" - l'una scateni al massimo qualche borbottìo in più, mentre l'altra avrebbe scatenato una vera e propria mattanza nazionale?
Massimo Mazzucco