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La storia nascosta
Va detto però che i confini delle costellazioni attuali furono definiti dall'Unione Astronomica Internazionale nel 1930.FranZeta ha scritto: Ora avviene che da tempo immemorabile gruppi di queste stelle sono suddivisi in costellazioni (altro concetto che si perde all'alba dei tempi) che risultano essere in numero di dodici, e sono quelle dei segni zodiacali.
Se uno conosce la precessione può allinearlo all'equinozio/leone anche dopo millenni.se io allineo un monumento verso est e gli do la forma di un leone, questo per gli antichi costruttori significava: "quando abbiamo costruito sta roba il sole sorgeva nel leone".
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Si vabbè ma la costellazione di Orione è sempre quella, non ha iniziato a esserlo quando gli astronomi si sono messi lì a dire ok questa è alfa orionis, ques'altra beta orionis ecc. Tanto per fare un esempio, poi nessuno sa a quando risalga effettivamente la suddivisione del piano equatoriale celeste nelle dodici case che conosciamo ancora oggi.Nomit ha scritto: Va detto però che i confini delle costellazioni attuali furono definiti dall'Unione Astronomica Internazionale nel 1930.
Cioè avrebbero fatto uno scherzo? Mah, a sto punto preferisco la tesi classica che il leone non ha niente a che fare con l'omonima costellazione. Però insomma, di leone si tratta, con tutta la fantasia vederci un gatto proprio no, anche perchè di sfingi ce ne sono anche di ben conservate e c'è poco da dire, sono proprio corpi leonini:Se uno conosce la precessione può allinearlo all'equinozio/leone anche dopo millenni.
FranZη
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FranZeta ha scritto: In realtà la precessione è nota da sempre e l'origine della sua scoperta si perde nella notte dei tempi, proprio come l'origine dello zodiaco che altro non è che il quadrante delle lancette dell'orologio equinoziale.
Ciao..!!! Mi sa che diciamo la stessa cosa. La precessione e' stata ufficialmente attribuita a Ipparco anche se ha origini molto molto piu' antiche (infatti come ho scritto lui stesso aveva fonti babilonesi). La conferma dei calcoli di Ipparco e poi di Tolomeo si e' avuta solo con i radiotelescopi perche' fino ad allora erano solo calcoli non dimostrati. Come ha ribadito Pyter, l'utilita' di creare un orologio di 24.000 anni (e uno zodiaco) e' nulla per chi viveva qui, serviva a qualcuno che avesse bisogno di misurare un arco di tempo molto lungo. E' come dire che il nostro orologio e' utile alle formiche.
allego link con piu' spiegazioni
Ad un certo punto la Storia diventò Mitologia.
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Pyter ha scritto: La precessione è un'invenzione moderna.
D'altronde le tavolette dei sumeri sono stati tradotti a iniziare dagli anni quaranta del XX secolo, in piena era radiotelescopica.
A me non sembra molto moderna eh..gli studi sulla precessione di Ipparco, Tolomeo ecc non c'entrano nulla con le traduzioni delle tavolette dagli anni quaranta..
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Le cose non hanno bisogno di un utilità immediata per essere scoperte e gli studiosi che si appassionano ad una materia la approfondiscono quanto possono indipendentemente dalle applicazioni pratiche. Ma anche se così non fosse, all'epoca si credeva nell'astrologia, quindi conoscere la precessione viene ritenuto utile nel momento in cui si pensa che le stelle abbiano degli influssi sugli esseri viventi, soprattutto se vengono usate per predire il futuro.macco83 ha scritto: l'utilita' di creare un orologio di 24.000 anni (e uno zodiaco) e' nulla per chi viveva qui, serviva a qualcuno che avesse bisogno di misurare un arco di tempo molto lungo
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Sì io contestavo la parte dei radiotelescopi, magari su questo rispondo in seguito dopo aver guardato il link. Però come ha già scritto Nomit questa storia dell'utilità pratica non regge molto. Primo perchè le cose possono essere indagate anche senza un'utilità immediata, ma soprattutto perchè questa utilità in effetti esiste eccome. Se io scopro un moto secolare che permette inequivocabilmente di risalire alle epoche storiche (e preistoriche) conserverei con ogni cura questa scoperta, d'altronde l'interesse per la storia non è mica una prerogativa dell'uomo moderno. Gli antichi investivano enormi risorse per tramandare nomi e fatti, legare le date alle stelle non mi sembra certo una cosa inutile o alla quale non potessero essere interessati, tanto più che chi costruiva piramidi, templi megalitici e cose simili pensava ai millenni a venire.macco83 ha scritto:
Ciao..!!! Mi sa che diciamo la stessa cosa.
