Nuova Cronologia

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5 Anni 3 Mesi fa #29305 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
Ci vorrebbero storici coraggiosi e capaci di mettersi in discussione. Un paio di mesi fa ho sentito a Byoblu lo storico Alessandro Barbero. Tanto simpatico ma è convinto che per la storia passata i giochi siano fatti. Dice che ogni tanto vengono fuori teorie che fanno perdere tempo agli storici.
Con questa gente non si va da nessuna parte.

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5 Anni 3 Mesi fa #29308 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
Mi è piaciuto molto questo capitolo: chronologia.org/it/sette1/capitolo4.pdf
Ed in particolare questa corrispondenza tra il libro di Zaccaria e i Vangeli:

Matteo 26: 15, 27: 5-7 - E disse loro: Quanto mi volete dare perché io ve lo consegni? Ed essi gli contarono trenta sicli d'argento... Ed egli, gettati i sicli d'argento nel tempio, si allontanò e andò a impiccarsi. I capi dei sacerdoti presero quei denari e dissero: "Non è lecito metterli nel tempio ... e loro ... comprarono con quel denaro il campo del vasaio, per seppellire i forestieri”

Zaccaria 11 - “ E quello fu annullato in quel giorno; e le pecore più misere del gregge che m’osservavano, conobbero che quella era la parola dell’Eterno.
12 E io dissi loro: ‘Se vi par bene, datemi il mio salario; se no, lasciate stare’. Ed essi mi pesarono il mio salario; trenta sicli d’argento.
13 E l’Eterno mi disse: ‘Gettalo per il vasaio, questo magnifico prezzo al quale m’hanno stimato!’ E io presi i trenta sicli d’argento, e li gettai nella casa dell’Eterno per il vasaio.
14 Poi spezzai l’altra verga Vincoli, per rompere la fratellanza fra Giuda e Israele.
15 E l’Eterno mi disse: ‘Prenditi anche gli arnesi d’un pastore insensato.
16 Perché, ecco, io susciterò nel paese un pastore che non si curerà delle pecore che periscono, non cercherà le disperse, non guarirà le ferite, non nutrirà quelle che stanno in piè, ma mangerà la carne delle grasse, e strapperà loro fino le unghie’.
17 Guai al pastore da nulla, che abbandona il gregge! La spada gli colpirà il braccio e l’occhio destro. Il braccio gli seccherà del tutto, e l’occhio destro gli si spegnerà interamente

www.wordproject.org/bibles/it/38/11.htm

E' riconosciuto che questi passaggi sono collegati tra loro, i cristiani dicono che Zaccaria ha profetizzato gli eventi evangelici. Invece è ovvio che il passaggio di Zaccaria sia stato scritto dopo gli eventi in questione. Ci sono tre cose interessanti in quel passaggio:
1) è scritto in prima persona: chi è l'autore, Giuda?
2) sembra riportare delle accuse contro Gesù, sembra che sia la versione di Giuda
3) Fomenko ha riportato anche le frasi sull'occhio e sul braccio destro. A chi non conosce il suo lavoro potrebbe sfuggire il perché: quale personaggio storico, in punto di morte, ha subito l'accecamento di un occhio e il taglio di una mano? E perché compare nel libro di Zaccaria in un passaggio che richiama il tradimento di Cristo?

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5 Anni 3 Mesi fa - 5 Anni 3 Mesi fa #29311 da Pyter
Risposta da Pyter al topic Nuova Cronologia
Il tradimento di Giuda su Gesù racconta che attraverso il travisamento o il rovesciamento dei suoi insegnamenti (indipendentemente dal fatto che egli sia un personaggio storico o che sia solo uno dei tanti maestri o maghi attivi prima dell'avvento dei mistificatori) è nato un nuovo corso di tipo religioso, un parto gemellare di messa in opera della teologia cristiana e giudea, a cui ha fatto seguito l'apparato logistico del Corano.
La verga Vincoli rappresenta proprio la divisione dei compiti.
I sicli sono i nuovi cicli, che vengono appunto messi in opera da un vasaio.
I nuovi pastori entrano in azione e chi non sarà un buon pastore (ovviamente dal punto di vista del mistificatore) avrà un occhio e il braccio secchi tramite la spada (sempre loro i mistificatori: se non c'è un colpo di spada c'è un colpo di libro).
Per questo il Mosè a Roma è in Vincoli: la veste sollevata mette in mostra l'occhio.
Se poi si studiano con attenzione alcuni particolari del Mosè, come le corna, le tavole della legge chiuse, a formare un angolo, le dita della mano sulla barba( formata da otto ciocche ben definite), le dita che sono il medio e l'indice; si scopriranno altre cose che magari ci porteranno a capire di più la teologia aliena.
Il taglio della mano ha forse a che fare con la perdita della capacità magiche, così come ovviamente anche quello dell'occhio.
Ma per avere delle dritte basterebbe leggere il libro dei morti e il testo dei sarcofagi, di cui Giuda Iscariota era un grande intenditore.

Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)
Ultima Modifica 5 Anni 3 Mesi fa da Pyter.

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5 Anni 3 Mesi fa #29312 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
" Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna " (Marco - Capitolo 10)

Secondo Fomenko, questo tipo è effettivamente entrato nell'altra vita privo di una mano e di un occhio.

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5 Anni 3 Mesi fa #29314 da Pyter
Risposta da Pyter al topic Nuova Cronologia
3I maestri della Legge e i farisei portarono davanti a Gesù una donna sorpresa in adulterio
4e gli dissero: - Maestro, questa donna è stata sorpresa mentre tradiva suo marito.
5Nella sua legge Mosè ci ha ordinato di uccidere queste donne infedeli a colpi di pietra. Tu, che cosa ne dici?
6Parlavano così per metterlo alla prova: volevano avere pretesti per accusarlo. Ma Gesù guardava in terra, e scriveva col dito nella polvere.
7Quelli però insistevano con le domande. Allora Gesù alzò la testa e disse:
- Chi tra voi è senza peccati, scagli per primo una pietra contro di lei.
8Poi si chinò di nuovo a scrivere in terra.
9Udite queste parole, quelli se ne andarono uno dopo l'altro, cominciando dai più anziani. Rimase soltanto Gesù, e la donna che era là in mezzo.
10Gesù si alzò e le disse: - Dove sono andati? Nessuno ti ha condannata?
11La donna rispose: - Nessuno, Signore. Gesù disse: - Neppure io ti condanno. Va', ma d'ora in poi non peccare più!

Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
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5 Anni 3 Mesi fa #29316 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
non capisco

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5 Anni 3 Mesi fa - 5 Anni 3 Mesi fa #29317 da Pyter
Risposta da Pyter al topic Nuova Cronologia
Niente di cui preoccuparsi. Un attimo e passa.
Anche io all'inizio non capivo perché i farisei parlano di lapidazione (lapide, lapis) mentre Gesù sembra starsene per i fatti suoi scrivendo per terra [con un dito], e la cosa è ripetuta due volte. Poi Gesù manco li guarda mentre vanno via, dopo aver detto "di scagliare la prima pietra [lapis]", a cominciare dagli anziani. Tanto che deve chiedere alla stessa donna.
Loro non la condannano, lui non la condanna. Perché?
Perché nessuno di loro ancora sa scrivere.
Se non sanno scrivere non può esserci una legge di Mosè, e le tavole, che sono quindi posteriori o comunque contemporanee al l'insegnamento di Cristo, che non è l'insegnamento di Gesù.
Fomenko dice che il Gesù storico è vissuto nel XII secolo.
Ora, nessuno ha notato cosa dice Fomenko riguardo a quando fu inventata la scrittura?
Coincidenze?

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5 Anni 3 Mesi fa #29322 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
Ah, stai dicendo che l'espressione "scagliare una pietra" sia un'alterazione di qualcosa che indicava la scrittura?
E poi: la frase "volevano avere pretesti per accusarlo" siamo sicuri che fosse riferita a Gesù e non all'adultera?

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5 Anni 3 Mesi fa #29407 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
Pyter, puoi spiegare meglio il collegamento tra i simboli massonici, il libro dei morti, il fatto che nel medioevo non sapessero scrivere e su cosa dice Fomenko a proposito della scrittura? Evidentemente mi mancano parecchi frammenti e piuttosto grossi.

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5 Anni 3 Mesi fa - 5 Anni 3 Mesi fa #29421 da Pyter
Risposta da Pyter al topic Nuova Cronologia
Non ricordo più dove Fomenko dice dell'invenzione della scrittura, se nel sito o ne accenni nel libro 400 anni di inganni.
Per spiegare meglio tutto quello che mi chiedi ci vorrebbe un libro , visto che ormai sono più di dieci anni che leggo a destra e a manca.
Opterei, nel caso, a rispondere a domande più specifiche.
Per quanto riguarda il libro dei morti, è risaputo che la figura di Cristo è praticamente ricalcata su Osiride e Horus.
Il testo dei sarcofagi racconta pure come hanno fatto.
La nascita e la morte di Cristo non hanno niente a che fare con Gesù.
Non a caso il natale e la pasqua sono le due feste cristiane principali.

Tutto questo (cioè il passaggio) è spiegato in codice nel libro di Renan, Vita di Gesù.

Per trovare invece qualcosa che confermi le teorie di Fomenko e la natura vera del Cristo della Chiesa, puoi leggere il secondo capitolo del libro Il maestro e Margherita di Bulgakov, nello specifico l'interrogatorio di Yoshua, dove Bulgakov rivela, anche lì in linguaggio semi-codificato alternato ad abili giochi di parole, quello di cui ti sto dicendo.
E' questo uno dei motivi per cui nessuno ti spiegherà mai quel libro, che è stato sempre il mio preferito fin dal liceo e ora ho capito perché.

Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)
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5 Anni 3 Mesi fa #29425 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
Perché dici che Giuda Iscariota era un grande intenditore del libro dei morti e del testo dei sarcofagi?

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5 Anni 3 Mesi fa #29426 da Pyter
Risposta da Pyter al topic Nuova Cronologia
Perché Giuda è stato adottato da piccolo in un tempio di Eliopolis, alla periferia cariota, cioè al Cairo.
Sapeva tutto della teologia egizia. Anzi, possiamo dire che ne era il custode.
Bignamino:
Giuda tradisce, cioè il vero Gesù viene sacrificato (agnello pasquale [ascoltare brano hop hop somarello di Barabani, un cognome un perché] ), rinasce come Cristo.
Il perfezionamento della figura di Cristo avviene con l'accorpamento dell'idea del bene e del male, quindi peccato e salvezza, presa da Zoroastro (Persia).

