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TheNecrons ha scritto:
Quindi, se ho capito bene, lo Spirito continuerà sempre ad offrire la sua guida, ma la persona non riuscirà a seguirla se è sotto effetto di droghe?
******************************
Non è esatto.
Lo Spirito non "offre", esiste per quello, ma se "tu" non sei in condizioni di ascoltarlo o se non vuoi ascoltarlo, non puoi avere la sua guida.
E non è che non si riuscirà a seguirlo se è sotto l'effetto di droge, è più complesso di così.
La mia era una descrizione per cercare di inquadrare la questione in generale, poi bisogna vedere di caso in caso e di momento in momento ed è anche una questione di carattere personale, perché siamo tutti diversi.
Una persona può essere leggermente sotto influenza di droghe e non capirci più niente. Un altra può essere strafatta e capirci più del primo.
Bisogna considerare molti fattori, tra cui la forza di volontà e la capacitò di essere disciplinati.
Un ubrico può diventare istantaneamente lucido se riceve uno shock, magari per pochi secondi, e questo significa che può vincere l'effetto della droga e che magari in quei pochi secondi può ricevere una guida. Poi a seconda della forza di volontà e della disciplina che si hanno, può riuscire a seguire le indicazioni.
Ma anche sotto effetto delle droghe si hanno indicazioni, perché lo Spirito è sempre presente. Il problema è che in quegli stati, in quanto forzati, non si hanno intatte le proprie facoltà e quindi è più difficile valutare cosa è cosa.
In quegli stati spesso è impossibile valutare se quello che si percepisce come una indicazione è una cosa creata dalla mente, o se è una indicazione dello Spirito, perché non si è in equilibrio e quindi le proprie facoltà non sono "a posto".
Più chiaro?
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Grazie per avermi ricordato quello a cui avevo pensato e che mi ero dimenticato...FrancescaR ha scritto:
Invisibile: che ne diresti di riportare qui il post introduttivo del vecchio forum?
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Non è esatto.
Lo Spirito non "offre", esiste per quello, ma se "tu" non sei in condizioni di ascoltarlo o se non vuoi ascoltarlo, non puoi avere la sua guida.
E non è che non si riuscirà a seguirlo se è sotto l'effetto di droge, è più complesso di così.
La mia era una descrizione per cercare di inquadrare la questione in generale, poi bisogna vedere di caso in caso e di momento in momento ed è anche una questione di carattere personale, perché siamo tutti diversi.
Una persona può essere leggermente sotto influenza di droghe e non capirci più niente. Un altra può essere strafatta e capirci più del primo.
Bisogna considerare molti fattori, tra cui la forza di volontà e la capacitò di essere disciplinati.
Un ubrico può diventare istantaneamente lucido se riceve uno shock, magari per pochi secondi, e questo significa che può vincere l'effetto della droga e che magari in quei pochi secondi può ricevere una guida. Poi a seconda della forza di volontà e della disciplina che si hanno, può riuscire a seguire le indicazioni.
Ma anche sotto effetto delle droghe si hanno indicazioni, perché lo Spirito è sempre presente. Il problema è che in quegli stati, in quanto forzati, non si hanno intatte le proprie facoltà e quindi è più difficile valutare cosa è cosa.
In quegli stati spesso è impossibile valutare se quello che si percepisce come una indicazione è una cosa creata dalla mente, o se è una indicazione dello Spirito, perché non si è in equilibrio e quindi le proprie facoltà non sono "a posto".
Più chiaro?
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TheNecrons ha scritto: Invisibile, scusa per questa domanda ampia, per te cos'è l'Amore e cosa c'entra con questo discorso spirituale?
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invisibile ha scritto:
TheNecrons ha scritto: Invisibile, scusa per questa domanda ampia, per te cos'è l'Amore e cosa c'entra con questo discorso spirituale?
L'Amore è una di quelle realtà che non è possibile descrivere in modo esaustivo a parole, in quanto immensamente più grande e profonda della mente.
Ogni descrizione può solo spiegare un aspetto di questa realtà.
Amore è una entità universale.
E' il "motore" dell'esistenza.
E' il nutrimento dell'Anima.
E' uno stato dell'essere.
