Analisi crollo Ponte Morandi

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23321 da Ary_anna
Risposta da Ary_anna al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Aiuto, ragazzi: sto dando di testa.
Coincidenze, certo.
15 agosto: festa di Maria Assunta. Alla vigilia crolla il ponte Morandi. Strage.
8 dicembre: festa di Maria Immacolata. Alla vigilia qualche imbecille provoca una strage in una discoteca (la Lanterna Azzurra) a Corinaldo durante un concerto di Sfera Ebbasta.
No, un momento... quale concerto?
Quella notte NON C'E' STATO NESSUN CONCERTO alla Lanterna Azzurra! E questo per il semplice motivo che NON C'ERA SFERA EBBASTA, impegnato in un altro concerto a Rimini, come potete vedere qua:
www.discoteche-party-festival.it/sfera-e...jHquNLBbtGuDqdJCcPXM
Questo testimone è pronto a presentarsi in tribunale per deporre:
www.facebook.com/lellasar/videos/2533082276717067/

A voi le ipotesi e le deduzioni.
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Ary_anna. Motivo: Non si vede il video.

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5 Anni 11 Mesi fa #23334 da italofranc
HOME #26 Ary_anna 2018-12-08 12:05
Se volete sapere com'è crollato veramente il ponte Morandi, non avete che da cliccare qui:
retelira.altervista.org/Ponte/dinamica.htm

La ricostruzione è opera di un ex-utente geniale ma (diciamo così) irriducibile del forum, che potete consultare qui:
ipotesidilavoro.altervista.org/forum/


Si Aryanna, insieme a quella di Ish Bor, sono due ricostruzioni studiate nei minimi dettagli e le migliori in assoluto rispetto a tutte le altre che si trovano nel web. Dobbiamo essere fieri del lavoro fatto, è frutto di 4 mesi d'analisi. Non dimentichiamo di ringraziare Luogocomune e ipotesidilavoro che ci hanno ospitato.

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23335 da Aigor
Risposta da Aigor al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@Ary_anna

...inquietante...
Il link a FB non si apre... ne hai mica copiato/incollato il testo?

EDIT: OK leggendo commenti liberi ho capito, si tratta di tecnica di marketing e, probabilmente, di coincidenza.
Ma con "probabilmente" di sicuro non c'è niente. :hammer:

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Aigor.

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5 Anni 11 Mesi fa #23338 da Pavillion
...inquietante...
Il link a FB non si apre... ne hai mica copiato/incollato il testo?
EDIT: OK leggendo commenti liberi ho capito, si tratta di tecnica di marketing e, probabilmente, di coincidenza.
Ma con "probabilmente" di sicuro non c'è niente. :hammer:

__
ù
-Ipotesi e Pubblicità-Deduzione e Rotatoria-
Il caso "toccnte": gli sciacalli sui social danno la colpa alla pistola di Libero

www.liberoquotidiano.it/news/opinioni/13...eroncino-libero.html

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23341 da Ary_anna
Risposta da Ary_anna al topic Analisi crollo Ponte Morandi

Aigor ha scritto: @Ary_anna

...inquietante...
Il link a FB non si apre... ne hai mica copiato/incollato il testo?

EDIT: OK leggendo commenti liberi ho capito, si tratta di tecnica di marketing e, probabilmente, di coincidenza.
Ma con "probabilmente" di sicuro non c'è niente. :hammer:

Eh no, mi sa che non hai capito. Il video è sparito da FB, ma l'ho rintracciato su YouTube:

Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Ary_anna.

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5 Anni 11 Mesi fa #23342 da italofranc
Bene ragazzi, io mi fermo qui.

Abbiamo fatto insieme un gran lavoro, non penso che io abbia bisogno di altro per rimanere convinto della demolizione controllata. Penso inoltre che dopo 4 mesi di forum non possa fare di piu' per aiutarvi a convincere i lettori di questo forum.
Qualcuno ultimamente ha detto che non siamo intelligenti se crediamo nelle esplosioni o implosioni?. Pazienza! Si puo' credere di essere intelligenti ma mancare completamente di buon senso in certe situazioni. Si puo' essere dei grandi intellettuali ma fare la figura del pirla in un cantiere di costruzioni. Ci sono degli ingegneri intelligenti che vanno chiedere il parere agli assistenti di cantiere prima di prendere delle decisioni.
Comunque anche gli stupidi hanno reclamato nel loro piccolo quel benedetto video integrale che Cozzi vuol tener nascosto e ne sono fieri.
Ho sempre detto che spero di sbagliarmi su questo crollo. Ma la verità è necessaria, deve saltar fuori, non vogliamo che ci sia un'altra USTICA. Firmate tutti la petizione di Massimo. Ciao!