Faq:
Perché durante la visita di qualche anno fa delle personalità dell'Iran, Renzi ha fatto mettere delle lenzuola su statue e monumenti dei musei italiani?




Hop hop hop somarello,
Trotta trotta, il mondo è bello.
Hop hop hop somarello,
Trotta trotta, tu porti l'agnello.

Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)
I seguenti utenti hanno detto grazie : Marzo

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5 Anni 3 Mesi fa #29436 da Marzo
Risposta da Marzo al topic Nuova Cronologia
Molto interessante Pyter!

Hai altri suggerimenti di testi interessanti in merito alla nuova cronologia ed alla storia nascosta?

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5 Anni 3 Mesi fa #29440 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
Grazie Pyter.
Ho trovato il brano:

“How it was in reality” di A.T.Fomenko , G.V.Nosovskiy

chronologia.org/en/how_it_was/introduction.html

L’epoca che precede il XI secolo

Questa sezione è piuttosto breve. Non esiste informazione in fonti scritte giunte fino a noi di qualsivoglia evento precedente il XI secolo. Non c’era la scrittura a quel tempo. Apparve solo nel X-XI secolo. Secondo la storia scaligeriana la scrittura ha origini nella più profonda antichità presumibilmente ben prima dell’inizio dell’era cristiana.
In realtà la STORIA SCRITTA dell’umanità emerge dall’oscurità solo nel X-XI secolo. Tutti i documenti scritti antichi, inclusi quelli riguardanti la “profonda antichità” , descrivono in realtà eventi del XI-XVII secolo. Molti di questi forzatamente consegnati al distante passato dalla cronologia erronea di Scaligero-Petavius.
L’epoca precedente al XI secolo deve essere considerata “primordiale”, l’alba della civilizzazione. Gli strumenti primitivi di questi tempi sono sopravvissuti fino ad oggi e sono in mostra nei musei e gallerie dedicate agli uomini primitivi, che presumibilmente vissero molte, molte secoli o anche millenni prima dell’era cristiana.
Frammenti di vasellame, ossa, strumenti di selce, coltelli di pietra e asce, raschiatoi, ceneri di fuochi nelle caverne, ossa, punte di frecce e punte di lancia, ornamenti fatti con ossa di mammut e denti di predatori. Queste esposizioni nei moderni musei ci danno un’indicazione accurata della vita umana fino al X-XI secolo. A quel tempo le persone vivevano ancora nelle caverne e sotto ripari precari, figuriamoci in costruzioni di legno o pietra.
Ma non dobbiamo immaginare che gli strumenti di pietra e osso o quelli di uso quotidiano diventassero obsoleti nel XI secolo. In realtà continuarono ad esistere e furono usati ancora per molto tempo, fino al XV-XVI secolo. Per esempio, nel XVI secolo i Tedeschi andarono a costruire il Kremlino con le loro ASCE DI PIETRA, che gli storici tedeschi contemporanei datano approssimativamente al II secolo a.c.
Quindi gli utensili di pietra probabilmente coesistono con quelli di metallo fino al XVI secolo. La costruzione del Kremlino di Mosca è datata dagli storici alla fine del XV secolo ma la Nuova Cronologia gli attribuisce la seconda parte del XVI secolo.
Si scopre che simili asce – e ce ne sono parecchie in Germania – vengono datate oggi dagli archeologi nella profonda antichità, la prima parte del II secolo a.c. Il punto di vista di scienziati e archeologi, che gli utensili in pietra trovati in Europa siano esclusivamente utensili preistorici, è errata. Come si può vedere i Tedeschi nel XV-XVI secolo d.c. dipendevano ancora dalle asce di pietra.
Questo tra l’altro implica una semplice soluzione a un famoso enigma storico: come potevano gli antichi abitatori delle caverne gestire la creazione di buchi rotondi o ovali di FORMA REGOLARE negli utensili in pietra? Qui per esempio abbiamo l’”antichissima” ascia di pietra nel museo archeologico di Ohrid in Macedonia. Un profondo buco oblungo con piatte pareti verticali fu fatto con una pietra dura. Avrebbe potuto un uomo delle caverne senza attrezzi fare questa cosa? Sicuramente voi non siete capaci creare un buco così regolare semplicemente strofinando due pietre insieme a mano. Comunque ora, una volta accettato che gli utensili di pietra furono usati fino al XVI secolo ogni cosa va a posto. I buchi nelle asce di pietra potevano essere stati fatti usando meccanismi con trapani rotanti. Con punte di diamante per esempio. O semplicemente fatti di pietra dura.
Un altro esempio. Ci dicono che in Russia, nell’“Antica” Roma e in Inghilterra si scriveva su cortecce di betulla molto, molto tempo fa. Di fatto, si scopre che lettere in corteccia di betulla erano ancora scritte nel XIX secolo e in alcuni posti anche nel XX secolo. Il fatto è che fino al XX secolo la carta non era economica. La corteccia di betulla, specialmente nel Nord, era molto più economica. Così l’ “antichità” si avvicina molto ai nostri tempi.
I testi contemporanei ci dicono con molti dettagli della vita delle genti che si suppone vissero prima del X secolo. Ricordiamo alcune “antiche” culture.
I leggendari “Sumeri”. Le più antiche civilizzazioni di Mesopotamia e America. I potenti faraoni Egiziani. Il Regno di Troia della famosa guerra nel presunto XIII secolo a.c. messa in versi da Omero, il poeta cieco. L’illuminata “antica” Cina. I potenti Etruschi. La grande “antica” civilizzazione Greca. Ancora, l’”antica” Roma che evolvette dalla civilizzazione Etrusca. L’”antica” Cartagine e le sue guerre contro la possente Roma. La misteriosamente “antica” India con i suoi tesori. I potenti califfati arabi “antichi” e Medievali. Gli “antichi” Regni Biblici di Israele e Giudea. Le “antiche”Assiria, Siria e Persia. I signori feudali Medievali Europei nei loro possenti e tetri castelli.
Tutto questo, ci dicono, esisteva prima del X secolo d.c. Non è vero. Tutto questo esistette MA IN UN’EPOCA COMPLETAMENTE DIVERSA, E SPESSO ANCHE IN UN DIFFERENTE LUOGO. Più specificatamente, dopo il X secolo d.c. cioè nell’ultimo millennio. In altre parole le date degli eventi della “antichità classica” dovrebbero essere corrette e portate in avanti nei loro posti reali in un intervallo tra il X e il XVII secolo.
Dove erano situati i primi insediamenti prima del X secolo? Presumibilmente all’inizio la maggioranza delle persone viveva in una zona calda, non lontana dall’equatore. Principalmente il Mediterraneo, l’India e l’America Centrale. Il clima era moderato c’erano parecchie piante con frutti e sufficiente acqua potabile. Questo permise la rapida crescita della popolazione. C’era abbastanza cibo, non c’erano inverni freddi ed era facile costruire abitazioni. Non c’erano variazioni brusche del clima e non c’erano differenze sostanziali di temperatura.
Ma la crescita della popolazione non poteva continuare all’infinito e presto “divenne troppo congestionata”. Incominciarono i conflitti tribali e la lotta per il territorio e il cibo. Una parte della popolazione fu spinta al Nord e una parte al Sud. All’interno le persone scoprirono che il clima era più duro. Gli inverni freddi. I migranti deboli morirono, ma quelli che sopravvissero lo fecero solo adattandosi. Le capacità del cervello aumentarono, fu necessario creare metodi per costruire case, attrezzi per l’agricoltura e equipaggiamenti per la caccia e la navigazione sui fiumi e sui mari ecc.
In altre parole questa gente fu costretta a sviluppare una civilizzazione. Nel corso del tempo i discendenti della prima onda di migranti, essendosi adattati al nuovo ambiente, crearono i loro propri centri culturali e dopo essersi riprodotti a sufficienza incominciarono ad allargare la zona del loro habitat. Iniziò la colonizzazione ma su un più alto livello tecnologico. È possibile che sia così che l’epoca tra il XIII-XIV ha avuto inizio. Ma di questo parleremo più avanti. E ora torniamo indietro nel tempo.
Per concludere, l’epoca prima del XI secolo è immersa nel buio dovuto alla virtualmente totale assenza di ogni documento originale. Ripetiamo che solo nel X-XI secolo per la prima volta fu concepita l’idea del linguaggio scritto. Probabilmente nell’Antico Egitto originariamente nella forma dei geroglifici. La registrazione di pensieri in questo modo è primaria e solo più tardi evolvette nelle forme più contemporanee.

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5 Anni 3 Mesi fa #29448 da Pyter
Risposta da Pyter al topic Nuova Cronologia

Marzo ha scritto: Molto interessante Pyter!

Hai altri suggerimenti di testi interessanti in merito alla nuova cronologia ed alla storia nascosta?



Certamente!

L' Eneide
Le dodici fatiche di Ercole
Il vangelo fiorentino secondo San Luca.
Totem e tabù di Freud
Melville: Bartleby e lo scrivano e altri racconti

Credo che bastino per questa estate.
Appena li hai finiti fammi un fischio.

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5 Anni 3 Mesi fa #29466 da Mrexani
Risposta da Mrexani al topic Nuova Cronologia
pyter

. Per spiegare meglio tutto quello che mi chiedi ci vorrebbe un libro ,


Eh, che aspetti allora?
Son serio, perché non lo scrivi sto cazzo di libro?

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5 Anni 3 Mesi fa #29467 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia

Ripetiamo che solo nel X-XI secolo per la prima volta fu concepita l’idea del linguaggio scritto. Probabilmente nell’Antico Egitto originariamente nella forma dei geroglifici. La registrazione di pensieri in questo modo è primaria e solo più tardi evolvette nelle forme più contemporanee.

Non concordo con questa idea: primo non capisco come si fa stabilire quando sia stata inventata la scrittura, secondo, penso che potrebbe essere stata fin da subito fonetica. La mia ipotesi è che derivi dalla musica.

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5 Anni 3 Mesi fa - 5 Anni 3 Mesi fa #29468 da Pyter
Risposta da Pyter al topic Nuova Cronologia
Un po' di pazienza, Mex, un po' di pazienza.
Ho parecchia roba messa da parte che sto iniziando a sviluppare in un discorso coerente.
Roma non è stata costruita in un giorno.

