Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali

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8 Anni 7 Mesi fa #1400 da TheNecrons
@Invisibile:

Da un punto di vista fisico, mentale, energetico e spirituale, cosa rappresenta il sonno secondo te?

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8 Anni 7 Mesi fa #1423 da invisibile

TheNecrons ha scritto: @Invisibile:

Da un punto di vista fisico, mentale, energetico e spirituale, cosa rappresenta il sonno secondo te?


Il sonno è recupero, da tutti i punti di vista.
Ma per ogni "mondo" (fisico, mentale o spirituale) ci sono differenze.

Parlando in generale nel sonno si "stacca" la mente razionale e di conseguenza le sue sovrastrutture. Questo significa che se una persona è dominata dal'ego-personalità (si identifica con queste sovrastrutture), nel sonno queste parti non hanno più il dominio sull'essere.

Questo permette di "riaggiustare" molte cose che vengono messe in disequilibrio durate questo "dominio" da parte dell'ego (mente razionale), che sono disequilibri che riguardano tutti "mondi" dove si esiste.

Ma il grado e la profondità di "aggiustamento" che il sonno può portare dipendono da molte cose, come la qualità del sonno.
Un sonno "pesante" non sempre permette un riequilibrio così coe un sonno agitato.

Il punto è che siamo, come disse il mio Maestro, come delle Ferrari e per cui siamo infinitamente complessi e delicatissimi nella "messa a punto".
Basta un niente per mandarci fuori equlibrio e se la persona non cura se stessa in modo serio, spesso questi disequilibri se li porta dietro per tutta la vita.

Il sonno è una cura per molte cose, ma anche questa cura ha i suoi limiti e se la persona vive in forte disequilibrio, perpetuandolo (ricreandolo) giornalmente, il sonno può aggiustare solo in modo limitato questi "danni".

Tutto ha un limite, anche l'efficacia del sonno.

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8 Anni 7 Mesi fa #1439 da TheNecrons
@Invisibile:

Quindi il sonno è diciamo una liberazione automatica dalla Mente superficiale e dell'ego.
E' possibile decidere di dormire in qualsiasi momento?
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Ho paura di dirlo, ma credo stia andando di male in peggio riguardo al mio equilibrio. Credo di aver bisogno di un certo spazio e di tempo per riparare i danni. Ma una circostanza così c'è in casa mia una volta su 100. Sta volta (credo) di aver bisogno di più spazio e di più tempo rispetto al "solito".
E ovviamente più si va avanti coi danni, poi si integrano e diventano più difficili da riparare. Dai aspettiamo e vediamo cosa succederà.

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8 Anni 7 Mesi fa #1441 da invisibile

TheNecrons ha scritto: @Invisibile:

Quindi il sonno è diciamo una liberazione automatica dalla Mente superficiale e dell'ego.


Non avrei usato la parola "automatica" ... ma si può vederla così.

Il punto è che se la mente è sempre in controllo, moltissime cose non si possono proprio riequilibrare, perché ciò che compie queste azioni è tutt'altro e ha bisogno di "spazio" e di tempo per farlo.

E' possibile decidere di dormire in qualsiasi momento?


Mia madre riusciva a farsi brevi pisolini in piedi, bastava che avesse una parte a cui appoggiarsi :) ma lei era mezza india :-D


Devo dire che anche io ho una certa abilità innata a dormire quando voglio...

Si, è possibile ma è necessario avere il cuore in pace.

Ho paura di dirlo, ma credo stia andando di male in peggio riguardo al mio equilibrio. Credo di aver bisogno di un certo spazio e di tempo per riparare i danni. Ma una circostanza così c'è in casa mia una volta su 100. Sta volta (credo) di aver bisogno di più spazio e di più tempo rispetto al "solito".
E ovviamente più si va avanti coi danni, poi si integrano e diventano più difficili da riparare. Dai aspettiamo e vediamo cosa succederà.


Capisco, ma ricorda che sei molto giovane e di tempo ne hai per trovare soluzioni, per cui non ti angustiare.

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8 Anni 7 Mesi fa #1471 da TheNecrons
@Invisibile:

"Domandona": quando la voglia di essere amati è un bisogno e quando è un desiderio egoico?

Io quando ho intrapreso questo percorso ho perso interesse verso molte cose, tra cui, in parte, il giudizio altrui. Per cui sono stato portato all'idea che l'Essere Umano non abbia realmente bisogno di "essere amato". Ma mi ricordo che un giorno dicesti: "l'Umano ha bisogno di essere amato".

Grazie in anticipo.

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8 Anni 7 Mesi fa #1511 da invisibile

TheNecrons ha scritto: @Invisibile:

"Domandona": quando la voglia di essere amati è un bisogno e quando è un desiderio egoico?


Questo lo devi dire tu.

Non c'è una "regola", dipende se è un vero bisogno o no.

Io quando ho intrapreso questo percorso ho perso interesse verso molte cose, tra cui, in parte, il giudizio altrui. Per cui sono stato portato all'idea che l'Essere Umano non abbia realmente bisogno di "essere amato". Ma mi ricordo che un giorno dicesti: "l'Umano ha bisogno di essere amato".


L'Amore è il nutrimento essenziale per l'essere.
Questo significa che tutti hanno bisogno di Amore.

Senza Amore nulla può crescere in modo sano.

Ma noi siamo anche creatori e per cui "generatori di Amore".

Ogni creazione si basa sull'Amore e quindi il nostro bisogno è sia ricevere che dare Amore.

Quando, come, non è una cosa che la mente può sapere o controllare, è una realtà dello Spirito e solo da Lui si può venire "informati" di cosa e come è adatto alle circostanze.

Il problema sta nel fatto che quasi tutti siamo cresciuti con carenza di Amore e per cui ci sono delle mancanze profonde, delle parti di noi che non sono state "alimentate" nel modo e nei tempi previsti dalla Natura.

Questo genera una "fame" di Amore, soprattutto a livello inconscio, che può condizionare anche una vita intera.
Le persone fanno le cose più assurde solo per cercare di ricevere Amore e questo succede perché essendo stato negato (soprattutto nell'infanzia) ed avendo subito un forte condizionamento sul quando "si merita l'Amore", ci si dedica anima e corpo a cose che in realtà non hanno nulla a che vedere con le "visite" che l'Amore ci fa, ma sono altri strumenti di manipolazioni delle persone.

Una cosa molto crudele perché crea grande frustrazione e perdita della speranza e della fiducia.

L'Amore non viene perché hai avuto successo o perché sei un "vincente". Non viene se ottieni buoni voti (al massimo ricevi un po' di Amore dalla famiglia, ma non è quello che veramente cerchiamo), o se vivi in accordo con le convenzioni sociali (infinite).

L'Amore viene quando c'è purezza e Verità,

Non ci appartiene, perché è una realtà universale, va e viene come ogni cosa esistente, come le onde del mare.

Molte volte l'Amore ci visita, ma noi non abbiamo il "contenitore" per riceverlo, perché pieno di cose che non possono convivere con Lui, e per cui non può far altro che andarsene.

L'Amore è ovunque e si può trovare e dare in infinite situazioni. Ma se si rimane in quel piccolo angolino che è la mente razionale e l'ego, si vivranno esperienze limitate da quelle stesse parti di noi, come è logico che sia.

Le pratiche spirituali danno un grande aiuto a ritrovare le parti di noi che abbiamo trascurato, così come aiutano a "fare pulizia" e a rimettere le cose "a posto" e per cui aiutano anche nel ritrovare quella condizione di purezza e verità che permette di avere il "contenitore" adatto per le visite che l'Amore ci fa.

