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Analisi crollo Ponte Morandi
- Michele Pirola
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Ipotizzando anche che la teoria della demolizione controllata stesse in piedi, perché la lettera la mandi al Ministro Salvini? Mandala al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (si chiama Toninelli), no?
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Molto interessante l'estratto sul Maracaibo. Mi cercherò il doc. ma se nel frattempo tu potessi postare il link..............trovato nel frattempo (è la rassegna atti ing... del 1958 vero?)
Sottolineerei l'inciso dove Morandi collega la autocompressione alla "buona risoluzione economica del problema". Lì sta il punto: il suo progetto era un bellissimo progetto statico fatto nell'ottica di economizzare l'utilizzo di materiali che allora erano di pregio (ferro), che non prevedeva l'ammaloramento del calcestruzzo (non esistevano le conoscenze allora), che non prevedeva condizioni incidentali (mancanza di ridondanze). Lo studio preliminare del Maracaibo conferma che il Polcevera non fù un "unicum" ma era parte di una complessa filosofia progettuale che oggi non troverebbe spazio. Con ciò, per cortesia, non facciamo come la personcina che trasmigrata su altro Forum, sputa veleno su questo e sui suoi frequentatori, dopo avere tempestato il web di minchiate. Qua nessuno critica il mostro sacro, ma si vogliono mettere le cose nella giusta prospettiva storica.
'P.S. @FZappa
Per i puntoni io avevo fatto un semplicissimo calcolo vettoriale delle forze in gioco su mezzo ponte (tiro degli stralli con le componenti orizzontale e verticale, spinta dei puntoni, con le analoghe componenti, reazione dell'altra metà del ponte).
Le ipotesi di partenza sono che il tiro degli stralli è noto e fisso e che i puntoni siano un puro appoggio senza momento flettente.
Per il calcolo del tiro negli stralli:
--sezione resistente di 352 trefoli da diametro nominale di mezzo pollice 33800 mm2 con un fattore di riempimento di circa 76%,
--tensione di progetto dichiarata = 72 Kg/mm2
e vengono circa 2434 Ton per strallo). Viene fuori che una coppia di stralli Nord+Sud esercita una componente verticale di circa 2600 Ton. Il resto del mezzo ponte deve gravare sui 4 puntoni che gli competono.
Il "quanto" dipende dal peso di mezzo ponte. Se fosse 5000 Ton, sui puntoni graverebbe una compressione secondo l'asse dei puntoni medesimi pari a 2670 ton su 4 puntoni, se il peso di mezzo ponte fosse 7500 ton allora la compressione su 4 puntoni sarebbe di 5430 Ton. Salvo errori di calcolo, ovviamente. Ho cercato di stare attento ma.......
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per quanto riguarda gli stralli, io sono convinto che abbiano ceduto dopo l'inizio del crollo e non ne siano la causa.
RIPETO era una ricostruzione pseudo-ufficiale, inventata (come le altre ipotesi) cercando di attenermi il più possibile ai fatti "certi". Ci dicono che hanno ceduto gli stralli, e mi pare verosimile solo una versione del genere per essere compatibile con quello che sappiamo
per le ali che si "ammosciano" intendo che quella parte di impalcato fungeva da raccordo (ripeto: ci si ancorano i cavi di pre-tensionamento) si generano dei momenti flettenti sui puntoni e l'impalcato flette (sempre mia ipotesi assolutamente opinabile)
@Pirola
non ricordo gli altri interventi, ma almeno per quel che riguarda il Lussemburgo, l'articolo che citi dice: società controllata rientrata in italia dal 2012
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- italofranc
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Qua nessuno critica il mostro sacro, ma si vogliono mettere le cose nella giusta prospettiva storica.
Giustissimo, una volta messa le cose nella giusta prospettiva storica bisogna comunque non perdere il gusto dell'antefatto.
Morandi è morto, ma i signori responsabili di quello che è successo a Genova il 14/8/2018 sono vivi e vegeti e se non li fermiamo faranno ancora del male.