Purtroppo quattro mesi fa il computer mi ha completamente abbandonato, morendo di morte improvvisa.
Il problema è che non mi ha lasciato nessuna eredità, roba che peraltro era quasi tutta mia, cioè numerosi file con appunti eccetera.
Ho quindi faticosamente iniziato tutto da capo come una fenice incazzata.
Fortunatamente ho tutto qua in testa.
La tradizione orale mi ha salvato.
Un segno del destino.

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Ultima Modifica 5 Anni 3 Mesi fa da Pyter.

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5 Anni 3 Mesi fa - 5 Anni 3 Mesi fa #29469 da Pyter
Risposta da Pyter al topic Nuova Cronologia

Nomit ha scritto: La mia ipotesi è che derivi dalla musica.




Caro il mio gesuitico Nomit, hai ragione. E che i sumeri siano stati per centinaia di anni in testa alla hit parade è una cosa difficile da smontare, e come dicono gli archeologi ci sono nei musei le tante statuette vinte che lo dimostrano.

Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
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Ultima Modifica 5 Anni 3 Mesi fa da Pyter.

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5 Anni 3 Mesi fa #29471 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
Nomit, puoi spiegare meglio? Certamente i suoni vengono prima della scrittura. Ti riferisci a una tradizione orale? O proprio musicale? Francamente sarebbe fantastico se tutto incominciasse con la musica. È solo una tua intuizione?

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5 Anni 3 Mesi fa #29472 da Mrexani
Risposta da Mrexani al topic Nuova Cronologia
Pyter

Roma non è stata costruita in un giorno.

Per carità, io lo speravo soltanto che fossi già a lavoro, ma non lo sapevo. Quindi prendi il tempo che serve.

Fortunatamente ho tutto qua in testa.
La tradizione orale mi ha salvato.
Un segno del destino.


Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade?

".Nois semus sos rios nàschidos da sas abbas pioanas:
no timimus istios chi nos potan sicare sas funtanas.
"

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5 Anni 3 Mesi fa #29473 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
@ Italo -

Italo ha scritto: Nomit, puoi spiegare meglio? Certamente i suoni vengono prima della scrittura. Ti riferisci a una tradizione orale? O proprio musicale? Francamente sarebbe fantastico se tutto incominciasse con la musica. È solo una tua intuizione?

Gli ominidi si accorgono che il suono influisce sulla crescita e la produzione delle piante di cui si nutrono, cominciano ad emettere suoni sempre più armoniosi per agire in tal senso, sviluppano la voce umana, cominciano a comporre musica e ad eseguirla in coro in prossimità delle piante di loro interesse, ha origine la messa, sviluppano il sentimento religioso, sviluppano il linguaggio, le composizioni diventano polifonie complesse e sorge così la necessità di trascriverle, si comincia così a rappresentare sia le note, sia i fonemi da cui sono accompagnate, infine questi ultimi si svincolano dalla musica e ha origine la scrittura come la conosciamo. La scrittura ideografica non fa parte di questa ipotetica evoluzione.

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5 Anni 3 Mesi fa #29479 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
Grazie Nomit. Certamente l'ipotesi che fa Fomenko rimane un po' fredda. D'altra parte non può mica far tutto lui ;-)
Quando ho cominciato a leggere della Nuova Cronologia avevo la sensazione di uno che buttava bombe a mano dentro un pollaio per vedere cosa succedeva.
Ogni volta che mi sembrava di aver ritrovato l'equilibrio esplodeva un'altra granata. Ora è tutto pieno di buche con qualche piuma svolazzante però certamente per quanto mi riguarda il merito di Fomenko è di aver mostrato come la gran parte delle storie che conosciamo non ha nemmeno una logica e si possono smontare in pochi passaggi. Rimane un baratro da riempire e tocca lavorare per ricostruire direi proprio un'identità. D'altra parte le rivoluzioni non sono un pranzo di gala.

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5 Anni 3 Mesi fa #29481 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
Segue qua sotto il mio riassunto di un episodio fondativo della storia Russa, la Battaglia di Kulikovo ("History: Fiction or science?" Cap. 6). Dalla distorsione degli avvenimenti ad essa correlati nasce la storia dei Romanov che col loro colpo di stato dovevano accreditarsi come legittimi eredi dell'Impero. Una volta cancellata la storia reale c'è stato un "liberi tutti" che ha permesso agli stati Europei e non solo di inventarsi una loro storia parassitando quella dell'Orda e attribuendosi avvenimenti che non gli appartenevano.


Chapter 6
The Battle of Kulikovo

1 . The strife of the late XIV century in the Horde. Dmitriy Donskoi as Tokhtamysh-Khan.
The Battle of Kulikovo and the . A general overview 150

Dopo la formazione del Grande Impero nella prima metà del del XIV secolo da parte di Batu-Khan (Ivan Kalita = Caliph) lo stato venne diviso in tre parti:
- Il Regno del Volga, L’Orda d’Oro
- La Russia Bianca o Orda Bianca
- La Severskaya Zemlya = Ucraina
La parola “severskaya” è in relazione con la parola Siberia e “sever” (“Nord”) - comunque la parola non si riferisce necessariamente alla direzione del Nord (ricordiamo che molte mappe medievali erano invertite col Nord sotto e il Sud sopra). Verso la fine del XIV secolo ci furono disordini all’interno dell’Orda d’Oro. Oltre 25 Khan avevano regnato sul paese nei 20 anni tra il 1359 e il 1380. I disordini terminano con la famosa battaglia di Kulikovo nella quale Dmitriy Donskoi (Tokhtamysh-Khan secondo la nostra ricostruzione) aveva sconfitto le truppe di Mamai, un leader militare e di fatto governatore dell’Orda. Più avanti parleremo a lungo del libro dello storico Mauro Orbini pubblicato nel 1601 e tradotto in Russia nel 1722. Orbini dice a proposito della battaglia di Kulikovo: “Nell’anno 6886 dalla Genesi (secondo la cronologia Russa), Dmitriy, il Grande Principe di Russia, sconfisse Mamai, Re dei Tartari. Tre anni dopo mise in rotta nuovamente le truppe di questo Re. Sigismund Herberstein iniviato imperiale ci racconta che “i corpi degli uccisi coprivano il terreno per 20 chilometri intorno”. Secondo le cronache Russe il motivo della battaglia era una questione di confine tra il Principe Dmitriy Donskoi della Grande Novgorod e i Principi di Lituania e di Ryazan Oleg e Holgerd. Quest’ultimo aveva cospirato per tenere Dmitriy lontano dalle terre di Mosca che pretendeva appartenessero alla Lituania e da quelle di Kolomna, Vladimir e Murom che sarebbero appartenute al Principato di Ryazan. Inviarono lo Zar Mamai per portare avanti il piano. Dunque le cronache ci descrivono la battaglia di Kulikovo come una disputa territoriale. In realtà i Principi (o Khan) cercavano di costringere Dmitriy verso la sua vecchia capitale Kostroma (vicino a Yaroslav). La battaglia fu vinta da Dmitriy che conquistò il Principato di Ryazan e le parti orientali della Lituania stabilendosi definitivamente in Mosca.

2. The Battle of Kulikovo 151
2.1 The actual location of the Kulikovo field 151

Consideriamo i resoconti storici della famosa battaglia di Kulikovo del 1380. Oggi si suppone che il campo di Kulikovo si trovi tra i fiumi Nepryadva e Don (oggi la regione di Kurkinskiy nella provincia di Tulskaya) 300 chiolometri a sud di Mosca. È noto tuttavia che non è stata trovata alcuna traccia della battaglia in questo campo di “Kulikovo” vicino a Tula. Non ci sono tumuli né tracce di armi in questo posto. Non c’è un solo oggetto che possa testimoniare dopo anni e anni di ricerche che qui si sia svolta una battaglia. Utilizzando rilevatori di metalli si sono infine trovate alcune punte di freccia e pezzi di una cintura. Poco per una battaglia così spaventosa. Alcuni libri sulla battaglia contengono l’immagine di una maglia di ferro che si suppone trovata sul campo tuttavia le sue eccellenti condizioni fanno dubitare che possa risalire a 600 anni prima. Dopo 600 anni una simile oggetto sarebbe un blocco indistinguibile di ruggine.

2.2. Kulishki in Moscow and the Church of All Saints built in honour of the warriors slain in the Battle of Kulikovo on the Slavyanskaya Square in Moscow 152

Alcune cronache ci indicano il campo di Kulikovo all’interno della città di Mosca. Per esempio la “Arkhangelogorodskiy Letopisets” descrive la consegna della famosa icona “Nostra Signora di Vladimir” in Mosca, durante l’invasione di Timur nel 1402 e ci dice che l’icona fu ricevuta in Mosca “sul campo di Kulikovo” e ci dice anche che lì fu costruita la Chiesa di Candlemas, che si trova nella via Sretenka. Lì vicino si trova la parte di Mosca conosciuta ancora con l’antico nome di Kulishki. Ancora nel XIX era opinione comune che Kulishki fosse sinonimo di Campo di Kulikovo. La Chiesa di Tutti i Santi fu costruita da Dmitriy Donskoi per commemorare i soldati morti sul Campo di Kulikovo. La chiesa si trova davanti all’uscita inferiore della metropolitana di Kitai-Gorod in Mosca nella piazza un tempo chiamata”Kulizhki” o “Kulishki”. La Regione di Kulishki includeva anche la Piazza del Cancello Pokrovskitye che era un tempo conosciuto come Kulishskiye. La versione ufficiale ci dice che le truppe furono sconfitte una prima volta da Dmitriy Donskoi e la seconda da Tokhtamysh-Khan. A nostro parere sono la stessa persona e la seconda sconfitta è solo un duplicato. La “seconda sconfitta” di Mamai avvenne “a Kalki” che è un’altra versione del riferimento al Campo di Kulikovo. L’etimologia della parola si può tracciare così: kulachki, kulak, kulachniy boy – pugni, pugno e combattimento di pugni. Insomma posto “per una competizione pugilistica”. Il nome di Mamai è un nome Cristiano e può essere trovato ancora oggi nel calendario ecclesiastico. Sembra una leggera corruzione della parola mama (mamma) o mamin (di mamma) gli antichi Russi dovevano avere due nomi di origine simile Batiy o Batu da Batka (padre) e Mamiy o Mamai (di mamma). Insomma Dmitriy Donskoi combatteva contro un leader Cristiano.