Ritrovando l'Armonia si impara anche a dare Amore (quello che noi generiamo per tutta la vita anche senza saperlo), cosa fondamentale perché siamo, come diceva il mio Maestro, delle "fabbriche di Amore" e per cui l'Amore è il nostro principale "strumento" per curare gli altri ed il Mondo.

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8 Anni 7 Mesi fa #1558 da TheNecrons
@Invisibile:

Chiaro.
Però mi sorge un dubbio. Come fa l'umano ad essere perfetto se non può difendersi da mancanze esterne, di cui non ha il controllo? Se io per esempio decido di non dare amore a quella persona, e insieme a me molti lo fanno, facciamo dei danni a noi stessi ma quella persona può venir danneggiata senza che possa farci nulla. Che devo fare io se non ricevo Amore? Devo osservarmi mentre indebolisco? (non attendo una risposta personalizzata ovviamente ma una generalizzata).
E poi, penso, questa non è una cosa da accettare tanto, non è un cambiamente della Natura, non è una catastrofe naturale in cui devi accettare di morire. Qui è il volere egoico di altre persone.

Grazie.

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8 Anni 7 Mesi fa #1669 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
Però mi sorge un dubbio. Come fa l'umano ad essere perfetto se non può difendersi da mancanze esterne, di cui non ha il controllo?


In quel caso viene reso imperfetto, in quanto quella che doveva essere la sua crescita naturale è stata danneggiata.
Ma il rimedio c'è, perché noi siamo magici.

Se io per esempio decido di non dare amore a quella persona, e insieme a me molti lo fanno, facciamo dei danni a noi stessi ma quella persona può venir danneggiata senza che possa farci nulla. Che devo fare io se non ricevo Amore? Devo osservarmi mentre indebolisco? (non attendo una risposta personalizzata ovviamente ma una generalizzata).
E poi, penso, questa non è una cosa da accettare tanto, non è un cambiamente della Natura, non è una catastrofe naturale in cui devi accettare di morire. Qui è il volere egoico di altre persone.


Accettare o meno questo danno è una scelta individuale.
Personalmente quando ho iniziato a divenire consapevole dei danni che avevo ricevuto a causa di mancanze avvenute durante la fase di formazione, ho reagito e mi sono dato da fare per cercare una soluzione.
Io penso che nessuno dovrebbe accettare questi stato di cose ma ognuno è libero di scegliere, come è giusto che sia.

Chiedi "cosa bisogna fare" e a mio avviso la risposta è proprio il tema del thread: le pratiche spirituali, ma non in quanto tali ma in quanto strumento che aiutano anche a rimediare ai danni di questo tipo ricevuti.

Come ho già detto non è "obbligatorio" praticare qualcosa per rimediare ai danni, c'è chi non ne ha bisogno e che ce la fa senza questo tipo di aiuto-disciplina, ma è un fatto che, essendo state create da Maestri spirituali, queste pratiche danno un grande aiuto in questo processo di guarigione spirituale.

Il funzionamento è sempre lo stesso, Armonia, equilibrio.
Ritrovando progressivamente l'Armonia-equilibrio personale si "rivivono" tutte le fasi in cui ci sono state queste mancanze.
E' un "tornare indietro nel tempo" che non è fantasia, non è "psicologia" (anche) è un vero rivivere quelle fasi di sofferenza interiore, ma questa volta, invece di essere vittime delle circostanze, perché in quelle fasi si era inconsapevoli ed innocenti, si rivivono in piena consapevolezza e, se si sono acquisiti gli strumenti necessari (una buona guida in queste fasi è preziosa), è possibile guarire da quelle profonde ferite dell'Anima.

Per fare un esempio "pratico", la nostra "civiltà" ci insegna (in profondità) che siamo degli sfigati, che non valiamo poi molto. Questa convinzione, che è soprattutto inconscia, viene inserita nelle persone in molti modi e anche chi apparentemente si presenta agli altri come sicuro di sé, come un "vincente", spesso ha nel suo inconscio la convinzione di non valere niente.
Uno dei modi più crudeli e diffusi per convincere l'inconscio di questa "realtà", è proprio il negare l'Amore nelle fasi della crescita, perché "visto che non sono amato, significa che non lo merito, che non valgo nulla".

Grazie all'apprendimento degli "strumenti" di cui parlavo prima, si impara che questo è falso, che non è vero che non si merita Amore e che sono stati altri a commettere questo terribile errore.
Tra questi "strumenti" c'è n'è uno che è fondamentale per la cura: imparare ad amare se stessi.

Il mio Maestro diceva che dovremmo essere tutti innamorati di noi stessi (non riferendosi all'ego ovviamente, ma all'Essere), e che amare se stessi viene considerata una follia, mentre la follia è non esserlo.

Amare se stessi per il semplice fatto di esistere, per le facoltà e potenzialità straordinarie che abbiamo.

Amare se stessi perché esistiamo. Non basta? E chi lo ha detto che non basta? :wink:

Ah già, per meritare Amore dovremmo fare miliardi di cose che gli altri dicono che dobbiamo fare.... il solito crudele trucco per mettere in disequilibrio le persone per poterle sfruttare.

Ma questo imparare ad amare se stessi è solo l'inizio dell'avventura, perché quando si inizia a guarire da queste ferite dell'Anima, il Mondo, quello vero, reale, si accorge che quell'Essere sta diventando quello che era previsto che fosse e viene in soccorso in molti modi, anche in modi inimmaginabili per la visione della realtà che ha la mente razionale-ego, perché noi siamo esseri magici e perché il Mondo è magia.

Ed ecco che si riceve e si da Amore nelle situazioni più inaspettate e magari con delle persone che la nostra mente-ego giudica, in modo crudele, "immeritevoli" della nostra attenzione.

C'è un intero universo "la fuori" che non aspetta altro che noi si ri-diventi noi stessi.

Una volta il mio Maestro ha detto che quando un essere umano ridiventa se stesso ritrovando la sua Armonia, il Mondo prova un sentimento simile a quello di una madre che ritrova un carissimo figlio dopo una lunga separazione.

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8 Anni 7 Mesi fa #1779 da TheNecrons
@Invisibile:

Ho riflettuto sulla cosa. Come al solito, ogni volta che si riflette, si aquisicono nuovi significati. Mi ricorda la sensazione di "infinito" che provavo quando rileggevo i libri che mi hai consigliato. Che poi ho dovuto restituire alla biblioteca. Ora che è passato qualche mese ho intenzione di riprenderli.

Ed ecco che si riceve e si da Amore nelle situazioni più inaspettate e magari con delle persone che la nostra mente-ego giudica, in modo crudele, "immeritevoli" della nostra attenzione.


Sì, sensazioni che provavo nel mio "periodo di libertà" prima che iniziasse questo caos. La "bellezza", il "sostegno" li trovavo in un sacco di cose che sono sempre state accanto a me, e per cui era difficile che mi sentissi male. Una volta, abbastanza di recente però (in questo periodo oppressivo), mentre camminavo per strada ero molto giù di morale (ma non solo giù di morale), e ad un certo punto sento un albero "chiamarmi". Ho richiamato l'attenzione e la concentrazione per non giudicare. La cosa mi è sembrata "buona". Allora mi sono avvicinato all'albero (non in modo qualsiasi, ma esattamente come mi sentivo di fare), ho messo le mani sopra, e ho provato un bellissimo flusso di energia ricaricante. Dopo 20 secondi ero di nuovo carico e rilassato (la bella sensazione di "calma energica").
Pensare l'autosuggestione è difficile, non mi è mai capitata una situazione simile.

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8 Anni 7 Mesi fa #1780 da invisibile
Senza il Chi non si può fare nulla, nemmeno agire su se stessi per ritrovare il proprio equilibrio.

