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Non hai confutato il fatto, l’hai solo messo in dubbio.domanda 48
Puoi spiegare come un crollo dovuto ad un incendio, che in questo tipo di edificio sarebbe stato del tutto inaspettato, possa essere stato previsto addirittura con la precisione di un conto alla rovescia?
risposta 48
Questa sarà la risposta più breve in assoluto.
A prescindere dal fatto che PER NIENTE il crollo era del tutto inaspettato, dopo tutte quelle ore di incendio.
Perlomeno era una delle possibilità, come già detto poco fa.
Posso avere una "dimostrazione" audio/video con il sonoro perfettamente riconducibile ad un Agente di Polizia o a chi altro, di questa "trasmissione".
Cioè l'unica fonte che accerta l'esistenza di questo conto alla rovescia consiste nella persona di Kevin Mc Padden?
Non è un po poco, per dedicare a questo particolare addirittura una domanda specifica?
Portatemi la prova audio di questa trasmissione e dopo, accertatane la provenienza si potrà approfondire l'indagine. Sono curioso.
Replica 49:domanda 49
Sai spiegare come la rimozione quasi simultanea di tutte le colonne, che era necessaria per far crollare l'edificio con la simmetria con cui è crollato, possa essere stata causata da un semplice incendio?
risposta 49
Prima una premessa sostanziale riguardo al caso del wtc7
Ho già detto, e lo ripeto, che è normale che chiunque guardi il video del collasso del wtc7, in un primo momento (e anche in un secondo) pensi immediatamente alla classica demolizione controllata, è un fatto innegabile.
Da questo al fatto che sia accaduto veramente è tutto da dimostrare, comunque è INNEGABILE che l'impressione sia quella.
Bisogna , perlomeno, tentare di approfondire quello che è successo, acquisendo tutto il materiale disponibile.
Per questo chiedo, per favore, esiste uno spezzone video che mostri il crollo ripreso dalla parte della facciata opposta rispetto a quella che abbiamo visto un gran numero di volte?
Esiste una qualche foto o video che documenti il grado di distruzione dovuta agli incendi e ai detriti della facciata rivolta verso le torri crollate?
Sarebbero due elementi indispensabili per arrivare ad una qualsiasi conclusione. Chi fosse a conoscenza dell'esistenza di questo materiale mi farebbe un favore grandissimo se lo mettesse a mia disposizione.
Intanto, in mancanza del materiale appena chiesto, si può ragionare su quello che abbiamo a disposizione.
Primo punto.
In tutti i video dei crolli è evidente una immensa colonna di fumo che esce dal retro dell'edificio, dico immensa perchè rapportata alle dimensioni ragguardevoli dell'edificio, che era alto 226 metri. Quindi solo per questo motivo riferirsi all'incendio che ha colpito il wtc7 associando la parola "semplice" non mi sembra un buon modo di affrontare l'argomento.
Ho visto continui riferimenti alle "piccole" dimensioni dell'incendio del wtc7, misurati constatando la portata degli incendi visibili dal lato opposto.
Può essere un'ipotesi di lavoro, tuttavia non si spiega affatto chi e che cosa stia producendo quell'immensa massa di fumo che fuoriesce dal lato opposto dell'edificio. Bisognerebbe avere qualche immagine in merito.
Inoltre non ho elementi per poter affermare che all'interno della struttura non ci fosse una "separazione netta interna " tra le due facciate, nel senso che non ho modo di sapere se un incendio scoppiato nel lato verso le torri avrebbe dovuto immediatamente e matematicamente diffondersi al retro della struttura. Anche questi dati, se fossero disponibili, chiederei che fossero messi a mia disposizione.
Secondo punto.
Un "semplice" incendio da ufficio, cosa che semplice non è affatto, dopo tutto quello che ho riportato rispondendo alle precedenti domande, ha delle caratteristiche di impatto ben precise su una struttura in acciaio.
Per tutto quello che è stato detto in precedenza, bisogna anche qui verificare due aspetti fondamentali: il tempo di fiamma e le manovre effettuate per estinguerlo.
Ora, se qualcuno vuole suggerire che l'incendio del wtc7 NON sia stato incontrollato si faccia avanti che ne parliamo.
Le fiamme hanno agito per ore, perlomeno dal momento del crollo delle torri fino al collasso del wtc7 e, rimanendo agli atti, nessun impianto antincendio è stato in grado di funzionare, causa rottura delle condotte a seguito del crollo delle torri.
Nemmeno pare che siano potuti intervenire i pompieri con adeguate attrezzature, dato che parte degli incendi erano scoppiati a grande altezza.
Sia ben chiaro, questo non vuole dire nulla, tuttavia è INNEGABILE che un incendio esteso di molte ore abbia "lavorato" su quella struttura.
