Diversi anni fa ho realizzato questa serie di accostamenti fra quadri e fotografie, perchè volevo farne un libro. Ma poi ho scoperto che i musei detengono i diritti delle immagini dei quadri più famosi, e quindi non ho potuto farne niente. Vi presento la serie di immagini, così come era stata concepita nel progetto originale.
LO SPECCHIO DEL TEMPO (il libro che non fu) from Massimo Mazzucco on Vimeo.
(Purtroppo il video è stato bloccato sia da Youtube che da Facebook per i diritti musicali. Ora è su Vimeo).
Lorenzo Merlo, già collaboratore di luogocomune, presenta il suo libro “Sul fondo del barile”.
“Sul fondo del barile” è un libro che ha tre generi di lettori: chi trova conforto alle proprie posizioni; chi è in cerca del significato di apertura; chi cerca come svincolarsi dalle proprie chiusure.
É dedicato alla possibilità energetica che molti di noi non sentono neppure più. Sepolta sotto le macerie di idee materialiste, allontanata dal credo nel denaro e nella tecnologia, stuprata da una concezione dell’uomo ridotto a economia, profanata da una politica mai capace di valorizzare ciò che il razionalismo non è in grado di riconoscere come realtà.
Ma quell’energia è un filone di bellezza che già qualcuno sta raccogliendo. Si tratta dell’uomo circolare, ovvero di colui ricco della consapevolezza che senza assumersi la responsabilità del mondo, il mondo non sarà mai a sua misura.
La prima parte del libro, Caduta, è dedicata ad una sintesi socio-politica degli ultimi decenni a partire dalla boom economico del dopoguerra. Anni nei quali si possono scorgere le ragioni che hanno eletto il sentimento populista e abbandonato quello infatuato alle ideologie.
Tre notizie di oggi mi hanno molto colpito. La prima è che hanno ritrovato vivi i ragazzini dispersi nelle grotte thailandesi, ma che "ci vorranno diversi mesi per tirarli fuori". Inizialmente ho creduto ad un errore di battitura, forse volevano dire "giorni" - ho pensato - invece di "mesi". Invece sono proprio mesi di cui si parla, almeno quattro a quanto pare. Il motivo sarebbe che la grotta in cui si trovano è isolata da un tunnel pieno d'acqua, per attraversare il quale un sub esperto dei Navy Seals ci avrebbe messo circa sei ore. E siccome i ragazzini non sanno nuotare, non si può semplicemente mettergli adosso una bombola con una maschera per farli uscire. Bisogna prima insegnargli a nuotare. Dentro le grotte, senza luce e senza comfort di alcun tipo, dovranno insegnargli a nuotare.
Trovo stupefacente che non esista al mondo una specie di "bara" da palombaro - una specie di mini-sottomartino a misura d'uomo - che permetta di introdurvi i ragazzini uno alla volta, e portarli in salvo anche se non sanno nuotare.
Questa è la puntata odierna di Bordernights Live. Abbiamo parlato di cinema (la differenza fra Kubrick e Tarkowsky), di politica italiana (governo o non governo?), di NWO e piano Kalergi, di luna (vera o finta?), di Russia e Iran, di alieni che controllano il mondo, di intelligenza artificiale, di vaccini, ecc.
1 - Invece di domani pomeriggio, luogocomune on air andrà in onda su colorsradio oggi alle 12.00. Qui il podcast.
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2 - Firenze - Venerdì 9 marzo - Simposio Nazionale sulla Medical Cannabis
Partecipano il dott. Raphael Mechoulam (scopritore degli endocannabinoidi), Massimo Mazzucco, Carlo Privitera, Massimo Nabissi, e molti altri. Qui il programma completo
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3 - Mi arriva questo messaggio da Facebook: ve lo giro, senza poterne verificare la fonte.
Vi invito ad andare su www.leggidaabolire.it ed inserire come legge da abolire la 119/2017 cioè la legge del decreto Lorenzin. Se la legge sui vaccini sarà la più votata, Di Maio, che ha voluto questo sondaggio, dovrà adeguarsi a questa richiesta dei cittadini e dire ufficialmente che la 119/2017 sarà la prima legge che aboliranno se governeranno questo paese!!! VOTATE TUTTI ANCHE CHI NON VOTA 5 STELLE, MA È CONTRO QUESTA LEGGE!!! E poi invitate i vostri amici freevax a fare altrettanto!!!
Dopo l'esperienza positiva dei DVD offerti gratutamente a quelli che non potevano permetterselo, qualcuno nei commenti aveva scritto: "Quello che accade anche in Luogocomune fa parte di un movimento destinato inevitabilmente a nascere sulle ceneri dell'agonizzante sistema. Propongo di inaugurare una sezione apposita dedicata allo scambio ed alla collaborazione, non necessariamente sotto il profilo meramente materiale. Chissà passare da una fase puramente di confronto e discussione ad una fase esperienziale fattiva (anche e soprattutto nelle piccole cose) potrebbe essere molto interessante anche sotto il profilo delle dinamiche che si potrebbero attivare."
