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Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali
Nessun'ironia.
Magari posso essere giocoso, ma non perculante.
incredulo ha scritto:
Sì.
Perfetto.
Lo Spirito non è mio nè tuo.
Iperperfetto
Lo Spirito può essere definito in tanti modi, Rol lo definiva Spirito intelligente piuttosto di Grande Spirito con la definizione dei nativi americani, ma è qualcosa che va oltre le definizioni e la soggettività personale.
Ultraperfetto
E dove avrei mai affermato uno stronzata simile? :laugh:
Quindi non siamo più tutti UNITI nella vita con la V maiuscola.
Beh. Deciditi.
Potevi metterci anche bla, bla, bla, bla, pizza e fichi.
Proprio di "bla, bla, bla, e pizza e fichi trattasi" e son contento di non averli fatti io questi discorsi :poke:
Bingo!!!
Aspetto un attimo ad entusiasmarmi.
Non è assolutamente importante fare bene o male le cose per lo Spirito.
:sun: un po' d'acqua calda sul mio caldo cuore, a me sta bene ... ma .... :poke:
La differenza fra farle "bene" o farle "male" sta solo nella qualità della gratificazione interiore personale, ovvero nella qualità di vita delle vite individuali.
IPERULTRAPERFETTO.
Parole che adoro sentirle proferire.
Neanche JUNG poteva esprimerle meglio in questo contesto :sun:
Voce del Sito per qualità discorsiva
Se le fai bene, se le fai in Armonia con lo Spirito, le sensazioni e le gratificazioni interiori dell'Essere sono amplificate, sono talmente elevate fino ad arrivare a vette divine di soddisfazione interiore permanenti.
... sapevo che non dovevo entusiasmarmi
Apposto siamo, se le faccio in armonia quindi.
Così come lo stai intendendo.
Cioè se comunque: non sono io, perché - chi è in realtà "io"? (ricordi cosa dicevi/domandavi?) e quindi: mi assoggetto.
SCHEMINO
1) Assoggetto = Dipendere
2) Dipendere = marionetta (magari cambiando i termini e li mettiamo un po' infantili. Così che chiamiamo col loro nome le cose)
3) Marionetta = No libero arbitrio
EPILOGO
4) No libero arbitrio = me ne sbatto di una tale spiritualità
Non a caso si parla di "estasi mistiche".
E chi dice niente?
Dove si firma?
Se viceversa le fai male, godi tantissimo lo stesso, ma questo avviene solo per un breve tempo, solo temporaneamente, poi quelle gratificazioni così forti, passano nel dimenticatoio.
E' Il farle "bene" o il farle "male" che dipende anche dalla propria scelta personale.
Ma non sono io a farle. Non c'è nessun io. Non c'è nessuna personalità. Non c'è reale libera scelta. Quindi?
Il farle in Armonia o il farle "di forza" dipende solo da una scelta individuale e personale.
STOCAZZO (si legge ben così? si vede? ... beh, lo ammetto, qui sono stato un po' ironico :fedora: )
Tradotto:
- Una scelta che è un'opzione; che non è realmente libera; e che se vuole l'armonia deve assoggettarsi.
Ed è lì che si sviluppa il "libero arbitrio".
Questa si chiama contorsione logica.
Allo Spirito non gli frega una beneamata minchia se le cose vengono fatte "bene" o vengono fatte "male".
MI STA BENISSIMO MA CHIAMATELO COL SUO NOME
RESPONSABILITA' - ZERO
VALORE DEL PERCORSO - ZERO
AMORE - ZERO
CORAGGIO - ZERO
Se vuoi cambiare ZERO con ILLUSIONE, va bene lo stesso
Che sia l'illusione più conveniente, anche può starmi bene.
Tale rimane.
Lui continua a sussurrare in eterno, sta a noi sintonizzarci su quelle frequenze se vogliamo vivere in pienezza.
Lo Spirito non giudica, Lui è eternamente lì che ci indica la Via, lo Spirito ama e basta e continua in eterno a darci le indicazioni utili per fare l'esperienza.
Sta a noi sintonizzarci sulla Sua lunghezza d'onda, sta a noi fare le cose fatte "bene" accettando le Sue indicazioni.
Viceversa sono cazzi tuoi, figurati....
ESATTAMENTE
Quindi la domanda di Invisibile e le considerazioni di Invisibile, se Invisibile è d'accordo con quanto sostieni, stanno a dire che non ci sono meriti né responsabilità. Il concetto è semplicemente di speculazione. In questo caso spirituale. Sai che cazzo me ne frega a me di speculare?
Anche lo Spirito per molti non esiste Calvero.
Invece esiste, così come esistiamo noi.
Che significa? La mia argomentazione era a confutare un modo di argomentare. E cioè che nel momento che si volesse fare appello a queste modalità discorsive e cioè, in caso, a volte: dire che le cose stanno così e basta; liberandoci da ogni logica e buonsenso, ogni verità può annullarne un'altra.
Bada che a me starebbe bene. Lo dico senza sarcasmo. Non ho problemi ad accettare qualsiasi verità. Ma in questo contesto, allora, scordati che abbia senso un Topic del genere e di poterlo difendere come congruo o in linea con ciò che si propone di essere.
Ma siccome per me questo Topic ha senso ed è importante, semplicemente io continuo a ravvisare che a un determinato stadio del discorso/percorso, rode qualcosa, e non si è capaci, non so perché, di chiamare le cose col loro nome.
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Sorry, non ho possibilità
[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
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Se tu decidi di fare il caffè blu (e poi non berlo, così tanto per vedere come è a guardarlo o per fare uno scherzo ad un amico), lo Spirito ti guida a "fare bene il caffè blu".
Se lo Spirito ti guida "semplicemente" a fare bene quello che vuoi, uno come fa a capire se ciò che fa è in Armonia con l'universo o no?
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Lo scopo?
Lo scopo è quello di esprimere la Verità in ogni dibattito, sia si parli di Spiritualità o di altro.
Che difficile comunicare ed esser precisi attraverso scambi su un forum. :angry:
Lo scopo a cui mi riferivo non era il tuo, ma della filosofia che ci comunichi.
Ognuno di noi, vive cicli di vita ricorrenti, della durata di 7 anni ciascuno.
Interessante.
Quindi io non mi preoccupo se queste mie parole sono o saranno bit sprecati, sarà lo Spirito a decidere se queste mie parole saranno utili o meno a qualcuno.
Be se c'è un lettore sicuramente non sono ininfluenti, sono del parere che sempre qualcosa lasciano, poi non è detto che portino a quello che magari tu auspichi, ma di certo chiunque anche inconsciamente, anche per un secondo avrà modo di riflettere.
Sottomettersi a qualcun altro, per l'orgoglios EGO, è di una difficoltà titanica.
Non sono sicuro di esser riuscito a esprimermi nel modo corretto, potresti aver frainteso.
Il mio non è affatto EGO, sebbene alle non nego di avere di tanto in tanto una certa presunzione e il mio bel caratterino. Ma non ho mai avuto problemi a tirarmi indietro, a fare il passo indietro, a chiedere scusa. Mettere la faccia e io la metto sempre, significa proprio riconoscere di aver sbagliato. Non amo prender per il culo, e soprattutto non amo prender per culo me stesso.
E tanto meno non è la sottomissione il punto. Anzi a dirla tutta, come si sarà intuito e come avrò spiegato, forse male, io non credo affatto al libero arbitrio, il mio discorso era tutto l'opposto della non volersi sottomettere. Io ritengo siamo destinati, è inevitabile ogni nostra azione, non è questione di volersi sottomettere, è soltanto questione di accettarlo o illudersi di esser liberi.
E di certo non lo sento come un sacrificio. Anzi il sacrificio non è proprio il concetto che appartiene a questa cosa, stiamo appunto parlando di ESSERE.
Cristo si è incarnato nell'uomo Gesù, quell'uomo che ha compiuto le azioni necessarie per fare entrare la Verità nel mondo.
ecc...
