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Nuova Cronologia
Inoltre, sarebbe esistito un altro Andronico Comneno, che sarebbe stato lo zio di Andronico I, fratello dell’imperatore Manuele Comneno. Manuele fu anche il nome del figlio di Andronico I, anch’egli accecato dai nemici. Sappiamo, anche da Biglino, che Gesù aveva probabilmente un gemello o comunque un fratello e la profezia di Isaia dice che la vergine ha partorito un bambino di nome Emmanuele.
A quale altro nazireo vengono cavati gli occhi, tagliati i capelli e viene messo tra due colonne? La nascita di questo personaggio viene annunciata da un angelo e la sua morte porta alla distruzione di un edificio.Fu schiaffeggiato, la sua barba fu strappata, i suoi denti tirati via, la sua testa rapata a zero, lo lasciarono in balia della folla… Dopo di ciò la sua mano destra fu tagliata via da un accetta e fu gettato di nuovo in prigione senza cibo e acqua. Diversi giorni dopo gli fu cavato l’occhio sinistro e fu messo a sedere sopra un cammello spelacchiato, fu portato in giro per l’agora…
Tuttavia, Fomenko non identifica questo personaggio con Cristo: translate.google.it/translate?hl=it&sl=r...002.html&prev=search
www.laparola.net/testo.php?riferimento=Giudici+13-16&versioni
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qui è più grande www.tgtourism.tv/wp-content/uploads/2016/03/20.jpgPyter ha scritto: Correggio, Educazione di Amore (Cupido)
Amore, istruito da Mercurio, ha in mano un foglio scritto e indica col dito... una partitura musicale?
Ma forse per la musica è ancora troppo piccolo.
Intanto impara a leggere.
(un ingrandimento [che un wikipedia in difficoltà economiche non ci offre] rivela che Amore indica col dito una A).
Non ho afferrato cosa intendi dire su quest'opera. Ma poi, che quadricipiti c'ha il bambino? Sarà stato uno dei controllori di volo dell'11 settembre!
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Nel vangelo in effetti c'è scritto "prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo" e "Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo" (insieme alla "tua mano" ed al "tuo occhio").
Sullo sfondo c'è uno che cavalca storto e tutte le figure che si accaniscono su Andronico sono femminili.
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Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)
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Leonardo:
S. Anna, la vergine e il bambino.
La veste azzurra della vergine rivela la sagoma di un avvoltoio.
In un articolo del 1910 di Sigmund Freud, intitolato "Un ricordo d'infanzia di Leonardo da Vinci", lo psicanalista de voartri spiega la presenza dell'animale con un ricordo d'infanzia, un fatto accaduto nella culla all'età di due anni.
“…questo scriver si distintamente del nibbio par che sia mio destino perchè nella prima ricordazione della mia infanzia e mi parea che, essendo io in culla, che un nibbio venisse a me e mi aprissi la bocca con la sua cosa e molte volte mi percotessi con tal coda dentro le labbra”
Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)
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Questa è molto interessante:
Ad Andronico I si attribuisce la nascita del modo di dire "avere le corna" in quanto egli aveva l'abitudine di sedurre e frequentare donne sposate, facendo poi appendere sulla facciata delle loro case una testa di cervo.
La rivolta contro Andronico scoppiò l'11 settembre 1185.
Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
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Evidentemente il figlio di Dio si accorse che le figlie degli uomini erano belle se ne prese quante ne volle #Genesi-6.Pyter ha scritto: Questa è molto interessante:
Ad Andronico I si attribuisce la nascita del modo di dire "avere le corna" in quanto egli aveva l'abitudine di sedurre e frequentare donne sposate, facendo poi appendere sulla facciata delle loro case una testa di cervo.
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A proposito di corna...
Bisanzio è stata costruita lì perché in realtà il territorio che la racchiude è la silhouette di un'aquila.
Adesso mi riposo un attimo. Poi magari potremo iniziare una discussione seria sul termine corna, sul cervo, eccetera.
Dal punto di vista mitologico, ovviamente.
Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
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Nomit ha scritto:
Evidentemente il figlio di Dio si accorse che le figlie degli uomini erano belle se ne prese quante ne volle #Genesi-6.Pyter ha scritto: Questa è molto interessante:
Ad Andronico I si attribuisce la nascita del modo di dire "avere le corna" in quanto egli aveva l'abitudine di sedurre e frequentare donne sposate, facendo poi appendere sulla facciata delle loro case una testa di cervo.
Berlusconi si attanaglia perfettamente.
A questo proposito vorrei introdurre un quiz esegetico per esperti:
Perché nei Vangeli riferendosi a Maria traducono "il frutto del tuo grembo, Gesù" mentre nelle messe i preti dicono "frutto del tuo seno, Gesù"?
Ai temi forse i pargoli nascevano dai seni?
Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)
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E quello in fondo seduto al rovescio sul cavallo, mentre ne solleva la coda, chi è?
La corona che ha in testa è uguale a quella in terra vicino al cadavere di Andronico.
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Qui infatti Caifa viene titolato "PONTIFEX":una sorta di liturgia sacrilega che si teneva, in presenza dello stesso pontefice
colonialart.org/artworks/1748a
(Christ Sentenced by the Jews, Philippe Thomassin 1617)
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Addirittura un asino...
Molto... molto... molto interessante...
Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)
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Cristo é un pezzo d'uomo di oltre un metro e ottanta come l'uomo della Sindone e Andronico IChrist Sentenced by the Jews, Philippe Thomassin 1617
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Ho conosciuto quello che i greci ignorano: l'incertezza.
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Si narra che il re Ezechia si ammalò gravemente e venne poi guarito. Il profeta Isaia riferì a Ezechia che il Signore, come segno della sua promessa di concedere ancora 15 anni di vita a Ezechia, avrebbe fatto avanzare o retrocedere l'ombra del Sole su dieci gradini di una scala ( 2Re 20 ).
Il cronografo luterano del 1680 aggiunge al racconto biblico una serie di dettagli molto significativi. Secondo il cronografo, la retrocessione dell'ombra di dieci gradini allarmò molto gli ASTRONOMI caldei, che subito si diressero al palazzo di Ezechia. Si trattava quindi probabilmente di un fenomeno astronomico, visto che interessò in particolare gli astronomi. Tale fenomeno, nell'astronomia antica, poteva essere solo uno, LA PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI. La velocità del fenomeno, secondo Tolomeo, fu calcolata durante il regno di Antonino Pio e riportata nell'Almagesto.
Il valore della velocità della precessione degli equinozi calcolato da Tolomeo è di 1 grado ogni 100 anni. Tolomeo scrive che «da questo scopriamo che lo spostamento in direzione del succedersi dei segni (cioè in direzione opposta alla longitudine, n.d.a.) corrisponde a circa un grado ogni 100 anni. Il che significa che secondo Tolomeo in 15 anni il punto dell'equinozio di primavera si sposterebbe di circa 0,15 gradi, cioè 9 minuti di arco. Il valore, che come dice lo stesso Tolomeo è INDICATIVO, è da approssimare a 10 minuti d'arco ogni 15 anni [ i 10 gradini per i 15 anni di vita ].
Oggi sappiamo che la velocità di precessione degli equinozi, cioé lo spostamento dei punti di solstizio ed equinozio nella sfera celeste, è di circa 1 grado ogni 72 anni. Tuttavia nell'Almagesto la velocità di precessione degli equinozi per qualche motivo è calcolata in modo platealmente errato.