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23343 da macco83
Risposta da macco83 al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@Italofranc:

Io, dopo tutte queste analisi e fino a quando non vedrò il video integrale, penso che:

Poteri vicini allo Stato (non di questo Governo) vogliano nascondere una qualche prova di esplosione che ha aiutato il ponte, già messo male, a crollare.

Allo stesso tempo cercano di colpevolizzare al 100% Autostrade (la verità che daranno al popolo) con cui collaborano e con cui barattano una pena molto mite, sfruttando il fatto che non ha fatto adeguata manutenzione.

Ecco spiegate le manipolazioni dei video della gdf e il silenzio di Autostrade.

Prove certe non ne ho, spero di sbagliarmi, vedremo al processo in che misura pagherà Autostrade, vedremo se e quando uscirà sto cavolo di video, vedremo che misure legislative e conseguenti piogge di denaro/investimenti porterà questa tragedia.

Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da macco83.

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5 Anni 11 Mesi fa #23344 da Ary_anna
Risposta da Ary_anna al topic Analisi crollo Ponte Morandi

macco83 ha scritto: Poteri vicini allo Stato (non di questo Governo).

Magari!...
Lo spero di tutto cuore, ma come posso credere che i servizi segreti e Salvini non ne sapessero nulla?
E in ogni caso lo sanno adesso: ma tacciono.

Per il resto la penso esattamente come te.

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5 Anni 11 Mesi fa #23345 da Ary_anna
Risposta da Ary_anna al topic Analisi crollo Ponte Morandi

italofranc ha scritto: Bene ragazzi, io mi fermo qui.

Abbiamo fatto insieme un gran lavoro, non penso che io abbia bisogno di altro per rimanere convinto della demolizione controllata. Penso inoltre che dopo 4 mesi di forum non possa fare di piu' per aiutarvi a convincere i lettori di questo forum.
Qualcuno ultimamente ha detto che non siamo intelligenti se crediamo nelle esplosioni o implosioni?. Pazienza! Si puo' credere di essere intelligenti ma mancare completamente di buon senso in certe situazioni. Si puo' essere dei grandi intellettuali ma fare la figura del pirla in un cantiere di costruzioni. Ci sono degli ingegneri intelligenti che vanno chiedere il parere agli assistenti di cantiere prima di prendere delle decisioni.
Comunque anche gli stupidi hanno reclamato nel loro piccolo quel benedetto video integrale che Cozzi vuol tener nascosto e ne sono fieri.
Ho sempre detto che spero di sbagliarmi su questo crollo. Ma la verità è necessaria, deve saltar fuori, non vogliamo che ci sia un'altra USTICA. Firmate tutti la petizione di Massimo. Ciao!

Ma come, te ne vai??
Ci lasci qua soli?
Rimani almeno in contatto con questo forum, se non ti va più di discutere... :blank:

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5 Anni 11 Mesi fa #23346 da Ary_anna
Risposta da Ary_anna al topic Analisi crollo Ponte Morandi

italofranc ha scritto: HOME #26 Ary_anna 2018-12-08 12:05
Se volete sapere com'è crollato veramente il ponte Morandi, non avete che da cliccare qui:
retelira.altervista.org/Ponte/dinamica.htm


Si Aryanna, insieme a quella di Ish Bor, sono due ricostruzioni studiate nei minimi dettagli e le migliori in assoluto rispetto a tutte le altre che si trovano nel web.

Ma dov'è adesso quella di ish bor?
Non la trovo più...

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5 Anni 11 Mesi fa #23348 da FZappa
Risposta da FZappa al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Forse mi sono perso una puntata……

Che fine ha fatto il video di Ish Bor ??
Mi sembrava un ottimo lavoro e praticamente finito……
E' da considerare annullato dopo il video di Mazzucco ??

A me, sembrava proprio un'altra cosa…….

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5 Anni 11 Mesi fa #23349 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic Analisi crollo Ponte Morandi

