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LA GRAN TARTARIA E’ ESISTITA O NO ?
"Abbaiano Sancho , vuol dire che cavalchiamo" - Don Chisciotte
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- horselover
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Sembrano corrette ad un occhio non allenato (le ombre) ma poi se le si osserva attentamente, qualche magagna salta sempre all'occhio.@Alflipper,..nelle foto di new york con persone ,carrozze ecc ecc oltre alle foto che hai postato tu ce ne sono tante altre con le ombre corrette.
Ne ho trovate altre due manipolate (sempre New York).
Questo è Broadway nel 1860: essendo una quartiere ad alta densità abitativa, tutto "sembra" quadrare nella foto (parecchie persone per strada, parecchio traffico).
Sembra, per l'appunto.
Ma se la si osserva meglio, si può notare come l'uomo (riquadro rosso) dall'altezza stimata tra il metro e settanta ed il metro ed ottanta, proietti a terra un'ombra più lunga del palo dell'illuminazione (ben più alto di quest'ultimo, in verde) qualche metro avanti a lui. E come se non bastasse, c'è una differente saturazione del colore tra i palazzi ("scarichi") e le persone/carrozze ("più carichi" di colore, e quindi più definiti, rispetto a quest'ultimi). La fotografia, essendo manipolata, non è quindi una fonte storica attendibile.
Un'altra (sempre New York, sempre Broadway, questa volta 1850):
Questa è molto più facile della precedente: oltre ai due soliti uomini sulla carrozza che non proiettano alcuna ombra sull'asfalto (ma che è un leitmotiv?) ci sono DUE fonti di illuminazione diretta (sole) contemporaneamente. Ciò è IMPOSSIBILE nella realtà e, di conseguenza, la foto è manipolata.
Perché qualcuno vuol farci credere che ci siano persone in quella foto, quando nella realtà, al massimo, c'erano delle carrozze abbandonate per strada?
Perché è avvenuto il RESET.
Senza se e senza ma.
Quindi lascia perdere la logica @Alflipper, fatti guidare dall'intuito piuttosto (come suggerisce il tuo avatar!).
Inoltre, scorrendo i commenti dell'ultimo video postato da Kimera, mi è saltato all'occhio l'intervento di un utente americano:
"I'm a huge researcher of local history. I visit graveyards all over the Midwest and it's extremely rare to find pre 1850 Graves most in my area are born around civil war dates. We have family tree but only word of mouth before my great great grandpa. For years I never understood how easy it is to fool all about history. I changed when my teachers stories clashed. Science said dead buried bones and all go to dirt in 120 years but then history teacher said Indian bones that washed out of a river bank in Indiana were close to 10000 years old???? 4th grader I called her out she couldn't answer me. Changed my outlook".
"Sono un appassionato ricercatore della storia locale. Visito cimiteri in tutto il Midwest ed è estremamente raro trovare lapidi anteriori al 1850..."
Che significa questo? Se le lapidi anteriori al 1850 sono estremamente rare in questi stati, è ragionevole pensare che c'è stato un evento globale (=reset) nella nostra storia?
Perché continuiamo dunque, dopo 32 pagine, a discutere ancora dell'ovvio, quando il nodo cruciale temporale più significativo evidenziato da Kimera (ossia fine '700, metà '800) non è stato ancora sciolto?
La mia ipotesi, seppur molto azzardata, l'ho illustrata, aspetto quindi le ipotesi altrui.
P.S.
@Horselover
Dipende dal supporto: se i "grandi classici" sono scritti su carta, nell'era della manipolazione, tutto è possibile.
