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Nuova Cronologia
di Anatoly Fomenko
Libro 4 della serie “History: Fiction or Science?”
1.6. La quantità di tempo richiesta per la manifattura di un foglio di pergamena
Concluderemo con un’altra utile osservazione. Molti degli “antichi” testi classici sono scritti su pergamena o papiro – sono scritti in un standard perfetto. D’altro lato, molti testi realmente medievali sono invece scritti in una maniera goffa e rapida, il che è normale. Il linguaggio primitivo richiede tempo per diventare letterario. Inoltre testi realmente antichi contengono testo con parole fatte solo da consonanti compreso scheletri semantici di parole, con le vocali completamente assenti o sostituite da piccoli segni diacritici. Questa è la ragione per la presenza di problemi di vocalizzazione in molti antichi testi, per esempio quelli Biblici – che si traduce nella necessità di trovare le giuste vocali per restaurare l’originale. Evidentemente, per la scarsità e alto costo del materiale da scrittura nell’antichità, gli scribi erano frugali e il testo condensato con solo le consonanti. Si può naturalmente pensare che uno stile letterario evoluto implichi una lunga evoluzione della cultura e anche la disponibilità di materiali da scrittura, poiché lo stile abbisogna di pratica per evolversi. La carta, per esempio, è piuttosto economica (anche se non è stato sempre così). Comunque, non c’era carta nell’ “antichità”. Come ci viene detto oggi, gli “antichi” classici utilizzavano esclusivamente pergamena. Quanto poteva essere abbondante la pergamena? La manifattura di un foglio di pergamena richiede quanto segue (vedi [544], per esempio):
1. scuoiare una pecora non più vecchia di 6 settimane, o un agnello giovane;
2. macerare la pelle sotto acqua corrente fino a 6 giorni
3. raschiare via la membrana con un raschiatore speciale;
4. allentare la lana ammorbidendo la pelle in un bagno umido con cenere e calce per 12-20 giorni;
5. raschiare la lana ammorbidita;
6. lasciare fermentare la pelle schiarita con avena o crusca di frumento per eliminare la calce eccessiva;
7. conciare la pelle con estratti speciali per renderla morbida dopo l’essiccazione;
8. eliminare la rugosità con pietra pomice per eliminare la pelle sfaldata.
Questo è il procedimento richiesto per ogni foglio di pergamena. Questo rende la pergamena e il papiro oggetti di lusso e questo è stato fino alla scoperta della carta fatta con gli stracci prima del Rinascimento. Apriamo il lavoro dell’ “antico” Tito Livio. Egli inizia la sua narrazione in modo ornato e magniloquente: “Raggiungerà il mio libro sulla storia della gente Romana dalla fondazione della Capitale il suo scopo? Non lo so per certo, e anche se lo sapessi avrei difficoltà ad affermarlo ad alta voce. Questa impresa, come posso facilmente vedere, non è originale ed è stata tentata da molti; tuttavia gli scrittori che via via appaiono sulla scena pensano di poter aggiungere qualcosa di fattuale, e raggiungere l’austera antichità nell’arte dell’enunciazione…” ([482]) Ci viene assicurato che un simile scorrevole ed elaborato stile fosse utilizzato nel presunto I secolo A.C. per la scrittura dei 142 (o 144, secondo differenti fonti) libri di Tito Livio. Sviluppare uno stile così sicuro come il suo deve aver richiesto una gran quantità do bozze. Quanta pergamena (e quanti vitelli e agnelli) ci sarebbero voluti? Crediamo che la spiegazione sia semplice – la creazione di tutti questi “antichi” libri ebbe luogo nel Medio Evo quando la carta era già molto conosciuta dappertutto.
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- horselover
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pare che anche nel medioevo ci fosse un certo uso di carta:
www.raccontidistoria.com/storia-della-sc...noscritti-medievali/
IL PROBLEMA DEI SECOLI BUI
di Anatoly Fomenko
Libro 4 della serie “History: Fiction or Science?”
