11 settembre 2001

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8 Anni 6 Mesi fa #2385 da davidecroce65
Risposta da davidecroce65 al topic 11 settembre 2001

alerivoli ha scritto: eccezione per davidecroce65

se quoti tutta la risposta si appesantisce solo il thread, basta che metti il numero e magari citi solo qualche passaggio che non ti convince.

"beh è abbastanza semplice senza essere un fisico o un matematico sostenere che il peso dei detriti esterni è sicuramente minore rispetto al peso del fronte del crollo quindi le due velocità non possono essere paragonabili."

E' una scoperta di diversi secoli fa.
Due oggetti di diverso peso e diversa forma (a meno della resistenza aerodinamica) cadono "liberamente" alla stessa velocità!

Riguardo alle "certificazioni" di progetto delle torri gemelle ti dirò in seguito.

Puoi parlare di "maggior resistenza" quanto vuoi, l'importante che però prima "stabilisci" quale sia il livello di questa resistenza. Se la forza sopra è di molto maggiore alla resistenza di sicuro prevarrà sempre.

L'esempio del frontale tra auto non ha senso, metti da una parte un Tir e dall'altra un treno e vediamo cosa succede




1)Cadono contemporaneamente se
-hanno la stessa forma (si annulla la divergenza d'attrito)
-non ci sono agenti esterni quali vento e quant'altro ad intralciare (si annulla la divergenza causata dall'esterno)
-vengono lasciati cadere da un punto praticamente identico (si annulla la differenza di accelerazione di gravità che varia da punto a punto della terra)

per essere più precisi la legge a cui si fa riferimento quando si fanno cadere 2 gravi da una stessa postazione contemporaneamente è quella sostenuta da Galileo e cioè che la velocità di caduta dei gravi non è proporzionale al peso di questi ultimi ma al tempo di caduta trascorso.... per essere più precisi ancora bisogna dire che questa legge vale "nel vuoto" ovvero in assenza di mille fattori di cui ho citato su una parte, invece ad intuizione osservata (quindi non prettamente scientifica) è risaputo che se lanci una biglia di ferro e un batuffolo di cotone da un grattacielo sicuramente arriverà prima la biglia (proprio per la presenza dei fattori che ho citato su) e questa era la legge Aristotelica che se pur sbagliata c'aveva preso in termini di effettività d'esperienza.
Riassumendo quindi:

la teoria galileana sulla caduta dei pesi è corretta ma solo se consideriamo la caduta degli oggetti nel vuoto (in assenza di agenti atmosferici, attrito, eccetera): 2 oggetti cadono con la stessa velocità la quale non è proporzionale al peso ma al tempo trascorso da quando il moto è iniziato (lasciando cadere un oggetto inizialmente va lento e man mano aumenta di velocità).

la teoria aristotelica non è corretta in termini scientifici ma è sicuramente più vicina alla realtà in termini d'osservazione generale, anche se è decisamente sbagliata l'affermazione di Aristotele che attribuisce la velocità di caduta di un oggetto al peso dell'oggetto. Se si fa cadere 1kg di ferro e 1kg di lana dalla stessa posizione probabilmente cadrà prima 1kg di ferro poichè sarà minore la quantità di aria che sposterà (volume inferiore perchè più compatto), in questo caso ad occhio avrebbe avuto ragione Aristotele, ma solo perchè la condizione reale è diversa dalla condizione "particolare" di caduta nel vuoto, considerata negli studi di Galileo :)

Non è farina del mio sacco ma guardando qua e la si impara..... Ciao

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8 Anni 6 Mesi fa #2386 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
domanda 34
Visto che dopo l'esplosione iniziale non sarebbe rimasto combustibile a sufficienza per rovesciarsi in quantità significative nelle trombe degli ascensori, sai spiegare cosa abbia causato le almeno tre diverse esplosioni, descritte da molteplici testimoni, al momento del primo impatto?

risposta 34
Dopo una serie di complesse spiegazioni, che comunque si basano totalmente su quanto è conosciuto nel campo degli incendi civili e nella progettazione di strutture in acciaio, adesso bisogna per forza affrontare questi argomenti con un altro approccio, non per questo però meno risolutivo.

Purtroppo, mentre finora avevamo a disposizione dati strutturali, pesi conosciuti, dati e specifiche di progetto, dati ultraconosciuti sul comportamento degli incendi e così via, ora dobbiamo per forza basarci su testimonianze e racconti di coloro che hanno vissuto in prima persona l'evento.

