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Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali
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@TheNecrons
l'ultimo mio post sul vecchio sito era in risposta a te e che riporto di modo da avere una certa continuità alla discussione.
TheNecrons ha scritto:
Quindi, se ho capito bene, lo Spirito continuerà sempre ad offrire la sua guida, ma la persona non riuscirà a seguirla se è sotto effetto di droghe?
******************************
Non è esatto.
Lo Spirito non "offre", esiste per quello, ma se "tu" non sei in condizioni di ascoltarlo o se non vuoi ascoltarlo, non puoi avere la sua guida.
E non è che non si riuscirà a seguirlo se è sotto l'effetto di droge, è più complesso di così.
La mia era una descrizione per cercare di inquadrare la questione in generale, poi bisogna vedere di caso in caso e di momento in momento ed è anche una questione di carattere personale, perché siamo tutti diversi.
Una persona può essere leggermente sotto influenza di droghe e non capirci più niente. Un altra può essere strafatta e capirci più del primo.
Bisogna considerare molti fattori, tra cui la forza di volontà e la capacitò di essere disciplinati.
Un ubrico può diventare istantaneamente lucido se riceve uno shock, magari per pochi secondi, e questo significa che può vincere l'effetto della droga e che magari in quei pochi secondi può ricevere una guida. Poi a seconda della forza di volontà e della disciplina che si hanno, può riuscire a seguire le indicazioni.
Ma anche sotto effetto delle droghe si hanno indicazioni, perché lo Spirito è sempre presente. Il problema è che in quegli stati, in quanto forzati, non si hanno intatte le proprie facoltà e quindi è più difficile valutare cosa è cosa.
In quegli stati spesso è impossibile valutare se quello che si percepisce come una indicazione è una cosa creata dalla mente, o se è una indicazione dello Spirito, perché non si è in equilibrio e quindi le proprie facoltà non sono "a posto".
Più chiaro?
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- FrancescaR
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Invisibile: che ne diresti di riportare qui il post introduttivo del vecchio forum?
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- invisibile
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Grazie per avermi ricordato quello a cui avevo pensato e che mi ero dimenticato... :ok:FrancescaR ha scritto:
Invisibile: che ne diresti di riportare qui il post introduttivo del vecchio forum?
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Apro questo thread perché varie persone, sia nei forum che in privato, mi hanno chiesto informazioni sul Tai Chi e sulla Meditazione, pratiche che seguo da molti anni e vorrei che questo spazio sia disponibile a tutti gli interessati per discuterne, perché penso che siano potenzialmente utili per molte persone così come lo sono state per me.
Nel titolo ho messo anche lo Yoga, che è una pratica che conosco solo superficialmente e di cui di conseguenza preferisco non parlare. L'ho messo perché pratica molto diffusa in occidente, ma questa discussione è aperta alla condivisione di qualsiasi esperienza o informazione su qualsiasi pratica spirituale, che ha come proposito il conseguimento ed il mantenimento del proprio equilibrio personale e la crescita spirituale, il che include anche i vari aspetti curativi che queste pratiche possono avere.
La discussione è aperta anche agli aspetti filosofici, metafisici e spirituali connessi a tali pratiche, così come su questi temi in generale.
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Non è possibile parlare in modo esaustivo del Tai Chi, della Meditazione o di qualunque pratica spirituale, proprio per la loro natura che è quella di aiutare la persona a ritrovare è ri-equilibrare parti di sé "perse", scollegate o squilibrate e di ri-armonizzarle, ovvero ritrovare la propria integrità ed il proprio equilibrio e questo significa anche prendere coscienza di parti di noi, così come delle loro funzioni e facoltà, che sono indescrivibili in modo esaustivo con il linguaggio delle parole, in quanto linguaggio della mente razionale e per cui limitato alle sue possibilità e facoltà.
La mente razionale (lo strumento che qui possiamo usare è mentale-razionale), come tutto ciò che esiste, ha dei limiti e uno di questi limiti è la capacità di comprendere in modo completo tutte le parti che compongono l'essere umano, le loro facoltà e potenzialità
Le pratiche spirituali aiutano a far "ritrovare" ciò che è stato perso e la mente razionale in questo lavoro ha si un ruolo, ma non è un ruolo centrale, o almeno non nel senso che noi, di cultura e formazione occidentale, lo intendiamo comunemente.
Abbiamo parlato molto in altre discussioni del fatto che le tradizioni spirituali indicano non la mente come la parte che ci identifica, ma il Cuore, lo Spirito, l'Anima.
E' per questo che le pratiche spirituali hanno nelle loro regole, l'istruzione di pacificare, di "vuotare" la mente, perché si cerca di indagare su se stessi e sul mondo in modo più possibile obiettivo, cercando di non essere influenzati dall'educazione, dalla cultura, dai pregiudizi e giudizi che sono spesso abitudinari, in quanto portatori di convinzioni e credenze che possono essere false o fuorvianti.
Ma questo è solo uno dei numerosi aspetti del perché di tali indicazioni.
C'è molto di più.
Imparare a vuotare la mente apre la possibilità di entrare in stati dell'Essere più profondi, dove è possibile ritrovare parti di noi che hanno le facoltà di avere una conoscenza completa di noi stessi e del mondo, conoscenze che non possono essere descritte in modo esaustivo con il linguaggio della mente razionale.
Posso testimoniare che quando si impara a vuotare la mente, pur rimanendo presenti e consapevoli, si apre un vero e proprio mondo di fronte a noi, un mondo reale ed infinitamente più ricco e profondo di quello percepito con la "mente piena" ed in posizione dominante nella persona.
Per fare un esempio, nel Tai Chi quando si impara a muoversi con la mente in pace, a riposo, si scopre che il corpo è un essere con delle abilità straordinarie, inimmaginabili nello stato "normale" in cui viviamo.
Si scopre che è soprattutto la mente, e soprattutto quella razionale, che nel suo funzionamento abituale e nel ruolo dominante che gli attribuiamo comunemente, a costituire il principale impedimento per il funzionamento naturale del corpo.
Il mio Maestro di Tai Chi descriveva questo modo di funzionare innaturale, abituale soprattutto per gli occidentali, come "tirare il freno a mano e poi decidere di muoversi".
Grazie alla nostra volontà e "spingendo forte sull'acceleratore", ci si muove comunque, ma quella "macchina" non è fatta per funzionare in quel modo: il freno a mano va rilasciato prima di muoversi e quasi tutti noi, senza esserne consapevoli, ci muoviamo proprio così, con il freno a mano tirato, perdendo inutilmente una grande quantità di energia e danneggiando il corpo.
Insistere per anni, per decenni, per tutta una vita a funzionare in un modo non previsto dalla Natura, oltre ad essere un enorme spreco di energie è anche causa di molti disturbi e malattie.
Ecco uno dei motivi per cui molte pratiche spirituali sono anche curative, perché rimettendo a posto le varie parti di noi e una volta ripreso il modo naturale di funzionare così come la Natura ci ha "disegnato", l'Essere che siamo ritrova il suo equilibrio naturale, equilibrio che è essenziale per avere una vita sana.
Avere un esempio concreto di come un essere umano funziona in modo armonico riguardo all'uso del corpo, è molto semplice: basta osservare i bambini, soprattutto quelli piccoli, perché i bambini piccoli ancora non hanno perso parti di sé e non hanno la mente e le sue sovrastrutture completamente formate, non si identificano ancora con la mente e le sue creazioni come la personalità e l'ego e sono ancora uniti in tutte le loro parti.
Se osservate attentamente, potrete vedere che quando un bambino inizia a muoversi, non ha nessuna esitazione, nessun pensiero accompagna l'azione, il suo "freno a mano" non è "tirato".