2.3. The information about the Battle of Kulikovo: origins and present condition 154

La fonte primaria delle informazioni sulla Battaglia di Kulikovo è la Zadonshchina. Secondo gli scaligeriani essa fu creata subito dopo la battaglia ed è perciò credibile. Ci sono sei copie del testo pesantemente corrette e piene di errori e distorsioni. La versione più antica contiene metà del testo e risale alla fine del XV secolo. Gran parte dei nomi sono scritti con caratteri corsivi dimostrando un intervento successivo sul testo.

2.4. Mamai’s headquarters on the Krasniy Kholm (Red Hill) near the Kulikovo Field vs. the Krasny Kholm, Ponte di Krasnokholmskiy e l’Argine Krasnokholmskaya in Mosca 156
Sarebbe opportuna una carta della città di Mosca per aiutare il lettore.
Secondo le fonti Russe il quartier generale di Mamai durante la battaglia era su una certa Collina Rossa (Krasniy Kholm). C’è infatti una collina molto alta proprio vicino al Kulishki in cima alla famosa Piazza Taganskaya vicino al Cancello di Yaouzskiye. In più il famoso Argine Krasnokholmskaya del Fiume Moskva e il Ponte di Krasnokholmskiy si trovano ancora qui. Formalmente non c’è un Krasniy Kholm ma c’è un Krasnaya Gorka (altra parola per “collina”) vicino al Kremlino. Il campo Kulishki in Mosca è circondato da diverse colline una delle quali contiene la Piazza Rossa e il Kremlino. Può essere questo il luogo del quartier generale di Mamai.

2.5. Kuzmina Gat in The Battle of Kulikovo and the neighbourhood of Kuzminki in Moscow.

Le truppe di Mamai si fermarono a Kuzmina Gat prima della battaglia. Ogni moscovita riconoscerà il quartiere di Kuzminki a Mosca.
La nostra ricostruzione è la seguente: Mamai si avvicinava a Kulishki o centro della moderna Mosca da Est schierato sulla riva sinistra del fiume Moskva, la parte in cui si presuppone si sarebbe combattuta la battaglia.
Dmitriy si avvicinava al campo di battaglia dal Sud, sulla riva destra del Moskva. Era obbligato ad attraversare il fiume. Le due armate si incontrarono al centro di Mosca al Kulishki, vicino alla Piazza Slavyanskaya e Via Stretenka. Un altro dettaglio è che le truppe di Dmitriy passarono la notte prima della battaglia “sul Berezouy” che si può tradurre come “sponda” (mentre le truppe di Mamai avevano il campo a Kuzmina Gat). Va detto che gli storici non trovano traccia di Kuzmina Gat nella regione del Don.

2.6. The identification of Kolomna as the starting point of Dmitriy’s march towards the Kulikovo Field

Secondo le cronache l’esercito di Dmitriy partì da Kolomna dove si era unito agli alleati. Attualmente la città di Kolomna si trova a cento chilometri da Mosca. La qual cosa è anche possibile ma noi ipotizziamo che la città potesse anche essere Kolomenskoye, oggi parte di Mosca. Ricordiamo che in questo posto c’era un gigantesco palazzo in legno dello Zar. Nel testo “La storia della Battaglia con Mamai” si dice: “Quando Dmitriy capì che la battaglia stava per cominciare ordinò ai suoi alleati di marciare verso Mosca ed essi prontamente arrivarono”. Siamo perciò dell’opinione che Dmitriy Donskoi partì esattamente dal posto che oggi si chiama distretto Kolomenskiy di Mosca. Dove andò quest’esercito?

2.7. The Kotly from the Kulikovo Battle and the Kotly in Moscow 157
Secondo le cronache marciò verso “Kotyol”. Guardando le mappe di Mosca vediamo il fiume Kotlovka vicino a Kolomenskoye e la stazione di Nizhniye Kotly lì vicino. Se Dmitriy avesse marciato davvero in questa direzione sarebbe arrivato nelle vicinanze del Monastero di Novodevichiy che si trova sull’altra sponda del fiume Moskva. Le cronache lo confermano.

2.8. The inspection before the battle at the Devichye Field, near the Devichiy Monastery, and the Novodevichiy Monastery on the Devichye Field in Russia 157
“Dmitriy organizzò un ispezione delle truppe sul Campo Devichye”. Si tratta del grande campo sull’ansa del Fiume Moskva con il Monastero Novodevichiy. Era ufficialmente conosciuto come il Campo Devichye e molti toponimi lo confermano ancora oggi. Perciò possiamo dire che Dmitriy Donskoi è partito da Kolomenskoye, ha attraversato la Moskva ed era arrivato al Campo Devichye dove ha ispezionato le truppe. Il passaggio del fiume viene indicato nelle cronache come “il passaggio del Don” ma la parola “Don” è un sinonimo di “fiume”.

2.9. The Devichiy Monastery, the Babiy Gorodok and the Polyanka on the right bank of the Moskva and the possibility of identifying them as the Devichye Field and the place where Dmitriy Donskoi had inspected his troops 158
Il monastero di Nostra Signora della Natività si trova in zona ed è in questo giorno a lei dedicato che si svolge la battaglia. È possibile che sia stato eretto per commemorare la battaglia così come la Chiesa di Nostra Signora della Natività sul Campo di Kulikovo (Kulishki a Mosca).

2.10. The crossing of the Moskva 160
Le truppe devono aver attraversato il fiume esattamente dove si trova oggi il Ponte Krymskiy (di Crimea).
Gli storici dicono ci fosse una strada in questo punto che attraversava il fiume. Un guado utilizzato dall’esercito di Dmitry Donskoi.

2.11. The Berezouy and the Bersenyevskaya Embankment in Moscow 160
Prima di attraversare il fiume Dmitriy Donskoi si ferma in un posto chiamato Berezouy. L’argine su cui sembra essersi fermato Dmitriy Donskoi si chiama Bersenyevka da tempo immemorabile. Beresouy e Bersen (Berzen) possono essere diverse versioni dello stesso nome in differenti cronache. Non esiste alcun nome simile nella regione del moderno Don.

2.12. The River Don and its relation to the Battle of Kulikovo. The Podonskoye Yard in Moscow 160

Gli autori moderni sostengono che il Don attraversato da Dmitriy fosse il Don moderno che però veniva più spesso chiamato “Tanais” nel medioevo così come il Volga veniva chiamato “Ra”. La parola “Don” genericamente significa “fiume”.

2.13. River Mecha on the Kulikovo Field as the Moskva River (or, alternatively, one of its tributaries called Mocha) 161
Secondo le cronache la battaglia infuriò per tutta la giornata e alla fine del giorno le truppe di Mamai cominciarono a fuggire e vennero spinte verso il fiume dove molti dei Tartari affogarono. Mamai sopravvisse con parecchi guerrieri. Dunque il fiume deve essere abbastanza largo perché un essere umano possa affogarvi e vicino al campo di battaglia poiché tutto avvenne nello stesso giorno. Il fiume Mecha a cui si riferiscono le cronache può essere il Moskva o il Mocha, un tributario del Moskva. Comunque il Mocha è un po’ distante da Mosca. Più probabilmente è il Moskva il cui nome nasce da Mosokh, Meshech MSCH senza la vocalizzazione. Bisogna ricordare che le cronache arrivano inoltre dalla Polonia.

2.14. River Nepryadva on the Kulikovo Field and the Naprudnaya River on the Kulishki field in Moscow. River Neglinka in Moscow 161

“La battaglia di Kulikovo ebbe luogo sul fiume Nepryadva” secondo alcune cronache. Il fiume Naproudnaya conosciuto anche come Samoteka scorre a fianco del Campo Kulishki.

2.15. The ambush of Vladimir Andreyevich on the Kulikovo Field and the Vladimirskaya Church in Moscow 162
L’esito della Battaglia di Kulikovo venne deciso dall’imboscata da parte del Principe Vladimir Andreyevich e il suo comandante militare Dmitriy Bobrok. Il loro intervento costituì un punto di svolta della battaglia. Ci sarebbe da aspettarsi che qualche ricordo di questo fosse rimasto nelle vicinanze. Infatti c’è la Chiesa di San Vladimir del Frutteto su una delle colline vicine al vicolo Starosadskiy. Dalla boscaglia di questa zona probabilmente uscirono le forze del Principe Vladimir Andreyevich.

2.16. next to the Kulikovo Field vs River Chura and the eight Mikhailovskiy Lanes in Moscow 163

In alcune cronache si dice che Dmitriy Donskoi si fermò vicino al fiume Chura prima della battaglia. Questo fiume esiste ancora oggi nella città di Mosca. La leggenda dice che l’esercito si fermò vicino al fiume Chura nei pressi di Mikhailovo. Sulle mappe di Mosca è presente un agglomerato di strade che ha il nome di Mikhailovskiy proprio a fianco del fiume Chura. Probabilmente era originariamente un piccolo centro abitato. Nella regione di Tula dove gli storici pretendono essere stata la battaglia non c’è né villaggio di Mikhailovo né fiume Chura.

2.17. River Sosna and the Brasheva (Borovitskaya) Road to the Kulikovo Field identified as the Sosenka River and the Old Borovskaya Road leading towards the centre of Moscow 165
Il “Racconto di Dmitriy Ivanocich, il virtuoso Principe e l’Infame Mamai, Re degli Elleni” riporta come Dmitriy Donskoiy e Vladimir Andreyevich avessero mandato un piccolo gruppo di soldati nella regione del Fiume Sosna con l’ordine di catturare prigionieri per interrogarli. In una delle versioni il fiume viene chiamato Bystraya Sosna. Dmitriy avanzò verso il Campo di Kulikovo da Kotly mentre Vladimir Andreyevich da un’altra direzione passando per Brashev. In un’altra cronaca si legge: C’era un grande rumore al mattino, forte come quello del tuono, mentre il Principe Vladimir attraversava il Moskva andando verso Borovitz sulla sua principesca barca dorata. Entrambe le cronache si riferiscono allo stesso posto chiamandolo in due modi diversi: Brashev e Borovitz. Troviamo il fiume Sosenka (forma affettuosa di Sosna) nel sobborgo Sud-Est vicino al villaggio Sosenki. Troviamo la vecchia Via Borovskaya. Borovskaya e Brasheva sono simili tenendo conto della frequente flessione di Sh e S.
L’esercito di Dmitriy Donskoi procedeva verso Kotyol seguendo la Via Ordynskaya o Strada Kolomenskaya. Le truppe di Vladimir Andryevich presero la Borovskaya = Via Borovitskaya di lato al Fiume Sosenka. Entrambe conducevano al Campo di Kulikovo. Nel centro di Mosca. Vladimir Andreyevich attraversò certamente anche lui il fiume visto che le truppe di Mamai si trovavano sull’altra riva, la sinistra. Abbiamo così individuato tutti i toponimi della battaglia, tutti dentro la città di Mosca e non dove gli storici vogliono situarla.

