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Analisi crollo Ponte Morandi
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@lucignolo
Se guardi bene il riflesso, io l'ho fatto non so più quante volte (oltre a fare prove con cartoncino e lampada come italofranc), vedi per un attimo il ribaltamento del piano di levante con i monconi dei supporti obliqui che ruotano...
È per quello che sono così sicuro
Si AIGOR! Perfetto!
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Aigor: Ho scopero che quei poveri ragazzi di Torre del Greco viaggiavano su una Golf Grigia. Che sia quella che si vede penzoloni nel resto del cavalletto? Aiutami ti prego
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- italofranc
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Volevo chiedevi una cosa. Siete riusciti a dimostrare che l auto gialla era quella guidata da Elisa Bozzo perche a me dalle mie ricerche dovrebbe risultare cosi ?
Mi correggo l opel corsa della povera elisa bozzo era nera e targata Ea182rm
[strike]NO! Perchè? mi interessa! Chi è Elisa Bozzo?[/strike]
ah! Si ora ricordo, la ragazza del nuoto sincronizzato.
Nello stesso tempo trovami se c'era qualcun altro che viaggiava verso Savona oltre i ragazzi di Torre del Greco, grazie
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Almeno per me, che da quel 14 agosto cerco di capirci qualcosa, con risultati scarsi e poco convincenti.
Però, lasciatemi dirvi di evitare di perder tempo o di farvi fuorviare da discorsi del tutto campati in aria: mi riferisco, in particolare, ai 2 video di un paio di giorni fa, quello dell’architetto Steccanella e il successivo (Marciano).
L’architetto sicuramente ignora cosa sia la “fatica”, responsabile della quasi totalità dei guai di strutture e parti meccaniche IN ESERCIZIO da lungo tempo.
Ricordate la strage di Viareggio ?? Il deragliamento fu causato dalla rottura per fatica di una boccola di un assale del primo vagone (che non si sapeva nemmeno chi l’avesse costruita ne dove) .
Avete mai sentito parlare del crollo del Silver Bridge nell’Ohio (che ha qualche somiglianza con il crollo del Polcevera)? Il crollo fu attribuito alla rottura per fatica, provocata dalla corrosione, di un “occhio” di una delle 2 catene portanti; semplificando, l’impalcato era appeso a catene (costruito negli anni ’20) fatte in modo abbastanza simile ad una catena di bicicletta: si ruppe un “occhio”, si sfilo il perno e cadde tutto.
Provo a spiegare in modo semplice cos’è la fatica, forse può servire..
Prendete un filo di ferro qualunque; provate a strapparlo con la vs forza tirando da una parte e dall’altra: non ci riuscite perché il carico di rottura è superiore alla vs. forza.
Adesso prendetelo con pollice e indice di entrambi le mani e fate “su e giù” LENTAMENTE: è assai probabile che dopo 2-3 ore non sia successo niente – avete applicato un carico alternato di trazione-compressione molto inferiore al carico di rottura e a bassa frequenza.
Ora, invece, accelerate MOLTO il movimento di “su e giù”: è assai probabile che dopo 3-4 minuti, il filo di ferro faccia “tac” e si spezzi, SENZA alcun segno premonitore – quindi, avete applicato lo STESSO carico di prima, molto inferiore al carico di rottura eppure il filo si è rotto, senza passare prima nella fase di snervamento che ne avrebbe provocato un allungamento.
La conclusione è che la “rottura per fatica” è una rottura “elastica” che avviene all’improvviso, senza segni premonitori, a differenza della più nota “rottura per trazione” che è una rottura ”plastica” perché prima della rottura c’è un allungamento (snervamento). Per semplificare, la fatica fa comportare l’acciaio come un bicchiere: avete mai visto un bicchiere “allungarsi” prima di rompersi ??
Ora è evidente che all’architetto mancano proprio i “basics” perché, dopo essersi fatto i suoi calcoli (tutti da discutere, ma non è il caso di perder tempo), li va a riportare e confrontare con il classico diagramma “sforzo-deformazione” di un acciaio NUOVO, appena messo in opera e a me si “torcono le budella”.
Si è solo dimenticato che il ponte sta lavorando da 50 anni, soggetto a carchi alternati, sempre crescenti per l’aumento di traffico (frequenza) con Tir sempre più pesanti (ampiezza).