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buon proseguimento con la tua ricerca
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"I'm a huge researcher of local history. I visit graveyards all over the Midwest and it's extremely rare to find pre 1850 Graves most in my area are born around civil war dates. We have family tree but only word of mouth before my great great grandpa. For years I never understood how easy it is to fool all about history. I changed when my teachers stories clashed. Science said dead buried bones and all go to dirt in 120 years but then history teacher said Indian bones that washed out of a river bank in Indiana were close to 10000 years old???? 4th grader I called her out she couldn't answer me. Changed my outlook".
ovvero
"Sono un grande ricercatore di storia locale. Visito cimiteri in tutto il Midwest ed è estremamente raro trovare tombe precedenti al 1850, la maggior parte nella mia zona è nata in date di guerra civile. Abbiamo un albero genealogico ma solo il passaparola prima del mio grande bisnonno. Per anni non ho mai capito quanto fosse facile ingannarsi sulla storia. Sono cambiato quando le storie dei miei insegnanti si sono scontrate. La scienza dice che le ossa morte sepolte finiscono tutte nella terra in 120 anni, ma poi l'insegnante di storia ha detto che le ossa indiane sono state spazzate via una riva del fiume in Indiana aveva quasi 10.000 anni???? L'ho chiamata in quarta elementare e non poteva rispondermi. Ho cambiato la mia prospettiva".
Molto logica ed eloquente conclusione
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- CharlieMike
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ma se è avvenuto un Grande Reset, come sarebbe successo?
Stiamo parlando del 1850, dove il massimo della tecnologia era il carro con i cavalli.
Oggi, con tutti i mezzi a disposizione, fanno una fatica del diavolo a depopolare.
Come avrebbero fatto nel 1850?
Dici di lasciare perdere la logica ma poi mostri una foto dove logicamente non possono coesistere due fonti di illuminazione diverse perchè l'unica fonte di luce è il Sole.Quindi lascia perdere la logica @Alflipper, fatti guidare dall'intuito piuttosto (come suggerisce il tuo avatar!).
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@CharlieMike
"...Stiamo parlando del 1850, dove il massimo della tecnologia era il carro con i cavalli".
"...Come avrebbero fatto nel 1850?".
E' quello che vogliono farci credere. In realtà erano molto più progrediti di quello che si pensa.
Come hanno depopolato (la fase finale), tra la fine del '700 e metà del 1850, l'ho già ipotizzato nella pagina precedente (facendo ridere qualche "senatore" di LC).
www.luogocomune.net/forum/astroarcheolog...o-no?start=900#53011
(mi manca solo "limare" la mia ipotesi su Parigi, ovvero se questi esseri che vivono sotto i nostri piedi, siano intelligenti oppure imbestialiti).
Inoltre, CharlieMike, se ne facciamo una questione di semantica, non è usciamo più.
Ti faccio notare solo che se a metà dell'800 a New York un numero consistente di carrozze sono state abbandonate nel bel mezzo della strada (in quelle foto le carrozze ci sono, le persone NO) , questo vuol dire che il colpo finale del "great reset" è stato assestato GLOBALMENTE, cogliendo di sorpresa gli abitanti delle città (TUTTE).
Il ripopolamento successivo viene spiegato piuttosto bene nel video postato da @Kimera.
P.S.
Attualmente non fanno una fatica enorme nel depopolare: si tratta semplicemente di un progetto su base pluri-decennale.
Hanno cominciato con l'indebolirci (con i sieri) poi seguiranno, nel corso degli anni, ulteriori "passaggi", fino al colpo finale (lì si che ne vedremo delle belle... per chi ci sarà ancora!).
Questo lo deduco dal fatto che hanno impiegato una cinquantina/sessantina d'anni (fine '700/metà '800) per porre fine alla civiltà precedente (tartarica).
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questa pagina è molto interessante fa riflettere però ma ...........
l'intuizione è figlia della logica,non può esistere senza la logica
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- Se l'avrei saputo, mo' te l'imparavo! :-P
Non parlo di folle ma di pochi soggetti.
Poi la sensibilità delle lastre è migliorata, e si cominciò a parlare di foto "istantanee" (beh, rispetto ai minuti), e non era più necessario ricostruire le scene di vita quotidiana in studio.
Nel caso delle foto di S.Francisco ma vale anche in generale, il fotografo però voleva documentare la parte architettonica della città, il che significa che voleva avere una lunga profondità di campo e quindi era costretto a chiudere molto l'otturatore, con la conseguenza di avere gli stessi vantaggi (nel suo caso) o svantaggi delle foto di qualche anno prima, e cioè la sparizione degli oggetti in movimento.
