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Analisi crollo Ponte Morandi
- Lucignolo80
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Però non sono stati trovati segni di loro rotture fragili e, anzi, è stata registrata un’altissima resistenza meccanica. In altre parole, se i cavi si sono rotti, non sarebbe stato perché hanno ceduto (magari per corrosione), ma solo perché sarebbero stati sottoposti a uno stress eccezionale come quello dovuto al cedimento di un’altra parte strutturale del viadotto.
Ma va?
PS: ogni tanto qualche piccola soddisfazione arriva...
Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)
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Ciao. Non so se hai seguito la discussione, ma la fonte di quel riflesso sulla tettoia si trova sopra il ponte e più precisamente dal muso del basko. Quindi non può essere di un mezzo amiu.Lucignolo80 ha scritto: Ribadisco come detto a suo tempo che il lampo arancione riflesso della tettoia secondo me è il faro lampeggiante arancione di un mezzo amiu che era li nei paraggi. Lo dimostra il lieve lasso di tempo tra riflesso su tettoia e riflesso sul condizionatore che e dato secondo me proprio dalla rotazione del meccanismo del lampeggiante...
Invece il riflesso sul condizionatore potrebbe essere qualsiasi cosa perchè dal video non capiamo la fonte.
Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.
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- Corrado-5834
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Aigor ha scritto: Cito dall'articolo postato da Corrado (Sole 24ore) :
Però non sono stati trovati segni di loro rotture fragili e, anzi, è stata registrata un’altissima resistenza meccanica. In altre parole, se i cavi si sono rotti, non sarebbe stato perché hanno ceduto (magari per corrosione), ma solo perché sarebbero stati sottoposti a uno stress eccezionale come quello dovuto al cedimento di un’altra parte strutturale del viadotto.
Ma va?
PS: ogni tanto qualche piccola soddisfazione arriva...
E quale altra parte se non il cavalletto ?
C'è da dire che cambiano idea più in fretta delle ....
L'altro ieri era lo strallo, poi invece la guaina, adesso no deve essere altro ...
Ma rilasciare 'sto video?
Anzi, tutti i video integrali ...
Che ormai i testimoni li hanno sentiti almeno tre volte!
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- CharlieMike
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Aigor ha scritto: Cito dall'articolo postato da Corrado (Sole 24ore) :
Però non sono stati trovati segni di loro rotture fragili e, anzi, è stata registrata un’altissima resistenza meccanica. In altre parole, se i cavi si sono rotti, non sarebbe stato perché hanno ceduto (magari per corrosione), ma solo perché sarebbero stati sottoposti a uno stress eccezionale come quello dovuto al cedimento di un’altra parte strutturale del viadotto.
Ma va?
PS: ogni tanto qualche piccola soddisfazione arriva...
Vorrei spezzare una lancia in favore di Michele Pirola, in quanto dall'articolo e dalle ultime dichiarazioni dei laboratori svizzeri mi sembra che si voglia spostare l'attenzione anziché sull'incuria su un difetto di realizzazione.
I cavi non protetti da guaine anti corrosione, il fatto che non si potessero ispezionare, il fatto che i cavi sembra avessero una alta resistenza meccanica e che quindi la causa del cedimento è stato un "evento imprevedibile".
ASPI è accusata di incuria ma con queste dichiarazioni mi sembra si voglia alleggerirne le responsabilità, ma non ne riesco a vedere il motivo.
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non ne riesco a vedere il motivo
Una delle caratteristiche delle azioni di "certe" organizzazioni, è proprio il depistaggio continuo, fino ad arrivare (se ci si arriva) ad un capo espiatorio che viene incolpato solo per prove indiziarie: l'arma del delitto manca sempre.
Anche qui noto il ripercorrere strade già viste, a partire dagli indizi, per continuare con le indagini, per finire.. beh, vedremo dove, ma nutro seri dubbi che finirà con un colpevole certo.
Come sempre, è la mia opinione, quindi siete ovviamente liberi di pensarla un po' come volete :wink:
Siviero, per descrivere la dinamica, usa l'aggettivo "inquietante"... è non lo fa a caso :hammer:"evento imprevedibile".
Mitakuye Oyasin
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- CharlieMike
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Infatti la direzione degli eventi sta mutando. Prima ASPI era alla gogna sulla pubblica piazza, adesso lentamente si sposta la responsabilità sui costruttori, debitamente morti e quindi impossibilitati a dire la loro.Aigor ha scritto: Una delle caratteristiche delle azioni di "certe" organizzazioni, è proprio il depistaggio continuo, fino ad arrivare (se ci si arriva) ad un capo espiatorio che viene incolpato solo per prove indiziarie: l'arma del delitto manca sempre.
