di Gianni Elvezia
Era nato da una famiglia benestante ma metà della la sua ascendenza era originaria di una paese straniero.
Fu il primo monarca ad esprimersi correttamente in un dialetto propriamente del suo paese e non in un idioma piuttosto straniero.
Fu nominato Re del suo paese con molte difficoltà, dato che non fu da subito riconosciuto come titolare del Trono: passò infatti anni in cui non poteva avere accesso al governo del paese, mentre al potere erano i tutori (o usurpatori, secondo alcuni) dell’eredità della famiglia.
Camaleontico nei rapporti con la politica, anche dopo essere stato incoronato il paese fu strumentale ad un primo ministro dissoluto e spendaccione che fece entrare il paese in una guerra durata parecchi anni ed al posto del quale infine riuscì a piazzare un amministratore di sua fiducia che promise di rimettere a posto i conti del paese con una politica “lacrime e sangue”.
Ad un certo punto i cittadini di una parte remota del Regno si coalizzarono contro le decisioni del governo centrale ...
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E' chiaro che basterebbe riuscire ad invitare a cena queste persone, e dopo la seconda bottiglia di Brunello sapremmo tutti esattamente che cosa è successo l'11 di settembre.
Intervista a Marco Cedolin
Marco Cedolin, scrittore e attivista, vive in Val Susa da molti anni, e conosce da vicino la vicenda “No-TAV”.
In questa intervista risponde a chi dice che "bisogna accettare le decisioni prese da un governo democratico", e rivela alcuni aspetti della questione che i media mainstream si dimenticano regolarmente di raccontarci, e che permettono di capire meglio le motivazioni degli abitanti locali nella loro ostinata opposizione al progetto.
Fino a ieri c'erano due bin Laden, quello morto per insufficienza renale nel 2001, e quello sepolto in mare dopo il blitz di Abbottabad del 2011. Ora ne compare un terzo, il cui corpo sarebbe invece stato trasportato – secondo Wikileaks - negli Stati Uniti dopo lo stesso blitz. La pagliacciata continua.
(Gli utenti possono commentare).
di Ferdinando Imposimato
Tra pochi giorni ricorre l'anniversario della strage di via Fani e dell'assassinio dei carabinieri Oreste Leonardi e Domenico Ricci e dei poliziotti Giulio Rivera, Francesco Zizzi e Raffaele Iozzino. Quel giorno Aldo Moro, presidente della Democrazia Cristiana, fu rapito e tenuto prigioniero per 55 giorni in via Montalcini.
Alcuni giorni fa il capo dello Stato Giorgio Napolitano è andato a ricordare in Sardegna, afflitta da una grave crisi economica, Francesco Cossiga e Antonio Segni, ex presidenti della Repubblica. Ora, in occasione del trentaquattresimo anniversario della tragedia di via Fani, che cade il 16 marzo 2012, ci aspettiamo che il capo dello Stato non solo commemori i caduti del 16 marzo, ma che in via Montalcini ricordi il sacrificio di Aldo Moro: in quella prigione senza targhe, lo statista democristiano visse il suo calvario di 55 giorni e fu ucciso il 9 maggio del 1978.
Ciò che amareggia è che molti hanno dimenticato che Francesco Cossiga ripetutamente rivolse gravi accuse a Moro, sia in diverse interviste al Corriere, sia nel suo memoriale a Renato Farina. Cossiga disse, poco prima di morire, ...
Conferenza di Sofia Smallstorm su scie chimiche, alberi OGM, Morgellons, analisi dei filamenti, nano-tecnologie, bio-sintesi, eugenetica. (Ho tolto gli argomenti già conosciuti, come la differenza fra contrails e chemtrails, oppure quelli meno interessanti, come i deliri di Kurzweil sull'intelligenza artificiale.) Qui il video completo.
Sostanzialmente, la ricerca della Smallstorm conferma sia i dati di Rosalind Peterson sulla distruzione ambientale della California, sia la probabile matrice militare dietro al fenomeno del Morgellons.
A mia volta, io ho trovato diversi documenti del Pentagono che confermano in pieno l'ipotesi "nano-robotica" delle fibre sconosciute, ma non ho ancora avuto il tempo di organizzarli e riassumerli. Teniamo comunque presente che nel budget del DARPA del 2011 c'erano 20 milioni di dollari per il dipartimento che lavora sulla "synthetic biology".
Nello spiegare brevemente cosa faccia questo dipartimento, il documento del DARPA diceva: "Usando le conoscenze acquisite nel campo dei processi biologici, ...
di Gianni Elvezia
Premetto che quanto segue è una discussione fondata sulla logica e delle notizie facilmente reperibili su giornali a proposito dell’AIDS. Non vuole essere niente di più (o di meno).
Cosa è una malattia? La causa di sintomi che ci “fanno stare male”. Se mi fa male la pancia dirò di avere il “mal di pancia”. I medici hanno inventato una desinenza, “ite” che da un nome ad un male che si possa riscontrare in una specifica parte del corpo: se mi fa male la pancia e ad un esame medico si appura che l’unica cosa nella pancia che sia diversa dal suo stato normale è l’appendice, avrò l’appendicite. Se la malattia mi viene “passata” da altri, uomini o animali che siano, è infettiva e ci dicono che in effetti è procurata da microorganismi parassiti come germi o batteri o da elementi non-vivi (terminologia che ricorda Nosferatu, ma tant’è, alla fine della fiera, visto che non sono biologici) che si chiamano virus. Anche malattie non provatamente infettive possono avere la stessa origine, ci viene detto. Chiamiamole “malattie non degenerative”, per usare una etichetta di comodo, che cioè non hanno a che vedere con la normale od anormale usura dell’organismo.
