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Analisi crollo Ponte Morandi
ItalHik ha scritto: Ma quante inutili misteri!...
Al volo, devo ancora leggere i commenti successivi.
Mi piacerebbe che tu avessi ragione e sarebbe un punto chiuso. Ma come spieghiamo la rottura dei puntoni in linea perfetta e la rottura del cassone che pare avere impattato i puntoni a terra? Casuale? Boh, magari sotto negli altri post che leggerò più tardi, troverò le risposte
Ps. Intendo la seconda rottura in due parti, a terra
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Aigor ha scritto:
Ma quante inutili misteri
Perdonami, ma si sono spezzati 3 cassoni su 5... quindi questa è proprio da capire e non è così scontata.
Non c'è nulla a mettere con certezza in relazione la rottura dei "3 cassoni su 5" con i puntoni, tantopiù che:
1) due di questi si sono separati dall'impalcato in modo chiaramente diverso (più vicini all'attacco rispetto ai due altri periferici) e...
2) uno è atterrato tutto spostato sulla sinistra (cioè verso nord);
3) non è dato sapere se la Tiguan, piombando dall'alto, abbia sfondato o meno il comparto dove poi si è fermata;
4) IL2 si è sicuramente portato appresso durante la caduta (perlomeno) dei brandelli di ILX, che si vedono in parte accatastati tra questo tratto di impalcato e le estremità dei puntoni, e in parte sgretolati e ammucchiati sotto (l'estremità rivolta a ponente di) IL2 stesso, pertanto è possibile che le tre rotture abbiano cause diversificate...
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Non c'è nulla a mettere con certezza in relazione la rottura dei "3 cassoni su 5" con i puntoni,
Forse il mio entusiasmo è stato frainteso…
Ogni ipotesi che espongo è sempre una ipotesi.
Pertanto niente di certo.
Però la cosa è singolare e, per quanto mi riguarda, meritevole di attenzione e di approfondimento.
Se poi verrà fuori che le possibilità sono troppo esigue, pazienza, cambierò idea e me ne farò una ragione, non è mica un problema :wink:
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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(Bisogna comunque farsene una ragione: la documentazione fotografica ricavabile da internet è ovviamente molto lacunosa rispetto a quella a disposizione di chi indaga, basta considerare quanto tempo c'è voluto per localizzare correttamente la bobina di laminato caduta dal Gerber di levante...)
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E' che frequentate poco il sito di gnaffetto… :hammer:
traversa mancante
Per quanto riguarda ponente è tutto sotto IP3...
Mitakuye Oyasin
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Aigor ha scritto: @ItalHik
E' che frequentate poco il sito di gnaffetto… :hammer:
traversa mancante
Per quanto riguarda ponente è tutto sotto IP3...
Scusa Aigor forse è meglio che non lo frequenti perché non capisco più un'acca. Nel video di 4 secondi che si vede là, si mette in correlazione il movimento di Levante con quanto visto in CAM1. E' così? Ma da quando in qua? Mi devo essere perso un bel pezzo di film. Ma non si disquisiva una volta sulle luci che si vedevano in alto (Basko, auto gialla)?
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Poi, come detto, lui ha le sue idee, ma è capace anche di rivederle.
Riguardo la tettoia, per esempio, non condivido: ora come ora son convinto che mostri ponente, ma riguardo altre cose se non era per lui non le trovavo (o pensavo) manco morto
PS: non ho detto che dovete "condividere" le sue idee, ho solo esortato a "consultare".
PPS: ho usato un italiano da brividi, ma lascio com'è...
Mitakuye Oyasin
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Aigor ha scritto: @ItalHik
E' che frequentate poco il sito di gnaffetto… :hammer:
traversa mancante
Dalla post-sagomatura alla pre-incisione?... Senza voler escludere nulla a priori, cerco però di restare, per quanto possibile, coi piedi per terra... :cool:
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Ovviamente :pint:
Mitakuye Oyasin
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italofranc ha scritto: Massimo
Penso di poterti convincere con questa dimostrazione che ci siano state delle esplosioni durante il crollo del ponte Morandi. La dimostrazione è semplice da farsi, cortissima e alla portata di tutti. Non occorre essere degli esperti sismologi. Bisogna tener conto solamente del significato dei dati rilevati dagli sismografi della stazione RNCA di Genova il giorno 14/8/2018 e quello dei dati dei sismografi americani durante il crollo delle torri gemelle 9/11 e confrontarli. Si accerta per deduzione che si sono usati degli esplosivi per questo crollo Morandi.