Anche qui noto il ripercorrere strade già viste, a partire dagli indizi, per continuare con le indagini, per finire.. beh, vedremo dove, ma nutro seri dubbi che finirà con un colpevole certo.
Come sempre, è la mia opinione, quindi siete ovviamente liberi di pensarla un po' come volete :wink:
Non me ne volere ma il fatto che abbia collaborato con ASPI non lo rende una fonte imparziale.Siviero, per descrivere la dinamica, usa l'aggettivo "inquietante"... è non lo fa a caso :hammer:
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Non me ne volere ma il fatto che abbia collaborato con ASPI non lo rende una fonte imparziale
Ma figurati se te ne voglio... :wink:
Ma non si può negare che la sua versione: "problema ai cavalletti e non agli stralli + dinamica di crollo inquietante" non possa non essere condivisibile :hammer:
Mitakuye Oyasin
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Io sono sempre stato dell'idea che il ponte lo abbiano aiutato a crollare, più che demolizione controllata. E' più facilmente occultabile e complice lo stato del ponte, più facilmente realizzabile.Aigor ha scritto: Ma non si può negare che la sua versione: "problema ai cavalletti e non agli stralli + dinamica di crollo inquietante" non possa non essere condivisibile :hammer:
Tuttavia, per quanto Siviero sia un autorità in materia il fatto di avere collaborato con ASPI rende purtroppo la sua affermazione inaffidabile.
Come possiamo essere sicuri che il suo parere imparziale di esperto non sia stato inquinato da "suggerimenti" di ASPI?
Magari è stato onesto ma purtroppo non possiamo esserne sicuri.
Solo se si scoprirà che le analisi confermano le sue dichiarazioni avremo la certezza che aveva ragione e non è stato influenzato da Autostrade, ma fino a quel momento il dubbio resta e purtroppo delegittima le sue affermazioni..
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Che vuoi che ti dica... io sono sempre stato dell'idea che il ponte non sia stato aiutato, bensì fatto cadere altrimenti restava su per altri 50 anni... come minimo.
Anche una persona in perfetta salute può essere aiutata a cascare già da un dirupo: è la "spinta" a fare la differenza e che prima fosse perfettamente sana o no poco importa, vola lo stesso.
Il fatto che anche la perizia confermi che gli stralli erano idonei a continuare a sopportare il carico senza troppi problemi, da un lato mi conforta perché anche se sei convinto un piccolo riscontro non può che far piacere, dall'altro mi fa incazzare ulteriormente, perché è la conferma che qualcuno ha voluto fare danni e causare morti.
Solo per suoi fini e non certo per il bene comune.
Riguardo Siviero invece vado controcorrente: per me è sincero. Sarò ingenuo, che ti devo dire :wink:
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- CharlieMike
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Aigor, non mi fraintendere :wink: . L'ho messo apposta in grassetto. Intendevo dire che è stato "aiutato a cadere" nel senso di "deliberatamente".Aigor ha scritto: @Charlie
Che vuoi che ti dica... io sono sempre stato dell'idea che il ponte non sia stato aiutato, bensì fatto cadere altrimenti restava su per altri 50 anni... come minimo.
Anche una persona in perfetta salute può essere aiutata a cascare già da un dirupo: è la "spinta" a fare la differenza e che prima fosse perfettamente sana o no poco importa, vola lo stesso.
Il fatto che anche la perizia confermi che gli stralli erano idonei a continuare a sopportare il carico senza troppi problemi, da un lato mi conforta perché anche se sei convinto un piccolo riscontro non può che far piacere, dall'altro mi fa incazzare ulteriormente, perché è la conferma che qualcuno ha voluto fare danni e causare morti.
Solo per suoi fini e non certo per il bene comune.
Riguardo Siviero invece vado controcorrente: per me è sincero. Sarò ingenuo, che ti devo dire :wink:
Infatti, come dici tu, è la spinta a fare la differenza.
Sono anch'io convinto che sarebbe restato su per altri 50 anni, prova ne è il moncone rimasto a sbalzo, che nonostante sia rimasto senza il supporto dell'altro pilone è ancora li a farci manico d'ombrello.
La perizia ha confermato tutto questo e di conseguenza il crollo è stato voluto. Su questo non ci piove.
Ovviamente per farlo sembrare un crollo strutturale non potevano mettere delle esplosioni in bella vista (come i video che qualcuno qui ha postato a titolo di confronto per negare la demolizione), ne fare in modo che miracolosamente non ci fossero vittime.
Sarebbe stato troppo evidente la demolizione deliberata e tutti avrebbero mangiato-la-foglia.