Nota benissimo: nulla di tutto questo vuole in qualunque caso sminuire la portata dei "dati citati", tuttavia è un dato di fatto che la soggettività e l'eccezionalità e complessità dell'evento stesso, possa andare contro quella che è una precisa e riscontrabile, e dimostrabile, successione dei singoli eventi.

Un esempio: nessuno può ricordarsi un tempo di crollo totale diverso da quello reale, infatti ci sono i video a testimonianza. Tuttavia la descrizione dei fatti, in un indubbio momento collettivo di panico derivante da un evento come quello, potrebbe, ripeto potrebbe, avere al suo interno molteplici imprecisioni.

Voglio ricordare che, peraltro come è giusto che sia, in qualunque processo e perizia, si cerca, nel limiti del possibile, di recuperare il numero più alto possibile di "dati", tramite repertazione, analisi tecniche, ecc., essendo proprio ormai Giurisprudenza consolidata una certa soggettività e imprecisione nella descrizione degli eventi da parte dei testimoni direttamente coinvolti, per un motivo o per l'altro.

Ma io, come d'abitudine, voglio direttamente tagliare la testa al toro, e prendo assolutamente per vere e precise TUTTE le testimonianze che sono mostrate nel film, d'altronde non c'è alcun motivo per ritenerle imprecise.

Premetto che bisognerebbe anche fare un distinguo riguardo a quello che si intende per esplosione.
Ferma restando la "professionalità" del testimone, che può essere esperto o meno del campo, io stesso non so se saprei distinguere il boato di un kamikaze che si fa esplodere dal rumore dello schianto di un ascensore che precipita in caduta libera (quello sì) da diverse decine di piani e si sfascia nei sotterranei.

Inoltre, premetto che risulterebbe difficile ricordare una perfetta sequenza di eventi, crolli, boati ed esplosioni in un momento unico e concitato come quello che ha vissuto colui che si trovava nella Plaza in quegli attimi.

Ma, come ho già detto consideriamo veritiere e corrette le testimonianze citate nel film, non c'è motivo per dubitarne.

Chi e che cosa ha originato quelle esplosioni?

Credo che nessuno di noi abbia modo di saperlo, TUTTI NOI possiamo fare delle ipotesi, ognuna di queste ipotesi può essere plausibile o meno, tuttavia allo stato dei fatti e delle conoscenze NESSUNO può dire con esattezza quale sia la causa di quegli scoppi.

E allora come se ne esce?

Normalmente, nelle analisi e perizie tecniche si iniziano fare qualunque tipo di ipotesi, e man mano si scartano quelle più distanti dalla realtà, fino a che si arriva ad un "intorno" di soluzioni plausibili, quindi perlomeno si scartano le ipotesi più "fantasiose"

Possiamo dire che è stato un ascensore che è precipitato nella tromba, possiamo dire che è stato un motore di un ascensore che è precipitato nella tromba, possiamo dire che è stato un macchinario tecnico che è precipitato lungo gli spazi interni del core dove passavano tutti i cavi.

Oppure è stata una valigetta con una bomba a tempo, messa lì apposta per aggravare la confusione nella hall, dove tutti avrebbero dovuto passare per mettersi in salvo, oppure era un kamikaze che si faceva esplodere per aggravare ulteriormente lo scenario di attentato.

Oppure era un autobomba nei sotterranei, nell'ambito di un attentato su più fronti.

Oppure erano le classiche detonazioni a carica cava, applicate per ottenere tagli diagonali e indebolire la struttura per arrivare ad un collasso totale.

A questo punto lascio a chi legge, TUTTA la reponsabilità di asserire/suggerire che tre (dico tre) esplosioni di un certo potenziale, siano state PROPRIO le esplosioni in grado di indebolire le colonne del core UN'ORA PRIMA del crollo di tutta la struttura.

Colui che suggerisce questo, dovrebbe avere il coraggio di spiegare al mondo tecnico, come sia possibile che una struttura "prelesionata" rimanga ancora intatta per circa un'ora.
Se è stata lesionata, allora in breve tempo collassa, altrimenti vuol dire che l'esplosione non è stata in grado di lesionarla, quindi è un'esplosione trascurabile.

Nel film viene pure mostrato come in certe demolizioni controllate si verifichino prima (PERO' SECONDI PRIMA, NON ORE) delle esplosioni mirate.

Chi sostiene che quelle tre esplosioni facciano parte della sequenza mirata alla demolizione controllata, dovrebbe ANCHE spiegare come sia possibile che NESSUN FRONTE DI CEDIMENTO si possa notare in prossimità del piano terra delle torri.

E' evidente per tutti che il crollo parte dalla zona impattata e viene giù lineare, senza nè cedimenti, nè trazioni, nè deformazioni strutturali nelle zone nè immediatamente nè lontanamente inferiori.