Questo non è lo scopo della Verità, questo può essere lo scopo di un altra entità che non è la Verità. L'IO che tu definisci IMMUTABILE, come fa ad essere immutabile se è mutato, visto che dal quale sono nati gli altri Io? E se l'Immutabile si è mosso, avrà avuto uno scopo, il verbo, la battaglia del regno ecc, non è proprio una cosa logicamente possibile, è un non senso. Come dire divido per 0. Non significa proprio niente. Il tutto, la volontà non se ne fa un caiser di regni, di Io e tizio ed ego.
Esempio se P.K. sogna, indipendente dal fatto che ci sia una volontà, un conscio, un inconscio che mi spinge farlo, il succo è che anche le battaglie dei miei pensieri hanno modo di esistere soltanto nella forma in cui IO decido di materializzarle, per quanto possano influenzarmi, ma esistono solo nella mia mente, non possono usurparmi.
Non prenderlo lettera l'esempio, non trovo facile spiegarmi a parole.
Noi siamo guidati, da un'entità in noi di cui non siamo consapevoli
Pensa alla libertà assoluta di poter esprimere la Verità.
Guidati e libertà sono proprio due concetti che non si possono associare.
Difatti io parlavo di accettare, prender consapevolezza del fatto che siamo proprio guidati e che non vi è verso di sfuggirne, ma non occorre neanche sfuggirne, non abbiamo noi la volontà, non è di questo mondo, di questo livello, e non lo è neanche di quello spirituale, la libertà è solo una e unica, e solo chi ha deciso di muoversi può averla.
La nostra fortuna invece è proprio il non conoscere la Verità, è quello che ci rende "liberi", liberi di muoverci in un recinto, come lo sono i sogni nella nostra mente mentre dormiamo. Conoscere la Verità, equivale a perdere ogni scopo, è l'immobilismo. Tutto il contrario della vita.
Voler vivere significa proprio voler morire, e se la nostra "coscienza", anima, spirito, insomma quella cosa che qualcuno suppone esserci oltre un cervello e dei neuroni e la carne, be questa cosa sperimenta la vita proprio grazie all'inganno, alla non coscienza della Verità
Te lo puoi permettere tu P.K.89, oppure sei costretto a vivacchiare in un mondo di bugie per paura?
La paura è la vera cosa che distingue la materia inerte da quella cosciente. Se non l'avessi sarei morto probabilmente pochi attimi dopo. La paura è collegata strettamente alla vita. Si ha paura di ciò di cui non si conosce e nell'istante in cui non avrò più paura sarò morto.
Attenzione non sono terrorizzato dalla morte, si intende, anzi... mi da piacere il fatto che prima o poi soggiunga, e non mi frega sapere quando, perchè tanto è inevitabile, pertanto meglio non sprecare tempo a pensare ad una cosa che arriverà.
E si sono costretto a vivacchiare, e a seconda delle circostanze posso più o meno esprimermi "liberamente". Ma mi fa girare le palle, perder il tempo della mia vita limitata, a dover combattere con chi vuole il controllo sull'altro e su me. Perchè ho tante cazzo di cose che vorrei sperimentare, invece devo stare a pensare a come difendermi.
Quì ci sarebbe da continuare la riflessione ma non è il caso, la lancio solo lì. Alle volte ho il serio sospetto che chi ha impostato, voluto la piramide, ha il tempo della sua vita non umano.
Dio è considerato il motore immobile dell'Universo secondo il pensiero Aristotelico, questo concetto permette di avvicinarsi a ciò che intendo.
Molto interessante, non so forse dovrei studiarmelo, trovo sia molto vicino al mio pensiero. Poi evidentemente almeno noi due ne abbiamo tratto conclusioni differenti.
Sono così curioso e appassionato di tutto che non ho mai tempo di studiarmi quel che hanno pensato gli altri in modo approfondito.
Il tempo scorre e ho da fare le MIE esperienze, e anzi il bello è proprio scoprire da te. :ok:
La pura consapevolezza di ESSERE e basta, l'IO SONO puro, una gioia infinita di libertà che parte dal profondo di noi stessi.
Se non l'hai mai provata, è inutile che tenti di spiegartela, sarebbe tempo perso.
Certo che l'ho provata :ok: :chyea:
E di fatti mi fa girare il cazzo dovermi difendere dal potere perchè mi toglie tempo dal poter concentrarmi su questi aspetti.
Uno dei più grossi freni, è che io amo anche stare con gli altri oltre che con un animale, con un fiore o tra le montagne o ancor più il mare. L'esperienza con le altre altre persone è anch'essa fantastica, quando riesci a stabilire il vero contatto si intende, tipo raggiungere un affinità intellettiva, ti sembra di avere gli stessi pensieri, o in una coppia ad esempio quando nell'atto amoroso c'è molto coinvolgimento. Sono esperienze che trovo fantastiche. Ma sebbene in qualche modo andare a contemplare il mare non è così difficile, trovare un altra persona con cui aprirsi per poi unirsi profondamente è un impresa mica da poco. Proprio perchè a qualcuno evidentemente fa comodo rendere la gente dei cerebrolesi.
Spero di averti risposto approfonditamente, di meglio non posso fare.
Pensaci, anche a lungo se vuoi, parlarne ancora non è necessario.
Grazie e ciao
Sempre un piacere lo scambio tra noi.
Imparo a conoscermi meglio. Ad esempio nel mentre che ti scrivevo, ho riflettuto sul fatto che non amo particolarmente studiare il pensiero dei morti ( Aristotelico) perchè poi mi manca la possibilità di interagire. Mi manca la parte che più mi piace creare il contatto, un empatia. E' come vedere un tramonto su una cartolina... manca qualcosa. :wave:
Per questo ti ho detto in passato che sarebbe stato bello parlarne di persona.
A presto
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Grazie del bel post che hai scritto, hai espresso te stesso ad un buon livello di profondità ed è sempre molto gratificante riuscire a raggiungere questi livelli di comunicazione, specialmente su di un forum usando uno strumento limitato come un impersonale computer, senza un tono di voce, senza una gestualità, senza un ritmo di espressione, senza guardarsi negli occhi. :sun:
Solo un breve appunto, per me molto importante.
Conoscere la Verità, equivale a perdere ogni scopo, è l'immobilismo.
Tutto il contrario della vita.
Qui sbagli, ma solo in parte
Conoscere la Verità, acquieta la mente di superficie e la depotenzia, conoscere la Verità costringe la consapevolezza individuale a dimorare in profondità eliminando il frenetico dialogo continuo interiore che mantiene in vita la mente superficiale.
Conoscere la Verità significa accettazione, significa provare la Pace della mente, ovvero raggiungere lo scopo della meditazione.
Niente a che fare con l'immobilismo e con ciò che adesso consideri vita.
Risvegliarsi significa VIVERE pienamente.
Questo è il significato misterico della Resurrezione evidenziato dall'azione del Cristo.
Resurrezione, Risveglio, chiamalo come vuoi, non è il contrario della Vita come credi tu, ma è proprio l'opposto.
Muore il Sè inferiore e si sveglia il Sè superiore, quello Spirituale ed immortale.
Per questo sbagli, ma solo in parte, come ho scritto prima.
Perchè qualcosa che muore in noi c'è sul serio nel momento in cui si conosce la Verità ed è proprio quel "qualcosa" che resiste e lotta per non morire.
E' quel "qualcosa" che lotta nel nostro interno per evitare di soccombere alla Verità.
Ma una volta che quel "qualcosa" è morto, qualcos'altro prende il suo posto, qualcosa che giace addormentato in noi.
Per questo motivo la Verità rende liberi.
I tuoi dubbi, del resto, sono gli stessi dubbi umani da sempre.
31 Gesù allora disse a quei Giudei che avevano creduto in lui: «Se rimanete fedeli alla mia parola, sarete davvero miei discepoli;
32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».
33 Gli risposero: «Noi siamo discendenza di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi tu dire: Diventerete liberi?»
La verità non è una notizia, ma una conquista.
Non è una nozione che si abbia ad accordare con le nozioni precedenti, ma il coraggio dell’annientamento di ogni nozione dinanzi all’atto radicale della conoscenza.