Hai "sentito" e ti sei "messo in atto" e la vita ha risposto, perché tu esisti ed il mondo lo sa.
L'albero ti sentiva sapeva di cosa avevi bisogno e ti ha aiutato.

Il punto è che la mente crede che basti pensare per "fare". Non è così.
Pensare non è fare perché fare significa mettersi in atto con tutto se stesso ed il pensare da solo è un usare solo una piccola parte di sé.

Siamo fatti per fare e quando non siamo in atto per il mondo è come se non esistessimo.

La mente vuole possedere, vuole avere le meraviglie dell"esistenza ma "da fuori", vuole gestire la vita senza esserne coinvolta direttamente.
Ci hanno insegnato che è il sapere che ci aiuta. Non è vero, il sapere oltre un certo punto non fa altro che riempire inutilmente la tazza, con il risultato ti tagliarci fuori dalla vita e di rimanere isolati dal mondo.

Infatti in quell"episodio tu non sapevi. Eri presente, consapevole e in atto, ma non avevi la minima idea (sapere) di cosa stava succedendo.

Hai ringraziato l'albero per l'aiuto che ti ha dato?

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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #1804 da TheNecrons
@Invisibile:

Hai ringraziato l'albero per l'aiuto che ti ha dato?


Ad un certo punto dell'esperienza, ho deciso che era il momento giusto di interrompere il "flusso". Allora ho provato un forte senso di gratitudine, sono rimasto con l'albero per un po' e l'ho "ringraziato", ma non attraverso la parola (non mi sono neanche detto "grazie" in Mente)....sono rimasto lì a guardarlo....era come se donassi Amore e portassi rispetto senza gestualità, senza usare sguardi particolari. Ma non era affezionamento egoico (credo di aver provato questo tante volte in Vita, ma questa esperienza mi era nuova) e non era neanche una "manifestazione di inferiorità", non era come rivolgersi ad un "superiore", era più un riconoscere e rispettare un atto di amicizia ricevuto, senza tuttavia rimanerci attaccati. Ad un certo punto infatti ho capito che era il momento di andarmene (in modo "delicato", "rispettoso", calmo e tranquillo), e prima di ripensare all'accaduto erano passati circa 10 minuti.

Per trovare le parole giuste nella frase del penultimo periodo ("era più un riconoscere e rispettare un atto di amicizia ricevuto") ci ho messo parecchi minuti, non è per niente una frase fatta, dopo parecchi tentativi ho concluso che era quella che più si avvicinava a quello che provavo. Forse per la prima volta ho provato veramente cosa significa Amicizia.
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da TheNecrons.

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8 Anni 7 Mesi fa - 8 Anni 7 Mesi fa #1817 da invisibile
Grazie per il racconto TheNecrons, molto significativo e pieno di contenuti profondi.

Anche io ci ho messo molto tempo per comprendere cosa è l'amicizia ed è stato un processo lungo e lento, perché è una cosa immensa.

Ogni contatto in Armonia inizia con l'amicizia, è il "ponte universale" tra gli esseri, tra le entità ed è strettamente imparentata con l'Amore.

Si può dire che è una "forma" di Amore o una delle sue manifestazioni.

E come per l'Amore non appartiene a nessuno, perché anch'essa magica e pura.

Se ci si pensa ci si rende conto che quando si fa amicizia con qualcuno, la cosa "avviene da sé". Non è che si decide "ora faccio amicizia con quella persona", ci si "ritrova" in stato di amicizia senza sapere come ciò è avvenuto.
Si può resistere, rifiutare, perché abbiamo sempre la possibilità di scelta, ma è raro che lo si faccia perché il nostro mondo è così arido di amicizia ed amore che quando accade è saggio lasciare che ciò avvenga.

Anche l'amicizia è un tesoro da accudire con grande cura e delicatezza e mi fa piacere che tu stia diventando consapevole che è un qualcosa di più profondo e delicato di quanto supponevi (così come è capitato praticamente a tutti).

Ora hai un nuovo amico, l'albero.
Ultima Modifica 8 Anni 7 Mesi fa da invisibile.

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8 Anni 7 Mesi fa #1857 da TheNecrons
Grazie per i punti di riflessione. In questo momento preferisco aspettare prima di fare domande.
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Se te lo ricordi, una volta ho parlato del mio interesse verso il calcio (solo come hobby, non voglio vincolarmi ad una squadra). E negli ultimi periodi, grazie anche ai percorsi che sto seguendo ora, ho scoperto nuovi modo di muoversi e di agire in campo. Ogni partita per me non è solo un divertimento, ma in un certo senso un punto su cui riflettere. Ogni partita, ogni giocata, ogni passaggio va "sentito" e compreso. Diciamo che è un'esperienza del tutto nuova rispetto agli anni precedenti.
Ultimamente infatti sono migliorato tantissimo, senza neanche un pizzico di allentamento (per molti è considerato strano, ma io lo trovo normale....anche se anch'io sarei rimasto sorpreso qualche mese fa). Sembra che il campo, la palla, le scarpe, il vento ecc. siano a stretto contatto con me. Non so come, ma quasi in ogni istante sapevo esattamente la comformazione del terreno, la posizione delle mie gambe ecc. e sembrava che il mio piede, insieme a gamba e corpo fossero guidati in maniera automatica verso il punto giusto della palla, con la forza giusta e con l'inclinazione giusta (senza contare i mille altri fattori) in base al terreno, a sassi ecc. e magicamente la palla seguiva esattamente la traiettoria che avevo in Mente, tutto questo fuori dal controllo mentale. Non ho mai avuto idea (mentalmente) di come fossi così preciso senza pensarci. Questo è "naturale" per molti giocatori (a dimostrazione del fatto che la Mente non è tutto, nessun giocatore sarebbe capace razionalmente di concentrarsi su tutti questi aspetti dopo una giocata perfetta....è impossibile per la Mente concentrarsi sulla precisione millimetrica, sulla forza esatta richiesta ecc. per fare un passaggio preciso...eppure per alcuni giocatori è facile), ma il punto è il salto di qualità di qualche giorno che ho avuto, senza allenamento.
Parlando di visione, la cosa è ancora più incredibile. Siccome gioco spesso da difensore, devo avere una chiara visione degli attaccanti e dei miei compagni, dei loro movimenti e delle loro velocità (ricordiamoci che il calcio, soprattutto a livello mentale, è molto più difficile di quanto sembri agli occhi della maggior parte delle persone), in modo da coordinare il movimento giusto e al momento giusto per bloccare o impedire l'azione. Più di una volta mi è capitato di sentire i movimenti di giocatori avversari e dei miei compagni (non di solo uno, ma anche dei difensori a 20m di distanza da me) senza guardarli (è come avere una visione a 360° di tutti i giocatori o quasi senza usare gli occhi), e mi trovo poi dopo un intervento quasi automatico (naturale, fluido e incredibilmente preciso) al momento giusto e nel posto giusto per evitare un passaggio. Se mi esaltassi, perderei questa concentrazione. Infatti, come penso sia naturale che sia, cancello l'episodio e ritorno a concentrarmi sul presente. Stare costantemente a contatto con la Realtà, col presente, con pochi pensieri in testa non è una cosa che ho provato spesso. Può capitare che perda un attimo il controllo, e delicatamente vedo se in maniera naturale ritorno in quello stato (forzarlo è inutile, è ingannevole e come se non bastasse è stancante).
Volevo condividiere queste esperienze sicuramente importanti sul mio movimento.