Detto tutto questo, la risposta alla domanda 34 è:

Non sono in grado di indicare la causa di quelle tre esplosioni citate. Ovvero, molteplici possono essere le ragioni, DI SICURO non possono, per i motivi appena indicati, fare parte della sequenza di una demolizione controllata.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Franco893

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8 Anni 6 Mesi fa #2387 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
domanda 35
In particolare, sai spiegare cosa abbia causato la forte esplosione descritta da molteplici testimoni nei seminterrati della torre Nord, pochi secondi prima dell'impatto?

risposta 35
Fermo restando tutto quello che ho detto riguardo la risposta 34, qui abbiamo un elemento di particolare importanza. Infatti l'esplosione si è avuta PRIMA dell'impatto dell'aereo.

Anche qui, NESSUNO può dire con esattezza cosa sia accaduto, men che meno si può asserire che era il "primo" scoppio della sequenza della demolizione controllata, oltre un'ora prima del crollo, come già rilevato.

Potrebbe essere stata un'autobomba, oppure una bomba piazzata nei sotterranei.

Oppure potrebbe essere anche lo stesso boato che si è avuto nella hall subito dopo l'impatto dell'aereo.

Chi è così sicuro che gli addetti presenti al terzo piano sottoterra siano stati in grado di discernere con esattezza e precisione i diversi eventi, accaduti quasi novanta piani sopra?

Ci sono testimonianze di persone che lavoravano ai piani intermedi che hanno sentito un forte scossone, dopo hanno capito che era entrato un aereo. Come è possibile che novanta piani sotto sia stato perfettamente recepibile il boato di ingresso dell'aereo?
Non possono queste persone presenti nei sotterranei avere "confuso" la successione degli eventi e delle diverse esplosioni?

Ditemi, come è possibile che una persona nei sotterranei vada a pensare ad un impatto di un aereo?
Sicuramente avrà ricostruito DOPO i suoi ricordi e avrà collegato dei rumori a quello che poi ha saputo che è accaduto, però, come si fa ad esserne perfettamente sicuri?

Sto solo ed esclusivamente riportando delle semplici domande ad uso processuale e peritale, trasportate agli eventi di quel giorno, non sto accusando nessuno, semplicemente faccio delle considerazioni.

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8 Anni 6 Mesi fa #2389 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
domanda 36
Sai spiegare cosa abbia causato la forte esplosione che ha devastato l'ingresso della torre uno, secondo svariati testimoni, circa un'ora dopo l'impatto dell'aereo, e prima del crollo della torre due?

risposta 36
Fermo restando tutto quello già detto riguardo le risposte 34 e 35, qui siamo un'ora dopo il primo impatto, quindi circa 40 minuti prima del crollo della torre stessa.

Lo scenario in questi momenti è all'apice della devastazione, perlomeno così si pensava che fosse, dato che nessuno (perlomeno degli addetti ai soccorsi) poteva immaginare quello che stava per succedere da lì in avanti.

Infatti, dopo un'ora dall'inizio degli eventi abbiamo due aerei che hanno impattato nelle torri e gli incendi stanno consumando e distruggendo da almeno 45 minuti.

OLTRE a tutte le ipotesi che ho fatto prima, qui possiamo aggiungere anche pezzi di struttura che si staccano da 300 metri di altezza a seguito di piccole esplosioni provocate dagli incendi in corso.

Questi pezzi, impattando violentemente col terreno sicuramente potrebbero spargere detriti in ogni direzione alla stregua di un'esplosione.

E' molto difficile, comunque, che TUTTI coloro che sono presenti nella scena, riescano dopo un'ora di tragici eventi a fornire descrizioni precise e dettagliate.

Tuttavia, siamo ancora molto lontani, anzi lontanissimi, dal poter suggerire che l'esplosione devastante della hall sia ricondicubile alla sequenza di demolizione, per due motivi già ricordati:

1) la torre è rimasta intatta per altri successivi 40 minuti.

2) nessun cedimento, nè trazione, nè deformazione si è avuta alla base delle torri, fino ai momenti dei crolli, anzi fino al passaggio del fronte del crollo

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8 Anni 6 Mesi fa #2391 da NiHiLaNtH
Risposta da NiHiLaNtH al topic 11 settembre 2001
quando uno non sa un ca..o su come viene realizzata una demolizione di un edificio potrebbe almeno andare su youtube e guardare qualche filmato in modo tale da evitare di fare figure di m...a

Ecco qua, direttamente dal film di Massimo, terzo cd minuto 18.52


si scusa Sertes me ne ero dimenticato

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8 Anni 6 Mesi fa #2392 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
domanda 37
Puoi spiegare che cosa ha causato la forte esplosione nell'Edificio 7, descritta da Barry Jennings e Michael Hess, prima ancora che le due torri fossero crollate?

risposta 37
Fermo restando tutto quello che è stato riportato in occasione delle risposte 34 35 e 36, qui abbiamo un elemento nuovo.