2.18. Yaroslav and Alexander in the description of the Kulikovo Battle 168
Il “Raconto della Battaglia con Mamai” si riferisce costantemente a Yaroslav e Alexander, il famoso signore della guerra e avo di Dmitriy Donskoi. Tuttavia piuttosto stranamente non ci sono mai riferimenti ad un avo altrettanto importante come Vladimir Momonamkh. Gli storci dicono che il riferimento sia a Yaroslav il Saggio del XI secolo e Alexander Nevskiy del XII secolo. Si può anche credere che le cronache fossero particolarmente affezionate a questi due vissuti 300 e 100 anni prima. La nostra ipotesi è più semplice, venivano citati perché Yaroslav è un duplicato fantasma di Ivan Kalita, il padre di Dmitriy e Alexander è un duplicato di Simeone il Fiero, fratello di Dmitriy e suo predecessore.

2.19. Who had fought whom upon the Kulikovo field? 168

Gli storici moderni ci dicono che le due parti in lotta sul Campo di Kulikovo fossero Russi contro Tartari e che i Russi sconfissero i Tartari. Le fonti originarie ci dicono invece che ”i Tartari del Volga erano riluttanti a seguire Mamai e ce n’erano pochi nel suo esercito”. L’esercito di Mamai era costituito da Polacchi, Genovesi (o Fryagi), gli Yasi e i Kasogs (tribù Caucasiche). Nell’esercito Russo “ Mosca mostrò lealtà all’unione con il legittimo erede dei Khan dell’Orda d’Oro – Tokhtamysh, che regnava sui Tartari in Siberia e nella regione del Volga”. È perfettamente chiaro che si tratti di una guerra civile all’interno dell’Orda. I Tartari del Volga e della Siberia combattevano contro i Crimeani, Genovesi, Polacchi condotti da Mamai. Mamai riceveva assistenza da Jagiello, principe Lituano mentre Dmitriy si dice fosse aiutato da Tokhtamysh e il suo esercito di Tartari Siberiani.

2.20. A brief digression and a comparison of the Russian and Tartar architecture 169


3. The communal grave of the heroes slain in the Battle of Kulikovo in the Old Simonov Monastery, Moscow 169
Secondo le cronache ognuna delle due parti subì perdite per 250.000 uomini. Probabilmente è un’esagerazione tuttavia “dopo la battaglia il Grande Principe rimase sul Don per otto giorni ispezionano il campo di battaglia e separando i corpi dei Cristiani da quelli dei pagani. I primi vennero seppelliti in terra consacrata. Gli altri lasciati agli uccelli e alle bestie”. Se crediamo a ciò che ci raccontano gli storici possiamo chiederci come mai i soldati morti siano seppelliti a Mosca nel Vecchio Monastero Simonov e non a Tula. Ad esempio i frati guerrieri Russi Peresvet e Oslyabya sono seppelliti nella Chiesa di Nostra Signora della Natività e non al Convento Troitskaya. Se accettiamo che i corpi degli eroi siano stati trasportati da Tula a Mosca (300 km) perché non sono stati portati al Convento Troitse-Sergyeva che è relativamente vicino? Inoltre Dmitriy ha raccolto gli uccisi per otto giorni e dopo il suo esercito è tornato a Mosca che significa ulteriori giorni. I corpi possono essere rimasti all’aperto per diverse settimane? Poiché la battaglia ha avuto luogo nel giorno della Sacra Festa di Nostra Signora della Natività è perfettamente logico che una chiesa venisse eretta in questa occasione sul campo di battaglia. Ed è quello che vediamo. La Chiesa è ancora parte del Monastero Simonov a Mosca. Secondo la nostra ipotesi fu costruito sul campo di battaglia come un enorme cimitero per i soldati uccisi lì. Il Monastero Simonov, fondato nel 1379, è uno dei posti di difesa più importanti nella linea difensiva di Mosca. Stranamente gli storici oggi sembrano piuttosto riluttanti a dirci dove sono stati seppelliti i corpi dei soldati della battaglia di Kulikovo. Casualmente abbiamo trovato un libro del 1806 che veniva citato in un articolo concernente lo scandaloso rifiuto da parte dello stabilimento Dynamo di sgomberare le costruzioni del Monastero che si trovavano nella loro sede. Quindi trovammo le fotocopie di un altro libro rarissimo pubblicato nel 1870 che parlava dei frati Peresvet e Oslyabya. Entrambi i testi facevano riferimento al Monastero di Simonov. Perché in tutti gli altri libri non si fa riferimento a luogo di sepoltura dei soldati? Crediamo sia perché questo dimostrerebbe che Mosca è meno antica di quanto si sostiene. Nessun guerriero è stato seppellito nella regione di Tula, non ci sono resti umani che possano riferirsi alla battaglia. Secondo gli storici Mosca esisteva già a quel tempo e quindi la battaglia non può essere avvenuta dentro la città. Secondo noi la battaglia è all’origine della città di Mosca che era un piccolo centro a quel tempo. Il Kulishki era un grande campo senza costruzioni, Dmitriy Donskoi iniziò a fortificare la città dopo la battaglia o alla fine del XIV secolo.

3.1. Where are the graves of the warriors who had fallen in the battle of Kulikovo? 169
3.2. The old Simonov Monastery presently. The discovery of an ancient communal grave in 1994 171
La presente sezione è il resoconto della nostra visita al Vecchio Monastero Simonov nel giugno 1994 per verificare empiricamente la nostra teoria. Prima di tutto ricordiamo che nel 1994 il monastero stava ancora nella sede della Dynamo e poteva essere raggiunto solo attraverso un percorso labirintico. La Chiesa di Nostra Signora della Natività è circondata da fabbriche. Solo pochi anni fa è tornata ad essere utilizzata come chiesa, prima era un deposito della fabbrica. Sapevamo che almeno due guerrieri sono stati sepolti qui, Peresvet e Oslyabya, ma cercavamo la fossa comune con il resto dei corpi. Appena arrivati abbiamo visto un enorme contenitore di legno già sistemato in una fossa appena fatta. Abbiamo chiesto dell’identità delle persone seppellite al prete che stava officiando il seppellimento e agli operai e ci è stato detto che per un raggio di cento metri intorno c’erano solo teschi e ossa umane. Forse ce n’erano anche di più ma le mura della fabbrica impedivano di verificare fin dove arrivassero. Quindi alla costruzione della fabbrica le ossa sono state semplicemente buttate via. Poco prima del nostro arrivo era stato scavato un deposito sotterraneo 10 metri dalla chiesa. La costruzione era molto piccola comunque diverse metri cubi di teschi e ossa erano stati trovati qui. Abbastanza da riempire l’enorme contenitore che avevamo visto. Gli operai raccontarono alcuni fatti. Primo punto, gli scheletri erano accatastati in modo caotico. Alcuni erano letteralmente a testa in giù. Questo dimostra che non si trattava di un normale cimitero ma di un seppellimento di massa.
Secondo punto, gli operai erano anche sorpresi dal fatto che i teschi avevano denti giovani e sani. Lo hanno ripetuto diverse volte. Questo conferma l’impressione di corpi di giovani combattenti e non di vecchi.
Terzo punto, oltre ai corpi gli operai trovarono un certo numero di lapidi uniformi e senza iscrizioni, decorate con lo stesso ornamento, una placca in mezzo con diverse strisce collegate, una diritta alla base e due curve in alto. L’ornamento ricorda uno scudo da guerriero o la nota croce Cristiana (a forma di T) che oggi non viene più usata dalla Chiesa. La mancanza di iscrizioni ci parla della natura comune delle sepolture. Inoltre ci sono molte più ossa che lapidi. Bisogna notare che in diversi stemmi antichi troviamo croci di questo tipo vicino alla figura di un orso rampante che era stato un tempo l’emblema della città di Yaroslav. Un altro cimitero con simili lapidi può essere trovato al piano terra della Cattedrale Arkhangelskiy del Kremlino di Mosca. Vicino a i sepolcri delle Zarine Russe.
Quarto punto, quando fu portato alla luce il cimitero di Simonov non si trovarono casse né oggetti metallici, ne’ resti di vestiti, Nient’altro che ossa. Questo implica che le tombe siano molto antiche, legno, ferro, rame e stoffa si decompongono completamente e tornano polvere. Questo processo richiede centinaia d’anni. Gli archeologi chiamati a verificare le hanno datate al XIV secolo che corrisponde al secolo della battaglia di Kulikovo. Tuttavia gli archeologi non hanno ritenuto di dover indagare oltre o fare altri scavi. Troviamo questo molto sospetto. Sul campo degli eroi di Kulikovo sono state erette fabbriche, le ossa ammucchiate e risistemate da un altra parte. Gli storici sanno però che le spoglie di Peresvet e Oslyabya sono seppellite qui. Si suppone che siano protette con cura. E invece no. Entrando nella chiesa si vedono le lapidi fatte qualche anno fa e nient’altro. Le vere lapidi secondo Karamazin sono probabilmente parte della muratura della chiesa. Nel periodo sovietico esistevano i subbotniks, sabati di lavoro collettivo non pagato. Uno di questi operai che vi partecipava ha raccontato di aver portato personalmente fuori dalla chiesa le lapidi. Non si sa che fine abbiano fatto né cosa ci fosse inciso. Un modo sospetto per far scomparire tracce significative di una storia inaccettabile. Nel 2000 siamo tornati al Monastero Simonov. Alcuni operai continuavano a pavimentare e dalla terra continuavano a emergere ossa. Il terreno intorno alla Chiesa di Nostra Signora della Natività è letteralmente pieno di ossa. Comunque non c’è croce sopra il gigantesco cassone che avevamo visto seppellito nel 1994. C’è solo una grossa pietra e nient’altro. Se uno non lo sa quei morti non esistono più.