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Il "quanto" dipende dal peso di mezzo ponte
Perdonami, ma come già detto, il peso lo ha calcolato FranZeta qui …
Riassumo:
volume impalcato = 6*(176*4.5*0.3)+2*(176*18*0.16) ≈ 2440 m3 Moltiplicati per il peso specifico del cemento armato, circa 2500 kg/m3 risulta:
massa impalcato ≈ 6100 tonnellate
volume Gerber = 6*(36*2*0.16)+1.5*(36*18*0.16) ≈ 225 m3
massa Gerber ≈ 560 tonnellate
Tali misure vanno ovviamente divise per 2 se si desidera il peso di mezzo ponte.
Non ho detto che debba essere oro colato, ma finché qualcuno non contesta i suoi calcoli, per me quelle rimangono le misure di riferimento.
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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Si, non contestavo il ragionamento :wink:
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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Per quanto riguarda quel famoso calcolo, vorrei precisare che si tratta solo dei volumi del'opera in cemento, per come sono desumibili dall'articolo di Morandi, senza considerare sovrastrutture e accessori. Per esempio, uno strato di 20 cm di manto bituminoso comporterebbe all'incirca ulteriori 5 tonnellate ogni metro lineare di impalcato, cioè per la sola gerber varrebbe quasi altre 200 tonnellate. In effetti la tensione nominale da progetto degli stralli offre una misura più accurata del peso che realmente dovevano sostenere, anche se pure qui bisognerebbe poi aggiungere quello che inizialmente non era stato considerato, tipo i newjersey.
FranZη
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Si, infatti ho considerato il tuo calcolo buono come base di partenza, perché mi sembrava accurato e molto vicino alla realtà.
Non ho mai considerato tali numeri definitivi, solo accettabili: se qualcuno volesse migliorare tale calcolo farebbe veramente una gran cosa.
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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Sto cercando di capire se vi fossero anche dei setti trasversali: ne sai qualcosa? e se c'erano, che passo avevano e che spessore? Penso comunque che la tua stima (come giustamente hai detto, per il solo cemento+ferro) sia ragionevole; poi c'è da aggiungere il macadam (300 kg/ mq ?), i jersey (1800 Kg / m lineare), i giunti e gli accessori vari (diciamo un 5% del totale?). Nell'articolo di Morandi si citano le quantità usate per i sistemi 9-10-11 (ma dentro ci sono anche le A, i cavalletti, i puntoni....) e diventa complicato isolare l'impalcato
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Guarda, su questo tema non so altro e comunque lo lascio volentieri agli ingegneri. Quella stima delle masse, che avevo fatto su insistenza di @italofranc, era solo per correggere alcuni errori che c'erano nel suo calcolo, che a sua volta si rifaceva -se non ricordo male- a un calcolo dell'Arch. Steccanella, quest'ultimo citato da non ricordo più chi. Sto andando a memoria. Steccanella faceva davvero degli errori marchiani, considerato anche che è architetto, per esempio interpretava in modo completamente sbagliato il dato di Morandi sulla quantità di calcestruzzo dei sistemi equilibrati, e sbagliava clamorosamente perfino la sezione del trefolo da un pollice.
...e non ho altro da dire su questa faccenda...
FranZη
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Ok, va bene cosi. Se mi capitasse di chiarire meglio lo farò presente. Condivido su Stecca..oltretutto incomprensibile e fastidioso all'udito.
Stando così le cose e visto che in base ai dati di Morandi i 4 stralli sopportano un peso di 5200 ton devo dare ragione a FZappa, i puntoni fanno una parte minore del lavoro di sostegno verticale
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Le immagini del progetto Maracaibo vengono da “Su alcune recenti realizzazioni in c.a e c.a.p” – Riccardo Morandi - Atti…società ingegneri …Torino – agosto 1958.
C’è il copyright di Ingenio, per questo non l’ho pubblicato.
Sempre a proposito del Maracaibo, il progetto definitivo di Morandi fu questo (anche qui c’è copyright – “Storia dell’Ingegneria strutturale in Italia” – Vol IV – T.Iori e S. Poretti)
Ci sono 2 differenze fondamentali con il Polcevera
1) L’impalcato APPOGGIA, prima di tutto, sulle travate di collegamento delle 2 antenne (l’ho cerchiato nella sezione trasversale ma si vede ancor meglio nella realtà del filmato successivo). In pratica diventerebbe iperstatico se i puntoni lavorassero in esercizio, ma ne dubito: per me, servivano soprattutto per la costruzione.