Detto tutto questo, è PALESE che riferirsi all'incendio scoppiato nel wtc7 utilizzando il termine "semplice" sia completamente e all'evidenza dei fatti assolutamente fuori luogo.
Adesso concentriamoci sulla forma della struttura.
E' altresì PALESE che non siamo di fronte ad una struttura "semplice" in quanto siamo in presenza di una costruzione realizzata sopra un'altra costruzione e dalla forma e dalla disposizione delle strutture portanti asimmetrica.
Questo non vuole ASSOLUTAMENTE dire che fosse fragile, nè che queste caratteristiche abbiano più o meno influenzato un certo tipo di cedimento, tuttavia RIMANE EVIDENTE che ci troviamo di fronte ad una struttura "non convenzionale" che va appunto studiata appositamente ed analizzata nella SUA SINGOLARITA'.
Alla fine di tutto quanto detto, senza aver nessun dato riguardo al crollo della facciata opposta, non possiamo permetterci di fare affermazioni così categoriche (demolizione controllata, anche se quello che si vede è molto simile), sono necessari ulteriori approfondimenti.
Nulla vieta, ad esempio, che il crollo iniziato dal tetto abbia in qualche maniera deformato la facciata non in vista e il centro della struttura, in modo tale da pregiudicarne la base di appoggio, e da lì è venuto giù tutto il resto.
Oppure può essere benissimo stata minata la base di quell'edificio e fatta esplodere ad un certo punto dopo sette ore di incendio.
UNA COSA E' CERTA E INNEGABILE: qualunque cosa sia accaduto al wtc7, non potra MAI e poi MAI dimostrare che le torri gemelle sono cadute per una "demolizione controllata", dato che IN NESSUN ASPETTO, si possono riscontrare delle evidenze similari
Allora forse dovevi procurarti una piantina del WTC7 prima di rispondere? Oppure addirittura leggerti il NCSTAR1A, che è la versione ufficiale del crollo, e che mostra sacche di incendi localizzati, e lo motiva non per gli incendi diffusi ma per il cedimento della SOLA colonna 79?Inoltre non ho elementi per poter affermare che all'interno della struttura non ci fosse una "separazione netta interna " tra le due facciate, nel senso che non ho modo di sapere se un incendio scoppiato nel lato verso le torri avrebbe dovuto immediatamente e matematicamente diffondersi al retro della struttura. Anche questi dati, se fossero disponibili, chiederei che fossero messi a mia disposizione.
Ok: scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Ora, se qualcuno vuole suggerire che l'incendio del wtc7 NON sia stato incontrollato si faccia avanti che ne parliamo.
Replica 50:domanda 50
Puoi spiegare come la caduta libera di un edificio, che richiede la rimozione quasi simultanea di tutta la struttura sottostante, possa avvenire senza una demolizione controllata?
risposta 50
Prima un'osservazione.
E' innegabile che a un edificio che sta crollando in caduta libera, specialmente quando la facciata sta venendo giù in maniera simmetrica, SICURAMENTE sia venuta meno in qualche modo la struttura sottostante. E' una cosa ovvia che se togliamo un appoggio, tutto quello che utilizzava quell'appoggio crolla giù.
Si tratta ora di spiegare e specificare bene in che cosa consiste appunto la "rimozione quasi simultanea di tutta la struttura sottostante".
Bisogna prima fare una premessa e una correzione.
Infatti chi ha detto e soprattutto DOVE STA SCRITTO che per demolire un edificio (artificialmente o non) è necessario rimuovere TUTTA la struttura sottostante?
Dicendo questo si "omette" il fatto che una struttura può venire giù ANCHE se viene rimossa una parte della struttura sottostante, l'importante è che quello che rimane NON sia in grado di reggere il peso di progetto.
Nel caso delle torri gemelle, il primo collasso si è avuto in quanto non erano rimaste efficienti (per diverse concause) un certo numero di colonne minime che assicurassero il sostegno per i blocchi superiori di 12 o 28 piani.
Quindi non è assolutamente necessario rimuovere TUTTA la struttura sottostante.
Detto questo, rimane sempre da spiegare come sia stato possibile eliminare PARTE della struttura sottostante per arrivare ad un crollo di quel tipo lì.
Abbiamo come punti "a favore" la persistenza per ore di un esteso incendio incontrollato e diversi danneggiamenti subiti dalla facciata esposta verso le torri.
Fino a che non si potrà avere qualche immagine in più è difficile prendere una posizione NETTA.
In ogni caso, non si può escludere CATEGORICAMENTE che l'incendio che ha prodotto tutto quel fumo (unico dato visibile) non abbia "in qualche modo" potuto colpire parti vitali della struttura che poi non ha più retto ed è venuta giù.
