Meditazione, Tai Chi, Yoga. Le pratiche spirituali

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8 Anni 11 Mesi fa #329 da invisibile

Per te va bene, Invisibile?


Certo :)

Riguardo alla fiducia, c'è un punto che non mi è chiaro: ma la fiducia è "essere certi di qualcosa nonostante in realtà non abbia nulla di certo alla Mente razionale"?.


In un certo senso.

Ma si da fiducia non sapendo, altrimenti è certezza.

Si può dire che la fiducia è avere certezza dell'ignoto (perché si da fiducia NEL futuro di qualcosa), nonostante si sappia che non ci può essere certezza.

Infatti per la fede di dice "fare un atto di fede".

Io riesco ad aprire la mano ANCHE perché ho fiducia che ciò avverrà, perché senza quella fiducia non si può mettersi in atto.

Questo a mio avviso è molto interessante, perché mostra che, come dicevo, ogni atto è basato sulla fiducia.

Ma rimane "cieca", perché nessuno conosce il futuro e quindi ogni cosa che facciamo è "un salto nel buio", anche se non ce ne rendiamo conto.

Questa incertezza insita nell'esistenza, perché tutto è in divenire, e la sua non-accettazione, è il motivo principale per cui l'uomo crea le sovrastrutture mentali, il motivo per cui sposta il suo centro dall'Essere alla mente, creando un mondo con cose fisse e così controllabili, dove non è necessario avere fiducia, fare il salto nel buio, le ragioni a mio avviso sono essenzialmente due: paura e pigrizia.

Perché è innegabile che saltare nel buio faccia paura e che vivere nel non-sapere comporti un impegno ed una responsabilità molto grandi.

Ma la Vita è proprio così, è proprio basata sul non sapere, perché tutto è in divenire ed il sapere significa fermare le cose.

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8 Anni 11 Mesi fa #347 da effeviemme
invisibile cit.:

Questa incertezza insita nell'esistenza, perché tutto è in divenire, e la sua non-accettazione, è il motivo principale per cui l'uomo crea le sovrastrutture mentali, il motivo per cui sposta il suo centro dall'Essere alla mente, creando un mondo con cose fisse e così controllabili, dove non è necessario avere fiducia, fare il salto nel buio, le ragioni a mio avviso sono essenzialmente due: paura e pigrizia.


Della presenza della paura riesco a darmi una spiegazione; penso che nasca da un certo
grado di consapevolezza della nostra "incapacità" ad influire "come crediamo meglio per noi
su avvenimenti o eventi che ci "condizionano" la vita, ma che non conosciamo abbastanza
a fondo per sapere come "modificarli" o affrontarli ( o confrontarsi) .

Sulla pigrizia, alle volte ho l'impressione che possa essere invece, una forma di
"tranquilla incoscienza".
Penso che la pigrizia la si "supera" ( non necessariamente la "si vince" ) nel momento
in cui si rende consapevolezza che questa possa essere un ostacolo a "percorsi" o "progetti"
che si vogliano realizzare.

Potrebbe anche "nascere" (la pigrizia) da un senso di "traquillità", di rilassatezza, di una
sensazione di un "benessere" di fondo: una forma di " mi sento bene così"?
Per "spiriti vivaci" questo probabilmente può essere visto come un "limite" al "vivere".
Per " menti stanche" ( o solo "calcificate" ) può essere una "ricerca di un po' di pace" ?

Forse ho "intrapreso" a praticare meditazione non con la "costanza" consigliata, ma mi
accade che ultimamente mi "riesce" con maggior difficoltà lo "svuotare la mente" rispetto
a come mi sembrava di riuscire a fare nei primi tempi.
E questo "scombussola" un poco "l'interesse" per tale attività.
"Capisco" che non è che con l'esercizio si possono riscontrare "progressioni regolari",
come probabilmente vorrebbe la mente ( il consolidato metro umano ) ed in "certi momenti"
mi chiedo : perchè ?
perchè proseguire in una pratica che richiede almeno "una goccia di fede" in ciò che fai ?
cioè, perchè fare una cosa che "non sai" che cosa è?
anche se la mente "sa" che puoi conoscere solo "toccando il muro"

che sia questa la ragione?
cit.:
Perché è innegabile che saltare nel buio faccia paura e che vivere nel non-sapere comporti un impegno ed una responsabilità molto grandi.

Mi ritrovo ogni tanto in conflitto con me stesso ( quale me stesso?) e mi rinfranco un po'
leggendo le esperienze altrui.

Alle volte mi auguro un lungo ... letargo.

Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera - S. Quasimodo.

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8 Anni 11 Mesi fa #350 da Grappa
Grazie invisibile :-) :shake:

... adesso ho bisogno di metabolizzare il tuo aiuto. Rileggerlo quanto basta ... e lavorare sul "mio" puzzle.

Sono stato attirato dal titolo di questo Topic, scoprendolo per caso nel LC ormai messo in soffitta.
Ho, fin dai primi post, molto apprezzato il garbo e la gentilezza, così come a tratti la severità, che dedichi nel condividere questa tua esperienza e penso di capire quanto possa essere difficile riuscire a descriverla.
Nel mio cammino, non ho incontrato un Maestro come accaduto a te ed vero che non ho neppure mai cercato un sentiero che mi portasse ad incontrarlo.
Quel che mi accaduto invece, è stato un improvviso bisogno di fermarmi. Ero disorientato e l'unica cosa certa che provavo, è che non stavo andando da nessuna parte. Alcuni fatti mi portarono all'azione più semplice e banalmente più ignorata dai miei simili (so comprenderai). Ho ascoltato il mio Cuore.
Non conoscevo Castnañeda e gli insegnamenti di Don Juan e non so descrivere la pace interiore nel turbine di emozioni quando ho letto il primo libro.

