di Gianluca Freda
Quando un trucco funziona splendidamente, perché scervellarsi ad escogitarne di nuovi? E’ questo che devono aver pensato i network internazionali, Fox in testa, nel riproporre al popolo dei loro minorati teleutenti il video di cui parla Russia Today nel servizio qui sopra. Vi ricordate le “rivolte in Libia contro Gheddafi”, filmate in India, in Pakistan, insomma dovunque tranne che in Libia, dove rivolte contro Gheddafi proprio non ce n’erano? E le “rivolte contro Assad” a loro volta girate in tutti i più remoti paesi dell’orbe terracqueo, Siria esclusa? E quelle in Iran, con le finte giovinastre sputazzanti sangue?
Il 1° maggio del 1960 i sovietici riuscirono a catturare un aereo-spia americano che stava sorvolando il loro territorio. Il pilota, Gary Powell, si salvò, e finì prigioniero dei sovietici (sarebbe stato liberato 2 anni dopo). Nacque così il caso internazionale fra Unione Sovietica e Stati Uniti passato alla storia come il “caso dell’U-2”.
Non è chiaro come sia avvenuta la cattura, visto che gli U-2 erano aerei speciali, progettati per volare ad oltre 10.000 metri di quota, fuori dalla portata dei missili e dei caccia sovietici. Alcune voci dicono che l’aereo si sia abbassato troppo di quota, venendo speronato in volo da un MIG sovietico, altre dicono che il pilota sia stato obbligato ad atterrare volontariamente.
In ogni caso l’eposodio scatenò una grave crisi internazionale, che avrebbe fortemente condizionato i rapporti futuri fra le due superpotenze. La settimana seguente infatti era previsto un delicatissimo summit a Parigi fra le 4 potenze occidentali (USA, Francia, Inghilterra e Unione Sovietica), nel quale si dovevano anche stabilire delle regole di comportamento comuni rispetto al sorvolo delle nazioni straniere.
Prima di iniziare il summit Kruschev pretese da Eisenhower delle scuse ufficiali per la violazione del proprio spazio aereo, ma il presidente americano – sotto la pressione dei generali - si rifiutò di presentarle, sottolineando anzi che tali azioni di spionaggio fossero necessarie per garantire la sicurezza degli Stati Uniti. A quel punto i sovietici abbandonarono clamorosamente il summit, dando inizio ad una periodo di tensione e di diffidenza fra le due nazioni che sarebbe culminato due anni dopo con la crisi dei missili di Cuba. (A quel punto però il presidente era Kennedy, il quale seppe mandare al diavolo i generali e scelse una via più diplomatica con Kruschev, grazie anche all’apporto fornito dal fratello Robert nelle trattative segrete).
Nei giorni scorsi è accaduto un incidente simile fra Stati Uniti e Iran. Gli iraniani hanno catturato un drone americano ...
di Gianluca Freda
Alfin giugnemmo, per ritorta via,
ove l’oscura insegna si dispiega
della bolgia c’ha nom “Democrazìa”.
Lo buon Maestro disse: “Spera e priega,
qui ronfa e russa il popolo sovrano
con sinistro fragor di motosega.
Sta sulla porta Giò Napolitano,
la cui loquela induce al viaggiatore
un sì profondo sonno da divano
che nol risveglian più dal suo torpore
nemmanco la divina potestate,
la somma sapïenza e ‘l primo amore.
La giù tra l’ombre triste smozzicate
s’ode la mesta nenia del vegliardo.
Qui si parrà la tua nobilitate!”.
Io scorsi in quel budello, al primo sguardo,
un omicciuol da’tratti famigliari,
ch’in bolsi motti, di cui avea un migliardo, …
di Francesco Carbone
Poniamo che di questi tempi vi venga in testa un'idea del tutto balorda: decidete di andare in banca a ritirare gran parte dei soldi che riposano sul vostro conto corrente. Non so, forse, stupidamente, siete convinti che essi possano stare più al sicuro da qualche altra parte. Forse, spaventati da trasmissioni demenziali che propongono il divieto di usare il contante, avete pensato che sarebbe meglio darsi una mossa e prelevarne una parte finchè si è in tempo.