Ha l'impulso di fare qualcosa e lo fa senza nessuna esitazione e nessun impedimento, se non quello di aver un corpo non ancora formato completamente ed una consapevolezza anch'essa parziale e quindi è spesso "limitato nel risultato".
Ma l'azione in sé è perfetta.
Siamo solo noi adulti che giudichiamo che quel risultato è "sbagliato" o "brutto".
Siamo noi che giudichiamo sbagliato che metà della pappa finisca sul naso. Per il bambino può essere una cosa interessante, divertente e magari anche piacevole.
E dove sta scritto che quel bambino deve fare quella data cosa come "io" penso che debba essere fatta?
Sta "scritto" solo nelle nostre menti, che giudicano senza tenere conto della complessità della realtà, cosa che porta alla perdita della comprensione e, insistendo nel giudicare, alla perdita dell'Amore.
Il risultato sarà "inferiore" (vedete? giudico ) a quello che otterrebbe un adulto, ma l'armonia del funzionamento nell'azione è perfetta, ha ancora la capacità di essere perfetto nel fare, rispetto al suo equilibrio, equilibrio che noi adulti abbiamo, nella maggioranza dei casi, perso.
Un altro esempio.
Nella Meditazione, quando si è raggiunta l'abilità di avere la mente in pace, senza pensieri, altre parti di noi si "rianimano" dallo stato di inconsapevolezza in cui sono state a causa dei pensieri che occupavano tutto lo "spazio-tempo" della mente (a parte quando dormiamo, quando siamo obbligati a "lasciare la presa") e a cui abbiamo dato "la precedenza" per molto tempo.
Si scopre che queste altre parti di noi, essendo libere dai condizionamenti sociali, giudizi e pregiudizi, paure ed insicurezze, hanno facoltà ed abilità straordinarie nell'osservare ed indagare la realtà, facoltà ed abilità che sono essenziali per poter avere una vera e completa conoscenza di noi stessi e del mondo.
E' per questo che spesso, in testi che parlano dei percorsi spirituali, si parla di "vera conoscenza".
Un bambino sperimenta la "vera conoscenza" sempre, perché è ancora integro ed in Armonia ed usa, inconsapevolmente, tutto ciò che è per conoscere.
Come per l'esempio con il corpo, anche qui il bambino non è pienamente formato e quindi il risultato non sarà "approvabile" da noi sapientoni, ma "l'azione di conoscenza", in sé, è perfetta, perché il bambino usa tutto se stesso.
Ecco la grande gioia, che vediamo senza capire, nello strizzare la cacca del cane o nel ficcarsi nel naso una cicca di sigaretta
Sta conoscendo in modo completo la cacca del cane e il suo strizzarla.
Risultato: grande gioia.
Chi è il "sapientone" ?
Perché la vera conoscenza porta grande gioia, anche se si tratta "solo" di conoscere la cacca di un cane.
Questo è molto indicativo nel comprendere chi siamo: perché conoscere in modo vero, completo e con tutto ciò che siamo, porta gioia?
************************************
Riguardo all'aspetto curativo che le pratiche spirituali possono avere, c'è un principio, che ritroviamo in molte antiche medicine tradizionali come quella cinese ed indiana, che afferma che il corpo ha tutti gli strumenti e tutte le potenzialità di auto-guarirsi da qualsiasi malattia, ma per poterlo fare deve essere in equilibrio, in Armonia secondo la sua Natura.
Quindi la prima cosa da fare è tornare verso il proprio equilibrio, la propria Armonia, per consentire al proprio corpo di fare il lavoro per cui è stato disegnato.
Perché, e qui è IL punto, siamo noi stessi che creiamo e perpetuiamo gli impedimenti per poter mantenere il nostro equilibrio e anche se questo viene fatto soprattutto in modo inconsapevole, per quanto riguarda gli effetti reali non cambia nulla, perché tutto ciò che siamo, a parte certe parti della mente, vive sempre in contatto con la realtà, o per meglio dire, vive sempre nel mondo reale.
Sono solo certe parti della mente che creano altre realtà, che possono anche essere completamente scollegate e addirittura in antitesi con l'unica realtà esistente.
Le pratiche spirituali aiutano anche a compiere questo processo di ritorno alla realtà e di conseguenza aiutano la ri-armonizzazione della persona anche a livello esistenziale, spirituale.
Come questo avvenga non è possibile descriverlo esaustivamente, perché come ho già detto molti di questi "processi" avvengono ad un livello che la mente razionale non può capire, se non per certi aspetti.
La comprensione di questa "magia" può arrivare con il tempo, ma solo se il praticante è serio e costante nel suo impegno.
Perché il processo di ri-armonizzazione è paragonabile a quello di un albero cresciuto storto che si vuole raddrizzare; ha bisogno di tempo per raddrizzarsi e se lo si forza (fisicamente, con la mente o con la volontà) si rischia addirittura di danneggiarlo ulteriormente.
I contadini sanno bene che per raddrizzare un albero ci vuole tempo, costanza e dolcezza.
Va fatto poco alla volta ed è necessario aspettare che l'albero ricrei un suo equilibrio nella nuova posizione, prima di raddrizzarlo ancora un pochino, e così via.
Questo ha a che vedere con il discorso fatto in un altro forum, dove si è evidenziato che siamo esseri delicatissimi, molto fragili e molto sensibili e ogni azione forzata su noi stessi non può che creare ulteriori danni oltre ad essere non efficace.
Usare la forza, di qualunque tipo su noi stessi (anche solo mentale), non può essere efficace perché, per esempio, il corpo "sa" benissimo chi e cosa è e sa di essere delicatissimo, fragilissimo, e quindi rifiuta ogni istruzione che sia applicata con la forza.
Lui sa che ha bisogno di estrema dolcezza e di tempo per compiere il cambiamento richiesto.
Con la nostra volontà possiamo forzare ed imporre al corpo un cambiamento, ma il risultato è quello di creare altri danni, perché non si raddrizza con la forza un ala di farfalla.
E visto che il corpo è così delicato, fragile e sensibile, quanto lo è di più la mente, lo Spirito, l'Anima?
Quello che le pratiche spirituali ci aiutano a compiere, è il ridiventare noi stessi, in senso vero, completo, esistenziale e questo è possibile perché chi ha creato tali pratiche sapeva chi e cosa è un essere umano e sapeva come tale "ritorno a Sé" deve essere compiuto in ogni aspetto del percorso e ad ogni livello di profondità.
Posso testimoniare solo della mia esperienza personale, ma non ci sono parole adatte per comunicare questo procedere e cosa comporti in termini di conoscenza, di consapevolezza e di meraviglia.
Posso solo ringraziare la Vita stessa che mi ha portato ad incontrare questo mondo che ho scoperto essere quello reale, l'unico reale e l'unico che, a mio avviso, conoscendolo può soddisfare le profonde esigenze di un essere umano e che può portare a comprendere il mistero dell'esistenza, del Mondo e di noi stessi.
********************************
Il mondo dell'uomo è dominato dal male, male che noi stessi creiamo e che pratichiamo da molto tempo.
Questo ha fatto si che anche nelle pratiche spirituali si sia agito con intenti malvagi, per danneggiare il percorso delle persone verso il ritorno a Sé, perché una persona che ritrova la sua Armonia e comprende chi è veramente, è libera, fisicamente, mentalmente e spiritualmente e non è più possibile sfruttarla a proprio vantaggio.
Ci sono pratiche che si dichiarano spirituali ma che sono state falsificate in parte o totalmente, proprio per danneggiare le persone che sentono il bisogno di ritrovare se stessi ed il proprio equilibrio, con il risultato di ricevere un ulteriore danno oltre a quello che hanno già ricevuto.