E' un linguaggio universale e per cui tutto ciò che esiste può comunicare tramite l'Amore.
E' l'espressione dello Spirito.
E' la magia grazie alla quale tutto può nascere e divenire.
E' lo stimolo alla Vita.
Non è di nessuno ed è di tutti; non può essere posseduto.
Non risponde al desiderio, solo alla purezza.
E' la cura universale perché è Armonia.
Inconoscibile alla mente ma quando si manifesta non ci sono dubbi sulla sua realtà.
C'entra con "il discorso spirituale", perché senza Amore non ci può essere nessuna vera conoscenza spirituale, ma solo visioni distorte ed incomplete della realtà .
La realtà è Armonia e senza Amore la visione sarà quella della mente, che non può avere una visione completa della realtà.
E' stato detto varie volte nel thread di incredulo, che è il Cuore, ovvero lo Spirito, che è ciò che può avere la vera conoscenza e con vera conoscenza si intende la conoscenza completa della realtà, e questo vale anche per la conoscenza di una singola "cosa".
Per dirla in altro modo, non è possibile conoscere la realtà di "qualcosa" senza il coinvolgimento del Cuore, ovvero dell'Amore.
Ricorda che uso la parola "conoscere", non "sapere".
Le pratiche spirituali portano tutte alla stessa realizzazione.
Grazie alla cura ed alla purificazione interiore, vengono abbandonate le "calcificazioni" (grazie FVM) artificiali e si ritrova la propria natura originaria.
Grazie a questo processo "quello che siamo veramente" (grazie incredulo) può risvegliarsi e ricominciare a crescere, a manifestare le sue facoltà, e si "scopre" che siamo molto diversi da quello che ci hanno fatto credere.
La cosa più meravigliosa a mio avviso è lo scoprire che siamo, per usare le parole del mio Maestro, delle "fabbriche di Amore".
In noi l'Amore si crea naturalmente in continuazione, che noi si sia consapevoli o meno, questa creazione costante di Amore è la nostra vera Natura.
Noi siamo i giardinieri del Mondo e il nostro "rastrello" è l'Amore, che tutto cura e che tutto mantiene in Armonia.
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TheNecrons ha scritto: Lo so che l'argomento è impossibile da discutere a parole, ma provo comunque a fare una domanda.
TheNecrons ha scritto: Che rapporto ha l'amore in una coppia, l'amore tra un genitore e un figlio ecc. con l'Amore universale di cui parli?
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E' la stessa cosa.
L'Amore di una persona per un altra è una delle infinite manifestazioni dell'Amore.
Se è Amore.
Il punto è che molto spesso l'Amore si manifesta tra due persone, ma a causa del dominio della mente-ego nelle stesse, e siccome l'esperienza è meravigliosa, magica (perché l'Amore è magia), le persone iniziano ben presto a desiderare di possederlo, desiderano che sia sotto il loro controllo e che risponda al loro desiderio.
Ed ecco che, come per le esperienze spirituali di cui abbiamo parlato con te e con zeppelin, svanisce all'istante.
Perché la purezza non può essere posseduta, si può solo "essere nella purezza".
La non accettazione di questa realtà, fa si che si crei (con la mente) una finzione dell'Amore.
Ed ecco che si mettono regole, che si fanno "patti", che si dice "se non fai così non mi ami" eccetera all'infinito.
Sono solo tentativi di controllare e possedere con la mente un qualcosa che non può essere ne controllato ne posseduto, e che hanno come risultato l'allontanamento dell'Amore, a volte per sempre, cosa che genera molto dolore, perché l'uomo senza la magia dell'Amore è perso.
L'Amore si allontana perché mortalmente offeso da questi nostri tentativi di possederlo, quando ci aveva appena fatto la grazia della sua magia, e noi, invece di provare gratitudine, vogliamo di più.