Come si è verificato un tale errore? Dall'Almagesto, sappiamo che Tolomeo misurò la velocità della precessione confrontando la posizione del punto dell'equinozio di primavera rispetto alle stelle fisse al tempo di Ipparco con quella della sua epoca. Allo stesso tempo, credeva che dalle osservazioni di Ipparco fino all'inizio del regno di Antonino Pio, di cui Tolomeo era contemporaneo, fosse 265 anni. Ad esempio, Tolomeo scrive: "la stella sul petto di Leo si è mossa ... di 2 e 2/3 gradi ... dal momento delle osservazioni di Ipparco all'inizio il regno di Antonino, quando abbiamo anche fatto la maggior parte delle osservazioni sulle posizioni delle stelle fisse, cioè circa 265 anni ". Qui Tolomeo fa esplicito riferimento all'asserzione che dal tempo di Ipparco fino all'inizio del regno di Antonino Pio fossero trascorsi circa 265 anni. Inoltre, per calcolare la velocità della precessione degli equinozi aveva bisogno di sapere quanto i punti degli equinozi e dei solstizi si fossero spostati nel tempo trascorso da Ipparco. Egli scrive: "Eseguendo in modo simile ... le osservazioni di altre stelle, abbiamo scoperto che le loro reciproche distanze sono all'incirca le stesse di quelle osservate da Ipparco, le distanze dai solstizi e dagli equinozi rispetto a quelle registrati da Ipparco in ciascun caso aumentano di circa 2 e 2 / 3 gradi. "
Alla base della velocità di precessione degli equinozi calcolata da Tolomeo troviamo quindi due variabili:
PRIMA – numero di anni fra l'epoca di Ipparco e quella di Antonino Pio
SECONDA – movimento dei punti di equinozio durante il periodo di tempo fra Ipparco e Antonino Pio.
Siccome però il risultato del calcolo di Tolomeo è errato, dobbiamo presumere che almeno una delle due variabili sia scorretta.
È facile capire che un errore di UNA VOLTA E MEZZA nel valore calcolato può essere stato causato solo dalla prima delle due variabili indicate sopra, cioè dagli anni passati fra Ipparco e Antonino Pio. Infatti le osservazioni astronomiche di Tolomeo erano abbastanza precise. Inoltre misurò lo spostamento rispetto ai punti di equinozio e solstizio di MOLTE stelle fisse contemporaneamente. Le possibilità di errore diminuiscono con la quantità di calcoli effettuati. È perciò improbabile che possa essersi sbagliato di UNA VOLTA E MEZZO il valore corretto.
Questo significa che le cause del macroscopico errore di Tolomeo sono da ricercare nella CRONOLOGIA e non nelle osservazioni astronomiche. Evidentemente Tolomeo concepiva erroneamente quanti anni prima fosse vissuto Ipparco.
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Calcolando la distanza tra Tolomeo ed Ipparco con la velocità di precessione reale, Fomenko ha ottenuto 192 anni, anziché 256. Supponendo che la precessione degli equinozi esista davvero e che oggi davvero conosciamo il suo valore reale, sembra che nel passato esistesse un fenomeno per cui gli eventi e i personaggi del passato venissero ritenuti più antichi di quanto non fossero.
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A questo proposito vorrei introdurre un quiz esegetico per esperti:
Perché nei Vangeli riferendosi a Maria traducono "il frutto del tuo grembo, Gesù" mentre nelle messe i preti dicono "frutto del tuo seno, Gesù"?
Ai temi forse i pargoli nascevano dai seni?
Non sono un esperto e non riesco più a chiudere occhio.
Da dove nascevano i bambini?
Il cavolo non c'entra vero?
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2.4. The war against Pougachev in the Romanovian rendition. The futile attempts of A. S. Pushkin to get access to the archives that contained historical materials pertaining to the "War against Pougachev”
Un enorme (la più grande del mondo secondo l’edizione del 1771 dell’Enciclopedia Britannica) nazione indipendente è esistita fino alla fine del XVIII secolo con capitale in Tobolsk (la biblica Thubal) e le sue terre hanno coperto la Siberia e una grande parte del Nord America. Questa nazione fu conquistata dopo la vittoria su Pougachev.