FZappa ha scritto:
Non molto tempo fa è uscito un articolo di L’Espresso con la similitudine “ponte=biscotto” che mi aveva incuriosito; l’articolo, in pratica, era tratto dal blog di Paolo Rugarli (che veniva citato), così ero andato a cercarlo e a leggerlo.
castaliasrl.blogspot.com/2018/10/il-pont...ponte-sbagliato.html
Lo consiglio vivamente a chi vuole capire DAVVERO come funzionava il ponte; si possono non condividere le opinioni espresse ma la semplice ed efficace spiegazione del funzionamento non è un’opinione ma un fatto.
Io l’ho trovato fantastico, chiarissimo e lo condivido al 90%; sono convinto che il ponte Morandi sia frutto di una progettazione quanto meno arrogante e presuntuosa, di una realizzazione al limite della denuncia (parlo solo di pila 9) da parte di un’impresa in stato di pre-fallimento (ma può fallire un’impresa del Vaticano ?) nonché di una diagnostica assolutamente carente (e questa parte Rugarli la “dimentica”…ed è un buco grave) che parte dagli interventi del 92, limitati con incredibile leggerezza alla pila 11, solo per risparmiare (eppure era dello Stato) per proseguire dopo il 2000 (privata) con monitoraggi del tutto simili agli altri ponti ma il Morandi NON era un ponte “normale”……….. e servivano cure particolari.

Dopo aver letto questo tuo link devo dire che questa è di diversi ordini di grandezza l'analisi tecnica più seria che sia stata linkata su questo thread, e sottolineo analisi tecnica. Mi spiace che sia passato praticamente inosservato, se non per un commento di @Corrado che però probabilmente si è fermato al post linkato e non ha letto gli ulteriori approfondimenti, tipo questo:

Determinazione della corrosione degli stralli in funzione della frequenza propria

Qui non si tratta di dare addosso a Morandi gratuitamente, ma sulla scorta di un calcolo matematico, che possiamo anche discutere a parte, però il calcolo resta e va contestato nel merito dei passaggi e non del messaggio.

L’altra parte che non condivido sono le ultime 10 righe circa con il richiamo al documento che hai allegato tu perché, in estrema sintesi, Rugarli tratta i trefoli come un cilindro pieno in cui la corrosione procede “in continuo” ma le funi (e i trefoli) non funzionano così….tanto che le funi furono inventato proprio per evitare le rotture a fatica delle catene e, di solito, funzionano ……..

Immagino tu ti riferisca all'ipotesi che la corrosione in funzione del tempo c(t) sia continua. Dal punto di vista strettamente matematico questo non solo non è un problema, ma anzi un'ipotesi conservativa rispetto alle conclusioni che poi trae. Infatti l'ipotesi implicita è che c(t) sia funzione continua e derivabile del tempo, ma non ci sono ulteriori ipotesi sulla funzione. Trattandosi di tiranti composti da 352 (o 288?:wink:) trefoli, è abbastanza naturale ipotizzare che la funzione empirica di corrosione nel tempo di questi sia approssimabile bene con una funzione di classe C1, cosa che sarebbe invece più discutibile se ci fossero solo diciamo 3 trefoli. Ma se c(t) fosse anche discontinua, questo implicherebbe delle forze impulsive, e come sanno bene gli ingegneri queste comportano nel migliore dei casi maggiore usura, nel peggiore rottura repentina.

Quindi se il problema è questa ipotesi, è un punto a vantaggio dell'analisi e non il contrario. Se mai io avrei evitato di usare una regressione lineare per le forze che chiama kd e ki, dai grafici che allega nell'articolo linkato sopra sembrerebbe molto più opportuna una regressione quadratica, che complicherebbe pochissimo il calcolo e darebbe risultati molto più centrati in corrispondenza di valori limite di c(t). Un altro appunto puramente matematico è che non applica una semplificazione ovvia nella formula dove ricava la "f" a pag 3 del pdf, però per il resto mi sembra davvero un lavoro di livello superiore a quanto discusso finora.

FranZη

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23350 da Corrado-5834

FranZeta ha scritto: Dopo aver letto questo tuo link devo dire che questa è di diversi ordini di grandezza l'analisi tecnica più seria che sia stata linkata su questo thread, e sottolineo analisi tecnica. Mi spiace che sia passato praticamente inosservato, se non per un commento di @Corrado che però probabilmente si è fermato al post linkato e non ha letto gli ulteriori approfondimenti

Guarda, avevo letto l'articolo prima che lo linkasse Fzappa, ma non mi ero fermato agli approfondimenti ma molto prima, quando ha cominciato a parlare di biscotto ... tu dici che dopo c'è una parte interessante? Bene! Imparasse però a scrivere se vuole essere letto!

Qui non si tratta di dare addosso a Morandi gratuitamente, ma sulla scorta di un calcolo matematico, che possiamo anche discutere a parte, però il calcolo resta e va contestato nel merito dei passaggi e non del messaggio.

Come se un calcolo matematico esatto potesse giustificare un messaggio sbagliato ... :nono:

Comunque, non ti sto rispondendo per polemizzare ... a che servirebbe? :shake:
Come ti sei accorto che ho dimestichezza con la matematica? :goof:
Dopo la mia laurea (indovina quale, attento che sbagli ...) ho fatto quattro esami di architettura (è una storia lunga ... ), tra cui scienza delle costruzioni, e proprio quella esperienza mi ha insegnato ad essere prudente nei calcoli e nelle ricostruzioni. Sono aspetti complessi, sbagliare è facilissimo ...

