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TheNecrons ha scritto: @Invisibile:
Esperienza da raccontare.
Ho avuto una piccola crisi poco fa (ho visitato luoghi di cui non avevo buoni ricordi), e ho notato alcune cose interessanti. Per "uscirne" (è questione di superare più che altro), ho usato il modo che ho sempre usato, ossia quello di non pensare a quanto mi stava succedendo, e lasciar che scorra e che le cose si sistemino da sole. Contavo cioè su un "modo di vivere naturale", per cui bastasse non pensare per poterlo sperimentare. Ha quasi sempre funzionato, ma questa volta è stato diverso. Ho provato a non pensare ma non ho notato lo scorrimento di ciò che non volevo. C'era bisogno di molta più presenza. Sembrava che il "modo naturale" non sia più quello di prima, o non sia poi così naturale come prima. Sembrava che oltre ad una questione di pensare o non pensare, ci fosse anche qualcos'altro di più profondo, però non so esattamente cosa. Allora ho provato a forzare, e piano piano sentivo un apparente miglioramento: riuscivo a riacquistare parte della freddezza e della lucidità, ma avevo bisogno di focalizzarmi continuamente per riuscirci (era una forzatura appunto, un mondo da ricreare continuamente). Tuttavia dopo un po' anche questo è diventato sempre più naturale, fino a non richiedere, nella stessa misura, quella concentrazione.
Sono quindi arrivato alla conclusione (logica) che forse esiste qualcos'altro oltre all'azione della Mente (pensare o non pensare). Forse esiste anche un "non pensare" riguardante l'interiorità, o comunque la parte non riguardante la Mente. Esiste un tipo di controllo per quello.
Invisibile diceva che la disposizione del Chi può "stabilirsi" quando una persona decide di creare un'abitudine. E mantenersi quindi, anche quando egli non ci pensa, ossia non la ricrea.
E a volte c'è bisogno di una piccola forzatura iniziale in modo che il Chi possa riacquistare la sua naturale (e secondo me immensa) mobilità/influenzabiltà.
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Quindi dopo ti farò una domanda e prima ripeto ancora una volta un'ipotesi, poi basta però - perché c'è un'ostinazione che non posso certo battere con l'ostinazione e mi ritirerò in altri lidi:
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Quindi non sai dirmi se è nostro oppure no.
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Quindi non sai dirmi se è nostro oppure no.
Non c'è niente di veramente "nostro" nel mondo, neanche l'Anima, figurarsi lo Spirito.
La dimensione dell'Avere, è una dimensione completamente umana, qualcuno la definirebbe una dimensione caratteristica della "terza dimensione" di consapevolezza.
Hai letto sicuramente "Avere o Essere" di Erich Fromm, un bel libro in cui si analizzano in profondità queste due dimensioni.
La dimensione dell'Avere, dipende da quella dell'Essere è una dimensione inferiore all'Essere e non può esistere da sola, l'Essere è una dimensione superiore, la dimensione della Vita e della Verità, una dimensione che invece esiste da sola a differenza di quella dell'Avere .
Quando si parla di Anima, di Spirito si parla di Essere al 100%, si parla di una dimensione assoluta in cui la dimensione dell'Avere si annulla fino a scomparire.
Per trovare la dimensione dell'Essere puro, al 100%, ci sono insegnamenti precisi di ogni scuola spirituale del mondo.
Per il Bhuddismo bisogna riuscire a liberarsi dall'attaccamento alle cose materiali e alle preoccupazioni mondane tipiche della dimensione dell'Avere per raggiungere la liberazione, ovvero raggiungere l'Essere puro senza contaminazioni, ovvero il Nirvana.
Per gli insegnamenti di Gesù Cristo è la stessa azione che bisogna mettere in pratica per raggiungere "Il Regno dei Cieli".
Quando si parla di Spirito si parla di Essere puro, si parla di 100% di Essere e di 0% di avere, per questo parlare di "nostro" riferendosi all'Essere è un'affermazione senza senso.
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invisibile ha scritto: @Slobbysta
La tua "soluzione" potrebbe essere la descrizione di vari effetti che hanno le pratiche sprituali.
Infatti il Tai Chi, per esempio ma vale anche per la Meditazione e altre pratiche, è proprio un affinare il contatto con la realtà mettendo se stessi "alla prova" ogni volta e facendo tabula rasa mentale ogni volta, proprio per cercare di non essere influenzati nell'esperienza concreta dai propri costrutti.
