Nuova Cronologia

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4 Anni 5 Mesi fa #38387 da horselover
Risposta da horselover al topic Nuova Cronologia
nessun disturbo, anzi però devo dirti che giuseppe flavio è stato ritoccato nei passi dove parla di gesù. il talmud babilonese non l'avevo mai sentito nominare, ma i babilonesi risalgono ancora a migliaia di anni prima di cristo. l'esame al carbonio fatto alla sacra sindone le da circa 600 anni di anzianità. aggiustare le date non toglie niente a gesù, ma solo un po spocchia alla chiesa

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4 Anni 5 Mesi fa #38437 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
post #34950 -

Anno -58: Cesare inizia la conquista della Gallia e poi muore nel -44 trafitto da 23 pugnalate.
+1550: Cristoforo Colombo comincia la conquista dell’America (1492).


La sifilide era considerata originaria dell'America ma venne chiamata morbo gallico.

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4 Anni 5 Mesi fa #38444 da orsoinpiedi
Risposta da orsoinpiedi al topic Nuova Cronologia
Discussione molto interessante,ma se ciò che affermate,e io sono di quelli che sono convinti che la storia che ci insegnano sia del tutto sbagliata.Ma parlo dell' inizio della storia,dai Sumeri in poi,non certo di quella "recente".Detto questo,ripeto,se ciò che affermate è vero,vi chiedo:perché?Quale motivo ci sarebbe per cambiare questa storia?

"Leggi non per contraddire e confutare, né per credere e dare per scontato, ma per soppesare e considerare."

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4 Anni 5 Mesi fa #38445 da horselover
Risposta da horselover al topic Nuova Cronologia
hanno inventato un passato che è anche un programma per il futuro per non farci rendere conto che abbiamo subito il furto della magia e possono dirci che è stato sempre così, i capi comandano e gli altri ubbidiscono

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4 Anni 5 Mesi fa #38448 da orsoinpiedi
Risposta da orsoinpiedi al topic Nuova Cronologia
Capisco,lo sciamano Credo Mutwa.Certamente interessante.Ma allora il piano va attribuito ai rettiliani.Fantascienza?Forse,ma c'è chi. afferma che al congresso degli USA ci siano un paio di extraterrestri
C'è da riflettere...

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4 Anni 5 Mesi fa #38449 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
Discussione molto interessante,ma se ciò che affermate,e io sono di quelli che sono convinti che la storia che ci insegnano sia del tutto sbagliata.Ma parlo dell' inizio della storia,dai Sumeri in poi,non certo di quella "recente".Detto questo,ripeto,se ciò che affermate è vero,vi chiedo:perché?Quale motivo ci sarebbe per cambiare questa storia?

Mah… forse è stato un misto di errori iniziali, rivendicazioni politiche o private di terre e produzione di materiali a scopo di lucro.
Fomenko dice "per aumentare l'antichità dell'Europa e sminuire la Russia".

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4 Anni 5 Mesi fa #38460 da orsoinpiedi
Risposta da orsoinpiedi al topic Nuova Cronologia
Nomit,allora c'è un sospetto di propaganda,non escludendo a priori che possa essere la verità.Ma un sospetto è lecito

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4 Anni 5 Mesi fa #38461 da horselover
Risposta da horselover al topic Nuova Cronologia
l'interesse era vendere un tipo di società basata sulla bibbia retrodata a epoche antiche per renderla venerabile. dal tronco della bibbia sono usciti vangelo e corano (dettato a maometto dall'arcangelo gabriele) fino a un secolo fa pochissime persone erano in grado di leggere e ancora meno di scrivere e un pugno di persone tra chierici e laici (l.a. muratori) hanno inventato la storia

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4 Anni 5 Mesi fa #38463 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia

Nomit,allora c'è un sospetto di propaganda,non escludendo a priori che possa essere la verità.Ma un sospetto è lecito


Se la Russia volesse alterare la storia per propagandare la sua grandezza lancerebbe teorie in linea con la cronologia accettata inventandosi civiltà grandiose precedenti ai sumeri. Inoltre, secondo la storia ufficiale la civiltà europea ha comunque inizio nella Russia meridionale, in cui sarebbe nata la cultura Kurgan che addomesticò i cavalli e grazie ad essi sconfisse le popolazioni dell'Europa.