E' un lavoro straordinario. Le ho mandato un messaggio privato. Se può mi risponda. Grazie
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che i puntoni siano caduti mentre l'impalcato ruotava e abbiano colpito la parte sotto rompendosi in parte anche così?
La "maledetta" Tiguan magari era parcheggiata sopra :decide:
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ipotesi crollo da ponente
indizi:
la cima d'antenna crolla a ponente, quindi potrebbe essere il lato "tirato" per primo
dai video arrivano i primi detriti da levante mentre ponente ha già tocccato terra
inizio:
cedimento (per rottura cavi di pretenzionamento?) del tratto tra ip3 e ip1 e/o ip3 e il1
cinematica:
IP3 si sposta verso ponente "tirando" i puntoni che restano sotto l'impalcato (rottura di taglio)
IL1, libero a ponente e sbilanciato oltre i puntoni verso levante, fa la capriola (rottura per flessione) (possibile pre-fratturazione per il tiro di ip3)
cedono gli stralli sud permettendo la rotazione di IP1-2 e Il2 verso nord
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Grazie per gli indizi. Li ho accuratamente conservati. Aspettiamo anche i contributi di FZappa se vorrà aiutarci con i suoi.
@ Aigor @Ish Bor ecc, ecc
Vorrei tornare sull'ipotesi di rottura dei puntoni EST e sul modo molto particolare in cui si è danneggiato il cassone IL2. Vi posto una sequenza di 3 "frames" che dovrebbero aiutare a spiegare la traccia che ho sviluppato. La ambizione è spiegare il ribaltamento di IL2, il modo in cui si è danneggiato, le fratture sui puntoni allineate fra loro. Cominciamo:
1) Per una causa "X" (per me = spinta da Ovest, ma lasciamo in sospeso) c'è una sollecitazione dei puntoni Est.
2) Si rompono e disconnettono dal cassone
3) Anche la sezione di incastro col cavalletto è danneggiata e non è più in grado di sostenere i puntoni che si piegano verso Levante toccando terra dalle parti della ferrovia ma rimanendo però sospesi al cavalletto, con quel che ne resta della sezione di incastro (almeno 3 su 4 hanno questo comportamento. L'altro forse precipita subito a terra)
4) Il cassone ruota verso il basso, con i moncherini dei puntoni attaccati e (probabilmente, se ha ricevuto una botta da Ovest) si sposta un poco verso levante
5) Cade e, col solo bordo interno urta i puntoni "decapitandoli"
6) Il cassone prosegue e, aiutato dall'urto contro i puntoni inclinati e non orizzontali, si ribalta verso Genova
7) I puntoni precipitano del tutto e "spelano" il copriferro nelle 4 strisciate verticali evidentissime sul corpo del cavalletto
Volutamente ho oscurato la parte Levante perché non ho pensato proprio a nulla ancora. Ho solo messo in grigio (da nero che erano nel Frame 1) gli stralli Levante, per segnalare che almeno uno è in default
E' una cosa un pò così, ancora da approfondire. La lascio come elemento di suggestione.
P.S. Se non si fosse capito per mia mancanza di chiarezza, TUTTI i pezzi sono VOLUTAMENTE lasciati nella posizione iniziale per non influenzare i Vostri ragionamenti. E' ovvio che ho una sequenza in testa, ma vorrei che qui voi vi focalizzaste SOLO su quello che potrebbe avere combinato IL2 per avere i danni che ha avuto sulla superficie visibile a pancia all'aria, per ribaltarsi e magari sezionare ulteriormente i puntoni. Il resto (ciò che avvenne prima e ciò che avverrà dopo) lasciamolo un poco da parte per favore.
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Aigor ha scritto: @FZappa
Si, i puntoni si sono ulteriormente spezzati verso la cima… metto qui sotto una foto da angolazione diversa che lo evidenzia:
E i puntoni parrebbe che fossero armati, anche se solo sul perimetro, come si può vedere sotto:
Grazie, non avevo mai visto queste foto !!
Questa sera, forse, sono più rimbambito del solito ma a me sembra ci sia un pezzo in più.
