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La storia nascosta
Tacito, Historiae, Libro V (13)
"Si videro in cielo scontri di eserciti e sfolgorio di armi e, per improvviso ardere di nubi, illuminarsi il tempio. S'aprirono di colpo le porte del santuario e fu udita una voce sovrumana annunciare: «Gli dèi se ne vanno!» e intanto s'avvertì un gran movimento, come di esseri che partono."
digilander.libero.it/Hard_Rain/Tacito-Historiae-Libro-V.pdf
1 - Che tipi di eserciti ha visto nel cielo?
2 - Cosa ha fatto ardere le nubi?
3 - Cosa ha illuminato il tempio?
4 - Voce sovraumana?
5 - Gli dei se ne vanno?
Ah no, stava sognando
Stava sognando pure Plinio il Vecchio o magari Giuseppe Flavio che parlano tranquillamente di carri celesti nei cieli dell' umbria
Tutti ufologi ante litteram
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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Sushi Cat 2
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Tutti gli animali si servono di un qualche tipo di rifugio, per difendere, da predatori o dalle intemperie, il proprio riposo, il proprio cibo o la propria prole .
Se non trovano qualche anfratto naturale da adibire ad appartamento, si scavano una tana, si costruiscono un nido, ecc.
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- CharlieMike
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(Ovvio che un antilope non potrebbe sopravvivere nell'Artico, così come un pinguino non resisterebbe nella savana).
Che poi qualcuno si sia evoluto al punto da utilizzare artifici e utensili per procacciarsi il cibo è un di più, ma un castoro p.es. è in grado di procurarsi il cibo anche senza costruire dighe di tronchi.
L'uomo, nudo e senza protesi di alcun tipo, non sarebbe in grado di sopravvivere in nessun ambiente naturale.
Non è in grado di inseguire una preda.
Non è in grado di difendersi.
Il suo corpo non è adatto a difenderlo dal calore o dal freddo.
I peli del suo corpo sono più di intralcio che di vantaggio: non esiste in natura un essere vivente i cui i peli crescono indefinitamente (la pecora è l'unico animale che fa eccezione, ma se non viene tosata periodicamente dall'uomo, muore).
I capelli lunghi sono anzi, un ricettacolo di sporcizia e insetti che possono portare malattie.
Gli animali che vivono nei continenti polari non posseggono il pelo che cresce indefinitamente.
Quello che distingue l'uomo è la sua intelligenza, ma se guardiamo la sua evoluzione a rispetto ai primati di cui è il parente più prossimo, c'è un abisso.
Nell'arco di poche migliaia di anni è passato dall'ascia di pietra al telefono cellulare.
Le scimmie sono ancora ferme a raccogliere banane sugli alberi.
Possibile che solo l'uomo abbia avuto una così eccezionale accelerazione evolutiva?
Oppure, come ci dice la Bibbia e tutti i testi antichi (se facciamo finta che sia vero), "qualcuno" agli albori della storia umana, ha preso degli ominidi esistenti sulla Terra, li ha geneticamente modificati per farli lavorare nei propri centri di ricerca (Gan Eden) dotandoli di una intelligenza, istruzione e la facoltà di parola allo scopo di comprendere ed eseguire gli ordini impartiti?
Per questi esseri modificati era del tutto inutile, se non svantaggioso, avere corazze, corna, denti, artigli e/o pelo per sopravvivere, dato che dentro ai vari Gan Eden erano debitamente protetti e nutriti.
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Nei testi di sitchin è spiegato abbastanza bene: gli dei hanno un cromosoma in + che lo chiamano "della lunga vita". Inoltre si incazzerebbero pesantemente se ci permettessimo di modificare questo limite e diventare come loro. Infatti bisogna sempre considerare che una vita maggiore produce un numero maggiore di indvidui viventi contemporaneamente. Quindi se si vuole mantenere un equilibrio energetico in un pianeta bisogna settare anche questo limite. Non è un caso che il nostro limite scritto nel dna è 120 anni.
Sitchin l'ho letto poco, conosco solo di fama. Diciamo però che ha senso: al di la della bibbia, dove è noto che nelle genealeogie matusalemme e gli altri vivono esageratamente tanto (almeno fintanto non vengono cacciati dall'Eden con vita ridotta a 120), anche nella lista reale sumerica conservata ad Oxford, le vite dei re sono esorbitanti, e i regnanti pre-diluvio superano tutti i 10mila anni di vita.