Era previsto che ci fossero delle vittime. Si è solo cercato di averne il numero minimo possibile.
Su Siviero non sei ingenuo. Anche io penso che stia dicendo il vero. Le evidenze che tu e gli altri avete scoperto in 4 mesi lui le ha viste dopo 4 giorni e non credo che si sputtani un curriculum come il suo raccontando una balla.
Tuttavia, e non è per screditarlo, il fatto che abbia collaborato con ASPI non gioca a suo favore.
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ieri sera si è tenuto un importante incontro qui a Genova sulla tematica di demolizione/ricostruzione del Ponte Morandi con gli architetti Francesco Amendolagine, Alessandro Stocco, Alessandro Casareto e l'ing. Enzo Siviero, a cui ho presenziato. Sono state due ore molto serrate e di grande spessore culturale.
Ribadisco che il Prof. Siviero non collabora con ASPI, né con SPEA Engineering SpA. Vero è che è stato sentito dai consulenti di Autostrade nei giorni immediatamente successivi al crollo, ma in termini informali, per avere un parere tecnico a caldo su un evento di natura eccezionale. Oggi il prof. Siviero è in pensione da tre anni ed esercita il ruolo di Magnifico Rettore dell'Università eCampus. Le sue opinioni sono libere e mosse dal senso di ribrezzo per quanto accaduto, oltreché dall'autorità acquisita in materia, che lo porta a essere considerato uno dei principali esperti al mondo del settore. Se poi si vuole a tutti i costi diffamare allora si troveranno scheletri negli armadi anche laddove gli armadi nemmeno esistano, specie su un forum, al riparo dell'anonimato.
In merito agli argomenti toccati, quasi inutile sottolinearvi che l'intervento di Siviero è stato di gran lunga il più toccante e partecipato dei quattro. Il professore ha parlato apertamente di censura nei suoi confronti, talvolta anche di peggio, citando addirittura l'impossibilità di dedicare monograficamente un numero della sua rivista "Galileo" alla vicenda del Ponte Morandi. Tutti gli architetti presenti sono stati concordi nel confermare l'assoluta opacità di questa storia, nonché l'assurdità di voler demolire a priori, senza una qualsivoglia perizia in mano (se non quella delle aziende stesse che hanno partecipato al bando) e senza conoscere le cause del crollo. E' stato fatto presente come il viadotto, a fronte di innegabili problemi legati alla scarsa manutenzione, abbia dato in questi quattro mesi segni di grande robustezza strutturale: un sistema bilanciato a cui mancano un pilone e 240 metri di piano stradale che non si è neppure mosso.
In extrema ratio verrà inoltrato un ricorso alla Corte dei Conti per danno erariale, in quanto il viadotto è dello Stato, non di Autostrade, la quale ahimè molto probabilmente non solo non pagherà nulla ma anzi chiederà i danni per essere stata estromessa in maniera probabilmente illecita, in assenza cioè di prove, dai lavori di ricostruzione.
Quanto alle cause del disastro certamente - ed è stato ripetuto più volte - non possono essere imputate agli stralli, poiché, qualora profondamente ammalorati, si sarebbero dovuti sfibrare al punto da creare una deformazione del piano stradale chiaramente visibile. Una deformazione indice, in quel caso sì, di un crollo imminente. Nulla di tutto questo come ben sappiamo si è palesato agli occhi degli automobilisti.
Il prof. si è detto disponibile anche ad azioni di piazza, per chiedere un confronto democratico e trasparente sulle soluzioni scelte e le decisioni intraprese. "Non l'ho mai fatto in vita mia - ha detto - ma ci sono momenti in cui tocca esporsi. Anche assumendosi tutti i rischi del caso"
Qui l'intervista al Prof. Siviero
Grazie a tutti
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Siviero è un grande :clap:
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ponte laterale
ponte
maps
pilastri "protetti" dal cemento, a bagnomaria (è un lago artificiale e il livello sale e scende)
L'avevo percorso almeno 15 anni fa in moto con gli amici, e a starci sopra per fare le foto metteca i brivi: oscillava ad ogni buca
Ponte con divieto di transito, ovviamente ignorato. ci passano macchine, trattori e ovviamente greggi
ci sono ripassato (per sbaglio) a luglio scorso, ed è ancora li
Chiaramente non sono le stesse proporzioni, ma neanche la manutenzione che in questo caso è ZERO
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ish bor ha scritto: non mi ci fate mettere più mano che ne ho la nausea :zombie: :zombie: :zombie:
..si sta ancora caricando
NON condivido assolutamente la citazione finale di ALTRI blog/forum diversi da questo
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ma io da lì ho recuperato molti dati e molto materiale. Li ho solo messi insieme in un video
non mi sembra corretto non citare le fonti
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E’ noto da parecchio tempo che i tiranti principali NON sono stati iniettati; del resto è sufficiente guardare, tra le macerie, i tiranti che escono dalla cima d’antenna (quasi) perfettamente puliti per capire che non erano a contatto con il cls
www.ilsecoloxix.it/p/genova/2018/09/15/A...ralli_rispetto.shtml
www.affaritaliani.it/blog/zoom/ponte-mor...progetto-560660.html
Ne avevo anche parlato a pag 31, # 22656, mettendo anche delle immagini e osservando che la MANCATA iniezione “manda a quel paese il famoso sistema omogeneizzato di Morandi in cui avviene la coazione fra cls e acciaio. Qui non c’è nulla di tutto ciò: acciaio e cls sono 2 sistemi indipendenti.