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Come ha ribadito Pyter, l'utilita' di creare un orologio di 24.000 anni (e uno zodiaco) e' nulla per chi viveva qui, serviva a qualcuno che avesse bisogno di misurare un arco di tempo molto lungo. E' come dire che il nostro orologio e' utile alle formiche.
FranZη
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Si narra che il re Ezechia si ammalò gravemente e venne poi guarito. Il profeta Isaia riferì a Ezechia che il Signore, come segno della sua promessa di concedere ancora 15 anni di vita a Ezechia, avrebbe fatto avanzare o retrocedere l'ombra del Sole su dieci gradini di una scala. (4 Re, 20:9-11). www.laparola.net/testo.php?riferimento=2Re+20
Il cronografo luterano del 1680 aggiunge al racconto biblico una serie di dettagli molto significativi. Secondo il cronografo, la retrocessione dell'ombra di dieci gradini allarmò molto gli ASTRONOMI caldei, che subito si diressero al palazzo di Ezechia. Si tratta quindi probabilmente di un FENOMENO ASTRONOMICO, visto che interessò in particolare gli ASTRONOMI.
Tale fenomeno nell'astronomia antica era SOLO UNO, LA PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI. La velocità del fenomeno, secondo Tolomeo, fu calcolata durante il regno di Antonino Pio e riportata nell'Almagesto.
Il valore della velocità della precessione degli equinozi calcolato da Tolomeo è di 1 grado ogni 100 anni. Tolomeo scrive che «da questo scopriamo che lo spostamento in direzione del succedersi dei segni (cioè in direzione opposta alla longitudine, n.d.a.) corrisponde a CIRCA UN GRADO OGNI 100 ANNI. Il che significa che secondo Tolomeo in 15 anni il punto dell'equinozio di primavera si sposterebbe di circa 0,15 gradi, cioè 9 minuti di arco. Il valore, che come dice lo stesso Tolomeo è INDICATIVO, è da approssimare a 10 minuti d'arco ogni 15 anni [ i 10 gradini per i 15 anni di vita ].
Oggi sappiamo che la velocità di precessione degli equinozi, cioé lo spostamento dei punti di solstizio ed equinozio nella sfera celeste, è di circa 1 grado ogni 72 anni. Tuttavia nell'Almagesto la velocità di precessione degli equinozi per qualche motivo è calcolata in modo platealmente errato. Come è accaduto un tale errore?
[…] alla base della velocità di precessione degli equinozi calcolata da Tolomeo troviamo due VARIABILI:
PRIMA – numero di anni fra l'epoca di Ipparco e quella di Antonino Pio
SECONDA – movimento dei punti di equinozio durante il periodo di tempo fra Ipparco e Antonino Pio.
Siccome però il risultato del calcolo di Tolomeo è errato, dobbiamo presumere che almeno una delle due variabili sia scorretta.
È facile capire che un errore di UNA VOLTA E MEZZA nel valore calcolato può essere stato causato solo dalla prima delle due variabili indicate sopra, cioè dagli anni passati fra Ipparco e Antonino Pio. Infatti le osservazioni astronomiche di Tolomeo erano abbastanza precise. Inoltre misurò lo spostamento rispetto ai punti di equinozio e solstizio di MOLTE stelle fisse contemporaneamente. Le possibilità di errore diminuiscono con la quantità di calcoli effettuati. È perciò improbabile che possa essersi sbagliato di UNA VOLTA E MEZZO il valore corretto.
