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FOTO : RADIAZIONI, ESPOSIZIONI E SORGENTI LUMINOSE.
- Michele Pirola
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:laugh:Ora si spiega l'assenza di danni da radiazioni sulle foto.
:laugh: :laugh: :laugh:
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- CharlieMike
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charliemike ha scritto:
Sergioruoccoo ha scritto: @Crotti
Perché le foto delle missioni apollo non avevano lo scopo di ricerca sui raggi cosmici.
Ora si spiega l'assenza di danni da radiazioni sulle foto.
:laugh: :laugh: :laugh:
Anche il NIST non ha trovato tracce di esplosivi l'11/9, perché non li ha cercati.
Una logica che non fa una grinza.
:laugh: :laugh:
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Quel doc l'hai tirato in ballo tu, a pagamento. 2 di questo thread e l'hai citato più volte a sostegno dei mancati danni alla pellicole sotto i 400 ASA; eri anche arrivato alla conclusione che i danni da raggi x non esistono sulle pellicole, incurante di tutti gli episodi citati, di un fatto comunemente noto e, purtroppo per la tua tesi, in totale contrarietà con quanto sostenuto nel doc, antitesi totale della tua conclusione. Conclusione che dopo che ti si è spiegato il contenuto del documento non solo sostieni fosse essere una "conclusione relativa a quel documento" (completamente errata e diametralmente opposta a quanto lì scritto) ma fai anche diventare il documento una cosuccia, una roba incongrua, da non considerarsi nemmeno.Sergioruoccoo ha scritto: Perdonatemi non riesco a capire perché se si vuole parlare di radiazioni nello spazio ed effetti sulle foto non si pongono sotto analisi i documenti che esistono in merito e invece si continua ad analizzare il documento kodak che non c'entra nulla ....
E il bello è che concludi il post incendiando la tua onestà intellettuale.
Considerare un comportamento del genere intellettualmente onesto mi sembra un tantino errato, ma visto che mi stai simpatico ti chiedo se per caso vuoi ripensare un momento a tutto quanto hai scritto che magari vuoi rivedere qualche passaggio.
addirittura avete a disposizione un documento Dove è stata testata una delle PellICole più usate sulla luna la SO168 e un altro che testa 10 pellicole nello spazio e voi vi fissate su quello kodak? Che comunque parla solo di raggi X e in tutti i casi parla di un limite massimo di 400 Asa? ??
E attenti non lo dico io che sono brutto e cattivo , lo stesso kamiokande nel suo studio CORRETTAMENTE non considera proprio il doc. Kodak ma solo quelli sopra citati!!!
Due cose: primo, a me piace andare per gradi e risolvere una cosa alla volta fino ad arrivare a un punto in comune prima di proseguire, ormai lo avrai notato; secondo, visto che hai dimostrato difficoltà di comprensione su un testo semplice come il doc Kodak (non sto giudicando, solo constatando, ed è spiegato bene sopra) e su altri aspetti (specificare il valore assoluto dei raggi x nei raggi cosmici e negli scanner, prima erano nei doc, poi non c'erano, poi li avresti cercati per completezza ma ancora non si vedono) ti chiedo se sei sicuro di aver compreso bene i contenuti di quei documenti o meno.
Non è questione di fissarsi -spero per te, perche sei tu quello che ha nominato quel doc più spesso, specie i 400 ASA che da lì derivano - ma di analizzare i contributi alla discussione e verificarne la validità e l'applicabilità.
Oltre che cosa dicono, ovviamente, e non quello che ci si vuole leggere.
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Giungo alla conclusione che non hai visto il film.... Il documento kodak non l'ho tirato in ballo io ma è fonte di prova del film !
Io mi sono limitato a sottolineare che dice altro e che c'entra ben poco con i raggi cosmici e con gli effetti da radiazione sulle pellicole visto che i raggi cosmici sono qualcosa di molto più complesso e che quindi la fonte non è congrua . Vedi quello che non è stato compreso è che a differenza di altri ho valutato bene il film sia nei contenuti che ho trovato accettabili e meritevoli di una ulteriore riflessione sia negli aspetti che trovo errati . Per fare ciò ho valutato cosa si porta a suffragio di ogni tesi proposta . Nel mio modo di vedere, per valutare correttamente qualcosa la si deve mettere in discussione e valutare se ci sono errori o fonti inadeguate. Per quello che mi riguarda la fonte kodak è inadeguata per provare che i danni da radiazione devono essere visibili o meno sulle foto .