Una banalità, ma non troppo. Quando scelsi il nick che ho tutt'ora per connettermi la prima volta a internet, desideravo "indossare" un nomignolo che non fosse per me banale. Mi presentavo con quello pseudonimo e doveva avere qualcosa di originale. Non so dire quanto il mio ego facesse i capricci e ammesso che in quel momento stesse pestando i piedi per avere ragione, restò imbrigliato e scartato nel dualismo della distillazione. Tagliata la testa e poi la coda, la Grappa, è il Cuore del distillato :laugh:

Approfitto di un unico post e ringrazio anche tu, TheNecrons. :sun: non ho pensato nemmeno per un attimo di farti sentire in colpa. Il mio agire è stato dettato dal Rispetto!

... va bin :pint: per ora mi fermo qui.

Hic ;-)

... l'unica abitudine che voglio avere è respirare. Hic :wink:

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8 Anni 11 Mesi fa #351 da invisibile

effeviemme ha scritto: invisibile cit.:

Questa incertezza insita nell'esistenza, perché tutto è in divenire, e la sua non-accettazione, è il motivo principale per cui l'uomo crea le sovrastrutture mentali, il motivo per cui sposta il suo centro dall'Essere alla mente, creando un mondo con cose fisse e così controllabili, dove non è necessario avere fiducia, fare il salto nel buio, le ragioni a mio avviso sono essenzialmente due: paura e pigrizia.




Della presenza della paura riesco a darmi una spiegazione; penso che nasca da un certo
grado di consapevolezza della nostra "incapacità" ad influire "come crediamo meglio per noi
su avvenimenti o eventi che ci "condizionano" la vita, ma che non conosciamo abbastanza
a fondo per sapere come "modificarli" o affrontarli ( o confrontarsi) .


Si, ma a mio avviso ci sono anche altre possibili ragioni ma che preferisco non esporre per il momento.

Sulla pigrizia, alle volte ho l'impressione che possa essere invece, una forma di
"tranquilla incoscienza".
Penso che la pigrizia la si "supera" ( non necessariamente la "si vince" ) nel momento
in cui si rende consapevolezza che questa possa essere un ostacolo a "percorsi" o "progetti"
che si vogliano realizzare.

Potrebbe anche "nascere" (la pigrizia) da un senso di "traquillità", di rilassatezza, di una
sensazione di un "benessere" di fondo: una forma di " mi sento bene così"?
Per "spiriti vivaci" questo probabilmente può essere visto come un "limite" al "vivere".
Per " menti stanche" ( o solo "calcificate" ) può essere una "ricerca di un po' di pace" ?


Può essere tutto questo ma anche altro.
La pigrizia può nascere anche dall'aver subito molto la paura e ad un certo punto ci si rifugia nella pigrizia (apatia).

Forse ho "intrapreso" a praticare meditazione non con la "costanza" consigliata, ma mi
accade che ultimamente mi "riesce" con maggior difficoltà lo "svuotare la mente" rispetto
a come mi sembrava di riuscire a fare nei primi tempi.


Ricorda che "noi non sappiamo".
Può essere semplicemente mancanza di energia, e come ho detto ce ne vuole molta per meditare, anche se non sembra.
Può essere che adesso stai affinando-estendendo le tue percezioni proprio grazie alla meditazione, e che ora "vedi" parti della tua mente di cui prima non ne eri consapevole, e vedi che sono "piene di roba".

Può essere varie cose...

In genere ci vuole tempo per comprendere "cosa è cosa" in questi campi di indagine, e per cui il mio consiglio, se vuoi sapere, è di continuare senza concludere nulla.

"Capisco" che non è che con l'esercizio si possono riscontrare "progressioni regolari",
come probabilmente vorrebbe la mente ( il consolidato metro umano ) ed in "certi momenti"
mi chiedo : perchè ?
perchè proseguire in una pratica che richiede almeno "una goccia di fede" in ciò che fai ?
cioè, perchè fare una cosa che "non sai" che cosa è?
anche se la mente "sa" che puoi conoscere solo "toccando il muro"

che sia questa la ragione?


Possibile.

Alla domanda "perchè proseguire in una pratica che richiede almeno "una goccia di fede" in ciò che fai ?" non posso rispondere, solo tu puoi perché è un qualcosa che riguarda strettamente la sfera personale che io considero sacra.

Io ti posso solo dire della mia esperienza e che ho passato varie crisi negli anni (cosa che capita praticamente a tutti coloro che intraprendono simili percorsi).
Forse la cosa che a me mi ha spinto ad andare sempre avanti, è stata la onnipresente "insoddisfazione esistenziale" che il mondo degli uomini offre. Ovvero il fatto di rendermi conto che le soddisfazioni offerte da questo mondo non mi interessavano e non alimentavano le parti di me profonde, generando non solo semplice insoddisfazione ma una sofferenza che trovavo insensata.
Ora so che la maggior parte delle sofferenze create dagli uomini stessi, per me non hanno nessun senso e che ho fatto bene ad insistere nel mio cammino.

La presenza di un esempio vivente, che era (è) il mio Maestro è stato ovviamente un grande aiuto, perché vedere le proprie idee e valori incarnati concretamente è un incoraggiamento inestimabile.
Ma soprattutto è stato l'atteggiamento sempre presente de mio Maestro, che non permetteva a nessuno di trattarlo come un guru, di rinunciare a se stessi, perché sapeva che il Vero Maestro non era lui, era lo Spirito e che per trovare la sua guida nessun uomo può sostituirsi ad un altro e nessun uomo può fare da tramite con lo Spirito.

E' una cosa che si può fare solo in prima persona.

Ecco le parole di Gesù, incarnazione dello Spirito, che diceva che "nessuno può giungere a Dio se non tramite me", ovvero lo Spirito stesso.

cit.:
Perché è innegabile che saltare nel buio faccia paura e che vivere nel non-sapere comporti un impegno ed una responsabilità molto grandi.