Inoltre, per evitare il più possibile di avere grosse scie scure ad esempio di un calesse o di una carrozza, ben più visibili a distanza rispetto al singolo passante, non è illogico pensare che si aspettasse il momento buono per scattare in base al "traffico", oltre al giorno (magari festivo?) e l'orario, ma compatibilmemte con il meteo da cui discende la quantità di luce necessaria per i motivi detti prima : con una bella giornata di sole si rischiava meno di sprecare il tempo sia per il lavoro che per lo sviluppo, nonché chiaramente il costo delle lastre, materiali e composti chimici.
Non credo siano tante ad esempio le foto panoramiche in giorni di pioggia, io non ne ho vista nessuna. Se ci sono, si contano rispetto alle tante in pieno sole, tendenzialmente nelle ore centrali della giornata (ombre corte, massima luce).
Questa è la spiegazione più sensata per le città vuote, a cui come saprete corrispondono anche tante altre foto delle stesse città, negli stessi anni, ma con la gente, i cavalli e le carrozze.
Non ci fossero questo tipo di foto popolate, si potrebbe pure ipotizzare altro, ma siccome ci sono, la città vuota e la presenza di persone non possono coesistere.
Ora sono impossibilitato a mettere le fonti di quanto sopra, mi ci vorrebbe il pc si cui ho le tab aperte, se ne parla forse lunedì.
Ma anche senza fonti mi sembra che il discorso profondità di campo-lunga esposizione fili da sé.
"O siete con noi, o siete contro di voi!"
(C.G.S. - Motto del complottista)
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Parola chiave: immobilità.@Sertes
La risposta ufficiale per la tecnologia dell'epoca è che per riuscire ad impressionare la pellicola un oggetto doveva essere fermo a lungo.
Avrei, quindi, una domanda: è possibile che esista da qualche parte, la versione Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Laaaaaaaaaaaaaaaaaarge (per mongolfiera) del suddetto seggiolone-immobilizzante in modo che mi si possa spiegare una foto del genere di Parigi (1858), ad opera del fotografo francese Nadar?
www.galerie-roger-viollet.fr/en/photo-pa...ar-290282-2178734650
Siccome qualcuno (non ce l'ho con Sertes) continua a tirare in ballo i tempi di esposizione per giustificare l'ingiustificabile?
I luuuuuuuuuuuuuuuunghissimi tempi di esposizione, a quell'epoca, valevano solo a terra?
Mentre in aria, invece, fotografi come Nadar:
riuscivano ad eliminare (con il pensiero) i lunghissimi tempi di esposizione necessari ad immortalare la Parigi sottostante oppure il sopraccitato (Nadar) riusciva proprio ad immobilizzare (con questa sorta di seggiolone-immobilizzante versione gigante), la sua mongolfiera ad una quota di oltre 500 metri da terra, bloccando (magari con il pensiero?) i forti venti in quota?
Molto più logica la spiegazione di @Alflipper, a cui do ragione sul fatto che l'intuizione sia figlia della logica, ma quest'ultima (la logica) ha un altra figlia e si chiama razionalità.
Si può ragionare, quindi logicamente sia attraverso l'intuizione, sia attraverso la razionalità.
L'unica differenza è che mentre la razionalità si basa su 5 sensi, l'intuizione si basa solo su uno: il sesto senso (che non è tangibile).
Ma qualche volta, diventa tangibile.
Basta vedere il commento tradotto da Kimera per intero di quell'utente americano (le ossa dei nativi durano 9.880 anni in più di quelle degli yankee?!?).
Ah la logica razionale!
Meglio la logica intuitiva.
La logica intuitiva mi dice che il mio bisnonno sia stato plagiato/manipolato da bambino a credere a quella determinata realtà.
E che abbia trasmesso le sue "convinzioni" a mio nonno.
Chi non si è lasciato plagiare, è finito (da adulto) dritto dritto in Manicomio/Asylum (guardare ultimo video postato da Kimera).