E poi perdonami perché definisci il fatto che le pellicole si danneggiano qualcosa di "comunemente noto "? Se lo studio kodak dice altro ? Vuol dire che anche per te la fonte non è congrua ! E non solo perché non congrua rispetto al film perché i danni da radiazione spaziale son ben altra cosa , ma PERCHÉ NONOSTANTE SIA CITATA NEL FILM IN REALTÀ LA CONTESTATE .... o meglio la usate solo nella parte che concerne il modo in cui si presentano i danni da radiazione x , ma non in tutto il resto .
Quindi
.....
Questo studio ( fonte di prova del film) è valido o no?
Oppure è giusto se ti mostra come si esprimono sulle foto i danni da radiazione x ed è sbagliato quando dice che sotto i 400 Asa non ci sono pericoli ? Vale lo studio o il vostro "comunemente noto" ?
E non parlo delle foto delle apollo ma proprio dello studio kodak
Perché se vale il "comunemente noto " , bisogna prendere questa fonte e cancellarla dal film e se invece vale lo studio beh...La deduzione è facile.
Gradirei risposta
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Sì, ma in questo threas l'hai tirato fuori tu (#16017) e no mi sembra che la questione sia risolta visto che scrivi, ancora:Sergioruoccoo ha scritto: @Marauder
Giungo alla conclusione che non hai visto il film.... Il documento kodak non l'ho tirato in ballo io ma è fonte di prova del film !
Che i raggi cosmici (testate nucleari) siano più dannosi dei raggi X (bombe a mano) è una cosa che trova tutti d' accordo.Io mi sono limitato a sottolineare che dice altro e che c'entra ben poco con i raggi cosmici e con gli effetti da radiazione sulle pellicole visto che i raggi cosmici sono qualcosa di molto più complesso e che quindi la fonte non è congrua .
Il problema è che tu ti ostini a dire che quello studio dimostra, ci sono anche i test, che i raggi X non danneggiano le pellicole, mentre non c'è scritto quello.
Che i raggi X danneggiano le pellicole è cosa nota e in questo forum qualcuno ha riportato le sue esperienze dirette. Oltre a questo, anche il documento Kodak dice che gli scanner aeroportuali danneggiano le pellicole, tutte, indipendentemente dagli ASA.
Per gli scanner per il bagaglio da stiva basta una passata una passata per rovinare le pellicole.
Per gli scanner da bagaglio a mano, meno potenti, oltre le 5 passate danneggiano anch'essi le pellicole, tutte.
La fonte Kodak dice questo:Vedi quello che non è stato compreso è che a differenza di altri ho valutato bene il film sia nei contenuti che ho trovato accettabili e meritevoli di una ulteriore riflessione sia negli aspetti che trovo errati . Per fare ciò ho valutato cosa si porta a suffragio di ogni tesi proposta . Nel mio modo di vedere, per valutare correttamente qualcosa la si deve mettere in discussione e valutare se ci sono errori o fonti inadeguate. Per quello che mi riguarda la fonte kodak è inadeguata per provare che i danni da radiazione devono essere visibili o meno sulle foto .
There are two types of higher-dose scanners. The first type is similar to a hospital CAT scan and uses a low-dose scan followed by a higher-dose scan on specific areas of the baggage. The second type gives a high-dose, full bag scan on the first pass, damaging the film immediately.
Heavy grain can be seen throughout this image shot on 200 speed APS film, and a greenish tint appears in some of the dark areas due to a full bag scanner.
L'ultima parte significa che anche lo scanner per il bagaglio a mano danneggia le foto se usato più di 5 volte.Travelers probably shouldn't worry about possible X-ray damage when hand-carrying their film onto the airplane unless they are carrying:
Highly sensitive X-ray or scientific films.
Film with an ISO speed or Exposure Index (EI) of 400 or higher.
Any motion picture films.
Film of any speed that is exposed to X-ray surveillance more than 5 times (the effect of X-ray screening is cumulative).
Per te dice altro, per me dice che le danneggia eccome.E poi perdonami perché definisci il fatto che le pellicole si danneggiano qualcosa di "comunemente noto "? Se lo studio kodak dice altro ? Vuol dire che anche per te la fonte non è congrua !