Questo significa che le cause del macroscopico errore di Tolomeo sono da ricercare nella CRONOLOGIA e non nelle osservazioni astronoiche. Evidentemente Tolomeo concepiva ERRONEAMENTE QUANTI ANNI PRIMA FOSSE VISSUTO IPPARCO.
(di Anatolij Fomenko)
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Ok ho guardato il tuo link, devo dire che all'inizio ero un po' perplesso ma ho capito abbastanza in fretta che si tratta di un articolo che rifiuta la scienza moderna da Copernico in poi. Scorrendo qualche ulteriore link a pie' pagina si può finire in altri articoli che per esempio negano che la terra sia un ellissoide schiacciato ai poli, siamo insomma vicini al terrapiattismo.
Anche se non è precisamente in topic voglio darti qualche dettaglio, così che non pensi che dico queste cose solo per partito preso. Ecco un estratto del suddetto articolo:
Tutto è andato liscio fino a Copernico allorchè per la prima volta compare l’anno siderale di 365,2563 giorni (di tempo solare medio riferito al Sole, pari a 366,2563 giorni siderali se riferito alle stelle) che implica un valore per la precessione, o di questo spostamento, di 1223 secondi di tempo (i circa 20 minuti famosi) annualmente anzichè dei menzionati 3,3 secondi. Per chi non lo sapesse 1223 secondi di precessione annualmente significano 3,3 secondi di tempo al giorno (1223 diviso 365). Con Copernico, come abbiamo visto, presi dall’euforia della scoperta dell’eliocentrismo in sostituzione del geocentrismo, ci si è inventati una NON ESISTENTE sfera celeste eliocentrica composta di 360 gradi e circa 525.600 minuti, mischiando i gradi di una sfera eliocentrica (per il giro annuale della Terra), con i minuti di una sfera geocentrica, per essersi dimenticato che non esiste una sfera celeste eliocentrica dato che l’uomo vive sulla Terra e non sul Sole e che per lo stesso motivo la sfera celeste geocentrica esisterà sempre. Una tale inesistente sfera celeste di 360 gradi e 525.600 minuti chiaramente produce il falso valore di 1223 secondi di tempo se rapportati ai 50 secondi di arco di Ipparco.
Ecco qui c'è una straordinaria confusione fra i secondi come misura angolare e come misura temporale, quindi quando parliamo dei secondi d'arco chiamiamoli arcosecondi per evitare confusione. Detto questo l'autore dell'articolo non ha capito una mazza: se misuri i 50 arcosecondi di precessione sull'orbita terrestre, cosa buona e giusta, questi corrispondono ai 1223 secondi di Copernico, se li misuri rispetto alla circonferenza terrestre sono i 3 secondi a cui l'autore fa riferimento come la misura corretta. Ma quest'ultima altro non è che l'anticipo temporale con cui ogni anno sorgono le stelle all'equinozio e non è da confindersi con la misura di Copernico che indica un'altra cosa.
Ora dato che i famosi 50 arcosecondi di precessione sono in realtà una velocità angolare, cioè sono da leggersi come 50 arcosecondi/anno, è abbastanza evidente che sia corretto misurarli sull'orbita terrestre come fa Copernico, se vogliamo tradurli in secondi come misura temporale, cioè se vogliamo trovare in quanto tempo la terra percorre un arco di 50" sulla propria orbita, si fa la proporzione [50.26/3600] : 360 = t : [3600*24*365], l'ultimo numero è il numero di secondi in un anno e t è il nostro valore incognito che risulta essere, guarda un po' il caso, poco meno di 1223.
Questa enorme differenza (fra 3.3 e 1223) secondo l'autore sarebbe colpa non del suo fraintendimento di tutte le unità di misura, ma del fatto che Copernico si è inventato un'inesistente sfera celeste centrata nel sole. In effetti è vero che le osservazioni sono fatte sulla terra e quindi la sfera celeste è centrata nella terra, detto però che quest'ultima è un'astrazione altrettanto inesistente quanto la sfera celeste solare, vediamo qual è la differenza che passa tra i due sistemi di riferimento:
La scala in basso è la distanza della stella in anni luce, quella a sinistra la differenza angolare della precessione misurata nelle due sfere centrate nel sole e nella terra, in decimillesimi di arcosecondi. Siccome le stelle visibili sono quasi tutte più distanti di 10 anni luce, e nessuna è più vicina di 3, la differenza risulta essere sempre ben sotto il decimillesimo di arcosecondo, cioè è del tutto trascurabile. O perlomeno lo era ai tempi di Copernico, in tempi recenti anche queste minime differenze potrebbero causare errori sistematici, ma questa è un'altra storia, d'altronde anche il secondo come unità di misura del Sistema Internazionale non è più definito in riferimento al giorno solare da parecchi decenni.