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #2063 da TheNecrons
Spesso ho parlato dei miei "momenti no", in cui per cause interiori o esteriori (di solito per entrambi) mi sento consumato (poca energia, ho scoperto che molte delle cose che ho imparato a fare in questi mesi richiedono un tipo diverso di Energia) e poca chiarezza di visione, dovuta alla confusione mentale, che non mi permette di "ritrovare la strada". Una cosa molto importante che ho dovuto imparare sperimentando, è che la natura dell'interpretazione egoica/mentale dei problemi è proprio quella di farti sembrare che non esistano vie di uscita, e farti quindi finire per arrabbiarti, disperarti, piangere o distrarti (con TV, videogiochi, alcol....sappiamo tutti che molti lì usano solo come scappatoia illusoria dalla Realtà). Se quindi (mio parere), provi che stai per sfociare in queste possibilità, vuol dire che c'è un problema più profondo e radicato in te, che non andrà quindi risolto intervenendo esclusivamente sull'esterno (come molti tentano di fare). Forse semplice a dirsi, ma capire questa cosa a livello pratico è molto più difficile. Molti di noi sono spesso portati a credere che "il problema sia là fuori".
Ma l'unico modo per riaquisire tale visione, è uscire da quella mentale,come farlo non lo so, ma spesso sono riuscito appunto senza "sapere" come.
Ora guardiamo l'altra possibilità, affrontare i problemi senza l'interpretazione egoica. Questo (secondo me) è quando analizzi è risolvi i problemi con pochissimi pensieri o emozioni, quando la visione è chiarissima e soluzione facile e naturale, fluida. Quella "magia" davvero particolare, che non è tua (se tenti di possederla ti saluta), ma se sei disposto a sperimentarla in modo calmo rimane con te. Il problema principale è questo: riuscire a superare il "desiderio egoico" di ri-sperimentare la magia del vivere. È quasi un paradosso: vuoi quella magia? Bene, non devi volerla. È incredibile, ma è perfettamente normale.

Ora sono "vittima" di un problema che spesso mi si è ripresentato: il fumo passivo di cannabis. Da quando ho smesso e ho iniziato a praticare questo percorso, mi basta anche solo annusarlo per mezzo secondo (in tram o semplicemente in giro), e già gli effetti si ripresentano tutti, in ordine temporale. Una brutta esperienza, vedo crollare una montagna di lavoro fatto in due giorni (mi sento consumato, offuscato...ma soprattutto stupido). Effetto che dura tutto il giorno (in vari livelli), e anche per metà del giorno dopo. Sono poco intuitivo, molto incontrollato mentalmente, riesco più difficilmente ad organizzare discorsi (riesco comunque, ma non sento quella spinta interiore che mi indica dal profondo come fare... è tutto così mentale....). La cosa non è drammatica per le altre persone, ma io parlo di cambiamenti sottili, "piccoli" per la Mente, ma enormi per l'Essere. Infatti, pochissimi riescono a notare una piccola differenza in me (ma che sarò sincero, m'influenza molto), ma tutti son abituati a vedere funzionare solo la Mente.

Ovviamente già ho problemi familiari e scolastci...se poi perdo quel poco d calma e di visione che mi è rimasta per colpa di questa questione, mi sento sempre più vicino alla depressione (serve poco sapere le cose a Mente, capire che la visione egoica è un inganno non è una nozione).

Buona fortuna a tutti (se esiste), e buona fortuna anche a me ovviamente :-p
Ultima Modifica 8 Anni 6 Mesi fa da TheNecrons. Motivo: Parecchi errori ortografici, spesso questi post li scrivo in fretta sul cellulare.

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8 Anni 6 Mesi fa #2512 da TheNecrons
Ho cercato in questi giorni di convivere con le imposizioni della società, per non creare casini familiari prematuri (non ritengo che ora sia il momento adatto). Nel caso non fosse chiaro, dire ai miei che della scuola m'interessa poco e che non sono musulmano sarebbe una tragedia, i miei impazzirebbero letteralmente e la cosa sarebbe molto seria. E' per questo che fino ad ora ho aspettato, voglio aspettare l'età giusta in modo da poter far fronte alle conseguenze. Ma non c'è modo di convivere con una tale pressione familiare e soprattutto scolastica. In questi periodi sono addirittura arrivato al punto da ritenere "normale" lo stato in cui sto vivendo ora, e solo superficialmente e razionalmente so che la cosa non va bene. Mentre tempo fa, la consapevolezza "profonda" che c'è qualcosa che non va rimaneva con me.
In questo weekend, proprio per il fatto che è un weekend, mi sono sentito leggermente meglio, proprio per questo deciso di scrivere. Prima non provavo più la voglia e la spinta profonda di scrivere qui.
Ora sono in questa trappola della società: consapevole dei danni che sto subendo ora, sono comunque bloccato a livello emotivo/profondo dal prendere misure. E uscire da questa trappola, almeno interiormente, richiede di modificare la propria attitudine interiore e mentale. Un po' come il detto: per raggiungere le felicità bisogna uscire dal libirinto (risolvere i problemi)...ma solo chi è felice può uscirne. Le soluzioni saranno chiare e semplici solo se interiorimente sei un "Essere a posto", da quanto ho capito dalla mia breve e piccola esperienza.
Ma finchè svolgo una vita alienante, non basta sapere questo a mente.

Non saprei cosa chiedere....in questo momento sono spinto a cercare risposte facili e semplici...esattamente come si comporta un'Essere vivente quando si sente in pericolo.

Alla prossima.

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8 Anni 5 Mesi fa #2967 da invisibile
TheNecrons

Grazie per i racconti, molto interessanti e, cosa che mi fa molto piacere, confermano varie cose di cui stiamo parlando.

....è impossibile per la Mente concentrarsi sulla precisione millimetrica, sulla forza esatta richiesta ecc. per fare un passaggio preciso...


Si, per la mente è impossibile ma non perché è"scema" semplicemente perché non è fatta per quello.

Ci hanno addestrato, usando grande violenza anche se non sembra, ad usare un cacciavite per magiare la minestra.

Il Tai Chi, per esempio, permette di diventare consapevoli di questo uso senza senso di se stessi, ed è stato creato in un certo modo anche per mettere in evidenza questo cattivo uso di se stessi.
Perché fino a quando non si riesce a muoversi con la mente al "posto giusto", i movimenti proprio non funzionano.

Sembra assurdo, ma io ho visto ballerini professionisti, quindi teoricamente abilissimi con il corpo, andare in crisi, piangere addirittura, cercando di fare i movimenti del Tai Chi, perché anche a loro (paradosso assurdo) hanno insegnato a dominare il corpo con la mente razionale.
Con un durissimo lavoro ce la fanno, ma è come bastonare per tutta la vita una farfalla.
Quella povera farfalla non potrà mai volare come sarebbe nella sua natura.

Comunque... quando diventerai un calciatore ricco e famoso, non sparire eh :-D

Spesso ho parlato dei miei "momenti no", in cui per cause interiori o esteriori (di solito per entrambi) mi sento consumato (poca energia, ho scoperto che molte delle cose che ho imparato a fare in questi mesi richiedono un tipo diverso di Energia)...


Si, anche l'energia ha moltemanifestazioni e uno dei più importanti per noi è l'energia creativa, essenziale per avere uno stato di equilibrio e per poter "funzionare".

Se manca c'è poco da fare. Si deve recuperare e per recuperare si deve stare giù (senza esagerare), essere pazienti ed evitare di sprecarne ancora.

Una cosa molto importante che ho dovuto imparare sperimentando, è che la natura dell'interpretazione egoica/mentale dei problemi è proprio quella di farti sembrare che non esistano vie di uscita, e farti quindi finire per arrabbiarti, disperarti, piangere o distrarti (con TV, videogiochi, alcol....sappiamo tutti che molti lì usano solo come scappatoia illusoria dalla Realtà). Se quindi (mio parere), provi che stai per sfociare in queste possibilità, vuol dire che c'è un problema più profondo e radicato in te, che non andrà quindi risolto intervenendo esclusivamente sull'esterno (come molti tentano di fare). Forse semplice a dirsi, ma capire questa cosa a livello pratico è molto più difficile. Molti di noi sono spesso portati a credere che "il problema sia là fuori".