Questo, per me, è il VERO motivo per cui Morandi NON disegna i puntoni nel famoso filmato: non è un errore perché dice che l’altra metà del peso “è portata dalle gambe delle A”, non dai puntoni che proprio non ci sono. Ecco il filmato completo del 1970 della Rai con, all’interno, l’intervento di Morandi.
2) ANCOR PIU’ IMPORTANTE, il governo venezuelano o i costruttori tedeschi (non so) si RIFIUTARONO di adottare il brevetto Morandi degli stralli omogeneizzati e Morandi fu costretto a modificare il suo progetto usando un brevetto tedesco che prevedeva cavi esterni totalmente a vista. Così nel 1979, si accorsero che 3 cavi stavano rompendosi per la corrosione e li sostituirono senza far crollare il ponte ma modificando completamente il passaggio in cima d’antenna che era interno (come il Polcevera) portandolo all’esterno. Esattamente lo stesso problema verificatosi nel 92 sulla pila 11 su cui fu copiata la soluzione adottata dai venezuelani nel 1979 (per il passaggio in cima d’antenna).
Ne deriva che il Polcevera è il PRIMO ponte in assoluto con gli stralli omogeneizzati secondo il brevetto Morandi
E Morandi, senza dir nulla di quello che stava succedendo al Maracaibo, proprio nel 79, presentò quel documento sul Polcevera in cui metteva in guardia sui rischi di corrosione dovuti alla vicinanza del mare e dell’acciaieria (forse prima non li aveva visti ……). Per me, imperdonabile
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- italofranc
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A questo punto sta a te concludere l'argomentazione che hai voluto portare nel discorso: esiste un modo di associare senza ambiguità quei picchi ad esplosioni oppure no?
Antony Lomax dice : prima delle 11h36' nessun segnale sismico è stato registrato. Posso dire che gli impulsi ad alta frequenza (incominciati circa 6 secondi prima di quelli a bassa frequenza che lui interpreta come pezzi di detriti che cadono al suolo) sono stati generati da grossi pezzi crollati solo se il crollo è incominciato alle 11h36', altrimenti ''is coincidental'' a qualche cosa d'altro (figuriamo se nella sua posizione ci dice che sono esplosioni, mica è matto come me).
Ora il blackout del video ufficiale ripreso dall'uscita della galleria ponente è stato sempre accettato dai sapientoni alle 11h36'35'' in cui si vede ancora passare le auto sulla carreggiata nord e dove non ci sono assolutamente dei grossi pezzi d'impalcato precipitare a terra.
Domanda logica ai sapientoni:
cosa sono i segnali sismici ad alta frequenza incominciati ben 36 secondi prima del blackout del video se il crollo non era ancora cominciato?
A voi la palla!
PS: di questi segnali ad alta frequenza e alta energia se ne distinguono 8 picchi e terminano prima di quelli a bassa frequenza corrispondenti ai detriti che toccano il terreno secondo Lomax.
PPS: gli americani dicevano subito dopo il loro crollo : "we heard, saw, and felt explosions but given the official version of events I guess that it must have been something else".
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Davvero interessante, dal punto di vista culturale, almeno. Il documento degli atti ecc.ecc. lo ho recuperato non mi ricordo nemmeno da quale sito (uno solo ne ho trovato).
In merito ai puntoni del Morandi di Genova arrivo a questa conclusione:
... il peso dei 176 m di impalcato, contando gli ammennicoli vari come asfaltatura, jersey, ecc era sulle 8000 ton (in linea con le stime FranZeta a cui vanno aggiunti i Jersey, il macadam....)
--- il peso della Gerber valutato da FranZeta mi pare troppo basso (penso che le 6 nervature longitudinali siano ben più spesse di 16 cm. Stimo 30 cm dal disegno di Morandi. Per l'altezza assumo anche io 2 m). Poi mi pare ci siano anche 8 tamponature trasversali da contare. Io arrivo a 1000 - 1100 Ton per ciascuna Gerber, ammenicoli inclusi. Stime simili o superiori le ho trovate nel forum "il bar dell'ingegneria"
Direi quindi che, siccome a ciascuna campata toccano in dote due mezze Gerber, un peso totale di 8000 + 1000 = 9.000 Ton sia una stima ragionevole (4.500 per mezzo ponte). In questa ipotesi, attribuendo agli stralli il tiro di progetto indicato da Morandi, viene fuori che le 4.500 Ton sono sostenute per circa 2.600 dagli stralli e per circa 1900 dai puntoni. Gli stralli applicano una compressione di circa 4130 Ton equilibrata per circa 900 Ton dalla componente orizzontale della spinta dei puntoni e per circa 3230 Ton dall'altro mezzo ponte.