Vediamo dunque la guerra contro Pougachev come viene riportata nella versione Romanoviana della storia Russa: Per prima cosa gli archivi contenenti i materiali del caso relativo a Yemelyan Pougachev erano ancora considerati informazioni riservate nel 1883, secondo quanto riporta Pushkin ([709], pag. 661). Il lettore ricordi che Pushkin scrisse una biografia di Pougachev nella quale raccolse “ogni cosa divulgata dal governo, insieme alle fonti straniere che mi sembrarono credibili contenenti riferimenti a Pougachev) ([709], pag. 661). Comunque A. S. Pushkin ha solo tentato di raccogliere sufficiente materiale per una pubblicazione relativamente ridotta – la sua biografia occupa appena 36 pagine in [709].
L’autore è evidentemente conscio del fatto che il suo lavoro sia tutt’altro che completo, a dispetto dei suoi tentativi di raccogliere tutto il materiale che potesse trovare. Dice: “i futuri storici che avranno le autorizzazioni a studiare gli archivi di Pougachev facilmente potranno espandere e correggere il mio lavoro ([709], pag. 661). L’impressione generale che riceviamo dalla storia della “rivolta” di Pougachev nella sua versione Romanoviana (nella biografia di Pushkin in particolare) è la seguente. L’esercito regolare di Caterina II (La Grande) sconfigge senza apparentemente grande sforzo la teppa di servi disorganizzati. Pougachev incomincia la sua fuga: comunque, egli “fugge”, per qualche ragione verso Mosca, Ci viene raccontato che “gli ammutinati furono sconfitti dal solo generale Ivan Ivanovich Mikhelson che ha inseguito la milizia di Pougachev fin sulle montagne, mettendola in rotta completamente” ([183], Volume 3, pag. 125).
Dopo questa “rotta”, Pougachev conquista Kazan, Piu avanti: “Mikhelison si avvicinava a Kazan, Pougachev inviò le sue truppe contro di lui ma fu costretto a ritirarsi in direzione di Kazan. Un’altra battaglia fu combattuta lì; l’esercito di Pougachev fu distrutto completamente ([183], Volume 3, pag. 125). Cosa fa lo “sconfitto” Pougachev? “Pougachev attraversò il Volga e puntò su Nishniy Novgorod con l’evidente intenzione di arrivare a Mosca. Il fatto che gli ammutinati si stessero muovendo in direzione di Mosca faceva inorridire sia Mosca che Nizhniy Novgorod. L’Imperatrice aveva deciso di guidare essa stessa l’esercito per salvare Mosca e la Russia. Comunque venne sconsigliata… La campagna contro i Turchi era finita a quel tempo; Souvorov (Generale Aleksandr Vasil'evič Suvorov) era tornato ed era stato messo a capo dell’esercito spedito contro gli ammutinati” ( [ 183], Volume 3, pag. 125). E. P. Savelyev, autore del noto lavoro storiografico sull’esercito del Don parla di “14 reggimenti del Don dell’esercito regolare mandati contro i ribelli di Pougachev” ([757], pag. 428).
Persino nella versione Romanoviana della storia pesantemente rivista è ovvio che la “repressione dell’ammutinamento” richiedeva la partecipazione dell’esercito regolare, condotto da A. V. Souvorov in persona – il comandante in capo dell’esercito Romanoviano (vedi [183], Volume 3, pag. 125). Questo è facile da comprendere – abbiamo davanti agli occhi la testimonianza di una guerra civile, non una semplice campagna punitiva contro contadini ribelli. C’erano grandi eserciti professionali da entrambe le parti completi di cavalleria e cannoni. In ogni caso le fabbriche degli Urali stavano con Pougachev, ed è noto che fabbricassero i cannoni per lui. Secondo la versione Romanoviana, i lavoratori degli Urali si “ribellarono” e si unirono a Pougachev ([183], Volume 3, pag. 125).