Ottimo.
Ma il problema sta proprio "li fuori".

Intendo dire che è vero che il problema percepito è "dentro" di noi, ma la causa originaria è esterna.
Ci danneggia perché non sappiamo come difenderci, perché non lo comprendiamo, perché magari ci hanno convinto che è "normale" subire certe cose.

In realtà tutti i problemi vengono dall'esterno, perché noi nasciamo perfetti (e continuiamo ad esserlo per tutta la vita, anche se inconsapevolmente), ma "prendono dimora" per così dire, dentro di noi e diventano a tutti gli effetti parte di noi, anche se nel "disegno originale" non è prevista la loro presenza.

Ma l'unico modo per riaquisire tale visione, è uscire da quella mentale, come farlo non lo so, ma spesso sono riuscito appunto senza "sapere" come.


Chi è che vuole sapere "come" ? ;-)

La mente è diabolica, proprio non ci sta a non sapere, anche se è evidente che è proprio il non-sapere che ha aiutato la totalità della persona.

Il mio consiglio è di non dargli retta, perché la mia esperienza mi ha insegnato che si ottiene il sapere necessario per quel dato periodo, momento, parte del percorso, proprio quando se ne ha bisogno, ed anche questa acquisizione del sapere è perfetta ed in Armonia con tutto il resto.

Ora guardiamo l'altra possibilità, affrontare i problemi senza l'interpretazione egoica. Questo (secondo me) è quando analizzi è risolvi i problemi con pochissimi pensieri o emozioni, quando la visione è chiarissima e soluzione facile e naturale, fluida. Quella "magia" davvero particolare, che non è tua (se tenti di possederla ti saluta), ma se sei disposto a sperimentarla in modo calmo rimane con te. Il problema principale è questo: riuscire a superare il "desiderio egoico" di ri-sperimentare la magia del vivere. È quasi un paradosso: vuoi quella magia? Bene, non devi volerla. È incredibile, ma è perfettamente normale.


E' proprio così, perché la realtà, per la mente, è un continuo paradosso, semplicemente perché la mente razionale non è in grado di comprenderla, essendo un "qualcosa" di infinitamente vasto e profondo, multidimensionale ed in divenire.
Come può farlo? E' impossibile.

La mente razionale, e questo viene compreso molto chiaramente e concretamente da chi pratica seriamente la Meditazione o il Tai Chi, è estremamente limitata, può analizzare solo una cosa alla volta ed è lentissima nel suo lavoro. Sembra veloce, ma è solo una illusione.
E' fatta così perché serve per certe cose, ma sicuramente non è in grado di portare quella minestra alla tua bocca, perché è un cacciavite.

Per portare quella minestra alla tua bocca, serve la minestra ovviamente, serve un corpo che funzioni (una roba pazzesca in quanto a complessità), un piatto, un cucchiaio che il corpo deve muovere in un certo modo, dei tempi ben precisi, molte azioni molto complesse da parte del corpo, e tutto questo deve avvenire con un ritmo ed una successione di eventi infinitamente complessa ed estremamente precisa, senza parlare delle varie informazioni-sensazioni che vengono coinvolte in questo "semplice" atto (odore, sapore, vista...).

Mangiare una minestra è un vero miracolo.

Ora sono "vittima" di un problema che spesso mi si è ripresentato: il fumo passivo di cannabis. Da quando ho smesso e ho iniziato a praticare questo percorso, mi basta anche solo annusarlo per mezzo secondo (in tram o semplicemente in giro), e già gli effetti si ripresentano tutti, in ordine temporale. Una brutta esperienza, vedo crollare una montagna di lavoro fatto in due giorni (mi sento consumato, offuscato...ma soprattutto stupido). Effetto che dura tutto il giorno (in vari livelli), e anche per metà del giorno dopo. Sono poco intuitivo, molto incontrollato mentalmente, riesco più difficilmente ad organizzare discorsi (riesco comunque, ma non sento quella spinta interiore che mi indica dal profondo come fare... è tutto così mentale....). La cosa non è drammatica per le altre persone, ma io parlo di cambiamenti sottili, "piccoli" per la Mente, ma enormi per l'Essere. Infatti, pochissimi riescono a notare una piccola differenza in me (ma che sarò sincero, m'influenza molto), ma tutti son abituati a vedere funzionare solo la Mente.


Che posso dirti... tappati il naso, trattieni il respiro ... :-)

Comunque, se capita c'è poco da fare. Sii stupido, sii inabile, lascia passare e non preoccuparti.

Ho cercato in questi giorni di convivere con le imposizioni della società, per non creare casini familiari prematuri (non ritengo che ora sia il momento adatto).
Nel caso non fosse chiaro, dire ai miei che della scuola m'interessa poco e che non sono musulmano sarebbe una tragedia, i miei impazzirebbero letteralmente e la cosa sarebbe molto seria. E' per questo che fino ad ora ho aspettato, voglio aspettare l'età giusta in modo da poter far fronte alle conseguenze.


Questo è molto personale e quindi molto delicato.
Posso solo dire che vista la tua giovane età, di solito è saggio affrontare con molta calma questi problemi.

Tanti anni fa (tanti), andai in seria crisi con la mia famiglia.
Il Maestro mi fa: vista la situazione "estrema" in quanto ad ingarbugliamento e difficoltà, hai due scelte, o te ne vai ad aiutare i bambini africani e risolvi i tuoi problemi personali così, o rimani e li affronti qui.
Scelsi la seconda e devo dire che sono molto contento di averlo fatto, perché affrontare i problemi nell'ambiente dove sono stati creati permette di fare un lavoro veramente "come si deve", perché è l'ambiente stesso che, proprio grazie alle sue difficoltà, non ti permette di ignorare quello che non ti va di affrontare, e tutti siamo in qualche misura pigri.
Difficile, ma molto efficace ed una volta fatto è per sempre.

Ma non c'è modo di convivere con una tale pressione familiare e soprattutto scolastica. In questi periodi sono addirittura arrivato al punto da ritenere "normale" lo stato in cui sto vivendo ora, e solo superficialmente e razionalmente so che la cosa non va bene. Mentre tempo fa, la consapevolezza "profonda" che c'è qualcosa che non va rimaneva con me.
In questo weekend, proprio per il fatto che è un weekend, mi sono sentito leggermente meglio, proprio per questo deciso di scrivere. Prima non provavo più la voglia e la spinta profonda di scrivere qui.


Allora vedi che il modo c'è?

Lo so che non è affatto facile, ma chi dice che "non c'è modo" è solo la parte pessimista, quella che "vede tutto nero".

Cerca di capire come puoi "portare" quel "leggermente meglio" nel mondo del "peggio".
Ma è il "tuo segreto", nel senso che è una cosa molto delicata, perché l'equilibrio è una cosa molto delicata.

Si può fare, te lo dico per esperienza, ma è essenziale avere quell'energia di cui parlavamo prima, quindi cura di se stessi come prima cosa.

Ora sono in questa trappola della società: consapevole dei danni che sto subendo ora, sono comunque bloccato a livello emotivo/profondo dal prendere misure. E uscire da questa trappola, almeno interiormente, richiede di modificare la propria attitudine interiore e mentale. Un po' come il detto: per raggiungere le felicità bisogna uscire dal libirinto (risolvere i problemi)...ma solo chi è felice può uscirne. Le soluzioni saranno chiare e semplici solo se interiorimente sei un "Essere a posto", da quanto ho capito dalla mia breve e piccola esperienza.
Ma finchè svolgo una vita alienante, non basta sapere questo a mente.