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4 Anni 4 Mesi fa - 4 Anni 4 Mesi fa #38479 da orsoinpiedi
Risposta da orsoinpiedi al topic Nuova Cronologia
Nomit, mi sembra che i primi ad addomesticare i cavalli sia stata la civiltà Botai, originaria del Kazakistan. A parte questo,ritengo l'addomesticamento del cavallo,il vero grande cambiamento epocale della civiltà umana.I Botai, come i kurgan, erano pastori/raccoglitori,pertanto nomadi e sempre alla ricerca di nuovi territori,che li portava anche alla conquista armata.In definitiva erano civiltà patriarcali.A quel tempo,in Europa esistevano popolazioni dedite all'agricoltura con poca propensione alla guerra (la terra ha bisogno di cure continue),ma sopratutto erano civiltà matriarcali e profondamente pacifiche.E'stato facile per i Kurgan, distruggere le pacifiche civiltà matriarcali.Visto come va il mondo oggi,non so se sia stato un bene.

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Ultima Modifica 4 Anni 4 Mesi fa da orsoinpiedi.

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4 Anni 4 Mesi fa - 4 Anni 4 Mesi fa #38519 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia
Buongiorno.
Io sono interessato alla stampa ed alle miniature medievali, specialmente del XIV e XV secolo.
Per quanto riguarda i castelli del medioevo, se questi erano solo a difesa del popolo e non del vassallo, le miniature dell'epoca allora raffiguravano delle allegorie?
Praticamente come se io oggi commissionassi ad un artista che si occupa di miniature medievali e rinascimentali, una miniatura; fra 500 anni penseranno che nel 2020 la mia miniatura si riferisca ad un fatto realmente accaduto?
Ultima Modifica 4 Anni 4 Mesi fa da mart.vassallo.

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4 Anni 4 Mesi fa #38527 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia
come si inseriscono le immagini?

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4 Anni 4 Mesi fa #38554 da Aigor
Risposta da Aigor al topic Nuova Cronologia
Per inserire le immagini devi servirti di un host (io uso Postimages ) e poi utilizzare uno dei link che forniscono e inserirlo direttamente come fosse testo.
Nel caso di Postimages è il penultimo "Collegamento diretto per forum"
Puoi usarlo senza iscriverti e scegliere di mantenere l'immagine senza scadenza o iscriverti, fai tu :wink:

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)

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4 Anni 4 Mesi fa #38555 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia
grazie tante

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4 Anni 4 Mesi fa - 4 Anni 2 Mesi fa #38581 da Italo
Risposta da Italo al topic Nuova Cronologia
www.jaks.sk/dokumenty/fomenko/04-Dark%20...ence%20Book%204-.pdf

IL PROBLEMA DEI SECOLI BUI
di Anatoly Fomenko

Libro 4 della serie “History: Fiction or Science?”