FranZη
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FranZeta ha scritto: Gli antichi investivano enormi risorse per tramandare nomi e fatti, legare le date alle stelle non mi sembra certo una cosa inutile o alla quale non potessero essere interessati, tanto più che chi costruiva piramidi, templi megalitici e cose simili pensava ai millenni a venire.
Gli antichi scrivevano su tavolette proprio perche' volevano che cio' che hanno vissuto si tramandasse ai posteri. Peccato che quello che scrivevano venga considerato 'mitologia' in quanto troppo assurdo da credere. Per il resto, motivo in piu' per credere che chi ha costruito quegli orologi millenari e templi megalitici con questo pianeta non c'entrasse una cippa. Altrimenti con una conoscenza del genere lo avrebbero colonizzato invece di averlo utilizzato.
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Tizio.8020 ha scritto: Dimentichi che secondo la bibbia Matusalemme visse 9000 anni...
Genesi 5:
25 Matusalemme aveva centottantasette anni quando generò Lamech;
26 Matusalemme, dopo aver generato Lamech, visse ancora settecentottantadue anni e generò figli e figlie.
27 L'intera vita di Matusalemme fu di novecentosessantanove anni; poi morì.
La Bibbia e' talmente meticolosa che fa pure la somma (187+782=969 anni) per ribadire che era proprio cosi'. E non e' l'unico esempio. Quelli che invece vivevano molto di piu' (sull'ordine di decine di migliaia o addirittura centinaia di migliaia di anni) erano altri.
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1) secondo te è verosimile che tutte quelle informazioni biotecnologiche siano state realmente ricavate da ideogrammi di una lingua perduta incisi su vecchi frammenti di pietra?
2) Cioè l'albero della vita sarebbe il DNA? Funziona solo in italiano ma:
ALBERO = LBR = LIBRO
l'albero della vita
l'albero della conoscenza
=
il libro della vita
il libro della conoscenza
Adamo ed Eva non mangiarono un frutto. Rubarono un libro!
E la fiamma della spada dei cherubini dopo l'esilio? Forse la biblioteca fu bruciata.
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1) Non lo so ma secondo me mancano tasselli importanti che ci facciano maggior chiarezza. Il mostruoso lavoro di Sitchin (e molti altri) prescinde tutto ciò perchè dimostra che tutti i testi antichi raccontano le stesse cose. Poi magari Nibiru è un altra dimensione o Enki è una popolazione intera invece che un dio in carne ed ossa...boh. Voglio solo dire che è il messaggio che conta.
2) Possibile, ma in molte traduzioni è molto esplicita la descrizione di cosa fanno con questa "essenza della vita" tanto da far escludere le atre ipotesi.
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È un articolo che vive di vita propria e che col consueto sguardo a 360° ci accompagna a spasso tra Göbekli Tepe e la grotta di Chauvet in cerca di risposte (o di domande?).
Lunghetto, ma è tempo speso bene.
STORIA PROFONDA. "...alcuni di noi, soprattutto quando i tempi mostrano il cedimento vasto e profondo dei piloni delle credenze condivise che sostengono un certo modo di stare al mondo, volgono lo sguardo all’indietro per tornare ad indagare l’Origine. Quella Origine che ogni immagine di mondo ricostruisce a modo suo per dare fondamento a ciò che si è e che invece sarebbe -proprio ora che non sappiamo più chi siamo- il caso di indagare cercando di strappare al tempo profondo le sue pur vaghe e sempre provvisorie verità. La ricerca continua, per seguire le nostre lunghe radici occorrerà continuare a scavare sempre più a fondo, fuori e dentro di noi …"
pierluigifagan.wordpress.com/2017/07/10/...no-le-nostre-radici/
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Sono cinque righe in cui si intuisce uno sconvolgimento del pianeta (non solo il solito diluvio) e una possibile variazione dell' inclinazione terrestre.
