IL FILMATO E' STATO UNIFICATO (57 MIN.) ED E' ORA SCARICABILE IN HQ DA ARCOIRIS.TV. (Fatelo girare!)
SECONDA PARTETERZA PARTEQUARTA PARTE
IN CODA ALL'ARTICOLO E' STATO INSERITO UN RIASSUNTO DELLE AFFERMAZIONI DI ATTIVISSIMO
In questo video viene analizzato nel dettaglio il metodo del debunking, prendendo spunto dal confronto sull’11 settembre avvenuto il mese scorso fra Tom Bosco e Paolo Attivissimo.
La prima parte potrà forse risultare meno interessante per chi già conosce bene l’argomento, ma bisogna ricordare che questo tipo di documenti viene fatto soprattutto per chi ancora la materia non la conosce a fondo. E' soprattutto importante imparare a distinguere nettamente il modo di ragionare dello scettico, che procede dai fatti alle conclusioni (pensiero critico, o analitico), e quello del debunker, che parte invece da una conclusione obbligata, e poi cerca di adeguare i fatti a tale conclusione (pensiero dogmatico).
Ci si augura quindi che l’utente di luogocomune voglia considerarlo anche come un eventuale strumento …
Altre 400.000 pagine rese pubbliche da Wikileaks, questa volta riguardanti l’Iraq, fanno apparire il famoso “leak” sull’Afghanistan, avvenuto lo scorso luglio, una specie di pettegolezzo da portineria.
Oltre 60.000 civili uccisi a sangue freddo dagli americani in Iraq, in incidenti di vario tipo, che sono stati tutti documentati in modo dettagliato, e inoltre torture di cittadini iracheni in almeno 300 casi, verificatisi ben dopo lo scandalo di Abu Grahib, delle quali sono anche parzialmente responsabili le stesse forze dell’ordine irachene.
Secondo Body Count, una organizzazione partner di Wikileaks, il numero dei civili uccisi intenzionalmente sale ad oltre 100.000, se si incrociano i dati recentemente acquisiti con quelli che già erano in loro possesso. Si aggiungono inoltre imbarazzanti conferme che gli alti gradi del Pentagono fossero al corrente di tutti questi massacri, ma non abbiano fatto nulla per fermarli.
Sia chiaro, nonostante la lista quasi interminabile di episodi orripilanti, non c’è nulla che possa sorprendere chi queste cose già le segue da vicino: “Il Nuovo Secolo Americano” documentava le uccisioni gratuite dei civili, e la connivenza degli alti comandi americani, oltre due anni fa, e non fummo certo i primi nè gli unici a farlo. La differenza sta nel fatto che ora tutto ciò compare su documenti ufficiali del Pentagono, ed è quindi impossibile negare ciò che loro stessi hanno messo nero su bianco. Ci sono inoltre nuovi video di uccisioni dal cielo, effettuate dagli americani nel classico “stile video-game”, decisamente imbarazzanti per chiunque da guardare.
Ma a cosa serve tutto ciò? A chi giovano, veramente, questi “leaks” sulle due guerre di Afghanistan e Iraq?
Posto di fronte a questa domanda da Russia Today, …
di Marco Cedolin
La distanza siderale che separa il "mondo dorato" in cui alligna la classe politica ed il paese reale dove i cittadini si dibattono fra paure, incertezze e problemi (spesso più grandi di loro) di svariata natura, sta facendosi ogni giorno che passa più siderale.
La politica del nostro tempo vive esclusivamente di autoreferenzialità e ha ormai perso irrimediabilmente la capacità di rapportarsi con quella gente che a scadenze fisse è chiamata a delegare, gettando una scheda nell'urna, il proprio rappresentante. Un personaggio di "plastica" il politico, telegenico e dai modi accattivanti che si rapporterà con lei solo attraverso lo schermo TV, dove parlando a nome di tutti coloro che lo hanno votato (e perciò dello stato e della legalità) annuncerà immancabilmente decisioni deputate ad accrescere i problemi, le paure e le incertezze di cui sopra.
Quando la misura è colma, e negli ultimi mesi sta accadendo sempre più spesso, i cittadini scendono in strada, domandando un confronto e pretendendo delle risposte. Ma la classe politica non ha risposte e non possiede neppure l'umiltà necessaria per scendere dal suo mondo dorato ed entrare nel merito dei problemi delle "persone normali", problemi il più delle volte da lei stessa generati.
Ecco allora che l'unica risposta plausibile per chi vive fra auto blu, festini alla coca nei salotti che contano, rotocalchi televisivi, tangenti ormai legalizzate sotto forma di consulenze e panegirici autoreferenziali, consiste nel lasciare spazio allo strumento che più di ogni altro risulta in grado di essere convincente, senza oltretutto permettere alcuna replica. Il manganello....
di Marco Cedolin
Lo scorso lunedì i ministri delle finanze europei, vestita la livrea da camerieri della BCE e dei grandi poteri finanziari, si sono recati in Lussemburgo per prendere ordini in merito alla loro condotta futura in tema di macelleria sociale e annientamento generalizzato delle prospettive occupazionali e potenzialità salariali dei cittadini che vivono sotto la loro giurisdizione.