Comunque la situazione reale doveva essere diversa – le fabbriche degli Urali semplicemente appartenevano alla Tartaria Moscovita a quel tempo, il cui esercito era guidato da Pougachev. Non sorprende che le manifatture Siberiane di armi lo servissero. La versione Romanoviana della storia suggerisce che Pougachev si fosse illegittimamente proclamato Zar Pyotr Fyodorovich, o Peter III Romanov ([183], Volume 3, pag. 126; vedi anche [709], pag. 687). Pougachev emetteva editti reali quando entrava nelle città conquistate ([183], Volume 3, pag. 126). Quando Pougachev entava in una città, incontrava il clero e la corporazione dei mercanti oltre alla semplice cittadinanza. Per esempio “il 27 luglio Pougachev entrò a Saransk… fu ricevuto allo stesso modo da cittadinanza, clero e dai mercanti… Pougachev si avvicinava a Penza… la cittadinanza lo ricevette, inginocchiandosi portando icone e pani come segno di rispetto e benvenuto” ([709], pag. 690). Più avanti: “In Saransk, Pougachev fu ricevuto dall’Archimandrita Alexander, che portava la croce e il Vangelo; questi menzionò la Zarina Oustinia Petrovna nelle sue preghiere durante le funzioni religiose di quel giorno” ([709], pag. 690). L’Archimandrita menzionò un’altra Zarina, non Caterina II! Doveva essere la Zarina della Tartaria Moscovita.
Pushkin arriva alle seguenti conclusioni: “I normali cittadini appoggiavano Pougachev, come il clero, fino agli archimandriti e agli arcivescovi” ([709], pag. 697). E’ molto probabile che il nome reale dello Zar, o Khan di Tobolsk, rimanga sconosciuto a noi oggi. Il nome Pougachev deve essere un’invenzione degli storici Romanoviani. Oppure possono aver scelto un semplice Cosacco con un nome eloquente – è chiaramente visibile come “Pougachev” si traduca come “pougach” o “pougalo” - “far spavento”, “spaventapasseri” ecc. Nello stesso modo i Romanov scelsero un nome che si adattava allo Zar Dmitriy Ivanovich (il cosiddetto Falso Dmitriy) – un altro “impostore” secondo la loro versione. Ricevette il “soprannome” Otrepyev – che si traduce come “otrebye”, o “feccia”. Questo fu ovviamente fatto per compromettere coloro che reclamavano il trono in ogni modo possibile, facendoli sembrare “evidenti impostori”. E’ facile riconoscerlo come un semplice stratagemma psicologico utilizzato da uno scafato servizio di propaganda. Fatto sta, come riporta A. S. Pushkin che i Cosacchi Yaik che combattevano con Pougachev sostenessero che “un certo Pougachev fosse realmente stato parte della loro fazione; comunque non aveva nulla in comune con lo Zar Pietro III ( il nome Pietro III è stato ovviamente introdotto da A. S. Puskin stesso – Aut. (Fomenko)], loro signore e comandante” ([709], pag. 694). In altre parole i Cosacchi Yaik non consideravano Pougachev, giustiziato dai Romanov, il loro comandante, riferendosi invece a un certo Zar. E’ chiaramente difficile identificare quest’ultimo utilizzando la versione Romanoviana degli eventi. I Romanov si sforzarono per far credere a tutto il mondo che non ci fossero altri Zar legittimati in Russia come loro. A proposito A. S. Pushkin riporta come Pougachev rispondesse alla domanda di Panin (Nikita Panin, diplomatico anglofilo): “Come osi farti chiamare Zar?” in modo evasivo, sostenendo che qualcun’altro era lo Zar ([709], pag. 694). La scena è perfettamente comprensibile – i Romanov stavano cercando di presentare la loro guerra contro la Tartaria Moscovita come semplicemente la soppressione di una ”rivolta popolare”; un semplice Cosacco venne giustiziato a Mosca a questo fine, qualcuno che si presumeva rappresentasse l’impostore così da rendere ovvio per chiunque che il Cosacco in questione non assomigliasse nemmeno lontanamente a uno Zar.
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Secondo Biglino gli elohim erano biondi , alti e con gli occhi azzurri. E parla anche dei Giganti unoeditori.com/nephilim-giganti-ed-elohi...terreni-chi-erano-2/ con poteri particolari e mi viene in mente Joseph Davidovits e l'ipotesi sulla trasformazione della sabbia in roccia.
