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Analisi crollo Ponte Morandi
A) verifico, è un po' che rimando questa cosa, ora cercherò di definirla una volta per tutte
piano piano ci sto arrivando, anche questa cosa è da definire una volta per tutte. Di sicuro il ponte era ancora su al minuto 4,01 del filmato, esiste anche una ricostruzione con scomposizione in RGB che dimostra che il ponte era su anche alla fine del filmato. Controllo così archiviamo anche questa
Piano piano...
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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"Il crollo del ponte Morandi ha generato un terremoto pari al primo grado della scala Richter": lo conferma il professor Mauro Mariotti, direttore del Dipartimento Distav dell'Università di Genova. "La nostra rete di sismografi ha registrato l'impatto", aggiunge e mostra i tracciati, con gli aghi inchiostrati che impazziscono in corrispondenza delle 11.36 del 14 agosto scorso. E Mariotti spiega: "Dal punto di vista sismologico, lo scuotimento registrato a causa del collasso del Ponte Morandi è del tutto comparabile, in termini di ampiezza massima del movimento del terreno, a quello generato da un terremoto di magnitudo Richter pari a circa 1". La magnitudo della scala Richter misura l'energia sprigionata da un evento sismico.
l'INGV non registra il sisma con orario e durata. Pare che registrino solo gli aventi naturali ???? Una barzelletta da una parte ma che ha senso dall'altra: non era un evento naturale. Coincidenza, il responsabile anticorruzione dell'INGV si dimette il 27/9 ma sembra che il crollo non centri. Comunque strano!
Infine esistono delle telecamere che mostrono il sisma.
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Grazie per esserti unito a noi in questa ricerca. Abbiamo bisogno di te per chiarire certi punti e per concludere la nostra ricostruzione. Benvenuto.
Allora i 23 secondi sono venuti fuori dalla lettura del grafico del sisma apparso su Repubblica. Purtroppo sembrerebbe che INGV l'abbiano cancellato dai loro registri senza dirci l'ora esatta e la durata, una strana e vergognosa mancanza da parte di un laboratorio nazionale e non privato. Poi la storia riportata dalla stampa riguardante le dimissioni del responsabile anticorruzione INGV nei giorni seguenti il crollo lascia perplessi. Le oscillazioni piu' importanti nel grafico ci dicono che sia durato una decina di secondi, che corrisponde grossomodo al tempo di crollo della intera struttura. Ricordiamoci che se hanno usato microcariche per un implosione, quelle non fanno tremare la terra ma si sentono tuonare.
Qualcuno deve aver bloccato il trafico sulla carreggiata nord nel senso Genova-Savona giusto prima del Gerber una ventina di secondi prima del crollo. Questo spiegherebbe il fatto che nessun veicolo da quella carreggiata nord sia precipitato. Risulta anche a te?
Questo qualcuno come ha fatto a sapere che ci sarebbe stato un crollo se quest'ultimo è iniziato lato ponente 15-20 secondi dopo con il crollo del Gerber ponente e la caduta libera dell'auto gialla? Purtroppo non abbiamo ancora nessun video, tranne quello che fa vedere l'inversione di marcia di un autoarticolato sulla carreggiata nord e l'arrivo miracoloso della auocisterna bianca lato sud. Possibile che non ci sia un Genovese che collabori con noi e che ci spieghi cosa sia successo sulla carreggiata nord per non aver avuto nessuna vittima nel senso Genova-Savona?
E' molto imortante! Infatti se qualcuno ha fermato il trafico per non aver delle vittime su quella carreggiata senza aver ancora visto l'inizio crollo, questo prova che c'è stato un complotto e lui ne faceva parte.
Mi sembra che qualcuno ne aveva parlato tempo fa ma ho perso il commento. Qualcuno si ricorda?
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Ricordate quando mi lamentavo di non aver avuto la possibilità di girare nella zona crollo con una macchina fotografica?
Bene, questo video è quasi una risposta alla mia lagnanza...