4. Petrarca (= Plutarco?) e il “Rinascimento dell’Antichità”

4.1. Come Petrarca creò dal nulla la leggenda della gloriosa Roma Italiana


Secondo la nostra ricostruzione, l’ “Età Classica” è semplicemente un altro nome per descrivere nella cronologia Scaligeriana l’epoca medievale del XI-XV secolo D.C. Come abbiamo già accennato, la Roma Italiana fu evidentemente fondata come capitale solo alla fine del XIV secolo della nuova era e non nell’ VIII secolo A.C. come ci racconta la cronologia Scaligeriana. Darebbe perciò interessante rivedere la storia della Roma medievale dal punto di vista della sua ricostruzione. Oggi ci viene detto che la Roma Italiana entrò nell’ “età del declino” ([196]) nell’epoca del XIII-XIV secolo. La nostra idea è che la spiegazione è più semplice. Prima del XIV secolo D.C., Roma, se anche fosse esistita, sarebbe stata una ben piccola città; questo è il motivo per cui i documenti medievali che hanno raggiunto i nostri giorni non trovano nulla di importante da dire. Gli storici di epoche più tarde, cresciuti nella cronologia Scaligeriana, interpretano il mutismo come prova dell’ “l’improvviso declino della capitale Romana e del suo precedente splendore”. Secondo la nostra ricostruzione, all’inizio del XIV secolo la piccola città di provincia di Roma era stata ufficialmente decretata (su carta!) la capitale della “Grande Antica Roma”. A questo fine, gli eventi che erano realmente accaduti in una Roma completamente diversa – la Roma del Bosforo, la Città degli Zar, Costantinopoli, una città reale importante nel Medio Evo – furono trasferiti nella Roma Italiana (di nuovo, solo formalmente, su carta). Una grande parte della storia di Costantinopoli fu recisa e attribuita alla Roma Italiana. Cosa interessante, siamo nella posizione di poter dare una data abbastanza precisa di quando questa “operazione chirurgica di trasferimento di storia” sia realmente avvenuta. Rivolgiamoci alla storia del XIV secolo. Nel 1974 il mondo ha celebrato i 600 anni dalla morte di Francesco Petrarca (1304-1374), il primo importante scrittore del Medio Evo che, secondo Leonardo Bruni, “era stato il primo a... capire e a portare alla luce l’antica eleganza di stile che era stata dimenticata e abbandonata” ([927]). La reale personalità del Petrarca viene oggi percepita come misteriosa, vaga e molto poco chiara, e la realtà è spesso piuttosto offuscata. E stiamo parlando di eventi del XIV secolo! La vera datazione dei testi ascritti al Petrarca spesso appare totalmente oscura. Essendo già un importante poeta, Petrarca entrò nel secondo periodo della sua vita – il periodo dei viaggi. Nel presunto anno 1333 viaggiò per la Francia, le Fiandre e la Germania. “Durante i suoi viaggi Europei, Petrarca fece la conoscenza di scienziati, ricercò nelle biblioteche di vari monasteri cercando di trovare antichi manoscritti dimenticati e studiò i monumenti della passata gloria di Roma” ([644], pag. 59). Oggi si assume che Petrarca divenne uno dei primi e più energici sostenitori degli “antichi” autori che, come cominciamo a capire, erano o suoi contemporanei o lo avevano preceduto di 100-200 anni al massimo. Nel 1337 visitò la Roma Italiana per la prima volta ([644], pag. 59). Cosa trovò? Petrarca scrive (se queste sono davvero le sue lettere e non il risultato di correzioni successive), “Roma mi è sembrata persino più grande di quanto avrei potuto immaginare – specialmente per la grandiosità delle sue rovine” ([644]). Roma in particolare e l’Italia del XIV secolo in generale si erano presentate a Petrarca come un’assoluta confusione di leggende, tra le quali il poeta aveva selezionato quelle considerate congrue con la sua opinione a priori della “grandezza della Roma Italiana”. Evidentemente, Petrarca fu tra quelli che diedero inizio alla leggenda della “grandezza dell’antica Roma Italiana” senza a alcuna solida base. Una quantità significativa di prove