Il mio consiglio, è di avere estrema cautela e massima serietà nell'approccio a tali pratiche e, se è possibile e se si reputa di averne bisogno, cercare una guida su cui ci si possa affidare, verificando l'onestà e le buone intenzioni fino a quando non si è ragionevolmente sicuri di potersi fidare, almeno in senso generale.
Ma il mio Maestro diceva spesso due cose:
"Non fidatevi di nessuno; nemmeno di voi stessi"
"Non ascoltate nessuno (magari dopo che ci aveva stordito con ore di discorsi) .... nemmeno me"
Questo, ovviamente, significa che è imprescindibile verificare tutto in prima persona.
In linea generale, più le pratiche sono antiche e più la scuola, il Maestro o istruttore che insegna è fedele alle istruzioni originarie, più è possibile che la pratica ed il modo di insegnare sia genuino.
Un buon metro di valutazione è osservare come stanno gli allievi. Se sono contenti e ragionevolmente sereni, se non si rilevano particolari conflitti, gelosie o invidie, in genere significa che la direzione è quella giusta e che chi guida ha una vera conoscenza.
L'Armonia non può essere falsificata.
Ma anche qui non ci sono regole generali e forse la cosa più giusta per valutare se una pratica è genuina l'ha detta Don Juan a Castnañeda:
Citazione:
«Tutto è solo una strada tra tantissime possibili. Devi sempre tenere a mente che una strada è solo una strada; se senti che non dovresti seguirla, non devi restare con essa a nessuna condizione. Per raggiungere una chiarezza del genere devi condurre una vita disciplinata. Solo allora saprai che qualsiasi strada è solo una strada e che non c'è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nel lasciarla andare se questo è ciò che il tuo cuore ti dice di fare. Ma il tuo desiderio di insistere sulla strada o di abbandonarla deve essere libero dalla paura o dall'ambizione.»
.......
«Prima di inoltrarti in esso poniti la seguente domanda: "Questa strada ha un cuore?" Se la risposta è no, lo saprai, e allora dovrai scegliere un altro sentiero.»
Perché il Cuore, che è la sede del "nostro" Spirito, non mente mai.
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- TheNecrons
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Non è esatto.
Lo Spirito non "offre", esiste per quello, ma se "tu" non sei in condizioni di ascoltarlo o se non vuoi ascoltarlo, non puoi avere la sua guida.
E non è che non si riuscirà a seguirlo se è sotto l'effetto di droge, è più complesso di così.
La mia era una descrizione per cercare di inquadrare la questione in generale, poi bisogna vedere di caso in caso e di momento in momento ed è anche una questione di carattere personale, perché siamo tutti diversi.
Una persona può essere leggermente sotto influenza di droghe e non capirci più niente. Un altra può essere strafatta e capirci più del primo.
Bisogna considerare molti fattori, tra cui la forza di volontà e la capacitò di essere disciplinati.
Un ubrico può diventare istantaneamente lucido se riceve uno shock, magari per pochi secondi, e questo significa che può vincere l'effetto della droga e che magari in quei pochi secondi può ricevere una guida. Poi a seconda della forza di volontà e della disciplina che si hanno, può riuscire a seguire le indicazioni.
Ma anche sotto effetto delle droghe si hanno indicazioni, perché lo Spirito è sempre presente. Il problema è che in quegli stati, in quanto forzati, non si hanno intatte le proprie facoltà e quindi è più difficile valutare cosa è cosa.
In quegli stati spesso è impossibile valutare se quello che si percepisce come una indicazione è una cosa creata dalla mente, o se è una indicazione dello Spirito, perché non si è in equilibrio e quindi le proprie facoltà non sono "a posto".
Più chiaro?
Molto più chiaro ora, grazie.
Invisibile, scusa per questa domanda ampia, per te cos'è l'Amore e cosa c'entra con questo discorso spirituale?
Cerco di dare io una risposta (breve) a questa domanda: se l'Amore è accettare tutto (amandolo appunto), questo significa osservare tutto senza giudicarlo, perchè se si giudica qualcosa, allora gli si sta attribuendo un significato egoico/mentale, e questo significa non accettarlo per quello che è (e quindi non amarlo). Per cui è necessario Amare e Amarsi durante i percorsi spirituali, per lasciar far tutto alla Natura delle cose.
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TheNecrons ha scritto: Invisibile, scusa per questa domanda ampia, per te cos'è l'Amore e cosa c'entra con questo discorso spirituale?
L'Amore è una di quelle realtà che non è possibile descrivere in modo esaustivo a parole, in quanto immensamente più grande e profonda della mente.
Ogni descrizione può solo spiegare un aspetto di questa realtà.
Amore è una entità universale.
E' il "motore" dell'esistenza.
E' il nutrimento dell'Anima.
E' uno stato dell'essere.
E' un linguaggio universale e per cui tutto ciò che esiste può comunicare tramite l'Amore.
E' l'espressione dello Spirito.
E' la magia grazie alla quale tutto può nascere e divenire.
E' lo stimolo alla Vita.
Non è di nessuno ed è di tutti; non può essere posseduto.
Non risponde al desiderio, solo alla purezza.
E' la cura universale perché è Armonia.
Inconoscibile alla mente ma quando si manifesta non ci sono dubbi sulla sua realtà.
C'entra con "il discorso spirituale", perché senza Amore non ci può essere nessuna vera conoscenza spirituale, ma solo visioni distorte ed incomplete della realtà .
La realtà è Armonia e senza Amore la visione sarà quella della mente, che non può avere una visione completa della realtà.
E' stato detto varie volte nel thread di incredulo, che è il Cuore, ovvero lo Spirito, che è ciò che può avere la vera conoscenza e con vera conoscenza si intende la conoscenza completa della realtà, e questo vale anche per la conoscenza di una singola "cosa".
Per dirla in altro modo, non è possibile conoscere la realtà di "qualcosa" senza il coinvolgimento del Cuore, ovvero dell'Amore.
Ricorda che uso la parola "conoscere", non "sapere".
Le pratiche spirituali portano tutte alla stessa realizzazione.
Grazie alla cura ed alla purificazione interiore, vengono abbandonate le "calcificazioni" (grazie FVM) artificiali e si ritrova la propria natura originaria.
Grazie a questo processo "quello che siamo veramente" (grazie incredulo) può risvegliarsi e ricominciare a crescere, a manifestare le sue facoltà, e si "scopre" che siamo molto diversi da quello che ci hanno fatto credere.
La cosa più meravigliosa a mio avviso è lo scoprire che siamo, per usare le parole del mio Maestro, delle "fabbriche di Amore".
In noi l'Amore si crea naturalmente in continuazione, che noi si sia consapevoli o meno, questa creazione costante di Amore è la nostra vera Natura.
Noi siamo i giardinieri del Mondo e il nostro "rastrello" è l'Amore, che tutto cura e che tutto mantiene in Armonia.
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invisibile ha scritto:
TheNecrons ha scritto: Invisibile, scusa per questa domanda ampia, per te cos'è l'Amore e cosa c'entra con questo discorso spirituale?
L'Amore è una di quelle realtà che non è possibile descrivere in modo esaustivo a parole, in quanto immensamente più grande e profonda della mente.
Ogni descrizione può solo spiegare un aspetto di questa realtà.
Amore è una entità universale.
E' il "motore" dell'esistenza.
E' il nutrimento dell'Anima.
E' uno stato dell'essere.
E' un linguaggio universale e per cui tutto ciò che esiste può comunicare tramite l'Amore.
E' l'espressione dello Spirito.
E' la magia grazie alla quale tutto può nascere e divenire.
E' lo stimolo alla Vita.
Non è di nessuno ed è di tutti; non può essere posseduto.
Non risponde al desiderio, solo alla purezza.
E' la cura universale perché è Armonia.
Inconoscibile alla mente ma quando si manifesta non ci sono dubbi sulla sua realtà.
