di Stefano Serafini
Come ampiamente previsto, cazzotti contro la "marcia gay" tentata a Mosca, alla quale infatti le autorità non avevano concesso autorizzazione.
La marcia era talmente spontanea e desiderata dagli omosessuali russi, che fra i quattro gatti presenti la metà era composta da stranieri e giornalisti giunti apposta in prima classe per portare, impavidi e arditi, la fiaccola della civiltà occidentale ai rozzi orsi dell'Est (incuranti, probabilmente perché troppo impegnati a sgranocchiar bambini).
In gloriosa rappresentanza del nostro Paese, oltre ai soliti radicali, il parlamentare transex Vladimir Luxuria (c’è motivo di credere che il biglietto lo abbiamo pagato noi contribuenti), il quale però ha schivato i cazzotti, e si è beccato solo qualche uova. Dai "nazionalisti ortodossi" (???), dice la Rai con la solita raffinata competenza, anch'essa pagata da noi contribuenti: in Italia tutto fa brodo per parlare della "insostenibile situazione dei diritti umani in Russia", come chiosa il giornalista Canciani.
Cogliamo l'occasione per segnalare un dettaglio, in terra di Sarkozy. Per la prima volta da almeno un decennio, a Cannes un film viene inserito all'ultimo momento, ...
di F. S. (Florizel)
Gli abitanti di Serre e di Montecorvino Pugliano, come anche quelli di Acerra e di Terzigno, ne sono ormai sommersi. Se la ritrovano ovunque, in casa, nelle scuole, negli uffici pubblici e magari perfino nelle coscienze.
Immondizia? No: solidarietà.
E’ così che il governatore Bassolino definisce l’obbligo da parte di quelle popolazioni ad “accogliere” nel loro territorio i rifiuti dell’intera provincia, simbolizzati mediaticamente da tonnellate di putridume che inondano strade e quartieri di un capoluogo che da decenni vive, per un motivo o per un altro, in stato di “emergenza permanente.
Questa è la conclusione a cui si giunge leggendo tra le righe di un’intervista del 23 maggio 2007 ad Antonio Bassolino, che sembra, in questa occasione, particolarmente affezionato alla retorica della “solidarietà”.
"Ma c'è un precedente, e risale a quando ero sindaco di Napoli. Allora, durante una crisi analoga a quella attuale, io accolsi l'invito del prefetto Improta che mi chiese di fare arrivare nella discarica di Pianura, ovvero dentro la città di Napoli, i rifiuti dell'intera regione. E io andavo la sera a convincere i miei concittadini a lasciar passare i camion di rifiuti di tutta la Campania nella discarica della città di Napoli. In quell'occasione noi napoletani abbiamo dato un grandissimo segnale di solidarietà all'intera regione".
E a Pianura si beccarono la discarica.
Dunque, una strigliata diretta ai sindaci delle zone in agitazione contro le discariche, “richiamati” al ruolo che sembra competere loro ...
La nuova strategia imperiale di Washington in Venezuela
di Chris Carlson - Traduzione di Eleonora Volpe
Washington sta perfezionando una nuova strategia imperialistica - già sperimentata in Serbia nel 2000 - per mantenere la propria supremazia nel mondo. Mentre le invasioni militari e l'installazione di dittature erano il sistema tradizionale per controllare le popolazioni straniere e tenerle fuori dei piedi, di recente il governo USA ha sviluppato una nuova strategia, meno complicata e brutale, ma molto più sottile. Così sottile, da risultare quasi invisibile.
È stata talmente invisibile in Serbia, che nessuno sembra averla notata nel 2000, quando il governo è stato rovesciato, il paese è stato aperto a privatizzazioni in massa e un enorme numero di industrie e imprese del settore pubblico e le risorse naturali sono cadute nelle mani degli USA e delle multinazionali. Allo stesso modo, ben pochi hanno notato come, di recente, siano state vittime della stessa strategia - e con gli stessi risultati - molti paesi dell'ex-blocco Sovietico.