Mi ritrovo ogni tanto in conflitto con me stesso ( quale me stesso?) e mi rinfranco un po'
leggendo le esperienze altrui.

Alle volte mi auguro un lungo ... letargo.


Bè, è inverno e tu sei un orso... :)

Ma se vai in letargo ti aspetto in primavera... che arriva tra pochissimo ;)

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8 Anni 11 Mesi fa #352 da invisibile
Grappa

... adesso ho bisogno di metabolizzare il tuo aiuto. Rileggerlo quanto basta ... e lavorare sul "mio" puzzle.


Se senti il bisogno di chiarire qualche punto, perché non è una cosa scontata quella della fiducia (io su certi aspetti ci ho messo anni a capire certe cose), non esitare.

Ciao e grazie a te.

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8 Anni 11 Mesi fa - 8 Anni 11 Mesi fa #356 da incredulo
invisibile

Ecco le parole di Gesù, incarnazione dello Spirito, che diceva che "nessuno può giungere a Dio se non tramite me", ovvero lo Spirito stesso.


Ottimo. :clap:

Ampliando questo insegnamento del Cristo, si può comprendere meglio questo aspetto.

6 Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
7 Se conoscete me, conoscerete anche il Padre: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
8 Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
9 Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me ha visto il Padre.
Come puoi dire: Mostraci il Padre?
10 Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me; ma il Padre che è con me compie le sue opere.
11 Credetemi: io sono nel Padre e il Padre è in me; se non altro, credetelo per le opere stesse. Giovanni 14


A chi si riferisce Gesù Cristo in queste frasi?

Chi è "Il Padre" a cui Gesù Cristo fa riferimento?

Padre-Madre è una similitudine molto semplice da comprendere.

Il Padre è l'elemento Spirituale della creazione, la madre, Mater, Materia, ne è l'aspetto materiale.

La creazione è duale, così come duale è la natura umana.

Noi stessi siamo un indiviDUO, parte destra e parte sinistra, cuore e cervello, ragione e sentimento, angelo e diavolo, bene e male convivono in noi stessi.

Gesù Cristo è la figura che incarna in Sè sia lo Spirito (il Padre), sia la materia, (la Mater), esattamente come noi, ma La Mater del Cristo è senza macchia, è immacolata, è Vergine.

Quindi il Cristo incarna in Sè l'Uomo Spirituale perfetto, il senza "peccato", ovvero lo Spirito stesso in purezza incarnatosi sulla Terra.

Il Cristo è fatto della "stessa sostanza del Padre", Lui ed il Padre sono una cosa sola.

Basta leggere il Nuovo testamento senza pregiudizi, indipendentemente dalle proprie convinzioni religiose, per comprendere come Gesù si sforzi di affermare continuamente che il Dio della legge, quel Dio visto come Dio degli eserciti crudele e vendicativo, non corrisponda a un'immagine autentica di Dio, ma corrisponda invece all'interpretazione che di Lui ne danno gli uomini.

La nascita in una grotta (Mater, materia, utero, Maria), il concetto di incarnazione dello Spirito nella materia un essere spirituale i miracoli della trasfigurazione, della resurrezione (trasmutazione della materia), esprimono concetti difficili da interiorizzare anche oggi, concetti per iniziati.

Per il popolo, questi concetti debbono essere espressi in forma semplice, comprensibile ed è per questo che si sono usate parabole come esempio per semplificare concetti più difficili da afferrare, specialmente in periodi storici dove l'analfabetismo era la regola.

Queste parole, lette con la consapevolezza odierna, acquistano tutto il loro pieno significato.

23 Poiché, passando in rassegna e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: "AL DIO SCONOSCIUTO". Quello dunque che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annunzio.
24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti da mani d'uomo, 25 e non è servito dalle mani di uomini come se avesse bisogno di qualcosa, essendo Lui che dà a tutti la vita, il fiato e ogni cosa;
26 or egli ha tratto da uno solo tutte le stirpi degli uomini, perché abitassero sopra tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche prestabilite e i confini della loro abitazione, 27 affinché cercassero il Signore, se mai riuscissero a trovarlo come a tastoni, benché egli non sia lontano da ognuno di noi.
28 Poiché in Lui viviamo, ci muoviamo e siamo, come persino alcuni dei vostri poeti hanno detto: "Poiché siamo anche sua progenie". Atti 17,23-28


Nell'annunciare la "Buona Novella", il Cristo annuncia la venuta nel mondo materiale dello Spirito, quello Spirito che domina sulla materia e la rende feconda.

Se è la materia a dominare lo Spirito, quest'ultimo muore con la materia stessa.

Se viceversa è lo Spirito a dominare la materia, questo sopravviverà ad essa, facendola risorgere in forma nuova in un altro corpo, il corpo del Cristo fatto della stessa sostanza del Padre.

L'immortalità, ovvero la vittoria sulla materia dominata dall'"Architetto del mondo", la vittoria sulla morte e la dissoluzione della carne, questo è il dono del Cristo.

Che sia un caso che il mondo dell'Elìte adori invece una "Grande Madre"? :cool:

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità, la Vita
Ultima Modifica 8 Anni 11 Mesi fa da incredulo.

