NOTA: Abbiamo già pubblicato un articolo su questo argomento nel 2019. Oggi come allora, vale lo stesso avviso: si tratta di tesi non dimostrabili, e l’articolo viene quindi pubblicato per quello che è: uno sfogo da parte di una persona che vive queste problematiche, e vorrebbe che l’argomento fosse più conosciuto sulla rete. (Io stesso conosco da vicino una persona che soffre di questi problemi, e vi posso garantire che la sua vita è di tutto meno che piacevole). M.M.
I targeted individuals, ovvero gli individui mirati, sono persone prese di mira da tecnologie ad onde elettromagnetiche chiamate “neuro weapons”, “psychotronic weapons”, “armi ad energia diretta”, “V2K” e “MKUltra”. Questi individui subiscono maltrattamenti invisibili, quindi non dimostrabili, per cui alcuni di loro scrivono le proprie testimonianze sui social quali Facebook, Twitter e Instagram alla ricerca di altre vittime e per chiedere aiuto.
Sentono voci che li perseguitano, li insultano, li deridono, li tormentano; subiscono dolori fisici, perdita di memoria, annullamento del pensiero, molestie, difficoltà a ragionare, pensieri forzati, fantasie forzate e altri maltrattamenti. Centinaia di persone da ogni parte del mondo affermano l'esistenza e l'utilizzo di queste tecnologie; persone che non si conoscevano prima, che vivono in città e nazioni diverse e lontane, con situazioni familiari e lavorative differenti, di età differente eppure con una cosa in comune: tutti affermano che qualcuno li sta torturando con armi insolite, che arrivano nel cervello, che colpiscono il fisico.
di Elia Dallabrida
Nel giugno del 2021 è stata rilasciata versione non classificata del rapporto rilasciato dall’Ufficio del Direttore della National Intelligence (link: https://www.dni.gov/files/ODNI/documents/assessments/Prelimary-Assessment-UAP-20210625.pdf?fbclid=IwAR3jC4K5MIcKSnLUTJWK2BFnN8HqcOeYSf5dRl7f_Ymiq1sT29ssgCF0-ww) che ha cambiato completamente il paradigma sull'ufologia: se in precedenza si veniva considerati pazzi nel parlare di avvistamenti UFO, dopo quel report è stato chiarito che la prima superpotenza mondiale li sta attivamente studiando anche ai più alti livelli della catena di comando. Ovviamente i giornali nostrani hanno subito messo le mani avanti: quelli che riportarono la notizia qui in Italia nel titolo si sono subito preoccupati di aggiungere che "non c’è prova della presenza di alieni", come scriveva ad esempio il Sole 24 ore (link: https://www.ilsole24ore.com/art/ufo-rapporto-pentagono-presentato-congresso-contatto-alieni-non-puo-essere-escluso-AEj3L2S?refresh_ce=1). Ed è effettivamente vero...
Chiacchierata con Enzo Pennetta sui problemi più vistosi della teoria evoluzionistica. Con la speranza che un evoluzionista serio e preparato si renda disponibile per un sano confronto su questi argomenti. (Contattare redazione-chiocciola-luogocomune.net. No perditempo).
Io trovo questa testimonianza altamente credibile. Voi?
Sembrava di essere tornati a 60 anni fa, quando Alan Shepard venne sparato in cielo dentro un tappo di champagne chiamato “Mercury”.
La stessa eccitazione del telecronista, lo stesso tono epico, la stessa aspettativa fremente, lo stesso applauso liberatorio al momento dell’atterraggio, tutto è stato rivissuto come uno strano deja-vu da coloro che assistettero, nel 1961, al lancio del primo americano nello spazio.
Perché appunto di questo si è trattato ieri. Un semplice volo sub-orbitale, durato una decina di minuti, nel quale una capsula viene sparata fuori dall’atmosfera per poi rientrarvi subito, appesa a dei paracadute. Esattamente come sessant’anni fa. L’unica differenza è che questa volta il razzo di lancio viene recuperato, e che nella capsula, invece di un astronauta addestrato, c’erano quattro civili sbruffoni in cerca di gloria mondana.
In un articolo intitolato “Nel cuore del mantello terrestre: vaste pianure e monti altissimi”, Focus riferisce che una recente ricerca scientifica avrebbe individuato uno “spazio vuoto” sotto la superficie terrestre, a circa 660 Km. di profondità, “con vette che si alternano a grandi pianure in un ambiente che farebbe impallidire le regioni dell'Himalaya e del Karakorum.” Sembra di leggere la descrizione della teoria di Agharti, secondo la quale la terra sarebbe addirittura abitata al suo interno. (* Vedi nota in fondo)
Ecco l’articolo integrale:
Sotto alla crosta terrestre - che si spinge fino a qualche decina di chilometri di profondità - vi è il mantello, che arriva fino al nucleo esterno del pianeta, che inizia a circa 2.900 chilometri di profondità. Il mantello è diviso in due ampie regioni: la prima termina a circa 660 chilometri sotto la superficie, la seconda arriva fino al nucleo esterno. La diversità tra il mantello superiore e il mantello inferiore non è chimica, ma fisica: gli stessi elementi che compongono il mantello superiore si trovano anche nel mantello inferiore, strutturati però in modo differente.
E' cominciata la guerra della antenne. E a quanto pare non sarà facile vincerla.
Torniamo a parlare del caso di un maxi palo porta antenne installato nei pressi di una scuola di Frossasco, in Piemonte. Il Comitato Stefano Rodotà, presieduto dal giurista Ugo Mattei, si è assunto il compito di difendere in Tribunale le generazioni future. La causa è stata intentata da alcuni genitori nel Comitato Val Noce per salvaguardare l’interesse dei loro figli sulla base del principio di precauzione: l’onere di provare che un’innovazione tecnologica è innocua spetta a chi la produce. Oggi, però, il giudice Ludovico Sburlati con un’ordinanza ha respinto il ricorso del Comitati Rodotà contro il palo porta antenne di Frossasco. Non solo, il giudice ha anche emesso una condanna a 15.000 euro di spese. È stato, quello dell’arma delle spese legali, un modo per scoraggiare la cittadinanza attiva? Ne parliamo su #Byoblu24 con il giurista e presidente del Comitato Rodotà Ugo Mattei che chiede a gran voce che almeno le scuole siano: “Zone franche, un’oasi libera dai pericoli delle onde elettromagnetiche”.
Intervista al prof. Francesco Celani, che racconta gli ultimi successi raggiunti nella sperimentazione sulla fusione fredda.
La società di biotecnologia Oxitec ha finalmente ottenuto l’approvazione per il rilascio nell’ambiente di una zanzara geneticamente modificata, nello Stato della Florida.
La zanzara si chiama OX5034, ed è il maschio della famiglia Aedes aegypti, una specie di zanzare nota per trasmettere diverse malattie pericolose come la zika, la dengue e la febbre gialla. Questo maschio porta con sé un gene modificato, in grado di uccidere tutte le figlie femmina prima che raggiungano l’età riproduttiva.
Nel 2021 verranno disperse in Florida oltre 750.000 di queste zanzare con i geni modificati. Lo scopo è quello di ridurre quasi a zero la popolazione di zanzare responsabili per la diffusione di queste malattie.