reali medievali della storia vera dell’Italia nel Medio Evo venne rigettata come “sbagliata”. Sarebbe del massimo interesse studiare gli “anacronismi medievali” considerati oggi assurdi, anche solo di sfuggita. Secondo le leggende medievali, il “sepolcro di Antenore” si trovava a Padova ([644]). A Milano, la statua di Ercole veniva adorata. Gli abitanti di Pisa affermavano che la loro città fosse stata fondata da Pelopsus. I Veneziani sostenevano che Venezia fosse stata costruita con le pietre della distrutta Troia! Achille si presume abbia regnato in Abruzzo, Diomede in Puglia, Agamennone in Sicilia, Evandro in Piemonte, Ercole in Calabria. Apollo si dice fosse un astrologo, il diavolo, e il re dei Saraceni! Platone era considerato un dottore, Cicerone uno spadaccino e trovatore, Virgilio un mago che aveva bloccato il cratere del Vesuvio, ecc. Tutto questo si suppone sia accaduto nel XIV secolo o addirittura più tardi! Questo caos di informazioni ovviamente irritava il Petrarca, che era venuto a Roma con già un’idea a priori dell’ “antichità” della Roma Italiana. È da notare che Petrarca non ci ha lasciato prove dell’ “antichità di Roma” di cui parla. Al contrario, le sue lettere – se sono davvero le sue, e non copie corrette successivamente – disegna un quadro completamente differente. Parlando chiaro, la situazione è questa: Petrarca è convinto che avrebbero dovuto esserci molte “grandi costruzioni dei tempi antichi” a Roma. In realtà non ne trova. È confuso e scrive: “Dove sono le terme di Diocleziano e Caracalla? Dov’è il Timbrium di Mario, il Settizonio e le terme di Severo? Dov’è il foro di Augusto e il tempio di Marte il Vendicatore? Dove sono i luoghi sacri di Giove Tonante sul Campidoglio e di Apollo sul Palatino? Dov’è il portico di Apollo e la basilica di Caio e Lucio, dov’è il portico di Libia e il teatro di Marcello? Dove il tempio di Ercole e delle Muse costruito da Mario Filippo e il tempio di Diana costruito da Lucio Cornifacio? Dov'è il tempio delle Arti Liberali di Avinio Pollio, dov’è il teatro di Balbo, l’anfiteatro di Statilio Tauro? Dove sono le numerose costruzioni erette da Agrippa, delle quali rimane solo il Partenone? Dove sono gli splendidi palazzi degli imperatori? Si trova tutto nei libri, quando uno li cerca nella città si scopre che sono scomparsi [sic!] o che ne rimangono solo vaghe tracce”. ([644]). Questa continua ripetizione di domande su “dove” questo o quell’oggetto si possano trovare, specialmente l’ultima frase, sono sorprendenti. Indicano chiaramente che Petrarca era arrivato nella Roma Italiana con una certezza a priori che la grande Roma descritta negli antichi libri fosse la Roma Italiana. Come possiamo capire oggi, questi libri si riferivano molto probabilmente alla Roma sul Bosforo. Comunque, ai primi del XIV secolo o persino più tardi fu ordinato di assumere che gli antichi manoscritti si riferissero alla Roma Italiana. Petrarca doveva trovare “tracce sul campo” del “grande passato Romano” in Italia; cercò con vigore, non trovò niente, e questo lo rese nervoso. Comunque, le lettere attribuite a Petrarca contengono tracce di una storia Romana che si differenzia in modo consistente dalla storia che ci viene insegnata oggi. Per esempio Petrarca insiste sul fatto che la “piramide di Cestio” sia in realtà il sepolcro di Remo. È possibile che Petrarca sia nel giusto? In realtà, storia Scaligeriana non conosce il luogo di sepoltura dell’ “antico” Remo. Poiché questa piramide è stata costruita nel presunto XII secolo, q.v. in [138], pag. 41 sarebbe logico assumere che l’ “antico” Remo non possa essere vissuto prima del XII secolo D.C. – che è parecchio lontano dalla didattica datazione del VIII secolo A.C. La vera Roma provinciale del XIV secolo sorprese molto il poeta, poiché stranamente non corrispondeva alla sua aspettativa basata sull’interpretazione degli testi che lui considerava veritieri. Questo