Peggio di così Condotte non poteva lavorare su pila 9 mentre pila 11 era effettivamente un sistema omogeneizzato”.
Le mancate “riprese di getto” delle antenne sono l’altro enorme ed evidente errore costruttivo: invece di avere 4 monoliti di 90 metri, hai una serie di mattoncini Lego di 15-20 metri l’uno, messi uno sull’altro, che si comportano da cerniere in corrispondenza alle superfici di contatto dei singoli getti successivi di cui NON è stata assicurata la continuità
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Aigor ha scritto: Cito dall'articolo postato da Corrado (Sole 24ore) :
Però non sono stati trovati segni di loro rotture fragili e, anzi, è stata registrata un’altissima resistenza meccanica. In altre parole, se i cavi si sono rotti, non sarebbe stato perché hanno ceduto (magari per corrosione), ma solo perché sarebbero stati sottoposti a uno stress eccezionale come quello dovuto al cedimento di un’altra parte strutturale del viadotto.
Ma va?
PS: ogni tanto qualche piccola soddisfazione arriva...
Ma voi avete letto la relazione IN TEDESCO oppure vi fidate dei gossip giornalistici ???
C’è qualche incongruenza: l’alto idrogeno e la corrosione possono portare ad una rottura fragile ma, in questo caso è più probabile, come rottura naturale, la fatica con le cricche provocate dalla corrosione.
Tornando al tipo di rottura e al mio post #22656 mi ero già chiesto e avevo chiesto a voi CHE TIPO DI ROTTURA potrebbe essere quella riportata in questa foto che, certamente, non è dovuta ad alcun mezzo usato nella rimozione delle macerie.
Io non lo capisco.
E’ uno dei miei indizi sospetti …….
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- CharlieMike
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Ringrazio Ocirne per questo post e per l'intervista all'ing. Siviero.
Ritiro quanto ho detto prima.
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Il ponte lo rifà Fincantieri (probabilmente a Palermo) con il progetto di Piano
Non l'avrebbe mai detto nessuno !!
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ish bor ha scritto: @fzappa
ma io da lì ho recuperato molti dati e molto materiale. Li ho solo messi insieme in un video
non mi sembra corretto non citare le fonti
Non so proprio cosa tu possa aver recuperato che non trovi tranquillamente anche qui
Allora dovresti citare tutti gli articoli e i video che tutti abbiamo visto
Se quelle sono "fonti", per me, abbiamo già perso un bel pezzo di credibilità
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3aaa ha scritto: Il lavoro fatto da Ish Bor di analisi dei video è sicuramente encomiabile e sintetizza egregiamente quanto in questo Forum avete evidenziato. Però, oltre ai "complotti", potrebbero esserci altre ragioni per spiegare i tagli. Penso a ragioni di privacy nei confronti di vittime eventualmente riconoscibili, oppure a ragioni di riservatezza investigativa. Se io fossi investigatore e disponessi di un video che mi facesse capire la cinematica del crollo (e cioè il "come" sia avvenuto e comunque non la dinamica, che sarebbe il "perché") non credo che lo renderei disponibile all'esame delle parti che sono sotto indagine. Prima mi farei un'idea precisa sia del "come" e poi del "perché", e poi ne parliamo anche con gli indagati. Penso al video "secretato": a meno che non faccia vedere un TIR stamparsi contro uno strallo, anche questo video al più farà vedere il "come", per il "perché" le risposte andranno cercate altrove.
- I ragazzini, tutti minorenni, che si massacrano calpestandosi in discoteca
- L'analogo massacro di Piazza S.Carlo a Torino
- La cisterna che esplode a Bologna
…………….
Per tutti costoro non vale la privacy, neppure per i minorenni, e la riservatezza investigativa ???
No, per me, non regge, non credo proprio sia questo il motivo
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