Ci troviamo lontano dalle due torri colpite dagli aerei e dagli incendi.

Dovrei analizzare gli eventi e le traiettorie possibili dei detriti caduti nei momenti degli impatti.
Potrebbe anche essere che pezzi di aereo o di struttura delle torri siano caduti addosso al wtc7 e questi abbiano provocato dei danni o degli incendi, insomma forte spavento negli occupanti.

D'altronde per quale motivo i signori Jennings e Hess avrebbero dovuto "correre via da qui"? Erano al wtc7, erano "poco dopo le nove" gli aerei si erano appena schiantati e NESSUNO pensava sicuramente ad un crollo imminente delle torri.

E' probabile che ci sia stato un danneggiamento dell'edificio 7 in concomitanza con il materiale caduto a seguito degli impatti. Da lì è perfettamente plausibile che sia accaduto qualcosa che potesse dare adito ad un esplosione, cioè un incendio, un danneggiamento ad un qualche impianto, eccetera.

Quello che è sicuro, come già osservato, è che non può certamente essere la PRIMA esplosione di una sequenza demolitiva che andrà a concludersi circa OTTO ORE DOPO.

Perlomeno, è evidente che bisogna fare un grande sforzo logico e di ragionamento per unire QUEI due eventi nell'arco di OTTO ORE.

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8 Anni 6 Mesi fa #2393 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
domanda 38
Sai spiegare cosa abbia causato le molteplici esplosione registrate dalle telecamere, comprese la BBC e la CNN, dopo che le torri gemelle erano crollate, e prima che crollasse l'edificio 7?

risposta 38
Fermo restando TUTTO quello che ho detto in riferimento alle risposte 34-37, aggiungiamo un altro elemento allo scenario.

Le torri sono ormai crollate, tutto si è distrutto, tutto è devastato, una spessa coltre di cemento/gesso satura l'aria di interi quartieri.

Allora, DI SICURO quelle esplosioni non appartengono alla sequenza di demolizioni controllate che ha appena demolito le torri (dico questo per assurdo, nota bene)

Potrebbero appartenere alla sequenza demolitiva del wtc 7, ma è evidente come sia fuori luogo tale ipotesi, trovandoci ancora ad ORE dal crollo di quest'ultimo, per i motivi già esposti in precedenza.

Allora cosa può averle generate?

E' plausibile che tutto ciò che è stato interessato dal crollo delle torri, specialmente riguardo ai pezzi di struttura scaldata dagli incendi, possa generare esplosioni.

Basta solo pensare ai veicoli a motore, gli impianti elettrici, qualunque tipo di impianto in generale.
Tutto questo si trovava nell'area ricoperta dai crolli, negli edifici sventrati dai crolli, quindi cosa ci sarebbe di strano in queste esplosioni?

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8 Anni 6 Mesi fa #2395 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
domanda 39
Puoi spiegare come sia possibile che oltre 100 testimoni, in maggioranza pompieri e poliziotti, si siano "sbagliati" nel riportare esplosioni nelle torri gemelle l'11 di settembre?

risposta 39
Per quale motivo dovrebbero tutte queste persone "addette ai lavori" essersi "sbagliate"?

Per quale motivo è così strano, che durante un evento complesso ed unico quale quello in esame, avvengano delle esplosioni?

E' perfettamente plausibile che ci siano state MOLTEPLICI esplosioni, durante le ore di quella giornata.
Abbiamo avuto degli impatti devastanti, con altrettanti incendi devastanti, di strutture enormi alte 400 metri, di strutture dotate di tutti gli impianti elettrici, di impianti vari, cosa c'è di così strano se qualcuno di questi esplode, oppure precipita e si schianta sul terreno come una palla di cannone, a seguito di tale devastazione?

Oppure, in una giornata di attentati è perfettamente plausibile che ci siano stati anche ordigni "isolati" perfettamente inquadrati nella strategia del terrore di quegli eventi.

Chi è che sta suggerendo che "un'esplosione" si debba solo e inequivocabilmente spiegare nell'ambito di una sequenza particolare di demolizione controllata?