1.7. L’ “antico” imperatore Romano Augusto era Cristiano poiché indossava una corona medievale con croce Cristiana
La carta medievale di Hereford viene datata alla fine del presunto XIII secolo ([1177], pagg. 309-312). La sua dimensione fisica è piuttosto abbondante – 1.65 metri per 1.35 metri. Si presume che questa carta sia basata sulla Storia di Paolo Orosio, che si suppone sia vissuto nel IV secolo D.C. ([1177], pag. 311). Come possiamo capire, questa carta dev’essere stata realmente creata verso la fine del XIII secolo al più tardi. In basso a sinistra possiamo vedere il famoso “antico” imperatore Augusto. Sta dispensando il suo editto che richiede la creazione di una descrizione del mondo a tre geografi (vedi [1177], pag. 206, e fig. 7.4). Gli storici moderni fanno il seguente commento: “sulla sinistra della carta leggiamo che la misurazione del mondo è stata iniziata da Giulio Cesare. Nell’angolo in basso a sinistra vediamo un’immagine dell’imperatore Augusto che tiene l’editto nelle sue mani” ([1177], pag. 309). Il fatto è che si vede sulla testa dell’ “antico” imperatore Romano Augusto una corona medievale con una croce Cristiana (assomiglia molto anche a una tiara papale) è assolutamente sbalorditivo rispetto al tunnel della realtà della storia Scaligeriana. In generale, l’intero aspetto del famoso imperatore Romano non assomiglia nemmeno un po’ alle sembianze del famoso imperatore Romano del “materiale didattico relativo alla storia antica” della storia Scaligeriana la cui era di riproduzione di massa nell’Europa Occidentale raggiunse il massimo nel XVI-XVIII secolo. Possiamo vedere un esempio di una simile statua di “propaganda” nel caso della statua dei Musei Vaticani oggi. Ottaviano Augusto viene rappresentato in un austera ed eroica maniera, senza dubbio un esempio che deve ispirare i giovani. Questa “antica” statua deve essere stata realizzata al più tardi nel XVII secolo. Sulla carta di Hereford lo stesso imperatore Romano Augusto viene rappresentato in una maniera completamente differente, con una corona con croce Cristiana, barba, e con indosso un vestiario tipicamente medievale. Come possiamo capire, non c’è nulla di strano in questo. La carta è corretta, e questo sovrano non può essere vissuto prima del XIII secolo A.D.
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primo tempo usò l'immagine della sfinge, in seguito l'effigie di
Alessandro Magno, infine la sua, realizzata da Dioscuride, che restò poi
il sigillo adottato anche dagli imperatori successivi" - Vita dei cesari - Augusto
Ma tra Augusto e Alessandro sarebbero passati 300 anni!
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"Al suo medico personale Antonio Musa che l'aveva guarito da una
malattia pericolosa, dedicarono una statua, per sottoscrizione, accanto a
quella di Esculapio" - Svetonio, Vita dei cesari, Augusto, paragrafo 59
Cerco Antonio Musa su Wikipedia e indovinate in che epoca capito?
"Antonio Musa Brasavola (Ferrara, 16 gennaio 1500 – Ferrara, 1555) è stato un medico e botanico italiano.
Allievo di Niccolò Leoniceno e di Giovanni Manardi, fu poi professore universitario a Ferrara, dove ebbe tra i discepoli Gabriele Falloppio. Contribuì a rendere l'Università di Ferrara centro europeo di studi naturalistici e botanici. Compilò un'importante opera, l'Examen omnium simplicium medicamentorum (1536), dove recuperò le conoscenze botaniche degli antichi e superò le medesime in nome dell'esperienza. Si trasferì a Roma, al seguito di Paolo III, nel 1543. Si avvalsero delle sue cure Francesco I di Francia, Carlo V, Enrico VIII d'Inghilterra.