Si è solo dimenticato che una delle poche cose CERTE del Morandi è che si è trattato di un collasso durato in tutto 10 secondi quindi certamente avvenuto in fase elastica e non plastica (magari ci fosse stato un abbassamento plastico con caduta di una sola Gerber, avremmo avuto molte meno vittime).
Il carico di rottura di un acciaio a fatica a cicli infiniti (si chiama limite di fatica) è 1/4-1/5 del carico di rottura iniziale di quell’acciaio. E, purtroppo, la corrosione è un fattore che innesca la fatica.
Senza scomodare curve di Wohler o diagrammi di Smith-Goodman (più dettagliati), è sufficiente, e alla portata di TUTTI, leggersi la paginetta di Wiki
Il secondo video è anche peggio (se mai è possibile): non sono riuscito ad andar oltre la descrizione dei tiranti primari e quelli di precompressione perché, quanto esposto, dimostra chiaramente che costui NON ha mai visto nulla del progetto del ponte Morandi ne, tanto meno, letto le relazioni relative.
Costui dice che i tiranti principali avevano un “centinaio di trefoli raggruppati in cavi da 6 o 8 trefoli”; sbagliato: a progetto i tiranti principali erano 352, NON cordati cioè non c’erano funi (magari ….), ma c’erano “fasci di trefoli” da 12 o 16 trefoli ciascuno liberi e quindi la superficie esposta a corrosione era molto maggiore. Nel ’92, quando hanno tagliato i tiranti principali della pila 11, hanno, però, trovato solo 288 trefoli
Prosegue dicendo che gli stralli sono costituiti da “conci prefabbricati in cls che erano scorrevoli” e che poi, alla fine fu effettuata una “colata di cemento fluido dentro conci” in modo da rendere il tutto solidale; tutto sbagliato – gli stralli sono stati gettati in opera come si vede dalle foto (casseforme) e come dice Morandi.
La “colata di cemento” finale o meglio l’iniezione dei tiranti principali era prevista e descritta da Morandi ma, quasi sicuramente, sulla pila 9 NON è mai avvenuta (mentre c’era sulla pila 11).
Questo si vede chiaramente, nelle macerie, dai trefoli principali che si trovano in prossimità delle 2 selle in punta all’antenna e che sono totalmente “puliti”, privi di cls e si capisce anche dal fatto che invece di esserci 24 gruppi di trefoli (da 12 o 16 trefoli ciascuno), a loro volta intubati un una guaina di “tubo di eternit”, che poi avrebbero dovuto essere iniettati con malta cementizia, c’era probabilmente una sola lamiera che li avvolgeva tutti insieme e che NON è stata iniettata per niente.
Quindi, per me, questo signore, oltre a non sapere neppure come è fatto uno strallo, non è per nulla documentato.
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Riguardo la golf dei ragazzi di Torre del Greco non so se riesco ad approfondire oggi... domani sicuro.
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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Grazie per il contributo. Staccanella è sembrato anche a me molto superficiale, però a questo punto avrei bisogno di sapere se i suoi calcoli sui carichi di snervamento e rottura degli stralli sono, se non corretti, quanto sbagliati: i carichi in gioco sono importanti per capire, se si può, se ad innescare il crollo è stato il cedimento di uno strallo o della carreggiata.
Io ho ampiamento espresso la mia opinione (cedimento impalcato prima - stralli poi), ma mica è scritto sulla pietra
OFF-TOPIC: riguardo la "fatica" dei metalli in generale, hai mai letto gli studi al riguardo di Jagadish Chandra Bose?
Aveva dimostrato, grafici alla mano, che le curve di fatica di un muscolo e di un metallo erano le stesse... o quantomeno talmente simili da non poter essere distinte.
Puoi trovare, se ti interessa, info sul libro "La vita segreta delle piante".
FINE OFF-TOPIC
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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Farebbero di tutto per cercare di scaricarsi qualche responsabilità e il bello è, che alla fine ci riusciranno pure.