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8 Anni 11 Mesi fa #434 da TheNecrons
@Invisibile:

E' da settimante che sento continuamente il bisogno, o la voglia, di lasciare diciamo tutto. Di lasciare le persone che frequento, di lasciare alcune abitudini molto radicate (come il pc), di lasciare andare alcune emozioni come la paura di non apparire come la mia famiglia vuole (se la mia famiglia sapesse che seguo un topic sul taoismo, sono cazzi), di lasciar andare alcuni sensi di orgoglio e un sacco di altre cose che hanno caratterizzato la mia vita per anni. Una grossa parte del mio ego, diciamo. Quella "voce" che mi dice ste cose è quella che tempo fa abbiamo identificato con lo Spirito. Ecco, è da settimane che mi trovo d'avanti a questo auto-ostacolo. La voce mi dice di lasciare sia fisicamente e soprattutto "psicologicamente" (ma sono sicuro che non sia solo a livello psicologico) un sacco di cose, e io dentro di me "so" che è giusto così, ma per ora non ce l'ho fatta. Ho veramente paura di trovarmi poi in una situazione in cui non saprei gestirmi (quella senza quel tipo di emozioni, di sovrastrutture, senza un sacco di persone che frequento ora, senza alcune canzoni che ascolto spesso e non credo finrei più), ma quella paura è a livello molto superficiale, perchè dentro di me so che sarebbe invece giusto ascoltare quella voce. Questa cosa va avanti da settimane, e sto iniziando a stufarmi. Veramente tra non molto lascierò tutto questo? Accadrà sul serio? Chissà come cambierà la mia vita.
Ribadisco si tratta di lasciare "cose" e pensieri che finora hanno occupato uno spazio abnorme nella mia vita. Io sento il bisogno di farlo, ma ho paura di farlo.

Lo so che non puoi aiutarmi in modo diretto, volevo solo condividere la mia esperienza.

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8 Anni 11 Mesi fa - 8 Anni 11 Mesi fa #437 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
Lo so che non puoi aiutarmi in modo diretto, volevo solo condividere la mia esperienza.


No, non posso aiutarti in modo diretto.
Ma qualcosa posso dirti.

Io quando mi trovo in situazioni paragonabili alla tua, quando sento di dover prendere decisioni che influiranno seriamente sulla mia vita, mi fermo.

Mi fermo e mi do tutto il tempo che sento di avere bisogno per esaminare fino in fondo tutti gli aspetti della questione, perché l'esperienza mi ha insegnato che quando ci si trova in questo tipo di situazioni esistenziali, la cosa più importante è la calma e la serietà.
Inoltre ho imparato che la mente non può comprendere la complessità di simili situazioni e per cui il mio "fermarmi" è soprattutto un fermare la mente, per permettere alle altre parti di me di "dire la loro", cosa che può richiedere anche molto tempo per completare questa fase.

La mente la uso molto lentamente e esamino una cosa alla volta con estrema calma e pazienza, perché la cosa peggiore in queste situazioni è farsi prendere dall'ansia e dalla fretta di concludere.

Quindi il mio consiglio è avere estrema cautela e di darti tutto il tempo che reputi necessario per esaminare in modo completo tutti gli aspetti della tua situazione, prima di prendere qualsiasi decisione.

Se alla fine di questo esame decido di cambiare qualcosa della mia vita, lo faccio sempre poco alla volta e sempre con molta cautela, perché un albero a cui si vuole cambiare conformazione ha bisogno di tempo e di dolcezza, di estrema attenzione e di cura costante nella sua trasformazione.
Noi siamo molto più sensibili e fragili di un albero, e quindi per noi è necessaria ancora più dolcezza e cautela per poter cambiare in modo equilibrato.
Così passa anche la paura, perché si procede mantenendo la consapevolezza di cosa sta succedendo.

Poco alla volta, dolcemente, rispettosamente e con Amore.

Veramente tra non molto lascierò tutto questo? Accadrà sul serio? Chissà come cambierà la mia vita.


Nessuno può saperlo.

...(se la mia famiglia sapesse che seguo un topic sul taoismo, sono cazzi)...


Questo non è propriamente un topic sul taoismo.
"Pende" in quella direzione solo perché io, che seguo principalmente quella filosofia, sono l'utente più propositivo diciamo.
Ma è aperto a tutti e a tutti gli aspetti di qualsiasi filosofia che abbia che vedere con il tema.

Io stesso esito a definirmi taoista, perché sono solo parole e la realtà è che amo il taoismo ma anche Gesù, il buddismo ma soprattutto la semplice Verità, che è la "filosofia per eccellenza".
Ultima Modifica 8 Anni 11 Mesi fa da invisibile.

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8 Anni 11 Mesi fa #502 da TheNecrons
@Invisibile:

Davvero grazie. Sto mettendo in pratica il tuo consiglio, e non è una cosa che dura qualche giorno. E' vero, meno la Mente lavora (a sproposito) e meno forzata sarà la Vita. Ogni giorno capisco di aver preso conclusioni esclusivamente mentali, e non attinenti alla Realtà. Null'altro d'aggiungere per ora.


Condivido delle esperienze: da quando ho iniziato a meditare, molti stati d'animo hanno prodotto anche delle sensazioni fisiche sul corpo. Per esempio, quando finisco di meditare mi trovo in uno stato semplice e sereno, in cui penso molto meno, e per cui tutto è facile e naturale. Questo mi produce sensazioni tutto attorno al corpo (qualcosa come formicolii ma non fastidiosi), concentrati verso la testa che si "aprono" verso qualcosa più in alto della testa (esterna al Corpo). E' come se attraverso un punto molto sottile situato più o meno al centro della testa, dell'energia esce dal Corpo (senza "lasciarlo") e si collega ad una nuvola di energia sopra la testa. Ma dopo qualche decina di minuti, la pressione e l'atmosfera in cui vivo iniziano a prendere il sopravvento, e sento letteralmente chiudersi il punto da cui passava l'energia, perdendo la percezione di quella "cosa" sopra la testa. Di conseguenza perdo tutte quelle capacità aquisite prima.
Tempo fa mi disperavo quando questo accadeva, e cercavo di forzare la Meditazione. Ora per fortuna ho perso buona parte dell'interesse egoico verso quel tipo di esperienza, e la forzo molto di meno.