No guarda, io sto contestando quello che tu credi che dica, non quello che dice.E non solo perché non congrua rispetto al film perché i danni da radiazione spaziale son ben altra cosa , ma PERCHÉ NONOSTANTE SIA CITATA NEL FILM IN REALTÀ LA CONTESTATE
Perchè questo documento riguarda solo i danni X visto che negli scanner aeroportuali non ci sono raggi cosmici..... o meglio la usate solo nella parte che concerne il modo in cui si presentano i danni da radiazione x , ma non in tutto il resto .
Se si capisce cosa c'è scritto, sì.Quindi
.....
Questo studio ( fonte di prova del film) è valido o no?
Il "vostro" è "mio"; la cosa sbagliata è la tua affermazione che sotto i 400 ASA non ci sono pericoli. Sono immediati per lo scanner da stiva, ci vogliono 5 passate per quello manuale. Lo capirai prima o poi?Oppure è giusto se ti mostra come si esprimono sulle foto i danni da radiazione x ed è sbagliato quando dice che sotto i 400 Asa non ci sono pericoli ? Vale lo studio o il vostro "comunemente noto" ?
Pure ioE non parlo delle foto delle apollo ma proprio dello studio kodak
No guarda, vale che bisogna capire quello che si legge e si linka, ecco cosa vale.Perché se vale il "comunemente noto " , bisogna prendere questa fonte e cancellarla dal film e se invece vale lo studio beh...La deduzione è facile.
Gradirei risposta
Buona Pasqua
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Sergioruoccoo ha scritto: @Decalagon
Scusa ma La domanda è posta male.
Dipende dalla sensibilità della pellicola.
Le tabelle delle fonti citate ( NASA 1998 e NASA 1972) , ti danno una serie di indicazioni per una serie di sensibilità. I valori sono in RAD ( per trasformarli in mSv devi moltiplicare per 10 - 1RAD=10mSv)
Es.una pellicola da 250asa esposta fino a 50ore a 0.3rad(30mSv) non subisce danni rilevanti . Ovviamente presumo checse osservi al microscopio il negativo penso che si vedano , parliamo di danno su una foto stampata .
Stessi parametri se saliamo sopra i 400 Asa il danno è reale.
Attento però c'è anche il problema del tipo di radiazione . Mi riferisco ai raggi cosmici galattici. Singole tipologie non saprei dirti ma neanche ci interessano perché nello spazio non esistono come singole tipologie
Quindi? Vorrei una risposta chiara e concisa, per favore.
Vorrei sapere quale quantità di radiazioni (in mSv) che può danneggiare QUELLA particolare pellicola di QUELLA particolare hasselblad (considerando che NON è schermata per le radiazioni).
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Sergioruoccoo ha scritto: Le tabelle delle fonti citate ( NASA 1998 e NASA 1972) , ti danno una serie di indicazioni per una serie di sensibilità.
Ma se hai appena detto
questi dati dove li hanno presi?Perché le foto delle missioni apollo non avevano lo scopo di ricerca sui raggi cosmici.
Verba volant, scripta manent.
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Il valore esatto in mSv non è riportato nello studio NASA usato da me da kamiokande e nel film come fonte.( Doc. Apollo 1998)
Il dato che emerge , in soldoni stabilisce che ci si potrebbe attendere dei danni da radiazione per alcune pellicole in B/n molto sensibil mentre per quelle a colori come la 3401 , so368 e so368, un danno tale da essere difficilmente visibile sulle stampe . Se consideri anche che di quelle foto noi vediamo una riproduzione ritoccata in termini di livelli e di risoluzione ai fini commerciali ( e che quelle sono inserite nel film ), risulta evidente che quelle foto a colori del film non hanno danni da radiazione semplicemente che non lo devono avere.
Per ciò che riguarda le pellicole b/n con sensibilità più alta , se osservi le scannerizzazioni unprocessed noterai che spesso ci sono danni accomunabili a quelli descritti come danni da radiazione. Ti do un ulteriore suggerimento guarda la foto B/N che mostra kamiokande nel suo studio , rappresenta come dovrebbe essere quella immagine se veramente fosse stata scattata sulla luna, guadagna il file unprocessed della stessa foto non quello ritoccato sui siti commerciali NASA, noterai da solo quanto sono simili ....
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È evidente che si parla di questo studio da 6 pagine e non hai ritenuto necessario andarlo neanche a guardare ....
Lo studio STS del 1998 e lo studio del 1972 . Sono stati fatti dalle missioni shuttle e per la missione skylab. ..ecco da dove li hanno presi . Deduco che se a questo punto non si è compreso questo non c'è interesse nella verità, la tua verità è già nelle tue mani.