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1) Com’è la situazione del traffico ? Nei primi giorni, si diceva che, con la ripresa del lavoro, sarebbe stato un macello, poi non ne ho più sentito parlare per cui suppongo che la situazione sia abbastanza buona
2) Mi risulta che circa 2 anni fa si sono conclusi i lavori relativi a via Guido Rossa dove è stata realizzata una superstrada da 6 corsie (3+3) di circa 2 km che a prima vista non sembrava indispensabile (c’era via Cornigliano) per cui, nei primi tempi non era molto frequentata
3) Mi risulta anche che, da poco tempo, si sono conclusi i lavori su Lungomare Canepa, dove prosegue via Guido Rossa, passando sul Polcevera lato mare rispetto al ponte, realizzando un altro pezzo di superstrada a 6 corsie; questi lavori sono stati molto complicati perché ci sono stati esproprii e demolizioni e sono stati rifatti tutti i servizi sotterranei.
Il tutto, se ho capito bene, costituisce un vero bypass tra Ge Aeroporto e Ge Ovest, sostituendosi al tratto interrotto.
Una bella fortuna per Genova, dove è molto difficile costruire, avere questa superstrada a 6 corsie !!!
Quanto ho scritto è vero, quasi-vero, così-così oppure sono stupidaggini (in tal caso chiedo scusa in anticipo) ?
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- italofranc
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Almeno per me, che da quel 14 agosto cerco di capirci qualcosa, con risultati scarsi e poco convincent
Grazie per le tue considerazioni. Purtroppo se non ci capisci niente ancora dal 14 Agosto, è senz'altro dovuto al fatto che consideri un possibile crollo di tutta la struttura per la tua ''fatica elastica'' in 10 secondi. Potresti dimostrarmelo con qualche calcolo statico e con la tua fatica che un viadotto del genere puo' crollare in cosi' breve tempo? Non credo proprio. Quindi cerca di non fare come la Questura e considera un possibile attentato senza scartarlo a priori per piacere. Grazie.
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- italofranc
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Visto che la paventata ipotesi attentato non ha funzionato(tranne che per qualcuno) ora si sono inventati la bobina caduta dal tir.
Ma che cazzo dici? Oramai tutti sono convinti dell'attentato. Non dire eresie per favore. Tutti i Genovesi ne sono al corrente e anche i nostri politici e i nostri questurini. Il problema è che nessuno ne vuole parlare. Chiaro?
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- CharlieMike
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Tutti ad esclusione dei giornali.italofranc ha scritto: Ma che cazzo dici? Oramai tutti sono convinti dell'attentato. Non dire eresie per favore. Tutti i Genovesi ne sono al corrente e anche i nostri politici e i nostri questurini. Il problema è che nessuno ne vuole parlare. Chiaro?
m.ilsecoloxix.it/p/genova/2018/11/04/ADg...aggio_svizzera.shtml
Si tratta comunque di un passaggio chiave per l’inchiesta perché dovrà valutare lo stato di corrosione e di degrado del ponte che, secondo l’accusa, sarebbe da mettere in strettissima correlazione con la manutenzione carente che la società concessionaria (Autostrade) ha effettuato in questi ultimi anni sul viadotto Polcevera.
Il mainstream è orientato verso la causa "incuria" non attentato.
A cercare possibili altre cause non ci pensano neanche.
Come il NIST, che non ha trovato tracce di esplosivi semplicemente perché non li ha cercati.
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Questo è un dato interessante. Non ho capito però se si intende che in fase di costruzione hanno usato meno trefoli, o che una parte dei 352 da progetto erano talmente corrosi da essere praticamente scomparsi. Nel primo caso la responsabilità di Autostrade nel crollo risulterebbe attenuata, così come quella, eventuale, del progettista, visto che Morandi non era direttore dei lavori e dubito che avrebbe approvato modifiche così sostanziali al suo progetto. Va però detto che solo le pile 9 e 10 erano identiche (e sono quelle descritte in dettaglio nell'articolo di Morandi), la 11 presentava delle differenze.FZappa ha scritto: Nel ’92, quando hanno tagliato i tiranti principali della pila 11, hanno, però, trovato solo 288 trefoli.
Per quanto riguarda Marcianò c'è poco da commentare, è stato lui a sostenere per primo che "il ponte era progettato per reggere anche senza stralli", contro ogni evidenza. Una volta messo di fronte a questo video , dove lo stesso Morandi spiega che gli stralli sostengono circa la metà del peso dell'impalcato, ha avuto il coraggio di dire che Morandi conferma la sua tesi. Oltre che scarsamente documentato è anche in malafede, perchè questo significa mentire consapevolmente.