Ovviamente si può accelerare la visione alla ricerca di punti di vista interessanti :wink:
Mitakuye Oyasin
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Non è facile recuperare informazioni certe su tutte le vittime, mi mancano per esempio quelle dei tre cileni e di altri ho dei dubbi perché negli articoli si contraddicono o sono troppo generici.
Su 20 fra autoveicoli, TIR e furgoni Il risultato per ora è il seguente:
9 dubbi da risolvere
1 direzione ponente
10 direzione levante
Mitakuye Oyasin
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La sua conclusione, che condivido, è che il cedimento del ponte probabilmente è iniziata dall'impalcato e non dallo strallo. Un errore concettuale che si potrebbe fare nell'esame della struttura è di considerare il piano dell'impalcato come un monolite, non è così. E' in realta una pesante struttura in cemento armato tenuto insieme con cavi di precompressione.
Per capire, qualcuno aveva fatto questo esempio: se sposto dei libri dalla libreria li devo prendere uno a uno, ma per accelerare il lavoro posso prenderne un certo numero, esercitando una compressione tra il primo e l'ultimo libro, i libri nella parte centrale della pila rimarranno al loro posto vincendo la forza di gravità se mantengo una compressione adeguata.
Nell'impalcato del ponte di Genova la compressione era esercitata in parte dagli stralli (componente orizzontale della forza di trazione dello strallo inclinato), in parte da cavi di precompressione longitudinali (visibili ad esempio nelle foto dell'auto di Capello infilata nell'impalcato).
L'impalcato è lungo oltre 140m e aggetta circa 50 m dalla base di appoggio del cavalletto centrale, a cui va aggiunto il peso di metà gerber a ognuna delle due estremità. Sicuramente la funzione di appoggio degli stralli (componente verticale della forza di trazione dello strallo inclinato) è indispensabile per reggere l'impalcato, ma in misura di molto inferiore alla funzione svolta dal cavalletto, come emerge peraltro anche dall'analisi di Steccanella.
In conclusione, ritengo che un rilassamento o cedimento improvviso delle armature longitudinali di precompressione dell'impalcato possa aver provocato il "disfacimento" dello stesso, andando poi a gravare gli stralli di un peso maggiore di quello previsto in progetto, come suggerito da Steccanella. Allo stesso modo il peso di parti di impalcato non più tenute insieme da una forza orizzontale di precompressione può aver trasformato i puntoni del cavalletto centrale (improvvisamente gravati di pesi disposti diversamente da quanto previsto in progetto) in leve con il fulcro di rotazione in corrispondenza della parte centrale del cavalletto dove effettivamente si sono spezzate.
Questa la mia personale ipotesi da 2cent, che non vuole essere pro o contro cospirazionisti o debunker, anzi può essere allo stesso tempo sia l'uno che l'altro :cool:
Per il resto seguo sempre il thread, complimenti, andate pure avanti con pazienza e senza fretta di arrivare alle conclusioni, la fretta è sempre cattiva consigliera.
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Grazie per il contributo.
Per quello che posso capire, (Italofranc, Franzeta, Kamiokande se ci sei, aiuto ) non essendo ingegnere o architetto ma solo essere pensante, la tesi di Staccanella si fonda sul fatto che l'impalcato nella parte verso lo strallo fosse stato fatto a gettata piena...
Cedendo l'armatura di precompressione interna, il peso ha gravato sull'impalcato e questo lo ha fatto flettere verso il basso con tutta una serie di conseguenze a cascata che hanno fatto rompere uno strallo e crollare il ponte.
Domanda: è possibile aiutandosi con le foto e il video lungo che ho postato (quello di 4 ore), capire se questa ipotesi, cioè che quella parte sia stata fatta a gettata piena, sia vera?
Perché finora l'unico modo per spezzare i sostegni obliqui nel modo in cui sono stati spezzati sembrava essere stato un intervento "umano".
Questa ipotesi può cambiare le cose, fermo restando che il cedimento dei tiranti interni può essere benissimo stata "aiutata" dai lavori del giorno prima, guarda caso proprio sul punto cruciale di passaggio dei tiranti.