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“Viene fuori che una coppia di stralli Nord+Sud esercita una componente verticale di circa 2600 t. Il resto del mezzo ponte deve gravare sui 4 puntoni che gli competono”.
Sarei d’accordo con questa affermazione e con la parte finale del tuo post, se non ci fosse anche la componente orizzontale del tiro degli stralli.
Hai dimenticato che l’impalcato “sta insieme” SOLO perché c’è l’autocompressione prodotta dagli stralli, altrimenti i conci di 5 metri, nelle molte zone senza precompressione, farebbero immediatamente precipitare il ponte e i puntoni proprio non ci possono far niente. E’ il principio dei libri di un vecchio post di Bandini che avevo ripreso (#22448 pg 25 in cui 2 mesi fa scrivevo le stesse cose di oggi) e che compare identico, salvo usare le monete, nel blog di Rugarli.
Lo dice Morandi stesso: “la travata risulta praticamente priva di armatura longitudinale ad eccezione delle estremità a sbalzo e delle zone prossime agli appoggi intermedi” (Ndr: i puntoni)
Tanto è vero che i cavi provvisori che “tenevano su” i vari conci dell’impalcato durante la costruzione sono stati tolti SOLO dopo aver messo in tensione gli stralli.
Guarda che Morandi è un tecnico che non spreca le parole, magari non si capisce (vale per me) ma, quando si capisce, è circostanziato e molto attendibile.
Quindi, usando il tuo tiro di 2434 t per strallo, e un angolo in cima d’antenna di 60°, a me viene una componente verticale TOTALE di 4868 t e una componente orizzontale TOTALE di 8431 t.
E’ chiaro che l’impalcato pesa più di 5000 t ma è altrettanto chiaro che il peso residuo NON grava affatto sui puntoni ma è praticamente “annullato” dall’autocompressione derivante dalla componente orizzontale del tiro degli stralli.
Quello che non riesco a far capire è che la CAUSA PRIMARIA di qualsiasi crollo di quel ponte sono gli stralli che sono il vero e proprio motore del ponte.
Se anche si fosse “aperto” per primo l’impalcato, la vera causa sarebbero sempre gli stralli che hanno fatto mancare, in tutto o in parte, la componente orizzontale del tiro.
Non è vero il contrario, secondo me, in quanto il cedimento di parte dell’impalcato NON avrebbe provocato il collasso di tutto il ponte perché gli stralli probabilmente avrebbero tenuto come forse le antenne il cui carico in cima avrebbe continuato ad essere quasi solo di compressione (finchè non si rompe uno strallo).
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Lo so bene che c'è la componente orizzontale e che il ponte sta in piedi solo per quella e finchè ce ne sta abbastanza di componente orizzontale (Rugarli lo ho letto attentamente.......).
Sul calcolo delle componenti verticali ed orizzontali o ho commesso un errore di calcolo oppure non capisco perché non ci ritroviamo io e te.
Quello che chiamo tiro negli stralli (4867 T) è la forza totale esercitata dalla coppia di stralli, che ha la stessa direzione degli stralli (ovviamente) e che risulta dal prodotto fra la sezione resistente di 352 trefoli (per 2) e la tensione di progetto indicata da Morandi
Io assumo 58 ° in cima d'antenna e 32 ° di angolo con l'impalcato. Il tiro di 4867 T (2 stralli) si scompone in 4128 orizzontale e 2579 verticale. Siamo d'accordo che componente verticale = 4867*sen(32)? E che componente orizzontale = 4867*cos(32)?
I puntoni (inclinati di 25 °) danno 1921 T verticali (per equilibrare assieme agli stralli il peso totale del mezzo ponte) e 896 orizzontali (calcolati con la scomposizione vettoriale in modo da essere coerenti con i 1921 verticali). Il resto della orizzontale (per equilibrare gli stralli) viene dall'altro mezzo ponte (3232 T) e l'autocompressione è assicurata. Dove è che non ci troviamo?