Non saprei cosa chiedere....in questo momento sono spinto a cercare risposte facili e semplici...esattamente come si comporta un'Essere vivente quando si sente in pericolo.


Le soluzioni sono sempre semplici, ma questo non significa che siano facili.

Anche questo è molto personale ed ognuno deve trovare il proprio modo per trovare e mantenere la propria integrità.
Un consiglio del mio Maestro che a me ha aiutato moltissimo è stato quello di non ascoltare nessuno (nemmeno lui).
Questo significa che ascolti tutti ma non credi a nessuno, nemmeno alle eventuali "voci" che si hanno nella mente.
Significa non mettere nulla nel proprio Cuore se non con il tuo consapevole permesso.

Questa mattina al bar una bambina mi sorrideva. L'ho guardata bene, per vedere se erano sorrisi genuini e vedendo che lo erano li ho messi nel mio Cuore, ed ho risposto ai suoi sorrisi.

Poi la barista mi parla di una notizia che hanno detto alla tv (gelosa del nostro scambio di sorrisi), io ho ascoltato come se fosse una voce che mi arrivava dal fondo di un canyon e poi ho immediatamente dimenticato cosa mi ha detto.

Senza il proprio equilibrio nulla è possibile.
Senza la "propria" energia nulla è possibile.
Senza la consapevolezza non si può fare nulla.

Tanto, a mio avviso, praticamente tutto quello che questa società ci propone non ha nessun valore reale, o se lo ha è stato inquinato, manipolato, distorto a tal punto che non è più "digeribile".

E' una realtà difficile da accettare, ma il grande lavoro si deve fare da soli, per poi "scoprire" che non si è affatto soli, anzi, non si è mai soli perché lo Spirito è sempre presente.

Quando stai in quella condizione di "percezione e consapevolezza" del campo di calcio, che ti permette di essere così efficace, chiaro nella visione, consapevole di cosa sta succedendo, sono sicuro che, allo stesso tempo, ti senti solo ma in qualche modo sai di non essere affatto solo.

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8 Anni 5 Mesi fa - 8 Anni 5 Mesi fa #3114 da TheNecrons
@Invisibile:

Perché fino a quando non si riesce a muoversi con la mente al "posto giusto", i movimenti proprio non funzionano.


Una cosa che ho sperimentato e notato con interesse tante volte negli ultimi periodi, riguarda semplicemente il modo di muovermi in alcune situazioni. Quando sono un pochino in equilibrio e in armonia, noto con interesse che i miei movimenti sono fluidi, precisi e poco stancanti. E questo riguardo movimenti "banalissimi" (camminare, girarsi). E' ancor più evidenti quando compio gesti motori complessi...che mi vengono estremamente "adatti" (alla situazione) e fluidi. La cosa l'ho notata bene conforntando le due esperienza: il muovermi (e qui parlo anche di camminare) da "stressato", e il muovermi da tranquillo e "energico". Questa, per me, è una consapevolezza nuova. "Per quanto riguardo i movimenti semplici".

Comunque... quando diventerai un calciatore ricco e famoso, non sparire


Manco per sogno. Non diventerò mai un calciatore ricco e famoso. Che senso ha "giocare" e sperimentare la meravigliosità del Creato per fare soldi?

Si deve recuperare e per recuperare si deve stare giù (senza esagerare), essere pazienti ed evitare di sprecarne ancora.


Ci vuole cura di sé stessi, in tutti i suoi sensi.

Ma il problema sta proprio "li fuori".

Intendo dire che è vero che il problema percepito è "dentro" di noi, ma la causa originaria è esterna.
Ci danneggia perché non sappiamo come difenderci, perché non lo comprendiamo, perché magari ci hanno convinto che è "normale" subire certe cose.

In realtà tutti i problemi vengono dall'esterno, perché noi nasciamo perfetti (e continuiamo ad esserlo per tutta la vita, anche se inconsapevolmente), ma "prendono dimora" per così dire, dentro di noi e diventano a tutti gli effetti parte di noi, anche se nel "disegno originale" non è prevista la loro presenza.


Chiaro. L'esterno mi attacca. Ma (secondo me) il primo passo per difendersi e superare questo problema è "sistemarsi dentro".

Mangiare una minestra è un vero miracolo.


Secondo me, la Vita è un miracolo. In riferimento a quel che viene detto nel topic "Scontro idealogici..."

Si può fare, te lo dico per esperienza, ma è essenziale avere quell'energia di cui parlavamo prima, quindi cura di se stessi come prima cosa.


Esatto, sagge parole.

ma il grande lavoro si deve fare da soli, per poi "scoprire" che non si è affatto soli, anzi, non si è mai soli perché lo Spirito è sempre presente.

Quando stai in quella condizione di "percezione e consapevolezza" del campo di calcio, che ti permette di essere così efficace, chiaro nella visione, consapevole di cosa sta succedendo, sono sicuro che, allo stesso tempo, ti senti solo ma in qualche modo sai di non essere affatto solo.


Wow. Sì è proprio quello che sentivo. Da una parte mi sentivo solo, perchè non ero attaccato a niente, per esempio giudizi , pensieri, ricordi (cose che ci danno sempre l'illusione di essere in compagnia). Dall'altra sentivo che il Mondo, la palla, il campo...ma anche la tranquillità...il fiato, il respiro, la Mente, le gambe, il corpo, il Cuore...erano con me.

Questa mattina al bar una bambina mi sorrideva. L'ho guardata bene, per vedere se erano sorrisi genuini e vedendo che lo erano li ho messi nel mio Cuore, ed ho risposto ai suoi sorrisi.


Io, in questo periodo, sto avendo molte esperienze interessanti con i bambini e le bambine a casa mia (che sono 5, due neonati, uno di 2 anni, una di 3 e una di 4 quasi 5). Sono sempre a contatto con loro, perchè cinque in casa hanno bisogno di essere tenuti costantemente d'occhio per evitare mini risse o che si facciano male in altri modi. Tempo fa cercai di scrivere qualcosa a riguardo, ma allora più che mai notavo che le parole proprio non rendevano. Provo ora a farlo in modo veloce (anche perchè se ne PARLO troppo, finisce che mi esplode la testa).
Dico subito, che è davvero "speciale" quello che succede. Inizio ad essere più consapevole di un legame, di una connessione non puramente fisica o mentale tra me e i singoli bimbi, che in un certo senso trovo più aperti nell'accettare questo legame rispetto agli adulti, o meglio lo considerano più come una cosa normale. Diciamo che quel che succede, in modo grossolano è che li guardo mentre cerco di "connettermi" a loro, e sotto forma...bhe di non so cosa, riesco a percepire le loro paure, le loro preoccupazioni o meglio dire i loro bisogni. E li soddisfo sempre seguendo le indicazioni di quel tipo. Per esempio li guardo in un certo modo, li porto in un certo posto (grazie ai bambini, piano piano sento che alcuni posti sono "migliori" di altri a livello di energia forse), li accarezzo in un certo modo o li parlo in un certo modo. E i risultati "esterni" sono questi: mentre quando mi arrivano li trovo spenti, alienati a causa delle sole sgrida e dei soli ordini che ricevono dai loro genitori e dai nonni, dopo 10 secondi che stanno con me torno a vederli attivi, felici, energici. Come i bambini...appunto.
Ovviamente questa cosa richiede energia...infatti non è detto che ogni volta ci riesco. Se sono stressato è difficile che riesca ad aiutarli (più che altro a fare il mio dovere, visto che un'essere umano, quando può, deve aiutare il prossimo...e dato che sono bambini è nostro dovere farli crescere per bene, anche perchè i genitori non stanno facendo bene questo mestiere, secondo me).
Dai, ci sono riuscito a trasmettere quest'esperienza senza scervellarmi.