Volevo ricordare, così rimane allegato alle risposte, che il maggior esperto italiano di costruzioni in acciaio, Ing. Fausto Masi, nella sesta edizione del suo libro citato poco sopra, riporta espressamente questo passaggio a pagina 18:
"...a 550° la resistenza è ridotta a 145/Nm2, al valore cioè all'incirca della sollecitazione assunta alla base dei calcoli;
intorno a questa temperatura il materiale non può sopportare i carichi normali e cede, con fortissime deformazioni.
Si vede da ciò che le costruzioni metalliche, benchè incombustibili, non sono del tutto sicure contro il pericolo d'incendio, cosicchè, sarà opportuno... "
Questa frase, al di là delle possibili e forzate interpretazioni linguistiche dovrebbe bastare a fugare QUALUNQUE dubbio riguardo alla pericolosità di un incendio incontrollato nei confronti di una struttura in acciaio.
In quanto sia per il WTC1 e 2, che per il 7, non si sono viste nei minuti precedenti ai crolli le fortissime deformazioni di cui Masi parla nel suo libro.intorno a questa temperatura il materiale non può sopportare i carichi normali e cede, con fortissime deformazioni.
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alerivoli ha scritto: Chissà se si può ACCETTARE, ADESSO, che un incendio di 15 minuti FACCIA DIMEZZARE la capacità di carico di una struttura di acciaio.
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alerivoli ha scritto: Voglio proprio leggere bene dove è bene scritto chiaro che TUTTA la protezione sia stata rimossa ANCHE dove non sono passati l'aereo e i detriti spazzati da questo.
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alerivoli ha scritto: Comunque, nei grafici che ho linkato, EMERGE che dopo un'ora di incendio la struttura PROTETTA può plausibilmente aver raggiunto una temperatura prossima ai 500°
QUESTO è quello che DICE il Nist, apprendiamo bene questo concetto.
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Dato che hai ammesso di avere letto dei libri di fisica anni fa ti consiglio di riprenderli.CHI e COSA avrebbe dovuto arrestare il crollo, dato che la parte sopra era SEMPRE ordini di grandezza superiori al LIMITE PRECISO FINITO di resistenza delle singole cerniere di ogni piano?
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alerivoli ha scritto: @davidecroce65
Ti ringrazio veramente di CUORE per il tuo ringraziamento al mio messaggio poco sopra
Alessandro
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Mi puoi cortesemente fare vedere un video dove si vede una trave d'acciaio di QUALUNQUE dimensione che riscaldata si imbarca e TIRA le sue estremità? Grazie.I pavimenti NON sono crollati, NON hanno ceduto, NON si sono sfondati.
Sono rimasti perfettamente saldi al loro posto. A seguito dell'incendio si sono solo incurvati verso il basso, ovvero IMBARCATI.
Così facendo è aumentato in modo non previsto il carico ORIZZONTALE a livello delle cerniere. Questo carico ha deformato la COLONNA VERTICALE corrispondente che si è piegata verso l'interno.
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VERGOGNATI SEMPLICEMENTE, nel puro rispetto di TUTTE quelle povere persone e relative famiglie che sono colpite da questa brutta malattia.
@davidecroce65
Ti ringrazio veramente di CUORE per il tuo ringraziamento al mio messaggio poco sopra
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Hai solo da indicarle, le mie menzogne. Poi ne parliamo.
Però prima chiarisci bene il significato UNIVOCO, e non mia opinione, del termine CEDERE
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ah ah ah mi fai penaDecalagon ha scritto: @alerivoli
VERGOGNATI SEMPLICEMENTE, nel puro rispetto di TUTTE quelle povere persone e relative famiglie che sono colpite da questa brutta malattia.
autismo[au-tì-smo] s.m
• psich. Chiusura patologica in se stessi e conseguente mancanza totale o parziale di rapporti con gli altri
Sertes ha solo evidenziato il fatto che continui a ripetere come un disco rotto le tue ideologie ignorando tutti gli elementi che evidentemente non ti fanno comodo, quindi è inutile che adesso strumentalizzi i bambini autistici a tuo favore. Fai veramente pietà.
Ad ogni modo tu dovresti vergognarti il doppio, se non il triplo, perché con le tue menzogne non fai altro che depistare la ricerca della verità su un caso dove sono morte tremila persona, più le conseguenti guerre che da esso ne sono scaturite con altri milioni di morti. Pertanto vergognati, nel puro rispetto di tutte quelle povere persone uccise da elementi deviati del governo americano che hanno favorito, direttamente e indirettamente, la buona riuscita degli attentati.
Ma tu continua pure a parlare del "comportamento dell'acciaio in generale" e ignora gli elementi del caso specifico, e a non rispondere alle domande.