Chi ha il coraggio di parlare di demolizione controllata, riferendosi ad esplosioni avvenute decine di minuti prima dei crolli?

In genere, chi fa delle affermazioni così "forzate" dovrebbe perlomeno portare qualche prova, non basta riferirsi semplicemente a delle esplosioni, che abbiamo visto si possono molto più agevolmente spiegare in tanti altri modi

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8 Anni 6 Mesi fa #2397 da redazione
Risposta da redazione al topic 11 settembre 2001
ALERIVOLI: Quando hai finito con le risposte mettile tutte insieme e avvisami in PM, perfavore.

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8 Anni 6 Mesi fa #2406 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
domanda 40
Visto che questi chiaramente non sono frammenti di vetro, ma sbuffi di cemento, e visto che la pressione dell'aria si sarebbe distribuita lungo tutta la torre, e non soltanto dove compaiono gli squibs, sai spiegare cosa possa aver causato queste espulsioni di cemento, 30 o 40 piani più in basso del livello del crollo?

risposta 40
Quello che sto per dire vale esclusivamente per tutti gli squibs che vengono evidenziati nel film, se ve ne fossero altri vi prego di indicarmeli.

Senza dubbio si tratta di fenomeni perlomeno insoliti, intendo ESCLUSIVAMENTE quelli avvenuti molto lontano dal fronte del crollo, che possono sicuramente portare a conclusioni di un certo tipo.

Per quanto riguarda l'ultimo, dove forse viene espulso un essere umano, dato che si trova vicinissimo ai piani dove si sta sviluppando l'incendio può benissimo essere il risultato di una qualche esplosione di un qualunque apparato tecnico contenente gas, refrigerante, quant'altro, oppure il risultato di una caduta di una paratia o di altro, a causa dell'incendio poco lontano.

Mi risulta molto difficile e sforzato assimilarlo allo squib derivante dall'esplosione di una carica cava da demolizione, troppo piccolo e troppo localizzato, vorrei che qualcuno mi spiegasse cosa serve fare saltare 1 o 2 colonne, in mezzo a tutto lo sfacelo già in corso.

Per gli squibs più lontani invece, prima di trarre qualunque conclusione affrettata, sarebbe buona cosa avere una mappa dettagliata e precisa dell'interno delle torri, e soprattutto dei passaggi tra i diversi piani, non tanto per quanto riguarda scale ed ascensori, ma anche per tutta l'impiantistica, tubazioni, impianti di condizionamento, impianti elettrici e così via.

Infatti, senza sapere nulla di tutto questo, per me quello squib può tranquillamente essere il risultato di una caduta di un ascensore secondario, che magari aveva come base il piano dello squib e come vetta la zona già interessata dai crolli.

Il fronte del crollo devasta i macchinari e gli argani e immediatamente l'ascensore precipita in caduta libera (quindi nettamente più veloce del fronte del crollo, tanto per precisare) per poi schiantarsi alla base ed espellere una gran quantità di detriti e di aria compressa all'interno della stessa tromba.

E' evidente che l'aria compressa dal fronte del crollo, come dicono i debunkers, non possa essere la responsabile di quel fenomeno, comunque, colui che lo collega direttamente ad una esplosione da demolizione, può escludere ADESSO che non possa essere un qualche impianto precipitato in un qualche cavità che metteva in comunicazione i diversi piani della torre?

E infine, forse la considerazione più importante:
Come può un singolo squib localizzato e di ridotte dimensioni "fare parte" di una sequenza di demolizione di un edificio così esteso?

Provate a rispondere a queste due domande:

1) cosa mai avrebbe potuto causare alle colonne interne od esterne quel singolo piccolo squib e gli altri due o tre, distribuiti su diversi piani, dato che la devastazione di un impatto aereo non è stata DA SOLA in grado di portare ad un cedimento? Come minimo si sarebbe dovuta vedere un esplosione di squib in TANTE ZONE dello stesso piano.

2) mi spiegate come, nonostante questi "presunti squib da demolizione", non si sia avuta una minima deformazione, cedimento, trazione, NULLA, in corrispondenza dei piani interessati? Si vede benissimo che tutto rimane sano, la distruzione arriva DOPO, quando in quella zona transita il fronte del crollo.

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8 Anni 6 Mesi fa #2407 da Sertes
Risposta da Sertes al topic 11 settembre 2001

alerivoli ha scritto: Provate a rispondere a queste due domande:


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8 Anni 6 Mesi fa #2410 da bernuga
Risposta da bernuga al topic 11 settembre 2001

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8 Anni 6 Mesi fa #2413 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
@sertes

era più che scontata la tua risposta, comunque va bene lo stesso

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8 Anni 6 Mesi fa #2415 da Sertes
Risposta da Sertes al topic 11 settembre 2001

alerivoli ha scritto: @sertes

era più che scontata la tua risposta, comunque va bene lo stesso


pedalare, ragazzo... pedalare.