Guardate la prima foto e guardate il primo puntone verso monte; sulle mie manca perché riprese dopo che lo avevano demolito
A me sembra uguale agli altri, tutto intero e rotto in punta come gli altri …. e allora il "moncherino" attaccato all'impalcato da dove viene ??
E' un po' dura da digerire che l'impalcato di "carta velina" (pareti da 16 cm, meno di qualunque tramezzo) abbia schiantato dei puntoni di un metro per due di cls pieno, armati poco ma armati
Capisco che si siano sfasciati 3 cassoni su 5, un po' meno che si siano tranciati i puntoni……….
Sulla seconda foto, i ferri sono quelli a disegno (vedi sezione puntoni, riportata nel mio post 24707)
A disegno, ce ne sono 4 diametro 30 sul lato corto e 8 sul lato lungo (sicuri siano da 30 ?).
Ma le staffe DOVE SONO ?? A disegno (se leggo bene) sono 4 da 12 ogni metro, quindi una staffa ogni 25 cm.
Qui NON vedo neppure l’ombra di una staffa e almeno un metro c’è; se sono saltate via, significa che NON erano legate ai ferri.
Altro buco di Condotte che è una piccola conferma che hanno lavorato coi piedi su pila 9
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Non si capisce perché IL2, senza più l'invito fornito dai puntoni, dovrebbe ruotare di ben 90 gradi per precipitare in verticale come disegnato, invece di cadere più o meno come fatto dai due Gerber, e soprattutto come potrebbe farlo senza essersi prima liberato dai vincoli costituiti dai tratti di impalcato tra i quali è inserito...3aaa ha scritto:
La ambizione è spiegare il ribaltamento di IL2, il modo in cui si è danneggiato, le fratture sui puntoni allineate fra loro. Cominciamo:
1) Per una causa "X" (per me = spinta da Ovest, ma lasciamo in sospeso) c'è una sollecitazione dei puntoni Est.
2) Si rompono e disconnettono dal cassone
3) Anche la sezione di incastro col cavalletto è danneggiata e non è più in grado di sostenere i puntoni che si piegano verso Levante toccando terra dalle parti della ferrovia ma rimanendo però sospesi al cavalletto, con quel che ne resta della sezione di incastro (almeno 3 su 4 hanno questo comportamento. L'altro forse precipita subito a terra)
4) Il cassone ruota verso il basso, con i moncherini dei puntoni attaccati e (probabilmente, se ha ricevuto una botta da Ovest) si sposta un poco verso levante...
upload photos
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Per me, i puntoni est si sono staccati INSIEME sia alla radice (cioè dalla piattaforma di base) sia in cima (cioè attacco puntoni-impalcato) – almeno i 3 lato mare ma anche 4…..
Dalle macerie dei 3 (o 4) puntoni, che si vedono simmetrici, ordinati e con l’estremità maggiore vicino alla piattaforma, mi sembra che siano caduti SUBITO, prima o in contemporanea con l’INIZIO della capriola.
Quando l’impalcato ribaltato è arrivato a terra erano già coricati; è impossibile che si siano staccati “in volo” perché la forza centrifuga della rotazione li avrebbe sbattuti chissà dove; altre forze non c’erano.
Cosa può averli staccati ?? Le 2 ipotesi di 3aaa: forza compressione da ovest o momento dovuto al peso proprio dell’impalcato.
La forza da ovest sarebbe la spiegazione più razionale ma ha almeno 2 grossi problemi, temo, insormontabili.
Per agire, con quella enorme forza orizzontale di circa 4.000 t , avrebbero dovuto essere rotti entrambi gli stralli est e “sani” entrambi quelli ovest. Non sembra.
Per di più, questa forza da ovest, prima di arrivare alla parte est di impalcato, avrebbe dovuto agire sull’impalcato ovest che, quindi, dovremmo trovare SPOSTATO verso est. D’accordo con lo smorzamento derivante dai puntoni ovest e della parte centrale dell’impalcato ma a me sembra che l’impalcato ovest sia sceso, praticamente “a piombo” sui puntoni, SENZA alcuno spostamento ad est.
Il momento derivante dal peso della parte d’impalcato residuo, dopo che si è staccata l’estremità est dovrebbe avere come centro di rotazione la radice dei puntoni (attacco puntoni-piattaforma).