Ecco il testo:
LXV "...In quei giorni Noè vide che la terra si era inclinata e che la sua rovina era vicina. Mosse allora da là i suoi passi, sino ai confini della terra e gridò al suo avo Enoc. Per tre volte Noè disse con voce addolorata:” Ascoltami, ascoltami, ascoltami!”. Egli gli chiese; “ Dimmi, che cosa è successo alla terra, che è tanto stanca e sconvolta? Che non debba anch’io morire con essa!” E immediatamente ebbe luogo un forte terremoto; una voce si fece udire dal cielo, e io caddi sulla mia faccia..."
www.peterjamesx.com/Italian/Ebooks/Book%20Of%20Enoch.htm
Qualcuno di voi bravi ragazzi sa dire se il termine "inclinata" è corretto?
Esistono altri testi antichi dove si parla di una variazione dell' inclinazione terrestre o questo è l' unico? Chi ha letto Barbiero ricorda se questo passo viene citato nel suo libro su Atlantide?
Grazie.
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L'autore dice di essere entrato in possesso di documenti che rivelerebbero come decifrare il manoscritto che non sarebbe un testo di magia o alchimia, come ipotizzato da molti, ma il diario di Wilfrid Voynich, libraio antiquario e spia al servizio di diverse potenze straniere. Voynich sarebbe stato coinvolto nell'omicidio dell'anarchico Stepnyak, nell'incidente di Pierre Curie, conoscerebbe la verità sull'affondamento del Titanic (torpedete!), sulla fondazione della Federal Reserve e sulla morte di Rosa Luksemburg. Il tutto sarebbe dimostrato dalla chiave di decifrazione che Gritti fornisce ai lettori.
Attualmente il libro è fuori commercio.
Linko un articolo scritto da Valerio Evangelisti, sicuramente più puntuale e meglio scritto del mio post.
www.carmillaonline.com/2012/05/10/il-man...tto-voynich-svelato/
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Abraham Lincoln, 1858.
Sud contro nord, guerra di secessione o di unione? Sud schiavista e nord abolizionista? In questo articolo in due parti di qualche anno fa l' autore cerca di fare un po' di chiarezza; sono abbastanza digiuno dell' argomento ma mi sembra ben fatto, senz' altro interessante.
roadliberty.blogspot.it/2013/02/il-vero-...ie-di-spielberg.html
roadliberty.blogspot.it/2013/02/il-vero-...di-spielberg_27.html
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"ash" in inglese significa "frassino" e Yggdrasill era appunto un frassino. Irminsul era invece una quercia ("oak"). "Ax" poi significa "ascia", oggetto che serviva ad abbattere gli alberi. E poi c'è "asse", un pezzo di legno lavorato. Quindi è ovvio che la radice AX o ASH o AK significasse "albero" o "legno".
Quindi "axis mundi" è composto da due termini: axis , la cui radice si riferiva agli alberi, e mundi, che è simile a "monte". E l'axis mundi poteva appunto essere un albero o un monte.
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Ambrose Lisle Philipps, nobile inglese fattosi cattolico, in una lettera al conte di Shrewsbury datata 28 ottobre 1850, riferì la seguente visione di Edoardo il Confessore, re e santo:
“L’estrema corruzione e la malvagità della nazione inglese hanno provocato la giusta collera di Dio. Quando la malvagità sarà arrivata all’apice, Dio nella sua ira manderà al popolo inglese degli spiriti maligni che lo puniranno e lo affliggeranno con grande severità, separando l’albero verde dalla sua radice per la lunghezza di tre furlong (misura equivalente a 200 metri circa ndr). Alla fine, però, lo stesso albero, per la compassione e la misericordia di Dio, e senza alcun aiuto da parte delle autorità inglesi, ritornerà alle sue radici, rifiorirà e porterà abbondante frutto. Dopo aver sentito queste parole, il santo re Edoardo aprì gli occhi, riacquistò i sensi e la visione svanì.
www.iltimone.org/31976,News.html
=
An in lingua sumerica, Anum o Anu in accadico era il dio celeste della mitologia mesopotamica. Artefice del creato, deus otiosus, è padre degli dei e sposo della dea Antum. Gli era sacro il numero 60, massima cifra del sistema sessagesimale mesopotamico. An/Anu in lingua accadica vuol dire "colui che appartiene ai cieli".