Mitakuye Oyasin
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Aigor ha scritto: Domanda: è possibile aiutandosi con le foto e il video lungo che ho postato (quello di 4 ore), capire se questa ipotesi, cioè che quella parte sia stata fatta a gettata piena, sia vera?
Perché finora l'unico modo per spezzare i sostegni obliqui nel modo in cui sono stati spezzati sembrava essere stato un intervento "umano".
Questa ipotesi può cambiare le cose, fermo restando che il cedimento dei tiranti interni può essere benissimo stata "aiutata" dai lavori del giorno prima, guarda caso proprio sul punto cruciale di passaggio dei tiranti.
Morandi, nel già citato articolo , è molto chiaro in proposito, a pag. 2 del pdf scrive:
In corrispondenza del nodo di attacco dei tiranti di sospensione la travata presenta un robusto traverso anch'esso in calcestruzzo armato precompresso agli estremi del quale, da ambo i lati del ponte, risultano assicurati due fasci di cavi che costituiscono i tiranti e scavalcano l'antenna a quota 90 metri da terra.
Poi ancora, a pag. 14, quando descrive la realizzazione dell'impalcato, parla dei tiranti provvisori e aggiunge:
Questi cavi [cioè i tiranti provvisori], di andamento suo-orizzontale, hanno assunto la loro configurazione prestabilita a mezzo di due piccoli cavalletti provvisori costruiti in corrispondenza dei punti D ed E [sono i due punti di appoggio intermedi dell'impalcato]. Un ulteriore sistema di tiranti provvisionali, questi passanti sulla sommità dell'antenna, ha sorretto il notevole peso rappresentato dai traversi in C ed in F [questi sono i punti di ancoraggio degli stralli], la cui funzione è quella di determinare il legame statico tra l'impalcato ed i terminali dei tiranti C-O-F [questi ultimi sono gli stralli].
Cioè ci sta dicendo chiaramente che questi traversi in corrispondenza degli ancoraggi degli stralli erano l'unica componente che aggiungeva notevole massa alla struttura dell'impalcato, tanto che in fase di costruzione hanno dovuto sostenerne il peso con degli stralli provvisori (con buona pace di Marcianò e delle sue teorie). Per la verità anche il peso totale dell'impalcato calcolato nel video postato sopra da Bandini mi lascia un po' perplesso, però sicuramente l'idea dei "getti pieni" non trova nessun riscontro nell'articolo di Morandi.
Non vorrei riprendere la discussione già fatta, però questo non è esatto: la precompressione dell'intero impalcato era unicamente prodotta dagli stralli, la precompressione parziale dei tratti intorno ai nodi era invece fornita dai tiranti interni, che però non avevano modo di operare fra i due estremi. Vale a dire che se questi tiranti avessero ceduto non ne sarebbero risultati appesantiti gli stralli, se mai sarebbe collassata parte dell'impalcato. Sempre dall'articolo di Morandi, pag. 9, sottolineatura mia:Bandini ha scritto: Nell'impalcato del ponte di Genova la compressione era esercitata in parte dagli stralli (componente orizzontale della forza di trazione dello strallo inclinato), in parte da cavi di precompressione longitudinali (visibili ad esempio nelle foto dell'auto di Capello infilata nell'impalcato).
...la travata si comporta come un sistema continuo su quattro appoggi rigidi entro cui si è prodotto lo sforzo di autoprecompressione determinato dalla componente orizzontale del tiro dei tiranti. Per tale fase il tirante singolo è costituito da 352 trefoli diam.1/2'' mentre la travata risulta praticamente priva di armatura longitudinale, ad eccezione delle estremità a sbalzo e delle zone prossime agli appoggi intermedi.
FranZη
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www.primocanale.it/notizie/crollo-ponte-...i-chiave-202501.html
A me sembra che stanno cercando di giustificare il crollo SOLO con l'incuria senza nemmeno cercare altre possibili cause.
Un po' come il NIST che non ha trovato tracce di esplosivi perché "non li ha cercati".