3.3. The location of the Rozhestveno village that Dmitriy Donskoi had granted to the Old Simonov monastery after the Battle of Kulikovo 177

la “Storia della Chiesa di Nostra Signora della Natività nel Vecchio Simonov, Mosca” dice esplicitamente che Dmitriy Donskoi assegnò al villaggio di Rozhestveno la chiesa in questione subito dopo la battaglia e sul terreno della battaglia. Gli storici ci dicono che la battaglia avvenne nella regione di Tula. Non è curioso che una Chiesa costruita dentro Mosca sia stata assegnata a un villaggio a 320 chilometri dalla chiesa e che non apparteneva nemmeno al Principato di Mosca?

3.4. The battle between Mamai and Tokhtamysh in 1380 as yet another reflection of the Kulikovo Battle of 1380 177
Ci dicono che immediatamente dopo la battaglia di Kulikovo Mamai si scontrò con un nuovo nemico, Tokhtamysh, Khan dell’Orda, discendente di Batu-Khan. Tokhtamysh sconfisse Mamai e si proclamò signore dell’Orda del Volga. “Mamai fuggì a Kapha dove fu ucciso dal Genovese”.
1) Entrambe le battaglie avvengono nello stesso anno
2) Entrambe terminano con la sconfitta di Mamai-Khan
3) Una delle battaglie avviene a Kalki (KLK senza le vocali) e la seconda sul campo di Kulikovo (KLK senza le vocali)
4) In entrambe l’alleato Lituano di Mamai non arriva in tempo per sostenerlo in battaglia
5) Fugge a Kapha dopo entrambe le battaglie
Secondo la nostra ricostruzione si tratta di un duplicato della stessa battaglia da un altra cronaca. Dmitri Donskoy è, come Tokhtamysh, discendente di Batu-Khan - Ivan Kalita

4. The Battle of Kulikovo and our geographical reconstruction thereof 177


5. Apparently, Moscow was founded around 1382. The “Battle of Moscow” allegedly fought between the Russians and the Tartars in 1382 as yet another reflection of the Kulikovo Battle 178

6. Tokhta-Khan and the military leader Nogai as duplicates of Tokhtamysh-Khan and the warlord Mamai

7. The capital of Dmitriy Donskoi = Tokhtamysh-Khan and its location before the Battle of Kulikovo

La nostra ipotesi è che Kostroma era la residenza dello Zar di Russia o Khan alla fine del XIV secolo - inizio del XV. Mosca era un semplice un luogo dove i principi dell’Orda o Russia si contendevano il dominio (“kalki” è una parola che indica un luogo per tornei e combattimenti). La costruzione di Mosca fu iniziata da Dmitriy Donskoi dopo la battaglia di Kulikovo. Tuttavia non aveva l’aspetto della capitale e nemmeno il nome che risale al XVI secolo quando divenne effettivamente capitale.

8. On the history of the Church of Our Ladyleader of thousandsTartarThe Third Romereign of Ivan the TerribleIvan, regnant in 1547-1553 240
Il Vecchio Monastero Simonov è stato fondato sul sito della Chiesa Di Nostra Signora della Natività che fu trasferita in seguito leggermente più a nord. Dunque il Vecchio Monastero Simonov non è altro che la Chiesa Di Nostra Signora della Natività e il cimitero che la circonda. Quando il monastero fu fondato realmente, con mura perimetrali torri e costruzioni annesse fu costruito a circa 600 metri dalla vecchia chiesa evidentemente perché il cimitero era così grande che non poteva essere contenuto all’interno del monastero. L’attuale Chiesa Di Nostra Signora della Natività appare nei disegni d’epoca totalmente diversa da quella attuale. Molto probabilmente è stata ricostruita totalmente nel XIX secolo per cancellare ogni traccia e iscrizione con riferimento alla battaglia di Kulikovo.
Sappiamo che nel 1870 un monumento commemorativo venne costruito sulle tombe di Peresvet e Oslyabya. I visitatori che vogliono vederlo devono sbirciare dalle finestre. Ci viene detto che fosse conosciuto fin dal 1660. C’è da sospettare che le lapidi originali siano scomparse nel 1600, nel pieno della cancellazione della memoria pre-Romanov. Quando la chiesa smise di essere utilizzata il monumento in metallo venne venduto a pezzetti per 317 rubli e 25 kopeki.
Nonostante le numeose e reiterate richieste la fabbrica non ha mai ceduto nemmeno un metro delle sue pertinenze. Infine nel 1984 i motori furono rimossi dalla chiesa.

9. Mamai the temnik is also known to us as ivan velyaminov the tysyatskiy. Both titles correspond to the rank of army commander, and translate as "leader of thousands"
Il titolo di “Signore delle Migliaia” è esistito in Russia fino al regno di Dmitriy Donskoi. I comandanti militari di quel rango erano paragonati quasi ai principi e per questo probabilmente Dmitri Donskoi lo abolì dopo la morte di Vassily Velyaminov, l’ultimo temnik. Ivan, figlio di Vassily che doveva ereditare il titolo lo considerò un offesa mortale.
Ivan Velyaminov tradì Dmitri e si unì a Mamai. Questo avenne alcuni anni prima della battaglia di Kulikovo, nel 1374. Scoppiò quindi una guerra. Nello stesso tempo Mamai tradisce Mahomet-Khan e prepara la guerra contro Dmitri Donskoi. Mamai aveva deposto Khan-Khan stufo di regnare per conto di quest’ultimo e si proclama Khan. Nell’estate del 1380 radunò un enorme esercito. La nostra ipotesi è che il boiardo Ivan Velyaminov sia lo stesso Mamai che si ribella proclamandosi Khan. Ivan Velyaminov è catturato e decapitato sul campo di Kuchkovo (Kulikovo).

10. The battle of Kulikovo recorded in the famous book of Marco Polo

L’opera di Marco Polo intitolata “Il Libro delle Meraviglie” descrive l’Impero “Mongolo” nell’epoca del suo sesto Khan, Kublai-Khan. Marco Polo è un suo contemporaneo. La storia scaligeriana data questi eventi alla fine del XIII secolo ma secondo la nostra ricosturuzione si tratta della fine del XIV secolo. Il sesto Khan dell’Impero “Mongolo” fondato da Genghis-Khan = Georgiy Danilovich non è altri che Dmitriy Donskoi infatti – il primo Khan fu Georgiy Danilovich (Genghis-Khan), il secondo - Ivan Kalita = Caliph (Batu-Khan), il terzo – Simeone il Fiero, il quarto - Ivan the Red, il quinto - Dmitriy di Suzdal e il sesto è Dmitriy Donskoi.
Ci si sarebbe aspettato che Marco Polo descrivesse la battaglia di Kulikovo come il più grande evento della vita di Dmitriy e la più grande battaglia del Medioevo. E questo infatti succede. Marco Polo dà una lunga e partecipate descrizione della battaglia dedicandovi quattro capitoli. Marco Polo utilizza il nome di Nayan o Nayam per riferirsi a Mamai. Bisogna ricordare che i suoni M e N erano sovente confusi sopratutto nei testi occidentali europei deve erano entrambi trascritti con lo stesso simbolo, una tilde sulla vocale precedente. Jagiello o Jagailo, il Principe Lituano è chiamato Re Kaidu. Come nelle cronache Russe Kaidu-Khan non riuscì a raggiungere il campo di battaglia in tempo. Secondo Marco Polo la guerra iniziò con il rifiuto da parte dello zio del Gran Khan di ubbidire a Donskoi nel tentativo di strappargli il regno. Fece accordi con Kaidu-Khan (Jagiello) un altro potente principe e nipote del Gran Khan. Nayan (Mamai) gli ordinò di affrontare il Gran Khan da una direzione mentre lui lo attaccava da un’altra.

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De la grande battaglia che 'l Grande Kane fece con Naian.
Or sappiate veramente che chi è della diritta schiatta di Cinghi Kane, dirittamente d(é) essere signore di tutti li Tartari. E questo Coblaino è lo 6° Kane, ciò è a dire ch'egli è di capo del 6 Grandi Kani che sono fatti infino a qui. E sappiate che questo Coblain cominciò a regnare nel 1256 anni; e sappiate ch'egli ebbe la segnoria per suo grande valore e per sua prodezza e senno, ché gli suoi frategli gliele voleano tòrre e gli suoi parenti; e sappiate che di ragione la segnoria cadea a costui. Egli è, ch'egli cominciòe a regnare, 42 anni fino a questo punto, che corre 1298 anni; egli puote bene avere da 85 anni. E 'n prima ch'egli fosse signore, andò in piú osti e portossi gagliardamente, sicché era tenuto prode uomo de l'arme e buono cavaliere; ma poscia ch'egli fue signore, no andò in oste ma' in una volta; e que' fue nell'anno 1286, e io vi dirò perché fue.
† (Egli è) vero che uno che ebbe nome Naian, lo quale era uomo del Grande Kane e molte terre tenea da lui e province, sicché potea bene fare 400.000 d'uomini a cavallo; e suoi anticessori anticamente soleano essere sotto il Grande Kane, e era giovane di 20 anni. Or disse questo Naian che non volea essere piú sotto 'l Grande Kane, ma gli torrebbe tutta la terra. Alotta mandò Naian a Caidu, ch'era uno grande signore e era nepote del Grande Cane, che venisse dall'una part'e egli andarebbe dall'altra per tògli la terra e la segnoria. E questo Caidu disse che bene gli piace, e disse ch'egli saràe bene aparecchiato a quello tempo ch'aveano ordinato. E sappiate che questi avea da mettere in campo bene 100.000 uomini a cavallo. E sí vi dico che questi due baroni fecero grande raunata di cavalieri e di pedoni per venire adosso al Grande Kane.