Massimo Scaligero
Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità, la Vita
Si prega Accesso a partecipare alla conversazione.
Quindi non siamo più tutti UNITI nella vita con la V maiuscola.
Beh. Deciditi.
Beh Calvero mi sembra che affermare che tutti condividiamo la Vita nello stesso istante sia molto diverso dall'affermare:
Perciò se faccio una cosa fatta bene, il merito è anche di Attivissimo?
Ti sembrano due affermazioni equivalenti?
Apposto siamo, se le faccio in armonia quindi.
Così come lo stai intendendo.
Cioè se comunque: non sono io, perché - chi è in realtà "io"? (ricordi cosa dicevi/domandavi?) e quindi: mi assoggetto.
Allora:
SCHEMINO
Il Sè inferiore, e il Sè superiore coesistono in noi.
Noi siamo esseri duali, siamo indivi-duo.
Infatti ogni tanto noi parliamo fra sè e sè.
Ci siamo fino qui?
Bene, ora mettiamoci la variabile temporale, ovvero il tempo.
Ogni seme, per diventare un albero, ha bisogno di tempo, ma quel seme è in realtà già un albero in potenza.
Quindi è nello stesso momento sia seme e sia albero, ma solo quando sarà albero si accorgerà di chi è veramente.
Così è per l'uomo.
Quindi tu sei, per te ciò che la tua consapevolezza ti permette di concepire, ma in potenza sei un essere Spirituale immortale in divenire.
Il fatto di assoggettarsi a questo, non significa dipendere da qualcuno, la tua eguaglianza ASSOGGETTARSI=DIPENDERE, è priva di consistenza.
Tu consideri lo Spirito, Dio o chiamalo come cazzo ti pare, qualcosa di altro rispetto a te, ma così non è.
Noi SIAMO anche Spirito, Dio è solo Spirito.
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incredulo ha scritto:
Beh Calvero mi sembra che affermare che tutti condividiamo la Vita nello stesso istante sia molto diverso dall'affermare:
Perciò se faccio una cosa fatta bene, il merito è anche di Attivissimo?
Ti sembrano due affermazioni equivalenti?
Assolutamente No.
Non se lette in questo momento; prese così come sono specificate adesso e messe a confronto. Ci mancherebbe.
Ma quando ti feci quella domanda, il discorso a monte che si allacciava alla mia tesi, prendeva la questione per le palle e non per i capelli.
Te mi avevi scritto che:
l'IO Calvero-Giulio o sei l'IO Spirituale che ci unisce tutti?
Sai chi sei?
Perchè siamo tutti diversi ma siamo tutti uniti nello Spirito...
Se mi domandi se so chi sono; se a coronamento di ciò che stai man mano sostenendo ci aggiungi che ci unisce ; allora la mia non è una forzatura: se faccio i tuoi 1+1+1 ecco allora che diventa un bel TRE (3) e che quindi la responsabilità di cui chiedo lumi, in sostanza è entrata nel mondo del "tutto è uno e uno è tutto". Non vedo come girarci intorno.
Quindi, l'invito che ti porto è quello di riuscire a focalizzare per bene ad esempio quando si usano termini quali UNIRE ... cosa tu INTENDI con unire - e cosa tu puoi lasciare intendere ... e, soprattutto, non hai tenuto presente per bene a quale contesto si associa, a quale problema; pensa al problema che lecitamente ho sollevato io, perché, non vorrei dire eh, però capita se ti unisci a qualcuno, può venirne fuori un figlio :cheer:
... ti pare un gioco dialettico il mio? Non penso, no?
Allora:
SCHEMINO
Adoro gli schemini :popcorn:
Il Sè inferiore, e il Sè superiore coesistono in noi.
Noi siamo esseri duali, siamo indivi-duo.
Infatti ogni tanto noi parliamo fra sè e sè.
Ci siamo fino qui?
Da Dio
Bene, ora mettiamoci la variabile temporale, ovvero il tempo.
Ogni seme, per diventare un albero, ha bisogno di tempo, ma quel seme è in realtà già un albero in potenza.
Quindi è nello stesso momento sia seme e sia albero, ma solo quando sarà albero si accorgerà di chi è veramente.
Così è per l'uomo.
Ottimo
Quindi tu sei, per te ciò che la tua consapevolezza ti permette di concepire, ma in potenza sei un essere Spirituale immortale in divenire.
Mi piace
Il fatto di assoggettarsi a questo, non significa dipendere da qualcuno, la tua eguaglianza ASSOGGETTARSI=DIPENDERE, è priva di consistenza.
Grazie al cazzo. Mi cambi esempio.
Tu consideri lo Spirito, Dio o chiamalo come cazzo ti pare, qualcosa di altro rispetto a te, ma così non è.
Noi SIAMO anche Spirito, Dio è solo Spirito.
Benissimo.
E torniamo coi piedi per Terra. Perché io so che tu sai, che stare coi piedi per terra non significa escludere la spiritualità. Ma intendo dire di evitare tutto ciò che può divenire spocchiosamente intellettuale.
Il punto era sapere come e quando si fa una cosa fatta bene o meno. Ricordi?
Secondo quello che mi stai dicendo allora noi siamo Dio o siamo spirito. Tu dici: - anche.
______________________
Io dico che una cosa fatta bene per me è solo istintiva, e mi si contesta che non può essere solo istintiva.
Sticazzi.
Eppure - da quello che si sta sostenendo e si evince, ecco che fare le cose fatte bene significa connettersi a Dio o allo Spirito.
Ma se è così come dite, allora non sto facendo più solo una scelta personale perché se poi verrò guidato da quello spirito, la mia scelta al limite è quella di allungare la mano ed essere "presi" "unirsi" quindi essere guidati...
Ebbene.
Quello che state discendo è che la scelta personale in realtà non esiste. A me sta bene.
Però non vi sta bene ammetterlo. Non so più che cosa dire.
Allora ha ragione PK89, cazzo.
Voi chiamate "scelta personale" quello che probabilmente è comunque un destino, o chiamalo come vuoi.
Mi spiace, credo nell'armonia, ma non credo che questa armonia possa essere considerata nel libero arbitrio, così come intendete considerarla.
La tua metafora dell'albero è comunque a dirmi quello che sostengo. Però non ti va bene. L'albero segue il suo destino e se non si allunga verso il cielo, non prenderà la luce che gli serve e si secca. Mi sta bene.
Sai benissimo che le metafore le trovo importantissime, ovviamente devono essere man mano sempre più attinenti al problema. Un uomo non è un albero e l'albero non deve decidere se ascoltare Ligabue o amare i suoi bambini. Per dire la prima tra miliardi di cose. Significherà qualcosa, no? Cioè, tu, prova pensa. Cioè, vuoi mettere scegliere di ascoltare Ligabue invece che giocare coi propri figli, eppure accade. Poi dice che non esiste Belzebù.
Detto questo
Quindi si conferma ancora di più che il problema che ho sollevato è cruciale.
A) La natura ha dato all'albero la possibilità di essere sé stesso senza che esso potesse porsi in dubbio.
La natura ha dato l'uomo la possibilità di porsi dei dubbi e di essere responsabile delle sue azioni, sì o no?
BENE
Se questi dubbi io li vedo imprigionati in un falso libero arbitrio, non è per dispetto che li vedo tali, cazzarola:
UNO) la metafora con l'albero e il seme, non possono che coincidere fino ad un certo punto e..
DUE) il tutto ritorna a un discorso di speculazione. Cioè: io starò bene solo se mi lascerò alla guida del grande spirito.
Nessun problema. Questa è la vita? L'accetto. Ma non vedo libero arbitrio.
Dirò di più. Di principio, non vedo differenza tra me e una cozza su uno scoglio.
Se non che posso godermela più di una cozza. Questo sì.
BENE
Allora l'epicureismo è la Verità, senza se e senza ma.
Lo so che puoi esserti rotto.