C'entra con "il discorso spirituale", perché senza Amore non ci può essere nessuna vera conoscenza spirituale, ma solo visioni distorte ed incomplete della realtà .
La realtà è Armonia e senza Amore la visione sarà quella della mente, che non può avere una visione completa della realtà.
E' stato detto varie volte nel thread di incredulo, che è il Cuore, ovvero lo Spirito, che è ciò che può avere la vera conoscenza e con vera conoscenza si intende la conoscenza completa della realtà, e questo vale anche per la conoscenza di una singola "cosa".
Per dirla in altro modo, non è possibile conoscere la realtà di "qualcosa" senza il coinvolgimento del Cuore, ovvero dell'Amore.
Ricorda che uso la parola "conoscere", non "sapere".
Le pratiche spirituali portano tutte alla stessa realizzazione.
Grazie alla cura ed alla purificazione interiore, vengono abbandonate le "calcificazioni" (grazie FVM) artificiali e si ritrova la propria natura originaria.
Grazie a questo processo "quello che siamo veramente" (grazie incredulo) può risvegliarsi e ricominciare a crescere, a manifestare le sue facoltà, e si "scopre" che siamo molto diversi da quello che ci hanno fatto credere.
La cosa più meravigliosa a mio avviso è lo scoprire che siamo, per usare le parole del mio Maestro, delle "fabbriche di Amore".
In noi l'Amore si crea naturalmente in continuazione, che noi si sia consapevoli o meno, questa creazione costante di Amore è la nostra vera Natura.
Noi siamo i giardinieri del Mondo e il nostro "rastrello" è l'Amore, che tutto cura e che tutto mantiene in Armonia.
Grazie.
Lo so che l'argomento è impossibile da discutere a parole, ma provo comunque a fare una domanda.
Che rapporto ha l'amore in una coppia, l'amore tra un genitore e un figlio ecc. con l'Amore universale di cui parli?
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TheNecrons ha scritto: Lo so che l'argomento è impossibile da discutere a parole, ma provo comunque a fare una domanda.
Non è che è impossibile da discutere, non è possibile farlo in modo esaustivo.
E' possibile discutere di molti aspetti, senza perdere di vista che sono solo parti di un tutto che le parole non possono descrivere.
E non avevo nessun dubbio che avresti "provato" a fare una domanda :wink:
TheNecrons ha scritto: Che rapporto ha l'amore in una coppia, l'amore tra un genitore e un figlio ecc. con l'Amore universale di cui parli?
E' la stessa cosa.
L'Amore di una persona per un altra è una delle infinite manifestazioni dell'Amore.
Se è Amore.
Il punto è che molto spesso l'Amore si manifesta tra due persone, ma a causa del dominio della mente-ego nelle stesse, e siccome l'esperienza è meravigliosa, magica (perché l'Amore è magia), le persone iniziano ben presto a desiderare di possederlo, desiderano che sia sotto il loro controllo e che risponda al loro desiderio.
Ed ecco che, come per le esperienze spirituali di cui abbiamo parlato con te e con zeppelin, svanisce all'istante.
Perché la purezza non può essere posseduta, si può solo "essere nella purezza".
La non accettazione di questa realtà, fa si che si crei (con la mente) una finzione dell'Amore.
Ed ecco che si mettono regole, che si fanno "patti", che si dice "se non fai così non mi ami" eccetera all'infinito.
Sono solo tentativi di controllare e possedere con la mente un qualcosa che non può essere ne controllato ne posseduto, e che hanno come risultato l'allontanamento dell'Amore, a volte per sempre, cosa che genera molto dolore, perché l'uomo senza la magia dell'Amore è perso.
L'Amore si allontana perché mortalmente offeso da questi nostri tentativi di possederlo, quando ci aveva appena fatto la grazia della sua magia, e noi, invece di provare gratitudine, vogliamo di più.
Le pratiche spirituali possono portare le persone a "vedere" molto chiaramente tutto questo, grazie alla profonda purificazione che aiutano ad operare in sé, poi sta ad ognuno, singolarmente, decidere se accettare o meno questa realtà o continuare a vivere nell'illusione.
Il mio Maestro diceva che la realtà è una vera e propria "fiaba", ma che è assolutamente reale.
Ecco la profondità verso cui le pratiche spirituali possono portare le persone, a ritrovare la fiaba incantata che è l'esistenza.
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E' la stessa cosa.
L'Amore di una persona per un altra è una delle infinite manifestazioni dell'Amore.
Se è Amore.
Il punto è che molto spesso l'Amore si manifesta tra due persone, ma a causa del dominio della mente-ego nelle stesse, e siccome l'esperienza è meravigliosa, magica (perché l'Amore è magia), le persone iniziano ben presto a desiderare di possederlo, desiderano che sia sotto il loro controllo e che risponda al loro desiderio.
Ed ecco che, come per le esperienze spirituali di cui abbiamo parlato con te e con zeppelin, svanisce all'istante.
Perché la purezza non può essere posseduta, si può solo "essere nella purezza".
La non accettazione di questa realtà, fa si che si crei (con la mente) una finzione dell'Amore.
Ed ecco che si mettono regole, che si fanno "patti", che si dice "se non fai così non mi ami" eccetera all'infinito.
Sono solo tentativi di controllare e possedere con la mente un qualcosa che non può essere ne controllato ne posseduto, e che hanno come risultato l'allontanamento dell'Amore, a volte per sempre, cosa che genera molto dolore, perché l'uomo senza la magia dell'Amore è perso.
L'Amore si allontana perché mortalmente offeso da questi nostri tentativi di possederlo, quando ci aveva appena fatto la grazia della sua magia, e noi, invece di provare gratitudine, vogliamo di più.
Lo sai che è esattamente ciò che penso dell'Amore tra due persone? Dev'essere una cosa al di sopra dell'ego e al di sopra della Mente, una cosa appunto che non riguarda i desideri egoici di possessione.
Ok grazie, ora ho capito qualcosa dell'Amore di cui parli.
Vorrei descrivere un cambiamento che ho avuto nella pratica della Meditazione da qualche settimana (ho voluto aspettare prima di concludere qualcosa). Detto brevemente, mentre prima l'intenzione di Meditare era a livello modo conscio e razionale (decidevo mentalmente di farlo una volta la mattina, una volta il pomeriggio), ora il bisogno "arriva da solo", senza che io lo chiami, non ho più bisogno di dirmi "alle 10 devi iniziare a Meditare", ma arrivo ad un certo della giornata in cui sento che è il momento. Allora usando quelle indicazioni dello Spirito (ma come già detto io stesso non sono ancora sicurissimo sull'autenticità del fenomeno) nel modo più puro possibile (qualche giudizio mi scappa) assumo la posizione indicata, e inizio a Meditare nel modo indicato (non devo ripetermi io che devo "osservare la respirazione ecc", non devo dirmi niente a livello razionale).
La Meditazione in questo modo è molto meno forzata, e mi rigenera maggiormente. Ma non è solo la soddisfazione che cerco (per carità, anche quella).
Comunque è una meraviglia
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TheNecrons ha scritto:
Detto brevemente, mentre prima l'intenzione di Meditare era a livello modo conscio e razionale (decidevo mentalmente di farlo una volta la mattina, una volta il pomeriggio), ora il bisogno "arriva da solo", senza che io lo chiami, non ho più bisogno di dirmi "alle 10 devi iniziare a Meditare", ma arrivo ad un certo della giornata in cui sento che è il momento. Allora usando quelle indicazioni dello Spirito (ma come già detto io stesso non sono ancora sicurissimo sull'autenticità del fenomeno) nel modo più puro possibile (qualche giudizio mi scappa) assumo la posizione indicata, e inizio a Meditare nel modo indicato (non devo ripetermi io che devo "osservare la respirazione ecc", non devo dirmi niente a livello razionale).