Perché non è che puoi fare quei movimenti in modo rilassato, con la mente vuota, lentamente e dolcemente (eccetera), lo devi fare in quel modo altrimenti non stai facendo Tai Chi.
Inoltre questo rimanere aderenti alla realtà e all'intenzione che si ha, per collegare e spiegare ulteriormente il perché "fare bene le cose" è importante, ha dei "meccanismi" interni che aiutano affinché questo contatto con la realtà sia continuo, per ché nel Tai Chi quelle "regole" vanno mantenute durante tutta l'esecuzione.
Non è che "tocchi di sfuggita" la realtà e poi torni nei tuoi costrutti, la tocchi e rimani in contatto, perché è solo così che molte cose possono rivelarsi a noi, ed è solo così che i cambiamenti desiderati (Armonia, equilibrio) possono andare in profondità e così arrivare anche la comprensione di quanto sono importanti, basilari, per avere una vita sana.
Le pratiche spirituali sono state create anche considerando questi aspetti, per dare degli strumenti che possano essere usati individualmente ed indipendentemente da scuole, Maestri o quello che è.
Sono, per così dire, auto-istruttive.
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Ho preso a caso una tua frase, ma quando parla di libertà, di che libertà parliamo? Io intendo libertà con autodeterminarsi, e io personalmente non credo affatto esiste la Libertà, come può un essere venuto al mondo non per sua volontà, quindi senza un suo scopo essere libero? Il "peccato originale" (ho solo preso in prestito le parole) è già evidente alla nascita, sia in questa dimensione per un volere altrui figlio di una cascata di eventi che hanno portato al concepimento.Per il Bhuddismo bisogna riuscire a liberarsi dall'attaccamento alle cose materiali e alle preoccupazioni mondane tipiche della dimensione dell'Avere per raggiungere la liberazione, ovvero raggiungere l'Essere puro senza contaminazioni, ovvero il Nirvana
Quindi Gesù Cristo è l'IO SONO, quell'IO eterno ed immutabile che è la "roccia eterna" , da cui nascono gli altri innumerevoli IO che vogliono usurpare il Suo trono assoluto.
Gesù Cristo è L'IO primo da cui tutto nasce e tutto torna, è l'alfa e l'omega, il Re dei Re.
Quando si parla di Spirito si parla di Essere puro, si parla di 100% di Essere e di 0% di avere, per questo parlare di "nostro" riferendosi all'Essere è un'affermazione senza sensoo
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Anteater ha scritto: Meglio la spontaneità un po' contraddittoria che l'espiazione tramite esercizi volti a soffocare artificialmente e preventivamente le "disarmonie"...esse sono tali per il tempo necessario per "guarirle"...
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Anteater ha scritto: Il Tai Chi è una danza nella quale la "musica" viene dal proprio intimo...
...e i pensieri liberi volteggiano insieme al corpo...
Differente sarebbe comprare un DVD e copiare quel che si vede nel video...spesso ci sono libri con la dicitura 35 NUOVI ESERCIZI...che a mio avviso sono lontani dallo spirito di questa pratica...
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TheNecrons ha scritto: Calvero, potresti riportare bene bene la questione a cui pensi non sia stata data una risposta?
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Ho paura che tu abbia creato un preconcetto per il quale sospetti che io in qualche modo voglia sostenere sia inaccettabile che qualcosa non sia nostro. Se è così sei fuori strada, ma prima di rispondermi, domandati se veramente sei scevro da preconcetti - in questo senso - nei miei confronti.
Troppe ambiguità possono appoggiarsi al discorso che mi porti.
Adesso ti rispondo.
Anche la Vita in un certo senso la si potrebbe definire "non nostra", e sia. Il concetto e l'oggetto del contendere è di responsabilità, Incredulo.
Perché se "tu" mi chiedi (come mi è stato chiesto) quand'è che faccio una cosa fatta bene, quella cosa l'ho fatta io, non l'ha fatta Attivissimo.
Sì o NO?
(e rispondimi, l'ho fatta io o Attivissimo?)
Perché lo spirito legato al concetto "di fare bene le cose", lo ha considerato Invisibile, no Calvero. L'affermazione è la sua, non la mia. Per me non lo è. Quindi, se tu porti un'affermazione, sai che quell'affermazione comporta delle conseguenze. Queste conseguenze io le trovo contraddittorie.