Dando però credito a questa tesi, dagli stessi testi antichi si deduce che le conoscenze genetiche di queste "falsi dei" ( cit:stargate ) sono molto primitive: commettono errori grossolani di clonazione, necessitano di vari esperimenti. E persino lo conoscenze di fisica nucleare sembrano frammentarie, considerato che Nergal quando lancia quelle che vengono tradotte come "armi del terrore" sono costretti a scappare per via del vento, ossia il fallout nucleare. Ma gli esempi sono tanti, sempre "facendo finta che".
Più verosimilmente, si tratta di esseri umani che per qualche ragione hanno un dna più ottimizzato del nostro o che da qualche parte, non certo per merito loro, hanno implementato qualche codice biologico superiore. Ancora una volta scritto da non si sa chi, non certo da loro che a mala pena sanno usarlo. Civiltà superiori, se esistono o esistettero ( e c'é da sospettarlo ) sono ben altre.
Mentre da un altro punto di vista, non credo che la vita breve serva per "equilibrio energetico". Serve per avere una razza inconsapevole, direi schiava. D'altro canto un sistema socio-economico come il nostro o come quelli precedenti non potrebbero esistere se la vita fosse anche solo triplicata. Chi vangherebbe i campi per 400 anni, chi lavorerebbe in fabbrica per altrettanto? Inevitabilmente la troppa esperienza e maturazione porterebbe a ben altri equilibri. Ha senso pensare che i nostri deva/anunna/arconti hanno accorciato la vita per evitare la troppa esperienza, che avrebbe portato inevitabilmente a un risveglio, anche di tipo spirituale, che non è necessariamente una cosa "religiosa".
Voglio dire: noi immaginiamo un allungamento della vita con mezzi tecnologici, cioé usare interfaccie e strumenti informatici, chimici e meccanici per rapportarsi con il dna e modificarlo per eliminare eventuali limiti e programmazioni precedenti.
Dai testi di tutto il mondo, però, come nel taoismo, nell'alchimia europea, nello yoga di Patañjali e così via, si deduce che le facoltà umane superiori, presenti in potenza nel codice biologico, sono attivabili attraverso un tirocinio mentale e spirituale. Se si vuole giocare "a far finta che", come fa Biglino, Sitchin e altri, bisogna far anche finta che un Patañjali o un Ge hong, quando parlano di come avere la chiaroveggenza, l'immortalità o altro, e ti spiegano come fare, dicono sul serio. Uno come Biglino è alienante perché fa finta di non leggere tutto questo ( o non lo legge ) e cerca solo riferimenti tecnologici screditando gli insegnamenti spirituali ( quelli pratici ) che specie in oriente sono tantissimi ( non ci sono in effetti nei testi veterotestamentari ). E probabilmente invece, non è tramite un computer e un laboratorio che si interagisce con il dna, e non è tramite la nostra linea tecnologica o altre simili che è stato redatto, e farlo è come usare un grimaldello per forzare una porta. Entri lo stesso, ma rompi qualcosa. E per qualche porta non basta. L'interazione uomo-macchina è stupida anche per questo, la nostra linea di tecnologia informatica e meccanica è primitiva rispetto alla genetica e alla biologia. E lo è per noi che utilizziamo un sviluppo ridicolo delle nostre potenzialità come genoma e che non abbiamo accesso a chissà quali altri codici. Figurarsi per chi questi limiti non li ha.
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Facciamo finta che sia andata in un altro modo.Oppure, come ci dice la Bibbia e tutti i testi antichi (se facciamo finta che sia vero)
Supponiamo che la zona climatica originaria dell'umanità non sia stata la fascia tropicale, ma invece la fascia temperata. Supponiamo che l'uomo non fosse un predatore onnivoro, ma fosse un animale frugivoro (senza finire per discutere di alimentazione). Supponiamo che la scimmia acquatica vivesse nel Nilo e per questo motivo abbia interrotto la predazione di animali terrestri e, una volta abbandonata la vita anfibia, abbia interrotto anche l'eventuale consumo di animali acquatici. Supponiamo, che dopo aver colonizzato l'intero Nilo, alcune popolazioni di ominidi del nord abbiano abbandonato il fiume e si siano diffuse nelle zone del Nordafrica e del Medio-oriente a clima mediterraneo.
A questo punto l'umanità si sarebbe trovata ad affrontare un problema: il cibo non cresceva tutto l'anno. Quindi avrebbero dovuto fare quello che fanno tutti i mammiferi frugivori del Nord, e cioè raccogliere ed immagazzinare frutta e semi.