La Meditazione in questo modo è molto meno forzata, e mi rigenera maggiormente.
Questo accade quando si inizia ad avere familiarità con la pratica, ma non solo.
Come ho già detto, la Meditazione è uno stato dell'Essere naturale ed essenziale per avere una vita equilibrata e per cui in accordo con il tutto.
Ripetendo la pratica nel tempo, dopo un po' quelle parti di noi che traggono maggior beneficio da questo stato dell'essere, iniziano a "guarire", ad essere di nuovo "alimentate" . Di conseguenza "riprendono vita", si rinvigoriscono e, come è normale e giusto che sia, si "fanno sentire".
Inoltre possono farsi sentire perché il praticante sta progressivamente imparando a rimettere la mente al suo posto e per cui si intromette in misura minore con le nostre decisioni.
Per queste parti profonde di noi, quello stato dell'essere è la cosa più naturale che ci sia e per loro è indispensabile trascorrere un po' di tempo in quello stato. Quindi ci guidano verso quello stato e noi "sentiamo" l'esigenza ma anche solo la "voglia" di entrarci.
Se osserviamo i bambini, vediamo che sono una forza della Natura.
Corrono tutto il giorno (se gli si lascia la libertà...), sembrano inesauribili nel loro scatenarsi.
Ma se li si osserva con attenzione si può vedere come ogni tanto si "fermano", come "incantati" da qualcosa, qualcosa che quasi sempre noi non riusciamo a capire cosa sia.
Meditano, perché è uno stato assolutamente naturale.
Entrano ed escono da quello stato dell'Essere con la massima naturalezza e per chi sta praticando, trovarsi in un periodo come quello che descrivi, significa che si sta ritrovando quella naturalezza.
Le parole di Gesù, sulla necessità di ridiventare bambini per entrare nel regno dei cieli, contengono anche questa verità.
Ma non è solo la soddisfazione che cerco (per carità, anche quella).
Comunque è una meraviglia
Si, è umano cercare soddisfazione, ma è una tendenza da tenere a bada, perché l'ego è sempre li che sbircia cosa cavolo stai combinando... :wink:
E si, è una meraviglia.
Ma su questo dico una parola di cautela.
Non bisogna andare verso la meraviglia, nella pratica bisogna sempre rimanere presenti e consapevoli, perché la meraviglia è una cosa molto potente e vasta, vasta quanto lo è l'universo ed è facile farsi trascinare via.
Molti lo hanno fatto e molti non trovano più la "strada di casa".
Noi siamo gli osservatori e quando si ritrova questa condizione naturale ed equilibrata, è la meraviglia che viene a noi, perché quella è la semplice realtà.
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Si, è umano cercare soddisfazione, ma è una tendenza da tenere a bada, perché l'ego è sempre li che sbircia cosa cavolo stai combinando... :wink:
E si, è una meraviglia.
Ma su questo dico una parola di cautela.
Non bisogna andare verso la meraviglia, nella pratica bisogna sempre rimanere presenti e consapevoli, perché la meraviglia è una cosa molto potente e vasta, vasta quanto lo è l'universo ed è facile farsi trascinare via.
Molti lo hanno fatto e molti non trovano più la "strada di casa".
Eh lo so. Non si medita perchè è "bello" o "figo" (sarebbe simile al satanismo? Usare le meraviglie della Vita per soddisfazione personale?). Però lo sappiamo, tutti quelli che avevano già perso molta della loro Armonia nel corso degli anni, iniziano ad intraprendere questo percorso solo per il fascino che suscita nell'ego. E credo ci voglia molto lavoro e tempo per arrivare a comprendere la serietà della cosa.
Domanda: qual'è il rapporto secondo te, tra Dio e lo Spirito?
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TheNecrons ha scritto:
Eh lo so. Non si medita perchè è "bello" o "figo" (sarebbe simile al satanismo? Usare le meraviglie della Vita per soddisfazione personale?).
No, il satanismo non cerca la natura delle cose, è l'esatto opposto. Cerca di piegare la natura delle cose all'ego, senza riuscirci ovviamente infatti è una illusione.
La meraviglia dell'esistenza si trova solo grazie alla purezza, perché la realtà è pura.
Chi in qualche misura cerca il possesso (e il satanismo è l'estremo in questo), si allontana dalla realtà e quindi non sono le meraviglie dell'esistenza che trova, ma solo illusioni.
Però lo sappiamo, tutti quelli che avevano già perso molta della loro Armonia nel corso degli anni, iniziano ad intraprendere questo percorso solo per il fascino che suscita nell'ego. E credo ci voglia molto lavoro e tempo per arrivare a comprendere la serietà della cosa.
Chi non abbandona in breve questo desiderio, non otterrà nessun risultato reale.
E non è così, molti intraprendono questo lavoro su se stessi perché spinti da sincera esigenza di conoscenza e di ritrovare la propria natura.
Certo, l'ego è un qualcosa con cui fare i conti, ma molti sono sinceri nelle intenzioni.
Domanda: qual'è il rapporto secondo te, tra Dio e lo Spirito?
Questo lo devi chiedere a Dio :wink:
Questa è un altra cosa di cui non so può parlare in modo esaustivo, visto che "entrambi" sono indefinibili a parole.
Lo Spirito è la "prima" creazione, il "primo" passo nella creazione del Mondo, perché per creare qualcosa "prima" è stato creato il nulla, dove ogni cosa nasce, diviene e sparisce.
Si può dire che è il "primo" figlio di Dio e come vedi metto tutti i termini che hanno una valenza temporale tra virgolette, perché nella realtà spirituale il tempo non esiste, ma con questo linguaggio mentale siamo obbligati a mettere una idea temporale.
Domanda (ora tocca a me): come percepisci il tempo quando mediti? Ti sembra di avere lo stesso tipo"di percezione che hai nello stato cosiddetto "normale"?
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La meraviglia dell'esistenza si trova solo grazie alla purezza, perché la realtà è pura.
La maraviglia dellesistenza si trova tra tutto puro e tutto che non e puro che sensa uno o laltro non esisterebe ne uno o laltro. La realta e luce e buyo, su e giu, caldo e fredo, puro e non puro.
Domanda (ora tocca a me): come percepisci il tempo quando mediti? Ti sembra di avere lo stesso tipo"di percezione che hai nello stato cosiddetto "normale"?
Se davero stai meditando il tuo cervelo non dovrebe avere ne suno di tipo di percipizione che domandi -Se la definitzione di "quando mediti" eh il risultato del stacamento del spirito e corpo. <--chervelo stacatto :popcorn:
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1k8 ha scritto: @invisibile
La meraviglia dell'esistenza si trova solo grazie alla purezza, perché la realtà è pura.
La maraviglia dellesistenza si trova tra tutto puro e tutto che non e puro che sensa uno o laltro non esisterebe ne uno o laltro. La realta e luce e buyo, su e giu, caldo e fredo, puro e non puro.
Sono d'accordo, infatti dipende da cosa si intende per "purezza"
Io lo intendo come "assenza di giudizio" e come "assenza di sovrastrutture mentali", che portano ad interpretare la realtà solo dal punto di vista soggettivo ed in particolar modo da quello dell'ego.
Se davero stai meditando il tuo cervelo non dovrebe avere ne suno di tipo di percipizione che domandi -Se la definitzione di "quando mediti" eh il risultato del stacamento del spirito e corpo. <--chervelo stacatto :popcorn:
Si, hai fatto bene a specificare. Intendevo dopo, quando esci dallo stato meditativo che visione si ha di come si è percepito il tempo durante la Meditazione.
EDIT
Cosa intendi con "eh il risultato del stacamento del spirito e corpo" ?