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E quando 'l Grande Kane seppe queste cose, egli non si spaventòe né mica, ma sí come savio uomo disse che mai no volea portare corona né tenere terra, se questi due traditori no mettesse a morte. E sappiate che questo Grande Kane fece tutto suo aparecchiamen(to) in 22 die celatamente, sicché non si seppe fuori del suo consiglio. Egli ebbe bene 360.000 d'uomini a cavallo e bene 100.000 uomini a piede. E sappiate che tutta questa gente fuoro di sua casa, e perciò fec'egli cosí poca gente; e s'egli avesse richiesto tutta sua gente, egli n'avrebbe avuta tanta che non si potrebbé credere, ma avrebbe troppo posto e non sarebbe fatta segreta. E questi 360.000 di cavalieri che egli fece, fuoro pur falconieri e gente che andava drieto a lui. E quando 'l Grande Kane ebbe fatto questo aparecchiamento, egli ebbe suoi istàrlogi, e dimandògli se egli dovea vincere la battaglia, e egli rispuosero di sí e ch'egli metterebbe a morte suoi nemici. Lo Grande Kane si mise in via con sua gente, e venne in 20 giornate a uno piano grande, ove Naiano era con tutta sua gente, che bene erano 300.000 di cavalieri. E' giunsero uno die la mattina per tempo, sicché Naian non ne seppe nulla, perciò che ('l) Grande Kane avea sí fatte pigliare le vie, che niuna ispia gliele potea raportare che non fosse presa. E quando 'l Grande Kane giunse al campo con sua gente, Naiano stava sul letto co la moglie in grandi solazzi, ché molto le volea grande bene.

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Comincia la bataglia.
Quando l'alba del die fue venuta, e 'l Grande Kane aparve sopra 'l piano ove Naiano dimorava molto segretamente, perché non credea che 'l Grande Kane ardisse per niuna cosa di venirvi, e perciò non facea guardare lo campo né dinanzi né dirieto. Lo Grande Kane giunse sopra questo luogo, e avea una bertesca sopra quattro leofanti, ove avea suso insegne, sicché bene si vedeano da la lunga. Sua gente era ischierata a 30.000 a 30.000, e intorniaro tutto lo campo in uno momento. E ciascheuno cavaliere avea uno pedone in groppa con suo arco in mano.
E quando Naiano vide lo Grande Kane con sua gente, egli furono tutti ismariti e ricorsero a l'arme, e schieraronsi bene e ordinatamente, e aconciarsi, sí che non era se non a fedire.
Alotta cominciò a sonare molti istormenti ed a cantare ad alta boce; però che l'usanza de' Tartari è cotale, che 'nfino che 'l naccaro non suona, ch'è uno istormento del capitano, mai non combatterebboro, e infino che suona, gli altri suonano molti stormenti e cantano. Or è lo cantare e lo sonare sí grande da ogne parte, che ciò era maraviglia.
Quando furo aparecchiati trambo le parti, e li grandi naccari cominciaro a sonare, e l'uno venne contra l'altro, e cominciaronsi a fedire di lance e di spade. E fue la battaglia molto crudele e fellonesca, e le saette andavano tanto per aria che non si potea vedere l'aria se non come fosse piova; e li cavalieri cadeano a terra dell'una parte e dell'altra, e eravi tale romore, che gli truoni non sarebboro uditi. E sappiate che Naiano era cristiano battezato, e in questa battaglia avea egli la croce di Cristo sulla sua insegna.
E sappiate che quella fue la piú crudele battaglia e la piú paurosa che fosse mai al nostro tempo, né ove tanta gente morisse: e vi morío tanta gente tra da l'una parte e dell'altra, che ciò sarebbe maraviglia a credere. Ella duròe da la mattina infino al mezzodie passato, ma da sezzo lo campo rimase al Grande Kane. Quando Naian e sua gente vide ch'egli non potea sofferire piú, si misoro a fugire, ma non valse nulla, ché pure Naian fu preso, e tutti suoi baroni e la sua gente si rendéo al Grande Kane.

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Come Naian fu morto
E quando 'l Grande Kane seppe che Naian era preso, egli comandò che (fo)sse ucciso in tale maniera, ch'egli fue messo su uno tappeto e tanto pallato e menato quae e là che morío. E ciò fece, ché non volea che 'l sangue del lignaggio de lo imperadore facesse lamento a l'aria; e questo Naiano era di suo legnaggio.
Quando questa battaglia fue vinta, tutta la gente di Naian fecero rendita al Grande Kane (e) la fedeltate. Le province sono queste: la prima è Ciorcia, la seconda Cauli, la terza Barscol, (la quarta) Singhitingni.
Quando 'l Grande Kane ebbe vinta la battaglia, gli saracini e gli altri che v'erano de diversa gente si diedero maraviglia della croce che Naian avea recato nella 'nsegna, e diceano verso li cristiani: «Vedete come la croce del vostro idio à 'iutato Naian e sua gente?». E tanto diceano che 'l Grande Kane lo seppe e crucciossi contra coloro che dicean villania a li cristiani. E fece chiamare li cristiani che quivi erano, e disse: «Se 'l vostro idio non à 'iutato Naian, egli à fatto gran(n)de ragione, perciò che Dio è buono e non volle fare se non ragione. Naian era disleale e traditore, ché venía contra suo signore e perciò fece bene Dio, che non l'aiutòe». Li cristiani dissero ch'egli avea detto 'l vero, che la croce non volea fare altro che diritto, e egli à bene quello di che egli era degno. E queste parole della croce furo tra lo Grande Kane e li cristiani. (Marco Polo – Il Milione)

È bene ricordare che Mamai (o Mamiy) è un nome cristiano e si trova nel calendario ecclesiastico.

11. Other places in Moscow related to the battle of Kulikovo in one way or another
11.1. Seven churches on the Kulikovo Field, or the Kulishki in Moscow

Ci sono sette vecchie chiese nell’area di Kulishki (sul Campo di Kulikovo secondo la nostra ricostruzione) che sono in relazione con la battaglia. C’è anche una croce commemorativa di Dmitriy Donskoi in fondo al campo. Le chiese circondano il perimetro del Campo di Kulikovo. Alcune furono fondate dallo stesso Dmitriy Donskoi.
1) La Chiesa di Tutti i Santi al Kulishki. La chiesa fu eretta specificatamente per in memoria dei guerrieri della battaglia di Kulikovo. I sotterranei della chiesa sono il luogo di sepoltura, a 5 e più metri sotto terra dove sono stati trovati frammenti del legno usati nella chiesa iniziale.
2) La Chiesa di Cosma e Damiano a Shubin. Qui c’era la corte del nobiluomo Ioakinf Shuba che mise la sua firma a convalidare il testamento di Dmitriy Donskoi.
3) La Chiesa dei Tre Santi probabilmente esistente dal 1367.
4) La Chiesa di Pietro e Paolo al Kulishki. Anche in questo caso il mome contiene il riferimento al campo.
5) La Chiesa della Trinità Vivificatrice a Khokhlovka. (risulta che anche questa chiesa abbia un tempo contenuto la formula “al Kulishki”.
6) La Chiesa dell’Incrocio della Nostra Signora della Natività al Kulishki. Contiene anch’essa la formula.
7) La Chiesa di Kir e Giovanni al Kulishki. La chiesa si conosce dal 1625.
Inoltre c’è la Chiesa della Nostra Signora della Natività a Mosca, parte dell’insieme del Kremlino che fu fatta costruire dalla Grande Principessa Yevdokiya in memoria della battaglia.
Il Campo di Kulikovo, il Kulishki rimane in gran parte privo di costruzioni ancora oggi.

11.2. Mass burials at Kulishki in the centre of Moscow
Nel 1999 ricevemmo una lettera da I. I. Kourennoi, capitano delle Forze Spaziali e ingegnere dell’Accademia Militare di Ingegneria di Pietro il Grande. “L’Accademia di Pietro il Grande” è praticamente costruita su fondamenta fatte di ossa. Da cadetto (1992-93) aiutavo a interrompere una perdita in un basamento dell’Accademia. I soldati scavavano tirando vuori ossa in grande quantità. Lo storico dell’Accademia ci disse che questo era niente rispetto alla quantità di ossa venute alla luce durante la costruzione degli spazi ricreativi dell’Accademia (due campi da tennis, un campo di calcio, alcuni campi per pallavolo e pallacanestro). L’Accademia occupa uno spazio enorme che va dal fiume Moskva alla via Kitaygorodskaya, al Kulishki (via Solyanka) e alla confluenza dei fiumi Yaouza e Moskva. Alcuni sostengono che si tratti di ossa di soldati francesi del 1812 ma il ritrovamento di resti di armi di epoche precedenti fa sospettare che si tratti dei caduti a cui fa riferimento la vostra versione”.

11.3. The Andronikov Monastery and the Battle of Kulikovo

Il famoso Monastero Spaso-Andronikov è vicino al Kulishki. La prima pietra della sua Cattedrale è stata messa negli anni immediatamente successivi alla battaglia. Non si trovano stranamente tracce della storia della Cattedrale. Le fonti relative al Monastero ci convincono che il suo fondatore sia stato Cipriano (Il Metropolita attivo al tempo della battaglia) per commemorare la vittoria su Mamai. Fu lui che fece Andronico Padre Superiore. È comprensibile come la consacrazione della Cattedrale sia collegata all’immaggine del Sudario che ha decorato le insegne militari da tempo immemore. Ci sono prove che Cipriano abbia incontrato Dmitriy Donskoi sul sito dove sarebbe stato costruito il monastero subito dopo la battaglia. Nella “Storia Concisa del Monastero Andronikov” sta scritto che gli affreschi che decoravano l’interno resistettero fino al XVII secolo. Fu nel XVIII quanto i Romanov presero le redini del paese che vennero cancellati. Ricordiamo che lo stesso processo avvenne in Europa Occidentale. La mezzaluna con stella ottomana fu rimossa dalle guglie della enorme cattedrale di Santo Stefano a Vienna nello stesso periodo.
L’Arcivescovo della Cattedrale Vyacheslav (Savinykh) scrive “ Dmitriy Donskoi ha pregato nella Cattedrale Spasskiy poco prima della battaglia ed è venuto a ringraziare il Signore per la sua vittoria. I corpi dei molti eroi caduti in questa battaglia sono seppelliti nel cimitero del monastero. Oggi il cimitero è completamente distrutto. L’enorme necropoli fu scalzata dai bulldozer nel 1924 senza che fosse risparmiata una singola pietra. La maggior parte di quest’area si trova fuori dalle mura del monastero perché un muro fu spostato nel XX secolo. Recentemente numerosi croci in legno sono state messe a marcare l’antica necropoli. Gli archeologi e gli storici non sembrano molto interessati al fatto.
Ci sono almeno 5 enormi cimiteri relativi alla Battaglia di Kulikovo nella città di Mosca.
1) La gigantesca necropoli del Monastero Simonov
2) L’enorme necropoli del Monastero Andronicov
3) Le fosse comuni nel Kremlino
4) L’ipotetica fossa comune nei pressi della Chiesa di Ognissanti al Kulishki
5) Le fosse comuni sul sito della battaglia (L’Accademia Pietro il Grande”)
Ricordiamo che non c’è nessuna fossa comune nella regione di Tula dove gli storici pretendono sia avvenuta la battaglia.