Come nota a latere ti voglio citare il famoso video di Morandi, è un pò che ce l'ho in testa, quello in cui spiega il suo Ponte. Penso ti sarai accorto anche tu degli aspetti inquietanti di quel video, anche perchè il ponte di cui parla non è il viadotto sul Polcevera ma qualcos'altro ... sei d'accordo?

P.S.
Per me è stato ovvio da subito, correggimi se sbaglio, che il tuo nick (Zη) è un riferimento alla funzione Z di Riemann.
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Corrado-5834.

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23352 da Udria73
Risposta da Udria73 al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Ciao, mi sono letto letto l'articolo sul ponte biscotto e diciamo che ne condivido una parte. Non sono un esperto di ponti ma mi sembra che nell'analisi non si tenga conto dei vari spessori che aveva lo scatolato nella sua lunghezza, è falso dire solo che lo spessore era 16cm perché da quello che ho letto la misura minima era 16cm, la misura massima non la ricordo e potrei sbagliarmi dicendo 30-40cm. Poi bisogna considerare che la parte di strada su cui agivano gli stralli era la più massiccia in quanto soggetta a più sollecitazioni (trave appoggiata). Avevo visto un lavoro in CAD dove si vedevano bene i punti critici, credo sia ancora su YouTube. Non saprei dire con certezza se una struttura del genere possa collassare in pochi secondi, credo che almeno 10-20 secondi di "preavviso" dovrebbero esserci stati, ma il dubbio che sia stato volontariamente o involontariamente manomesso ce l'ho ancora (i lavori della notte precedente).

Edit: È il video in inglese presente in prima pagina
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Udria73. Motivo: Link video già presente

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23354 da ish bor
Risposta da ish bor al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@fzappa
ho seguito il consiglio di mazzucco e sto tentando di mettere il commento audio
praticamente l'ho dovuto rifare e ho avuto complicazioni tecniche nel video e non

@Ary
io non l'ho rimossa
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da ish bor.

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5 Anni 11 Mesi fa #23355 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic Analisi crollo Ponte Morandi

Corrado-5834 ha scritto: Come se un calcolo matematico esatto potesse giustificare un messaggio sbagliato ... :nono:

Qui la questione è diversa. Può anche dare fastidio il paragone con il "biscottone", però non si può dire che non sia ampiamente argomentato. Se ne può discutere, certamente, ma ci sono anche dei dati di fatto. Per esempio, io non ho fatto scienze delle costruzioni ma so comunque che, almeno in prima approssimazione, la resistenza a trazione del calcestruzzo si considera uguale a zero, cioè la stessa che useremmo per un biscotto, nel caso volessimo modellizzarlo. Altro dato di fatto: a 25 anni dalla costruzione il ponte ha necessitato della sostituzione completa degli stralli della pila 11, diciamo che un quarto di secolo non è una vita utile accettabile per un'opera di questo tipo, quindi è sicuro che il progetto non è esente da critiche.

Come ti sei accorto che ho dimestichezza con la matematica? :goof:
Dopo la mia laurea (indovina quale, attento che sbagli ...) ho fatto quattro esami di architettura (è una storia lunga ... ), tra cui scienza delle costruzioni, e proprio quella esperienza mi ha insegnato ad essere prudente nei calcoli e nelle ricostruzioni. Sono aspetti complessi, sbagliare è facilissimo ...

Se leggi i miei primissimi interventi in questo thread vedrai che è la stessa posizione che ho avuto io nei confronti della pretesa di "calcoli" che dimostrassero il crollo naturale del ponte (ma anche che dimostrassero il contrario, se è per questo). Ho parlato da subito di modellazione agli elementi finiti e di tutta una serie di parametri assai difficili, se non impossibili, da stimare. Ma in questo caso mi riferisco ad un calcolo molto più semplice: non sapevo che ci fossero dati sperimentali risalenti al 2017 sui modi di vibrare degli stralli, il calcolo seguente è assai più gestibile di quello relativo alla stabilità dell'intera struttura. Certo, alcuni parametri sono comunque presi da un modello agli elementi finiti, del quale si può discutere la bontà (e lascio la discussione ad altri, non essendo in grado di valutarlo), però poi una volta chiariti questi aspetti c'è una parte matematica, relativamente semplice, che ognuno può verificare ed eventualmente confutare, ma non si può certo sostenere che sia una questione indecidibile!