In effetti questo porterebbe a dei valori compatibili con un cedimento naturale degli stralli, dato che questi avevano una tensione stimata intorno alle 2000 tonnellate ciascuno, a fronte di un carico di rottura nominale vicino alle 8000 tonnellate, quindi c'era proprio un fattore 4 che ballava.Il carico di rottura di un acciaio a fatica a cicli infiniti (si chiama limite di fatica) è 1/4-1/5 del carico di rottura iniziale di quell’acciaio. E, purtroppo, la corrosione è un fattore che innesca la fatica.
FranZη
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italofranc ha scritto: Miles
Visto che la paventata ipotesi attentato non ha funzionato(tranne che per qualcuno) ora si sono inventati la bobina caduta dal tir.
Ma che cazzo dici? Oramai tutti sono convinti dell'attentato. Non dire eresie per favore. Tutti i Genovesi ne sono al corrente e anche i nostri politici e i nostri questurini. Il problema è che nessuno ne vuole parlare. Chiaro?
Rieccoci!
Ma tutti chi??
Io tranne qualche esaltato che frequenta questo tred non ho ancora sentito dire da nessuno che è stato un attentato.
Sulla faccenda dei trefoli mancanti e il diametro dei tondini non conforme, avevo già avuto qualche imbeccata da chi
conosce molto meglio di tutti noi la storia del ponte Morandi.
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- Lucignolo80
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Io tranne qualche esaltato che frequenta questo tred non ho ancora sentito dire da nessuno che è stato un attentato.
Esaltato sarai tu e tua nonna! Le cazzate che dici sui trefoli le abbiamo già discusse 2 mesi fa. Quindi vai a rileggerti i nostri vecchi calcoli e discussioni sui trefoli. Fino a quando tu o qualcuno per te, che sia un ingegnere strutturista e non un qualsiasi chiaccherone, non ci darà un calcolo serio sul cedimento degli stralli a fatica, non depistare per cortesia.
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@italofranc
Riguardo la golf dei ragazzi di Torre del Greco non so se riesco ad approfondire oggi... domani sicuro.
Quando hai tempo ricordati di approfondire come sai fare tu, per me è importante. E' importante anche per Gnaffetto dato che fino ad ora nel suo sito si continua a dire che nessuno è precipitato dalla carreggiata nord.
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- italofranc
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Vorrei segnalarvi però che nel frattempo il traffico di merci del porto e per il porto è diminuto del 20% e questo è un grosso problema per genova ma anche per l Italia visto che gran parte del traffico viene dirottato a Marsiglia
Questo è molto importante ( io abito a Marsiglia) . Che facesse parte dei piani per destabilizzare il nuovo governo?
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FZappa ha scritto: Nel ’92, quando hanno tagliato i tiranti principali della pila 11, hanno, però, trovato solo 288 trefoli.
questo non corrisponde a verità. Attenzione alle balle. L'impresa Condotte di Roma, conosciuta nel mondo intero e attuamente presente nella costruzione della Gronda, non aveva bisogno di speculare sul numero di trefoli. Su ragazzi siamo seri per favore!
www.ingenio-web.it/20939-ing-camomilla-c...nte-morandi-nel-1992
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Il mainstream è orientato verso la causa "incuria" non attentato.
A cercare possibili altre cause non ci pensano neanche.
Come il NIST, che non ha trovato tracce di esplosivi semplicemente perché non li ha cercati.
Esatto! Anche se il NIST ha una scusa. E' noto che: La bonifica dei resti delle torri 9/11 si svolse sotto l’attenta supervisione dell’Fbi, che vietò l’accesso al pubblico e ai giornalisti, nonché alla commissione d’inchiesta, al Nist e agli ispettori della Fema, l’agenzia federale per le emergenze.
La nostra Questura di Genova non è l'FBI! Lei ci nasconde i video integrali non tagliati, i reperti li manda in Svizzera (Salvini non continua a dire: prima gli italiani?) scortati da una battuglia di Guardie di Finanza armati fino ai denti. Possiamo stare tranquilli!
Mainstream non ci pensano? Non vogliono pensarci perchè la facenda puzza enormemente.