Per i discorsi che mi hai portato tu adesso, non ti chiedo di non volare troppo alti, perché io adoro parlare di cose che volano alte; ma un problema ha una sua coerenza e ci sono gradi e stadi che vanno riconosciuti della natura umana; siamo tra persone che comunque quando si siedono sulla tazza del water fanno tutti una cosa che puzza, e Gesù se è stato uomo, puzzava pure la sua. Probabilmente anche quella di Siddharta, che dici?
Scusa ma lo sai che io sto poco ad arrivare al nocciolo delle questioni, e tu non sei da meno.
Ti faccio una domanda che giunge subito al dunque:
Mi stai dicendo che io non posso fare una cosa fatta bene, se prima non ho trovato o non sono nella condizione dell'essere puro al 100%?
Dai, per favore.
Ma a me sta bene che non sia nostro. A me non interessa Avere, né voglio difendere il concetto di avere. A me interessa che una verità significa qualcosa. Ed è questo qualcosa che incomincio a temere che facciate finta di non capire. Ti metto dentro anche Te, perché sei intervenuto. Se invece non hai seguito bene il dibattito tra me e Invisibile, è un altro discorso. Ma è un problema tuo
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Mi intrometto umilmente, senza nessuna pretesa ma con spirito di apertura e di comprensione.
Sai che sono affascinato e interessato alla "tua" filosofia, però mi sfugge sempre una cosa: lo scopo.
Con questo non voglio intendere che non sei onesto nel porti e che ci sia un secondo fine non esplicitato, ma prendendo per vero quel che dici, per quanto mi sforzi non ne riesco proprio a trovarne un capo.
Evidentemente sono io ad aver saltato qualche tuo passaggio, in cui hai dato un ordine alle cose, magari in interventi precedenti anche in altri contesti.
Parlando apertamente, nella mia seppur magari breve e poco approfondita in confronto alla tua o di altri utenti quì presenti, esperienza di vita, c'è stato un periodo in cui, vuoi per la mia indole riflessiva, mi son ritrovato in una selva oscura. Non serve essere guru della filosofia o "professionisti" del comportamento umano per comprendere che il nostro agire, il nostro compiere una qualunque azione è mossa da uno scopo, e non credo ci intendiamo senza che faccia esempi sul perchè uno studia, o se conduce un tipo di vita, o sul perchè io stia avendo ora io ti stia interrogando, come si evince anche dalla costruzione delle frasi ricorre un perchè, lo SCOPO appunto.
Purtroppo per mia natura non accetto mai le cose per dato di fatto, non riesco a nascondermi dietro un dito, e questo mi ha portato ovviamente a mettere in discussione il percorso di vita che ci insegnano i nostri genitori, la società in cui viviamo, sfociando in una crisi, poi superata, o meglio ho imparato a conviverci, ad accettare un dato di fatto.
Purtroppo io non riesco a riconoscere la Verità in quel che tu dici. Ne sono affascinato perchè indubbiamente racconta per molti versi egregiamente punti di riflessione. Ma il Dio di cui poi parli, non mi sembra affatto la Verità, potrebbe essere un creatore, o forse sarebbe meglio usare il termine modellatore.
Quando parli delle due dimensioni, dei due livelli... io credo che stiamo solo rappresentando in un altra forma quello che viene detto in altre mille salse, una rappresentazione delle cose FALSA, una realtà di comodo, un illusione millenaria, che forse nasce insieme alla "ragione" umana, per darsi uno scopo, e l'illusione di esser libero e artefice del proprio destino.
Ma dimmi incredulo, nella Verità in cui credi perchè lo spirito si è fatto carne, perchè Gesù si è fatto uomo, qual'era il suo scopo. E raggiunto il regno dei cieli quale sarà lo scopo del essere che ne rimane?
Ho preso a caso una tua frase, ma quando parla di libertà, di che libertà parliamo? Io intendo libertà con autodeterminarsi, e io personalmente non credo affatto esiste la Libertà, come può un essere venuto al mondo non per sua volontà, quindi senza un suo scopo essere libero? Il "peccato originale" (ho solo preso in prestito le parole) è già evidente alla nascita, sia in questa dimensione per un volere altrui figlio di una cascata di eventi che hanno portato al concepimento.
Se IO è eterno e immutabile, immutabile significa che non cambia, come poi può essere che da esso nascono, se è immutabile è fermo, non si muove, perchè nascono? Quindi forse proprio immutabile non può essere, e se quindi si è mosso c'era uno scopo ---> usurpare il Suo trono assoluto ?
Intanto io mi chiedo di che trono si parla, ma anche senza pormi questa domanda, non è forse il conflitto la ragione della NASCITA nascono.
