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di Adriano Bulla
Cosa mi rispondereste se vi dicessi che esiste un’arma elettromagnetica in grado di infliggere tortura a persone comuni, facendo sentire voci che urlano nella testa, dando allucinazioni ed incubi orribili, persino prendendo il controllo dei nervi per dare convulsioni, attacchi di cuore e palpitazioni indotte?
Il falso scettico, ovvero chi si proclama tale perché si rifiuta irrazionalmente di credere a qualsiasi cosa non sia mainstream o non venga promulgata dalla televisione, mi darebbe del matto. Questo non è un punto minore, perché se tu fossi veramente la vittima di tale tortura, a chi lo potresti raccontare senza essere preso per uno che ha bisogno di “farsi vedere da uno bravo?”
Il vero scettico, però, colui (colei) che segue la verità in base ad argomenti logici e constatazioni tramite fonti attendibili e riscontrabili, specie se di mente aperta, mi chiederebbe di dare un acconto dettagliato e scientifico di ciò che ho asserito.
Ed è proprio ciò che intendo fare.
Ti è mai capitato di fare una accanita discussione con il tuo computer, su un argomento qualunque? Politica, sport, economia? Hai mai discusso col tuo computer se la TAV sia meglio farla oppure no? Hai mai discusso con lui se sia meglio il comunismo oppure il capitalismo? Hai mai discusso con lui se per caso l'Inter non debba mettersi a giocare con tre punte?
La risposta ovviamente è no. Ma da oggi sarà possibile farlo.
Si è infatti svolto ieri il primo dibattito pubblico fra un uomo e una macchina. L'uomo si chiama Harish Natarajan, e di mestiere fa proprio questo: il "dibattitore". La sua esperienza sono le argomentazioni logiche, che lui può applicare a qualunque argomento selezionato. La macchina si chiama IBM Debater, ed è stata progettata proprio con lo scopo di fare discussioni su un argomento qualunque. La macchina contiene infatti oltre dieci miliardi di "snippets", cioè di frasi brevi - che corrispondono a singoli concetti - ed è in grado di combinarli adeguatamente, per sostenere una argomentazione logica solida e corretta su un qualunque argomento di dibattito.
Un documentario estremamente interessante, che racconta di un esperimento eccezionale, condotto da Luc Montagnier per dimostrare le teorie sulla memoria dell'acqua di Jaques Benveniste. Ma racconta anche dell'ennesimo esempio di oscurantismo scientifico, perpetrato nel nome del dogma imperante. L'introduzione è di Roberto Germano.
Fonte Pandora TV
Nel 2004 il presidente americano Bush lanciava il progetto Constellation, che prevedeva di tornare con sonde automatiche sulla luna entro il 2008, e con missioni umane entro il 2020.
Ricordiamo che il progetto Apollo fu ufficialmente lanciato nel 1961, e giunse al suo pieno successo, con la missione Apollo 11, nel 1969. In altre parole, cinquant'anni fa furono sufficienti otto anni per mettere in piedi dal nulla, e senza alcuna esperienza pregressa, un programma completo per portare l'uomo sulla luna. Mentre nel 2004, con tutta l'esperienza già accumulata grazie alle missioni Apollo, allo Shuttle, alla ISS ecc., il programma prevedeva di ottenere lo stesso tipo di risultato nell'arco di 16 anni. Il doppio esatto del tempo.
Ma non basta, perché il 2008 arrivò e se ne andò senza che nessuna sonda fosse mai stata mandata sulla superficie lunare, mentre nel 2010 il presidente Obama decise addirittura di cancellare del tutto il progetto Constellation. La motivazione ufficiale fu che il progetto era diventato troppo costoso.
Ma i rocket-men non si arresero, e nel 2014 tornarono alla carica con un documento della US National Academy of Sciences, che richiamava la necessità di riprendere le esplorazioni spaziali, e proponeva di arrivare su Marte entro il 2037. Naturalmente, suggeriva il documento, era indispensabile tornare prima sulla luna, per stabilire una adeguata base di lancio verso il pianeta rosso.
