La storia nascosta

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5 Anni 1 Mese fa - 5 Anni 1 Mese fa #28856 da Roberto70
Risposta da Roberto70 al topic La storia nascosta
I nostri antenati scrivevano pure queste cose:

Tacito, Historiae, Libro V (13)

"Si videro in cielo scontri di eserciti e sfolgorio di armi e, per improvviso ardere di nubi, illuminarsi il tempio. S'aprirono di colpo le porte del santuario e fu udita una voce sovrumana annunciare: «Gli dèi se ne vanno!» e intanto s'avvertì un gran movimento, come di esseri che partono."

digilander.libero.it/Hard_Rain/Tacito-Historiae-Libro-V.pdf

1 - Che tipi di eserciti ha visto nel cielo?
2 - Cosa ha fatto ardere le nubi?
3 - Cosa ha illuminato il tempio?
4 - Voce sovraumana?
5 - Gli dei se ne vanno?

Ah no, stava sognando

Stava sognando pure Plinio il Vecchio o magari Giuseppe Flavio che parlano tranquillamente di carri celesti nei cieli dell' umbria

Tutti ufologi ante litteram

I COMPLOTTI esistono quando ci sono prove solide ed incontrovertibili altrimenti rimangono solo nella mente di chi non li puo' dimostrare
Ultima Modifica 5 Anni 1 Mese fa da Roberto70.

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5 Anni 1 Mese fa #28857 da lindarose
Risposta da lindarose al topic La storia nascosta
Questo articolo è davvero fantastico e grazie per aver condiviso il prezioso post
Sushi Cat 2

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5 Anni 1 Mese fa #28859 da Mrexani
Risposta da Mrexani al topic La storia nascosta
Nomit
Tutti gli animali si servono di un qualche tipo di rifugio, per difendere, da predatori o dalle intemperie, il proprio riposo, il proprio cibo o la propria prole .
Se non trovano qualche anfratto naturale da adibire ad appartamento, si scavano una tana, si costruiscono un nido, ecc.

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5 Anni 1 Mese fa #28860 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic La storia nascosta
Qualunque animale (salvo poche eccezioni) è in grado di sopravvivere e procacciarsi il cibo senza nessun ausilio salvo il proprio corpo nel proprio ambiente naturale.
(Ovvio che un antilope non potrebbe sopravvivere nell'Artico, così come un pinguino non resisterebbe nella savana).
Che poi qualcuno si sia evoluto al punto da utilizzare artifici e utensili per procacciarsi il cibo è un di più, ma un castoro p.es. è in grado di procurarsi il cibo anche senza costruire dighe di tronchi.

L'uomo, nudo e senza protesi di alcun tipo, non sarebbe in grado di sopravvivere in nessun ambiente naturale.
Non è in grado di inseguire una preda.
Non è in grado di difendersi.
Il suo corpo non è adatto a difenderlo dal calore o dal freddo.
I peli del suo corpo sono più di intralcio che di vantaggio: non esiste in natura un essere vivente i cui i peli crescono indefinitamente (la pecora è l'unico animale che fa eccezione, ma se non viene tosata periodicamente dall'uomo, muore).
I capelli lunghi sono anzi, un ricettacolo di sporcizia e insetti che possono portare malattie.
Gli animali che vivono nei continenti polari non posseggono il pelo che cresce indefinitamente.

Quello che distingue l'uomo è la sua intelligenza, ma se guardiamo la sua evoluzione a rispetto ai primati di cui è il parente più prossimo, c'è un abisso.
Nell'arco di poche migliaia di anni è passato dall'ascia di pietra al telefono cellulare.
Le scimmie sono ancora ferme a raccogliere banane sugli alberi.

Possibile che solo l'uomo abbia avuto una così eccezionale accelerazione evolutiva?
Oppure, come ci dice la Bibbia e tutti i testi antichi (se facciamo finta che sia vero), "qualcuno" agli albori della storia umana, ha preso degli ominidi esistenti sulla Terra, li ha geneticamente modificati per farli lavorare nei propri centri di ricerca (Gan Eden) dotandoli di una intelligenza, istruzione e la facoltà di parola allo scopo di comprendere ed eseguire gli ordini impartiti?
Per questi esseri modificati era del tutto inutile, se non svantaggioso, avere corazze, corna, denti, artigli e/o pelo per sopravvivere, dato che dentro ai vari Gan Eden erano debitamente protetti e nutriti.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.

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5 Anni 1 Mese fa #28861 da Tonki
Risposta da Tonki al topic La storia nascosta

Nei testi di sitchin è spiegato abbastanza bene: gli dei hanno un cromosoma in + che lo chiamano "della lunga vita". Inoltre si incazzerebbero pesantemente se ci permettessimo di modificare questo limite e diventare come loro. Infatti bisogna sempre considerare che una vita maggiore produce un numero maggiore di indvidui viventi contemporaneamente. Quindi se si vuole mantenere un equilibrio energetico in un pianeta bisogna settare anche questo limite. Non è un caso che il nostro limite scritto nel dna è 120 anni.


Sitchin l'ho letto poco, conosco solo di fama. Diciamo però che ha senso: al di la della bibbia, dove è noto che nelle genealeogie matusalemme e gli altri vivono esageratamente tanto (almeno fintanto non vengono cacciati dall'Eden con vita ridotta a 120), anche nella lista reale sumerica conservata ad Oxford, le vite dei re sono esorbitanti, e i regnanti pre-diluvio superano tutti i 10mila anni di vita.