Per quanto riguarda la tua laurea non saprei, pensavo fossi ingegnere.

Come nota a latere ti voglio citare il famoso video di Morandi, è un pò che ce l'ho in testa, quello in cui spiega il suo Ponte. Penso ti sarai accorto anche tu degli aspetti inquietanti di quel video, anche perchè il ponte di cui parla non è il viadotto sul Polcevera ma qualcos'altro ... sei d'accordo?

Non ho colto aspetti inquietanti, dal servizio mi sembra ovvio che l'intervista verte sul viadotto Polcevera, certo nella sua descrizione del sistema equilibrato non ci sono i cavalletti centrali, ma si tratta di una intervista per la televisione dove delinea solo gli aspetti fondamentali, tutto sommato il sistema equilibrato non sarebbe concettualmente diverso rimuovendo i cavalletti e sostituendoli con delle cerniere appoggiate ai piloni delle "A". Sarebbe solo ancora meno ridondante, ma a quanto pare (e in questo non si può certo dare torto all'analisi di Rugarli) Morandi andava molto fiero della leggerezza delle sue strutture, leggendo il suo articolo questo aspetto di orgoglio a me è parso molto chiaro, non esita a definire il suo viadotto "opera d'arte" e si compiace di aver usato solo 1/3 dell'acciaio rispetto ad un analogo ponte in Germania.

P.S.
Per me è stato ovvio da subito, correggimi se sbaglio, che il tuo nick (Zη) è un riferimento alla funzione Z di Riemann.

La genesi del nick è molto più banale, poi quando ho iniziato ad usarlo qui su LC ho pensato di renderlo più evocativo, Franζ però non mi piaceva come firma, per cui ho scelto quella che vedi.

****************

Udria73 ha scritto: Non sono un esperto di ponti ma mi sembra che nell'analisi non si tenga conto dei vari spessori che aveva lo scatolato nella sua lunghezza, è falso dire solo che lo spessore era 16cm perché da quello che ho letto la misura minima era 16cm, la misura massima non la ricordo e potrei sbagliarmi dicendo 30-40cm.

In realtà si riferisce solamente alle due solette:

Ogni rettangolo è circa 3 metri di larghezza per 4-4,5 di altezza, lo spessore era di 16 cm al lembo superiore e a quello inferiore.

che avevano effettivamente spessore costante di 16 cm, mentre ad averlo variabile erano le travi verticali.

FranZη

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23356 da Corrado-5834

FranZeta ha scritto: Non ho colto aspetti inquietanti, dal servizio mi sembra ovvio che l'intervista verte sul viadotto Polcevera, certo nella sua descrizione del sistema equilibrato non ci sono i cavalletti centrali, ma si tratta di una intervista per la televisione dove delinea solo gli aspetti fondamentali, tutto sommato il sistema equilibrato non sarebbe concettualmente diverso rimuovendo i cavalletti e sostituendoli con delle cerniere appoggiate ai piloni delle "A".


Invece per me proprio quello è apparso inquietante; come poteva Morandi confondersi e/o semplificare un punto del genere?
Lo può fare uno inesperto, non uno che lavora nel campo.
La mia impressione è stata che quella fosse la sua idea giovanile, poi cambiata nel corso degli anni.
Magari proprio per alleggerire la struttura, visto che il ponte vero ha, semplificando, quattro gambe d'appoggio anzichè due.
Che l'impalcato poggi sul cavalletto anzichè sulle gambe delle A come gli stralli non sembra una semplice variante del progetto.
Poi ci stà pure la semplificazione a scopo divulgativo, per carità ...
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Corrado-5834.

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23358 da Aigor
Risposta da Aigor al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Parlo da ignorante, quindi tenetene conto...

Ho letto lo studio del Rugarli, e mi sorgono le seguenti obiezioni.
1) Nel considerare gli appoggi non ha tenuto conto dei due supporti orizzontali a livello dei piloni delle A
2) Non ha tenuto conto dei punti in cui vi erano devi cavi per precompressione nell'impalcato: sicuramente sopra i sostegni obliqui e al punto di giunzione degli stralli.

Mi pare di capire che il suo discorso sia il seguente: gli stralli oltre a sostenere comprimevano, nel momento in cui tali forze sono calate troppo per degrado, il ponte è venuto giù.