A differenza tua ho studiato questi dati come le riflessioni di kamiokande e su alcuni punti ho cambiato idea o comunque l'ho modificata mentre le tue convinzioni restano . E per carità non è questo il problema, ma il fatto che queste restano senza aver messo in discussione nulla.
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Si, hai ragione. Ma vedi oltre ad essere pigro non sono uno scienziato e aspetto che qualcuno digerisca questa mole di dati per noi poveri mortali.
Da ignorante faccio solo domande.
Come mai si sono preoccupati di effettuare misurazioni sulle radiazioni solo dal 1972 e non prima o durante le missioni Apollo?
Eppure a scuola ci hanno sempre insegnato che la Terra è protetta da ionosfera, atmosfera, magnetosfera, fasce di Van Allen dalle pericolosissime radiazioni cosmiche, radiazioni che bombardano la Luna da milioni di anni non avendo alcuna protezione.
Nonostante questo abbiamo sei missioni lunari con 18 astronauti che non hanno avuto il benché minimo problema di salute, fotografie senza evidenti danni da radiazioni, apparecchiature che hanno egregiamente svolto il loro compito.
Personalmente discutere 6 pagine di quanti raggi x ricevono i rullini negli scanner mi sembra come cercare il pelo nell'uovo, dato che le quantità che emette costantemente il Sole sono enormemente maggiori.
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Concordo e troppo parlane x sei pagine i dati ci sono chi si vuole fare una idea può. Basta leggere e approfondire un po . Non è necessario essere scienziati, serve solo volontà e mente aperta . Chi ha dubbi forse in queste pagine non avrà una risposta definitiva , però a mio avviso sempre meglio che leggere tutto con distacco disinteresse e sufficienza perché tanto la verità già la si ha in mano.
Che sia di un tipo o dell'altro.....
Skylab nel 1972 ha dovuto fare studi su pellicole perché lo scopo della missione in grossa parte era l'osservazione solare edi era una necessità per il tipo di esposizione che gli strumenti e le pellicole dovevano avere, le foto li erano materiale scientifico primario . Fotografare il sole nello spazio non è roba da poco e quella era la missione.
Per la missione shuttle 1998 pare invece che fosse una routine tra i vari esperimenti in programma effettivamente un po tardi visto che ormai l'era digitale si approssimava.
In tutti i casi è importante sottolineare che studi sulle radiazioni cosmiche erano stati portati a termine precedentemente alle Apollo. LE survayor riportarono dalla luna tutta una gamma di informazioni, che per stessa ammissione "attuale" nasa non furono qualitativamente eccellenti per via degli strumenti in uso . Ecco perché oggi grazie ad una tecnologia 60 anni avanti è necessario misurare e valutare bene le radiazioni cosmiche prima di rimandare gli uomini nello spazio , soprattutto in missioni lunghe e pericolose come Marte.
Se Colombo è arrivato in America col sestante e navigando con una barca a vela, non è che nel 2000 ci possiamo basare su quello , useremo strumenti moderni x fare misurazioni moderne e adeguate al mezzo moderno che utilizziamo
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- Ghilgamesh
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Concordo e troppo parlane x sei pagine i dati ci sono chi si vuole fare una idea può. Basta leggere e approfondire un po . Non è necessario essere scienziati, serve solo volontà e mente aperta .
No, in realtà sarebbe fondamentale anche CAPIRE quello che si è letto... cosa che tu, NON hai fatto!
Oltre a volontà e mente aperta, serve pure un QI, che non credo tu abbia ...
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- CharlieMike
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Ciononostante hanno mandato 18 persone sulla luna con informazioni insoddisfacenti.In tutti i casi è importante sottolineare che studi sulle radiazioni cosmiche erano stati portati a termine precedentemente alle Apollo. LE survayor riportarono dalla luna tutta una gamma di informazioni, che per stessa ammissione "attuale" nasa non furono qualitativamente eccellenti per via degli strumenti in uso .
Sestante e barca a vela sono solo lo strumento per individuare la propria posizione e il mezzo di trasporto. E quelli sono effettivamente migliorati.Se Colombo è arrivato in America col sestante e navigando con una barca a vela, non è che nel 2000 ci possiamo basare su quello , useremo strumenti moderni x fare misurazioni moderne e adeguate al mezzo moderno che utilizziamo
Ma l'America è sempre li. Una volta appurata la sua distanza non serve misurarla una seconda volta.