Pertanto in quali termini possiamo considerare la figura del Regnante dei cieli una figura portatrice di libertà?
Mi scuso se ho portato tante domande, che magari escono fuori dal filo discorso che facevi.
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Anteater ha scritto: PENSIERI LIBERI...per me significa qualcosa di diverso dal pensare!
Se mentre si pratica il Tai Chi, disgraziatamente si calpesta una puntina...beh... la "testa" non penso sia così assente dall'evitare di accorgersene...Comunque son dettagli interpretativi...
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Invisibile intendeva il "fare bene le cose", come una questione legata all'Armonia.
Ognuno di noi sente quale sia il modo migliore di fare bene le cose e, quel modo è diverso per ognuno di noi.
Per te è quello di seguire l'istinto, perchè molto probabilmente tu sei a contatto con lo Spirito tramite quello e quindi tu sai che seguendo l'istinto non sbagli mai.
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incredulo ha scritto: Io ho solo sottolineato la qualità principale dello Spirito, ovvero l'Essere.
Per farlo ho preso spunto da una tua affermazione, che chiedeva ad invisibile se era il "nostro" oppure di un altro.
Hai pure fatto l'esempio di una reincarnazione con il nome di un altro soggetto, pensavo ti riferissi a questo aspetto.
Sei l'IO Calvero-Giulio o sei l'IO Spirituale che ci unisce tutti?
Sai chi sei?
Perchè siamo tutti diversi ma siamo tutti uniti nello Spirito, siamo uniti tutti nella Vita con la V maiuscola, quella Vita che ci anima e che tutti condividiamo.
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TheNecrons ha scritto: Calvero, potresti riportare bene bene la questione a cui pensi non sia stata data una risposta?
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Ti ripeto nuovamente, e senza sempre senza astio di alcun tipo ma così delimito bene l'urgenza e cancello le ambiguità: E CHI SE NE FREGA, Incredulo.
Siamo tutti uniti? ... io direi connessi.
Quindi rispondi: se io dico, così come quando altri dicono "il mio spirito", allora sto e tutti stanno affermando il falso?
Perciò se faccio una cosa fatta bene, il merito è anche di Attivissimo?
Ricapitolando dai vostri interventi
... l'io spirituale che ci unisce tutti, poi c'è l'io Calvero, poi c'è l'istinto che è accettato ma la cosa è fatta bene in ragione di seguire l'armonia universale di una cosa che non ci appartiene, bene ...
... scusa ma non c'è nulla che dia - non solo la minima probabilità che possa esistere il libero arbitrio, ma non c'è nulla secondo queste consapevolezze che possa minimamente far si che sia accettabile e sensato che il "fare bene qualcosa" possa essere una responsabilità. Questo comporta che anche far il male qualcosa non è una responsabilità.
Ripeto, secondo queste considerazioni, tutto è certo quanto è assolutamente certo che voi siete la manifestazione all'interno di un sogno lucido di cui non sono conscio, ma in realtà non esistete.
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non vi è libero arbitrio. Poiché Invisibile stesso ha comunque dovuto parlare e far entrare nella sua considerazione il concetto di GUIDA (ricordi?);
l'io spirituale che ci unisce tutti, poi c'è l'io Calvero
...
Perciò se faccio una cosa fatta bene, il merito è anche di Attivissimo?
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... l'io spirituale che ci unisce tutti, poi c'è l'io Calvero, poi c'è l'istinto che è accettato ma la cosa è fatta bene in ragione di seguire l'armonia universale di una cosa che non ci appartiene, bene ...
... scusa ma non c'è nulla che dia - non solo la minima probabilità che possa esistere il libero arbitrio
ma non c'è nulla secondo queste consapevolezze che possa minimamente far si che sia accettabile e sensato che il "fare bene qualcosa" possa essere una responsabilità. Questo comporta che anche far il male qualcosa non è una responsabilità.
Se quello che sostiene Invisibile in relazione allo spirito - a sua volta in relazione alla risposta che gli avevo dato riguardo all'istinto, corrisponde a Verità, allora io sostengo che:
- non vi è libero arbitrio. Poiché Invisibile stesso ha comunque dovuto parlare e far entrare nella sua considerazione il concetto di GUIDA (ricordi?);
- Quindi se non c'è libero arbitrio, non c'è responsabilità;
- Se non c'è responsabilità, allora non vi è crescita reale tra un "TE" che in realtà non esiste e una realtà che comunque ESISTE (come Invisibile sostiene da sempre, e, aggiungo: giustamente)
Quindi il concetto di "fare bene una cosa" o "non farla bene" ... è irrilevante.