Una teoria estremamente interessante, specialmente per le similitudini suggerite dallo stesso Messora (min. 16.45) con la struttura della società umana.
Inquietanti, misteriosi e devastanti incendi hanno colpito Santa Rosa, in California.
Automobili con i cerchioni in lega completamente fusi.
Fabbricati devastati chirurgicamente.
Interi quartieri polverizzati, tranne gli alberi circostanti.
Sembra siano stati eseguiti con estrema precisione.
Che si sia trattato di esperimenti tramite armi militari ad energia diretta?
La Stampa di oggi titola: "Marconi, l’uomo che diede voce all’aria - Moriva ottant’anni fa a Roma l’inventore della radio" . Idem sull'ANSA: "Guglielmo Marconi, 80 anni fa moriva il “papà” della radio." Repubblica scrive: "Guglielmo Marconi è stato il fisico italiano più celebre nella prima metà del XX secolo: a lui, infatti, si deve l'invenzione della telegrafia senza fili attraverso le onde radio che gli valse il premio Nobel per la fisica nel 1909."
Peccato che ad inventare la radio non sia stato lui, ma Nikola Tesla. (Idem per l'idea originale del radar, che non fu di Marconi ma di Huelsmeyer).
E' come se gli ultimi 50 anni non fossero mai esistiti. Leggete ad esempio il titolo del Daily Mail: "La NASA sta valutando di mandare uomini nella missione Orion [intorno alla luna]." Oppure il Washington Post: "Seguendo la volontà di Trump, la NASA potrebbe aggiungere degli astronauti nel suo volo di prova verso la luna". Oppure Bloomberg News: "La NASA, sospinta da Trump, sta studiando un volo con astonauti attorno alla luna."
In altre parole, è successo questo: il progetto Orion prevede il primo lancio intorno alla luna, senza uomini a bordo, nel 2018. Ma Trump è intervenuto e ha detto: "Scusate, già che ci andate perchè non ci mettete degli astronauti a bordo?"
Il suo ragionamento non fa una piega: se la cosa è già stata fatta senza problemi 50 anni fa, perchè mai bisognerebbe aspettare per ripetere l'impresa?
Ricordate lo storico sorpasso dell'intelligenza umana da parte di quella artificiale? Era il 1997, esattamente 20 anni fa. Fu allora che per la prima volta il campione del mondo di scacchi, Garry Kasparov, dovette arrendersi di fronte alla forza bruta di Deep Blue, una mostruosa macchina da calcolo progettata dalla IBM, capace di elaborare oltre 200 milioni di mosse al secondo (v. "Man vs.Machine"). A nulla era valsa l'intelligenza dell'essere umano, poiché la sua capacità di elaborare variabili imprevedibili (3 mosse al secondo) era stata semplicemente schiacciata dalla potenza di calcolo di questo nuovo mostro cibernetico.
Quello degli scacchi, si diceva però, era un gioco interamente prevedibile, in quanto tutte le variabili sono note ad ambedue i giocatori. In altre parole, i pezzi sulla scacchiera sono noti ad ambedue i giocatori, e per quanto alto sia il numero delle variabili in gioco, il loro esito finale può essere comunque computabile. Onore alla macchina, quindi, ma sempre forza bruta rimaneva.
Ora invece è accaduto, per la prima volta nella storia, che un computer sia riuscito a battere ripetutamente quattro fra i più famosi giocatori di poker al mondo.
E' fin troppo facile dirlo, ma non si può non dirlo: mentre lo stato spende miliardi di euro per far viaggare le merci ad alta velocità, ci sono in Italia tratti ferroviari a binario singolo dove i controllori devono mettersi d'accordo per telefono su chi deve occupare quella tratta di binario? PER TELEFONO???
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Leggi tutto: L'Olocausto Silenzioso