Ma non hai risposto alla mia domanda:
la Terra è protetta da ionosfera, atmosfera, magnetosfera, fasce di Van Allen dalle pericolosissime radiazioni cosmiche, radiazioni che bombardano la Luna da milioni di anni non avendo alcuna protezione.
Nonostante questo abbiamo sei missioni lunari con 18 astronauti che non hanno avuto il benché minimo problema di salute, fotografie senza evidenti danni da radiazioni, apparecchiature che hanno egregiamente svolto il loro compito. Perché, dato che le quantità che emette costantemente il Sole sono enormemente maggiori di uno scanner da aeroporto?.
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per favore, la piantate di insistere con ste "cazzate":
"Come mai si sono preoccupati di effettuare misurazioni sulle radiazioni solo dal 1972 e non prima o durante le missioni Apollo?
Eppure a scuola ci hanno sempre insegnato che la Terra è protetta da ionosfera, atmosfera, magnetosfera, fasce di Van Allen dalle pericolosissime radiazioni cosmiche, radiazioni che bombardano la Luna da milioni di anni non avendo alcuna protezione.
Nonostante questo abbiamo sei missioni lunari con 18 astronauti che non hanno avuto il benché minimo problema di salute, fotografie senza evidenti danni da radiazioni, apparecchiature che hanno egregiamente svolto il loro compito."
Avete finito di ignorare VOLUTAMENTE tutti i test che sono serviti per raccogliere informazioni riguardo a raggi x e raggi cosmici nello spazio profondo?
ripeto per l'ennesima volta questo link, che ci riporta agli esperimenti in merito effettuati da Apollo 4 e Apollo 6
arc.aiaa.org/doi/abs/10.2514/3.30041?journalCode=jsr
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Concordo anch'io, certe cose sono talmente semplici che parlarne per sei pagine sembra un'assurdità eppure siamo ancora al punto in cui tu sostieni che i raggi X non causino danno alle pellicole perché così è scritto ... nel documento della Kodak sui danni da raggi X alle pellicole.Concordo e troppo parlane x sei pagine i dati ci sono chi si vuole fare una idea può
Ti ho spiegato per filo e per segno più volte cosa c'è scritto lì sopra ma tu ancora non hai cambiato idea nonostante sia nero su bianco che gli scanner da stiva danneggiano le pellicole al primo passaggio e quelli da imbarco li danneggiano al quinto.
Se non sei d'accordo dovresti spiegare perché, specificando dove sarebbe scritto il contrario. Tutti gradiscono risposte, specie quando spendiamo tempo a spiegare l'ovvio.
E non è una questione marginale visto che sostieni che quel documento venga usato impropriamente nel film solo grazie alla tua interpretazione, che però è diametralmente opposta a quanto quel documento dice.
Quindi o spieghi che hai capito e che sì, i solo raggi X bastano a danneggiare le pellicole se ricevuti in quantità sufficiente, oppure indichi dove sarebbe scritto diversamente e dove io sbaglio nelle spiegazioni che ti do. In caso contrario diventi automaticamente un totale disonesto.
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alerivoli ha scritto: @charliemike e altri
per favore, la piantate di insistere con ste "cazzate".
Avete finito di ignorare VOLUTAMENTE tutti i test che sono serviti per raccogliere informazioni riguardo a raggi x e raggi cosmici nello spazio profondo?
ripeto per l'ennesima volta questo link, che ci riporta agli esperimenti in merito effettuati da Apollo 4 e Apollo 6
arc.aiaa.org/doi/abs/10.2514/3.30041?journalCode=jsr
Avranno anche fatto infiniti test, ma ciò non toglie che le radiazioni emesse dal Sole sono risultate meno influenti sui corpi umani e le fotografie di uno scanner aeroportuali.
E questo risulterebbe dal fatto che nessun astronauta ha mai subito effetti collaterali dalle missioni dovuti alle radiazioni, nonostante che i dati in possesso all'epoca fossero non soddisfacenti (SergioRuoccoo docet).
Un esposizione al sole in spiaggia ai raggi UV può provocare ustioni, e sulla Terra siamo protetti da ionosfera, atmosfera, ozonosfera, magnetosfera, fasce di Van Allen.
Sulla Luna tutte queste protezioni non ci sono.
Se per te sono "cazzate"....