Ma l'uomo è molto più grande delle altre bestiole raccoglitrici dell'emisfero boreale, e quindi per lui riuscire a raccogliere e conservare la giusta quantità di cibo era molto più difficile. Era necessario quindi che sviluppasse ulteriormente il suo ingegno, al fine di calcolare le quantità di cibo da immagazzinare nei vari luoghi, seguire delle procedure per la conservazione, aumentare e migliorare la produzione delle piante, difendere le scorte, crescere specie arboree anche in territori a loro sfavorevoli, eccetera. Ecco quindi che l'umanità riceveva una spinta evolutiva a creare ambienti artificiali, cultura e tecnologia.
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E tutto questo lo avrebbe fatto l'ominide neanderthaliano con la clava, che viveva nella caverna?Nomit ha scritto: ... Ma l'uomo è molto più grande delle altre bestiole raccoglitrici dell'emisfero boreale, e quindi per lui riuscire a raccogliere e conservare la giusta quantità di cibo era molto più difficile. Era necessario quindi che sviluppasse ulteriormente il suo ingegno, al fine di calcolare le quantità di cibo da immagazzinare nei vari luoghi, seguire delle procedure per la conservazione, aumentare e migliorare la produzione delle piante, difendere le scorte, crescere specie arboree anche in territori a loro sfavorevoli, eccetera. Ecco quindi che l'umanità riceveva una spinta evolutiva a creare ambienti artificiali, cultura e tecnologia.
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charliemike ha scritto: E tutto questo lo avrebbe fatto l'ominide neanderthaliano con la clava, che viveva nella caverna?
“Ho figli che vanno a scuola e ho scoperto che la maggior parte degli istituti insegna ancora che i popoli dell’Età della Pietra vivevano nelle caverne. Non lo facevano” - Vitantica.net, Case a fossa riutilizzate per oltre 1.000 anni durante l’Età della Pietra
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Nel Magdaleniano si innovò la lavorazione delle ossa degli animali che l'uomo cacciava per nutrirsi, facendo anche dei bastoni e delle meravigliose opere d'arte. La pittura rupestre raggiunse l'apice in questo periodo.
Comunque sì, l'uomo non viveva solo nelle grotte
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Nomit ha scritto:
charliemike ha scritto: E tutto questo lo avrebbe fatto l'ominide neanderthaliano con la clava, che viveva nella caverna?
“Ho figli che vanno a scuola e ho scoperto che la maggior parte degli istituti insegna ancora che i popoli dell’Età della Pietra vivevano nelle caverne. Non lo facevano” - Vitantica.net, Case a fossa riutilizzate per oltre 1.000 anni durante l’Età della Pietra
Però avevano una laurea in agraria.
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concordo su tutto, ogni parola, ma per l energia ed equilibrio ti consiglio di leggere questo scritto: The Problem of Increasing Human Energy by Nikola Tesla.
Cmq sì sono sempre rimasto stupito di quanto sono approssimate le conoscenze in biologia degli dei di Sitchin però facevano robe incredibili per noi (per es l'adam l'hanno addormentato e gli hanno cambiato tutti i cromosomi con una sola operazione). Prob quelli che chiamano ME (che contengono la conoscenza) non sono loro e li hanno ottenuti in qualche modo o ereditato. Infatti li consultano sempre e cercano sempre di salvarli. Un po' come il tuo esempio dello scrivere il linguaggio C e scrivere con il linguaggio C.
Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.
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- CharlieMike
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Chi aveva questa tecnologia non erano sicuramente i primitivi, ma chi li governava.Nomit ha scritto: Magari non avevano una laurea in agraria, ma sicuramente disponevano di armi laser, astronavi, bombe atomiche e biotecnologie avanzatissime.
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Perdonami Nomit,. ma devo sottolineare che alcune tue supposizioni fanno a cazzotti una con l'altraSupponiamo che la zona climatica originaria dell'umanità non sia stata la fascia tropicale, ma invece la fascia temperata. Supponiamo che l'uomo non fosse un predatore onnivoro, ma fosse un animale frugivoro (senza finire per discutere di alimentazione). Supponiamo che la scimmia acquatica vivesse nel Nilo e per questo motivo abbia interrotto la predazione di animali terrestri e, una volta abbandonata la vita anfibia, abbia interrotto anche l'eventuale consumo di animali acquatici.