Al limite si può tentare un'estrema sintesi, ma la vedo dura :matrix:
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Però bisogna avere una promozione che ti permetta di utilizzare il traffico internet senza patemi :offended:
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Eliminando la mente e le sue percezioni come ho fatto prima, dalla tua risposta rimarrebbe "nella realtà", e io concordo. Ma "dove" nella realtà?
Quel "dove" è la cosa interessante
:matrix:
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Quindi, l'invito che ti porto è quello di riuscire a focalizzare per bene ad esempio quando si usano termini quali UNIRE ... cosa tu INTENDI con unire - e cosa tu puoi lasciare intendere ... e, soprattutto, non hai tenuto presente per bene a quale contesto si associa, a quale problema; pensa al problema che lecitamente ho sollevato io, perché, non vorrei dire eh, però capita se ti unisci a qualcuno, può venirne fuori un figlio :cheer:
... ti pare un gioco dialettico il mio? Non penso, no?
Tutti noi siamo uniti da qualcosa che condividiamo, sia io sia te e sia Attivissimo.
Sia io sia te e sia Attivissimo condividiamo la Vita, che ci anima e ci attraversa tutti e tre nello stesso momento, qui e ora.
La Vita ci unisce, l'individualità ci separa.
Ma se la tua individualità compie scelte "fatte bene", col cazzo che è anche merito di Attivissimo, lui pensa per lui, non ti pare? :wink:
Tu puoi anche decidere di non interagire mai con Attivissimo durante la tua vita ignorandolo completamente, per cui, anche se la Vita ti unisce a lui, lui per te non smuove nulla, lui per te non esiste.
E torniamo coi piedi per Terra. Perché io so che tu sai, che stare coi piedi per terra non significa escludere la spiritualità. Ma intendo dire di evitare tutto ciò che può divenire spocchiosamente intellettuale.
Il punto era sapere come e quando si fa una cosa fatta bene o meno. Ricordi?
Altolà, io ho specificato altre cose e non sono intervenuto su questo aspetto preciso della discussione e te l'ho anche scritto.
Vi ho anche invitato a proseguire nel vostro dibattito, per cui su questo aspetto specifico, ho solo espresso un pensiero di passaggio funzionale a quello che volevo mettere in risalto, ma non era il punto focale del mio scrivere.
Voi chiamate "scelta personale" quello che probabilmente è comunque un destino, o chiamalo come vuoi.
Mi spiace, credo nell'armonia, ma non credo che questa armonia possa essere considerata nel libero arbitrio, così come intendete considerarla.
La tua metafora dell'albero è comunque a dirmi quello che sostengo. Però non ti va bene. L'albero segue il suo destino e se non si allunga verso il cielo, non prenderà la luce che gli serve e si secca. Mi sta bene.
Sai benissimo che le metafore le trovo importantissime, ovviamente devono essere man mano sempre più attinenti al problema. Un uomo non è un albero e l'albero non deve decidere se ascoltare Ligabue o amare i suoi bambini. Per dire la prima tra miliardi di cose. Significherà qualcosa, no? Cioè, tu, prova pensa. Cioè, vuoi mettere scegliere di ascoltare Ligabue invece che giocare coi propri figli, eppure accade. Poi dice che non esiste Belzebù.
Infatti l'uomo non è un albero.
Un albero segue solo l'istinto, l'uomo può scegliere fra l'istinto ed il suo capriccio personale sostituendosi alla Vita.
Il suo libero arbitrio è totale.
Se segue l'istinto segue la Vita, ma può anche scegliere di non seguirlo.
Dove vedi l'imposizione?
Non lo vuoi seguire?
Nessuno ti impedisce di seguirlo per forza.
Se questi dubbi io li vedo imprigionati in un falso libero arbitrio, non è per dispetto che li vedo tali, cazzarola:
Ok, ci sta Calvero.
Tu ritieni che non sia un vero libero arbitrio perchè decidendo di andare contro la Vita faremmo le cose fatte "male" e quindi siamo obbligati per forza a seguire la direzione naturale.
Invece sbagli.
Ci sono molti uomini che vanno contro la Vita e lo fanno in piena consapevolezza esercitando appieno il loro libero arbitrio.
Anche tu puoi farlo, se non lo fai è perchè non lo vuoi fare.
Sei tu che decidi.
Nessun problema. Questa è la vita? L'accetto. Ma non vedo libero arbitrio.
Dirò di più. Di principio, non vedo differenza tra me e una cozza su uno scoglio.
Se non che posso godermela più di una cozza. Questo sì.
Ti sembra poco cogliere questo frutto di consapevolezza per un uomo?
Preferiresti essere una cozza? :pint:
Però bisogna avere una promozione che ti permetta di utilizzare il traffico internet senza patemi :offended:
Va bene vecio, quando potrai lo vedrai....
Ciao
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@Invisibile:
Se tu decidi di fare il caffè blu (e poi non berlo, così tanto per vedere come è a guardarlo o per fare uno scherzo ad un amico), lo Spirito ti guida a "fare bene il caffè blu".
Se lo Spirito ti guida "semplicemente" a fare bene quello che vuoi, uno come fa a capire se ciò che fa è in Armonia con l'universo o no?
Edit: mettiamo che fare il "caffè blu solo per fare uno scherzo ad un amico", non sia naturale. E' possibile che lo Spirito ti guidi a farlo bene? Mica può solo aderire alla Realtà? O può anche guidarti a fare "bene" qualcosa di disarmonico? Sbaglio, o "fatto bene", significava "seguire la Natura"?
Grazie.
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Un neonato che si fa male se ne accorge che si è fatto male, lo sappiamo dalle sue espressioni (pianto per esempio), e sappiamo anche che non è possibile che stia pensando mi sono fatto male, perché ancora non conosce nemmeno una lettera dell'alfabeto.
Mah...se una cosa è piccante...amara...o dolce pur non conoscendo il lessico il bambino sa bene la differenza! Freddo caldo...eccetera...
...io mentre penso sono in grado di "osservarmi" pensare...ci sono cose contemporanee e velocissime, mi capita pure nel sogno...ma diventa un ginepraio spiegare cosa è Razionalità Istinto Sentimento che agiscono contemporaneamente...figurati se ricomincio a parlar di tante anime...vecchi discorsi del vecchio sito...
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Parlar di spirito è talmente ambiguo...che si rischia di essere fraintesi...
Leggevo gli scambi e stavo riflettendo su diversi punti:
www.ilfattoquotidiano.it/2016/05/14/geno...-ad-harvard/2729941/
DNA sintetico oppure una forte malformazione cerebrale oppure un ibrido genetico tra un delfino e un uomo eccetera...dove si colloca sta "roba" in un contesto "religioso"..filosofico/mistico ..."tecnico/scientifico"...
Basta una lobotomia per smettere di fantasticare sul.. CHI SIAMO? Certo manca un po' la poesia....ma anche il vecchio rimbambito non è la stessa "cosa" di quando fu neonato...
Immaginatevi invece tante anime (colori diversi) che dipingono una tela e creano una "singola" identità...e poi i colori sbiadiscono nella vecchiaia...
Immaginatevi involucri che ospitano solo determinate forme (predisposizione)....Immaginatevi tante "calamite" e ognuna attira uno specifico "materiale"... (qualità) Forse l'essere umano è una schifezza simile...Se poi vogliamo complicarci la vita, potremmo fare lo stesso ragionamento (qualunque esso sia) su animali, piante, batteri e così via...
Posso capire che si possa pensare che tutto è una cosa unica...e posso pure capire che se ci differenziamo, allora NON È VERO...non è questo il punto! Questo è lo "stallo"! Emulsionare acqua e olio è relativizzato al tempo che passa...all'istante è un tutt'uno più tardi non più...e la ragione va a farsi benedire....
Slobbysta
Ante=prima Ater=buio
La speranza e la preghiera sono un chiedere...MEGLIO INVECE DARE! ...Slobbysta
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Allora ha ragione PK89, cazzo.
E certo che ho ragione ne avevi dubbi? :hammer: :hammer:
Preferiresti essere una cozza?