Secondo Fomenko gli slavi sono arrivati a sud fino in Africa. Mi pare nel libro "Lo Zar degli Slavi" dica che in Palestina erano sul metro e sessanta mentre gli slavi stavano sul metro e ottanta abbondante.
Anche secondo Mauro Orbini archive.org/details/ilregnodeglislav00orbi/page/10 gli slavi erano chiamati Giganti e li fa agire al tempo di Samuele it.wikipedia.org/wiki/Samuele_(profeta) che sceglie il primo re d'Israele.
Anche il berrettino di Saul è interessante upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/t..._Mauritshuis_621.jpg
Troppa roba?
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Per cui penso che in realtà la parola "slavo", o "serbo", o "sloveno", o "slovacco", significasse "lavoratore" o addirittura "schiavo".
Per comprendere questa ipotesi, pensate alle parole che nei vari linguaggi indoeuropei indicano il lavoro: labor, travail, arbeit, robota...
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(Città di YaroSLAV, culla della storia dell'Orda)qualcuno ipotizza che l'antroponimo russo Slav significhi 'saggio', 'pio', 'devoto', e da qui derivi il nome di tutto il popolo, che perciò significherebbe "i devoti agli dèi, o al Dio, di una comune religione slava". Questa ipotesi etimologica è oggi popolare tra chi rivendica l'unitarietà dell'originaria religione slava.
Mauro Orbini parla nel suo libro degli "Slavi corrottamente chiamati Schiavoni" ma non mi sembra approfondisca la cosa.C'è una serie di NOMI DI DUPLICATI come Svyatoslav (945-972), Yaroslav il Saggio (1019-1054), Izyaslav (1144-1154), Msitslav (1157-1169) tutti DUPLICATI e precedenti ai Grandi Disordini che portarono al colpo di stato dei Romanov. Non mi sembra che nessuno dei personaggi REALI, contenga il termine "slav" nel nome fino alla riscrittura della storia dell'Orda da parte dei Romanov. Magari significa qualcosa.
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1 Al maestro del coro. Su «La morte del figlio». Salmo. Di Davide.
Alef 2 Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
annuncerò tutte le tue meraviglie.
3 Gioirò ed esulterò in te,
canterò inni al tuo nome, o Altissimo,
Bet 4 mentre i miei nemici tornano indietro,
davanti a te inciampano e scompaiono,
5 perché hai sostenuto il mio diritto e la mia causa:
ti sei seduto in trono come giudice giusto.
Ghimel 6 Hai minacciato le nazioni, hai sterminato il malvagio,
il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.
7 Il nemico è battuto, ridotto a rovine per sempre.
È scomparso il ricordo delle città che hai distrutto.
He 8 Ma il Signore siede in eterno,
stabilisce il suo trono per il giudizio:
9 governerà il mondo con giustizia,
giudicherà i popoli con rettitudine (eccetera)
Vedete le lettere ebraiche all'inizio di ogni paragrafo? Anche le sure del corano cominciano con delle lettere, definite "misteriose", chiamate Muqaṭṭaʿāt.
Potrebbe essere un indizio su un'origine comune tra l' ISLAM e i SALMI?
en.wikipedia.org/wiki/Muqattaʿat
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Cristiano è anagramma di coranisti.
Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)
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Infatti mi son sempre chiesto perchè tradurre "fructus ventri tui" in "frutto del tuo seno"...
Io pensavo ad una traduzione "epurata" da simbologie scomode per l'ipocrisia cristiana moderna: parlare di ventre vuol dire riferirsi al concepimento e alla materialità, cosa deprecabile evidentemente...
E poi il ventre, la pancia, sede anche di altri organi ritenuti abominevoli fino a poco tempo fa, come l'intestino...
Ma se hai ipotesi che mi aiutino a capire ben vengano

Sugli anagrammi mi hai fatto venire un brividino... che Ciapanna non ci avesse visto poi così male....
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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