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La meraviglia dell'esistenza si trova solo grazie alla purezza, perché la realtà è pura.
Sono d'accordo, infatti dipende da cosa si intende per "purezza"
Io lo intendo come "assenza di giudizio"
Mi sa che ai capito male, eh non sembra che sai dacordo.. Io ti sto spiegando che anche con "giudizio" e "assenza di guidizio" si trova le meraviglia dell'esistenza. Perche la realta e "giudizio" e "assenza di guidizio".
che portano ad interpretare la realtà solo dal punto di vista
Seconda me, esiste solo un punto di vista che chi sono infiniti punti di vista.
Cosa intendi con "eh il risultato del stacamento del spirito e corpo" ?
www.iep.utm.edu/dualism/
*Facho girare le pale per professione infinitivamente :poke:
-EDIT Scusa , mia avertito massimo che non sifa il "legi qui" su luogocomune. Per la domanda che mi chiedi io intendo semplicimente che il cervelo del corpo non cha nulla da fare con la anima / spirito se la parola meditatzione non e in terme di concentrarsi su un problema, ma del atuale conceto di OBE "outer body experience".
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Domanda (ora tocca a me): come percepisci il tempo quando mediti? Ti sembra di avere lo stesso tipo"di percezione che hai nello stato cosiddetto "normale"?
Dare una risposta è molto difficile. Prima di continuare però vorrei descrivere meglio la mia esperienza Meditativa: quando medito, in alcuni tratti, entro per alcuni secondi in uno stato molto....non so trovare le parole. E appena mi parte un pensiero, ci esco. Entro ed esco, entro ed esco, funziona così la mia Meditazione per ora (ma col tempo riesco a mantenere quello stato più a lungo). L'unico stato in cui sento una variazione della percezione del tempo è proprio quello che dura pochi secondi. Allora io stesso non so "com'è" di preciso la percezione del tempo, ma di sicuro non è la stessa di quando "sei normale". Se proprio devo pensarci logicamente, potrei dire questa frase, così come mi esce: quando medito sento che il tempo è un "paramentro ininfluente", un parametro di cui non c'è bisogno. Punto.
Devo cercare di usare più parole/parole diverse?
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1k8 ha scritto:
La meraviglia dell'esistenza si trova solo grazie alla purezza, perché la realtà è pura.
Sono d'accordo, infatti dipende da cosa si intende per "purezza"
Io lo intendo come "assenza di giudizio"
Mi sa che ai capito male, eh non sembra che sai dacordo.. Io ti sto spiegando che anche con "giudizio" e "assenza di guidizio" si trova le meraviglia dell'esistenza. Perche la realta e "giudizio" e "assenza di guidizio".
Si, non siamo d'accordo.
I nostri giudizi modificano la realtà, perché abbiamo il potere creativo e quindi influiamo sulla realtà.
Ma il giudizio è un atto esclusivamente umano (mentale) e quindi non fa parte dell'Armonia.
Quindi giudicando noi creiamo una realtà, un vero e proprio "mondo", che non è in Armonia con il tutto.
Chi di noi è in grado di creare con la mente un mondo in Armonia? Nessuno perché la mente non può farlo e quindi il "mondo" creato dal giudizio non può essere meraviglioso.
Solo ciò che è creato con l'Amore è in Armonia e l'Amore è assenza totale di giudizio.
che portano ad interpretare la realtà solo dal punto di vista
Seconda me, esiste solo un punto di vista che chi sono infiniti punti di vista.
Levando la fine della mia frase dal tuo quote, hai cambiato il senso: ..."dal punto di vista soggettivo ed in particolar modo da quello dell'ego."
Il punto di vista dell'ego non è uno "qualsiasi" degli infiniti punti di vista :wink:
Cosa intendi con "eh il risultato del stacamento del spirito e corpo" ?
www.iep.utm.edu/dualism/
*Facho girare le pale per professione infinitivamente
Tranquillo, quando una cosa mi interessa sono peggio di te :wink:
-EDIT Scusa , mia avertito massimo che non sifa il "legi qui" su luogocomune. Per la domanda che mi chiedi io intendo semplicimente che il cervelo del corpo non cha nulla da fare con la anima / spirito se la parola meditatzione non e in terme di concentrarsi su un problema, ma del atuale conceto di OBE "outer body experience".
Grazie Massimo :sun:
Perdonami ma non sono sicuro di avere capito.
Cerco di chiarire i concetti che mi sembra di vedere:
-Il cervello (fisico) non ha nulla a che fare con l'anima/spirito. E' quello che intendi? Se si, in che senso?
-Con "se la parola meditatzione non e in terme di concentrarsi su un problema" mi sembra che tu parli di un altra cosa, che non è meditazione. Puoi chiarire?
-Poi parli delle OBE ma non ho capito in che relazione rispetto alla Meditazione. Sembra che tu consideri le OBE lo scopo della Meditazione.
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TheNecrons ha scritto: @Invisibile:
Domanda (ora tocca a me): come percepisci il tempo quando mediti? Ti sembra di avere lo stesso tipo"di percezione che hai nello stato cosiddetto "normale"?
Dare una risposta è molto difficile. Prima di continuare però vorrei descrivere meglio la mia esperienza Meditativa: quando medito, in alcuni tratti, entro per alcuni secondi in uno stato molto....non so trovare le parole. E appena mi parte un pensiero, ci esco. Entro ed esco, entro ed esco, funziona così la mia Meditazione per ora (ma col tempo riesco a mantenere quello stato più a lungo). L'unico stato in cui sento una variazione della percezione del tempo è proprio quello che dura pochi secondi. Allora io stesso non so "com'è" di preciso la percezione del tempo, ma di sicuro non è la stessa di quando "sei normale". Se proprio devo pensarci logicamente, potrei dire questa frase, così come mi esce: quando medito sento che il tempo è un "paramentro ininfluente", un parametro di cui non c'è bisogno. Punto.
Si.
TheNecrons ha scritto: Devo cercare di usare più parole/parole diverse?
No :wink:
Magari più in la se ti vengono spontaneamente.
Consiglio di non cercare di capire con la mente (parole-pensieri) le esperienze di Meditazione, ma di lasciare che la consapevolezza cresca naturalmente, e in questo modo una maggiore comprensione arriva nel modo e nei tempi giusti per la persona.
Armonia nel divenire.
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E appena mi parte un pensiero, ci esco. Entro ed esco, entro ed esco, funziona così la mia Meditazione per ora
Per questo le mantra aiutano per mettere il cervelo in "loop" automatico per evitare di essere distrato. Io personalmente ne o fati differenti ma il "om" e "omnamashivayia" non mi ano mai risultati effetivamente come una mantra del japone "na myoho renghe kyo". Pio darsi perche mi sono abituato prima con il japonese. Ti sugerisco di fare queste cose in gruppo che dasolo e molto dificile mantenere un loop di mantra con li intervali del tuo stesso rispiro. Se ti puo essere di aiuto to facho link di seguire con un audio, o seno puoi provare con laqua della doccia che fa da ambiente distrato costante.
@invisible
I nostri giudizi modificano la realtà, perché abbiamo il potere creativo e quindi influiamo sulla realtà.
Alora tu vuoi dire se tu giudizi che un quadro e molto bello puoi cambiare o influenzare la belletsa di quel quadro? - Mi sembra che lunica cosa che influenza o modificha il tuo giudizio e propio sollo tuo giudizio.
Ma il giudizio è un atto esclusivamente umano (mentale) e quindi non fa parte dell'Armonia.
Non sappevo che il umano non fa parte dell'armonia.. Per favore elabora questo giudizio.
Quindi giudicando noi creiamo una realtà, un vero e proprio "mondo", che non è in Armonia con il tutto.
Nella realta, noi creamo giudizi. Il mondo e proprio vero con o sensa giudizi. Chi vuole la tua definizione di armonia prima che aggiungo soto.
