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Oggetto interstellare 3i/ATLAS
(Sole in basso a sinistra)
app.astrobin.com/i/jtmq82
Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.
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Non ho ancora letto dettagli sulla rotazione o spin..ogni 16 ore ruota su se stesso..sarebbe utile sapere altri dettagli..
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Vedi sotto:puoi riportarci cosa dice Shiva Meucci?
<strong>@ Cassandro:</strong>
Secondo Shiva Meucci... è esattamente ciò che ha già fatto!... e se 3I-Atlas fosse una astronave aliena che fischiettando finge di non cacarci e di essere solo intenzionata ad andare verso il raggio di Hills di Giove,
<strong>ma poi all'improvviso tira il freno a mano, inchioda, controsterza</strong> e parcheggia sopra la Terra?...
la diversamente cometa ci starebbe venendo incontro giusto mentre parliamo.
"Onesto e' colui che plasma le parole sulla realta'. Disonesto e' colui che plasma la realta' sulle parole."
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se così fosse la vedremo tutti presto..
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@sam 1).......
1) Oppure (assumendo che sia davvero una cometa) basta che affermino "non ci abbiamo capito un cazzo, e tutto ciò che sapevamo sulle comete è totalmente o parzialmente errato e/o incompleto".
2) Dire che "è una cometa strana perché proveniente da un'altro sistema stellare" è una sciocchezza. Perché in tal caso dovrebbero rivedere molti capitoli di astrofisica riguardanti la chimica e le evoluzioni stellari.
E perché ci si dovrebbe stupire di ciò? Negli ultimi anni la scenza moderna ci ha sbattuto in faccia che non servono vere e proprie dimostrazioni scientifiche affinchè la scenza possa comunque farla da padrona [vogliamo parlare di covid, 11/9 o più indietro (e più in topic) di allunaggio? etc etc]
@sam 2)
Perché sarebbe una sciocchezza? Al contrario imo sarebbe un saggio modo di rivisitare l'antico adagio "so di non sapere". Ritengo che molti capitoli di tomi scentifici (pilastri della nostra eduzazione scolastica elementare e non) siano quantomeno da modificare, come quelli riguardo la creazione dell'universo o, rimanendo sulla terra, della darwiniana teoria dell'evoluzione....in realtà non possiamo indurre alcun assioma pseudo-scentifico su ciò che è troppo distante da noi in termini di anni luce o tempo e qualsiasi tentativo di convenzione terrestre da distribuire alle masse è quindi destinato ad essere giocoforza corretto dai posteri in quanto osservabile solo grossolanamente con i nostri strumenti.
PS Esempio: ti trovi in una stanza con un tavolino con sopra una piuma ed un piombo da pesca, effettui tutte le misurazioni sulla massa il peso l'altezza da terra etc. poi li fai cadere ed induci regole naturali riguardanti la legge di gravità...successivamente osservi una stanza a 50 metri di distanza con gli stessi oggetti, che ipotizzi del tutto similare a quella dove ti trovi...secondo te dovranno rispettare per forza le stesse regole che hai già omologato? E se quella stanza fosse sotto vuoto?!?
@zero
Per me rimarrà solo una semplice cometa dagli attributi/provenienza non noti, almeno finché non operi un cambio di direzione simile alla suggestione da te proposta, a quel punto dovrei indurre logicamente che non si tratti di una cometa e che dovremmo dargli un altro nome
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www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-...TLAS-new-images.html
africapublicity.com/global-astronomy-net...-inner-solar-system/
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- CharlieMike
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Curioso che l'acronimo ricordi la parola onomatopeica YAWN che significa sbadiglio.... un team internazionale di scienziati dell'International Asteroid Warning Network (IAWN)
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I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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di Flavio Vanetti Luca Scantamburlo: “Tecnofirme aliene nella cometa 3I/Atlas? I raggi X e gamma possono confermarle” 27 NOVEMBRE 2025 | di Flavio Vanetti
https://static2-blog.corriereobjects.it/wp-content/blogs.dir/23/files/2025/11/68cd34da5e251.r_d.303-171-500x375.jpeg?v=1764237671
Luca Scantamburlo, trevigiano, classe 1974, oltre a essere un amico ormai di lunga data – l0 conobbi per la famosa e controversa vicenda di Apollo 19 e Apollo 20, le presunte “ghost missions” degli americani sulle quali ha scritto pure un libro – è un professionista che nel tempo libero si occupa di vari argomenti, dagli studi sul Vicino Oriente antico alla genesi del Sistema Solare (in questo filone ha trattato pure la questione del Pianeta X e del mitico Nibiru). In questi mesi si è appassionato alla vicenda di 3I/Atlas, il misterioso oggetto proveniente dal cosmo profondo sul quale la comunità scientifica si è divisa: da un lato Avi Loeb (affiancato da pochi altri) che ipotizza la natura artificiale (e dunque con “profumo” alieno) del “coso”, dall’altro i colleghi che si trincerano dietro all’ipotesi della cometa, per quanto anomala. Luca in questo testo, che ha pubblicato sul suo profilo di Facebook e che riprendo con il suo permesso, dice la sua su queste due opposte teorie.