Se così fosse, si giustifica il distacco della radice dei puntoni ma perché mai avrebbero dovuto distaccarsi, quasi nello stesso tempo, in cima, all’attacco con l’impalcato ??
Avrei dovuto trovare 4 puntoni attaccati all’impalcato ribaltato, invece trovo solo il “moncherino” di uno dei 4. Inoltre ad ovest, dove il crollo dell’impalcato è (quasi) certamente dovuto allo stesso momento derivante dal peso proprio, la rottura dei puntoni sembra totalmente diversa.
In realtà, io, inizialmente, mi ero dato una spiegazione diversa per i puntoni, molto più semplice: sono stati “realizzati” in modo diverso, non volutamente, ma per la fretta che aveva Condotte di finire e che l’ha portata a lavorare “da cani” sulla pila 9 (mancate riprese di getto, lamierino non iniettato sui tiranti principali….).
Mentre quelli ovest sono stati costruiti a disegno, quelli est, forse, sono stati attaccati “con lo sputo” sia alla piattaforma che all’impalcato.
Se guardate bene sull’impalcato rovesciato, vicino al “moncherino”, non si vede praticamente nulla; eppure, a disegno (post 24707), sembra esserci un traverso orizzontale che rende solidali i 4 puntoni tra loro e con l’impalcato (salvo la misteriosa definizione di Morandi “appoggi elastici”). Il traverso dovrebbe essere dentro l’impalcato che, quindi dovrebbe essere mezzo sfasciato e invece nulla. E allora come erano “attaccati” ??
Poi mi ero convinto che la spiegazione dei puntoni, sarebbe arrivata da sola, una volta trovata la spiegazione della capriola ma non la trovo ….. e ci rinuncio.
Vediamo cosa diranno 8 febbraio nel primo incidente probatorio anche se, per la cinematica e le cause, penso dovremo aspettare il secondo.
Speriamo solo che, essendo a porte chiuse, non tengano “riservata” la relazione di Zurigo e dei periti del Gip ma la diffondano integralmente a TUTTI (non solo ai periti di parte), senza tagli o taroccamenti vari, come per i video.
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ish bor ha scritto: @3aaa
ipotesi crollo da ponente
indizi:
la cima d'antenna crolla a ponente, quindi potrebbe essere il lato "tirato" per primo
…………………………………………………………...
Io mi blocco già qui, se capisco bene cosa intendi
Per "tirare" verso ponente la cima d'antenna deve esserci una forza che "tira" a ponente e può essere solo la componente orizzontale in cima d'antenna dello strallo di ponente ( ancora sano) NON PIU' equilibrata dalla stesse componente dello strallo di levante che si è rotto prima.
Non vedo altre possibilità
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FZappa ha scritto: E' un po' dura da digerire che l'impalcato di "carta velina" (pareti da 16 cm, meno di qualunque tramezzo) abbia schiantato dei puntoni di un metro per due di cls pieno, armati poco ma armati
Capisco che si siano sfasciati 3 cassoni su 5, un po' meno che si siano tranciati i puntoni……….
Il tratto IL2 pesa oltre 1000 tonnellate, inoltre i puntoni gli erano attaccati per mezzo del robusto traverso al suo interno...
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FZappa ha scritto: Se guardate bene sull’impalcato rovesciato, vicino al “moncherino”, non si vede praticamente nulla; eppure, a disegno (post 24707), sembra esserci un traverso orizzontale che rende solidali i 4 puntoni tra loro e con l’impalcato (salvo la misteriosa definizione di Morandi “appoggi elastici”). Il traverso dovrebbe essere dentro l’impalcato che, quindi dovrebbe essere mezzo sfasciato e invece nulla. E allora come erano “attaccati” ?
Il traverso c'è e, a impalcato demolito per quasi metà, si vede pure...
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ItalHik ha scritto: (per non parlare dei molti metri di impalcato "ILX" che sembrano essersi volatilizzati)...
ILX è sotto IL2
Un'altra coincidenza!?
Il camion da 45 tonnellate si trovava nell'area del crepa (quando è iniziato il disastro).