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Per quanto riguarda le vittime in realtà provenivano da entrambi i sensi di marcia.Per esempio I quattro ragazzi di torre del greco volevano andare a Nizza. È chiaro quindi che fossero sul lato nord della carreggiata. direzione genova ventimiglia.
Grazie d'avermelo ricordato, ora ricordo questi poveracci. Bisognerebbe trovare nelle foto dopo il crollo dove puo' essere la loro vettura. Chiedero' anche a Aigor.
AIGOR
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Puoi vedere tra le tue foto dall'alto se trovi nei detriti lato nord una carcassa d'auto che potrebbe essere quella dei poveri napolitani?
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Le cose certe sono che centinaia di persone hanno visto il ponte colpito da un fulmine bagliore lampo o vampa oppure hanno visto una forte luce prima che crollasse ho parlato con un conoscente di cui la moglie lo ha visto crollare mentre era sul poggiolo e mi ha detto che ha visto anche lei una forte luce prima che crollasse come un esplosione infatti loro avevano subito pensato ad un attentato tipo isis (bisogna poi vedere in che momento perché prima c e stato il crollo dell impalcato e poi ci sono stati altri 2 o 3 bagliori prima del crollo dell antenna come da video)
Oramai sono troppe le testimonianze che parlano di una forte luce prima e durante il crollo. La storia del fulmine non regge, è stata studiata bene e bisogna scartarla. Per i cavi elettrici della ferrovia possiamo dimostrare che non c'entrano e convincero' anche Massimo che sosteneva questa ipotesi. Quindi i riluttanti si rassegnino, le minicariche ci sono state e lo dimostreremo .
Faccio comunque presente che se noi dobbiamo portare delle prove della demolizione controllata, quelli che non ne sono convinti devono provare a loro volta che ci sbagliamo e dimostrare la loro buona fede. Negare l'evidenza puo' essere malafede.
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Posto qui un ultimo interessante video di analisi strutturale del ponte fatto dall'arch.Steccanella.
Ti ringrazio d'averci dato questo calcolo dell'Arch. Steccanella.
Salvo errori dalla mia parte, ci deve essere un grosso errore.
Steccanella all'inizio dice giustamente che uno strallo di quel genere con 447 cm2 di superficie resistente sopporta fino a 17000x447=7599 Tonn., dopo di che si rompe. Come ha fatto Steccanella a dire che, quando si è sfilata la Gerber, lo strallo si è rotto a 2164 Tonn. non lo so. Quando avro' il tempo provero' a seguire meglio il ragionamento dell'Arch., ma penso proprio che c'è qualcosa che non va.
Avrei capito se mi avesse detto che con il cedimento delle armature longitudinali il peso del Gerber avrebbe portato un carico allo strallo superiore a 7599 tonn, ma avrebbe comunque dovuto dimostrarlo meglio.
In conclusione, ritengo che un rilassamento o cedimento improvviso delle armature longitudinali di precompressione dell'impalcato possa aver provocato il "disfacimento" dello stesso, andando poi a gravare gli stralli di un peso maggiore di quello previsto in progetto, come suggerito da Steccanella
Dal suo calcolo è emmerso che basta interrompere le armature longitudinali e il gioco è fatto. Crolla tutto! A questo punto bisognerebbe dirlo a quelli che dovranno far crollare i piloni rimasti. Dovrebbe essere molto facile.
Ragazzi ricordiamoci chi era Morandi. Poi ricordiamoci nel 1992 quando hanno deciso di rinforzare gli stralli della pila11, L'inG Camomilla responsabile del progetto diceva:
Durante uno di questi controlli scoprimmo che sull’ultima porzione di uno strallo, in cima alla struttura del numero 11, sullo strallo lato Genova (lato nord), il cemento aveva lasciato scoperta una porzione d’acciaio e questo aveva portato alla corrosione per dissoluzione di circa il 30 % dei trefoli. Va sottolineato che le azioni a cui l’acciaio portante dello strallo lavorava (circa 7.000 kg) erano di gran lunga inferiori alle capacità di resistenza dell’acciaio che lo costituiva (15.000 kg).
www.ingenio-web.it/20939-ing-camomilla-c...nte-morandi-nel-1992 .