Ammesso e non concesso che vi sia una qualche propulsione attiva sulla cometa interstellare 3I/Atlas, quale spettro elettromagnetico sarebbe più utile da indagare alla ricerca delle cosiddette tecnofirme di matrice extraterrestre? E quali fra i telescopi orbitali terrestri sarebbe il più idoneo per condurre un’indagine proficua oltre a quelli utili per rilevare marcature interessanti nella banda dell’infrarosso? Ho svolto nei giorni scorsi delle considerazioni a proposito della presunta indiscrezione trapelata settimane fa da un sedicente o presunto insider dell’ESA (l’Agenzia Spaziale Europea) che avrebbe fatto filtrare delle informazioni sulla piattaforma di social network X. Ne ha parlato lo scorso ottobre 2025 il periodico ITB Times UK ed io ho commentato la notizia: vi sarebbe stato un segnale nello spettro dei raggi gamma proveniente da 3I/Atlas e rilevato già a settembre 2025 dallo Fermi Gamma-ray Space Telescope (FGST) in orbita attorno alla Terra. Fantasie e indiscrezioni fondate oppure illazioni e notizie destituite di ogni fondamento? Comincio con lo svolgere le mie considerazioni:
1) se ad esempio fosse attiva sulla cometa una qualsivoglia propulsione basata sulla reazione di annichilazione materia-antimateria, sarebbe proprio il telescopio spaziale Fermi il telescopio ideale per averne riscontro indiretto (per via del rilascio di Raggi Gamma e X a seguito della annichilazione materia-antimateria, radiazioni potenzialmente rilevabili dai nostri satelliti e telescopi orbitanti). Ne consegue che questa dubbia e controversa storia raccontata da ITB Times UK ha delle basi scientifiche in linea teorica e non sembra buttata lì a caso, senza generare pensieri costruttivi. Anche se essa fosse stata una storia di disinformazione costruita ad arte, essa avrebbe e ha comunque dato un grande elemento di riflessione importante sulla ricerca delle cosiddette tecnofirme extraterrestri;
2) se quanto scritto poco sopra fosse realtà, l’astronave difficilmente avrebbe un equipaggio biologico (anche se non si può escludere a priori una adeguata schermatura dalle radiazioni ad alta energia, a favore della protezione della vita a bordo); questo perché una fonte di raggi X e gamma a bordo di una astronave e derivante dalla propulsione di un qualche motore o dal reattore di alimentazione energetico del mezzo interstellare (necessario ad alimentare anche la strumentazione di bordo), ne potrebbe pregiudicare la salute nel lungo periodo, o esporrebbe la vita a rischi non accettabili. Quindi se la cometa fosse una astronave, essa sarebbe probabilmente automatizzata e governata da una Intelligenza Artificiale oppure gestita da robot umanoidi oppure da androidi senzienti (umanoidi artificiali dotati di autocoscienza ed istruiti per completare una missione spaziale lunghissima). Una simile produzione di energia avrebbe efficienza ottimale e il reattore produrrebbe l’energia necessaria a bordo per diverse decine di migliaia di anni o centinaia di migliaia di anni, il tempo impiegato per esplorare una manciata di stelle nei nostri paraggi (pochi anni luce di distanza l’una dall’altra). Naturalmente, sto parlando in via ipotetica una volta risolti i problemi tecnici di immagazzinare l’antimateria necessaria (nel vuoto, con l’ausilio di potenti campi magnetici) a bordo e risolte le necessità di procurare nuova materia interstellare da convertire o annichilire a bordo dell’astronave. Oltre al già citato telescopio spaziale Fermi Gamma Ray Space Telescope in orbita geosincrona – costruito dalla General Dynamics su progetto e partnernariato fra NASA, Dipartimento dell’Energia USA e istituzioni ed enti di Italia, Germania, Francia, Svezia e Giappone – vi sono altri telescopi spaziali che potrebbero essere impiegati per rilevare tecnofirme nel nostro sistema solare o altrove: vi è l’AGILE della Agenzia Spaziale Italiana ASI, lo SVOM cinese (piccolo telescopio spaziale in orbita terrestre bassa ) frutto della collaborazione fra l’Agenzia Spaziale Cinese (CNSA) e quella francese CNES, e lo statunitense Swift Gamma Ray Explorer della NASA in orbita geonsicrona dal 2004. L’IKAROS giapponese dalla JAXA invece studiava il cosmo rilevando la luce polarizzata dei raggi gamma ma la missione spaziale sembra terminata la scorsa primavera, a fine maggio 2025.