Io personalmente non son sicuro che sarebbe stato peggio. E non lo dico in maniera provocatoria. Ma non trovo francamente un ragione inequivocabile per preferire uomo o cozza o alberello. E francamente non mi sento poi neanche così diverso da una cozza, una differenza invece più marcata la sento ad esempio con una stella. Mi chiedo infatti se anche lei come me e la cozza vuole vivere. Perchè è lì il punto. La cozza ha certamente coscienza, in una forma chiaramente diversa da me, d'altra parta abbiamo sviluppato sensi differenti, ma lei come un batterio o come me abbiamo un istinto che ci spinge a vivere, ad essere presenti.
Non son sicuro che una pietra non abbia la stessa "cosa", credo che l'attrazione gravitazionale, o l'attrazione nucleare siano da guardare da una diversa prospettiva, in una visione più ampia pare che tutto è programmato nel medesimo modo. E' tutto mosso da attrazione e respingimento. E il tutto è una conseguenza di questo mescolarsi di energie che si attraggono e si respingono secondo certi equilibri instabili.
Per tornare a bomba sulla domanda, se ora io potessi scegliere, vorrei essere una cozza quel tanto che basta da avere l'incoscienza di alcune cose, ad esempio vorrei non avere coscienza del fatto che sono nato d'allevamento.
Però bisogna avere una promozione che ti permetta di utilizzare il traffico internet senza patemi
E poi dimmi che non è meglio essere una cozza.
Ora Calvero avrebbe la possibilità di poter permettersi di vedere quel cazzo di video, (che poi francamente secondo me centra un po pochetto con il discorso che stavate facendo), ma perchè ha coscienza del cosa significa avere la possibilità per guardarsi tutti i video che vuole, e poichè altri eventi lo hanno portato a "scegliere" che non è la vita che vuole sperimentare, ecco che il video sa che c'è e non lo può vedere.
Sti cazzi e perchè la cozza dovrebbe stare peggio? :jason:
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Dopo tutto quello che avete detto, a me sembra che la tua argomentazione è la stessa di quando parlammo di libero arbitrio e li siamo fermi.
Tu dici che (in questo caso-con questi esempi) se per "fare bene", o per "stare bene" ..... è necessario seguire lo Spirito-Armonia, allora il libero arbitrio non esiste perché tu non puoi scegliere di fare come ti pare sempre e comunque e stare bene lo stesso.
Logico, ma come ti dissi, questa affermazione non tiene conto della realtà.
La realtà è che noi viviamo in un mondo fatto in un certo modo, non nel mondo creato da noi, e questo mondo si basa su delle leggi universali delle quali la più importante (perché proprio alla base del suo funzionamento) è la legge dell'Armonia.
Ricordi "l'Armonia esiste affinché le cose possano essere separate" ?
Ecco senza l'Armonia che separa le "cose" (entità), sarebbe il caos e tu e niente e nessuno potrebbe esistere.
Inoltre in un mondo in cui esistono anche "individualità" (ad un certo livello di esistenza), niente può essere senza limiti di nessun tipo, perché altrimenti si finirebbe di nuovo nel caos ed il mondo così come è verrebbe distrutto.
Questo è valido per tutto, "cose" e facoltà, processi e rapporti tra le "cose" ed è proprio grazie a questi limiti che il mondo funziona.
Quindi non può esistere la libertà assoluta così come non può esistere il libero arbitrio assoluto.
Ma, come ha detto incredulo, in effetti noi lo abbiamo (il che è straordinario vista la realtà esposta sopra). ma viviamo comunque in questo mondo fatto in questo modo.
Quindi se decidiamo di fregarcene dell'Armonia e di fare come ci pare, possiamo farlo ma lo facciamo comunque in questo mondo, non nel mondo dei sogni e quindi il mondo ci ostacolerà-fermerà, non perché vuole ma perché le leggi che lo reggono sono quelle. E' "automatico", per così dire.
Perché credi che le teorie di Malanga e simili vanno tanto di moda?
Perché sottintendono che si può fare come ci pare sempre e comunque (tanto sono Dio e tutto è un ologramma) antico e folle desiderio dell'uomo, l'antico e folle desiderio dell'uomo che lo ha sempre portato al disastro.
Non piace che in questo mondo le cose abbiano dei limiti? Allora è necessario crearne uno che non li abbia..
Come si fa? Nessuno lo sa e la logica ci dice che non è possibile se non nel caso che in questo "nuovo mondo" esisto solo io e nient'altro.
Suona familiare? Certo che si! E' proprio la visione che ogni ego ha della vita
Ciao
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Franco893 ha scritto: Eliminando la mente e le sue percezioni come ho fatto prima, dalla tua risposta rimarrebbe "nella realtà", e io concordo. Ma "dove" nella realtà?
Quel "dove" è la cosa interessante
::
E si che è quella la cosa interessante, lo so :cool:
Ma cosa rispondi?
Non dvi rispondere "bene" o "esattamente", anche perché qui siamo sui massimi sistemi ed è tutto discutibile.
Dove esistono le "cose"?
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incredulo ha scritto: La Vita ci unisce, l'individualità ci separa.
Devi spiegarmi cosa intendi con individualità, quando, se ogni 3X2 mi - porti ragionamenti (ottimi) che discutono l'io in tutta la sua effimera formula ingannevole.
Altolà, io ho specificato altre cose e non sono intervenuto su questo aspetto preciso della discussione e te l'ho anche scritto.
Hai ragione :sun:
Infatti l'uomo non è un albero.
Un albero segue solo l'istinto, l'uomo può scegliere fra l'istinto ed il suo capriccio personale sostituendosi alla Vita.
Il suo libero arbitrio è totale.
Se segue l'istinto segue la Vita, ma può anche scegliere di non seguirlo.
Dove vedi l'imposizione?
Intanto devi ammettere che la metafora era valevole fino a un certo punto. Non mi basta che dici che l'uomo "è ovvio che sia diverso". Un conto è una metafora sbagliata e un conto una metafora giusta fino a un certo punto. Mica è un vezzo il mio. Serve a comprendere i livelli del discorso.
Poi, stai utilizzando un sofisma:
- lì, dove hai dato per scontato che il sostituirsi alla Vita sia un capriccio, prima ancora di rendere chiaro un discorso che deve dirmi dove la Vita stessa non sia un capriccio. Nel senso che se le parti in gioco non assumono una dimostrata indipendenza, stiamo parlando di un'illusione, inerente soprattutto al discorso se parliamo di "cosa fatta bene e/o cosa fatta male".
Non lo vuoi seguire?
Nessuno ti impedisce di seguirlo per forza.
Ti rispondo meglio dopo
Ok, ci sta Calvero.
Tu ritieni che non sia un vero libero arbitrio perchè decidendo di andare contro la Vita faremmo le cose fatte "male" e quindi siamo obbligati per forza a seguire la direzione naturale.
Invece sbagli.
Ci sono molti uomini che vanno contro la Vita e lo fanno in piena consapevolezza esercitando appieno il loro libero arbitrio.
Anche tu puoi farlo, se non lo fai è perchè non lo vuoi fare.
Sei tu che decidi.
Eh no ragazzo mio.
Certo che sono io che lo decido, ma non è questo il problema che tenevo e tengo a risolvere.
Seguimi, perché sono serio.
La vita punta al benessere. Tutti vogliono stare bene e godere della vita. Persino il masochista che si fa dare calci nei coglioni dalla dama del castello a cui piace fare solo quello, prova piacere e lo fa perché lo soddisfa. Fosse che non esista Dio, fosse che esista, anche nella realtà più cinica, la Vita in sé mira ad essere vissuta il più a lungo possibile e il meglio possibile. Anche chi è triste ed è di natura malinconico, lo è in ragione di sentire in sé il bisogno di felicità e serenità.
Da qui si deduce che anche su di un piano prettamente materialista o cinico o determinista o meccanicista, comunque la vita, fosse vera anche la cazzata dell'evoluzione di Darwin il prezzolato, comunque mira al meglio e, a seconda delle creature, alla felicità, al benessere, alla serenità, alla soddisfazione.
Questo cosa dice?
Bene, ti dico bene cosa dice.