E sono d'accordo con gli stralli come causa primaria, lo vado dicendo da 40 pagine (e mi sono preso sacchi di insulti da qualcuno). Con te l'unica divergenza, mi pare, è Est vs. Ovest. Per me, per decidere se la genesi è ad Est oppure ad Ovest è darsi una spiegazione del diverso modo di collassare di IL2 ed IP3 e del modo con cui il primo ha visto i puntoni tagliati alla base ed il secondo li ha "scapozzati" franandoci addosso. Se si capisce "come" sia la sequenza di questi due eventi, si capisce anche se "l'onda" parte da Est oppure da Ovest
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Mi scuso col resto del Forum per la pallosita' dell'argomento.
FZappa ho capito perché non ci troviamo. Tu hai inteso che quando io dico che il tiro della coppia di stralli è 4867 T, quello sia il tiro verticale. Io invece con 4867 T indico il tiro TOTALE ancora da scomporre in verticale ed orizzontale. Se fai questa correzione stiamo dicendo la stessa cosa alla virgola. É la difficoltà di comunicazione di uno strumento di dialogo come un Forum
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Però, se viene a mancare improvvisamente uno di loro allora i primi "libri" a cadere dovrebbero essere quelli fra stralli e pilastri con rottura ante pilastri (verso ovest) e non post dove si è rotto l'impalcato...
Manca la componente orizzontale, ok, ma sicuramente manca di + dove non c'è nulla che sostiene, non dove ci sono i pilastri...
Se faccio la simulazione con i libri e metto una scatola sotto una estremità, quando mollo cascano prima quelli senza nulla sotto, non tutti insieme.
Soprattutto se la scatola può sostenere due volte il peso dei libri.
Non so se riesco a spiegarmi
In definitiva, cosa ha rotto i pilastri ovest? Cosa li ha rotti in modo talmente repentino che non hanno opposto nessuna resistenza al crollo?
Non movimenti nord/sud o sud/nord sennò vedremmo i resti, a nord o a sud ed invece sono sotto IP3... quindi sono stati schiacciati e distrutti in verticale?
Da quale forza?
Ricordiamoci che nel riflesso l'estremità dell'impalcato casca in basso con movimento continuo e in tempi pressochè uguali alla caduta libera...
Mitakuye Oyasin
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3aaa ha scritto: @FZappa
Mi scuso col resto del Forum per la pallosita' dell'argomento.
FZappa ho capito perché non ci troviamo. Tu hai inteso che quando io dico che il tiro della coppia di stralli è 4867 T, quello sia il tiro verticale. Io invece con 4867 T indico il tiro TOTALE ancora da scomporre in verticale ed orizzontale. Se fai questa correzione stiamo dicendo la stessa cosa alla virgola. É la difficoltà di comunicazione di uno strumento di dialogo come un Forum
I numeri mi interessano poco, mi interessano di più i concetti, visto che non abbiamo la più pallida idea dei pesi; ad es. per la Gerber spaziamo da 500 a 1.400 t ……..
Io avevo capito che 2.434 t fosse il tiro lungo l'asse di UNO strallo; gli stralli sono 4 per cui la componente verticale è 4 per 2434 per sen30 = 4.868 t.
Idem per la componente orizzontale mettendo cos30 = 8.431 t.
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Aigor ha scritto: Posso ovvimente essere d'accordo con il discorso della compressione orizzontale degli stralli.
Però, se viene a mancare improvvisamente uno di loro allora i primi "libri" a cadere dovrebbero essere quelli fra stralli e pilastri con rottura ante pilastri (verso ovest) e non post dove si è rotto l'impalcato...
Manca la componente orizzontale, ok, ma sicuramente manca di + dove non c'è nulla che sostiene, non dove ci sono i pilastri...
Se faccio la simulazione con i libri e metto una scatola sotto una estremità, quando mollo cascano prima quelli senza nulla sotto, non tutti insieme.
Soprattutto se la scatola può sostenere due volte il peso dei libri.
Non so se riesco a spiegarmi
In definitiva, cosa ha rotto i pilastri ovest? Cosa li ha rotti in modo talmente repentino che non hanno opposto nessuna resistenza al crollo?