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La penso uguale a te. Anche perchè se fosse stata una demolizione con esplosivi, mi chiedo: CHI avrebbe avuto da guadagnarci? Ed esattamente, COSA ci avrebbe guadagnato nel buttare giù il ponte Morandi?Dipende ha scritto: Mah…io qui ci vedo un…”complottino” nel senso che il ponte, che è il più famoso perché ci sono state vittime ed è imponente, ma non l’unico degli ultimi anni, è crollato per malagestione, come del resto capita spesso in Italia.
Il “complottino sta nelle manipolazioni video e nel video del crollo ripreso dal principio che non viene reso pubblico.
Secondo me, si sta decidendo se parare il culo ad Autostrade, sotto lauto compenso ovvio (non di soldi, ma di favori) o rendere tutto pubblico e affossare l’azienda che fa capo ad un’altra azienda conosciuta a livello internazionale.
O forse no, però nemmeno io ci vedo alcun collegamento con le…diciamo “hidden hands”
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Perdonami, ma forse sono io che non mi spiego bene...
Allora, nel video disponibile qui:
Al minuto 0'.45" l'impalcato ponente tocca terra e quello levante è ancora in aria.
Perché dico quello levante? Beh, perché levante è ancora in aria mentre ponente sta toccando terra:
pertanto a meno che la tettoia (orizzontale) riesca a beccare il riflesso di qualcosa a ponente distante centinaia di metri non può essere che levante.
Inoltre, sempre al minuto 0'.45" del video sopra linkato (avviene tutto in fretta, anche i decimi sono importanti) si vede il moncone del pilastro obliquo ancora in aria mentre l'impalcato ponente è evidentemente già a terra.
Inoltre: al doppio lampo ancora non arrivano detriti da levante (video due) e ponente è già a terra come da video 1 e "oddio oddio".
Il riflesso, data la posizione della telecamera come si vede qui sotto non può che riflettere ciò che ha sopra... cosa potrebbe riprendere, sennò, cose distanti centinaia di metri? La telecamera mica è rasente alla tettoia. Inoltre c'è la parte inclinata della tettoia che oscurerebbe il riflesso di cose distanti a ponente...
Fai una prova con una superficie riflettente orizzontale: mettitici sopra e prova a vedere quanto devi abbassarti per vedere cose distanti... (sì, è uno dei tanti test che ho fatto... )
EDIT:
PS: e poi riguardo al ritardo di 3 o 4 secondi... noi non vediamo quando si è staccato ponente, vediamo solo staccarsi levante.
L'unica cosa di cui disponiamo per fare raffronti è il video "oddio oddio" e quelli dell'area ecologica e, come spiegato sopra, pare proprio che ad andare giù per primo sia stato ponente.
Al limite, ed è un ragionamento dell'ultima ora per quanto mi riguarda, posso arrivare a concepire un crollo quasi simultaneo... ma anche in questo caso propendo sempre per prima ponente e poi levante.
EDIT2:
Comunque, se qualcuno esperto di ottica riesce a triangolare in base alla posizione del ponte, della telecamera e alla posizione ed inclinazione della tettoia e a dare un risultato attendibile, perbacco, non ho mica problemi ad adeguarmici
Mitakuye Oyasin
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Scusa, ma tu leggi prima di commentare? Ho per l'appunto chiesto se si trattava di trefoli mancanti in fase di costruzione OPPURE se scomparsi per corrosione. E infatti dal tuo link:italofranc ha scritto: questo non corrisponde a verità. Attenzione alle balle. L'impresa Condotte di Roma, conosciuta nel mondo intero e attuamente presente nella costruzione della Gronda, non aveva bisogno di speculare sul numero di trefoli. Su ragazzi siamo seri per favore!
www.ingenio-web.it/20939-ing-camomilla-c...nte-morandi-nel-1992
Durante uno di questi controlli scoprimmo che sull’ultima porzione di uno strallo, in cima alla struttura del numero 11, sullo strallo lato Genova (lato nord), il cemento aveva lasciato scoperta una porzione d’acciaio e questo aveva portato alla corrosione per dissoluzione di circa il 30 % dei trefoli.