Dice che a prescindere, nell'esistenza o nel creato, nel mondo fenomenico della vita, si può serenamente sostenere - sempre a prescindere, che da qualsiasi posizione filosofica intellettuale spirituale materialista o spiritualista, COMUNQUE tutti:
- non solo vogliono la stessa cosa, ma sono portati a volerla questa cosa, poiché indotta; indotta dal protocollo della preservazione della specie. La vogliono anche gli esseri più lontani dalla nostra realtà di esseri umani. Cani compresi. Neanche la medusa più stupida vuole morire anzitempo. Anche la cozza si aggrappa alla roccia come un bambino alla mamma.
Se andare contro la Vita è un male ed è contro l'armonia e io non sono una pianta, beh ... allora sto semplicemente facendo quello che DEVO fare. Tutto quello che sta in mezzo è solo un modo per giocare al gioco dell'oca invece che a risiko o a stregacomandacolor.
C'è una forte incongruenza in tutta questa storia. C'è qualcosa di profondo che non torna. Poiché non c'è niente di realmente armonioso in una decisione, e dove - nel momento che l'abbraccio - mi annullo.
Ma un conto è annullare l'ego e un conto è non avere libero arbitrio: perché forse non ti rendi conto, ma quello che SINORA stai e state sostenendo è che solo andando contro la vita c'è probabilmente una libera volontà e un libero arbitrio.
Ti sembra poco cogliere questo frutto di consapevolezza per un uomo?
Non ti sto dicendo che mi sembra poco. Anzi, ritengo che sia moltissimo.
Ma questo moltissimo è incongruente con tutto quello che sostiene anche Invisibile. Non solo Te.
Poiché tutto quello che c'è oltre la cozza:
- quando hai eliminato l'ego;
- quando porti l'io al suo punto fermo;
- quando lo spirito diviene guida e tu non sei;
- quando tutto il piacere è legato fondamentalmente ad atti di piacere;
- quello che state dicendo, alla fine di questo immenso panegirico, è che quando ho raggiunto il nirvana, finalmente sono diventato ...
... una cozza.
Preferiresti essere una cozza? :pint:
La giusta domanda è:
- ho libero arbitrio rispetto a una cozza?
Questa è la domanda.
E la risposta è quella che mi dirà se il fare una cosa fatta bene, non sia solo un gioco di parole.
[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
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invisibile ha scritto: @Calvero
Dopo tutto quello che avete detto, a me sembra che la tua argomentazione è la stessa di quando parlammo di libero arbitrio e li siamo fermi.
Hai ragione.
Ma credimi. Se quando ti avevo detto l'istinto, la discussione si fosse fermata a ragionare su quello, non sarei giunto a dover prendere in considerazione il fattore spirito. Mi sarei fermato lì.
Quindi direi che possiamo fermarla qui, che non voglio rovinare lo svolgimento del Topic.
Magari un giorno apriamo un Topic sul libero arbitrio.
[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
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Se decidi di fare in Armonia lo Spirito ti guida perché hai deciso di contruibire alla Vita e all'esistenza.
Se decidi di fare in disarmonia non ti guida, perché non stai contribuendo alla Vita e all'esistenza.
Perché lo Spirito esiste proprio per guidare le "cose" nel loro percorso, che è crescita e quindi Vita, che per noi significa consapevolezza e conoscenza.
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Se lo Spirito ti guida "semplicemente" a fare bene quello che vuoi, uno come fa a capire se ciò che fa è in Armonia con l'universo o no?
Edit: mettiamo che fare il "caffè blu solo per fare uno scherzo ad un amico", non sia naturale. E' possibile che lo Spirito ti guidi a farlo bene? Mica può solo aderire alla Realtà? O può anche guidarti a fare "bene" qualcosa di disarmonico? Sbaglio, o "fatto bene", significava "seguire la Natura"?
Come ho detto in risposta a Calvero, lo Spirito esiste per guidare tutte le "cose" nel loro divenire.
Il divenire è in Armonia e quindi se tu decidi di fare una cosa che è disarmonica, non ti guiderà.
Non perché giudica ma perché per lui quella cosa non esiste in quanto "fuori dal mondo reale" e non è suo "compito" guidarti "fuori dal mondo".
Tu lo puoi fare comunque perché sei un creatore ed è nelle tue facoltà, ma stai creando un "mondo" tutto tuo facendo cose in disarmonia quindi sono cose che non lo riguardano.
Capire cosa è "fare in Armonia" è semplice.
Basta sentire il Cuore.
Lui sa tutto perché è la sede del "nostro" Spirito.
Con la mente non potrai mai avere la certezza se quello che fai è in Armonia.
Per comprendere perché, prova ad immaginare l'universo "intero" ... tutto "quello" è regolato dall'Armonia ed ogni micro-disarmonia non prevista (una disarmonia prevista è l'attacco del Sole al seme per esempio, ricordi?) si ripercuote per l'intero universo.
Come può una mente umana sapere quando una sua azione è in disarmonia? E' una cosa IMMENSA
Solo il Nulla (Spirito) può percepire cosa è Armonia e cosa non lo è.
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Ciao
Guidati e libertà sono proprio due concetti che non si possono associare.
Si che si possono associare. Casomai non si possono sovrapporre.
Esempio: tu vuoi imparare Tai Chi e scegli in libertà di impararlo = libertà.
Io ti guido ad impararlo perché lo conosco e so quale è il percorso da fare per impararlo, avendolo fatto io stesso. Tu non conosci il percorso e quindi ti affidi alla mia guida.
Quindi libertà e guida sono associati ma non sovrapposti.
Ma tu puoi in qualunque momento, perché hai il libero arbitrio, smettere di seguire la mia guida ed in questo senso, "sottotraccia" sei comunque sempre libero.
Nella mia esposizione (in generale-fare bene le cose) il ruolo dell'uomo è scegliere, quello dello Spirito è guidare.
Difatti io parlavo di accettare, prender consapevolezza del fatto che siamo proprio guidati e che non vi è verso di sfuggirne, ma non occorre neanche sfuggirne, non abbiamo noi la volontà, non è di questo mondo, di questo livello, e non lo è neanche di quello spirituale, la libertà è solo una e unica, e solo chi ha deciso di muoversi può averla.
L'ultima frase la condivido, ma tutto quello che viene prima no.
Siamo guidati ma in ogni istante è possibile "sfuggirne" e fare come ti pare.
Noi abbiamo la volontà, anzi è proprio una peculiarità umana. Senza volontà non c'è essere umano.
La cosa importante secondo me, è perché e come la usiamo.
Se tu usi la tua volontà per imporre a te stesso di "elevarti" (pratiche spirituali per esempio), e ce ne vuole perché non essendo noi "uniti interiormente" ci sono conflitti interiori che possono anche essere molto difficili da superare, solo con la volontà puoi riuscire a perseverare, a mio avviso la stai usando bene.
Se usi la volontà per diventare Napoleone, secondo me la stai usando malissimo, anzi, questo è un sintomo di grave pazzia di una persona che usa la volontà.
Solo un esempio di come e perché si può usare la volontà.
La nostra fortuna invece è proprio il non conoscere la Verità, è quello che ci rende "liberi", liberi di muoverci in un recinto, come lo sono i sogni nella nostra mente mentre dormiamo. Conoscere la Verità, equivale a perdere ogni scopo, è l'immobilismo. Tutto il contrario della vita.
Oltre a quello che ha detto incredulo, vorrei sottolineare una cosa.
E' l'esatto contrario, perché la Vita è Verità. Le manifestazioni universali, di qualsiasi tipo, sono Verità.
Anche qui stiamo di fronte ai limiti della mente razionale, perché non può concepire un Essere immobile (perfettamente immobile ed immutabile) ed allo stesso "tempo" in divenire.
Invece è proprio la Natura del Mondo che è così: Immobilità e movimento.
Il famoso simbolo che viene usato per il Tao (che in realtà è il Taijitu), quello con Yin e Yang, rappresenta tra le altre cose proprio questo "concetto duplice" e va imaginato in movimento, dinamico ed allo stesso tempo come immobile-statico.