Sembra che sia stato il primo ad eseguire una tracheotomia. Per i suoi meriti in campo botanico un genere di 21 orchidee americane fu battezzato Brassavola"
-
Anche questa:
" tutte le volte che
le sue condizioni di nervi gli imponevano i bagni di mare o le cure
termali di Albula si accontentava di sedersi su uno sgabello di legno, che
egli, con termine spagnolo, chiamava «dureta», e di agitare le mani e i
piedi con movimenti alterni"
Carlo V parlava spagnolo:
"approssimandosi il momento del trapasso, Carlo, stringendo al petto un crocefisso ed esprimendosi in lingua spagnola, abbia esclamato: "Ya, voy, Señor" (Sto venendo Signore). Dopo una breve pausa, urlando, avrebbe esclamato ancora: "¡Ay Jesus!" e poco dopo avrebbe esalato l'ultimo respiro"
Oggi "sgabello" in spagnolo si dice "taburete" inukhome.com/it/sgabelli-da-bar/4119-taburete-alexis.html
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- horselover
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Come può l'acqua memoria serbare se dalle nuvole cade? (poeta del dugento)
Ci sposiamo sessiamo insieme sessista bene perché no (progetto anti gender 2016)
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Gli aesir erano divinità germaniche. Quindi gli etruschi erano gli austriaci?
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Il Gran Cane. Le Somme Chiavi. La Chiesa Cattolica. Cos'hanno in comune?
In ebraico "grande cane" si dice "qelev gadol". Quindi QLV GDL.
gadol diventa grande, sommo, cattolico
qelev diventa cane, clavis, chiave, ecclesia, chiesa.
… ma anche THE GOLDEN CALF.
Qelev --> calf, gadol ---> Golden.
Quindi Mosè si adira con gli israeliti in viaggio per Caanan perché hanno venerato il Gran Cane, oppure la Chiesa Cattolica.
Secondo Fomenko la storia di Mosè è ambientata in Italia, la Terra di Caanan era l'Italia del nord e la Fenicia era Venezia.
(questo l'ho fatto io)
Può essere che gli israeliti abbiano avuto a che fare con Cangrande della Scala?
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- Francese70
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Francese ma no problem, parlo bene l'italiano visto che sono nato in Italia
Volevo intervenire in merito alla "Storia nascosta" , ma ora postato anche su "Nuova Cronologia", e spero di poter dare un contributo in base a quelle che sono le mie ricerche e per quella che è la mia passione, così da potere dialogare con chiunque ne abbia voglia.
Io mi occupo dagli anni '90 di medaglistica e prevalentemente di medaglistica papale. Passione nata quando mi trasferii a Roma. In più di 25 anni di ricerche non ho potuto fare a meno di constatare, nella medaglistica papale (e qua mi ricollegherei a Fomenko) -e vedo che qualcuno mi ha preceduto in passato- che le allegorie usate dalla Chiesa dal 1550 ad oggi (prima medaglia annuale 1417 , ma dal 1550 risale proprio la tradizione papale che vuole una medaglia , appunto "annuale" , ogni anno. Da Giulio III prende corpo una vasta produzione di medaglie bronzee ed in argento anche perché dai primi decenni del XVI secolo si amplia la coniazione e di monete e di medaglie (prima spesso in bronzo) per via dell'argento che proveniva dalle Americhe (dal rapimenti .dico io- di ciò che era delle popolazioni locali) .
Dapprima le medaglie erano fuse, poi dopo il Rinascimento si è iniziato a coniare , anche se qualche medaglia fusa la si trova pure nel XIX secolo. In generale se vogliamo anche oggi si possono trovare medaglie fuse. Troviamo, specialmente dalla seconda metà del XVIII secolo in poi, allegorie che non richiamano la Cristianità ma bensì il paganesimo. Entrando poi nel XIX secolo, quindi da papa Pio VII a Leone XIII (regnante fino dal 1878 al 1903) si ha (lo si ebbe anche prima però) un particolare risalto per gli avvenimenti annuali ma con chiarissimi riferimenti ad una allegoria pagana. Poniamo ad esempio le seguenti medaglie (metto dei link):
numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE7F/1
numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE912/1
Sia la figura muliebre della medaglia del 1836 (Ampliamento del porto di Civitavecchia) che l'angelo della medaglia del 1857 (Costruzione della prima ferrovia pontificia Roma-Frascati) sono raffigurate con abiti pagani. Un angelo -Cristiano- perché viene raffigurato a metà del XIX secolo in abiti pagani? Il paganesimo non era proibito? Io posseggo questa medaglia nella mia collezione privata e ho specifiche lenti da lavoro per vederne i particolari. Spesso nella stola papale si possono notare simboli massonici (non è questo il caso però). Guardiamo ora la seguente medaglia:
numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-D2912/1
Il restauro delle porte di Roma . L'incisore pone tutte figure aventi a che fare con il paganesimo poggiante su di una colonna con la data della medaglia.
numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-D217/1
Questa invece ricorda l'innalzamento della colonna di Antonino Pio. Quindi vado a chiedermi: perché fare una medaglia annuale per una colonna eretta, ma colonna pagana? Magari la colonna "ritrovata" in realtà fu un evento perché scolpita proprio in quell'anno (1707) e non 1600 anni prima.
numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AD91/5
In questa vi è il triangolo della Trinità, che per molti potrebbe raffigurare un triangolo massonico, anche se la Massoneria nel 1655 ancora non c'era, ma vi erano ugualmente dei saperi antichi iniziatici.
La medaglistica papale, assieme all'aumento della coniazione monetale ma anche alla creazione (pure se del XV secolo) della stampa, risale seriamente al XVI secolo. Quindi, da ricercatore con 25 anni di esperienza vado a chiedermi: che la Roma antica in realtà risalga in un periodo a cavallo fra Medioevo e Rinascimento?
Una cosa me lo fa pensare: solitamente ogni forma di governo adula se stessa, come giusto che sia. Stampa, moneta e medaglia , specialmente però la Stampa e la Medaglia, servono come "propaganda". La stampa serviva, specialmente per i collezionisti -fiorenti anche secoli fa, come i collezionisti di medaglie (anche se questi ultimi si fanno molto attivi nella prima metà del XIX secolo -prima solo chi poteva permetterselo collezionava medaglie)- come propaganda per la forma di Stato vigente all'epoca. La medaglia annuale racconta un evento dell'anno che innalzava l'operato del Papa, della Curia, insomma della Chiesa Romana (la vera Roma antica? Per me sì, almeno dalla metà del XVI secolo -prima pian piano si stava organizzando prendendo corpo). La medaglia, in bronzo, argento ed oro, ancora oggi viene coniata una volta l'anno; salvo poi le medaglie straordinarie (anch'esse ad uso propagandistico). Così avvenne per la stampa almeno fino alla fine del XIX secolo. I primi secoli della stampa erano volti specialmente alla religione, poi man mano volti alle antichità ed ai lavori del papa (prendiamo il Falda, che immortalò le opere fatte da papa Alessandro VII - Secolo XVII).
Sulla locomotiva a vapore perché metterci una allegoria pagana anziché la figura del papa o Cristo?
Sul porto di Civitavecchia perché una allegoria muliebre pagana anziché il papa? Pur se ogni papa compare nel dritto della medaglia.
Perché per il restauro delle mura di Roma nel 1752 compaiono solo figure pagane anziché i muratori intenti ai lavori? O cardinali?
Percorso inverso ebbe la stampa. Mentre la medaglia rimaneva oggetto di sola propaganda, come adesso, la stampa ebbe piede anche in persone semplici che, cause diverse, ebbero modo di apprenderne l'arte. La medaglistica papale era ad appannaggio della Chiesa e dell'innalzamento di sé stessa.
Negli anni '20 del XIX secolo, il Mazio coniò nuovamente le medaglie papali andate perdute (le cui incisioni e descrizioni delle stesse erano negli archivi -come lo sono tutt'ora-) dal XV al XVIII secolo tutto. Per questo oggi chi colleziona medaglie papali, le colleziona prevalentemente dall'anno 1800 / 1805 ad oggi; perché prima di questa data poche sono le originali (appunto causa coniazioni del Mazio. Anche se queste sono molto riconoscibili). Il collezionismo di medaglie papali, ad esempio, prende piede specialmente agli inizi del XIX secolo, con papa Pio VII - un grande papa restauratore, ad esempio del Colosseo-. Lo notiamo dall'aumento, specialmente negli ultima anni di pontificato di questo papa, della coniazione di medaglie, che passano dalle sole 400 / 600 alle 3000 /4000 medaglie.Questo è dovuto ad un interesse specialmente dei pellegrini che potevano prendere le medaglie presso le botteghe stesse degli incisori papali (nel XVII- XVIII secolo erano gli Hamerani) e poi presso la Santa Sede, dopo che il Mazio negli anni '20 dell'800 acquistò ogni conio passato e pose la medaglia papale a solo appannaggio dello Stato Pontificio e per cui le vendite delle stesse andavano ad appannaggio della Chiesa.