Io comunque mi studio per bene questa ipotesi del cedimento dell'impalcato prima dello strallo. Puo' essere vera e voglio esserne certo.
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Lucignolo80 ha scritto: Detto questo io ancora non mi sono fatto un idea precisa.quello che è certo è che a differenza di altri crolli qui c e una volonta precisa da entrambe le parti procura(stato) e autostrade di depistare le indagini omettere diffondere video e interviste manomesse incomplete e imprecise. Le cose certe sono che centinaia di persone hanno visto il ponte colpito da un fulmine bagliore lampo o vampa oppure hanno visto una forte luce prima che crollasse ho parlato con un conoscente di cui la moglie lo ha visto crollare mentre era sul poggiolo e mi ha detto che ha visto anche lei una forte luce prima che crollasse come un esplosione infatti loro avevano subito pensato ad un attentato tipo isis (bisogna poi vedere in che momento perché prima c e stato il crollo dell impalcato e poi ci sono stati altri 2 o 3 bagliori prima del crollo dell antenna come da video). Ricordo benissimo che a idris l autista marocchino che guidava il camion prima di quello della basko intervistato subito dopo il crollo era stato chiesto visto che era in una posizione con visuale privilegiata se era vero che il ponte era stato colpito da um fulmine come dicevano vari testimoni.lui aveva dichiarato non uno ma due fulmini e poi è crollato tutto. Questa testimonianza e molto importante. Questa intervista non si trova. O meglio si trova ma questa parte è stata cancellata oppure omessa. Ricordo che era una giornalista ad intervistarlo. Ricordo l intervista e diceva le stesse cose con la stessa espressione di quella che si trova.quindi mi viene da pensare sia la stessa solo privata di quella parte dell intervista
Confermo, l'avevo vista anch'io.
Qui stanno facendo sparire tutto, e basterebbe già solo questo per far capire che hanno molto da nascondere.
Se è per questo, ci sono persone che hanno protestato fin da subito perché il video "oh mio Dio" che avevano visto loro cominciava molto prima e si vedeva la carreggiata ancora al suo posto.
Queste cose fanno incazzare di brutto, ma più di tutto fa incazzare quello che dici tu: la gente non vuole CAPIRE, ma DIMENTICARE.
Siamo delle prede troppo stupide e troppo facili per certi squali.
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Lucignolo80 ha scritto: Vorrei aggiungere un altra cosa per rispetto delle vittime. Ho letto molti commenti sul tubo dove si diceva che i morti non c erano stati che era tutto finto le bare vuote nessun familiare veniva intervistato perché era tutta una montatura. Allora volevo dire una cosa. Ho un caro amico che ha a sua volta un amico che lavora in croce rossa ed era li quel giorno .posso garantirvi che i morti ci sono stati e alcuni sono anche morti male. Il silenzio dei parenti probabilmente è stato il"consigliato" dall alto mi viene da immaginare
Grazie di questa importante testimonianza.
Anch'io sono rimasta indignata di fronte alle affermazioni di chi, come Marcianò, sostiene che le vittime non ci sono state.
Ci sono molti falsi testimoni, è vero, ma questo non basta per dire che non ci sono stati morti.
I testimoni che si vedono adesso sul tubo sono quasi tutti falsi, a cominciare dal falso autista Basko e dal "futuro papà miracolosamente salvatosi" che, oltre ad avere la solita faccia di plastica che hanno molti di quei testimoni (come il sedicente "Fiorillo"), esibisce di fronte alle telecamere una rosa rossa tatuata sulla spalla:
Siamo sul set di un macabro film.
Sono sfibrata, sfiduciata.
Il mio unico conforto è vedere che c'è qualcun altro che lotta per far emergere la verità.
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italofranc ha scritto: LUCIGNOLO80
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Per queste tue parole ti meriti un bacio in fronte virtuale.
Siccome fra gli emoticons non c'è, lo sostituisco con una stretta di mano: :shake:
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