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incredulo ha scritto:
Sì.
Lo Spirito non è mio nè tuo.
Lo Spirito può essere definito in tanti modi, Rol lo definiva Spirito intelligente piuttosto di Grande Spirito con la definizione dei nativi americani, ma è qualcosa che va oltre le definizioni e la soggettività personale.
E dove avrei mai affermato uno stronzata simile?
Potevi metterci anche bla, bla, bla, bla, pizza e fichi.
Bingo!!!
Non è assolutamente importante fare bene o male le cose per lo Spirito.
La differenza fra farle "bene" o farle "male" sta solo nella qualità della gratificazione interiore personale, ovvero nella qualità di vita delle vite individuali.
Se le fai bene, se le fai in Armonia con lo Spirito, le sensazioni e le gratificazioni interiori dell'Essere sono amplificate, sono talmente elevate fino ad arrivare a vette divine di soddisfazione interiore permanenti.
Non a caso si parla di "estasi mistiche".
Se viceversa le fai male, godi tantissimo lo stesso, ma questo avviene solo per un breve tempo, solo temporaneamente, poi quelle gratificazioni così forti, passano nel dimenticatoio.
E' Il farle "bene" o il farle "male" che dipende anche dalla propria scelta personale.
Il farle in Armonia o il farle "di forza" dipende solo da una scelta individuale e personale.
Ed è lì che si sviluppa il "libero arbitrio".
Allo Spirito non gli frega una beneamata minchia se le cose vengono fatte "bene" o vengono fatte "male".
Lui continua a sussurrare in eterno, sta a noi sintonizzarci su quelle frequenze se vogliamo vivere in pienezza.
Lo Spirito non giudica, Lui è eternamente lì che ci indica la Via, lo Spirito ama e basta e continua in eterno a darci le indicazioni utili per fare l'esperienza.
Sta a noi sintonizzarci sulla Sua lunghezza d'onda, sta a noi fare le cose fatte "bene" accettando le Sue indicazioni.
Viceversa sono cazzi tuoi, figurati....
Anche lo Spirito per molti non esiste Calvero.
Invece esiste, così come esistiamo noi.
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Se tu decidi di fare il caffè blu (e poi non berlo, così tanto per vedere come è a guardarlo o per fare uno scherzo ad un amico), lo Spirito ti guida a "fare bene il caffè blu".
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Lo scopo?
Lo scopo è quello di esprimere la Verità in ogni dibattito, sia si parli di Spiritualità o di altro.
Ognuno di noi, vive cicli di vita ricorrenti, della durata di 7 anni ciascuno.
Quindi io non mi preoccupo se queste mie parole sono o saranno bit sprecati, sarà lo Spirito a decidere se queste mie parole saranno utili o meno a qualcuno.
Sottomettersi a qualcun altro, per l'orgoglios EGO, è di una difficoltà titanica.
Cristo si è incarnato nell'uomo Gesù, quell'uomo che ha compiuto le azioni necessarie per fare entrare la Verità nel mondo.
ecc...
Noi siamo guidati, da un'entità in noi di cui non siamo consapevoli
Pensa alla libertà assoluta di poter esprimere la Verità.
Te lo puoi permettere tu P.K.89, oppure sei costretto a vivacchiare in un mondo di bugie per paura?
Dio è considerato il motore immobile dell'Universo secondo il pensiero Aristotelico, questo concetto permette di avvicinarsi a ciò che intendo.
La pura consapevolezza di ESSERE e basta, l'IO SONO puro, una gioia infinita di libertà che parte dal profondo di noi stessi.
Se non l'hai mai provata, è inutile che tenti di spiegartela, sarebbe tempo perso.
Spero di averti risposto approfonditamente, di meglio non posso fare.
Pensaci, anche a lungo se vuoi, parlarne ancora non è necessario.
Grazie e ciao
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Conoscere la Verità, equivale a perdere ogni scopo, è l'immobilismo.
Tutto il contrario della vita.
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Quindi non siamo più tutti UNITI nella vita con la V maiuscola.
Beh. Deciditi.
Perciò se faccio una cosa fatta bene, il merito è anche di Attivissimo?
Apposto siamo, se le faccio in armonia quindi.
Così come lo stai intendendo.
Cioè se comunque: non sono io, perché - chi è in realtà "io"? (ricordi cosa dicevi/domandavi?) e quindi: mi assoggetto.
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Sorry, non ho possibilità
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