Questo è solo un esempio, ma ci sono un sacco di situazioni o eventi che mi producono sensazioni fisiche sul corpo. Quando mi vengono ondate di allegria improvvise (ogni tanto mi arrivano senza motivo, io me le godo e poi le lascio andare, senza trattenerle), provo tantissima energia attorno alla testa, ma non sento molto il collegamento con quella "cosa" sopra la testa. Quando sono arrabbiato sento molte sensazioni nel ventre e nelle gambe. E così via.

Anche per te è così? (dai proviamo a vedere se ci accadono o se ci sono accadute le stesse cose :) )

Alla prossima.

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8 Anni 11 Mesi fa #561 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
Sto mettendo in pratica il tuo consiglio, e non è una cosa che dura qualche giorno.


Quasi sempre è necessario tempo, a volte molto.
Perché siamo stati "automatizzati" a fare in un certo modo, in modo innaturale, e per ritrovare il modo naturale, che è anche un po' diverso per ognuno, spesso ci vuole tempo per disinnescare l'automatismo.

Le pratiche spirituali fanno anche e soprattutto questo, ci aiutano a distruggere il meccanismo.

E' vero, meno la Mente lavora (a sproposito) e meno forzata sarà la Vita. Ogni giorno capisco di aver preso conclusioni esclusivamente mentali, e non attinenti alla Realtà. Null'altro d'aggiungere per ora.


E ti pare poco ? :wink:


Condivido delle esperienze: da quando ho iniziato a meditare, molti stati d'animo hanno prodotto anche delle sensazioni fisiche sul corpo. Per esempio, quando finisco di meditare mi trovo in uno stato semplice e sereno, in cui penso molto meno, e per cui tutto è facile e naturale. Questo mi produce sensazioni tutto attorno al corpo (qualcosa come formicolii ma non fastidiosi), concentrati verso la testa che si "aprono" verso qualcosa più in alto della testa (esterna al Corpo). E' come se attraverso un punto molto sottile situato più o meno al centro della testa, dell'energia esce dal Corpo (senza "lasciarlo") e si collega ad una nuvola di energia sopra la testa. Ma dopo qualche decina di minuti, la pressione e l'atmosfera in cui vivo iniziano a prendere il sopravvento, e sento letteralmente chiudersi il punto da cui passava l'energia, perdendo la percezione di quella "cosa" sopra la testa. Di conseguenza perdo tutte quelle capacità aquisite prima.
Tempo fa mi disperavo quando questo accadeva, e cercavo di forzare la Meditazione. Ora per fortuna ho perso buona parte dell'interesse egoico verso quel tipo di esperienza, e la forzo molto di meno.

Questo è solo un esempio, ma ci sono un sacco di situazioni o eventi che mi producono sensazioni fisiche sul corpo. Quando mi vengono ondate di allegria improvvise (ogni tanto mi arrivano senza motivo, io me le godo e poi le lascio andare, senza trattenerle), provo tantissima energia attorno alla testa, ma non sento molto il collegamento con quella "cosa" sopra la testa. Quando sono arrabbiato sento molte sensazioni nel ventre e nelle gambe. E così via.


Il consiglio che mi sento di dare, rispetto all'attitudine che bisogna vare con queste manifestazioni, è sempre lo stesso, che poi è una delle istruzioni di base di ogni meditazione: osservare, non giudicare, non presumere, non concludere, non desiderare e non cercare di fare nulla con i fenomeni che si manifestano, perché non sai (stai verificando che questo è vero perché in "qualche modo che non capisci funziona", giusto?).

Quando si acquisisce conoscenza di queste realtà, le cose cambiano ma siccome tutto è in divenire, anche un per un Maestro di altissimo livello ci sono sempre cose nuove da imparare, perché (io credo) la Via (Tao) è infinita e perché il modo equilibrato di procedere nell'ignoto è sempre lo stesso, quello con cui i bambini imparano.

Ignoranza e fede.

Anche per te è così? (dai proviamo a vedere se ci accadono o se ci sono accadute le stesse cose :) )


Dovrei scrivere una enciclopedia per raccontarti cosa io sento :wink:

Inoltre io credo che non è bene raccontare molto dei fenomeni che accadono praticando Meditazione o Tai Chi etc.

Ci sono vari motivi per questo e certi sono molto seri. Raccontare molto può anche danneggiare altre persone ma su questo preferisco non parlare, è un aspetto molto delicato e molto profondo.

Consiglio anche a te (e a tutti) di parlare il meno possibile dei fenomeni che si manifestano, e permettimi di non spiegare il perché. Non dico che parlarne è "peccato" o stupidaggini simili, ma è un aspetto molto delicato che va trattato con la massima cura.

Una cosa la posso dire. I fenomeni che si osservano sono strettamente personali ed in costante mutamento. Sono parte della Via che la persona sta percorrendo e per cui sono sacri, in quanto facenti parte di "chi siamo veramente".

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8 Anni 10 Mesi fa #577 da TheNecrons
@Invisibile:

Grazie mille. Per ora non voglio commentare niente.

Ti volevo chiedere: se la Mente crea l'ego, e sappiamo che l'ego incontrollato danneggia la persona sotto molti aspetti....stiamo dicendo che l'ego danneggia la sua fonte? E' una cosa per me stupefacente.

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8 Anni 10 Mesi fa #599 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
Ti volevo chiedere: se la Mente crea l'ego, e sappiamo che l'ego incontrollato danneggia la persona sotto molti aspetti....stiamo dicendo che l'ego danneggia la sua fonte? E' una cosa per me stupefacente.


E' più corretto dire che l'ego viene creato nella mente, ma anche la mente partecipa alla sua creazione.

Quindi possiamo dire che l'ego danneggia l'Essere in cui vive.

Si è stupefacente, ma se conosci bene la natura dell'ego non così tanto.