Come si può vedere nel seguente documento a pagina 3, l'impalcato in fase di costruzione si reggeva grazie a tiranti provvisori esterni la cui funzione sembra (a me) piuttosto che volta a generare compressione nell'impalcato, volta ad evitare che le parti estreme, dove la leva agisce con peso maggiore maggiore, cedano.
Nel momento di cedimento (o raggiunto limite causa degrado) di uno degli stralli (dico uno perché pensare che ne cedano due contemporaneamente mi sembra improbabile) siamo sicuri che l'impalcato non avesse abbastanza forza non dico per non cedere, quanto per non cedere con quella velocità? C'era comunque una lunga parte centrale che si sosteneva su grazie anche a:
- pilastri obliqui
- traverse orizzontali
- tiranti interni all'altezza dei pilastri obliqui
Tali sostegni non avrebbero dovuto dare all'impalcato quella rigidità necessaria non dico a resistere per sempre, ma almeno a rallentare la caduta e a non venire giù in 3/4 secondi insieme a tutto il resto?

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Aigor.

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23359 da Aigor
Risposta da Aigor al topic Analisi crollo Ponte Morandi
eliminato perché uscito doppio (chissà perché)

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Aigor.

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23360 da Corrado-5834

Aigor ha scritto: 1) Nel considerare gli appoggi non ha tenuto conto dei due supporti orizzontali a livello dei piloni delle A

Non so se è a questo che ti riferivi ma le A ed il cavalletto sono due strutture indipendenti, non si toccano; hanno in comune solo la fondazione.
Il cavalletto regge la parte centrale (metà?) dell'impalcato; le A, tramite gli stralli reggono le parti esterne, più metà gerber per lato (l'altra metà la regge la pila dopo).

Aigor ha scritto: Nel momento di cedimento (o raggiunto limite causa degrado) di uno degli stralli (dico uno perché pensare che ne cedano due contemporaneamente mi sembra improbabile) siamo sicuri che l'impalcato non avesse abbastanza forza non dico per non cedere, quanto per non cedere con quella velocità?

Esatto.
Se cede uno strallo ci vuole tempo, almeno così pare, perchè cedano gli altri o il cavalletto, che vengono sovraccaricati ma non in maniera esplosiva e subitanea.
Al contrario se cede il cavalletto, e da lontano si noterebbe pure meno, tutti gli stralli vengono sovraccaricati e ci sta che cedano di schianto e all'improvviso.

Comunque sia l'evento scatenante precede di un pò il crollo definitivo in tutti i casi.
La simulazione di ARKviz appare troppo veloce in questo senso.
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Corrado-5834.

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23361 da Ary_anna
Risposta da Ary_anna al topic Analisi crollo Ponte Morandi

Aigor ha scritto: Parlo da ignorante, quindi tenetene conto...

Ho letto lo studio del Rugarli, e mi sorgono le seguenti obiezioni.
1) Nel considerare gli appoggi non ha tenuto conto dei due supporti orizzontali a livello dei piloni delle A
2) Non ha tenuto conto dei punti in cui vi erano devi cavi per precompressione nell'impalcato: sicuramente sopra i sostegni obliqui e al punto di giunzione degli stralli.

Mi pare di capire che il suo discorso sia il seguente: gli stralli oltre a sostenere comprimevano, nel momento in cui tali forze sono calate troppo per degrado, il ponte è venuto giù.

Come si può vedere nel seguente documento a pagina 3, l'impalcato in fase di costruzione si reggeva grazie a tiranti provvisori esterni la cui funzione sembra (a me) piuttosto che volta a generare compressione nell'impalcato, volta ad evitare che le parti estreme, dove la leva agisce con peso maggiore maggiore, cedano.
Nel momento di cedimento (o raggiunto limite causa degrado) di uno degli stralli (dico uno perché pensare che ne cedano due contemporaneamente mi sembra improbabile) siamo sicuri che l'impalcato non avesse abbastanza forza non dico per non cedere, quanto per non cedere con quella velocità? C'era comunque una lunga parte centrale che si sosteneva su grazie anche a:
- pilastri obliqui
- traverse orizzontali
- tiranti interni all'altezza dei pilastri obliqui
Tali sostegni non avrebbero dovuto dare all'impalcato quella rigidità necessaria non dico a resistere per sempre, ma almeno a rallentare la caduta e a non venire giù in 3/4 secondi insieme a tutto il resto?


Infatti il punto è la velocità del crollo.
Tutti i calcoli matematici dei dottissimi utenti qui sopra sarebbero perfettamente plausibili se non si scontrassero con il dato che a noi profani/ignoranti salta all'occhio: tutta questa serie di azioni-reazioni non sembra potersi produrre nell'arco di una manciata di secondi.
A meno che il ponte e la pila non fossero fatti veramente di biscotto.