I paesi che non cedono alle pretese dell'impero e dell'espansione del capitalismo globale vengono fatti oggetto di un ben congegnato piano segreto ...
di Marco Cedolin
L’ultimo rapporto IPCC concernente i cambiamenti climatici ha impietosamente messo in luce lo stato di grave malattia in cui versa il nostro pianeta, devastato pesantemente da oltre 50 anni di pratica sviluppista, passati ad inseguire il miraggio della crescita infinita. Non tutti gli scienziati sono concordi nel definire l’entità dell’effetto serra o nel determinare l’esatto ritmo di crescita delle temperature nei decenni a venire, ma al di là di ogni ragionevole dubbio si palesa l’evidenza che esiste un grosso problema al quale occorre porre rimedio in tempi brevi, prima che i processi degenerativi divengano irreversibili.
Sarebbe stato logico attendersi come prima reazione che venisse messo in discussione proprio quel modello di sviluppo ispirato alla crescita che ha ingenerato il problema, ma logica e raziocinio quasi sempre latitano quando ci si trova di fronte ai grandi interessi economici. Così i “sacerdoti del progresso” ormai impossibilitati a negare i risultati catastrofici del loro operato hanno intuito come anche il peggiore dei problemi possa diventare la migliore delle opportunità qualora gestito a proprio uso e consumo e quale occasione potrebbe essere migliore di questa per coniugare crescita dei consumi e crescita “ecologica” in un’ottica d’incremento del loro tornaconto?
La macchina pubblicitaria ed i pennivendoli di ogni razza e colore hanno immediatamente assimilato per osmosi l’importanza del business ecologico ...
Di Enrico Sabatino
Il Libano, dopo mesi di relativa calma apparente, è ripiombato improvvisamente nel caos in seguito ad un’ondata di violenza - la peggiore dalla fine della guerra civile nel 1990 - che in tre giorni di combattimenti tra l’esercito regolare libanese e i miliziani del gruppo Fatah al-Islam ha provocato almeno 81 morti nel campo profughi di Nahr al-Bared, che secondo stime ONU ospita circa 40.000 profughi, ed e' solo uno dei 12 campi profughi palestinesi in Libano che danno rifugio a un totale di 200.000 persone (la metà dei 400.000 rifugiati presenti nel Paese).
Ma contemporaneamente si sono registrati anche due attentati dinamitardi a Beirut e uno nella città drusa di Aley, un miliziano si è fatto esplodere in un appartamento di Tripoli e l'Unrwa (l'agenzia dell'ONU per l'assistenza ai rifugiati palestinesi) ha sospeso la distribuzione degli aiuti a Nahr al-Bared dopo che un suo convoglio e' stato bersagliato dai colpi di cecchini, che hanno causato almeno due morti tra i palestinesi che stavano ricevendo gli aiuti.
E’ stata annunciata una serie di tregue che hanno però retto solo per poche ore, ma quantomeno sono servite a circa 10.000 profughi palestinesi di Nahr al-Bared per lasciare il campo e spostarsi nel vicino campo di Beddawi e verso Tripoli; ma anche l'esercito libanese e i miliziani di Fatah al-Islam hanno approfittato della tregua ...
All’inizio della corsa allo spazio, negli anni ‘60, girava una barzelletta molto divertente: al ritorno sulla terra di Yuri Gagarin, Krutschev dà una colossale festa al Cremlino. Durante le festa il leader russo prende da parte Gagarin e gli dice a bassa voce: “Senti, vorrei chiederti un grande piacere. Io sono certo che tu, da lassù, abbia capito che Dio esiste. Ti dispiace però, per ovvii motivi, non dire nulla?” Qualche settimana dopo Gagarin è a Roma, dove la sua impresa viene festeggiata con altrettanto entusiasmo dagli italiani. Alla festa è presente anche il Papa, che a un certo punto si avvicina a Gagarin e gli dice sottovoce: “Avrei un grande favore da chiederti. Io sono certo che tu, da lassù, abbia capito che Dio non esiste. Ti dispiace però, per ovvii motivi, non dire nulla?”
Indipendentemente dal fatto che siano davvero arrivati sulla Luna, i cosiddetti “moonwalkers” hanno certamente orbitato nel vuoto atmosferico, a qualche centinaio di chilometri dalla superficie terrestre, e sono stati a diretto contatto con il profondo infinito che ci circonda. In questo senso è molto interessante vedere che fine abbia fatto ciascuno di loro, dopo un’esperienza che in un senso o nell’altro deve certamente averli toccato nel profondo.