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Oggi (19/03) è il mio compleanno, ed è passato circa 1 anno e 1 mese da quando abbiamo iniziato a scambiare discorsi sul serio. Grazie di tutto.

Per evitare incompressioni, che su questo forum sono quasi doverosi, il grazie rivolto a Invisibile non è segno di fede cieca. Non avrei mai pensato di doverlo scrivere, ma evidentemente devo.
Ultima Modifica 8 Anni 5 Mesi fa da TheNecrons.

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8 Anni 5 Mesi fa #3120 da FrancescaR
:sun: :sun: :sun: :sun: :sun:







Felice Compleanno, TheNecrons.

TANTI AUGURI !

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8 Anni 5 Mesi fa #3122 da effeviemme
BUON COMPLEANNO, TheNecrons.

Ed un sentito GRAZIE per quello che mi stai trasmettendo quando
esponi le tue esperienze e dialoghi con invisibile e con chi partecipa
a questo forum.
Mi sento un po' "lontano" da qualche tempo ma vi leggo sempre.

Ciao
fvm

Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera - S. Quasimodo.

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8 Anni 5 Mesi fa #3124 da invisibile
Auguri TheNec!

Per il tuo post ti rispondo con calma. E' un periodo in cui ho bisogno di tempo per certe cose.

Un augurio di buona primavera a tutti!

Qui sono arrivate le chiaccherine, ovvero le rondini :sun:

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8 Anni 5 Mesi fa #3186 da FrancescaR

Un augurio di buona primavera a tutti!


Proprio un bell'inizio di primavera, quello che ci hanno regalato i nostri padroni psicopatici.
O no? Attentato con contorno hollywoodiano; ma i morti sono veri.

Li voglio impiccati.


Qui sono arrivate le chiaccherine, ovvero le rondini :sun:


Anche qui, e sono simpaticissime. Però, per quanto mi riguarda, il Re indiscusso rimane sempre
quel superfigo qui alla mia sinistra.

Tutto molto bello, la Natura che si rinnova e i mandorli e i merli impazziti e tutto il resto...
I nostri Affetti, le piccole gioie e soddisfazioni del quotidiano, la musica e la poesia, sì.
Ma sono soltanto delle isole di beatitudine nell'oceano di dolore che questi dannati
ci hanno imposto. Temo che non basteranno a salvarci.
Hanno vinto.

Comunque grazie e buona primavera a Voi, amici.
Un caro saluto anche a Effeviemme.

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8 Anni 5 Mesi fa #3209 da invisibile

FrancescaR ha scritto:
Tutto molto bello, la Natura che si rinnova e i mandorli e i merli impazziti e tutto il resto...
I nostri Affetti, le piccole gioie e soddisfazioni del quotidiano, la musica e la poesia, sì.
Ma sono soltanto delle isole di beatitudine nell'oceano di dolore che questi dannati
ci hanno imposto. Temo che non basteranno a salvarci.
Hanno vinto.


Invece io dico che, anche questa, è solo una illusione.

Certo il dolore c'è, ma è proprio l'aumento della pressione che indica una cosa molto importante.

Stanno perdendo.

L'aumento della violenza, della propaganda-paura-perdita della speranza, indica che stanno perdendo e siccome sono bambini arrabbiati, non conoscono altro modo per cercare di salvare il loro potere.

Per millenni ha funzionato così, cambiando solo la forma esteriore.
Ora sta succedendo un qualcosa di nuovo, di invisibile di cui non comprendono la Natura e che non sanno integrare nei loro sistemi di dominio.

La reazione è l'aumento della pressione sulle persone e quindi più violenza, più paura, più disperazione.

Io li ignoro totalmente perché il "punto di accesso" alle loro trappole è proprio l'attenzione.

La mia attenzione, la tua attenzione. Il sistema si nutre della nostra attenzione e della nostra energia, perché "loro" non possono in nessun caso mantenerlo da soli.
Gli va negata.

Purtroppo non vedo altro modo e penso che non accetteranno mai il cambiamento in atto. Per cui ci sarà molta sofferenza, perché non conoscono altro modo essendo persone che rinnegano la realtà spirituale.

Ma tutta questa sofferenza è solo una briciola nell'immenso universo, mentre lorsignori si credono di fare chissà cosa.

Sono solo bambini egoisti e capricciosi a cui noi abbiamo dato il potere.

"Basta" toglierglielo.

Stanno perdendo e hanno molta paura, perché una cosa simile non accadeva da molti millenni su questa terra.

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8 Anni 5 Mesi fa #3210 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
Una cosa che ho sperimentato e notato con interesse tante volte negli ultimi periodi, riguarda semplicemente il modo di muovermi in alcune situazioni. Quando sono un pochino in equilibrio e in armonia, noto con interesse che i miei movimenti sono fluidi, precisi e poco stancanti. E questo riguardo movimenti "banalissimi" (camminare, girarsi). E' ancor più evidenti quando compio gesti motori complessi...che mi vengono estremamente "adatti" (alla situazione) e fluidi. La cosa l'ho notata bene conforntando le due esperienza: il muovermi (e qui parlo anche di camminare) da "stressato", e il muovermi da tranquillo e "energico". Questa, per me, è una consapevolezza nuova. "Per quanto riguardo i movimenti semplici".


E' proprio così.

Il Tai Chi è stato creato anche per aiutare le persone a ritrovare l'Armonia naturale del corpo nel muoversi.

E' un "tornare indietro nel tempo" fino a quando non si ritrova la condizione naturale, che è perfetta.

Sono "solo" le sovrastrutture mentali, le paure e le tensioni immagazzinate nel corpo che gli impediscono di funzionare come dovrebbe.

Il punto è che ognuno di noi ha "ricevuto" un corpo in "dote" :-) e per cui ne siamo i padroni. Lui obbedisce totalmente alla nostra volontà, anche se questo porta ad autodanneggiarsi.

Se la maestra mi dice che stare seduti correttamente è con la schiena dritta (vero), anche se devo usare la forza per farlo (falso), io essendo una creatura innocente gli credo e inizio a forzare il mio corpo.
Lui obbedisce ma mi avvisa, con un linguaggio che non ha nulla a che fare con la mente, che fare così gli fa male.
Ma io sono costantemente bombardato dagli adulti che mi dicono che si fa così e colà, e addirittura vengo punito in certi casi se non faccio come dicono loro.

Non ho difese, in senso psicologico e spirituale e per cui mi adeguo e progressivamente smetto di ascoltare il mio corpo, fino a quando la separazione diventa permanente.

Guardate i bambini molto piccoli che hanno appena imparato a stare seduti.
Hanno la schiena assolutamente dritta senza fare nessuno sforzo.

La testa è perfettamente in asse, sia da seduti che in piedi.

Questo perché sono ancora uniti con il proprio corpo e per loro è naturale assecondare i suoi bisogni.

Una certa pare dell'educazione provoca grandi danni.
Il Tai Chi permette di rimediare.
Un vero dono del Cielo.

Chiaro. L'esterno mi attacca. Ma (secondo me) il primo passo per difendersi e superare questo problema è "sistemarsi dentro".


Assolutamente, anche e soprattutto perché i problemi che sono "fuori" sono entrati "dentro".

E' fatto di proposito e sempre per lo stesso motivo: noi siamo perfetti, in tutti i sensi, ed un essere straordinario come l'uomo non può in nessun modo essere sfruttato, controllato.

C'è solo un modo per controllare un essere umano: metterlo in disequilibrio, in stato di debolezza, di modo che abbia un nuovo bisogno, essere "aiutato".