@davidecroce65
Ti ringrazio veramente di CUORE per il tuo ringraziamento al mio messaggio poco sopra
Che voi due eravate amici si era capito da parecchio :-)
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alerivoli ha scritto:
Hai solo da indicarle, le mie menzogne. Poi ne parliamo.
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Decalagon ha scritto: @alerivoli
VERGOGNATI SEMPLICEMENTE, nel puro rispetto di TUTTE quelle povere persone e relative famiglie che sono colpite da questa brutta malattia.
autismo[au-tì-smo] s.m
• psich. Chiusura patologica in se stessi e conseguente mancanza totale o parziale di rapporti con gli altri
Sertes ha solo evidenziato il fatto che continui a ripetere come un disco rotto le tue ideologie ignorando tutti gli elementi che evidentemente non ti fanno comodo, quindi è inutile che adesso strumentalizzi i bambini autistici a tuo favore. Fai veramente pietà.
Ad ogni modo tu dovresti vergognarti il doppio, se non il triplo, perché con le tue menzogne non fai altro che depistare la ricerca della verità su un caso dove sono morte tremila persona, più le conseguenti guerre che da esso ne sono scaturite con altri milioni di morti. Pertanto vergognati, nel puro rispetto di tutte quelle povere persone uccise da elementi deviati del governo americano che hanno favorito, direttamente e indirettamente, la buona riuscita degli attentati.
Ma tu continua pure a parlare del "comportamento dell'acciaio in generale" e ignora gli elementi del caso specifico, e a non rispondere alle domande.
Su questo sono daccordo nel senso che sui morti non si scherza mai e nessuno dico NESSUNO lo può fare. Quello che non capisci Decalagon è che Alerivoli non mente esprime le sue opinioni fondate su sue convinzioni che a loro volta si basano su studi o letture fatte. poi si può essere daccordo o meno ma non per questo si deve passare agli insulti come fai tu e come fanno altri. Dire che noi siamo amici mi fa sorridere in quanto manco lo conosco Alerivoli a me piace la FIGA e a te ? Impara a vivere e a rispettare il prossimo se ci riesci altrimenti va a pescare sei in buona compagnia
@davidecroce65
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Che voi due eravate amici si era capito da parecchio :-)
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Forse non hai capito cosa ho scritto prima.
I test accertano e confermano la RESISTENZA DEI PAVIMENTI, i pavimenti non hanno ceduto, non sono crollati, stop.
Si sono SOLO imbarcati, e questo non vuol dire che sono diventati MOLLI e hanno perso resistenza.
---Vero, ma l'acciaio delle torri era diverso, i test riportano valori molto superiori di resistenza, tre ore a 1100* e nessun cedimento---Vale la pena ripetere che l'acciaio, una volta arrivato alla temperatura di almeno 500° perde almeno il 50% della sua capacità di carico.
---se non ho letto male i risultati, il tuo dato di fatto generale (50'% di perdita di capacita' di carico dell'acciaio a causa del calore) non si puo' applicare al caso in questione-, dato che l'acciaio delle torri era diverso--Che il materiale utilizzato nella struttura delle torri fosse interamente acciaio che regge a 1100° per ore è una cavolata pazzesca. Sicuramente ti confondi stai parlando di qualche singolo componente (snodo, bulloni), NON del materiale che formava colonne e solai
Ti ricordo che TUTTI ormai sanno cosa succede ad una certa struttura, dopo una certa fiamma, per un certo tempo..
Questa è l'unica prassi che si applica quando si devono analizzare fenomeni complessi.
SE TU LA CONTESTI, dovresti SOLO spiegare perchè l'acciaio delle torri avrebbe dovuto essere "DIVERSO" dall'acciaio impiegato nelle costruzioni in acciaio a quell'epoca
---Per l'ennesima volta l'acciaio delle torri era diverso, i test dimostrano che a valori superiori di temperatura e tempo non si comporta come credeviUna volta che hai avuto per più di un'ora delle fiamme incontrollate e prolungate contro ad una struttura di solo acciaio, solo un incompetente grave in materia, potrebbe AVER BISOGNO di repertare tutti i pezzi e constatare quello che GIA' SI SA!
Ovvero che un incendio così grosso e lungo mette SICURAMENTE in crisi dell'acciaio, qualunque acciaio sia!!
Dagli studi del Nist emerge che la STRUTTURA DEI PAVIMENTI, per come costruita e testata era perfettamente in grado di resistere al fuoco, senza crollare.
BENISSIMO! Ti risulta forse che in qualcuno dei miei lunghi post IO abbia detto che i piani sono crollati per il fuoco?
Ho solo detto che le traverse si sono IMBARCATE a causa del fuoco, e per questo hanno tirato all'interno le colonne verticali.
QUESTO LO DICI TU, e tutti coloro che COME TE impongono al Nist delle "consegne" che assolutamente non appartengono a nessuna procedura simile.
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