Chi ci “difende” dalle malattie infettive? I sapienti ci dicono che a difenderci dalle malattie è il Sistema Immunitario. Quando ci ammaliamo, infatti ci dicono, è perchè il sistema immunitario ha fallito nel difenderci da una specifica malattia.
Alcune persone si ammalano facile.
Alcune di queste però guariscono svariate volte, ...
di Marco Cedolin
Che mondo è quello in cui un ragazzo di 37 anni deve salire su un traliccio dell'alta tensione e sfracellarsi al suolo, per difendere il futuro della terra in cui vive, dalla mafia del cemento e del tondino che vuole farne scempio, per ingrassare bulimici patrimoni bancari?.....
Che mondo è quello in cui i lavoratori si ammazzano, perchè gia assassinati un momento prima dal mercato del lavoro, che mercifica la vita umana e fa scempio della dignità?.......
Che mondo è quello dove ti stanno togliendo tutto e se ti azzardi a protestare arrivano squadre di picchiatori legalizzati a bastonarti e gasarti perfino dentro le carrozze dei treni? ...
Negli uffici della polizia americana dove avvengono gli interrogatori spesso c’è un cartello che dice: “Nessuno ha una memoria così buona da riuscire a mentire per sempre”. A furia di mentire, ti dicono, prima o poi finisci per contraddirti.
Ed infatti questo non capita soltanto al ladruncolo di quartiere, ma anche ai pluridecorati “signori della guerra” del Pentagono.
La scorsa settimana il Pentagono ha pubblicato un rapporto relativo alle procedure di incenerimento e sepultura dei resti dei soldati americani morti in Iraq e Afghanistan. Questa pubblicazione si è resa necessaria dopo che la stampa aveva rivelato, nei mesi scorsi, che i resti non identificati dei militari venivano semplicemente cremati e gettati nella discarica della spazzatura. Il Pentagono riconosce che la pratica è stata adottata almeno per 5 anni, dal 2003 al 2008, ma conferma che ora è stata abbandonata.
In un breve passaggio – scrive il Washington Post – il rapporto spiega anche che “questa pratica era iniziata dopo che diverse porzioni di resti umani dell’attacco al Pentagono e di Shanksville non poterono essere nè esaminate nè identificate”.
Sembra quindi che vogliano giustificare il vergognoso trattamento dei resti dei militari fra il 2003 e il 2008, con una “brutta abitudine” presa ancora ai tempi degli attacchi terroristrici del 2001.
Peccato che fino a ieri ci abbiano raccontato …
Anche coloro che conoscono bene la storia degli Stati Uniti, e faticano meno ad accettare l’idea che l’11 settembre sia stato un autoattentato, a volte si domandano: “D’accordo farsi del male, ma perchè andare a distruggere due dei gioielli più meravigliosi che l’America abbia mai avuto? Non si poteva distruggere qualcos’altro?”
In realtà, le Torri Gemelle erano di tutto meno che gioielli meravigliosi.
Per quanto fossero collocate su un terreno fra i più appetibili e redditizi al mondo, dopo trent’anni i due edifici erano diventati decisamente obsoleti. Poichè ciascun piano era stato costruito come uno spazio aperto di oltre 4.000 metri quadrati, l’aumento dei costi energetici aveva reso i due edifici estremamente gravosi da riscaldare d’inverno, ed altrettanto gravosi da raffreddare d’estate. Il perimetro del WTC Plaza, inoltre, rappresentava un vero e proprio macigno nel mezzo della circolazione di Downtown Manhattan, una zona della città costruita all’inizio del secolo scorso, fatta tutta di strade lunghe e strette. I tassisti raccontavano che nell’ora di punta ci voleva più di un’ora solo per aggirare l’intero perimetro del World Trade Center.
Mai il problema più ingombrante per le Torri Gemelle era rappresentato dall’enorme quantità di amianto che contenevano. [...]
Nella recente discussione sui militari in Afghanistan (che io ho definito “assassini prezzolati”), diversi utenti hanno espresso opinioni contrarie alla mia: “La colpa non è loro perchè sono avidi o killer (tranne qualche testa bollente) ma perchè "qualcuno" ce li ha portati lì a fare quello che gli dicono di fare”. “La colpa non è tanto dei militari quanto più di chi ce li manda, e dire che tutti ammazzano donne e bambini innocenti è sbagliato.” “I militari sono solo pedine di questi grandi giochi: prendersela con loro è proprio un atteggiamento miope.”
Fino a ieri anch’io la pensavo così, e non ne ho mai fatto mistero. Anzi, lo sostenevo a gran voce, proprio per portare l’attenzione sul meccanismo perverso che mette poveri contro poveri in tutto il mondo per trarne un vantaggio personale: ad alcuni di loro si mette in mano un fucile, li si convince che gli altri sono degli esseri disdicevoli che vanno eliminati al più presto, e li si manda a casa loro ad ammazzarli. Quando tutto è finito, il soldato che è sopravvissuto riceve una medaglia, quello morto una bandiera sulla bara, e chi ce li ha mandati tiene per sè tutto quello che hanno conquistato. (Nel frattempo c’è anche chi conta io soldi incassati per aver venduto armi ad ambedue le nazioni, ma questo ora non ci interessa).
E’ sempre stato così, dall’alba dell’umanità. Guerre di conquista o di religione che fossero, ...
Leggi tutto: La storia dei due "George"