Come sono buoni eh, tutti ci vogliono aiutare. E allora si fanno miliardi di leggi per "aiutarci", si creano sovrastrutture sociali di una complessità assurda per "aiutarci", si insegna cosa è giusto e cosa è sbagliato per "aiutarci", e la lista è infinita.

Nessuno stato, ente, scuola,persona, che si offre di aiutarci a fare l'unica cosa veramente essenziale: ritrovare il nostro equilibrio, la nostra integrità.

Wow. Sì è proprio quello che sentivo. Da una parte mi sentivo solo, perchè non ero attaccato a niente, per esempio giudizi , pensieri, ricordi (cose che ci danno sempre l'illusione di essere in compagnia). Dall'altra sentivo che il Mondo, la palla, il campo...ma anche la tranquillità...il fiato, il respiro, la Mente, le gambe, il corpo, il Cuore...erano con me.


E la cosa "stupefacente", è che tutto questo è sempre così.
Siamo solo noi che non ne siamo consapevoli.

Io, in questo periodo, sto avendo molte esperienze interessanti con i bambini e le bambine a casa mia (che sono 5, due neonati, uno di 2 anni, una di 3 e una di 4 quasi 5). Sono sempre a contatto con loro, perchè cinque in casa hanno bisogno di essere tenuti costantemente d'occhio per evitare mini risse o che si facciano male in altri modi. Tempo fa cercai di scrivere qualcosa a riguardo, ma allora più che mai notavo che le parole proprio non rendevano. Provo ora a farlo in modo veloce (anche perchè se ne PARLO troppo, finisce che mi esplode la testa).
Dico subito, che è davvero "speciale" quello che succede. Inizio ad essere più consapevole di un legame, di una connessione non puramente fisica o mentale tra me e i singoli bimbi, che in un certo senso trovo più aperti nell'accettare questo legame rispetto agli adulti, o meglio lo considerano più come una cosa normale. Diciamo che quel che succede, in modo grossolano è che li guardo mentre cerco di "connettermi" a loro, e sotto forma...bhe di non so cosa, riesco a percepire le loro paure, le loro preoccupazioni o meglio dire i loro bisogni. E li soddisfo sempre seguendo le indicazioni di quel tipo. Per esempio li guardo in un certo modo, li porto in un certo posto (grazie ai bambini, piano piano sento che alcuni posti sono "migliori" di altri a livello di energia forse), li accarezzo in un certo modo o li parlo in un certo modo. E i risultati "esterni" sono questi: mentre quando mi arrivano li trovo spenti, alienati a causa delle sole sgrida e dei soli ordini che ricevono dai loro genitori e dai nonni, dopo 10 secondi che stanno con me torno a vederli attivi, felici, energici. Come i bambini...appunto.
Ovviamente questa cosa richiede energia...infatti non è detto che ogni volta ci riesco. Se sono stressato è difficile che riesca ad aiutarli (più che altro a fare il mio dovere, visto che un'essere umano, quando può, deve aiutare il prossimo...e dato che sono bambini è nostro dovere farli crescere per bene, anche perchè i genitori non stanno facendo bene questo mestiere, secondo me).
Dai, ci sono riuscito a trasmettere quest'esperienza senza scervellarmi.


Hai fatto molto di più che trasmettere questa esperienza.

Se qualcuno ha l'umiltà di accettare la realtà, la tua diventa una lezione.

Si, l'energia è "migliore" in certi posti piuttosto che in altri.
Si, i bambini rispondono immediatamente all'Amore.
Si, per aiutare il prossimo è necessario prima aiutare se stessi. E quindi se manca l'energia per prima cosa bisogna recuperare.

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8 Anni 5 Mesi fa #3218 da TheNecrons
@Invisibile:

Come sono buoni eh, tutti ci vogliono aiutare. E allora si fanno miliardi di leggi per "aiutarci", si creano sovrastrutture sociali di una complessità assurda per "aiutarci", si insegna cosa è giusto e cosa è sbagliato per "aiutarci", e la lista è infinita.

Nessuno stato, ente, scuola,persona, che si offre di aiutarci a fare l'unica cosa veramente essenziale: ritrovare il nostro equilibrio, la nostra integrità.


Esatto. Se ti senti giù di morale ti danno videogiochi, cibi, tv. E' scandaloso.

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Interessante la primavera. Ora il sole, l'aria, la vegetazione e tutto...trasmettono energie diverse...

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8 Anni 5 Mesi fa #3262 da TheNecrons
@Invisibile:

E' proprio così.

Il Tai Chi è stato creato anche per aiutare le persone a ritrovare l'Armonia naturale del corpo nel muoversi.

E' un "tornare indietro nel tempo" fino a quando non si ritrova la condizione naturale, che è perfetta.

Sono "solo" le sovrastrutture mentali, le paure e le tensioni immagazzinate nel corpo che gli impediscono di funzionare come dovrebbe.

Il punto è che ognuno di noi ha "ricevuto" un corpo in "dote" :-) e per cui ne siamo i padroni. Lui obbedisce totalmente alla nostra volontà, anche se questo porta ad autodanneggiarsi.

Se la maestra mi dice che stare seduti correttamente è con la schiena dritta (vero), anche se devo usare la forza per farlo (falso), io essendo una creatura innocente gli credo e inizio a forzare il mio corpo.
Lui obbedisce ma mi avvisa, con un linguaggio che non ha nulla a che fare con la mente, che fare così gli fa male.
Ma io sono costantemente bombardato dagli adulti che mi dicono che si fa così e colà, e addirittura vengo punito in certi casi se non faccio come dicono loro.


E' un esempio di come aspetti fondamentali vengono distorti e manipolati.

TheNecrons: Chiaro. L'esterno mi attacca. Ma (secondo me) il primo passo per difendersi e superare questo problema è "sistemarsi dentro".

Assolutamente, anche e soprattutto perché i problemi che sono "fuori" sono entrati "dentro".


Ultimamente sto scoprendo ancora di più quanta pressione o meglio dire influenza possa fare l'esterno. Proprio a livello concreto e praticissimo. Negli ultimi giorni ho fatte varie passeggiate, soprattutto in luoghi nuovi. E ho notato che la permanenza in un certo "posto" ha un effetto diretto nello stato in cui vivo. Anche se in quei posti "non sembrerebbe ci sia nulla di tanto particolare"....molti direbbero che quella è una semplice via, quello è un semplice bar...quello è un semplice marciapiede. Ma, cavolo, cambia tutto tra il marciapiede vicino a casa mia e quest'ultimo da me "sperimentato".
A volte però mi stacco da questo tipo di "consapevolezza" (ma chissà se è autentica o meno), perchè sento di non poter più tornare ad una stabilità. Il punto è che uno può anche lasciarsi andare da questo tipo di energie e ambienti, ma secondo me non deve distaccarsi troppo dalla sua ancora, dal suo equilibrio. Credo infatti, dopo le mie ultime esperienze, che c'è bisogno di trovare un equilibrio tra "aprirsi", "essere partecipi" e "proteggersi" e "negare l'accesso" a questi tipi di..."cose" che possono penetrare in te. Nella storia dell'albero, mi sono aperto, me lo ricordo bene. Ma spesso ho dovuto chiudermi, per esempio quando vedo una scena brutta e non voglio esserne partecipe (ossia non voglio che la sua visione mi influenzi...perchè tentare di non vederla prorprio è più difficile), o proprio quando ritengo che sta cosa di sentire..."l'energia" attorno a sé mi stia scappando di mano. Che sarebbe lo stesso tipo.
Mi sembra però che chiudersi non sia facile ed è faticoso. Molte volte non ci sono riuscito, ed è dovuto passare molto tempo prima che sfugga dall'influenza ricevuta.

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