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TheNecrons ha scritto:
Detto brevemente, mentre prima l'intenzione di Meditare era a livello modo conscio e razionale (decidevo mentalmente di farlo una volta la mattina, una volta il pomeriggio), ora il bisogno "arriva da solo", senza che io lo chiami, non ho più bisogno di dirmi "alle 10 devi iniziare a Meditare", ma arrivo ad un certo della giornata in cui sento che è il momento. Allora usando quelle indicazioni dello Spirito (ma come già detto io stesso non sono ancora sicurissimo sull'autenticità del fenomeno) nel modo più puro possibile (qualche giudizio mi scappa) assumo la posizione indicata, e inizio a Meditare nel modo indicato (non devo ripetermi io che devo "osservare la respirazione ecc", non devo dirmi niente a livello razionale).
La Meditazione in questo modo è molto meno forzata, e mi rigenera maggiormente.
Ma non è solo la soddisfazione che cerco (per carità, anche quella).
Comunque è una meraviglia
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Si, è umano cercare soddisfazione, ma è una tendenza da tenere a bada, perché l'ego è sempre li che sbircia cosa cavolo stai combinando...
E si, è una meraviglia.
Ma su questo dico una parola di cautela.
Non bisogna andare verso la meraviglia, nella pratica bisogna sempre rimanere presenti e consapevoli, perché la meraviglia è una cosa molto potente e vasta, vasta quanto lo è l'universo ed è facile farsi trascinare via.
Molti lo hanno fatto e molti non trovano più la "strada di casa".
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TheNecrons ha scritto:
Eh lo so. Non si medita perchè è "bello" o "figo" (sarebbe simile al satanismo? Usare le meraviglie della Vita per soddisfazione personale?).
Però lo sappiamo, tutti quelli che avevano già perso molta della loro Armonia nel corso degli anni, iniziano ad intraprendere questo percorso solo per il fascino che suscita nell'ego. E credo ci voglia molto lavoro e tempo per arrivare a comprendere la serietà della cosa.
Domanda: qual'è il rapporto secondo te, tra Dio e lo Spirito?
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La meraviglia dell'esistenza si trova solo grazie alla purezza, perché la realtà è pura.
Domanda (ora tocca a me): come percepisci il tempo quando mediti? Ti sembra di avere lo stesso tipo"di percezione che hai nello stato cosiddetto "normale"?
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1k8 ha scritto: @invisibile
La meraviglia dell'esistenza si trova solo grazie alla purezza, perché la realtà è pura.
La maraviglia dellesistenza si trova tra tutto puro e tutto che non e puro che sensa uno o laltro non esisterebe ne uno o laltro. La realta e luce e buyo, su e giu, caldo e fredo, puro e non puro.
Se davero stai meditando il tuo cervelo non dovrebe avere ne suno di tipo di percipizione che domandi -Se la definitzione di "quando mediti" eh il risultato del stacamento del spirito e corpo. <--chervelo stacatto
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La meraviglia dell'esistenza si trova solo grazie alla purezza, perché la realtà è pura.
Sono d'accordo, infatti dipende da cosa si intende per "purezza"
Io lo intendo come "assenza di giudizio"
che portano ad interpretare la realtà solo dal punto di vista
Cosa intendi con "eh il risultato del stacamento del spirito e corpo" ?
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Domanda (ora tocca a me): come percepisci il tempo quando mediti? Ti sembra di avere lo stesso tipo"di percezione che hai nello stato cosiddetto "normale"?
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1k8 ha scritto:
La meraviglia dell'esistenza si trova solo grazie alla purezza, perché la realtà è pura.
Sono d'accordo, infatti dipende da cosa si intende per "purezza"
Io lo intendo come "assenza di giudizio"
Mi sa che ai capito male, eh non sembra che sai dacordo.. Io ti sto spiegando che anche con "giudizio" e "assenza di guidizio" si trova le meraviglia dell'esistenza. Perche la realta e "giudizio" e "assenza di guidizio".
che portano ad interpretare la realtà solo dal punto di vista
Seconda me, esiste solo un punto di vista che chi sono infiniti punti di vista.
Cosa intendi con "eh il risultato del stacamento del spirito e corpo" ?
www.iep.utm.edu/dualism/
*Facho girare le pale per professione infinitivamente
-EDIT Scusa , mia avertito massimo che non sifa il "legi qui" su luogocomune. Per la domanda che mi chiedi io intendo semplicimente che il cervelo del corpo non cha nulla da fare con la anima / spirito se la parola meditatzione non e in terme di concentrarsi su un problema, ma del atuale conceto di OBE "outer body experience".