L'unica spiegazione verosimile sembra essere quella che azzarda Corrado, cioè il cedimento dei cavalletti: ma per quale motivo i cavalletti avrebbero dovuto cedere, oltre tutto da entrambe le parti?
E tutto questo, poi, è sufficiente a giustificare la vera e propria implosione della pila 9, che si affloscia su se stessa come se fosse fatta di cartapesta?
Insomma, le solite domande che restano senza risposta.

EDIT: se devo essere sincera, a me sembra che chi ha provocato l' "incidente" abbia volute strafare: se si fossero limitati a far crollare l'impalcato, non sarebbe probabilmente sorto alcun sospetto.
Far crollare anche la pila 9 è stato un errore da principianti, una inutile esibizione di muscoli.
(Ovviamente resto convinta della demolizione).
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Ary_anna.

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5 Anni 11 Mesi fa #23362 da Ary_anna
Risposta da Ary_anna al topic Analisi crollo Ponte Morandi

ish bor ha scritto: @Ary
io non l'ho rimossa

Ti ringrazio molto, mi sono espressa male: intendevo il tuo video. :wave:

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23363 da ish bor
Risposta da ish bor al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@ary
non ho rimosso nemmeno quello
vedo di recuperare anche quello

Per il crollo, mi avete fatto pensare, in merito al cedimento del cavalletto,
che tra precompressione e stralli, l'impalcato sarebbe dovuto cadere verticalmente,
"schiacciando" a terra i puntoni

la cosa è effettivamente accaduta a ponente,
mentre a levante c'è stata la rotazione del pezzo di impalcato sui puntoni
che non era più bilanciato e che ha spinto verso la gerber
la famosa spinta...
ma il peso di quella parte di impalcato era sufficiente a contrastare il carico degli stralli in direzione opposta?
la cosa "più" logica sarebbe stata che tutto l'impalcato, cedendo i puntoni di ponente, traslasse verso ponente cadendo poi in "verticale" e poi tirandosi dietro l'antenna tirando gli stralli

aggiungo: se levante cade perché non più in equilibrio le forze in gioco sarebbero dovuto essere comunque in "quasi" equilibrio, e prima di "decidere" da che parte cadere, avrebbe dovuto "pensarci un po' su"

come al solito...BOH!
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da ish bor.

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5 Anni 11 Mesi fa #23364 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Innanzitutto metto il link al pdf di Paolo Rugarli:

Il crollo del viadotto Morandi Un probabile scenario

...così sappiamo tutti di cosa stiamo parlando. Si tratta di un pdf diverso da quello che avevo linkato sopra, questo è il compendio di diversi studi, fra i quali appunto quello già linkato. Questa un immagine del modello da lui realizzato:



Mi sembra che, a parte la mancanza dei cavi di precompressione (che però ricordiamolo agivano solo in prossimità degli appoggi e non avevano alcun effetto sull'intero impalcato, dato che non esercitavano nessuna precompressione sui suoi estremi), a parte questo dicevo mi sembra che gli elementi ci siano tutti, poi la discussione sulla bontà del modello la lascio ad altri. Però questo modello gli serve solo per desumere alcuni parametri altrimenti ignoti, come spiega Rugarli stesso:

Il modello è stato fatto per cogliere come la perdita di forza in uno strallo a causa della resezione per corrosione di una sua minima parte, si sarebbe ripartita nel sistema resistente restante, e di come tale ripartizione sarebbe variata al procedere della corrosione.

Quindi eventuali errori nel modello non inficiano l'intero calcolo, ma se mai comportano delle correzioni nei parametri utilizzati. Veniamo però al succo della questione, che mi sembra molto interessante. Nel 2017, poco meno di un anno prima del crollo, vengono fatte delle analisi sulle frequenze di vibrazione degli stralli, dalle quali risulta che:

tutti e quattro gli stralli del pilone numero 10, i tiranti di acciaio e calcestruzzo che sostengono il piano autostradale, vibrano localmente alle sollecitazioni meccaniche con una frequenza uniforme di circa 1,5 hertz. Un hertz equivale a un impulso al secondo. Ma i due stralli lato Sud della pila 9, ora crollata, replicano con frequenze più alte: rispettivamente 1,831 e 1,904 hertz. Sul lato Nord della pila 9, invece, l'indagine sui modi di vibrare degli stralli non riesce a isolare nessuna frequenza locale.

Noi sappiamo che, almeno da progetto, le pile 9 e 10 sono identiche. Qui sopra ci viene detto che un anno prima del crollo un'analisi sperimentale ha invece rilevato frequenze assai diverse negli stralli delle due pile. Approssimativamente gli stralli della pila 10 "suonavano*" in SOL, quelli della 9 in SI, se fosse una chitarra non ci sarebbe niente di strano perchè sappiamo che la corda del SI è diversa da quella del SOL, ma nel caso degli stralli la cosa è assai preoccupante perchè è un indice certo di diverso degrado nei tiranti interni, in particolare i due stralli esaminati della pila crollata avevano una quantità di cavi operativi parecchio minore rispetto a quelli della pila 10. Faccio notare che uno di questi due stralli con frequenze anomale è proprio quello del reperto 132.