Oggi la Chiesa ancora usa allegorie pagane (potete notarlo nelle medaglie che ancora oggi escono annualmente in tre metalli: bronzo, argento ed oro). Il prezzo numismatico di mercato però non concerne il metallo, ma conservazione e rarità.
Però mai come nei secoli XVIII e XIX - ma anche XX secolo fino a Pio XII (tutto il pontificato) ci sono state così tanti anni (riferimento alle medaglie annuali) con allegorie pagane e poco "cristiane"
Spero tanto che ciò che ho scritto possa suscitare un dibattito , vuoi anche per il mio lavoro
Oltre ad essere una mia ricerca io le colleziono, quindi le vedo con i miei occhi e non solo in foto. Purtroppo il collezionismo di medaglie papali non è ad oggi fiorente come può esserlo quello delle monete antiche (queste assai falsificate).
Ditemi la vostra; mi farebbe piacere un vostro pensiero in merito.
Un saluto,
Alain
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Questa invece ricorda l'innalzamento della colonna di Antonino Pio. Quindi vado a chiedermi: perché fare una medaglia annuale per una colonna eretta, ma colonna pagana? Magari la colonna "ritrovata" in realtà fu un evento perché scolpita proprio in quell'anno (1707) e non 1600 anni prima.
Fomenko non arriva così avanti, ma secondo la mia umile opinione di operaio stagionale è possibile che la storia romana sia retrodatata di 1550 anni e arrivi fino alla rivoluzione francese, quella colonna fu eretta nel 162, 162+1550 = 1712, quindi come epoca ci siamo.
E' un po' come l'Altare taurobolico di Lione: risalirebbe al 160 e sarebbe stato scoperto nel 1704, 160+1550 =1710.
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Nomit ha scritto: numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-D217/1
Fomenko non arriva così avanti, ma secondo la mia umile opinione di operaio stagionale è possibile che la storia romana sia retrodatata di 1550 anni e arrivi fino alla rivoluzione francese, quella colonna fu eretta nel 162, 162+1550 = 1712, quindi come epoca ci siamo.
E' un po' come l'Altare taurobolico di Lione: risalirebbe al 160 e sarebbe stato scoperto nel 1704, 160+1550 =1710.
tu hai fatto un calcolo a 1550. La prima medaglia annuale della chiesa risale al 1417
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Non mi dicono niente.
lo contatto in pvt o qua?
Di solito basta evocarlo e nel giro di un'ora sbuca.
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Nomit ha scritto: per le medaglie posto 1800 che ne pensi?
Non mi dicono niente.
lo contatto in pvt o qua?
Di solito basta evocarlo e nel giro di un'ora sbuca.
in che senso non ti dicono niente?
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ho evocato
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La storia vista dalle medaglie annuali dei papi, dal XVI secolo ad oggi:
La medaglia, così come la stampa, non era altro che un oggetto propagandistico e commemorativo. Essa commemorava, come commemora, l'evento annuale più famoso che poteva dar lustro alla Chiesa.
La medaglia papale è nata come strumento di celebrazione di eventi e del ruolo del papa. Era utilizzata e diffusa prevalentemente come dono ai dirigenti degli uffici dello Stato Pontificio e alle autorità ricevute dal Pontefice. C'era anche la richiesta collezionismo, che - fino all'inizio del 1800 - era costituito prevalentemente da nobili e ecclesiasti. Il collezionismo non era ristretto all'ambiente romano; la medaglia era un ottimo ricordo per i pellegrini cattolici, che si recavano a Roma dall'Italia e dal mondo.
La famiglia Hamerani, che aveva l'incarico delle coniazioni, manteneva la proprietà dei coni e aveva il diritto di usarli per soddisfare le richieste.