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TheNecrons ha scritto: @Invisibile:
Domanda (ora tocca a me): come percepisci il tempo quando mediti? Ti sembra di avere lo stesso tipo"di percezione che hai nello stato cosiddetto "normale"?
Dare una risposta è molto difficile. Prima di continuare però vorrei descrivere meglio la mia esperienza Meditativa: quando medito, in alcuni tratti, entro per alcuni secondi in uno stato molto....non so trovare le parole. E appena mi parte un pensiero, ci esco. Entro ed esco, entro ed esco, funziona così la mia Meditazione per ora (ma col tempo riesco a mantenere quello stato più a lungo). L'unico stato in cui sento una variazione della percezione del tempo è proprio quello che dura pochi secondi. Allora io stesso non so "com'è" di preciso la percezione del tempo, ma di sicuro non è la stessa di quando "sei normale". Se proprio devo pensarci logicamente, potrei dire questa frase, così come mi esce: quando medito sento che il tempo è un "paramentro ininfluente", un parametro di cui non c'è bisogno. Punto.
TheNecrons ha scritto: Devo cercare di usare più parole/parole diverse?
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E appena mi parte un pensiero, ci esco. Entro ed esco, entro ed esco, funziona così la mia Meditazione per ora
I nostri giudizi modificano la realtà, perché abbiamo il potere creativo e quindi influiamo sulla realtà.
Ma il giudizio è un atto esclusivamente umano (mentale) e quindi non fa parte dell'Armonia.
Quindi giudicando noi creiamo una realtà, un vero e proprio "mondo", che non è in Armonia con il tutto.
Solo ciò che è creato con l'Amore è in Armonia e l'Amore è assenza totale di giudizio.
Il punto di vista dell'ego non è uno "qualsiasi" degli infiniti punti di vista
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1k8 ha scritto: @the necrons
E appena mi parte un pensiero, ci esco. Entro ed esco, entro ed esco, funziona così la mia Meditazione per ora
Per questo le mantra aiutano per mettere il cervelo in "loop" automatico per evitare di essere distrato. Io personalmente ne o fati differenti ma il "om" e "omnamashivayia" non mi ano mai risultati effetivamente come una mantra del japone "na myoho renghe kyo". Pio darsi perche mi sono abituato prima con il japonese. Ti sugerisco di fare queste cose in gruppo che dasolo e molto dificile mantenere un loop di mantra con li intervali del tuo stesso rispiro. Se ti puo essere di aiuto to facho link di seguire con un audio, o seno puoi provare con laqua della doccia che fa da ambiente distrato costante.
1k8 ha scritto: I nostri giudizi modificano la realtà, perché abbiamo il potere creativo e quindi influiamo sulla realtà.
Alora tu vuoi dire se tu giudizi che un quadro e molto bello puoi cambiare o influenzare la belletsa di quel quadro? - Mi sembra che lunica cosa che influenza o modificha il tuo giudizio e propio sollo tuo giudizio.
Ma il giudizio è un atto esclusivamente umano (mentale) e quindi non fa parte dell'Armonia.
Non sappevo che il umano non fa parte dell'armonia.. Per favore elabora questo giudizio.
Nella realta, noi creamo giudizi. Il mondo e proprio vero con o sensa giudizi.
Solo ciò che è creato con l'Amore è in Armonia e l'Amore è assenza totale di giudizio.
Tutto cho che e creato con odio/paura e anche in armonia o non esisterebe nulla dei due.
Per le tre domande che mi fai.
1. Il spirito/anima non e materia come il corpo.
2+3. Stavo semplichemente individuando le 2 confusioni tra meditare su un problema (praticamente concentrarsi), e meditare come la pratica spirituale di stacharsi dal corpo.
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1k8, ti consiglio di leggere la discussione sul vecchio sito, credo che così tu possa capire meglio la mia visione e il significato che do a varie parole che uso spesso.
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1k8 ha scritto:
1k8, ti consiglio di leggere la discussione sul vecchio sito, credo che così tu possa capire meglio la mia visione e il significato che do a varie parole che uso spesso.