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Il professor Avi Loeb ha all’attivo più di mille pubblicazioni scientifiche con revisione alla pari e ha appena accettato la sfida di Long Bets della Long Now Foundation: in palio ci sono 1000 dollari (cifra più che altro simbolica). Loeb è convinto che entro il 31 dicembre 2030 almeno due delle seguenti tre organizzazioni scientifiche annunceranno pubblicamente che è stata scoperta una intelligenza extraterrestre: la NASA, la National Science Foundation e l”American Astronomical Society. Il suo avversario e sfidante è lo storico della scienza dr. Michael Shermer che è scettico in proposito e sostiene che non accadrà.
Ma da cosa nasce tutta la ragionevole confidenza argomentata da Avi Loeb il quale sin dal luglio 2025 continua quasi quotidiniamente a scrivere commenti pubblici sulla cometa 3I/Atlas? È mia opinione che qualcuno potrebbe in camera caritatis avergli confidato qualcosa d’importante e averlo messo su una pista.
Naturalmente, la NASA sarebbe ed è certamente interessata alla possibilità di imbattersi in evidenze tecnologiche aliene, nondimeno nel caso della fattispecie essa come agenzia federale deputata all’esplorazione dello Spazio, farebbe rapporto a chi di dovere della Difesa militare.
Come ho già avuto modo di argomentare parlando dei protocolli di contatto, la scoperta di forme di vita intelligenti e capaci di viaggio interstellare e potenzialmente visitatori del nostro sistema solare, è una questione esopolitica e di sicurezza nazionale che necessita di tutta una serie di valutazioni d’intelligence militari e poi politiche ad altissimo livello prima di diventare notizia di pubblico dominio. La NASA ricoprirebbe nel caso specifico un ruolo marginale e di assistenza alla raccolta di ogni informazione utile: la United States Space Force (USSF), la DIA statunitense e la celebre agenzia NSA sarebbero in prima linea ad informare sicuramente i vertici del Pentagono e (forse) anche della Casa Bianca, per concordare strategie e valutare la eventuale minaccia alla sicurezza nazionale posta dalla presenza tecnologica aliena intrusa ma manifesta in modo plateale (come “cometa”). La dimensione pubblicistica e di possibile annuncio di una così dirompente notizia, verrebbe attentamente ponderata, valutata in tutte le conseguenze sociali, antropologiche e istituzionali e non certo decisa rapidamente e senza adeguate garanzie di controllo e di censura, così come già suggerito dal Brookings Report nel 1961.
Luca Scantamburlo
<em>;(Credit foto telescopio spaziale Fermi: Wikimedia)</em>
misterobufo.corriere.it/2025/11/27/luca-...possono-confermarle/
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Ma non è che la Nasa ha distrutto razzi, falsificato foto, video e tutto il resto perchè qualcuno gli ha detto dopo le missioni Apollo sulla luna .
SLOGGIARE PLEASE..... casa vostra e di là
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Se provi a guardare la home page dei filmati, risalgono tutti ad un massimo di 2 giorni fa.
www.youtube.com/@Dr.AviLoeb
Probabilmente è meglio affidarsi agli articoli presenti su Medium.
Una volta è caso, due è coincidenza ma tre è voluto.
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Mi hanno ingannato il numero di video dei canale quello che dice Loeb che non mi sembrava così assurdo.. vabbè fanculo ai cazzari e cancelliamo i messaggi
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Onestamente se fosse un astronave mi cadrebbero i c......
A vederla così mi sembra qualcosa di familiare, amichevole e gentile.
Chiamatelo sesto senso
Secondo me questi oggetti hanno a che fare con la vita umana incredibilmente piu di quanto possiamo immaginare.
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La NASA rileva strutture anomale sulla cometa interstellare 3I/ATLAS e accende il dibattito sulla loro origine
www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j...du-pQWOTnVUQEok57Wzf
2 ore
Avi Loeb ipotizza uno sciame di oggetti attorno a 3I/ATLAS: “Il bagliore a goccia è compatibile”
In un nuovo articolo pubblicato su Medium l’astrofisico Avi Loeb ha evidenziato che il bagliore a forma di lacrima attorno a 3I/ATLAS è compatibile con la presenza di uno sciame di oggetti, concentrato nell’anti coda. Lo scienziato torna dunque a suggerire l’ipotesi delle sonde rilasciate da un’astronave, sebbene la comunità scientifica internazionale ritenga che il visitatore sia una cometa interstellare.
www.google.com/url?sa=t&source=web&rct=j...0bt_Ru2ctVkEoL4U2bcf
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Una domanda interessante visto che il nostro pianeta passerà attraverso le polveri del suo passaggio
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Questo il suo ultimo articolo, risalente al 17 novembre:
medium.com/@ShivaMeucci/government-open-...-doctor-0be28a66538e
Riporto i punti più significativi:
For context: in astronomy’s magnitude scale, lower numbers mean brighter objects. A magnitude 9.8 object is roughly 90 times brighter than JPL’s predicted magnitude of 14.7 for today.