Normalmente luogocomune non si occupa di cronaca nera, ma nel caso di Yara Gambirasio sembra che ci sia sotto molto di più del semplice delitto di una ragazzina. Lo suggerisce la ricerca disperata di un mostro da sbattere in prima pagina, nonostante i mille particolari che non tornano, e che sembrano essere stati intenzionalmente ignorati dai giudici che hanno condannato Bossetti all'ergastolo.
Ragazzi, ho bisogno di un consiglio da parte di tutti voi: il montaggio del film sulla luna è finito, e sto iniziando a farlo vedere ad alcuni amici. Un paio di loro mi hanno suggerito di non usare più la classica voce narrante (quella di tutti i miei documentari), ma di usare invece la mia. I motivi per cui lo hanno suggerito non ve li dico, per non condizionare il vostro giudizio.
Vi chiedo semplicemente di giudicare cosa sia meglio, secondo voi, invitandovi a "votare" non tanto per simpatia, ma tenendo ben presente il fine ultimo, ovvero il maggior successo possibile del film. Ho montato due clip, ciascuna nelle due versioni: prima il narratore professionista, poi la mia voce. Vi prego di elencare dettagliatamente i pro e i contro di ciascuna opzione, in modo da poter fare la scelta giusta per il film.
Grazie a tutti
M.M.
Ho ricevuto oggi questa mail da un vecchio utente di LC. La pubblico perchè ritengo che metta in luce un problema molto importante per noi.
Caro Massimo , sono ***. Volevo sottoporti questa mia osservazione. Nel tuo sito LC vige spesso la norma del "pensiero unico". Su molti argomenti di una certa rilevanza, l'ultimo il fenomeno delle vaccinazioni obbligatorie, tutti i commenti si allineano a quello che è il tuo pensiero o il pensiero della maggioranza dei frequentatori del sito. Qualsiasi posizione critica a questo pensiero unico viene rigettata con insulti ed aggressioni. Risultato: chi la pensa diversamente da voi si allontana dal sito o non fa più commenti ed il pensiero unico diventa l'unico. Secondo me questo è sbagliato, il sito si impoverisce in quanto anche chi porta un contributo criticabile dovrebbe essere si contestato, ma con rispetto. Siamo arrivati invece al risultato che se tu leggi i primi 5 o 6 commenti è come se li avessi letti tutti. Impossibile trovare (se non raramente) una voce fuori dal coro, che comunque servirebbe per comprendere meglio l'argomento in questione e per potersi confrontare con chi non la pensa come te. (Segue firma)
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Aggiungo una nota personale: è evidente che non si può venire su LC a dire, ad esempio, che "secondo me la versione ufficiale dell'11 settembre sta perfettamente in piedi", perchè significherebbe ignorare tutto quello che è stato fatto su questo sito negli ultimi 13 anni per dimostrare il contrario. [...]
Questa è la lettera lasciata da Michele, un trentenne friulano che si è tolto la vita per la mancanza di prospettive in un mondo di precariato.
di Michele
Ho cercato di essere una brava persona, ho commessi molti errori, ho fatto molti tentativi, ho cercato di darmi un senso e uno scopo usando le mie risorse, di fare del malessere un’arte.
Ma le domande non finiscono mai, e io di sentirne sono stufo. E sono stufo anche di pormene. Sono stufo di fare sforzi senza ottenere risultati, stufo di critiche, stufo di colloqui di lavoro come grafico inutili, stufo di sprecare sentimenti e desideri per l’altro genere (che evidentemente non ha bisogno di me), stufo di invidiare, stufo di chiedermi cosa si prova a vincere, di dover giustificare la mia esistenza senza averla determinata, stufo di dover rispondere alle aspettative di tutti senza aver mai visto soddisfatte le mie, stufo di fare buon viso a pessima sorte, di fingere interesse, di illudermi, di essere preso in giro, di essere messo da parte e di sentirmi dire che la sensibilità è una grande qualità.
Tutte balle. Se la sensibilità fosse davvero una grande qualità, sarebbe oggetto di ricerca. Non lo è mai stata e mai lo sarà, perché questa è la realtà sbagliata, è una dimensione dove conta la praticità che non premia i talenti, le alternative, sbeffeggia le ambizioni, insulta i sogni e qualunque cosa non si possa inquadrare nella cosiddetta normalità. Non la posso riconoscere come mia.
Leggi tutto: Lo Specchio del Tempo (il libro che non fu)