molto probabilmente significa che egli rifiutò le prove che contraddicevano la sua opinione “romanzata”. Il gigantesco Colosseo, per esempio, si dimostrò essere un castello e la fortezza di un clan feudale medievale, e lo stesso destino accadde per altre “antiche” costruzioni come il mausoleo di Adriano, il teatro di Marcello, l’arco di Settimio Severo, ecc. Parlando chiaramente, tutte le antiche costruzioni si scoprirono medievali. Questo per noi non è una contraddizione; comunque, per Petrarca, che aveva evidentemente interpretato Roma attraverso il prisma distorto della cronologia sbagliata, questo doveva essere estremamente strano. Abbiamo quindi riconosciuto il momento del Medio Evo in cui la creazione della versione sbagliata della storia della Roma Italiana ebbe inizio.
Questo non deve essere successo prima della prima metà del XIV secolo – sebbene si debba aggiungere che è possibile che tutti questi eventi siano accaduti anche molto tempo dopo, cioè nel XVI-XVII secolo. Secondo Jan Parandowski, “L’arrivo di Petrarca segna una nuova era nella valutazione dello stato di declino della grande città. Petrarca era stato la prima persona della nuova era i cui occhi si riempivano di lacrime alla vista delle colonne distrutte, e al solo ricordo dei nomi dimenticati” ([644]). Dopo aver asciugato le lacrime, Petrarca si mise all’opera per quanto riguardava la creazione della “vera storia” della Roma Italiana. Cercò statue, raccolse medaglie Romane, e cercò di ricreare la topografia di Roma. La maggior parte dell’energia del Petrarca era comunque diretta al ritrovamento e alla descrizione delle opere degli “antichi” autori. La lista dei libri che possedeva è sopravvissuta fino ai nostri giorni, la lista da lui stesso compilata nel presunto anno 1336 D.C., sull’ultima pagina del codice Latino che è oggi conservato nella Biblioteca Nazionale di Parigi. Se Petrarca fosse davvero in possesso dei lavori originali di quegli autori, rimane ignoto. I seguenti nomi sono menzionati nella lista: Orazio, Ovidio, Catullo, Properzio, Tibullo, Persio, Giovenale, Claudio, Ovidio; i commediografi Plauto e Terenzio; gli storici Tito Livio, Sallustio, Svetonio, Floro, Eutropio, Giustino, Orosio, Valerio Massimo; gli oratori e filosofi Quintiliano, Varro, Plinio, Apuleio, Aulo Gellio, Macrobio, Vitruvio, Marziano Capella, Pomponio Mela, Cassiodoro, Boezio. Inoltre, nella lista ci sono i nomi di una gran parte dei sacri padri. Ci chiediamo questo: possiamo fidarci del fatto che Petrarca possedesse quei volumi? Com’è stata datata la lista? Petrarca davvero ha tenuto in mano qualcuna delle opere scritte di propria mano dai succitati autori, o semplicemente raccolse i nomi? Oggi interpretiamo in modo corretto le affermazioni di Petrarca? Dopo tutto, esse ci hanno raggiunto dopo il filtro degli editori Scaligeriani del XVI-XVII secolo. Li percepiamo attraverso la lente di una cronologia distorta. Le lettere di Petrarca vanno ristudiate, se sono davvero le sue e non sono state scritte o corrette a suo nome un bel po’ di tempo dopo. Bisogna anche sottolineare come Petrarca non si è specificatamente preoccupato della datazione dei testi trovati. Cercava i “lavori degli antichi” – evidentemente senza chiedersi se lo avevano preceduto di cento, duecento e mille anni. Non dimentichiamo che cento anni, lasciamo stare trecento, è un periodo di tempo lungo. Con l’aumento delle sue entrate, Petrarca fondò uno speciale laboratorio con scrivani e segretari, che spesso cita nelle sue lettere. Si sa della sua passione per la collezione di testi antichi. Cita questa cosa in ogni lettera che manda a chiunque dei suoi amici. “Se veramente mi stimi, fai come ti dico: trova gente istruita e di fiducia, e fagli rastrellare le librerie di ogni scienziato laico o secolare che ci sia” ([644]). Paga generosamente per i ritrovamenti. E questi cominciano ad arrivare a lui da tutte le direzioni. Fa lui stesso alcune importanti scoperte – nel presunto anno 1333 trova due precedentemente sconosciuti discorsi di Cicerone a Liegi e, nel 1334, le lettere di Cicerone a Attico, Quinto e Bruto a Verona ([927] e [644]). Ricordiamo al lettore che secondo le leggende medievali, Cicerone era un cavaliere e un trovatore, qv sopra.