11.4. The modern Dmitriy Donskoi memorial at the foot of the Red (Krasniy) or Taganskiy Hill in Moscow
Mamai era schierato sulla Collina Rossa (Krasniy Kholm) dove si trova la stazione della metropolitana Taganskaya e le truppe di Dmitriy devono essersi dirette qui dopo aver superato il fiume Yaouza. In questo punto è stata eretta una croce in memoria nel 1992 nel giorno della battaglia di Kulikovo, il 29 settembre. A dispetto dell’amnesia generale c’è qualche tradizione sotterranea che connette ancora il luogo al nome di Dmitriy Donskoi e proprio di fronte al luogo della battaglia.

12. The battle of Kulikovo on an XXVII century icon.

Esiste un dipinto della Battaglia di Kulikovo in una antica icona di Yaroslav del XVII secolo. Nell’icona appare evidente che gli armamenti dei Tartari non differiscono da quelli dei soldati Russi. Si vedono i soldati di Mamai mentre attraversano il fiume per raggiungere il Campo di Kulikovo scendendo da una collina (la Collina Taganskiy e il fiume Yaouza). Gli stendardi di entrambi gli schieramenti sono identici, il Sudario Cristiano, a dimostrazione che la battaglia avvenne all’interno di una guerra civile e non tra truppe di differenti nazioni. Nell’icona viene rappresentata un’intera batteria di cannoni dell’esercito di Dmitriy che sparano su Mamai. Secondo la versione scaligeriana i cannoni furono introdotti a metà del XIV secolo al tempo dell’invenzione della polvere da sparo in Europa. Comunque gli storici ci assicurano che avvenne nell’Ovest illuminato mentre i Russi avevano frecce, archi, mazze ecc. Si suggerisce che la tecnologia sia stata importata dall’Ovest in Russia nel XV secolo. Come si può vedere dall’icona, nel 1380 un’intera batteria di artiglieria era schierata sul campo Russo.
Gli storici scaligeriani spostano gli avvenimenti nella regione di Tula spostando anche i nomi dei luoghi. I. R. Moussina analizza il trasferimento geografico. La Distesa Krutitsy di Mosca e il Giardino Krutitskiy (uno dei più antichi agglomerati architettonici di Mosca) sono probabilmente riflessi nella geogrfia della regione di Tula con il locale fiume Kurtsy. Il Kulishki o Campo di Kulikovo a Mosca si trasforma nei nomi di Kaleshevo e Kulikovka a Tula. C’è un Monastero Danilovskiy a Mosca, il Villaggio di Danilishchev nel testamento di Ivan Kalita, una Piazza Danilovskaya, il Terrapieno Danilovskaya e il villaggi Danilovskaya a Mosca. Tula ha lo pseudonimo di Danilovka sulle mappe.

13 . A brief history of coinage in Moscow

Si dice che il conio in Russia fu resuscitato durante il regno di Dmitriy Donskoi. La diffusa circolazione di monete si dice sia iniziata nel 1389 dopo la Battaglia di Kulikovo. Questa è un’ulteriore indicazione del fatto che il Principato di Mosca sia stato fondato dopo la battaglia e non nel XIV secolo come sostengono gli scaligeriani. In realtà l’inizio del conio in Russia si può far risalire almeno alla fine del XIV secolo. Crediamo che questo sia l’inizio del conio in Russia e non una sua resurrezione come sostengono gli storici.


14. The history of the Donskoi Monastery in Moscow and the parallels with the Battle of Kulikovo on the territory of modern Moscow.
14.1. The battle against the "Tartar" Kazy-Girey in the XVI century, the Donskoi Monastery and the icon of Our Lady of Don

14.2. The true datings of the presumably ancient plans of Moscow that are said to date from the XVI-XVII century nowadays

È curioso come la parte di Mosca dove suggeriamo sia avvenuta la battaglia (Kulishki) sia disegnata piena di edifici da parte di Isaac Massa nel suo “Album Amicorum” che viene datato al 1618. La stessa regione è priva di costruzioni in due mappe più recenti del 1767 e 1768. Evidentemente la memoria del fatto che una violenta battaglia sia stata combattuta qui nel 1380 è sopravvissuta per diversi secoli e nessuna ha pensato di stabilirsi su un gigantesco cimitero. È Solo più tardi, quando la vera storia fu definitivamente distorta, che apparvero le prime costruzioni militari e nessuna abitazione residenziale. Anche oggi l’area è occupata dagli edifici del Ministero della Difesa. Per questo gli autori della Carta Di Isaac Massa devono aver vissuto nella secona metà del XVIII secolo, dopo il 1768. La piantina è stata redatta in questo periodo e poi retrodatata al XVII secolo. Si tratta dunque di un falso. Lo stesso per altre mappe di Mosca retrodatate anch’esse. In tutte queste mappe la zona del Kulishki risulta piena di costruzioni che sarebbero quindi state demolite in seguito per qualche ignota ragione e questa zona al centro di Mosca sarebbe rimasta priva di costruzioni fino al XVIII-XIX secolo. Ci deve essere una buona ragione per cui un sito così centrale sia rimasto privo di costruzioni così a lungo.

14.3. Additional remarks in re the Battle of Kulikovo.
E’ possibile che il palazzo reale di Dmitriy Donskoi si trovasse nel villaggio moscovita di Kolomenskoye. Non ci sono prove dirette di questo ma ci sono documenti che sostengono come Dmitriy Donskoi costruisse una chiesa in Kolomenskoye per commemorare la vittoria di Kulikovo. Oggi al su posto c’è la chiesa di San Giorgio. A parte questo Kolomenskoye è conosciuto come un villaggio sfarzoso e una postazione strategica nella strada verso Mosca. Truppe Russe si sono fermate lì dopo la grande battaglia. L’antica chiesa di San Giorgio fu costruita qui in onore dell’esercito Russo ed è probabile che i soldati morti per le ferite siano seppelliti qui. Sappiamo di un vecchio cimitero in Kolomenskoye che esisteva nel XIII-XV secolo.
Il palazzo di Ivan il Terribile si trovava nel villaggio di Vorobyovo sulle colline Vorobyovo. Gli storici sostengono si trattasse della sua residenza di campagna ma è probabile che fosse la sua principale residenza prima della costruzione del Kremlino sull’altra sponda del fiume Moskva.

14.4. The origins of the name Mikhailovo at River Chura in Moscow
Alcune edizioni della “Zadonshchina” (“Scritti dell’altra parte del Don”) riportano come uno dei soldati di Dmitriy, Foma Katsybey (o Kochubey) stava di guardia sul Fiume Chura vicino a Mikhailovo. Gli storici non riescono a localizzare il posto da nessuna parte della regione di Tula ma un fiume chiamato Chura scorre attraverso Mosca ancora oggi. Il Chura ha un tributario che si chiama Krovyanka. Alcune mappe recenti usano questo nome per riferirsi all’intero fiume Chura. Stanno forse cercando di cancellare la memoria di un nome pericoloso? È lungo il fiume Chura che troviamo distinte tracce di un veccio tratto chiamato Mikhailov, vicino al cimitero musulmano. È un quartiere in cui praticamente ogni via porta il nome Mikhailovskaya. Poco si sa delle origini del nome Mikhailov vicino al Fiume Chura in Mosca. La combinazione di Chura e Mikhailov è probabilmente percepita come pericolosa dagli storici poiche la “Zadonshchina” (dove noi incontriamo questi nomi) è un lavoro ben conosciuto.

14.5. The Grebnyovskaya Icon given to Dmitriy Donskoi, and River Chura in Moscow
Alcune fonti dicono che l’icona Grebnyovskaya della Beata Vergine Maria sia stata donata a Dmitriy Donskoi subito prima della Battaglia di Kulikovo. Le fonti dicono che i Cosacchi che l’hanno donata provenissero dal fiume Chura, Chira o Chara e chiamassero sé stessi i Cosacchi di Grebnyovskaya. L’origine del nome è sconosciuta ma se identifichiamo Chira o Chara come il fiume Chura in Mosca tutto diventa chiaro poiché il famoso Monastero Donskoi si trovava sul Fiume Chura. Da qui le sue truppe si sono diretta al Campo di Kulikovo. L’icona di Nostra Signora del Don si trovava qui anch’essa ed è probabile che entrambe siano state donate a Dmitriy Donskoi proprio qui.
Secondo Fomenko e Nosovskiy l’importanza della Battaglia di Kulikovo era soprattutto di natura religiosa. Qui si sono scontrate le due correnti principali della Cristianità in quell’epoca cioè quella dello Zar e quella Apostolica Rispettivamente Mamai-Khan e Dmitriy Donskoi). La storia “antica” riflette la Battaglia di Kulikovo nella famosa battaglia tra l’Imperatore Romano Costantino I il Grande e Massenzio (Licinio). Dopo la vittoria sul Campo di Kulikovo, l’Imperatore Dmitriy Donskoi = Costantino il Grande rese la religione Cristiano-Apostolica religione di stato nell’intero Grande Impero “Mongolo”.

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5 Anni 3 Mesi fa - 5 Anni 3 Mesi fa #29491 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia

10. The battle of Kulikovo recorded in the famous book of Marco Polo
L’opera di Marco Polo intitolata “Il Libro delle Meraviglie” descrive l’Impero “Mongolo” nell’epoca del suo sesto Khan, Kublai-Khan. Marco Polo è un suo contemporaneo.



Il titolo di “Signore delle Migliaia” è esistito in Russia fino al regno di Dmitriy Donskoi

… il Milione?

In questo punto è stata eretta una croce in memoria nel 1992 nel giorno della battaglia di Kulikovo, il 29 settembre

:cheer:
Ultima Modifica 5 Anni 3 Mesi fa da Nomit.

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