Non movimenti nord/sud o sud/nord sennò vedremmo i resti, a nord o a sud ed invece sono sotto IP3... quindi sono stati schiacciati e distrutti in verticale?
Da quale forza?
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Per pilastri immagino (spero) tu intenda quelli che più spesso chiamiamo " puntoni ", quelli che sono 4 da ciascun lato inclinati di circa 25°.
Per quelli ovest (verso SV), per me, la risposta è facile: è l'impalcato che gli è caduto sopra e li ha rotti poco sotto la metà; non erano fatti per reggere l'impalcato perché questo era autocompresso e si sono schiantati subito. Si vede anche dalla posizione inclinata dell'impalcato ovest che, in parte rimane sopra ai puntoni.
Tutt'altra storia per i puntoni verso Ge, staccati alla base e caduti tutti belli allineati verso Genova; è evidente che queste rotture sono legate alla famosa capriola di 180° per me irrisolta.
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Michele Pirola ha scritto: Va bene FZappa hai ragione tu. Le informazioni non cadono dalle nuvole, ma sono contenute nei link che ho citato. Basta solo leggere. Non sono parti lunghissime, ma anzi, di media lunghezza o alcune anche corte e soprattutto sono in italiano.
Buonanotte
Non c’è alcun dubbio che io abbia ragione.
Il dubbio è che tu non sappia leggere
1) DOVE è scritto che “..la manutenzione non la facevano da anni ed anni…..” ??
Trovalo nel tuo link e fai copia e incolla del FATTO preciso che hai riportato.
Impossibile perché NON c’è.
2) DOVE è scritto che Morandi diceva che il ponte “sarebbe crollato a breve” ??
Trovalo nel tuo link e fai copia e incolla della AFFERMAZIONE di Morandi che hai riportato.
Impossibile perché NON c’è.
3) DOVE è scritto che “Autostrade per l’Italia paga le tasse in Lussemburgo ….la loro sede è in Lussemburgo” ??
Trovalo nel tuo link e fai copia e incolla dei DUE FATTI precisi che hai riportato.
Impossibile perché NON c’è.
In 3 minuti con Google trovi il Bilancio consolidato di Atlantia del 2017 (che comprende Autostrade per l’Italia che ha sede a Roma) e puoi leggere che Atlantia ha sede in Italia (Roma) e, a fronte di un fatturato superiore a 6 miliardi, ha pagato circa 630 milioni di tasse in Italia nel 2017 e circa 530 nel 2016.
Non solo, puoi leggere che le attività di Atlantia di cui sopra comprendono anche l’aeroporto di Nizza e le concessioni gestite in Brasile, Cile, Polonia e India.
Quindi Atlantia ha pagato in Italia le tasse anche sulle attività svolte all’estero e non solo su quelle italiane.
L’esatto contrario di quello che hai scritto tu
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In effetti quei 16 cm sembrano davvero pochi, però non me li sono inventati: li ho ricavati dalla TAVOLA VI a pag.11 del pdf di Morandi, tra l'altro rileggendomi vedo che ho anche aggiunto una parziale controsoletta che in effetti nella gerber non c'era, ma era presente solo nei tratti sostenuti dai cavalletti a V, per il resto comunque mi fido delle stime degli ingegneri civili. Ogni volta che riprendo in mano quell'articolo scopro dettagli nuovi, stavolta mi sono accorto di questo passaggio, che ci dice che la pila 9 era in effetti speciale anche per il seguente motivo:3aaa ha scritto: --- il peso della Gerber valutato da FranZeta mi pare troppo basso (penso che le 6 nervature longitudinali siano ben più spesse di 16 cm. Stimo 30 cm dal disegno di Morandi. Per l'altezza assumo anche io 2 m). Poi mi pare ci siano anche 8 tamponature trasversali da contare. Io arrivo a 1000 - 1100 Ton per ciascuna Gerber, ammenicoli inclusi. Stime simili o superiori le ho trovate nel forum "il bar dell'ingegneria".