Lo Ying e lo Yang all'interno del cerchio rappresentano il movimento e l'interazione dei due primi principi che generano tutte le manifestazioni.
Ma il Tutto, il cerchio con il suo contenuto, è immobile perché nonostante che al suo "interno" ci sia il divenire, rimane sempre uguale a se stesso.
E' proprio "l'interazione" di questi due aspetti fondamentali della realtà che permetta al mondo di esistere con tutte le sue infinite manifestazioni:
Senza immobilità non esisterebbe "l'entità originaria" da cui tutto discende.
Senza divenire (movimento-trasformazione) non ci sarebbe manifestazione.
Quindi esistono tutti e due solo che a "livelli" diversi.
Abbiamo infiniti esempio di come questa realtà universale si manifesta anche nel mondo fisico: il respiro è un movimento che però passa "fasi di immobilità" (i due apici della respirazione), e senza l'uno non potrebbe esistere l'altro.
Come dicevo è la mente razionale che può esaminare solo una cosa alla volta, quindi può essere cosciente solo del movimento o dell'immobilità. Non riesce a percepire e quindi a capire le due cose insieme, è proprio un suo limite preciso.
Esperimento:
Prova a pensare a 1.
Ora prova a pensare a 2 mantenendo il pensiero di 1
Vedrai che appena inizi a pensare a 2 il pensiero di 1 svanisce.
Non puoi farlo perché nessuna mente può.
Quello che può fare la mente è mettere in una linea temporale 1 - 2 e quindi può capire (tramite la logica)che esistono sia 1 che 2, ma non contemporaneamente perché è un suo limite preciso.
E' solo con altre nostre facoltà, che le pratiche spirituali (tra le altre cose) aiutano a risvegliare, che si può comprendere queste "realtà superiori", perché queste facoltà, dette anche spirituali, appartengono a nostre "parti" che esistono proprio in quelle realtà, sono fatte "della stessa sostanza".
Oltre non credo che si possa andare con le parole, proprio per i limiti che la mente ha.
Voler vivere significa proprio voler morire, e se la nostra "coscienza", anima, spirito, insomma quella cosa che qualcuno suppone esserci oltre un cervello e dei neuroni e la carne, be questa cosa sperimenta la vita proprio grazie all'inganno, alla non coscienza della Verità
Questo è vero solo in parte e, sempre per approfondire quello che ha detto incredulo, solo ad un "livello" di esperienze.
Se "questa cosa" si risveglia, se prende consapevolezza di esistere, vive anche e soprattutto al di là della carne e dei neuroni. Fino a che la persona è viva "in carne ed ossa" è legata al suo corpo, il suo corpo è la sua "casa terrena", ma eccome se vive, anzi e proprio da li che la vera Vita, quella completa, appagante in tutti i sensi (compresa la comprensione dei suoi significati profondi) può essere vissuta.
Ma anche questa Vita spirituale non si può descrivere con le parole, perché molto al di la di esse.
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Vero.
DEVI fare esperienza, come tutti noi che siamo quaggiù, perchè tu sei un uomo in divenire.
Devi fare esperienza per realizzare... l'UOMO.
Così come il seme deve fare esperienza per realizzare...l'albero.
C'è una forte incongruenza in tutta questa storia. C'è qualcosa di profondo che non torna. Poiché non c'è niente di realmente armonioso in una decisione, e dove - nel momento che l'abbraccio - mi annullo.
It's only love my friend.
Questa è la caratteristica dell'Amore, amico mio.
Prendere o lasciare.
Ma un conto è annullare l'ego e un conto è non avere libero arbitrio: perché forse non ti rendi conto, ma quello che SINORA stai e state sostenendo è che solo andando contro la vita c'è probabilmente una libera volontà e un libero arbitrio.
Ce l'hai Calvero, eccome se ce l'hai.
Non ti sto dicendo che mi sembra poco. Anzi, ritengo che sia moltissimo.
Ma questo moltissimo è incongruente con tutto quello che sostiene anche Invisibile. Non solo Te.
Poiché tutto quello che c'è oltre la cozza:
- quando hai eliminato l'ego;
- quando porti l'io al suo punto fermo;
- quando lo spirito diviene guida e tu non sei;
- quando tutto il piacere è legato fondamentalmente ad atti di piacere;
- quello che state dicendo, alla fine di questo immenso panegirico, è che quando ho raggiunto il nirvana, finalmente sono diventato ...
... una cozza.
No.
Dopo tutto questo immenso panegirico, anche se non hai raggiunto nulla di nulla, sei diventato un UOMO.
Non tutti ci riescono ad arrivare fino a quell'altezza, perchè l'UOMO è il punto più alto della Creazione.
L'UOMO può arrivare fino a Dio, può arrivare a conoscere direttamente DIO, nessun'altra specie animale al mondo è in grado di farlo.
Diventare un UOMO è molto difficile, per chiunque.
Gesù Cristo è l'UOMO-DIO, il punto più elevato raggiungibile dall'uomo.
Sostenere che Gesù-Cristo non esista, significa credere che non possa esistere un UOMO così elevato, significa credere che l'uomo sia solo un essere maledetto, pieno di sentimenti negativi, trascinato dalle sue pulsioni incontrollate, abietto, meschino, crudele individualista e privo di empatia.
Sostenere che Gesù-Cristo non possa esistere, significa credere che l'uomo può essere solamente una BESTIA.
Attenzione, non ho detto un animale, ho detto proprio una BESTIA, qualcosa che è molto peggio di un animale.
La giusta domanda è:
- ho libero arbitrio rispetto a una cozza?
Questa è la domanda.
Sì, ce l'hai.
Tu puoi diventare anche una cozza, se vuoi.
Perchè tutti noi possiamo anche decidere, se lo vogliamo, di vivere tutto il nostro tempo su di uno scoglio, come fa una cozza.
Ci forziamo, ci costringiamo e poi ci abituiamo a vivere come una cozza, se lo vogliamo sul serio.
Una cozza mai potrà vivere come un uomo, mai.
Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità, la Vita
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Grazie per la pazienza, ragazzo.
Se hai letto cosa ho scritto a Invisibile, ho compreso che oltre questo punto la questione tornerebbe a girare su sé stessa, quindi possiamo concludere questo contraddittorio, nel senso che entrambi - per quanto concerne la domanda posta da Invisibile, abbiamo dato il massimo. Continua a sfuggirmi qualcosa, ma questo non è un male. Significa che sino a qui deve giungere il discorso. Per ora.
Ti chiedo invece un approfondimento, anzi no un approfondimento, ma devo capire di una questione che nasce da questa tua affermazione:
incredulo ha scritto:
Sostenere che Gesù-Cristo non possa esistere, significa credere che l'uomo può essere solamente una BESTIA.
Devo capire il senso di questa posizione. Ho detto il senso, non la posizione in sé.
Cioè, non è che bisogna sostenere qualcosa altrimenti qualcos'altro sarebbe brutto da accettare. Ecco, mi serve un chiarimento sulla formula di questa considerazione. Devi dirmi bene cosa ne pensi.
Attenzione, non ho detto un animale, ho detto proprio una BESTIA, qualcosa che è molto peggio di un animale.
Ho capito cosa intendi con bestia, e sono d'accordo; ma finché gli animali dimostrano che sanno anche essere meglio di noi spesso e anche volentieri, eviterei di denigrare la loro natura.
Per me chi sa dare amore e riceverlo è un mio pari di fronte alla vita.
Su questo non transigo.
Infatti sono in profonda divergenza con Te e con Invisibile in questo senso.
[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
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Devo capire il senso di questa posizione. Ho detto il senso, non la posizione in sé.
Cioè, non è che bisogna sostenere qualcosa altrimenti qualcos'altro sarebbe brutto da accettare. Ecco, mi serve un chiarimento sulla formula di questa considerazione. Devi dirmi bene cosa ne pensi.
Il senso l'avevo scritto subito prima: "Gesù Cristo è l'UOMO-DIO, il punto più elevato raggiungibile dall'uomo.