L'ego vive solo per se stesso. Non è una entità armoniosa perché vive staccato dalla realtà, dall'Armonia.
Inoltre una delle sue caratteristiche principali, è quella di credersi Dio.
L'ego crede di poter fare qualunque cosa anche a dispetto delle più semplici evidenze, proprio perché, non essendo in contatto con la realtà vive in un mondo tutto suo che autocrea in continuazione e nessuna evidenza che non è altro che una piccolissima parte di una essere ben più vasto e complesso, lo farà mai ragionare con buonsenso.

In altre parole, all'ego importa solo ed esclusivamente di se stesso e quindi se per mantenere il suo dominio sull'essere deve ucciderlo, lo farà.

Ecco il significato delle parole di tanti Maestri: "il nemico siamo noi stessi".

Questo fatto dell'ego che autocrea la sua "realtà" in continuazione, è una cosa di fondamentale importanza da capire per chi intraprende un percorso di liberazione spirituale.
Perché praticando Meditazione o Tai Chi, si sta progressivamente distruggendo il meccanismo illusorio su cui l'ego poggia tutta la sua forza ed la sua posizione dominante nella persona.
L'ego è pazzo ma non scemo :wink: e quindi reagisce, spesso in maniera "violenta", forte.

Accade che, quando il flusso dei pensieri inizia a calmarsi, magari grazie alla meditazione, l'ego-mente si rende conto del pericolo, perché si sta dissolvendo la base su cui poggia il suo dominio e per cui può capitare che reagisca facendo un chiasso infernale, magari anche più "rumoroso" di prima.

Un segno che si sta lavorando nel modo giusto :wink:

Se si nota che sta accadendo questo, il consiglio è sempre lo stesso.
Calma, non concludere, continuare a praticare come se nulla fosse.

La volontà è nostra ed è sacra, e nessuno può imporre nulla su di noi, se decidiamo una cosa.
Ma spesso per realizzare certe cose, nel modo più "giusto", armonico, ci vuole tempo.

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8 Anni 10 Mesi fa #608 da Anteater
Citazione: Il Cristo è fatto della "stessa sostanza del Padre", Lui ed il Padre sono una cosa sola.

Strano che la stessa "cosa" abbia una parvenza di dicotomia, che precipita quando sulla croce lo appella!

Anteater

La speranza e la preghiera sono un chiedere...MEGLIO INVECE DARE! ...Slobbysta

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8 Anni 10 Mesi fa #610 da invisibile
@Anteater

Solo per darti il benvenuto in questo forum e sul sito.
Vedo che ti sei iscritto oggi e siccome hai subito postato qui immagino che l'argomento ti interessi.
Mi fa piacere, più siamo e più la discussione può essere interessante.

Buona permanenza.

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8 Anni 10 Mesi fa #611 da Anteater
Grazie per il benvenuto, l'argomento è interessante, e può spaziare in tutte le direzioni, le esperienze di ciascuno arricchiscono la discussione.

Meditare per me è un mistero, non vedo la differenza col pensare in modo profondo.

Anteater

La speranza e la preghiera sono un chiedere...MEGLIO INVECE DARE! ...Slobbysta

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8 Anni 10 Mesi fa #612 da invisibile
Meditare in modo profondo è non-pensare.

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8 Anni 10 Mesi fa #633 da Anteater

invisibile ha scritto: Meditare in modo profondo è non-pensare.


Non pensare con consapevolezza (caso mai..) altrimenti mi suonerebbe difficile credere che il cervello cancelli il senso di allerta, e non avverta più un odore, un'ape, una presenza....

Anteater

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8 Anni 10 Mesi fa #634 da invisibile
Certo. Infatti l'ho detto molte volte che la consapevolezza è fondamentale nelle pratiche spirituali.

Non solo, praticare nel modo giusto, aumenta la consapevolezza e questo contribuisce in modo sostanziale ad avere una conoscenza più completa della realtà.

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8 Anni 10 Mesi fa #674 da TheNecrons
Allora, Invisibile. Più volte hai parlato di come le debolezze di una parte dell'Essere, come il Corpo o la Mente, siano in realtà conseguenze di altri squilibri in altri parti dell'Essere. Puoi spiegare meglio questo concetto?

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8 Anni 10 Mesi fa #682 da invisibile
@TheNecrons

Rileggendo il tuo post sul forum sulla salute di Alimento, credo di aver capito cosa chiedi ma anche che forse stai facendo confusione su certe cose.

nel Tai Chi l'Essere è l'insieme del Corpo, della Mente, del Chi (energia) e dello Spirito, e tutti questi aspetti sono collegati.


Non è che nel Tai Chi è così. Il Tai Chi è una pratica che aiuta a ritrovare questa condizione di integrità ed Armonia.

Più volte hai parlato di come le debolezze di una parte dell'Essere, come il Corpo o la Mente, siano in realtà conseguenze di altri squilibri in altri parti dell'Essere. Puoi spiegare meglio questo concetto?


Tutto è basato sull'equilibrio (Armonia in divenire) e questo principio è alla base di tutte le antiche scienze comprese quelle mediche, come quella indiana e cinese.

Con "tutto" intendo proprio tutto ciò che esiste, sia le "cose" (entità) sia il "processi" (divenire delle entità).

Il principio è semplice, ma le manifestazioni di questo principio (legge universale) sono infinite.

La semplicità di questo principio è ben illustrata nel famoso simbolo del Tao, con lo Yin e lo Yang in perfetto equilibrio. Ma va ricordato che è solo un disegno. Infatti va immaginato in movimento (divenire) ed inoltre va ricordato che quella è "solo" la prima divisione del Mondo da cui discendono le infinite altre.

Ogni "entità" ha un suo "disegno" di base.

Il disegno dell'albero è diverso da quello dell'uomo e così via.