Nacque insieme con la sua controparte Ki, la Terra, dal Mare primordiale (Nammu) costituendo inizialmente un unico insieme (chiamato montagna cosmica, l'An-Ki). An e Ki furono in seguito separati dal dio Enlil, da essi stessi generato.
it.wikipedia.org/wiki/An_(mitologia)
Quindi Edoardo il Confessore descrisse a sua moglie, al suo successore e all'arcivescovo di Canterbury, la cosmogonia sumera.
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"In molte foto reperibili in rete, alcune delle quali sembrano rappresentare una persona vivente, danno adito a dubbio proprio per a presenza, alle spalle del soggetto rappresentato, del piedistallo"
Dal sito Supernovum.ru -
Nell'Ottocento c'era la moda delle fotografie postume, cioè il cadavere veniva messo seduto su una poltrona e fotografato, o collegato ad un supporto verticale e fotografato in piedi. Spesso è difficile distinguere tali fotografie da immagini di una persone vive. Tuttavia, ci sono dei segnali da cui si può capire che ad essere immortalato è un cadavere e non una persona viva. Capirlo è più facile nel caso dell'immagine di un cadavere in piedi, perché in tali fotografie si può vedere dietro la persona il piedistallo a cui è fissato il cadavere.
Qui ci sono esempi di foto postume, dove dietro i cadaveri sono visibili i piedistalli usati per mantenerli in posizione eretta:
supernovum.ru/forum/download/file.php?id...7aa696a46773d5695932
supernovum.ru/forum/download/file.php?id...7aa696a46773d5695932
supernovum.ru/forum/download/file.php?id...7aa696a46773d5695932
supernovum.ru/forum/download/file.php?id...7aa696a46773d5695932
Se, guardando vecchie foto, vedi un piedistallo dietro la schiena della persona immortalata, puoi essere certo che si tratta della fotografia di un morto.
Capito questo, esaminiamo una delle foto più famose di Friedrich Nietzsche:
Gli storici ufficiali (compresi i curatori degli archivi Nietzsche) giurano che questa immagine è stata presa nel 1868, quando Nietzsche aveva 24 anni , molto prima della sua morte. Tuttavia, la foto stessa mostra chiaramente un piedistallo per fissare i cadaveri dietro la parte posteriore dell'oggetto. Quindi possiamo concludere che questa è l'immagine post mortem di un giovane militare, spacciata per fotografia del giovane Nietzsche.
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Ho trovato altre versioni di quella fotografia in cui il piedistallo non si vede, questo mi ha fatto venire il sospetto che quanto ipotizzato da quel tipo sia vero e che qualcuno abbia cercato di cancellare l'immagine del piedistallo per morti.
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Casualmente oggi ho visto su Rai Storia il professor Alessandro Barbero descrivere il Medioevo in modo totalmente diverso da quello “comunemente conosciuto”.
Ho trovato molto interessante e scorrevole la narrazione del professore che sfata molti pregiudizi e falsità avallati da storici che, a quanto pare, ignorano la realtà storica di un periodo che non è sicuramente cosi buio ….
Speciale Medioevo da non credere
www.raistoria.rai.it/articoli/speciale-m...e/38481/default.aspx
Per chi vuole approfondire c’è una play list di 3 video:
Alessandro Barbero Medioevo da non credere
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Qui c'è scritto "had sunk down"... voi come lo tradurreste? Non significa "è affondata"? www.ancienttexts.org/library/ethiopian/e...arables/parables.htmGiano ha scritto: LXV "...In quei giorni Noè vide che la terra si era inclinata e che la sua rovina era vicina.
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