L'Associazione Pazienti Omeopatici - A.P.O. Italia, nata a Napoli nel 1991 per tutelare gli interessi di coloro che dal trattamento omeopatico ricevono beneficio, non può fare a meno di far sentire la propria voce di fronte a quanto è stato dichiarato in un documento congiunto di scienziati aderenti all'associazione 'Galileo 2001', al 'Gruppo 2003' e alla Societa' italiana di medicina interna, discusso in un Convegno a Milano. Gli "scienziati" hanno dichiarato: "Le medicine alternative, in cui rientrano l'agopuntura e l'omeopatia, non devono essere equiparate alla medicina ufficiale". Tale affermazione (maturata non si sa come, vista l'assenza di specifiche competenze nel campo delle MNC), alla luce dei princìpi di libertà di scelta terapeutica del paziente e di libertà di cura del medico, in realtà è pervasa dal convincimento che esista un unico protocollo terapeutico scientificamente valido, costituito dalla cosiddetta Medicina Convenzionale; mentre le altre terapie (peraltro affastellate sotto la generica dizione di medicine "alternative" obliterandone le profonde diversità di storia e di valenza scientifico-culturale), costituiscono una sorta di medicina di dubbia efficacia. Atteggiamento che si rivela frutto di ingiustificata presunzione ...
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