A parte che evidentemente "corrosione per dissoluzione" va letto "dissoluzione per corrosione", se fai 352*0.7 risulta che hanno trovato solo 246 trefoli, oppure 325 se la percentuale è calcolata su tutti i 352+112 trefoli da progetto, come sembrerebbe di capire dalla successiva descrizione dell'operazione, dove c'è anche questo interessante passaggio:
Dal punto di vista tecnico, se avessimo interrotto anche per poco tempo un solo strallo ci sarebbero stati problemi di azioni trasversali da parte dei tre restanti, non più equilibrati, che avrebbero ruotato l’impalcato dell’antenna con problemi sugli impalcati portati anche gravissimi (il crollo attuale ne è una testimonianza tragica) potuti verificare problemi di rotazione, e questo avrebbe portato al crollo del ponte.
FranZη
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COSA ci avrebbe guadagnato nel buttare giù il ponte Morandi
Credo che per dare una risposta a questa domanda dovremo attendere qualche mese... se non qualche anno.
Ricordiamocene
Mitakuye Oyasin
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La penso uguale a te. Anche perchè se fosse stata una demolizione con esplosivi, mi chiedo: CHI avrebbe avuto da guadagnarci? Ed esattamente, COSA ci avrebbe guadagnato nel buttare giù il ponte Morandi?
Siccome non sapete chi avrebbe avuto da guadagnarci (mi piacerebbe saperlo anch'io!) accettate un crollo improvviso di una struttura del genere in 10 secondi che è inspiegabile fino ad ora da parte della maggioranza degli ingegneri strutturisti dopo 2 mesi dal disastro.
Questo è un ragionamento tipico da intellettuali e non da tecnici. Capite bene che abbiamo bisogno di altro in questo forum.
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Scusa, ma tu leggi prima di commentare? Ho per l'appunto chiesto se si trattava di trefoli mancanti in fase di costruzione OPPURE se scomparsi per corrosione. E infatti dal tuo link:
Scusa, ma tu mi vuoi prendere per il culo! Tu hai detto che hanno trovato solo 288 trefoli. Non hai detto che gli altri sepur presenti erano corrosi e non bisognava considerarli. Attento come parli e cerca di essere preciso.
Poi hai fatto la scoperta del secolo. Se uno strallo venisse tagliato la stabilità dell'intero ponte andrebbe a pallino. CERTO CHE E' VERO! E CHI HA IL CORAGGIO DI NEGARLO! IL FATTO E' CHE UNO STRALLO DI QUEL GENERE NON SI TAGLIA DA SOLO PER FATICA! CAPISCIIIIIII! C'E' STATO QUALCUNO O QUALCOSA CHE HA TAGLIATO QUELLO STRALLO. VOUI CAPIRLO O NO!
e questo avrebbe portato al crollo del ponte. Forse, ma non in 10 secondi. NON E' ASSOLUTAMENTE VERO! NESSUNO PUO' PROVARE UNA CAZZATA DEL GENERE! NESSUNO!!!!
Poi hai dimenticato che c'è scritto un dettaglio : Naturalmente le due pile 9 e 10 risultarono in perfette condizioni; solo sulla 10 si aggiunsero delle placcature esterne in acciaio per proteggere alcune disgregazioni superficiali della protezione che però non interessavano i tiranti.
E poi hai dimenticato che dopo circa 40 giorni la Commissione Ispettiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha ultimato il suo lavoro e presentato la relazione sul crollo del Ponte Morandi di Genova. Vai a leggerla: dice che gli stralli non sono da considerare la causa principale del crollo.
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- CharlieMike
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Cosa ci avrebbe guadagnato?Crotti ha scritto: Ed esattamente, COSA ci avrebbe guadagnato nel buttare giù il ponte Morandi?
www.primocanale.it/notizie/rixi-a-primoc...nsabile--202569.html
abbiamo stanziato 610 milioni di euro per Genova, più altri impegni di spesa sui prossimi esercizi di bilancio. All’interno del Decreto trovano soluzione altre emergenze, come quella del centro Italia, e si attua la creazione di una nuova agenzia per la sicurezza delle strade, che avrà una delle sue sedi più importanti proprio a Genova".
Un po' di dindini da spartirsi fra chi demolisce e chi ricostruisce, senza contare chi se ne approfitta accampando diritti che non ha, più un corredo di mazzette, che non mancano mai in questi frangenti.
Ti bastano?
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