Era frugivoro? Chi si nutre di frutta non preda gli animali per cibarsene, in acqua od in terra, chi avrebbe interrotto la predazione di animali terrestri e, una volta abbandonata la vita anfibia, abbia interrotto anche l'eventuale consumo di animali acquatici?
Ok.Supponiamo, che dopo aver colonizzato l'intero Nilo, alcune popolazioni di ominidi del nord abbiano abbandonato il fiume e si siano diffuse nelle zone del Nordafrica e del Medio-oriente a clima mediterraneo
Se ti sei spostato in una zona dove il cibo non e' sufficiente, ritorni dove il cibo si trova, (io farei cosi' almeno)A questo punto l'umanità si sarebbe trovata ad affrontare un problema: il cibo non cresceva tutto l'anno. Quindi avrebbero dovuto fare quello che fanno tutti i mammiferi frugivori del Nord, e cioè raccogliere ed immagazzinare frutta e semi.
Ma stiamo supponendo...magari delle difficolta' (gelate, eruzioni o quant'altro) avevano insegnato che era meglio essere prudenti, ed immagazzinare delle scorte o imparare ad incrementare la produzione naturale erano certo una reazione perfettamente logica ad eventuali "tempi di magra"
Forse si e forse no, gli esempi di culture millenarie come aborigenni, indiani americani e tanti altri popoli che abitano questo mondo da molto prima di noi ci dicono che la (presunta) spinta evolutiva a creare ambienti artificiali non.....spinge sempre :laugh:Era necessario quindi che sviluppasse ulteriormente il suo ingegno, al fine di calcolare le quantità di cibo da immagazzinare nei vari luoghi, seguire delle procedure per la conservazione, aumentare e migliorare la produzione delle piante, difendere le scorte, crescere specie arboree anche in territori a loro sfavorevoli, eccetera. Ecco quindi che l'umanità riceveva una spinta evolutiva a creare ambienti artificiali, cultura e tecnologia.
Deve essere intervenuto qualche altro fattore che ha modificato profondamente quello che sembra il comportamento ancestrale degli ominidi e di tutti gli abitanti della terra, vivere in armonia con la natura
Trasformandoci nella mostruosita' attuale, aggiungo, dove emergono le peggiori qualita' di cui e' capace l'homo sapiens quando dimentica completamente di essere solo una parte del tutto, e dove la (ormai) maggioranza della popolazione "civilizzata" pensa che la parte spirituale dell'uomo si riferisca alla quantita' di alcool presente nel sangue :stuckup:
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ce ne sono a iosa.
Purtroppo bisognerebbe fare una ricerca approfondita per capire se quello che c'e' scritto corrisponde esattamente a quello che ha scritto l'autore (senza interpretazionii varie)
Questo,per esempio, corrisponde esattamente a quanto detto in questo sito:
misteridelpassato.wordpress.com/2016/09/...ita-accenni-storici/
99 et rursus soles plures simul cernuntur, nec supra ipsum nec infra, sed ex obliquo, numquam
iuxta nec contra terram nec noctu, sed aut oriente aut occidente. semel et meridie conspecti in
Bosporo produntur, qui ab matutino tempore duraverunt in occasum. trinos soles et antiqui
saepius Videre, sicut Sp. Postumio Q. Mucio et Q. Marcio M. Porcio et M. Antonio P. Dolabella et
M. Lepido L. Planco cos., et nostra aetas vidit Divo Claudio principe, consulatu eius Cornelio
Orfito collega. plures quam tres simul visi ad hoc aevi numquam produntur.
[99] e vengono visti insieme anche più soli, né sopra o sotto quello, ma in diagonale, mai vicino
né di fronte alla terra né di notte, ma 0 ad oriente o ad occidente. Tramandano essere visti una
volta sul Bosforo a mezzogiorno, questi durarono dal mattino al tramonto. Più spesso gli antichi
videro tre soli, come sotto i consoli SP. Postumio e Q. Muzio, Q. Marcio e M. Porcio, e M.
Antonio e P. Dolabella, M. Lepido e L. Planco, e il nostro tempo lo vide sotto il divino principe
Claudio, durante il consolato col suo collega Cornelio Orfito. Non tramandano mai più di tre soli
visti insieme fino a quest‘epoca.