In fondo non importa la ragione, voi semplicemente avete avuto questa balzana idea di andare in banca a prelevare parte dei vostri soldi in contante.
Entrate dopo aver svuotato almeno due volte le tasche nel portaoggetti, vi presentate allo sportello e reclamate il vostro ammontare costituito da almeno quattro cifre. Per ammontari più modesti non perdete neanche tempo, ricordatevi che c'è sempre a disposizione il bancomat, meraviglia del progresso e frutto dell'ingegno imprenditoriale, il quale vi offre il vantaggio di non costringervi a svuotare le tasche prima di unirvi agli altri clienti con il numerino in mano e in attesa di essere serviti.
Lo sportellista di banca, piuttosto allarmato soprattutto nel caso in cui l'ammontare richiesto sia non di quattro, ma addirittura di cinque cifre, chiama subito il direttore ...
L’articolo precedente (Israele-Iran) si inserisce nel più ampio quadro della tensione fra Russia e Stati Uniti, relativa alle nuove istallazioni missilistiche della NATO. La situazione attuale è ben descritta da questo articolo di Global Research, scritto da William Engdahl e tradotto da Alessandro Lattanzio per il sito Aurora. Non è possibile valutare correttamente l’ipotesi di un attacco all’Iran da parte di Israele senza mettere sulla bilancia anche l’eventuale reazione della Russia, che va vista alla luce di quanto descritto in questo articolo. (M.M.)
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La maggior parte del mondo civilizzato è beatamente inconsapevole che stiamo marciando inesorabilmente verso una sempre più probabile guerra nucleare preventiva. No, non è affatto tra Iran e Israele. Riguarda la decisione di Washington e del Pentagono di spingere Mosca contro il muro con quello che è, eufemisticamente chiamato, Difesa Anti-missili Balistici (BMD).
Il 23 novembre, un generalmente schivo presidente russo Dmitrij Medvedev, ha detto al mondo, in termini chiari, che la Russia è pronta a dispiegare i suoi missili al confine con l’Unione europea, tra Polonia e Lituania, e possibilmente a sud, vicino a Georgia e Turchia, membro della NATO, per contrastare l’avanzato processo di costruzione dello scudo di difesa missilistica statunitense: “La Federazione russa implementerà a ovest e a sud del paese, moderni sistemi d’arma che potrebbero essere utilizzate per distruggere la componente europea della difesa missilistica degli Stati Uniti”, ha annunciato alla televisione russa. “Uno di questi passi potrebbe essere il dispiegamento di sistemi missilistici Iskander a Kaliningrad” (1). Questi sono sistemi missilistici balistici di teatro. L’ultima versione dell’Iskander, l’Iskander-K, i cui dettagli rimangono top secret, avrebbe una gittata di 2000 km e trasporterebbe missili da crociera con una precisione sul bersaglio di 7 metri o meno.
Medvedev ha dichiarato di aver ordinato al ministero della difesa russo di avviare “immediatamente” il sistema radar di Kaliningrad, ...
Un recente articolo su Yedioth Ahronot (uno dei tre più importanti quotidiani israeliani, insieme a Haaretz e Maariv) ha scatenato il putiferio in Israele, poichè rivelava che Netaniahu e BaraK stessero segretamente programmando di attaccare militarmente l’Iran senza preavvisare nessuno, nemmeno il proprio parlamento.[1] (Attualmente Netaniahu è primo ministro, Ehud Barak è il ministro della difesa).
Come è noto, la ”voglia di guerra” contro l’Iran risale ad oltre dieci anni fa, e fa parte del piano complessivo di “stabilizzazione” del Medio Oriente sognato dalla nuova alleanza fra sionisti e neocons, nata con la presidenza Bush e “lanciata” ufficialmente nel mondo grazie all’11 settembre.