Sostanzialmente nessuna novità eclatante, tanto meno per quanto concerne un paese come l'Italia che ha ormai consegnato alla UE qualsiasi tipo di sovranità, fino al punto da demandare alla stessa l'autorità di redigere le future manovre finanziarie, anzichè limitarsi a dettarle come accaduto con l'ultima in approvazione in questo periodo.
Il piatto freddo, servito sulle tavole di tutti i paesi europei sia pur con tempistiche e contorni diversi, non si discosta da quello già sperimentato in Grecia. Tagli sempre più sostanziosi della spesa sociale, privatizzazione di ogni residua risorsa pubblica, …
Durante un discorso ad una riunione di giovani rappresentanti del suo partito, la CDU, Angela Merkel ha messo ufficialmente fine al famoso esperimento sociale denominato “multikulti”, in corso in Germania da qualche decennio.
Il termine era stato coniato negli anni ’70 dai movimenti progressisti tedeschi, e stava ad indicare una società ideale nella quale diverse culture potessero convivere pacificamente l’una accanto all’altra.
“Per anni ci siamo trastullati all’idea di una società nella quale diverse culture potessero integrarsi pacificamente, traendo reciproco vantaggio dalla loro convivenza – ha detto sostanzialmente la Merkel – ma dobbiamo renderci conto che questo progetto è miseramente fallito”.
Un termine come “miseramente fallito”, che non lascia spazio a speranze di alcun tipo, …
di Marco Cedolin
Strano ritengo sia l'unico aggettivo adatto a rappresentare il "teatrino" andato in scena martedì sera alllo stadio di Genova, in occasione della partita di calcio Italia – Serbia, valevole per le qualificazioni alla fase finale del prossimo campionato europeo.
Una commedia non molto edificante, raccontata da giornali e TV con toni da tragedia ed un tale profluvio di aggettivi roboanti da far venire l'orticaria a chiunque non condivida l'informazione urlata e visionaria oggi tanto in voga.
La rassegna stampa delle prime pagine dei giornali di stamane è di quelle da mettere i brividi: "Le Bestie" titola la Gazzetta dello Sport, "Guerriglia serba l'Italia non gioca", titola La Stampa, "Inferno a Genova, ci siamo arresi a lui" (lui sarebbe l'ultrà tatuato nella foto) titola il Corriere dello Sport, "Vergogna di Serbia, la bambina fra le belve", titola Tuttosport. E ad esse fanno eco decine e decine di articoli con titoli e sottotitoli che parlano di notte di follia, città messa a ferro e fuoco, violenze inaudite, per arrivare alle parole di Maroni che trovatosi nell'occhio del ciclone in qualità di ministro dell'Interno è arrivato a dichiarare "abbiamo evitato una strage".
Cos'è dunque accaduto ieri sera a Marassi per meritare titoli di questo tenore, ...
Dopo aver assistito alla nauseabonda cascata di parole inutili che ci hanno rovesciato addosso i politici e i giornalisti, riguardo al caso della ragazza picchiata nel metrò di Roma, proviamo ad analizzare un caso veramente serio - e purtroppo altrettanto attuale - avvenuto lo scorso anno ad Oakland, nelle vicinanze di San Francisco.
Erano le due del mattino del giorno di capodanno. Ad una stazione della metropolitana un giovane disarmato e immobilizzato, Oscar Grant, è stato ucciso con un colpo alla schiena da un poliziotto mentre era disteso a terra, a faccia in giù, sotto gli occhi di dozzine di testimoni inorriditi. Nonostante si sia trattato chiaramente di una “esecuzione” intenzionale - inutile dire che il poliziotto era bianco, e la vittima era un nero – l’assassino, John Mehserle, se l’è cavata con un verdetto di omicidio involontario. Ha sostenuto di “essersi sbagliato”, e di aver estratto la pistola al posto del taser, che intendeva usare per tranquillizzare l’irrequieto Grant. Naturalmente, per “taserizzare” il ragazzo aveva anche pensato bene di mettersi in piedi– come si evince chiaramente dal video – in modo da prendere meglio la mira.
Fra un mese si riunirà la giuria - composta esclusivamente di bianchi - che stabilirà una pena fra i due e 5 anni al massimo, dei quali probabilmente Mehserle sconterà circa la metà.
Questa è l’America. Questo è il grande paese di “libertà e democrazia“ di fronte al quale tutti i nostri politici - dall’estrema destra all’estrema sinistra - si genuflettono regolarmente, senza mai trovare la forza di esprimere un millesimo dello “sdegno”, …
di Federico Giovannini
Può capitare persino agli esperti dell'informazione più smaliziati – quelli che “io ormai la TV manco più la accendo”, tanto per capirci – di cascare nella vecchia trappola del titolone a 9 colonne.