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8 Anni 6 Mesi fa #2416 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
domanda 41
Visto che il blocco superiore in caduta non aveva energia in eccesso per distruggere la struttura sottostante, da dove viene l'energia necessaria per staccare questi grandi blocchi di struttura d'acciaio e lanciarli in orizzontale ad una tale distanza dalle torri?

risposta 41
Quando si pone una domanda bisognerebbe prima averne chiare le premesse.
Qui la premessa è intesa come DATA, FISSA e INCONTESTABILE.
"Visto che il blocco ... non aveva energia in eccesso per distruggere la struttura sottostante"

Se rileggiamo le risposte alle domande precedenti, quelle meramente "tecniche" è evidente che la domanda si basa un presupposto completamente sbagliato.

Vorrei che qualcuno mi spiegasse (pazienza, non si può) cosa significhi in "soldoni" il "non aver energia in eccesso" e applicare questo concetto al primo collasso dei blocchi superiori da 12 o 28 piani delle torri.

Guardate che il concetto è molto più semplice, magari molto difficile da calcolare e da applicare nella realtà, ma il ragionamento è facilmente intuibile.

Abbiamo un blocco di grattacielo di 12 o 28 piani, formato da due strutture verticali in acciaio, traverse in acciaio, cemento sulle traverse, un hat truss di acciaio che lega le due strutture insieme, il tutto riempito dei normali arredi che solitamente si possono trovare in edifici simili.
Tutto questo pesa un certo numero stimabile e calcolabile di Tonnellate.

Per cause che abbiamo già esaminato ma che ripeto, quindi, danni dell'impatto degli aerei, incendi incontrollati e prolungati, piegamento delle colonne verticali in seguito all'imbarcatura dei solai (TUTTE e tre queste cose INSIEME), una buona parte delle centinaia e passa colonne che reggevano il tutto è stata indebolita o danneggiata.

Se qualcuno crede che a una struttura puoi togliere così di botto un certo numero di appoggi e NON SI VERIFICHINO DEI CEDIMENTI, io non posso farci nulla, ognuno è libero di pensarla come vuole. Tuttavia basta studiare un poco e si impara che non è così.

Come invece aviene nella realtà, a seguito degli eventi appena detti, E' PERFETTAMENTE PLAUSIBILE che tutto il peso che SPINGE da sopra causi un collasso della struttura.

Chi non ci crede, deve dimostrare con CONTI e DATI ALLA MANO che ogni piano delle torri gemelle era progettato per resistere alla contemporanea rimozione del 30% (numero a caso) delle colonne verticali prima di collassare sul sottostante. Prego, i dati sono disponibili per tutti.

Accertato che nella realtà, d'altronde quegli edifici erano adibiti ad uffici e NON a deposito di munizioni o a bunker blindati, il collasso in quelle precise condizioni può avvenire, andiamo oltre.

Ora, abbiamo una massa di 12 o 28 piani che accelera in caduta libera per pochi attimi e si schianta con tutta la forza accumulata sul primo piano sottostante sano.

Se ci trovassimo nella condizione delle torri di neve, è evidente che il pezzo sopra impatta sulla parta sottostante e si arresta subito, al limite si spezza qua e la.

Nel caso delle torri gemelle invece abbiamo come "superficie d'impatto" un qualunque pavimento di un qualunque piano.

Spero che non vogliate suggerire che la caduta sia stata perfettamente verticale, quindi ogni colonna esterna ed interna si sia perfettamente appoggiata qualche metro più sotto alle sue corrispondenti "sane" dei piani inferiori (forse qui dovrei spiegare meglio, se necessario chiedetemelo).

E' più plausibile invece che a seguito di trazioni, deformazioni e quant'altro la struttura abbia subito un qualche piccolo sfalsamento.

Quindi si può dire a meno di qualche piccolo errore trascurabile, che la struttura, con la sua velocità e il suo peso abbia impattato principalmente sui pavimenti.

I pavimenti erano formati da traverse di acciaio ricoperte da un sottile strato di cemento, cemento non armato, solo il classico alleggerimento con rete elettrosaldata. Queste traverse erano incernierate con le due strutture verticali interna ed esterna tramite appunto "cerniere" che garantivano al tempo stesso rigidità e una piccola flessibilità.