Innanzitutto, bisogna notare che entro un anno dall’ultima missione lunare (1972) tutti i moonwalkers avevano lasciato la Nasa. Una statistica certamente curiosa, visto che lo status di “eroi” che avevano acquisito gli avrebbe permesso di accomodarsi in posizioni di tutto rilievo, con un salario di certo soddisfacente. Invece solo due di loro sono rimasti nell’ambito dell’industria aerospaziale, ma comunque lontani dalla “famiglia” in cui erano cresciuti, mentre gli altri si sono dispersi come i componenti di una banda rock che si disintegri all’apice del successo. Tre di loro sono morti entro pochi anni, e non tutti in circostanze cristalline. Alan Bean si è messo a dipingere quadri, Neil Armstrong si è chiuso in un silenzio impenetrabile, ...
L'Associazione Pazienti Omeopatici - A.P.O. Italia, nata a Napoli nel 1991 per tutelare gli interessi di coloro che dal trattamento omeopatico ricevono beneficio, non può fare a meno di far sentire la propria voce di fronte a quanto è stato dichiarato in un documento congiunto di scienziati aderenti all'associazione 'Galileo 2001', al 'Gruppo 2003' e alla Societa' italiana di medicina interna, discusso in un Convegno a Milano. Gli "scienziati" hanno dichiarato: "Le medicine alternative, in cui rientrano l'agopuntura e l'omeopatia, non devono essere equiparate alla medicina ufficiale". Tale affermazione (maturata non si sa come, vista l'assenza di specifiche competenze nel campo delle MNC), alla luce dei princìpi di libertà di scelta terapeutica del paziente e di libertà di cura del medico, in realtà è pervasa dal convincimento che esista un unico protocollo terapeutico scientificamente valido, costituito dalla cosiddetta Medicina Convenzionale; mentre le altre terapie (peraltro affastellate sotto la generica dizione di medicine "alternative" obliterandone le profonde diversità di storia e di valenza scientifico-culturale), costituiscono una sorta di medicina di dubbia efficacia. Atteggiamento che si rivela frutto di ingiustificata presunzione ...
di Enrico Sabatino
Nei giorni scorsi in Pakistan si è registrata la più forte esplosione di violenza politica degli ultimi venti anni. Una violenza che covava da tempo ma che, in seguito alla rimozione d’autorità del Presidente della Corte Suprema Iftikhar Chaudhry da parte del Presidente Musharraf, avvenuta il 9 Marzo scorso, e con l’avvicinarsi delle elezioni generali del prossimo autunno, si è materializzata repentinamente, con prospettive incerte e potenzialmente devastanti.
Il giudice Chaudhry è stato rimosso da Musharraf con le accuse di abuso di potere e corruzione, ma in realtà perché si opponeva al suo ennesimo colpo di mano per rimanere al potere, attraverso l’attuazione del suo incostituzionale e impopolare progetto di farsi rieleggere presidente per altri cinque anni dall'attuale parlamento - a lui fedele - invece che da quello che verrà rinnovato con le elezioni di Ottobre, e che probabilmente vedrà un cambio di maggioranza.
Infatti la Corte Suprema sarà chiamata presto a pronunciarsi sulla legittimità del doppio ruolo di Musharraf (Presidente e Capo delle Forze Armate) ...
di Giorgio Codazzi
Ogni qual volta il colosso di Redmond esce con un suo nuovo sistema operativo, arriva la solita pioggia di critiche da parte del resto del mondo.
Che Microsoft abbia ormai da tempo una posizione di monopolio era evidente a tutti da un pezzo, fatta eccezione per l'antitrust americano (assieme alla attuale amministrazione americana) che chiude tutte e due gli occhi e favorisce in modo più o meno palese la presenza monopolista sul mercato del gigante informatico. Che questa posizione di predominio abbia poi nei fatti imposto prodotti scadenti, se non proprio truffaldini, non é altrettanto evidente (mancano i necessari confronti nella maggior parte dei casi), ma quanto meno é razionalmente accettabile.
Tuttavia una delle leggi fondamentali per la sopravvivenza del mercato é che non vi siano attori che mantengano posizioni di predominio assoluto per un tempo troppo lungo. Come la spiaggia: piccole onde accontentano molte persone e ne scontentano poche, ...
Leggi tutto: E continuano a mangiare i bambini...