Del resto, i giovani non sono più "manipolabili" rispetto agli adulti?
A tal proposito, qual'è la fascia che si è meno lasciata "lusingare" dal vaccino, se non la nostra (over 40)?
Mentre per quanto riguarda il diluvio di fango (mud flood)... è una falsa pista, fatta apposta per distogliere la nostra attenzione altrove.
E' risaputo che NON conviene assolutamente tirare fuori i piani terra/primi piani degli edifici sepolti dal fango (a meno che non abbiano un grande valore architettonico), per una motivazione prettamente economica.
Gli sbancamenti, costano (e pure parecchio).
Conviene quindi costruire, quasi sempre, un nuovo piano di calpestio, lasciando sepolto tutto quanto quello che si trova al di sotto di quest'ultimo.
@Giovanni
L'obiettivo del depopolamento non è questo:
Bensì un drastico calo della popolazione urbana in tutte le città.
Nelle foto da noi pubblicate, qualcuno (realmente presente) si riesce quasi sempre a scorgere (città abbandonate).
La quantità di materiale fotografico è notevole, tuttavia gli scatti da me esaminati, sono stati realizzati quasi sempre dagli stessi fotografi (Fenton, Beato, Sommer, etc.).
Eppoi quest'ultimi, mica sapevano che i loro scatti sarebbero stati successivamente manipolati?
Concentriamoci piuttosto sul "come" sia avvenuto il depopolamento, lasciandoci dietro tutto il resto!
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- CharlieMike
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- Se l'avrei saputo, mo' te l'imparavo! :-P
No.chgall :
Avrei, quindi, una domanda: è possibile che esista da qualche parte, la versione Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Extra-Laaaaaaaaaaaaaaaaaarge (per mongolfiera) del suddetto seggiolone-immobilizzante in modo che mi si possa spiegare una foto del genere di Parigi (1858), ad opera del fotografo francese Nadar?
Innanzitutto la foto non è del 1858 ma del 1866 (cosa che sembra da poco ma non è, si capirà dopo), e poi evidenzio le due cose principali :
"The first person to take an aerial photograph was Nadar, aka Gaspard-Félix Tournachon (France, 1820–1910), who in 1858 photographed the French village of Petit-Bicêtre (Petit-Clamart) from an air balloon tethered at an altitude of 80 m (262 ft). The collodion wet-plate process Nadar used necessitated the use of a portable darkroom, which had to be carried the basket of the balloon. Sadly, none of these earliest aerial shots survive. The oldest aerial photograph in existence is a shot of Boston in Massachusetts, USA, taken from a balloon in 1860 by James Wallace Black (USA).Nadar also famously took aerial shots of Paris, the oldest-surviving example of which shows the Arc de Triomphe and the Grand Boulevards and dates to 1866, by which time the photography pioneer had changed to a dry-plate technique."
www.guinnessworldrecords.com/world-recor...st-aerial-photograph
Infatti precedentemente, con la tecnica wet-plate, i tentativi ed i risultati non sono esattamente passati alla storia :
"The balloon also contained a darkroom where Nadar coated his wet plates."
www.gettyimages.it/detail/fotografie-di-...-di-cronaca/90735109
Questo nell'immagine seguente era il pallone con la camera oscura (è un'illustrazione, ci sono delle foto fatte da distanza a Parigi-Campo di Marte da cui non si capisce granché com'era fatto e molto probabilmente non era questo, andato poi distrutto, ma quello della foto famosa e venuta bene) :
""UNITED KINGDOM - SEPTEMBER 04: In 1863 French photographer Gaspard Felix Tournachon (1820-1910), also known as Nadar, built a giant hydrogen balloon, 196 feet high, named 'Le Geant'. He succeeded in flying it twice that year, but found landing it to be something of a problem. The first flight lasted 15 miles before the balloon dropped out of the sky; the second took the balloon 400 miles over Belgium, the Netherlands and Germany before it was caught in a storm and hurtled to the ground, narrowly missing an oncoming train. During the siege of Paris 1870-1871, Nadar used a balloon to shower Prussian troops with tracts accusing them of barbarism"
www.gettyimages.it/detail/fotografie-di-...-di-cronaca/90771871
Ci fosse già stata la Torre Eiffel, è plausibile che o l'avrebbe usata per fare delle foto (ma a quel punto non solo lui), o sarebbe stata oggetto di una foto come per l'Arco di Trionfo (restando quindi pioniere della foto aerea).