1 - Vengono visti insieme anche piu' soli
2 - Tramandano essere visti una
volta sul Bosforo a mezzogiorno, questi durarono dal mattino al tramonto. Più spesso gli antichi
videro tre soli, come sotto i consoli
Cosa volevano dire piu' soli?
Scintillam visam e stella cadere et augeri terrae adpropinquantem ac, postquam lunae
magnitudine facta sit, inluxisse ceu nubilo die, dein, cum in caelum se reciperet, lampadem
factam semel umquam proditur Cn. Octavio C. Scribonio consulibus. vidit id Silanus proconsul
zum comitatu suo.
Fu vista cadere da una stella una scintilla e ingrandirsi awicinandosi alla terra e, dopo che sia
diventata della grandezza della luna, aver brillato come in un giorno nuvoloso, poi, ritirandosi
verso il cielo, tramutata in una torcia e una volta sola è attestato sotto i consoli Cn. Ottavio e C.
Scribonio. Lo vide il proconsole Silano col suo seguito.
Per questo secondo versetto non metto nemmeno i punti perche' è talmente chiaro da risultare imbarazzante per qualsiasi debunker
Questo non è un sito di ufologia ma semplicemente un sito che riporta fedelmente quello che ha raccontato Plinio il Vecchio
www.latin.it/autore/plinio_il_vecchio/na...istoria/!02!liber_ii
I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
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- horselover
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. L'uomo, nudo e senza protesi di alcun tipo, non sarebbe in grado di sopravvivere in nessun ambiente naturale.
Non è in grado di inseguire una preda.
Non è in grado di difendersi.
Il suo corpo non è adatto a difenderlo dal calore o dal freddo.
I peli del suo corpo sono più di intralcio che di vantaggio: non esiste in natura un essere vivente i cui i peli crescono indefinitamente (la pecora è l'unico animale che fa eccezione, ma se non viene tosata periodicamente dall'uomo, muore).
I capelli lunghi sono anzi, un ricettacolo di sporcizia e insetti che possono portare malattie.
Gli animali che vivono nei continenti polari non posseggono il pelo che cresce indefinitamente.
I peli non crescono indefinitamente, hanno una vita più o meno breve, sicuramente molto più breve della vita di chi li porta, passata la quale cadono e vengono sostituiti. Lo stesso vale per le pecore, che pure sono state selezionate per il vello. Non sta scritto da nessuna parte che debbano morire per mancata tosatura.
Le unghie, come gli artigli o gli zoccoli dei cavalli, o i denti dei roditori, crescono perché sono soggetti a forte usura, per tanto il tessuto deve essere prontamente sostituito. Converrai che questo fatto non é uno scherzo degli aglieni, ma una cosa molto utile e funzionale.
Ora non portare storie di fenomeni da baraccone con i capelli lunghi 15 metri, perché sono appunto fenomeni da baraccone, e io ti risponderei con una foto di Pierluigi Collina.
Per acchiappare una preda non è necessario inseguirla, ma appostarsi bene. Ma poi di che prede stiamo parlando? Di cozze, lumache, cinghiali? Certo la tartaruga di Achille è irraggiungibile anche per un falco.
Che l'uomo non sia in grado di difendersi poi... Ma difendersi da chi? Dal morbillo, dalle vespe,?
Un uomo di stazza media, abbastanza incazzato, abituato alla pugna, ammazzerebbe a mani nude gran parte degli animali di stazza media del cosmo. Immagina cosa farebbero due o tre uomini mediamente coordinati dai propri cervelli, della iena del lupo o della vespa.
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Non si capisce perché la lunghezza massima vari - in linea generale - per razza: gli asiatici li hanno tendenzialmente più lunghi ( perché, a che scopo d'adattamento? ) gli africani più corto, il caucasico una via di mezzo, e variano tutti per spessore e durata della vita massima media ( generalmente tra i 2 e 6 anni circa, con eccezioni come sempre ). Per il resto sappiamo esattamente quali sono i geni responsabili della densità delle sopracciglia, dei peli, dei capelli, i geni responsabili del loro colore, quelli responsabili della loro forma. E le loro varie interazioni. Sappiamo anche come mutano, come portano all'ingrigimento. Persino la calvizie, un po' più misteriosa, e che adesso si evita generalmente inibendo un enzima prodotto dai testicoli agendo quindi solo sulle cause, parebbe genetica, almeno potenzialmente.
Poi certo, ci sono tutti i fattori ambientali e alimentari che fanno mutare un gene così o cosà. Ma di fatto, ci si potrebbe "giocare" molto già adesso con quei geni.