Solo ciò che è creato con l'Amore è in Armonia e l'Amore è assenza totale di giudizio.
Tutto cho che e creato con odio/paura e anche in armonia o non esisterebe nulla dei due. Per creare qualcose con amore, deve prima essitere lamore, per lamore di esistere deve esistere il oposito. Per essempio se tu crei lidea di un diavolo, a quel stesso momento stai creando lidea di un angelo. Lamore e lamore, giudizio e giudizio, Lamore e assenza totale di giudizio e solo un tuo giudizio.
Il punto di vista dell'ego non è uno "qualsiasi" degli infiniti punti di vista
Ah ok, tutti li infiniti + 1 quelo del ego. La mia citazione originale quando lo prima pensato era "Che un punto di vista, che chi sonopiu di un punto di vista" Mia venuto sbagliato scrivendo veloce, anche se non mi sembra invalida pure cosi.
Per le tre domande che mi fai.
1. Il spirito/anima non e materia come il corpo.
2+3. Stavo semplichemente individuando le 2 confusioni tra meditare su un problema (praticamente concentrarsi), e meditare come la pratica spirituale di stacharsi dal corpo.
[img size=300]http://oi68.tinypic.com/ixaucz.jpg http://oi68.tinypic.com/ixaucz.jpg[/img]
^^^Come questo qua che doppo 200 ani non ancora retornato al suo corpo :hammer: (non e morto dicono)
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1k8 ha scritto: @the necrons
E appena mi parte un pensiero, ci esco. Entro ed esco, entro ed esco, funziona così la mia Meditazione per ora
Per questo le mantra aiutano per mettere il cervelo in "loop" automatico per evitare di essere distrato. Io personalmente ne o fati differenti ma il "om" e "omnamashivayia" non mi ano mai risultati effetivamente come una mantra del japone "na myoho renghe kyo". Pio darsi perche mi sono abituato prima con il japonese. Ti sugerisco di fare queste cose in gruppo che dasolo e molto dificile mantenere un loop di mantra con li intervali del tuo stesso rispiro. Se ti puo essere di aiuto to facho link di seguire con un audio, o seno puoi provare con laqua della doccia che fa da ambiente distrato costante.
Sconsiglio di praticare i mantra se non guidati da un vero Maestro spirituale.
Ci sono molte falsificazioni (non dico che quelle che proponi lo siano 1k8), e la questione è delicata e seria.
Praticare una disciplina non genuina può arrecare danno alla persona.
Inoltre il "metere in loop" la mente (preferisco usare questa parola perché "cervello" da l'idea della "cosa fisica") può essere utile all'inizio, come esempio diciamo per far vedere al praticante altre possibilità ed aiutare a iniziare ad entrare in altri stati dell'essere.
Ma è solo un trucco che di solito ha breve efficacia, perché la mente è abilissima e ben presto trova il modo di riprendere il controllo nonostante apparentemente non lo abbia, perché recitando si crede di tenerla occupata.
In questi casi la mente "passa" ad un altra parte di sé la recitazione, che diventa totalmente automatica, e riprende il dominio.
1k8 ha scritto: I nostri giudizi modificano la realtà, perché abbiamo il potere creativo e quindi influiamo sulla realtà.
Alora tu vuoi dire se tu giudizi che un quadro e molto bello puoi cambiare o influenzare la belletsa di quel quadro? - Mi sembra che lunica cosa che influenza o modificha il tuo giudizio e propio sollo tuo giudizio.
Certo, ma stai sottovalutando l'effetto che questo ha sulla realtà.
Tu giudichi una donna bellissima e questo potrebbe cambiare totalmente la tua vita, per sempre (magari diventa un inferno ).
Ecco che a causa del tuo giudizio hai creato una realtà perché gli effetti sono assolutamente reali.
Ma il giudizio è un atto esclusivamente umano (mentale) e quindi non fa parte dell'Armonia.
Non sappevo che il umano non fa parte dell'armonia.. Per favore elabora questo giudizio.
Io non ho detto questo.
Ho parlato di giudizio, non di "umano" e ho specificato che è la mente-ego che giudica.
Noi siamo immensamente di più della mente-ego e le pratiche spirituali portano a comprendere anche questa cosa fondamentale, e a dare gli strumenti per cambiare le cose in sé.
L'uomo può vivere senza giudicare assolutamente nulla, e così diventare veramente umano.
Quindi giudicando noi creiamo una realtà, un vero e proprio "mondo", che non è in Armonia con il tutto (Tao).
Nella realta, noi creamo giudizi. Il mondo e proprio vero con o sensa giudizi.
E' quello che dico io.
Ma aggiungo che il nostro giudicare modifica la realtà.
E siccome il giudizio è un atto mentale e per cui incompleto rispetto alla totalità che siamo (corpo, mente e Spirito), queste modifiche sono in disarmonia con il tutto.
Solo ciò che è creato con l'Amore è in Armonia e l'Amore è assenza totale di giudizio.
Tutto cho che e creato con odio/paura e anche in armonia o non esisterebe nulla dei due.
Confondi "opposti" con "Armonia".
Tutto ciò che è creato con odio/paura, e ricorda che qui io sto parlando di creazione solo per quanto riguarda l'essere umano, non è mai in Armonia, perché l'odio non esiste in Natura.
L'odio è una conseguenza delle paure umane che non si vogliono affrontare.
La Paura si, esiste in Natura, ma ha una funzione precisa che è quella dello stimolo alla crescita della Vita e solo in certe fasi.
Nel vecchio thread (nel vecchio sito), ho postato il racconto del seme che illustra bene questa cosa.
Per le tre domande che mi fai.
1. Il spirito/anima non e materia come il corpo.
Ok.
2+3. Stavo semplichemente individuando le 2 confusioni tra meditare su un problema (praticamente concentrarsi), e meditare come la pratica spirituale di stacharsi dal corpo.
Capito.
Per quanto riguarda la pratica di staccarsi dal corpo (OBE), anche qui io sconsiglio di cercare queste esperienze.
E' sempre la stessa indicazione: non desiderare, non concludere, non giudicare, non presumere.
Nulla.
Sono realtà dell'esistenza molto vaste e profonde e a mio avviso il modo giusto e sano di indagare in questi campi è quello della massima cautela.
Il mare è immenso, l'universo è (forse) infinito.
Quel signore della foto chissà dove è e chissà se mai ritornerà qui con noi...
Io credo che la Natura (Dio) non fa niente per caso, e quindi se io sono qui in questo corpo, e per il tempo in cui ci sarò, credo che debba stare qui, almeno la maggior parte del tempo per così dire.
Spesso Meditando non ci sono, ma non cerco mai quel risultato.
Se accade va bene, ma non è quello lo scopo che mi prefiggo.
Le pratiche genuine sono strumenti creati da Maestri spirituali per aiutarci a ritrovare la nostra Armonia, e così facendo si ritrova la Via per la vera conoscenza.
Quindi io credo che non è sano desiderare e cercare esperienze come le OBE, fino a quando non si è ritrovata la propria Armonia.
1k8, ti consiglio di leggere la discussione sul vecchio sito, credo che così tu possa capire meglio la mia visione e il significato che do a varie parole che uso spesso.
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1k8, ti consiglio di leggere la discussione sul vecchio sito, credo che così tu possa capire meglio la mia visione e il significato che do a varie parole che uso spesso.
Da non capire le sempliche analysi che discuto dal yin e yang e dualismo, sconsilgiare la gente di utilzare mantra, e far finta di essere dacordo pero aggiungere cose in piu.. io esco dal discusione che non o interesso di rovinare o confedere il tuo thread specifico ala tua visone. Scusami
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1k8 ha scritto:
1k8, ti consiglio di leggere la discussione sul vecchio sito, credo che così tu possa capire meglio la mia visione e il significato che do a varie parole che uso spesso.