Attualmente l’ipotesi di un attacco unilaterale, da parte di Israele, sembra molto azzardata, e ci sono molti analisti di calibro internazionale che sostengono che la cosa sia semplicemente impossibile.
Michel Chossudosky, titolare di Global Research, ha detto che "la struttura militare della NATO prevede che Israele debba necessariamente ottenere l’autorizzazione ...
Da ieri anche Anders Breivik, il killer dell’isola norvegese, è entrato a far parte di quel ristretto gruppo di “pazzoidi” ritenuti responsabili, dalla storiografia ufficiale, di importanti crimini saliti alla ribalta delle cronache internazionali.
A uccidere John Kennedy, naturalmente, è stato Lee Harvey Oswald, un folle solitario talmente alienato e confuso da aver sparato all’unico presidente che avesse mai fatto una reale apertura politica verso il paese che lui amava e rispettava più di ogni altro, cioè l’Unione Sovietica. Solo per venir messo a tacere, due giorni dopo, da un mafioso che sarebbe stato colpito a sua volta da un cancro fulminante, una volta entrato in prigione.
Nel frattempo Cosa Nostra ha tirato un sospiro di sollievo, la CIA ha ripreso il potere che stava perdendo, il dollaro d’argento governativo è finito nel dimenticatoio, l’escalation militare in Vietnam ha potuto avere inizio, Hoover ha potuto restare all’FBI, Israele ha avuto il via libera per costruire la bomba atomica, Johnson ha scampato la galera, e Nixon ha potuto rientrare con discrezione sulla scena politica.
Guarda a volte i pazzi che regali ti fanno.
A uccidere Martin Luther King, naturalmente, è stato James Earl Ray, un folle solitario talmente alienato e confuso da aver immediatamente denunciato una sofisticata cospirazione politica, ai massimi livelli del potere, per uccidere il leader dei neri americani. Solo per venire colpito dall’epatite C, a causa di una “errata trasfusione di sangue” fattagli in prigione, e morire anni dopo nel silenzio della sua cella.
Nel frattempo il movimento per i diritti civili ha subito una violenta battuta d’arresto, ...
“Dire sempre la verità, la nuda e cruda e tagliente verità, infischiandosene dei riguardi e delle maniere, delle ipocrisie e delle convenzioni sociali, tutto ciò porterà presto all'isolamento e, agli occhi degli altri, alla pazzia.” - Pirandello
di Calvero
Che venissi ferito da un sentimento tale, in questa maniera, mi è accaduto oggi. Ma verso cosa poi (?), non l’ho focalizzato immediatamente. Parlavo ai miei pensieri e i miei pensieri raccontavano che mi ero stancato di essere attraversato dagli ultimi avvenimenti come se dovessi comprendere di più, magari meglio, o più dettagliatamente. Poi ho iniziato a identificare e a toccare un sentimento più straziante del solito; forse nuovo, e ho cominciato ad ascoltarlo. E così con questo tipo di emozione, ora, comincio a sentire in gola che non è solo mio questo percepire.
Stasera a cena, ho visto negli occhi dei Miei una delusione silenziosa ed essa usava le stesse parole che il mio stomaco aveva già annodato con rabbia quando, nelle immagini barbare del linciaggio libico viste qualche ora prima sul PC, ho sentito l’impotenza di sapere che nessun ragionamento avrebbe potuto in realtà spiegare come tutto ciò stia facendoci del male.
Qualcosa l’ho compresa e l’ho vissuta spingendomi contemporaneamente in due percorsi virtuali: uno prendeva quello della memoria, l’altro quello dei giorni nostri.
Negli occhi delle persone a me vicine, di mio padre, di mia madre, ho sentito annullarsi le ultime barriere che vorrei vedere cadere nel mondo. Di fronte a questa violenza, al sangue, alle Taglie, alle orge danzanti del branco che si muoveva come un serpente senza testa, agli sguardi vuoti delle giacche di Stato in TV e nei mantra che non hanno più voce umana dei corrispondenti sul campo, ho compreso che a nessuno a tavola stasera stesse importando più niente in realtà di quale bandiera faccia ombra ai cadaveri nei telegiornali, e neanche se i morti siano uomini spacciati per altri, si capiva profondamente come si fosse resettati nella disillusione e quanto l’amore sia una forza che deve riprendersi il suo posto.