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italofranc ha scritto: Massimo
Penso di poterti convincere con questa dimostrazione che ci siano state delle esplosioni durante il crollo del ponte Morandi. La dimostrazione è semplice da farsi, cortissima e alla portata di tutti. Non occorre essere degli esperti sismologi. Bisogna tener conto solamente del significato dei dati rilevati dagli sismografi della stazione RNCA di Genova il giorno 14/8/2018 e quello dei dati dei sismografi americani durante il crollo delle torri gemelle 9/11 e confrontarli. Si accerta per deduzione che si sono usati degli esplosivi per questo crollo Morandi.
Premesse
Da inesperto ho utilizzato gli stessi argomenti e gli stessi vocaboli che hanno usato due luminari in sismologia: Antony Lomax e André Rousseau. Il primo ha scritto le sue impressioni in un Twitter postato il giorno stesso del crollo Morandi e in due recenti e-mail che ho ricevuto personalmente. Il secondo, il professore Rousseau, ha scritto fra i tanti articoli pubblicati durante la sua lunga carriera, quello del Novembre 2012 intitolato ‘’ Were Explosives the Source of the Seismic Signals Emitted from New York on September 11, 2001?’’
C’è una differenza importante tra Antony Lomax e André Rousseau, ambedue grandi esperti in sismologia. Il primo più giovane, non è mai stato bersagliato dai ‘’debunkers” del 9/11 come lo è stato Rousseau, il quale è stato uno dei primi a contestare la versione ufficiale di quanto avvenuto alle torri gemelle di NY e ne ha pagato un caro prezzo.
Dimostrazione
In questo post ti espongo la mia dimostrazione in forma ridotta, riassumendola in pochi punti fondamentali e saltando per il momento i dettagli che posso fornire separatamente. Non ho tradotto appositamente certe dichiarazioni per evitare di cambiare il senso delle frasi degli esperti. La traduzione posso fornirla a gentile richiesta.
a) Antony Lomax dice: If source is the bridge collapse, then equivalent ML earthquake magnitude is about -2 (Università di Genova invece parla di 1 della scala Richter) but with a long source duration of around 10 – 15 sec.
b) André Rousseau dice :The local magnitudes (ML) that the LDEO seismologists calculated from the surface waves gave results that consolidate our analysis. They were higher than 2 on the Richter scale for the waves emitted at the moments of the collapses.
(a-b) : se ne desume che l’energia sismica sprigionata dai due crolli non pare proporzionale alla loro massa. Ci dovrebbe essere una bella differenza tra il crollo di un grattacielo di 400 metri d’altezza e il Ponte Morandi.
c) André Rousseau dice : It is impossible to get such a magnitude from the falling of the building debris alone, especially falling over a duration of ten seconds. Even if an entire Tower had been compacted into a tight ball, it would have necessitated a higher speed than could be caused by the Earth's gravity to even approach such a magnitude.
d) Antony Lomax dice : The collapse must have generated seismic waves, if the timing is correct. Spectrogram resolves 8+ main high-frequency energy pulses over ~15s. Each corresponds to a large collapse impact ~1.5s earlier at the bridge: 11h36m35s CET for first large pulse A. Strongest sources are D and later. This signal would be seismic waves caused by the collapse, if the collapse occurred at 11h36’35’’. Otherwise, the signal cold be coincidental, from some very small source near the station.
(c-d) : Rousseau dice che è impossibile ottenere un sisma di magnitudo di 2ML con il crollo di un grattacielo alto 400 mt.. Lomax è cauto, non è sicuro. Dice che il crollo dovrebbe ever generato delle onde sismiche distinte nello spettrogramma (allegato 1) in 8 grosse pulsazioni di energia (A,B,C,D,E,F,G e H) durante i 15 secondi di crollo, se il tempo iniziale è corretto. Ripete più avanti che la prime grossa pulsazione sismica riscontrata nello spettrogramma in ascissa A dovrebbe corrispondere a l’impatto di un grosso pezzo (d’impalcato) se il crollo Morandi è incominciato alle 11h36’35’.