Dopo la rivoluzione francese e le guerre napoleoniche emerge la classe borghese. E' un nuovo mondo. La classe dirigente si allarga. Il collezionismo, che è un atto di cultura, si sviluppa. Il mercato non è in grado di soddisfare la richiesta di medaglie , poiché la disponibilità è limitatissima. La famiglia Hamerani, che aveva conservato l'incarico di incisore ufficiale dello Stato Pontificio garantendo per un secolo qualità artistica, non trova degni successori. In questo contesto si sviluppa la operazione del Cardinal Mazio (anni '20 del secolo XIX), con acquisto dei vecchi coni, restauro/ rifacimento, catalogo di vendita.
Il fatto però è questo: come mai la Chiesa, da metà del XVI secolo in poi, inserisce allegorie del tutto pagane nelle sue medaglie?
numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-D2912/1
Il restauro delle mura di Roma del 1752. La figura che spicca è pagana, come tutte le altre.
numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE912/1
1857: prima ferrovia Roma - Frascati. La figura seduta sulla di allora locomotiva a vapore è pagana.
numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-D217/1
1707: innalzamento,dopo il ritrovamento, della colonna di Antonino Pio (o costruzione papale?)
numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AD91/5
1655: questa è straordinaria e ricorda l'elezione di Alessandro VII. Il triangolo isoscele è per la Chiesa la Trinità. Verrà preso poi dalla Massoneria
numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-AE1G/2
Vi è la medaglia dell'anno VII di Pio VII, straordinaria, per i restauri del Colosseo. Restauri? Sì, perché vi sono stampe del Colosseo già dai secoli precedenti.
Quindi mi chiedo: il paganesimo che è commemorato da figure allegoriche muliebri e non, cosa ha a che fare con la Chiesa? Perché di questa scelta?
Secondo voi? Che l'Impero Romano sia in realtà giunto sino al 1870, e quindi era "romano" sì, in quanto Stato Pontificio e che l'Imperatore in realtà fosse il Papa?
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E' vero, ma allora come si spiega che Svetonio ci fa capire che proprio Augusto parlava spagnolo come Carlo V (ma anche Traiano era spagnolo) e che proprio il suo medico si chiamava Antonio Musa come quello che visse nel XVI secolo e che curò anche Carlo Quinto?
Non sarà che ci troviamo di fronte all'ennesimo fastidioso doppione?
A prima vista sembrerebbe di no, perché se Augusto corrispondesse a Traiano, Caligola corrisponderebbe ad Antonino Pio e Claudio a Marco Aurelio e questo sembra assurdo. Però… Nerone corrisponderebbe a Commodo, e ci sta. I tre imperatorini dell'anno dei quattro imperatori corrisponderebbero ai quattro imperatorini successivi a Commodo: Pertinace, Didio Giuliano, Pescennio Nigro e Clodio Albino. Vespasiano coi suoi due figli Tito e Domiziano corrisponderebbero a Settimio Severo coi suoi due figli Geta e Caracalla. Tito regna per due anni fino alla morte, Geta regna per due anni insieme al padre e al fratello e poi viene ucciso da quest'ultimo. L'imperatore che segue Domiziano è Nerva, che non appartiene a nessuna dinastia, l'imperatore che segue Caracalla è Macrino, che non appartiene a nessuna dinastia. Entrambi governano per un anno (14 e 16 mesi). Entrambi si chiamano Marco.
Allora forse Augusto e Traiano erano la stessa persona. Il motivo per cui gli imperatori successivi sono così diversi potrebbe essere che l'impero sia stato diviso fino a Nerone/Commodo.
Anche i successivi Tiberio ed Adriano, con la loro politica anti-giudaica, potrebbero essere la stessa persona. Gli altri potrebbero essere stati sovrani diversi che regnavano su pezzi diversi dell'Impero.
La domanda è: quando è vissuto l'imperatore Augusto/Traiano?
Che rottura di palle, 'sti doppioni :blank:
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Secondo voi? Che l'Impero Romano sia in realtà giunto sino al 1870, e quindi era "romano" sì, in quanto Stato Pontificio e che l'Imperatore in realtà fosse il Papa?
Secondo me no, perché una eventuale identità culturale non significa che fossero lo stesso soggetto politico, al massimo si può dubitare che fossero cristiani monoteisti, ma non che siccome erano pagani allora corrispondono agli antichi.
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