Restano due cose :
1) "Paris, Place de l'Etoile, photograph by Nadar, taken from a tethered ballon.", per cui lo dice il sito stesso a cui rimandi e da cui viene la foto che il pallone era legato a terra.
2) " la sua mongolfiera ad una quota di oltre 500 metri da terra, bloccando (magari con il pensiero?) i forti venti in quota?", della cui assoluta certezza, sempre e comunque, non vi è alcun fondamento da nessuna parte e se ci fosse avresti dovuto mettere ALMENO un link.
Premessa la duplice perdita dei precedenti palloni che qualcosa avrà insegnato, il buon senso vuole che per fare una foto del genere ci si levi in volo almeno partendo da una giornata in cui non si muove una foglia.
Poi è vero che non sta scritto da nessuna parte che una volta in quota non ci sia vento, ma non sta scritto neanche che il vento, se ci fosse, debba essere forte. Ma ci fosse anche solo una leggera brezza, sommata al freno dovuto alla corda, potrebbe rendere il pallone sufficientemente immobile in aria e quantomeno provarci.
Non potendo io sapere queste cose (almeno a questo livello di ricerca a tempo perso), la logica mi suggerisce quindi che ci possa benissimo aver provato decine di volte a partire in una giornata senza vento a terra ma con vento in quota non adatto, finché ha trovato finalmente lo scatto della vita.
Non è che una foto dimostri che si sia tentato una volta sola quello scatto (casi veramente eccezionali esclusi, ovviamente), ma solo che almeno una volta si è ottenuto il risultato voluto, idem vale per le foto alle città vuote da un lato e piene dall'altro (ma venute non mosse).
Ancora adesso molti scatti particolari si pianificano e si studiano con cura, e a memoria ricordo le testimonianze di chi voleva ad es. immortalare la ISS al centro con dietro la Luna piena, che significa provarci per anni salvo poi arrendersi per il meteo sfavorevole o una nuvoletta di troppo proprio in quel punto, finché si è riusciti nell'impresa.
Ai tempi, non oso immaginare...
+++++++++++++
CharlieMike
La foto è stata fatta in studio come rappresentazione artistica, dovresti trovarla anche nell'archivio Getty postato sopra.
No, lì non mi pare, ce ne sono un paio simili dove sono in due (con una donna), ma puoi guardare qui :
www.newyorker.com/culture/photo-booth/or...s-aerial-photography
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Se è stato attuato un depopolamento e vista la quantità di materiale fotografico, si può dire che i fotografi sono stati stranamente risparmiati
e anche le foto
17 e che nessuno potesse comprare o vendere se non chi avesse il marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.
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www.newyorker.com/culture/photo-booth/or...s-aerial-photography
Non fare il furbo.
Otto anni non cambiano niente (1858 oppure 1866).
Siamo sui 500 metri.
Hai scritto un papiro per non dire niente.
Mi dispiace ma un conto è frenare con la zavorra a terra la mongolfiera tramite cavi (e tentare lo scatto)
Un'altro conto è "immobilizzare" la stessa ad oltre 500 metri (anche con il vento assente, NON E' FATTIBILE con la tecnologia ottocentesca).
La mongolfiera non può essere immobilizzata!!!
Quindi, tutto quello che potrebbe essere immortalato da una mongolfiera a 500 metri di quota sarebbe una macchia chiaro-scura.
E basta.
Sertes è stato chiaro: ha evidenziato che la tecnologia dell'epoca richiedeva l'assoluta immobilità del soggetto da immortalare.
Così ho ribaltato la prospettiva ed è venuta giù la narrativa.
Inoltre, forse non hai ben chiaro il meccanismo del reset: ogni cosa del passato, ha una nuova destinazione d'uso.