Ma il punto è che restano tutti aspetti fenotipici che non hanno alcun senso pratico. La varietà caucasica poi è impressionante. Gli asiatici e gli africani almeno, in quanto a colori di occhi e capelli, e anche la pelle, sono come gli animali di razza, più o meno tutti molto simili all'interno dei più grossi macrogruppi. Gli europei proprio no, e sembrano rispondere a logiche opposte. A che scopo?
Immaginare anche qui che qualcuno si sia divertito avendo accesso a quei geni, o che più semplicemente si derivi da modelli iniziali diversi, non è poi un idea campata in aria. Anche se non piace pensare quest'ultima per via del relativo razzismo che potrebbe generare, dal colore dei capelli si passa alle dimenzioni del cranio, al q.i, alla creatività e via dicendo. Certamente si può anche rispondere di no, che è così per grazia di madre natura; ma allora bisogna inserire nell'evoluzionismo logiche che niente hanno a che fare con l'adattamento e proporre mutazioni che non rispondono a nessun tipo di razionalità apparente.
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Senza arrivare a limiti estremi e fenomeni da baraccone, ci sono donne che portano i capelli lunghi fino alla schiena, e non sono poche.Mrexani ha scritto: I peli non crescono indefinitamente, hanno una vita più o meno breve, sicuramente molto più breve della vita di chi li porta, passata la quale cadono e vengono sostituiti. Lo stesso vale per le pecore, che pure sono state selezionate per il vello. Non sta scritto da nessuna parte che debbano morire per mancata tosatura.
E comunque l'uomo ha "peli" solo sulla testa. Tutto il resto è praticamente glabro.
Che funzione avrebbero? Tenere calde le idee?
Quanti animali conosci che vivono nel folto della foresta con il pelo lungo mezzo metro?
Le pecore devono essere tosate, altrimenti il vello cresce a tal punto che l'animale non potrebbe più muoversi.
Allo stato brado non potrebbe sopravvivere.
Io ho parlato di capelli non di unghie e denti.Le unghie, come gli artigli o gli zoccoli dei cavalli, o i denti dei roditori, crescono perché sono soggetti a forte usura, per tanto il tessuto deve essere prontamente sostituito. Converrai che questo fatto non é uno scherzo degli aglieni, ma una cosa molto utile e funzionale.
E comunque quelli a disposizione dell'uomo sono niente in confronto a quelli del leone e dell'orso, p.es.
Lo vedo male un uomo a cacciare un antilope nella savana senza la velocità necessaria, gli artigli e i denti.
Che si debba inseguirla o tenderle un agguato, prima o poi la preda deve essera acchiappata.Per acchiappare una preda non è necessario inseguirla, ma appostarsi bene. Ma poi di che prede stiamo parlando? Di cozze, lumache, cinghiali? Certo la tartaruga di Achille è irraggiungibile anche per un falco.
Anche un coniglio è difficile da prendere.
Un cinghiale poi si difende a forza di morsi, e sappiamo tutti quanto può essere pericoloso.
Solo successivamente l'uomo ha capito come organizzarsi e cacciare in gruppo, così come fa il lupo, ad esempio (forse ha imparato proprio da lui).
Difendersi da chi??Che l'uomo non sia in grado di difendersi poi... Ma difendersi da chi? Dal morbillo, dalle vespe,?
Stiamo parlando di un epoca dove vigeva la legge del più forte, non di un paese civilizzato (che comunque, anche lì...), dove se non eri in grado di difenderti dai predatori e procacciarti il cibo da solo facevi una brutta fine.
Prova solo a pensare di bivaccare in una foresta africana, e hai già un'idea da cosa ti devi difendere.
(Senza contare che le vespe attaccano in sciame ed è impossibile difendersi: solo scappare e sperare di essere più veloci di loro.)
Mi immagino un uomo di stazza media, abbastanza incazzato, abituato alla pugna che cerca di avere la meglio contro una innoqua vacca a mani nude.Un uomo di stazza media, abbastanza incazzato, abituato alla pugna, ammazzerebbe a mani nude gran parte degli animali di stazza media del cosmo.
Immagina cosa farebbero due o tre uomini mediamente coordinati dai propri cervelli, della iena del lupo o della vespa.
Ma anche contro un cinghiale, che pure è piuttosto piccolo, è una bella sfida.
