di Marco Cedolin
Molte volte si viene colti dalla tentazione di fingere che tutto quello che ci risulta sgradevole semplicemente non esista.
Ci sono stati comunisti che hanno trascorso decenni della loro vita leggendo solamente l'Unità, prendendo visione di una realtà irreale ma a loro gradita e ritenendo che tutti gli altri giornali fossero mendaci in quanto di realtà ne raccontavano altre che a loro non piacevano. Così hanno fatto fascisti leggendo solo il Secolo d'Italia, leghisti leggendo solo La Padania ecc.
In Valle di Susa la reazione dei cittadini di fronte a giornali e TV che raccontavano di accordi fra i sindaci ed il governo e vaticinavano di un nuovo TAV che stava per “partire” con la benedizione più o meno entusiasta delle amministrazioni locali, è stata una reazione di chiusura. La maggior parte dei Valsusini ha continuato a difendere con ostinazione la “buona fede” dei propri sindaci, attaccati dall’operato dei giornalisti che miravano a screditarli, fino ad arrivare al punto di affermare che qualunque fonte d’informazione stesse mentendo mentre avrebbero contato solo le parole che sarebbero uscite dalla bocca dei propri sindaci.
Quando quasi una settimana dopo il tavolo romano del 13 giugno i sindaci (o meglio il Presidente della Comunità Montana Bassa Valle di Susa Antonio Ferrentino, proclamatosi unico amministratore deputato a parlare in vece di tutti gli altri) hanno finalmente parlato di fronte a 3000 persone riunite in assemblea popolare, ...
L'8 Settembre è una data strana, per l'Italia. Beppe Grillo, nel suo recente intervento al Parlamento Europeo, l'ha chiamato “il giorno della liberazione”, alcuni lo hanno definito, invece, il giorno della vergogna, ma forse sarebbe più corretto definirlo “il giorno dell'abbandono”.
Quell'8 Settembre di sessantaquattro anni fa, infatti, è stato il giorno in cui l'Italia fu abbandonata a sé stessa dai propri governanti ed il risultato fu la guerra civile.
La abbandonò il re Vittorio Emanuele III che al mattino poteva ancora proclamare all'ambasciatore tedesco la fedeltà dell'Italia alla Germania mentre alla sera si dava, precipitosamente alla fuga...
Nessuna giornata negli Stati Uniti è festeggiata con passione e partecipazione al pari del 4 Luglio.
Ogni Americano riconosce con ammirazione ed orgoglio i grandi risultati ottenuti dai Padri Fondatori con la loro riuscita guerra di Liberazione dall'Impero Britannico e la dichiarazione di Indipendenza.
Tuttavia, ogni anno che passa vengono sottratte ai cittadini Statunitensi un numero sempre maggiore e ormai, si teme, in inarrestabile ascesa, di quelle libertà civili duramente conquistate da quegli stessi uomini che vengono incensati nel corso di questa giornata, con parole che nell'attuale contesto risultano ormai svuotate di significato, come Patriottismo, ma anche Libertà, Indipendenza...
Cosa dovrebbe realmente significare l'espressione di "Patriota", e cosa è invece diventata oggi ?
Prova a spiegarlo in un discorso al Congresso degli Stati Uniti il candidato alle Presidenziali 2008 Ron Paul, costantemente ignorato da quegli stessi mezzi di informazione che con grande fanfara anche quest'anno celebrano la famosa ricorrenza.
(segue trascrizione)
Se potessi esprimere un desiderio, chiederei di incontrare di persona il giornalista che ieri ha scritto in un articolo dell’ANSA la seguente frase: ”Di giorno medici esemplari negli ospedali pubblici del Regno Unito ma fuori servizio spietati terroristi in cerca di strage: persino i più navigati investigatori di Scotland Yard sono rimasti sconcertati alla scoperta che era tutta composta da discepoli di Ippocrate la cellula di Al Qaida all'origine dei falliti attentati del week-end scorso a Londra e a Glasgow.”
Se potessi incontrare questo giornalista gli chiederei: “Ma lei, quando scrive, si rende conto di quello che fa, oppure lavora in una specie di trance subliminale? Intendo dire, le parole – quei gruppi di lettere che stanno tutte unite, e che si separano normalmente da uno spazio bianco – lei le riconosce l’una dall’altra? Lei lo sa che ciascuna parola ha un significato diverso, e che le parole vengono scelte in base a questo significato, in modo che leggendole tutte in fila si possa ottenere un pensiero sensato? Oppure per lei le parole sono soltanto i frammenti anonimi di un puzzle, apparentemente tutti uguali, da rovesciare a caso sulla pagina che deve riempire?