“Petrarca aveva ragione per considerarsi responsabile per la ripresa di interesse nei lavori filosofici e saggi del grande oratore Romano” ([927], pagg. 87-88). Petrarca scriveva: “appena vedo un monastero, mi dirigo là nella speranza di trovare qualche lavoro di Cicerone.” La storia di come “scoprì” il trattato perduto di Cicerone intitolato Sulla Gloria è davvero curiosa. La sua esistenza è conosciuta per una lettera ad Attico che viene attribuita a Cicerone. Petrarca affermò di aver scoperto questo manoscritto senza prezzo, ma lo dette a un suo vecchio amico Convenevola. Che si presume l’abbia perso. Oggi le imprese del Petrarca vengono descritte con grande pathos: “È stato realmente la prima di queste gloriose spedizioni ricche di scoperte intraprese dagli umanisti delle generazioni seguenti che hanno viaggiato come Colombo... alla ricerca di pergamene smangiucchiate dai topi” ([644]). Si presume che le lettere di Cicerone siano state trovate da Petrarca nella Biblioteca Capitolare di Verona, dove nessuno era a conoscenza della loro esistenza. Per qualche ragione, l’originale venne presto perso dal Petrarca, ed egli ne mostrò invece una copia. R. I. Chlodowsky scrive che: “Petrarca si dimostrò un filologo nato. Fu il primo a studiare le opere degli antichi poeti Romani, confrontando differenti copie e utilizzando dati offerti dalle scienze storiche vicine... Fu il filologo Petrarca che distrusse la leggenda medievale di Virgilio mago e stregone, e accusò l’autore dell’Eneide di un certo numero di anacronismi; sottrasse a Seneca diversi lavori che gli erano attribuiti nel Medio Evo, e provò che le lettere di Cesare e Nerone erano false, il che ebbe un grande significato a metà del XIV secolo poiché diede autorità alle pretese dell’Impero sull’Austria”. ([927], pagg. 88-89). È qui che secondo noi appaiono le motivazioni realmente importanti, quelle da cui Petrarca si è fatto veramente guidare nelle sue “intraprese archeologiche”. I motivi erano politici, come appena spiegato. Siamo stati noi stessi testimoni di innumerevoli esempi nella storia contemporanea quando la “scienza” viene utilizzata come base per questa o quella affermazione politica. Questo rende la cronologia assolutamente irrilevante. Comunque, oggi che i personaggi di quell’epoca sono usciti da tempo di scena, dobbiamo ritornare al problema di quanto “assurde” fossero le lettere di Cesare e Nerone, e cosa ci fosse di sbagliato nella leggenda medievale di Virgilio. La tendenza del poeta verso i documenti antichi era ben lontana da un’analisi critica. Le dichiarazioni di “antichità” avrebbero potuto essere nate per sostenere i desiderata di qualche ordine politico dell’Europa Occidentale nell’epoca della Riforma (il XVI-XVII secolo). Era stato dato l’ordine di creare una dicotomia tra la “contemporaneità barbarica” e la “magnifica antichità”. Vedi Chron6 per i dettagli. Ad ogni modo, si vede chiaramente che Petrarca o qualcuno che agiva a suo nome stava creando il mondo mitico dell’antichità senza preoccuparsi dell’epoca esatta dei discorsi di Cicerone e se questi precedessero Petrarca di 200, o 1400 anni. È possibile che tutta questa attività abbia avuto luogo nel XVI-XVII secolo e non nel XIV, durante la Riforma nell’Europa Occidentale, e sia stata astutamente spostata nel XIV secolo e ascritta al Petrarca cosicché questo le desse “un’aura di antichità.” La realtà del XVI-XVII secolo, che Petrarca cita come antitesi dell’ “antica civilizzazione,” fu più tardi battezzata come “barbarismo feudale”.
Ultima Modifica 4 Anni 2 Mesi fa da Italo.