E' interessante notare che il dispositivo costituito dal complesso degli elementi inclinati ed orizzontali, è sottoposto a spostamenti orizzontali prodotti da stese parziali e dissimmetriche dei sovraccarichi mobili accidentali. Tali spostamenti sono stati ridotti parzialmente, a mezzo di un'opportuna taratura delle aperture dei giunti di dilatazione, senza peraltro poterne operare la completa eliminazione, data la necessità di mantenere un minimo dell'ampiezza dei gradi di libertà necessari per le variazioni termiche dell'impalcato. Le azioni prodotte dalle limitazioni di spostamento di tutto il tratto in esame del viadotto, sono agevolmente sopportate sia dalla spalla 1, resa congruamente resistente, che dalla pila n. 9.
FranZη
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FZappa ha scritto: @FZappa
I numeri mi interessano poco, mi interessano di più i concetti, visto che non abbiamo la più pallida idea dei pesi; ad es. per la Gerber spaziamo da 500 a 1.400 t ……..
Io avevo capito che 2.434 t fosse il tiro lungo l'asse di UNO strallo; gli stralli sono 4 per cui la componente verticale è 4 per 2434 per sen30 = 4.868 t.
Idem per la componente orizzontale mettendo cos30 = 8.431 t.
E sui concetti siamo d'accordo, ti garantisco.
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FZappa ha scritto:
Aigor ha scritto: Posso ovvimente essere d'accordo con il discorso della compressione orizzontale degli stralli.
Però, se viene a mancare improvvisamente uno di loro allora i primi "libri" a cadere dovrebbero essere quelli fra stralli e pilastri con rottura ante pilastri (verso ovest) e non post dove si è rotto l'impalcato...
Manca la componente orizzontale, ok, ma sicuramente manca di + dove non c'è nulla che sostiene, non dove ci sono i pilastri...
Se faccio la simulazione con i libri e metto una scatola sotto una estremità, quando mollo cascano prima quelli senza nulla sotto, non tutti insieme.
Soprattutto se la scatola può sostenere due volte il peso dei libri.
Non so se riesco a spiegarmi
In definitiva, cosa ha rotto i pilastri ovest? Cosa li ha rotti in modo talmente repentino che non hanno opposto nessuna resistenza al crollo?
Non movimenti nord/sud o sud/nord sennò vedremmo i resti, a nord o a sud ed invece sono sotto IP3... quindi sono stati schiacciati e distrutti in verticale?
Da quale forza?
Ricordiamoci che nel riflesso l'estremità dell'impalcato casca in basso con movimento continuo e in tempi pressochè uguali alla caduta libera...
Per pilastri immagino (spero) tu intenda quelli che più spesso chiamiamo " puntoni ", quelli che sono 4 da ciascun lato inclinati di circa 25°.
Per quelli ovest (verso SV), per me, la risposta è facile: è l'impalcato che gli è caduto sopra e li ha rotti poco sotto la metà; non erano fatti per reggere l'impalcato perché questo era autocompresso e si sono schiantati subito. Si vede anche dalla posizione inclinata dell'impalcato ovest che, in parte rimane sopra ai puntoni.
Tutt'altra storia per i puntoni verso Ge, staccati alla base e caduti tutti belli allineati verso Genova; è evidente che queste rotture sono legate alla famosa capriola di 180° per me irrisolta.
@Aigor @FZappa
Completamente d'accordo sul lato Ponente. Persa la autocompressione, la parte sviluppa linee di frattura prioritariamente nelle sezioni in cui si passa da zone armate con cavi di precompressione a zone assolutamente prive. IP3, precipitando, applica ai puntoni delle sollecitazioni totalmente fuori progetto: il suo peso, baricentrato a moltissimi metri dalla sommità dei puntoni, applica un momento flettente che fa a pezzetti i puntoni (come se con la sinistra tenessimo un grissino in pugno e con la destra progressivamente lo andassimo "scapozzando, tac.....tac......tac...".)
Per la parte Levante ho anche io mille incertezze. Vediamo che i puntoni sono stati tagliati alla base e poi si sono staccati in prossimità dell'attacco con il cassone precipitando a terra. Cosa li ha tagliati? Per me c'entra il fatto che sia venuta meno la componente della compressione (oltre 3000 ton) che veniva esercitata da Levante e che improvvisamente si scarica sui puntoni applicando la massima flessione alla radice degli stessi. Tagliati i puntoni, IL2 precipita e qui potrebbe valere il modello di Ish Bor..... ma bisogna lavorarci ancora
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