For a normal comet 18 days past perihelion (Oct 29 to Nov 16), that’s impossible. Brightness should be declining rapidly as the object moves away from the Sun’s heat.
But 3I/ATLAS isn’t declining. It’s plateauing.
Now here’s what makes this terrifying:
If brightness isn’t changing but the object should be getting dimmer as it moves away, there’s only one explanation: it’s not moving away from us.
Or more precisely: it’s getting closer to Earth faster than it’s moving away from the Sun.
3I/ATLAS showed no disruption from either CME.
Not only did it survive both impacts intact, but it showed no tail disturbance, no fragmentation, and no enhanced outgassing from either event. It just kept going like nothing happened.
The CMEs prove the object can survive direct plasma impacts that destroy normal comets.
And when you combine this with:
Sustained brightness three weeks post-perihelion (geometric signature of approach)
No debris cloud despite massive acceleration requiring 5 billion tons of ejected mass
Coordinated image suppression from both NASA and China
JPL’s 426:1 mathematical impossibility spreading perihelion acceleration across 5.5 months
Trump’s January 1 troop deadline coinciding with hypothetical intercept window
The probability this is a natural comet following its predicted path has collapsed to near zero.
We’ve spent five articles building circumstantial evidence. Article 6 is where we stop hedging.
The math proves the jets are moving at spacecraft speeds.
The sustained brightness proves it’s getting closer, not further.
The missing debris cloud proves the acceleration wasn’t natural outgassing.
The coordinated image suppression proves both governments know something they’re not sharing.
This is almost certainly not a comet.
And it’s almost certainly headed this way.
And the answer to that question determines whether Trump’s 23,500 riot-control troops — deployable “with just hours’ notice,” operational January 1st — are a precaution or a countdown.
The UN’s International Asteroid Warning Network observation campaign starts November 27 — the first time in history an interstellar object has been designated for planetary defense protocols.
If it’s a natural comet on a flyby:
Brightness will drop to magnitude 12+ by late November
The massive debris cloud will become visible
Spectroscopic signatures will match standard comet composition
The trajectory will follow JPL’s predictions
If it’s something else:
Brightness will hold steady or climb
No proportional debris cloud will appear
Trajectory may deviate further
The January 1st deadline will start looking less like coincidence
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Pau Montplet, from Breda, Girona, created a 19-image series of 3I/ATLAS using a C6 telescope.
Criovulcani cometari
Sostengono che la spiegazione più probabile per questa luminosità sia il criovulcanesimo. Sebbene il vulcanismo sulla Terra sia tradizionalmente associato a lava incandescente ed eruzioni infuocate, il criovulcanesimo opera essenzialmente in modo simile, ma con materiali opposti. Durante il criovulcanesimo, acqua liquida e vaporosa, così come altri materiali, vengono espulsi dall'interno di un corpo cosmico. Gli astronomi hanno osservato questo tipo di comportamento su lune come Europa di Giove ed Encelado di Saturno, ma se confermato, rappresenterebbe un evento raramente osservato sulle comete.
Il criovulcanesimo su 3I/ATLAS è ancora più unico se si considerano le origini dell'oggetto. Mentre le eruzioni sono solitamente più intense, 3I/ATLAS non ha il mantello protettivo e polveroso tipico delle comete del nostro sistema solare. Questo spiegherebbe perché l'intera superficie abbia eruttato in modo così evidente.
Un ulteriore esame della luce riflessa dalla superficie della cometa ha rivelato che 3I/ATLAS assomiglia probabilmente a un raro tipo di meteorite chiamato condrite carbonacea. Una condrite carbonacea è uno dei meteoriti più antichi dell'universo ed è ricca di metalli come nichel e ferro. Questa composizione potrebbe spiegare il criovulcanismo della cometa.
Lo studio è ancora in attesa di revisione paritaria, ma gli autori ipotizzano che, con il riscaldamento di 3I/ATLAS e lo scioglimento del ghiaccio superficiale, il liquido abbia corroso i microscopici granuli metallici all'interno della roccia. Questo avrebbe successivamente rilasciato più energia e gas come l'anidride carbonica, causando l'eruzione gelida.
Sfida al modello standard
Se fosse vero, 3I/ATLAS contraddice il modello standard di formazione delle comete. Invece di una fusione più uniforme di roccia, ghiaccio e piccole quantità di metallo, le comete potrebbero iniziare la loro vita in un insieme molto più diversificato di circostanze.
Articolo di Popular Science: www.popsci.com/science/3i-atlas-comet-ice-volcanoes/
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