Non troverai mai fotografie anteriori al 1889 della Torre Eiffel. MAI.
Sono state sicuramente realizzate, ma sono state distrutte.
Come mai, nelle cartografie ANTECEDENTI il 1889, il campo di Marte (dove è già presente la torre), pur essendo un area verde di Parigi, è raffigurato diversamente?!?
www.davidrumsey.com/luna/servlet/detail/...MSEY~8~1&mi=3&trs=28
PERCHE' LA CARTOGRAFIA E' STATA MANIPOLATA PER NASCONDERE LA PRESENZA DELLA TORRE EIFFEL!
Questa è la differenza tra l'essere intuitivi e l'essere razionali: l'intuitivo va avanti, il razionale si ferma.
@CharlieMike
E' una rappresentazione scenica.
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Poi dite che le foto d'epoca sono spesso ritoccate, allora perdono ogni valore. Tutto può essere un ritocco fino a prova contraria. Io posso inventarmi che le persone ci fossero, sfocate, e che proprio perché non era bello vedere le persone sfocate le abbiano rimosse ritoccando la foto. Perché no?
E questo può valere in qualsiasi momento del giorno sia stata fatta la foto, la mattina presto, a mezzogiorno, ecc.
Oltre a queste dubbie interpretazioni personali di fotografie, esistono altri elementi a sostegno di questa teoria del depopolamento? Se ci sono allora le foto non sono più necessarie. Se invece tutto si basa su queste foto allora...
"L'inesperienza e la totale ignoranza degli ascoltatori costituiscono un'ampia risorsa per chi intenda parlare di quelle cose sulle quali chi ascolta si trova in siffatta condizione" ~Platone, Crizia 107b
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tuttavia gli scatti da me esaminati, sono stati realizzati quasi sempre dagli stessi fotografi (Fenton, Beato, Sommer, etc.).
Appunto Chagall,
Diciamo 10 fotografi, per abbondare, risparmiati dal reset.
Per una professione/hobby così specifica/o per l'epoca è un numero notevole nell'ottica di un depopolamento generalizzato.
Voglio dire, quante persone possedevano il materiale e l'esperienza per fare fotografie? Mi vien da dire pochissime, e queste sono state risparmiate in percentuale troppo alta se si avvalla la teoria del depopolamento.
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Per quanto riguarda il ritocco delle fotografie ,verso la fine dell'800 un vero e proprio esercito di fotografi fu reclutato per "correggere" le foto esistenti con la scusa di "salvataggio e/o ristampa" ma non è possibile correggerle tutte e qualcuna in originale come quelle che mostro sono arrivate a noi , poi anche alcune foto di Freith sono state manipolate ma disponendo del negativo hanno potuto vedere il tipo di "correzione" fatta alla foto e riguarda persone , animali , piante e a volte strutture di fabbricati "aggiunti" per cercare di normalizzare al massimo la foto su quello che una persona si aspetta di vedere da una foto , celando gli esiti di una catastrofe globale che ha lasciato sopravvissuti da "rieducare" e giovani da "neoacculturare" . Faccio notare che bastano 30 anni per avere almeno 30 generazioni di persone (ogni anno ci sono nuovi nati) e la cifra è crescente per ogni anno che passa , la ripopolazione così è avviata e procederà da sola , basta vedere nel 1916 si faceva la pubblicità alle incubatrici per neonati , ma questa è un'altra storia
alcune foto di Francis Frith
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Per fortuna ho trovato questo link da cui sono tratte le immagini del video di otto minuti da te postato (è un intero libro scansionato ad alta definizione di ben 143 pagine):
www.royalscottishacademy.org/publication...inburgh-photographs/
Qualcosa ho già visto, qualcosa ho già notato (ma ad Edinburgo a metà ottocento già lavavano le lenzuola con la candeggina? Sono (erano) bianchissime!).
Dammi qualche giorno, poi ti (vi) mostro quello che non va (c'è un tempo di esposizione lungo ed è una cosa nuova per me).