La struttura infatti era molto all'avanguardia, innovativa ed eccezionale sotto tutti gli aspetti, in quanto era garantita, proprio grazie a questa "elasticità" dovuta alle cerniere di ogni piano, una grandissima sicurezza in caso di fortissimi venti e in caso di calamità anche gravi.

E' evidente, sotto gli occhi di tutti, come abbia assorbito un impatto devastante di un aereo lanciato a quella velocità senza nemmeno battere ciglio. Ancora oggi rimango esterrefatto guardando come la struttura "digerisce" un impatto di quel genere, evidentemente l'idea dei progettisti era veramente formidabile.

Tuttavia, per assicurare quel tipo di elasticità totale bisognava in qualche modo inventarsi un componente apposito, in quanto non si poteva "semplicemente" imbullonare e saldare tra loro le parti orizzontali insieme alle verticali, come capita nelle strutture tradizionali.

Nè tantomeno si poteva usare del cemento armato come ossatura principale e di collegamento orizzontale, il peso totale sarebbe stato di diversi ordini di grandezza superiore e non si sarebbe potuto spingersi a 400 metri di altezza mantenendo un livello di costo sostenibile.

Quindi si è optato per le cerniere, delle cerniere realizzate in acciaio speciale, diverso da quello delle traverse e delle colonne, progettato e prodotto per assicurare un livello di tenuta superiore, sia alla fatica sia al fuoco.

Come tutti i componenti strutturali, tuttavia, anche queste cerniere, per robuste e speciali che siano hanno un LIMITE FINITO DI CARICO.

Tale limite finito di carico consiste nel peso di una massa di 6 piani in caduta dinamica, oppure nel peso di 11 piani statici.

Qualcuno, confonde questi dati obiettando che le colonne verticali del decimo piano reggevano oltre 90 piani sopra di sè, quindi quelle colonne non si sarebbero dovute rompere.

Infatti, qui non sto parlando di colonne, bensì delle cerniere dei pavimenti, sono due componenti strutturali completamente diversi e non paragonabili.

Penso sia evidente che il peso del corpo in caduta libera, sia stato di diversi ordini superiore al limite finito di carico delle cerniere.

Quando il blocco ha impattato sui pavimenti questi non si sono rotti, si sono semplicemente "divelte" le cerniere che li sostenevano, senza nessuna possibilità di rallentare la massa in caduta.

Una volta divelta la cerniera, la massa di detriti ha spinto anche in direzione orizzontale e ha "divelto" le colonne esterne ormai libere di flettere e senza più vincoli alla struttura orizzontale. Questo si è ripetuto per tutti i piani della struttura.
La massa di detriti in caduta era sempre più grande e le cerniere erano sempre le stesse.

Per ciò che riguarda i grandi pezzi di struttura scagliati lontano dalle torri, è perfettamente plausibile che l'istantaneo spostamento d'aria provocato dallo schiacciamento istantaneo dei diversi piani, INSIEME alla forza dei detriti proveniente dall'alto abbia divelto e spaccato grandi porzioni di struttura esterna e le abbia proiettate con violenza all'esterno delle torri.

Questo a maggior ragione è accaduto in maniera ancora più devastante nel momento del compattamento del corpo superiore subito dopo il collasso quando ha impattato con la struttura sottostante. In maniera più evidente questo è avvenuto durante il primo collasso, avendo il blocco di 28 piani un energia molto superiore rispetto a quello di 12 piani

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #2417 da Franco893
Risposta da Franco893 al topic 11 settembre 2001
ot
Ultima Modifica 8 Anni 6 Mesi fa da Franco893. Motivo: ot

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #2418 da Franco893
Risposta da Franco893 al topic 11 settembre 2001
SCUSATE
evito di appesantire, ho appena letto che c'è questa cosa di alerivoli che risponde alle domande
Ultima Modifica 8 Anni 6 Mesi fa da Franco893. Motivo: ot

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8 Anni 6 Mesi fa - 8 Anni 6 Mesi fa #2419 da CharlieMike
Risposta da CharlieMike al topic 11 settembre 2001

Quando il blocco ha impattato sui pavimenti questi non si sono rotti, si sono semplicemente "divelte" le cerniere che li sostenevano, senza nessuna possibilità di rallentare la massa in caduta.

... e con questo ciao ciao a Newton e alle sue leggi.

Scusatemi non c'è l'ho fatta a resistere.


Vulgus vult decipi, ergo decipiatur.
Ultima Modifica 8 Anni 6 Mesi fa da CharlieMike. Motivo: precisazione.