Se una entità si allontana troppo dal suo "disegno" si trova inevitabilmente in disequilibrio e più si allontana dal suo disegno più il disequilibrio è sostanziale e, se questo disequilibrio è protratto nel tempo, questo influenza il suo divenire in quanto il divenire "tiene conto" di ogni aspetto della realtà.
Per quanto a noi possa apparire insignificante e irrilevante un disequilibrio (noi giudichiamo che è così), il Tao considera Tutto, anche il più microscopico cambiamento è "contato" ed ha una sua influenza.

Ecco la vastità e la profondità che queste antichissime conoscenze ci portano.

Andiamo sul pratico.

Diciamo che tu sei un tipo che tendenzialmente, per motivi di educazione e magari ci mettiamo anche un ansia di dimostrare che sei bravo e meritevole (sempre alla ricerca dell'Amore negato ovviamente), tendi a fare le cose usando molta grinta.

Cosa è la "grinta" ?

La grinta è una scelta, perché tu scegli di fare le cose con grinta. Infatti potresti fare benissimo le stesse identiche cose senza nessuna grinta ed il fatto che magari tu non ne sei consapevole, non cambia nulla sul fatto che è una scelta e sugli effetti che questa tendenza provoca (ci arriviamo).

La grinta è una attitudine mentale.

Studiando le varie malattie dell'uomo, in tempi antichissimi (molte migliaia di anni fa), si è osservato che ogni eccesso di ogni tipo, quindi sia fisico, mentale e spirituale, porta alla manifestazione di malattie.
Con eccesso si intende rispetto al "disegno" naturale di una data entità ed infatti non è un concetto assoluto.

Rispetto all'uso eccessivo della grinta, si è scoperto che questa attitudine mentale è sostenuta dai reni.
Per fare le cose con grinta è necessario usare i reni in modo intensivo e se questa tendenza si protrae nel tempo questo comporta un abuso delle risorse dei reni.
Si può finire in una condizione in cui non si da mai il tempo che i reni hanno bisogno per riequilibrarsi e questo può provocare danni gravissimi, in certi casi anche fatali.

Perché ogni "entità" (i reni sono una entità) deve esistere seguendo la legge universale dell'equilibrio e forzando l'uso dei reni gli si impedisce di farlo.

Quindi una "semplice" tendenza mentale di un certo tipo, se diventa abituale nel tempo, può provocare danni anche gravi al corpo fisico ed alla "configurazione energetica" di una "entità" (perché in tutto quanto descritto viene ad essere coinvolto anche il Chi).

Il punto è che noi non ci rendiamo conto del grande potere che abbiamo su noi stessi, e di come questo potere ci trasformi, ogni giorno per tutta la nostra vita.

Pensare "male" ci fa molto male.
Agire "male" ci fa malissimo".
Avere emozioni negative ha un grande impatto sul nostro equilibrio.

Noi spesso giudichiamo un "pensiero cattivo" come cosa di poco conto. Non lo è.
Noi spesso giudichiamo un agire usando qualcosa in eccesso (come la grinta) una cosa di poco conto, magari ci divertiamo pure a vedere un bambino che sta sviluppando quella tendenza, perché è "buffo".

Magri potrà anche risultare "buffo", ma quel bambino sta andando pericolosamente fuori Armonia e se questa tendenza diventa abituale, questa tendenza potrebbe in futuro danneggiarlo molto seriamente.

Non sto dicendo che la grinta non vada usata, la grinta fa parte della Vita, è una delle infinite manifestazioni del Mondo ed in certi casi è assolutamente indispensabile.

Il punto è che siamo molto ignoranti e molto poco "sensitivi" su questi aspetti dell'esistenza, e consideriamo "trascurabili" moltissime "cose" che in realtà sono fondamentali per avere una vita sana ed equilibrata.


Le pratiche spirituali permettono di riscoprire la sensitività e di far riprendere a questa fondamentale facoltà naturale, il suo posto rispetto all'entità che siamo.
Ed è grazie alla sensitività che veniamo informati se, per esempio, stiamo usando troppa grinta e di qualunque uso disequilibrato di noi stessi.

Fare il mio Tai Chi ogni mattina, è anche come fare una autoanalisi dello stato in cui mi trovo e posso affermare che se praticato nel modo giusto, è infallibile, perché uno degli effetti del Tai Chi è quello di liberare la sensitività e farla partecipare alla propria vita come previsto dal "disegno" che è alla base del nostro essere.

E' infallibile perché è stato creato da Maestri che conoscevano perfettamente chi è l'essere umano, come è fatto e come è normale che funzioni in tutti i suoi aspetti, fisici, mentali e spirituali.

Ecco perché vengono definiti "Maestri" :wink:

Fammi sapere se ho risposto o se vuoi dei chiarimenti su qualcosa.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Grappa

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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #686 da Grappa
... e, te lo voglio dire, invisibile :clap: e desidero anche chiederti altro :handup:

In questo Topic ti "sento" così vicino da visualizzare, nell'immagine che mi sono fatto quando vengo qui ad ascoltare quello che dici, il piacere gradevole della condivisione e tu sei al centro, in equilibrio, davvero spiritualmente invisibile e insieme tangibile, come il messaggio che in bellezza hai deciso portare.

Poi esco da qui, ti ritrovo in altri spazi e, sincero, voglio dirti, stento a riconoscere lo stesso essere. Ti mostri visibile, come se improvvisamente quell'in che qui ti precede e avvolge, sublimasse.

... la distanza che ci separa, io penso essere davvero solo virtuale e, così come sento la necessità di precisare che non ti sto "portando il colpo" :saber: quel che mi induce alla domanda, è la mia fisica e materiale miopia :question:

Hic ;-)

... l'unica abitudine che voglio avere è respirare. Hic :wink:
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da Grappa. Motivo: ... ho aggiunto materia, solo grassetto

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8 Anni 10 Mesi fa #687 da invisibile
Grappa

Poi esco da qui, ti ritrovo in altri spazi e, sincero, voglio dirti, stento a riconoscere lo stesso essere.