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4 Anni 4 Mesi fa #38584 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
In altri testi Fomenko cita anche le "epistole" che Petrarca inviava ai personaggi "antichi".

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4 Anni 4 Mesi fa #38585 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia
come avevo scritto su: secondo voi -ma è anche penso un discorso che fila sulla storia inventata ed anche sulla Nuova Cronologia- se io oggi commissiono una miniatura (come fece mio zio) in stile medievale (le classiche miniature da codici miniati) raffigurante un assalto ad un castello, fra 500 / 700 anni crederebbero che oggi si assalivano i castelli a causa di questo mio vezzo?

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4 Anni 4 Mesi fa #38586 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia

horselover ha scritto: non è che non credo nell'antichità, solo non credo che sia così antica come dicono. non ho mai capito come hanno fatto a stabilire l'anno 0. alla chiesa fa comodo darsi 2000 anni di anzianità, le conferisce autorevolezza

In realtà, l'anno 0 esiste quando si parla di astronomia ed è quello che comunemente viene indicato come 1 a.C.
Questa notazione venne introdotta da Jacques Cassini, nel 1740.
Di conseguenza, in astronomia l'anno che per gli storici è il 2 a.C. diventa -1, il 100 a.C. è -99 e così via.
L'anno nella cronologia storica 0 però non esiste, si passa dall' 1 a.C all'1 d.C. - Quindi il problema non sussiste!
Lo 0 venne introdotto in Europa nel 1202 da Fibonacci.
In precedenza era entrata in uso, e resta in uso ancor oggi, la notazione a.C./d.C., che prevede il passaggio diretto dall'1 a.C. all'1 d.C., senza un anno zero.

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4 Anni 4 Mesi fa #38589 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
Perché in realtà non sarebbe l' "anno 1", ma l' "anno primo". a.C/d.C. è stato introdotto da Dionigi Petavius, mentre il conto dall'anno primo fu introdotto da Dionigi il Piccolo.

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4 Anni 4 Mesi fa #38590 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia
ciao Nomit. Il mio discorso sulla fantasia nella storia è un po' astruso secondo te?

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4 Anni 4 Mesi fa #38591 da horselover
Risposta da horselover al topic Nuova Cronologia
peggio ancora, come potevano sapere di essere a -1 da un evento ancora o mai accaduto?

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4 Anni 4 Mesi fa #38592 da horselover
Risposta da horselover al topic Nuova Cronologia
per me l'anno 1 è il 1492

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4 Anni 4 Mesi fa - 4 Anni 4 Mesi fa #38593 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia
beh, ovvio che i Romani non contassero il cosiddetto Anno I come tale, ma lo contavano semmai come 15° anno di Augusto
Ultima Modifica 4 Anni 4 Mesi fa da mart.vassallo.

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4 Anni 4 Mesi fa #38594 da mart.vassallo
Risposta da mart.vassallo al topic Nuova Cronologia
poverello il mio discorso della fantasia nella storia: è andato a put.... :)

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4 Anni 4 Mesi fa #38595 da Nomit
Risposta da Nomit al topic Nuova Cronologia
@ Horselover - Perché il 1492?

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