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8 Anni 6 Mesi fa #2420 da FranZeta
Risposta da FranZeta al topic 11 settembre 2001
Mentre arriva la sfilza di risposte posto questo grafico, a futura utilità:


La scala in basso è il tempo in secondi, quella a sinistra lo spazio in metri. Le due linee orizzontali sono l'altezza alla quale è partito il crollo nelle rispettive torri, le curve colorate sono lo spazio percorso dal fronte del crollo nell'ipotesi di 1,2,3 o 4 secondi di accelerazione g e poi velocità di crollo costante. La curva più in alto è la caduta libera, senza considerare l'attrito dell'aria.

Quindi leggendo il valore in basso corrispondente al punto in cui una curva intercetta le linee orizzontali si trova il tempo che avrebbe impiegato il fronte del crollo a toccare terra nel caso considerato. Per esempio la curva corrispondente a 2 secondi di accelerazione g comporta tempi di caduta di circa 16 secondi per la torre sud e 19 per la torre nord. Sottolineo che si tratta dei tempi di caduta del piano da cui è partito il crollo, non del tetto dell'edificio, quindi la durata totale del crollo è un poco superiore.

FranZη

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8 Anni 6 Mesi fa #2422 da branzac
Risposta da branzac al topic 11 settembre 2001
Mi ha colpito questo filmato, dal minuto 1:30 in poi..... ( non so come si fa a fissare il punto di partenza del video )

...secondo me, se lo facevano di proposito non gli riusciva.

Una volta è caso, due è coincidenza ma tre è voluto.

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8 Anni 6 Mesi fa #2423 da mauriman88
Risposta da mauriman88 al topic 11 settembre 2001

alerivoli ha scritto: Infatti, senza sapere nulla di tutto questo, per me quello squib può tranquillamente essere il risultato di una caduta di un ascensore secondario, che magari aveva come base il piano dello squib e come vetta la zona già interessata dai crolli.

Il fronte del crollo devasta i macchinari e gli argani e immediatamente l'ascensore precipita in caduta libera (quindi nettamente più veloce del fronte del crollo, tanto per precisare) per poi schiantarsi alla base ed espellere una gran quantità di detriti e di aria compressa all'interno della stessa tromba.


ritengo che sia più che plausibile.. come ipotesi

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8 Anni 6 Mesi fa #2424 da bernuga
Risposta da bernuga al topic 11 settembre 2001

charliemike ha scritto: Scusatemi non c'è l'ho fatta a resistere.


Non fare così, lo so, è dura, ma puoi farcela.

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8 Anni 6 Mesi fa #2426 da Decalagon
Risposta da Decalagon al topic 11 settembre 2001

Sertes ha scritto:

alerivoli ha scritto: Provate a rispondere a queste due domande:



:hammer:

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8 Anni 6 Mesi fa #2428 da davidecroce65
Risposta da davidecroce65 al topic 11 settembre 2001

mauriman88 ha scritto:

alerivoli ha scritto: Infatti, senza sapere nulla di tutto questo, per me quello squib può tranquillamente essere il risultato di una caduta di un ascensore secondario, che magari aveva come base il piano dello squib e come vetta la zona già interessata dai crolli.

Il fronte del crollo devasta i macchinari e gli argani e immediatamente l'ascensore precipita in caduta libera (quindi nettamente più veloce del fronte del crollo, tanto per precisare) per poi schiantarsi alla base ed espellere una gran quantità di detriti e di aria compressa all'interno della stessa tromba.


ritengo che sia più che plausibile.. come ipotesi


ce ne vuole di fantasia però eh

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8 Anni 6 Mesi fa #2429 da alerivoli
Risposta da alerivoli al topic 11 settembre 2001
@davidecroce65

citazione:

"ce ne vuole di fantasia però eh"

Credimi, ce ne va molta ma molta di più (qualche ordine di grandezza superiore) per dire che è uno squib da demolizione, tenendo conto che:

1) chissa mai quale "grande danno" avrebbe potuto causare alle colonne interne od esterne (e quindi alla struttura nel suo complesso) quel singolo piccolo squib, dato che sappiamo di preciso che la devastazione di un impatto aereo non è stata DA SOLA in grado di portare a nessun cedimento.
Come minimo si sarebbe dovuta vedere una grande quantità di squib in TANTE ZONE dello stesso piano, come peraltro avviene in tutti gli esempi mostrati nel film.

2) nonostante questi "presunti squib da demolizione", non si è avuta una minima deformazione, cedimento, trazione, NULLA, in corrispondenza dei piani interessati.
Guardando ogni video, pure gli spezzoni presenti nel film, è evidente che tutto rimane sano, la distruzione arriva DOPO, quando in quella zona transita il fronte del crollo.

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