Nei nostri occhi i colori non hanno valenze denigranti ed è proprio lì che abbiamo smesso di studiarci...
Nuova intervista ad una paziente con carcinoma al seno. Un modo diverso per festeggiare il giorno della donna.
Segue il capitolo su Tullio Simoncini estratto dal film di Massimo Mazzucco "Cancro le cure proibite". Questo capitolo racconta la controversa vicenda di Tullio Simoncini, e descrive la sua teoria sul cancro che sta alla base della terapia con il bicarbonato di sodio. Sul sito curenaturalicancro.org trovate le informazioni complete su Tullio Simoncini, oltre alle testimonianze integrali dei pazienti che hanno deciso di ricorrere alla sua terapia. In molti casi si tratta di persone abbandonate al proprio destino dall'oncologia ufficiale, ...
Alessandro D’Amato
Direttore responsabile
Giornalettismo.com
Egregio Sig. D’Amato, le scrivo in riferimento al vostro articolo del 24 novembre 2011, intitolato “Il caso Intersos: quando il complottismo ingrassa il portafogli”, dal chiaro contenuto diffamatorio nei miei confronti.
Riguardo a tale articolo vorrei dire che trovo semplicemente vergognoso, da un punto di vista giornalistico, che venga presentata come “inchiesta” una sequela di insinuazioni e di accuse nei miei confronti del tutto gratuite - se non addirittura provatamente false - in un articolo che, fra l’altro, non porta nemmeno la firma dell’autore. Nemmeno ai tempi dell’Inquisizione ci si aspettavano cose del genere.
In questo caso posso comunque aiutarla io a risalire all’identità del personaggio che si nasconde dietro alla sigla “John B”. Si tratta di un poliziotto che risponde al nome di John Battista, talmente ossessionato dal desiderio di gettare discredito sulla mia persona da aver già riempito in passato intere pagine di menzogne e di accuse infondate nei miei confronti, tutte sistematicamente dimostratesi false.
Se vuole verificare di persona la credibilità di questo individuo, le basterà leggere la mia risposta alla sua “analisi” del mio film “Inganno Globale”, che trova qui e qui. Già allora – siamo nel 2007 – iniziavo la mia risposta con queste parole: “L'autore è un certo JB, una persona che non esita ad accusare ripetutamente gli altri di mentire, di ingannare, di nascondere la verità e di distorcere volutamente la realtà dei fatti, restando però accuratamente nascosto nel più meschino anonimato.”
Se avrà la pazienza di leggerla tutta, troverà nella mia risposta la confutazione ad oltre 90 affermazioni false, errate o comunque distorte fatte da Battista ...
C'è una nuova mania nell'aria. Ogni stagione si ripete, ed ogni tanto qualche film al cinema ci ricorda che il pericolo potrebbe essere dietro l'angolo. Ma nonostante l'OMS si sia data da fare perriscrivere le regole1durante la "pandemia" scorsa, nella nazione (dove si presume fosse partito il tutto) più popolosa del mondonessuno2c'ha rimesso le penne. E la devastazione? Boh?! Ma tutti in preda al panico avrebbero venduto la propria madre per ficcarsi in vena qualche intruglio "magico". Le malattie infettive vanno e vengono. Fanno parte della vita, così come le malattie infantili, come la varicella e il morbillo, sono state una parte normale della crescita di una generazione fa. Con un sistema immunitario supportato da acqua pulita, un sonno adeguato, condizioni di vita decenti, cibo abbastanza buono, e una dose giornaliera di Vitamina D, pochi saranno a rischio di morire per un'infezione. In realtà, molti non si infetteranno neanche.
di Dr. Sherri Tenpenny3
Leggi tutto: Smart as a FOX (furbi come volpi)