Dando però credito a questa tesi, dagli stessi testi antichi si deduce che le conoscenze genetiche di queste "falsi dei" ( cit:stargate ;D ) sono molto primitive: commettono errori grossolani di clonazione, necessitano di vari esperimenti. E persino lo conoscenze di fisica nucleare sembrano frammentarie, considerato che Nergal quando lancia quelle che vengono tradotte come "armi del terrore" sono costretti a scappare per via del vento, ossia il fallout nucleare. Ma gli esempi sono tanti, sempre "facendo finta che".

Più verosimilmente, si tratta di esseri umani che per qualche ragione hanno un dna più ottimizzato del nostro o che da qualche parte, non certo per merito loro, hanno implementato qualche codice biologico superiore. Ancora una volta scritto da non si sa chi, non certo da loro che a mala pena sanno usarlo. Civiltà superiori, se esistono o esistettero ( e c'é da sospettarlo ) sono ben altre.

Mentre da un altro punto di vista, non credo che la vita breve serva per "equilibrio energetico". Serve per avere una razza inconsapevole, direi schiava. D'altro canto un sistema socio-economico come il nostro o come quelli precedenti non potrebbero esistere se la vita fosse anche solo triplicata. Chi vangherebbe i campi per 400 anni, chi lavorerebbe in fabbrica per altrettanto? Inevitabilmente la troppa esperienza e maturazione porterebbe a ben altri equilibri. Ha senso pensare che i nostri deva/anunna/arconti hanno accorciato la vita per evitare la troppa esperienza, che avrebbe portato inevitabilmente a un risveglio, anche di tipo spirituale, che non è necessariamente una cosa "religiosa".
Voglio dire: noi immaginiamo un allungamento della vita con mezzi tecnologici, cioé usare interfaccie e strumenti informatici, chimici e meccanici per rapportarsi con il dna e modificarlo per eliminare eventuali limiti e programmazioni precedenti.
Dai testi di tutto il mondo, però, come nel taoismo, nell'alchimia europea, nello yoga di Patañjali e così via, si deduce che le facoltà umane superiori, presenti in potenza nel codice biologico, sono attivabili attraverso un tirocinio mentale e spirituale. Se si vuole giocare "a far finta che", come fa Biglino, Sitchin e altri, bisogna far anche finta che un Patañjali o un Ge hong, quando parlano di come avere la chiaroveggenza, l'immortalità o altro, e ti spiegano come fare, dicono sul serio. Uno come Biglino è alienante perché fa finta di non leggere tutto questo ( o non lo legge ) e cerca solo riferimenti tecnologici screditando gli insegnamenti spirituali ( quelli pratici ) che specie in oriente sono tantissimi ( non ci sono in effetti nei testi veterotestamentari ). E probabilmente invece, non è tramite un computer e un laboratorio che si interagisce con il dna, e non è tramite la nostra linea tecnologica o altre simili che è stato redatto, e farlo è come usare un grimaldello per forzare una porta. Entri lo stesso, ma rompi qualcosa. E per qualche porta non basta. L'interazione uomo-macchina è stupida anche per questo, la nostra linea di tecnologia informatica e meccanica è primitiva rispetto alla genetica e alla biologia. E lo è per noi che utilizziamo un sviluppo ridicolo delle nostre potenzialità come genoma e che non abbiamo accesso a chissà quali altri codici. Figurarsi per chi questi limiti non li ha.

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5 Anni 1 Mese fa #28862 da Nomit
Risposta da Nomit al topic La storia nascosta
charliemike #28860 -

Oppure, come ci dice la Bibbia e tutti i testi antichi (se facciamo finta che sia vero)

Facciamo finta che sia andata in un altro modo.

Supponiamo che la zona climatica originaria dell'umanità non sia stata la fascia tropicale, ma invece la fascia temperata. Supponiamo che l'uomo non fosse un predatore onnivoro, ma fosse un animale frugivoro (senza finire per discutere di alimentazione). Supponiamo che la scimmia acquatica vivesse nel Nilo e per questo motivo abbia interrotto la predazione di animali terrestri e, una volta abbandonata la vita anfibia, abbia interrotto anche l'eventuale consumo di animali acquatici. Supponiamo, che dopo aver colonizzato l'intero Nilo, alcune popolazioni di ominidi del nord abbiano abbandonato il fiume e si siano diffuse nelle zone del Nordafrica e del Medio-oriente a clima mediterraneo.

A questo punto l'umanità si sarebbe trovata ad affrontare un problema: il cibo non cresceva tutto l'anno. Quindi avrebbero dovuto fare quello che fanno tutti i mammiferi frugivori del Nord, e cioè raccogliere ed immagazzinare frutta e semi.
Ma l'uomo è molto più grande delle altre bestiole raccoglitrici dell'emisfero boreale, e quindi per lui riuscire a raccogliere e conservare la giusta quantità di cibo era molto più difficile. Era necessario quindi che sviluppasse ulteriormente il suo ingegno, al fine di calcolare le quantità di cibo da immagazzinare nei vari luoghi, seguire delle procedure per la conservazione, aumentare e migliorare la produzione delle piante, difendere le scorte, crescere specie arboree anche in territori a loro sfavorevoli, eccetera. Ecco quindi che l'umanità riceveva una spinta evolutiva a creare ambienti artificiali, cultura e tecnologia.

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