Se non si crede che sia possibile per un uomo raggiungere quel tipo comportamento, se non si crede sia possibile per un uomo raggiungere il comportamento di Pace, bontà, umiltà di cuore ed Amore disinteressato che l'esempio di vita di Gesù Cristo ha portato nel mondo, se non si crede che possa esistere qualcuno così nel mondo, significa abbassare il livello possibile di esistenza dell'Essere Umano.
L'essere umano può essere ogni cosa se vuole, dalla cozza al predatore, dal diavolo più crudele immaginabile fino ad arrivare al santo illuminato.
Ma solo con la figura di Gesù Cristo e con il Suo esempio di vita, si arriva alla possibilità per l'uomo di riuscire ad essere o diventare UOMO-DIO, solo tramite la Sua figura, infatti, si arriva al "Padre".
7 Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
12 In verità, in verità vi dico: anche chi crede in me, compirà le opere che io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre. 13 Qualunque cosa chiederete nel nome mio, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio.
14 Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.
15 Se mi amate, osserverete i miei comandamenti.
16 Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Consolatore perché rimanga con voi per sempre,
17 lo Spirito di verità che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce, voi lo conoscete, perché egli dimora presso di voi e sarà in voi.
Giovanni 14
Per me chi sa dare amore e riceverlo è un mio pari di fronte alla vita.
Su questo non transigo.
Infatti sono in profonda divergenza con Te e con Invisibile in questo senso.
E dove sarebbe la divergenza Calvero?
Ciao
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Ne vedo sull'altra questione, quella suggerita da "noi abbiamo più canali di comunicazione con lo Spirito rispetto agli animali", ma su questo divergenze non ne vedo.
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Se non si crede che sia possibile ...
TI ho chiesto un'altra cosa. Per questo ho specificato di non dirmi della posizione in Sé, che quella può essere o non essere condivisibile.
Per la madonna provo con un esempio elementarissimo.
Se qualcuno sostenesse:
«Non bisogna uccidere i tuoi fratelli, altrimenti si finisce in galera».
Io posso risponderti che trovo deprecabile accettare che non si debbano uccidere i propri fratelli, perché altrimenti si finisce in galera.
E' deprecabile o no?
Eppure trovo assolutamente giusto che non bisogna uccidere i propri fratelli.
Una cosa è sbagliata non perché temi una punizione.
Cristoforo Colombo, Incredulo, credo che ti renderai conto delle differenza cosmica in questo senso?
Quindi quando si parla di moventi e indagini che sono impliciti alla spiritualità, la cosa diventa ancora più importante!
Quindi quando tu mi hai scritto:
Sostenere che Gesù-Cristo non possa esistere, significa credere che l'uomo può essere solamente una BESTIA.
Io trovo non solo deprecabile, ma anche vigliacco, ipocrita e di comodo, il non dover sostenere che Cristo non possa esistere, altrimenti significa che l'uomo è una bestia.
La verità non va adattata a ciò che altrimenti risulterebbe brutto da verificare. La verità deve essere quella che è, a prescindere e non a discendere.
Quindi o tu ti sei spiegato male, o io ho capito male, oppure è quello che ho capito, fatto sta che nella risposta che mi hai dato hai messo troppa carne al fuoco e la cosa è ancora ambigua. E questo è assolutamente in Topic, perché un percorso spirituale è debitore di una verità.
E dove sarebbe la divergenza Calvero?
La divergenza è insita in primis nelle parole che dicono "è molto peggio" quindi indica che comunque c'è un grado di considerazione negativa. Poi mi riferisco alla memoria storica del Sito e mi ricordo le discussioni su LC; per te l'uomo non è un animale, per me Sì. Tu dici che è anche un animale, io dico che è un animale. Avevi discusso anche con Pike in merito a questa cosa, che non la pensava come Te.
Invisibile, ritiene che agli animali delle cose non sono concesse, io dico che lui non lo può sapere.
Detto questo, io non tollero atteggiamenti di superiorità nei confronti della natura.
[Misti mi morr Z - 283] Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno.
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Esempio: tu vuoi imparare Tai Chi e scegli in libertà di impararlo = libertà.
E no amico mio. Perchè nel tuo esempio sarei libero di scegliere se imparare o meno, poi sarei libero di scegliere se farmi guidare o fare di mia esperienza, ma una volta scelta la guida faccio quel che mi dice il guidatore altrimenti stò a fare a cavoli miei. Pertanto nel tuo esempio se Tu sei l'unico mezzo per imparare io il Tai Chi o mi faccio guidare, e quindi non sono libero nel percorso o non lo imparo.
Ma questo esempio di pseudo libertà funziona se parcellizzo, perchè io sostengo che a "scegliere" se praticare quel percorso o meno, non è una mia libera scelta ma sono obbligato a scegliere se far quella pratica.
Esempio: Ho un problema di umore, ho constatato che altri rimedi non riescono a portarmi su il tono, son venuto a sapere dell'esistenza del Tai Chi, non vedo altre alternative e "scelgo" di percorrere quella via. Ma quella non è una scelta è una conseguenza di un altra causa, che era figlia di un altra causa ed era a sua volta conseguenza ecc.. ecc... ecc...
Riporto quì l'esempio che ho fatto in passato ad esempio nel topic che apri sul tempo. Il fatto di non conoscere la pressione atmosferica, la presenza di vento, la forma della foglia, la densità del fluido in cui si muove ecc... ecc... non significa affatto che quella foglia nella sua caduta dall'albero percorre una traiettoria casuale. Certo agli occhi di me profano che non posso calcolarla dirò che per me va a caso, e in egual modo posso utilizzare la traiettoria come variabile sconosciuta (casuale) per una scommessa con incredulo, perchè entrambi ignoriamo il risultato atteso. Ma il suo percorso NON è affatto casuale in termini assoluti. Lo è solo per chi non può calcolare tutte le variabili.
Ecco che quel che ci appare una scelta non è altro che una inevitabile conseguenza. Ad esempio io potrei affermare che ho fatto la vostra conoscenza per caso, ma NON è così. Se non avessi avuto un retaggio dubbioso, e se non fossi stato incuriosito anni addietro da un vide di quelli consigliati a me (quindi non casuali) su youtube di Mazzucco e che quindi io ne sono stato attratto e poi ho approfondito ecc... ecc...
Non ho scelto di incontrarti, è stato frutto di conseguenze a cascata.
Ma la chiudo quà con questa questione perchè esco dal tema della meditazione. Che mi interessa altrettanto. E mi farei guidare volentieri da te nel Tai Chi. :ok:
Invece è proprio la Natura del Mondo che è così: Immobilità e movimento.
E' una rappresentazione che condivido, molto più facile da individuare di quel che sembra. Basta guardare noi stessi fermi seduti su un divano, scendendo di piano siamo composti da cellule e poi ancora atomi ecc... Il movimento è percepito solo con il giusto punto d'osservazione, ma se non vi è una forma di energia "primordiale" in movimento non vi sarà alcuna manifestazione a nessun livello. Ecco quell'energia primordiale è per me il verbo. Il resto è conseguenza.
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Il Sè inferiore, e il Sè superiore coesistono in noi.
Noi siamo esseri duali, siamo indivi-duo.
Infatti ogni tanto noi parliamo fra sè e sè.
Ci siamo fino qui?
Se mi posso permettere, ritenere il parlar con sé stessi duale è piuttosto limitativo...quello che sblocca l'ipnotismo di una chiacchierata con sé stessi è proprio un'eventuale "terzo incomodo" che irrompe, dentro se stessi, a relativizzare l'auto-convinzione...e che "mormora" che ci son "infinite" altre possibilità...
Poi inferiore/superiore dipende dalla leva che si utilizza per sollevare il peso del non conoscere tutto, e darsi per forza una risposta,che plachi le proprie "ansie"!
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Ma un ipotetico ibrido tra un delfino ed un umano, che chance avrebbe a livello spirituale?
Slobbysta Ante◆Ater
La speranza e la preghiera sono un chiedere...MEGLIO INVECE DARE! ...Slobbysta
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