Aggiungendo, inoltre, un'interpretazione personale che lega il depopolamento alle fotografie manipolate (rispondendo in questo modo a Mark, Giovanni e Giacomo... ehm, tranne Giacomo).
Ahhahahahah!
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La prima foto in assoluto fu fatta da Niépce in Francia nel 1826 , con un tempo di esposizione di circa 8 ore
Nasce ufficialmente la fotografia con Daguerre 1835 che ottenne dagherrotipi (foto non replicabile con una esposizione di 20 minuti che in seguito nel 1837 portò a 15 minuti .
il dagherrotipo sopra è di E.A.Poe e mi ha colpito la conformazione cranica tanto da sembrare che fosse un Homo Capensis ma .... è solo un'impressione.
Talbot nel 1835 fece nascere il negativo che poteva essere impresso con un'esposizione di 30 secondi , e con il suo processo con il negativo le foto diventavano replicabili ovvero ottenere molte copie della stessa immagine .
con il negativo otteva la foto
Quindi si può asserire che le foto di città deserte a partire dal 1840 dove bastavano 30secondi per lo scatto rappresentavano la realtà in quel momento , quindi le persone non sono sparite per un fatto di esposizione sbagliata ma proprio non c'erano , il che attesta una forma di depopolamento questo spiega il perchè venivano manipolate le fotografie ,, è il depopolamento che si vuole nascondere .
Quindi abbiamo visto giusto nel dire che qualcosa di catastrofico è successo in quegli anni che ha modificato gravemente l'assetto demografico a livello mondiale , ora resta da capire cosa potrebbe essere successo e questo sarà molto impegnativo . Una teorica base di partenza la trovo nel mio' intuito che mi spinge a pensare agli "strani" e "particolari" incendi delle Hawai dello scorso anno dove alcune cose bruciavano ed altre no come se qualcuno avesse usato un lanciafiamme e questo mi porta all'energia al plasma generato da microonde , l'importante comunque è iniziare a ricercare e studiare .
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Grazie, hai eseguito un'ottima ricerca che ha fatto chiarezza una volta per tutte sull'argomento.
Non potrei essere più d'accordo.
Il depopolamento ottocentesco c'è stato e non può essere più nascosto.
Ricordati però nella formulazione della tua ipotesi che gli strani incendi delle hawaii riconducono alle armi ad energia diretta (directed-energy weapon (DEW)) che vanno bene per eliminare le persone in campo aperto (per esempio, i soldati). Visto che gli autori del reset, sono stati molto premurosi nei confronti delle infrastrutture/architetture presenti nelle città, c'è da chiedersi come abbiano fatto fuori gli abitanti delle città senza arrecare danni a quest'ultime.
Ma cosa più importante... i cadaveri. Che fine hanno fatto i cadaveri?
Logisticamente, com'è stata possibile la loro sparizione?
Visto che è sopravvissuta solo una minoranza della popolazione?
Se fossero rimasti all'aperto, epidemie, malattie, caos... ciò avrebbe messo in pericolo i (pochi) sopravvissuti.
E questo, gli autori del reset, non lo avrebbero affatto voluto.
Hanno ottenuto quello a cui auspicavano: la fine di quella civiltà (tartarica), facendone ripartire un'altra (la nostra, quella attuale).
Hai ragione, il tempo è galantuomo.
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Domanda N.1: perché documentare con delle foto il reset appena avvenuto se lo si vuole nascondere? E aggiungo, i fotografi che ruolo hanno avuto nel reset?
Domanda N.2: se le foto sono manipolate, perché le considerate una prova di qualcosa? Perché non possiamo ipotizzare che le persone ci fossero, sfocate, (perché anche con un tempo di esposizione di 30 secondi ci sarebbe l'effetto fantasma, una persona che cammina in 30 secondi fa parecchi metri) e che proprio perché non era bello vedere le persone sfocate le abbiano rimosse ritoccando la foto?
Tutto parte da qui, se viene a mancare il discorso delle foto crolla tutta la teoria. Quindi prima di parlare di armi a energia e cose varie, forse è meglio indagare su questo.
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