Il resto del pdf di Rugarli è un'analisi delle varie conseguenze di questi dati sperimentali, rispetto a diverse ipotesi per i parametri ignoti, che servono per determinare la corrosione dei tiranti in funzione della loro frequenza di vibrazione. A seconda che gli stralli "sani" della pila 10 si considerino perfettamente intatti o corrosi al 25%, risulta una corrosione per gli stralli sud della pila 9 rispettivamente del 49% e del 65%. Quest'ultimo valore corrisponderebbe al limite di snervamento dell'acciaio, che a sua volta comporterebbe che:

la variazione di tensione ciclicamente assorbibile sarebbe diminuita di molto, e quindi i fenomeni di fatica, da scartarsi a stralli non corrosi, in prossimità della corrosione limite si sarebbero esaltati, essenzialmente a causa di essa.

Questo il succo del pdf di Paolo Rugarli, come dicevo certi passaggi possono sicuramente essere discussi, ma le conclusioni sono il risultato di un calcolo e non appartengono dunque alla sfera del soggettivo.

* Le note sono pressapoco quelle, ma 5 ottave più in basso rispetto alla prima ottava di un pianoforte (e quindi non sono udibili), lo specifico prima che qualcuno possa immaginarsi cose strane.

*************

@Aigor

I tiranti provvisori erano quasi orizzontali, per cui lavoravano prevalentemente in compressione. Hanno pure usato degli stralli provvisori tirati dalla cima dell'antenna, per sorreggere i traversi degli ancoraggi degli stralli, non ci sono foto ma sono descritti nell'articolo di Morandi.

*************

@Corrado

Sì, può darsi che la configurazione descritta nel video da Morandi sia la sua idea originale, poi magari qualche suo collaboratore gli ha proposto:

"A Ingegnè, che dice, ce lo mettemo 'n cavalletto 'n mezzo a 'sto ponte, giusto pe sicurezza nonchè ridondanza?"

Però se proprio vogliamo vedere la mancanza più evidente nella sua spiegazione è che non fa accenno alla fondamentale precompressione fornita dagli stralli, ma continuo a non vederci niente di strano: è una spiegazione ipersemplificata ad uso del pubblico televisivo, se la ripresa fosse stata fatta in un'aula universitaria mentre si rivolgeva a un pubblico di ingegneri, allora sì che sorgerebbero alcune perplessità.

FranZη

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5 Anni 11 Mesi fa - 5 Anni 11 Mesi fa #23365 da Corrado-5834

FranZeta ha scritto: "A Ingegnè, che dice, ce lo mettemo 'n cavalletto 'n mezzo a 'sto ponte, giusto pe sicurezza nonchè ridondanza?"


Infatti, ma secondo me l'idea è la sua.
Anche per ribadire che Morandi era tutto fuorchè uno sprovveduto ...

Come giri giri, io non riesco a farmi un quadro coerente dei fatti.
Mi vengono in mente tre ipotesi principali, ognuna delle quali ha dei difetti.

Prendiamo per buona la ricostruzione di ARKviz, almeno per la parte finale del crollo.
Consideriamo la dinamica di formazione della coda, 20-30 secondi prima del crollo, con qualcosa che preavverte del pericolo.

1) Demolizione controllata
Sarebbe coerente con la ricostruzione, crollo veloce di tutte le parti del ponte.
Obiezione principale: non torna con la dinamica di formazione della coda, circa 20-30 secondi prima.
Manca anche un movente, quelli proposti sono tutti deboli.

2) Usura di uno strallo
Cede lo strallo e poi ... ci vorrà un pò prima che venga giù tutto, o no?
Non vedo come possa assomigliare ad ARKviz.
Due stralli cedono contemporaneamente per usura, mooolto improbabile.

3) Evento naturale
Il fulmine che colpisce alle 11:36, oppure le bombole che saltano.
Ci sono anche queste testimonianze, boato più lampo/fumo, diversi secondi prima del crollo.
Salterebbe il cavalletto e poi viene giù tutto.
Alla fine è la meno peggio ... ma ricordo che c'erano forti obiezioni su questa.

In conclusione ... Boh!

Magari la verità è tutt'altra ...

Ma 'sto video, no eh?
Ultima Modifica 5 Anni 11 Mesi fa da Corrado-5834.

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