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Le radiazioni spaziali potrebbero essere la causa, per gli astronauti delle missioni Apollo, dell’elevato tasso di problemi cardiovascolari
Già... dice "potrebbero", quindi potrei dire anche io tante cose, rimarrebbero "incerte".
Persino il colesterolo, nonostante tutto quello che è stato pubblicato a destra e sinistra non è la causa "certa" delle problematiche cardiovascolari (anzi, cfr. i lavori di Marco Bobbio), puoi immaginare quanta certezza ci sia nel fare certe affermazioni.
Ci sono talmente tanti elementi in gioco in una cardiopatia che ancora oggi non si è certi proprio di nulla...
PS: potrebbe essere proprio lo stress di aver taciuta una menzogna di tale portata per tutti questi anni ad averli creato problemi cardiovascolari...
Mitakuye Oyasin
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Ma che scherziamo??
I problemi cardiovascolari sono piuttosto comuni nelle persone anziane.
Che le missioni lunari siano un aggravante non lo si può escludere, ma affermare che abbiano causato solo questi problemi mi sembra un po' poco.
I raggi UV da soli sulla Terra causano il cancro alla pelle. Sulla Luna friggerebbero un cavallo.
E nessun astronauta ha manifestato tumori di nessun genere.
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Io vorrei proprio sapere CHI ha messo in giro sta cazzata:
"... ma ciò non toglie che le radiazioni emesse dal Sole sono risultate meno influenti sui corpi umani e le fotografie di uno scanner aeroportuale"
In base a quale "cazzata" sul suolo lunare e nello spazio profondo CI DEVE essere una quantità di radiazioni almeno PARI a quella che si trova in uno scanner?
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Giusto Alerivoli, hai perfettamente ragione.alerivoli ha scritto: @charliemike
Io vorrei proprio sapere CHI ha messo in giro sta cazzata:
In base a quale "cazzata" sul suolo lunare e nello spazio profondo CI DEVE essere una quantità di radiazioni almeno PARI a quella che si trova in uno scanner?
:hammer: :hammer:
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alerivoli ha scritto:
In base a quale "cazzata" sul suolo lunare e nello spazio profondo CI DEVE essere una quantità di radiazioni almeno PARI a quella che si trova in uno scanner?
Non è detto... MA se le radiazioni dello scanner son di più ... belin, le tute antiradiazioni, invece di testarle intorno alla Luna dovrebbero farle indossare a chiunque prenda un aereo! ^__^
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alerivoli ha scritto: @charliemike
Io vorrei proprio sapere CHI ha messo in giro sta cazzata:
"... ma ciò non toglie che le radiazioni emesse dal Sole sono risultate meno influenti sui corpi umani e le fotografie di uno scanner aeroportuale"
In base a quale "cazzata" sul suolo lunare e nello spazio profondo CI DEVE essere una quantità di radiazioni almeno PARI a quella che si trova in uno scanner?
Secondo qualcuno, gli astronauti sono esposti a dosi che vanno da 50 a 2000 mSv e sempre secondo questo qualcuno ciò equivale a da 150 a 6000 radiografie al torace.
Secondo il documento Kodak, che riporta i modelli di scanner, un bagaglio a mano subisce una scansione equivalente ad una TAC, che al torace sembra essere di 7 mSv (fonte: www.radiologyinfo.org/en/info.cfm?pg=safety-xray ); secondo questa fonte, un radiografia al torace equivale a 0,1 mSv, quindi con una differenza del 300% rispetto all'altra fonte. Questo crea problemi in quanto i dati non sono univoci ma variano assieme alla fonte. Ma cerchiamo comunque di quantificare un po' queste radiazioni.
Se lo scanner emette da 0,1 a 0,3 mSv, e 5 passaggi sono sufficienti a danneggiare anche le pellicole sotto i 400ASA, ne risulta che nel migliore dei casi, il 50 mSv, la pellicola sarebbe stata esposta ad una radiazione 33 volte superiore alla soglia di danneggiamento (50mSv / 5 x 0.3mSv)
Se invece, per divertimento, vogliamo considerare gli altri due estremi otteniamo un 2000 / 5 x 0,1, ossia 4000 volte il necessario.
Direi che il 33 volte è comunque più che sufficiente.
Ribadisco che i dati trovati sono piuttosto ballerini ma che in ogni caso si ottengono valori superiori a quanto dichiarato sufficiente a danneggiare le pellicole.
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