Perchè c’è un piccolo problema, signor giornalista, visto il mestiere che fa: quello che lei scrive, la gente lo legge. E quando lo legge, di solito ci crede, e ci crede perchè si fida di lei. Si fida per abitudine, per rispetto intrinseco della sua professione, oltre che per rispetto della eventuale testata “autorevole” per cui lavora. E quando la gente crede una cosa, si comporta di conseguenza. Se lei scrive che “la cellula di Al Qaida era tutta composta da discepoli di Ippocrate”, si rende conto che da oggi in poi molte persone andranno dal dottore con un atteggiamento diverso? Sono stato da un medico che mi ha prescritto una cura di ferro per l’anemia – dirà qualcuno – solo che non mi fido, ...
Queste immagini (che pubblicammo già in passato) sono delle schermate del sito della CNN che risalgono al 2002, ovvero alla “preistoria” del terrorismo mondiale.
Fu un grande scoop allora, per la CNN, aver rinvenuto delle “videocassette di Al-Queda” in cui si svelavano le tecniche segrete di guerriglia di questo gruppo ancora praticamente ignoto al mondo occidentale. Riusciamo forse così a spiegarci meglio la sofisticatezza dell’ultimo attentato – per fortuna sventato – che avrebbe altrimenti ucciso “centinaia di persone” e “devastato” mezzo quartiere di Londra.
Ai chiodi con la benzina ci si arriva per evoluzione, mica di colpo.
Didascalia: La cassetta mostra dei membri di Al-Queda che si esercitano in varie tecniche di cattura ostaggi.
Tecnica strepitosa, da rubare immediatamente e fare nostra. Praticamente funziona così: si parcheggia l’auto con le portiere aperte, poi si attende che la persona da sequestrare si avvicini, attratta magari da una musica armoniosa, e di colpo le si urla alle spalle: “Sali in macchina bastardo o ti riempio il culo di pallettoni”. Geniale, davvero. (Notiamo fra l’altro che in tutti questi anni Al-Queda non ha mai rapito nemmeno una gallina zoppa. Ma la tecnica va tramandata, ovviamente, ...
In occasione dell’ultimo “speech” di Keith Olbermann riportiamo in testa questo articolo di qualche giorno fa. (Segue traduzione completa del testo in italiano).
Sembrava troppo bello che qualcuno dell’amministrazione Bush finisse davvero in galera, per uno qualunque dei mille reati commessi da questi personaggi dal giorno in cui si insediarono a Washington, sette anni fa.
E infatti oggi Bush ha pensato bene di condonare a Scooter Libby l’intera pena di due anni e mezzo di carcere, ...
di Giorgio Mattiuzzo
In principio fu l'invasione del Kuwait. Poi fu il rogo dei pozzi petroliferi. Poi ci furono la repressione dei Curdi. Poi la mancanza di elezioni. Poi la pianificazione dell'11 settembre. Poi le armi di distruzione di massa. Poi l'antrace. Insomma, è dal 1990 che – per una ragione o per l'altra – l'Iraq viene invaso e bombardato, sottoposto ad embargo e ridotto alla fame.
Alla fine, nel 2003, il duetto Bush/Blair (quello che adesso porterà la pace in Palestina) ha dato il colpo finale: occupazione di tutto il territorio, scioglimento di esercito e polizia, arresto dei membri del governo, condanna a morte delle principali personalità pubbliche, estromissione dalla gestione della cosa pubblica di tutti coloro che vi lavoravano fino al giorno dell'invasione.
Fatto questo, Bush si rivolge alle Nazioni Unite ed afferma che l'Iraq è in una situazione disastrosa e che ha bisogno di essere ricostruito. L'Onu allora affida ad Usa e Gran Bretagna, insieme ad altri, la ricostruzione e la messa in sicurezza dell'Iraq. E fu così che l'invasore divenne pacificatore. Il distruttore si fece ricostruttore. Il nemico divenne alleato.
La gestione del Paese ha avuto come risultato la mancanza di acqua potabile; la mancanza di energia elettrica; l'arresto della produzione di petrolio; la nascita di gruppi armati ...
di Claudio Negrioli
Come da molti previsto, il recente cambio di consegne tra l'uscente Tony Blair e l'entrante Gordon Brown è stato sottolineato da eclatanti episodi di terrorismo, vero o presunto.
Per fortuna, le perverse menti sopraffine che dirigono queste faccende rintanate in qualche angolo buio del potere hanno pensato bene di non esagerare, memori del fatto che il troppo storpia, e può essere in qualche caso controproducente.
E' forse per questo che le evidenti "false flag" avvenute in questi giorni in Gran Bretagna non hanno causato vittime e imbrattamenti di sangue, centrando però ugualmente l'obbiettivo di sempre, che resta quello di mantenere alta la percezione tra la gente di essere sotto attacco del cosidetto terrorismo islamico firmato Al-qaeda.