L'uomo è fatto di corpo, mente e Spirito.

Il corpo è fatto a sua volta di tante parti e così è per la mente.

La mente può essere diversa da persona a persona e può anche creare in sé delle "nuove" parti, come la personalità e l'ego.

Anche io sono fatto così.

Quando scrivo qui, e mi fa piacere che tu lo abbia percepito perché mi conferma che sto facendo certe cose nel modo in cui volevo farle, a causa dell'argomento che è in buona parte "universale", cerco di essere il più possibile "invisibile" di modo da interferire il meno possibile con la mia mente nell'esposizione di queste realtà.

Perché queste realtà non sono mie, non sono tue, non sono di nessuno e sono di tutti.
Quindi, per cercare di condividere le conoscenze su queste realtà (mi piace molto la parola che hai scelto, condividere), credo che il miglior modo sia quello di interferire il meno possibile a livello personale (mente-ego-personalità).
Credo che sia per questo che qui appaio "invisibile" ai tuoi "occhi".

Fare in questo modo me l'ha insegnato il mio Maestro, perché quando insegnava cose che riguardano la spiritualità lui faceva così, e poi te lo ritrovavi al bar a bere vino e a scherzare come se nulla fosse.

Perché ogni parte dell'essere ha i suoi bisogni, ha bisogno di nutrimento ed ha bisogno di esprimersi, anche la mente e le sue parti.

Per riallacciarci proprio al post di prima, la cosa importante è mantenere l'equilibrio, in ogni aspetto della Vita, compreso questo.

Hai ricevuto la risposta?

Ciao
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8 Anni 10 Mesi fa #691 da TheNecrons
@Invisibile:

Fammi sapere se ho risposto o se vuoi dei chiarimenti su qualcosa.


Il problema è che a volte non ho la percezione se non qualcosa non mi è chiara. Spesso quando cerco di ragionarci, mi "spariscono dalal vista" più elementi. Preferisco aspettare e lasciare che eventuali dubbi vengano da soli senza che io mi metta a cercarli.

Volevo chiederti una cosa: in che modo il Chi è "la prima manifestazione dello Spirito"?

Un'ultima domanda: ma non ti stufi a rispondere a milioni di domande difficili? :question:

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8 Anni 10 Mesi fa - 8 Anni 10 Mesi fa #695 da invisibile

TheNecrons ha scritto:
Il problema è che a volte non ho la percezione se non qualcosa non mi è chiara. Spesso quando cerco di ragionarci, mi "spariscono dalal vista" più elementi. Preferisco aspettare e lasciare che eventuali dubbi vengano da soli senza che io mi metta a cercarli.


E' normale. Sei molto giovane e per comprendere certi aspetti spesso ci vogliono anni.
Per me è stato così, e di solito lo è per tutti, anche perché devi considerare che si parte da una visione molto diversa della realtà, quella che ci hanno insegnato fin dalla culla che ha come base la visione materialistica e razionalista.

Volevo chiederti una cosa: in che modo il Chi è "la prima manifestazione dello Spirito"?


Devo usare parole che si riferiscono alla dimensione temporale e spaziale, perché lo strumento che qui usiamo è quello mentale, del pensiero, ma considera che nel mondo spirituale il tempo e lo spazio non esistono e quindi la mente non può comprendere questo concetto in modo completo, ma solo esaminare degli aspetti di questa realtà singolarmente ed "estratti" dalla realtà.

La creazione "inizia" con il Nulla, parola che in questa visione si usa per definire lo Spirito, perché senza il Nulla niente avrebbe un "posto" dove esistere e manifestarsi.

La "prima" manifestazione è il Chi, l'energia vitale che tutto permea e che da vita ad ogni cosa esistente (secondo questa visione tutto è vivo).

Questa energia nella sua "prima" apparizione è sottilissima (così sottile che gli strumenti materiali della scienza non la rilevano). La puoi immaginare come una vibrazione ad altissima frequenza.

Il passo "successivo" è l'apparizione di vibrazioni più lente del Chi, che creano le manifestazioni del mondo psichico (mentale).

Il passo "successivo" è l'apparizione di vibrazioni ancora più lente del Chi, che creano le manifestazioni del mondo materiale, ovvero tutto quello che noi chiamiamo "materia".

Infatti per gli antichi cinesi "Tutto è Chi" che si manifesta a diverse frequenze di vibrazione.

Quando la vibrazione di una "entità" cessa, questa entità "muore" ovvero torna nel Nulla da cui è nata originalmente e cessa di esistere in quanto "entità".

Vorrei evidenziare una cosa che non c'entra direttamente con la tua domanda, ma che in questi giorni stavo considerando come importante per spiegare un aspetto che a mio avviso è fondamentale.

Quando dico che noi siamo i "giardinieri del mondo", non mi riferisco solo al mondo materiale, ma a tutte le manifestazioni del mondo come l'ho descritto sopra.

Un'ultima domanda: ma non ti stufi a rispondere a milioni di domande difficili?


No, mai.
Per me questi temi sono una passione che ho fin da ragazzo, più o meno da quando avevo la tua età e non mi annoiano mai.

Inoltre trovo che sia molto stimolante dover rispondere per iscritto a queste domande, perché mi obbliga a ri-mettere alla prova della razionalità molte cose e questo per me è molto utile come verifica ulteriore di molte cose.

Ma se invece di milioni me ne fai solo due o trecentomila, non mi arrabbio :-D
Ultima Modifica 8 Anni 10 Mesi fa da invisibile.

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8 Anni 10 Mesi fa #702 da TheNecrons
Grazie mille, preciso e chiaro.

Domanda: esistono dei danni "irreversibili" che un Essere può subire? Esistono dei danni che non gli permetteranno mai più di raggiungere un'Armonia?

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