Da non capire le sempliche analysi che discuto dal yin e yang e dualismo,...
...sconsilgiare la gente di utilzare mantra...
... e far finta di essere dacordo pero aggiungere cose in piu..
... io esco dal discusione che non o interesso di rovinare o confedere il tuo thread specifico ala tua visone. Scusami
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invisibile ha scritto: Ma il mio Maestro diceva spesso due cose:
"Non fidatevi di nessuno; nemmeno di voi stessi"
"Non ascoltate nessuno (magari dopo che ci aveva stordito con ore di discorsi) .... nemmeno me"
Questo, ovviamente, significa che è imprescindibile verificare tutto in prima persona.
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La domanda: mi aiuti a capire il significato delle parole che spesso diceva il tuo Maestro?
La tua affermazione finale, quella che nella citazione ho messo in grassetto, mi è chiara, quel che mi manda in loop è invece negare valore alla Fiducia.
Rivolgo un attributo assoluto alla Fiducia. A mio avviso è il più potente ed etereo collante esistente in Natura. Per me è una bellezza portarla, offrirla e quando con dolore decido di negarla è perché è stata tradita.
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Per te va bene, Invisibile?
Riguardo alla fiducia, c'è un punto che non mi è chiaro: ma la fiducia è "essere certi di qualcosa nonostante in realtà non abbia nulla di certo alla Mente razionale"?.
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effeviemme ha scritto: invisibile cit.:
Questa incertezza insita nell'esistenza, perché tutto è in divenire, e la sua non-accettazione, è il motivo principale per cui l'uomo crea le sovrastrutture mentali, il motivo per cui sposta il suo centro dall'Essere alla mente, creando un mondo con cose fisse e così controllabili, dove non è necessario avere fiducia, fare il salto nel buio, le ragioni a mio avviso sono essenzialmente due: paura e pigrizia.
Della presenza della paura riesco a darmi una spiegazione; penso che nasca da un certo
grado di consapevolezza della nostra "incapacità" ad influire "come crediamo meglio per noi
su avvenimenti o eventi che ci "condizionano" la vita, ma che non conosciamo abbastanza
a fondo per sapere come "modificarli" o affrontarli ( o confrontarsi) .
Sulla pigrizia, alle volte ho l'impressione che possa essere invece, una forma di
"tranquilla incoscienza".
Penso che la pigrizia la si "supera" ( non necessariamente la "si vince" ) nel momento
in cui si rende consapevolezza che questa possa essere un ostacolo a "percorsi" o "progetti"
che si vogliano realizzare.
Potrebbe anche "nascere" (la pigrizia) da un senso di "traquillità", di rilassatezza, di una
sensazione di un "benessere" di fondo: una forma di " mi sento bene così"?
Per "spiriti vivaci" questo probabilmente può essere visto come un "limite" al "vivere".
Per " menti stanche" ( o solo "calcificate" ) può essere una "ricerca di un po' di pace" ?
Forse ho "intrapreso" a praticare meditazione non con la "costanza" consigliata, ma mi
accade che ultimamente mi "riesce" con maggior difficoltà lo "svuotare la mente" rispetto
a come mi sembrava di riuscire a fare nei primi tempi.
"Capisco" che non è che con l'esercizio si possono riscontrare "progressioni regolari",
come probabilmente vorrebbe la mente ( il consolidato metro umano ) ed in "certi momenti"
mi chiedo : perchè ?
perchè proseguire in una pratica che richiede almeno "una goccia di fede" in ciò che fai ?
cioè, perchè fare una cosa che "non sai" che cosa è?
anche se la mente "sa" che puoi conoscere solo "toccando il muro"
che sia questa la ragione?
cit.:
Perché è innegabile che saltare nel buio faccia paura e che vivere nel non-sapere comporti un impegno ed una responsabilità molto grandi.
Mi ritrovo ogni tanto in conflitto con me stesso ( quale me stesso?) e mi rinfranco un po'
leggendo le esperienze altrui.
Alle volte mi auguro un lungo ... letargo.
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... adesso ho bisogno di metabolizzare il tuo aiuto. Rileggerlo quanto basta ... e lavorare sul "mio" puzzle.
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