Infatti viene spontaneo pensare che dei veri terroristi non avrebbero agito con rudimentali auto-bomba a base di chiodi, benzina e gas propano, ...
Si dice “inventare l’acqua calda” per indicare la “scoperta” di qualcosa che esiste da sempre. Ma in realtà anche l’acqua calda è stata “inventata”, poichè essa in natura si presenta - a parte i rari casi di fonti termali, o di zone vulcaniche - sempre a temperatura ambiente, e non “calda” di per sè. Chi ha “inventato” quel proverbio, quindi, ha commesso per primo l’errore di dare per scontato qualcosa che non lo è affatto. Finchè qualcuno non pensò ad avvicinare in qualche modo l’acqua al fuoco, l’acqua calda come “ovvietà” non era mai esistita.
Così dicasi per tantissime altre cose, che tutti diamo per scontate, ma che fino ad un certo giorno della storia dell’umanità non lo erano affatto.
Una delle più sorprendenti è forse il fatto che la lettura silenziosa, ovvero “mentale”, esiste da meno di duemila anni. Fino al trecento circa dopo Cristo “leggere” significava “enunciare le parole a voce alta”. Nessuno aveva pensato che era possibile “farle risuonare nel cervello”, tenendo la bocca chiusa, per ottenere lo stesso identico risultato, se non addirittura uno migliore.
Uno dei primi casi riportati dalla storia è quello di Costantino, che ricevette sul campo una lettera che gli annunciava la morte della madre, ...
di Giorgio Venzo
In data 2 febbraio 2007 è entrato in vigore il Decreto Legislativo n. 311 del 29 dicembre 2006 ([1]) che disciplina l'approvvigionamento energetico in tutto il comparto edilizio tramite l'obbligo, tra i vari contemplati, d'installare impianti che sfruttino fonti rinnovabili per provvedere una certa quota d'elettricità e calore. Leggiamo infatti:
"12. Per tutte le categorie di edifici [...] nel caso di edifici pubblici e privati, è obbligatorio l'utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia termica ed elettrica. In particolare, nel caso di edifici di nuova costruzione o in occasione di nuova installazione di impianti termici o di ristrutturazione di impianti termici esistenti, l'impianto di produzione di energia termica deve essere progettato e realizzato in modo da coprire almeno il 50% del fabbisogno annuo di energia primaria richiesta per la produzione di acqua calda sanitaria con l'utilizzo delle predette fonti di energia. Tale limite è ridotto al 20% per gli edifici situati nei centri storici.
13. [...] Nel caso di edifici di nuova costruzione, pubblici e privati, o di ristrutturazione degli stessi conformemente all'articolo 3, comma 2, lettera a), è obbligatoria l'installazione di impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica." [2] (Grassetto aggiunto)
Tali fonti rinnovabili sono quelle definite come non fossili, escludendo dunque il gas naturale, i derivati del petrolio ed il carbone ([3]). Il provvedimento nasce sull'onda dell'esempio spagnolo ed è ispirato dalle preoccupazioni del Governo in merito all'attuale cambiamento climatico, ...
Ovvero: Come il sistema fa di tutto per contrastare a livello mediatico le lotte spontanee dal basso e nel frattempo opera per inglobarle al suo interno.
di _gaia_
Negli ultimi tempi stiamo assistendo a una sorta di “escalation” delle lotte popolari in Italia: NO TAV, No Dal Molin, No MOSE, Ariano Irpino, Serre, movimenti contro gli inceneritori, contro il Ponte sullo Stretto, contro la presenza di armi atomiche sul suolo italiano…
Credo sia utile, al momento attuale, una riflessione sui tratti in comune fra tutti questi movimenti spontanei.
Si tratta in sostanza di realtà nate spontaneamente dalla gente, in seguito alla constatazione che il governo di turno (o una sua emanazione locale come la Regione o la Provincia) opera in palese menefreghismo delle legittime istanze della popolazione locale.
A fronte di grandi opere sbandierate come “fulgido progresso”, come il TAV o il ponte sullo Stretto, la popolazione coinvolta in questi mega progetti si vede del tutto ignorata da chi decide le sorti di interi territori e quindi delle vite di migliaia di persone.
La maggior parte di questi movimenti, nati dal basso e con carattere trasversale, sono per fortuna giunti ad oggi senza alterare questa loro caratteristica fondamentale. E questo, ovviamente, a qualcuno non garba per nulla.
Un movimento spontaneo, senza spinte partitiche o ideologiche di base, fa paura.
Fa paura perché mette a nudo, squarciando con la vivida immediatezza “della terra”, ...
Leggi tutto: Hanno tradito?