Invece dal video al momento del blackout di Autostrade non si vede nessun crollo alle 11h36’35’’. Si vedono ancora le auto che transitano nella corsia nord. Se ne deduce che i rilevamenti sismici in A non possono corrispondere a delle onde generate dall’impatto di un grosso pezzo d’impalcato a terra. . In più Lomax , nel determinare il tempo esatto dell’inizio crollo, considera che l’onda sismica dal ponte alla stazione impiega 1,5 secondi, ma dimentica il tempo che impiega l’impalcato a toccare terra calcolato in questo forum ad almeno 3 secondi (vedi nel video AMIU della CAM 1 il tempo che impiega l’impalcato ponente dal momento in cui si muove e incomincia a ruotare fino a quando tocca terra sfracellandosi). Vorrebbe dire che l’impalcato avrebbe cominciato a muoversi alle 11h36’32 : è impossibile. Il ‘’first large pulse A’’ non puo’ essere altro che una prima esplosione.(vedi nota 2).
e) Rousseau conclude : To the degree that seismic waves are created only by brief impulses and low frequencies are associated with energy of a magnitude that is comparable to a seismic event, the waves recorded at Palisades and analyzed by LDEO undeniably have an explosive origin.
f) Lomax conferma : Low frequency (<5Hz) signal is surface waves from each impact.
(e-f) anche Danilo Coppe e Judy Wood asseriscono che generalmente le onde di piccola frequenza ma di alta ampiezza dovrebbero segnalare le vibrazioni del terreno dovute alla caduta delle macerie. Quelle a più alta frequenza ma con un’ampiezza limitata è il frutto di un’esplosione secondo Coppe e ''deve essere l’evento che scatena il crollo'' secondo Judy Wood.
Lo spettrogramma di Lomax mostrato qui sotto, tenendo conto quanto dicono gli esperti, mostra ben 8 esplosioni in corrispondenza delle ascisse A,B,C,D,E,F,H e G durante il periodo di 15 secondi di crollo (onde sismiche ad alta frequenza visibili dal loro rosso intenso nella banda tra 10 e 25 HZ)). Le prime 4 detonazioni, A,B,C e D sono avvenute prima dell’arrivo a terra dei primi detriti (in giallo), la caduta di questi detriti (in giallo) è continuata anche dopo l’ultima detonazione in H.
g) Rousseau dice anche : Only explosions could produce the waves observed but various possible explosive configurations must be considered. We must distinguish between 1)subterranean explosions, 2) aerial explosions and 3) subaerial explosions (close to the ground without touching it). If we distinctly hear an explosion, it is either aerial, which does not give a seismic signal (although there can be surface waves over a small distance), or it is subaerial, in which case surface waves could be generated.
Subaerial explosions give off energy that splits into sound waves, mainly in the air, and surface waves in the ground. The composition of the waves is revealing both in terms of the location of the source and the magnitude of the energy transmitted to the ground. The subterranean origin of the waves emitted when WTC1 collapsed is attested by the presence of the P and S body waves along with the Rayleigh surface waves. The placement of the source of the four other explosions is subaerial, attested by the unique presence of only Rayleigh waves
Da quest’ultimo esposto di Rousseau è possibile dedurre che le esplosioni registrate dai sismografi di Genova sono ‘’subaerial’’, cioè verificatesi non distanti dalla superficie del terreno (cavalletto per es.) e hanno generato delle onde superficiali di Rayleigh.
Se ci sono state delle esplosioni negli stralli e al disopra dell’impalcato, non devono aver dato dei segnali sismici importanti essendo degli ‘’aerial explosions’’ la cui energia si scinde in onde sonore aeree e onde sismiche troppo distanti dal terreno per essere rilevabili dal sismografo.
La dimostrazione che sono stati usati degli esplosivi è semplicemente ricavata per deduzione, ma è avallata e garantita:
1) dalle affermazioni di questi due luminari che sono confortate dalle dichiarazioni di Danilo Coppe e Judy Wood riguardo le frequenze delle onde sismiche.
2) dall’ analisi dei tempi del crollo e dai video.
Nota 1
Ci si convince di questa dimostrazione solo se si è persuasi che non sono stati gli aeri dei ‘’terroristi’’ a far crollare le torri gemelle di NY ma bensì le cariche d’esplosivo usate per una demolizione controllata.
Le persone che dopo ben 17 anni sostengono ancora la versione ufficiale del 9/11, si possono dividere in due gruppi: quelli in mala fede e quelli in buona fede.
Per i primi in mala fede, questa dimostrazione sarà un altro documento da depistare.
Per i secondi non c’è molta speranza dato che "we heard, saw, and felt explosions but given the official version of events I guess that it must have been something else".
Nota 2: aggiunto il 17/01/2019 alle 16:57
Allegato 1
Grazie, italofranc: ottimo lavoro.
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