Due o tre uomini coordinati potrebbero spostare l'ago della bilancia, è vero, ma sappiamo pure che questo è un comportamento piuttosto comune in alcuni animali.
Resta sempre il fatto però, che senza armi "artificiali" l'uomo soccomberebbe se la preda è in grado di difendersi.
E mentre un gruppo di uomini può sperare, senz'armi naturali, di prendere una gazzella, un gruppo di leoni la mangiano quasi sicuramente.
E quanto all'intelligenza per realizzare le armi e vestiti, dobbiamo sempre tenere presente che le scimmie selvatiche (i nostri parenti più simili di cui condividiamo buona parte del DNA), dal macaco a gorilla, sono ancora ferme a usare i rametti per estrarre gli insetti dai tronchi, da millenni.
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charliemike ha scritto:
Chi aveva questa tecnologia non erano sicuramente i primitivi, ma chi li governava.Nomit ha scritto: Magari non avevano una laurea in agraria, ma sicuramente disponevano di armi laser, astronavi, bombe atomiche e biotecnologie avanzatissime.
Giudici 6,21
Allora l'angelo del Signore stese l'estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; dalla roccia salì un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime, e l'angelo del Signore scomparve dai suoi occhi.
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Dovete pur considerare la possibilità che il genere femminile sapesse controllare a volontà il suo utero e quindi tutto quello che accadeva prima, durante e dopo il concepimento. Quindi l'ipotesi del limite energetico dato da un ecosistema che produce a sua volta una soglia di età massima in tutte le specie, possa non valere per creature con una tale consapevolezza.Tonki ha scritto:
Sitchin l'ho letto poco, conosco solo di fama. Diciamo però che ha senso: al di la della bibbia, dove è noto che nelle genealeogie matusalemme e gli altri vivono esageratamente tanto (almeno fintanto non vengono cacciati dall'Eden con vita ridotta a 120), anche nella lista reale sumerica conservata ad Oxford, le vite dei re sono esorbitanti, e i regnanti pre-diluvio superano tutti i 10mila anni di vita.Nei testi di sitchin è spiegato abbastanza bene: gli dei hanno un cromosoma in + che lo chiamano "della lunga vita". Inoltre si incazzerebbero pesantemente se ci permettessimo di modificare questo limite e diventare come loro. Infatti bisogna sempre considerare che una vita maggiore produce un numero maggiore di indvidui viventi contemporaneamente. Quindi se si vuole mantenere un equilibrio energetico in un pianeta bisogna settare anche questo limite. Non è un caso che il nostro limite scritto nel dna è 120 anni.
Dando però credito a questa tesi, dagli stessi testi antichi si deduce che le conoscenze genetiche di queste "falsi dei" ( cit:stargate ) sono molto primitive: commettono errori grossolani di clonazione, necessitano di vari esperimenti. E persino lo conoscenze di fisica nucleare sembrano frammentarie, considerato che Nergal quando lancia quelle che vengono tradotte come "armi del terrore" sono costretti a scappare per via del vento, ossia il fallout nucleare. Ma gli esempi sono tanti, sempre "facendo finta che".
Più verosimilmente, si tratta di esseri umani che per qualche ragione hanno un dna più ottimizzato del nostro o che da qualche parte, non certo per merito loro, hanno implementato qualche codice biologico superiore. Ancora una volta scritto da non si sa chi, non certo da loro che a mala pena sanno usarlo. Civiltà superiori, se esistono o esistettero ( e c'é da sospettarlo ) sono ben altre.
Mentre da un altro punto di vista, non credo che la vita breve serva per "equilibrio energetico". Serve per avere una razza inconsapevole, direi schiava. D'altro canto un sistema socio-economico come il nostro o come quelli precedenti non potrebbero esistere se la vita fosse anche solo triplicata. Chi vangherebbe i campi per 400 anni, chi lavorerebbe in fabbrica per altrettanto? Inevitabilmente la troppa esperienza e maturazione porterebbe a ben altri equilibri. Ha senso pensare che i nostri deva/anunna/arconti hanno accorciato la vita per evitare la troppa esperienza, che avrebbe portato inevitabilmente a un risveglio, anche di tipo spirituale, che non è necessariamente una cosa "religiosa".
Voglio dire: noi immaginiamo un allungamento della vita con mezzi tecnologici, cioé usare interfaccie e strumenti informatici, chimici e meccanici per rapportarsi con il dna e modificarlo per eliminare eventuali limiti e programmazioni precedenti.