Da non capire le sempliche analysi che discuto dal yin e yang e dualismo,...
A me sembrava che fosse chiaro che quello l'avevo capito.
Forse è un problema di lingua...
...sconsilgiare la gente di utilzare mantra...
Si, ma non è così semplice. Ho spiegato perché io lo sconsiglio.
... e far finta di essere dacordo pero aggiungere cose in piu..
Questa non l'ho capita... in cosa avrei fatto finta di essere d'accordo?
... io esco dal discusione che non o interesso di rovinare o confedere il tuo thread specifico ala tua visone. Scusami
A me pareva che invece certe cose si stessero chiarendo, e non rovini o confondi affatto la discussione.
Anzi, per me è molto utile confrontarmi con chi ha diverse visioni.
Non è il "mio" thread, è un thread per parlare di queste tematiche e quindi non hai nulla di cui scusarti.
Se te ne vai mi spiace.
Se rimani però forse è bene affrontare una cosa alla volta, anche perché perché per me è difficile capire certe cose che scrivi, e viste le tematiche complesse (e visto che io certi termini li uso in modo preciso ma non so te), così ci diamo una possibilità :sun:
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invisibile ha scritto: Ma il mio Maestro diceva spesso due cose:
"Non fidatevi di nessuno; nemmeno di voi stessi"
"Non ascoltate nessuno (magari dopo che ci aveva stordito con ore di discorsi) .... nemmeno me"
Questo, ovviamente, significa che è imprescindibile verificare tutto in prima persona.
Salute invisibile
... innanzi tutto Grazie e Complimenti per il Topic.
Lo sto seguendo dall'inizio e definisco, senza mezzi termini, la mia attenzione e interesse sono pari all'ignoranza che li nutre.
Colgo quest'intervallo che si è aperto nella discussione ed entro nel merito della domanda che desideravo porgerti già da qualche tempo. Preciso, non l'ho fatto prima, perché ritenevo un gesto scomposto interrompere l'energia che coglievo nello svilupparsi del thread.
La domanda: mi aiuti a capire il significato delle parole che spesso diceva il tuo Maestro?
La tua affermazione finale, quella che nella citazione ho messo in grassetto, mi è chiara, quel che mi manda in loop è invece negare valore alla Fiducia.
Rivolgo un attributo assoluto alla Fiducia. A mio avviso è il più potente ed etereo collante esistente in Natura. Per me è una bellezza portarla, offrirla e quando con dolore decido di negarla è perché è stata tradita.
Il tradimento è una delle facce della menzogna e a quel punto il primo soggetto che patisce questo dolore è il Cuore. il mio migliore Amico ... e mi fermo qui, seduto in attesa del tuo aiuto. Grazie!
Hic
... l'unica abitudine che voglio avere è respirare. Hic :wink:
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La domanda: mi aiuti a capire il significato delle parole che spesso diceva il tuo Maestro?
La tua affermazione finale, quella che nella citazione ho messo in grassetto, mi è chiara, quel che mi manda in loop è invece negare valore alla Fiducia.
Rivolgo un attributo assoluto alla Fiducia. A mio avviso è il più potente ed etereo collante esistente in Natura. Per me è una bellezza portarla, offrirla e quando con dolore decido di negarla è perché è stata tradita.
La fiducia, che nella sua forma "assoluta" è la fede, è, come hai giustamente detto usando una espressione molto significativa, il collante esistente in Natura.
Ma è molto di più.
Ogni atto avviene nel futuro, nel senso che se decidi di chiudere una mano, l'atto in sé avverrà sempre nel futuro rispetto alla tua decisione.
Siccome nessuno conosce il futuro, l'unico modo di mettere in atto la propria intenzione, ovvero quello che ci permette di agire, è la fiducia.
Perché senza non è possibile fare niente.
Non ne siamo consapevoli, ma noi viviamo "immersi nella fiducia".
Non stiamo noi tutti costantemente fidandoci del nostro corpo, che continui a respirare per conto suo?
E questa fiducia è ovunque, in miliardi di aspetti della vita.
L'uomo è un creatore e quindi può creare realtà, come dicevo a 1k8, anche fuori dall'Armonia, il che significa che in quelle realtà le leggi universali possono non esistere, completamente o parzialmente.
Per esempio, il flusso incontrollato dei pensieri che praticamente tutti hanno nella mente, è una realtà vera e propria, perché esiste e perché genera risultati concreti, reali.
Questa è una realtà creata da noi stessi e se è inconsapevole, perché divenuta abitudinaria, automatica, non cambia nulla rispetto agli effetti reali che provoca (crea).
Se tu, a causa della tua subordinazine al tuo flusso incontrollato dei pensieri, mi dici "io dico che questa cosa è XY", io credo che faccio benissimo a non darti fiducia, perché so che è una "tua" creazione e non ho nessun elemento per sapere se è reale nel senso che è in accordo con le leggi del Mondo.
Solo con la verifica personale potrò, eventualmente, sapere se quello che dici è vero e quindi darti fiducia non è ragionevole.
Ora, io dico che esistono delle persone, che chiamo Maestri spirituali, che sono arrivati a "pulire" tutte le proprie sovrastrutture e che grazie a questo ritorno a Sé hanno ritrovato l'accesso alla vera conoscenza e per cui quello che dicono è sempre vero.
Ma il punto è: come ce lo dicono?
Se ce lo dicono usando le parole, che è il mezzo che qui abbiamo, noi non possiamo avere la certezza che quello che dicono è tutto vero, perché sempre di parole si tratta.
Quindi non è ragionevole credere, dare fiducia, solo in base a delle parole.
E' solo con l'esperienza in prima persona che si può verificare la realtà di una data affermazione, così come è solo con l'esperienza in prima persona che tu sai che ti puoi fidare del tuo corpo e che anche il prossimo respiro verrà fatto.
Ma la certezza non esiste e questo è un aspetto dell'esistenza fondamentale, perché l'esistenza è divenire e quindi non ci può essere certezza, perché la certezza è staticità, ovvero l'opposto del divenire.
Negli anni io ho dato molta fiducia al mio Maestro, perché ho verificato personalmente che ogni singola cosa che ha affermato come vera, si è rivelata sempre vera.
Sempre.
E questo, ho capito dopo molto tempo, è "semplicemente" perché era in accordo con il Mondo, con il Tao e non rinunciava mai alla pura visione della realtà per soddisfare il proprio ego o personalità.
Ma nonostante lui sapesse che molti dei suoi allievi, compreso me, avessimo molta fiducia il lui, ci esortava sempre a verificare in prima persona, perché è solo così che puoi sapere se una cosa è vera o meno.
Se con questo non sei uscito dal loop, fammi sapere
Aggiungo: le pratiche spirituali sono uno straordinario strumento anche per poter verificare in prima persona la realtà.
Il Tai Chi viene anche definito "pratica della realtà" perché è un costante verificare i propri atti e la loro funzionalità nel reale, e questo accade in vari modi e in tutti i "piani dell'esistenza", fisico, psichico e spirituale.
Ecco anche perché viene definito "la somma arte".
L'arte della realtà, ovvero l'arte di agire (e non-agire) in accordo con il Tao.
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Penso che tu debba comunque provare a porre le tue domande, se no mi fai sentire quasi in colpa. Poi sarà Invisibile a valutare il tempo e l'impegno richiesti, e decidere se e quando rispondere.
Per te va bene, Invisibile?
*******************************************************************************************************************************************************
Riguardo alla fiducia, c'è un punto che non mi è chiaro: ma la fiducia è "essere certi di qualcosa nonostante in realtà non abbia nulla di certo alla Mente razionale"?.
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