E' un fatto ancestrale, una questione genetica, non c'è niente da fare: il titolone è li che ti guarda – che sia dagli scaffali dell'edicola o dallo schermo del computer non fa differenza - e tu non puoi fare a meno di leggere quello che c'è scritto. E se tanto tanto per un attimo non hai tutte le difese ben alzate, rischi pure di cascarci.
E' successo a me, ieri, con la notizia della ragazza finita in coma dopo una lite nel metrò di Roma. Ecco la notizia riportata da La Stampa:
Cavolo – ho subito pensato - per una lite sto brutto ceffo la manda in coma. e poi dice di aver avuto paura. E intanto nessuno aiuta la ragazza! ... Che schifo.
Passo così a l'Unità: ...
di Marco Cedolin
Terzigno è un comune di 16.000 abitanti, situato alle pendici del Vesuvio. Un comune che da alcune settimane sta facendo i conti con la militarizzazione costante del proprio territorio, messa in atto da centinaia di agenti in tenuta anti sommossa. Quasi ogni notte i cittadini, trattati come facinorosi e delinquenti, vengono a contatto con le forze dell'ordine, nel tentativo d'impedire l'ingresso dei camion carichi di spazzatura maleodorante, ricevendo in cambio una "congrua" razione di manganellate.
I cittadini di Terzigno hanno ormai preso l'abitudine di scendere in strada, preferendo dedicarsi all'impegno civile anzichè restare in panciolle davanti alla TV, perchè vogliono opporsi con tutte le proprie forze all'apertura di una seconda discarica all'interno del territorio in cui vivono che è parte integrante del Parco Nazionale del Vesuvio.
Se l'idea balzana consistente nel costruire una discarica all'interno di un Parco Nazionale non fosse già di per sè stessa azione dissennata in grado di giustificare la reazione di qualsiasi cittadino in grado d'intendere e volere, qualora non ancora lobotomizzato da schermi barbaglianti di fesserie e fesserie barbaglianti di progresso, si potrebbe anche aggiungere che a causa delle discariche in paese si respira ormai un lezzo marcescente, la frutta cresce con mutazioni degne di un film dell'orrore e nei vigneti neppure gli uccelli si azzardano ad "assaggiare" l'uva.
La scorsa notte centinaia di cittadini di Terzigno, fra un blocco stradale e una scarica di manganellate, ...
di Federico Povoleri
Per abbandonare i condizionamenti irrazionali ed emotivi che ci sono stati imposti dalla propaganda, per liberarci da quella paura mascherata da arroganza nei cui percorsi bui la nostra mente ci indirizza sempre, per vincere quel terrore del nostro ego nell'affrontare verità diverse da quelle su cui abbiamo costruito le fondamenta del nostra vita nella vana speranza che fossero talmente solide da non farci mai cambiare idea,Per tutti i figli e i genitori di questo mondo,Grazie Giorgio.
Sono stato membro di quella categoria di persone che è sempre stata convinta che i vaccini abbiano rappresentato una delle grandi conquiste dell'uomo salvando l'umanità da terribili epidemie. In realtà, pensandoci ora, non saprei dire perché ne fossi convinto; non esiste infatti un motivo razionale o una vera conoscenza di fatti obiettivi dietro a questa convinzione; ...
di Marco Cedolin
L'inetta e parassitaria classe dirigente del nostro paese ci ha ormai abituato ad ogni sorta di cortocircuito logico, ragione per cui non dovremmo più stupirci di nulla, catalogando il quotidiano parlarsi addosso messo in mostra da mestieranti della politica, prenditori e sindacalisti vari, nel novero delle esternazioni senza senso buone solo per creare il materiale di risulta col quale vengono sistematicamente riempiti i vari telebugia e giornalacci nostrani.
Non ci stupiscono pertanto le dotte dissertazioni esperite in queste giorni dai personaggi pubblici in tema di violenza, tese a vaticinare il pericolo di un ritorno (un ritorno?) della violenza nel paese, a seguito di fatti "assai inquietanti" che avvelenerebbero e minerebbero il clima sociale. Non ci stupiscono, ma c'inducono a pensare che questi signori siano ormai fermamente convinti di rapportarsi con una massa di telericoncoglioniti totalmente priva di qualsiasi capacità di discernimento fra il mondo reale e il mondo virtuale, una massa omogenea ed amorfa, totalmente priva di qualsiasi spirito critico ed anelito di dignità.
Un uomo come Bonanni, sindacalista al servizio di Confindustria e notorio "coniglio" che qualche anno fa in Val di Susa rifiutò il confronto civile con un paio di centinaia di manifestanti NO TAV, lasciando che fosse il deputato del PDL Roberto Rosso a dialogare civilmente con i cittadini, senza che questi naturalmente gli torcessero un capello, è assurto al ruolo di martire di un' inenarrabile escalation di violenza, dopo avere ricevuto qualche fischio e un fumogeno (non pietre e tubi innocenti) durante l'ospitata alla torinese festa del PD.
La CISL da lui presieduta, si dichiara vittima di episodi di "squadrismo molto grave" e oggetto d'inusitata violenza, ...
Leggi tutto: La demolizione controllata di Paolo Attivissimo