E' ipotizzabile all'origine una manciata di umanoidi capaci di sopravvivere migliaia di anni e che sapessero riprodursi esattamente dello stesso numero di individui per generazione.
Se si vuol fare il gioco del "facciamo finta che" bisogna pure aggiungere quello che sosteneva Carlos Castaneda, come pure Florinda Donner Grau e Taisha Abelar.Dai testi di tutto il mondo, però, come nel taoismo, nell'alchimia europea, nello yoga di Patañjali e così via, si deduce che le facoltà umane superiori, presenti in potenza nel codice biologico, sono attivabili attraverso un tirocinio mentale e spirituale. Se si vuole giocare "a far finta che", come fa Biglino, Sitchin e altri, bisogna far anche finta che un Patañjali o un Ge hong, quando parlano di come avere la chiaroveggenza, l'immortalità o altro, e ti spiegano come fare, dicono sul serio. Uno come Biglino è alienante perché fa finta di non leggere tutto questo ( o non lo legge ) e cerca solo riferimenti tecnologici screditando gli insegnamenti spirituali ( quelli pratici ) che specie in oriente sono tantissimi ( non ci sono in effetti nei testi veterotestamentari ). E probabilmente invece, non è tramite un computer e un laboratorio che si interagisce con il dna, e non è tramite la nostra linea tecnologica o altre simili che è stato redatto, e farlo è come usare un grimaldello per forzare una porta. Entri lo stesso, ma rompi qualcosa. E per qualche porta non basta. L'interazione uomo-macchina è stupida anche per questo, la nostra linea di tecnologia informatica e meccanica è primitiva rispetto alla genetica e alla biologia. E lo è per noi che utilizziamo un sviluppo ridicolo delle nostre potenzialità come genoma e che non abbiamo accesso a chissà quali altri codici. Figurarsi per chi questi limiti non li ha.
Verrebbe fuori un quadro straordinario.
Prima di tutto la possibilità di alterare DNA e morfologia del corpo, manipolando direttamente gli allineamenti energetici che stanno alla base della realtà. Infatti è ricorrente nei loro libri la destrizione di uomini e donne di conoscenza in grado di alterare il loro aspetto con la stessa facilità che ognuno di noi dimostra fare normalmente con uno scenario di un sogno.
Un altro aspetto notevole è che l'utero avrebbe uno seconda funzione oltre a quella della gestazione. Sarebbe l'organo principe della percezione e della consapevolezza. E' proprio tale funzione a permettere il controllo a volontà della riproduzione.
L'ultimo elemento che mi sento di citare è quella che nei loro libri chiamano "regola dell'Aquila". Questa è una sorta di schema - o di mappa - che eseguito alla perfezione consente a chi lo mette in pratica di mantenere la propria consapevolezza anche dopo la morte; poiché di norma la consapevolezza accumulata nel corso di un intera vita è destinata a far ritorno alla fonte dalla quale si è staccata originariamente, ma arricchita dalle esperienze compiute.
La regola dell'Aquila è notevole perché prevede fra le varie cose una cerchia di persone ognuna appartenente ad una particolare tipologia, tratta da una particolare configurazione energetica.
Lo schema prevede un uomo Nagual e una donna Nagual, dotati di una conformazione energetica a quattro scompartimenti. Poi quattro donne, ognuna di una tipologia differente. Ed infine tre uomini, anche in questo caso con una configurazione energetica ti tre tipologie differenti.
A questi si aggiungono altre quattro donne uguali alla quartina su citata, ma diverse da queste per la funzione che svolgono nel gruppo; poi un uomo, più altri quattro individui indifferentemente se uomini o donne.
Per farla breve tutto questo schema fa pensare ad un numero perfetto: il nove. Solo nove umanodi c'erano in origne.
"Now go consciously into the breath and let it go. Fully in, letting go, fully in, letting go." (Wim Hof)
χιλικάδο
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Io voglio dire che l' uomo, anche esclusi gli oggetti utensili più semplici, perché la clava, la zappa e la rete da pesca ce le hanno portate gli alieni, non sarebbe un deficiente come lo vorresti descrivere e troverebbe una via di sopravvivenza. D altra parte in africa ci son uomini che rubano la carne ai leoni senza colpo ferire.
Se poi ci vogliamo togliere l' handicap della esclusione di tecnologia e intelligenza, beh allora...
Comunque sia, beccati questo:
www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2019/02...32-684096c7068f.html
Ciao
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