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Analisi crollo Ponte Morandi
Grazie per le precisazioni.
In effetti, l'ipotesi su cui stiamo lavorando è la seguente (lasciamo per ora stare il "come è successo" ma concentriamoci sul "cosa è successo").
Sono venuti a mancare, lato ponente:
1) i sostegni obliqui del cavalletto
2) i tiranti interni dell'impalcato (al punto di attacco dei sostegni obliqui)
In questo caso il momento flettente del piano strada di ponente è sufficiente per spezzarlo al centro e farlo cadere?
Il ponte in effetti è caduto, e i pezzi a terra combaciano con l'ipotesi di rottura più o meno al centro, ma tu cosa ne pensi?
Grazie in anticipo
PS: a breve pubblicherò una ricostruzione del crollo per come la vedo io, mi farebbe molto piacere avere un parere anche su quella: la ritengo un lavoro in itinere non un lavoro compiuto, almeno finché e se verrà pubblicato il video del crollo
Mitakuye Oyasin
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spero che siano in tanti come te a partecipare a questo calcolo per niente semplice. La tua osservazione deve essere senz'altro giusta, io ho considerato gli stralli come semplici appoggi dichiarati dallo stesso Morandi nel suo articolo del 67. Detto questo sono contetissimo che parli di carico di esercizio e non di snervamento e poi di rottura.
Considera anche:
a) La travata è stata gettata anche con una parte di calcestruzzo cellulare piu' leggero di quello con inerti naturali.
b) ai 352 trefoli resistenti ci sono ben altri 112 trefoli uguali e sussidiari della guaina che collaborano ad una uguale tensione unitaria.
c) I Gerber sono stati prefabbricati fuori opera con spessori di calcestruzzo inferiori a quelli usati nel calcolo e quindi sono meno pesanti.
Non siamo tanto noi poveri testimoni di questa catastrofe a dover dimostrare che la struttura regge, ma sono gli inquirenti e quelli che sono convinti assolutamente che il ponte sia caduto naturalmente, a doverci fornire al piu' presto un calcolo serio dimostrando che non era necessaria una demolizione controllata. Fino ad ora questo calcolo serio non c'è, non c'è una ricostruzione valida del crollo e continuano a nasconderci il video integrale. Mi sembra chiaro : grazie al tuo intervento scopriamo che la struttura potrebbe essere stata sollecitata con un carico maggiore di esercizio, ma non dimostra che ci siamo avvicinati allo snervamento e alla rottura, nemmeno considerando l'usura, l'ossidazione e la fatica che per altro ho considerato ampiamente. Ti ringrazio molto a nome di tutti per il tuo interessamento
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Come descritto da gnaffetto su www.luogocomune.net/LC/17-politica-itali...-a-prenderci-in-giro al post n. #489, le strisce sono state cancellate sulla carreggiata nord in modo "particolare".
A maggio 2018, Google maps evidenzia un lavoro in corso di ritinteggiatura del piano stradale, MA la parte da metà pilone crollato fino al punto di stop del Basko era già stata completata:
Pertanto:
1) non si capisce perché siano state nuovamente cancellate le strisce appena dipinte
2) il tratto cancellato è coincidente con il tratto crollato
3) sono stati cancellati due punti dove non è crollato il ponte: un po' prima e all'altezza del punto di stop del camion Basko
Allego qui sotto le foto con evidenziazione dei tratti cancellati.
Gli unici punti che non sono stato in grado di controllare sono il tratto ribaltato di 180° e il punto centrale del pilone (circa 10 m) che presumo si sia sbriciolato nel crollo, tutti gli altri evidenziano una cancellazione che parte proprio dal limite del crollo in poi.
Strisce evidenti fino al punto di crollo:
Strisce mancanti nel gerber di levante:
Strisce mancanti nel pezzo piantato a ponente:
Strisce mancanti nel tratto caduto in verticale a ponente:
Strisce mancanti al punto di crollo a ponente:
Mitakuye Oyasin
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ipotesidilavoro.altervista.org/forum/vie...ic.php?f=10&p=60#p60
in modo che se si vuole approfondire solo quel punto non ci si debba leggere pagine e pagine di commenti
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Io non mi intendo molto di siti e forum. Quello che vorrei sapere da voi: dove siamo più visti e seguiti ?Dove possiamo ricevere delle cretiche costruttive sul nostro lavoro ? Non vorrei nascondermi in qualche forum dimenticato da tutti. Personalmente non ho paura di nessuno, anzi se posso rompere le palle a quelli che nascondono la verità è tutta goduria!
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sicuramente qua siamo piu' seguiti ma:
di la' abbiamo il vantaggio di poter analizzare i singoli aspetti su "stanze dedicate"
di la' ho mano libera nella costruzione e gestione dell'archivio delle stanze
di la' si sono gia' iscritte 2 persone su invito, inviti che magari non è simpatico fare qui.
una di queste ha gia' commentato e ha gia' un suo sito di analisi sul tema ( www.youtube.com/channel/UC945KJ6Y05ay2fcL2LoocxQ )
di la' ho mano libera sui backup, i salvataggi del lavoro fatto.
quindi suggerirei di sgrezzare il lavoro di la' e poi di tanto in tanto fare un report delle cose analizzate di qua'
ad esempio, ho trovato delle perplessita' su alcuni testimoni sopravvissuti:
davide capello ipotesidilavoro.altervista.org/forum/viewtopic.php?f=6&t=42
giancarlo lorenzetto ipotesidilavoro.altervista.org/forum/viewtopic.php?f=6&t=31
luigi fiorillo ipotesidilavoro.altervista.org/forum/viewtopic.php?f=6&t=32
il tir rosso ipotesidilavoro.altervista.org/forum/viewtopic.php?f=4&t=30
la disposizione dei rottami ipotesidilavoro.altervista.org/forum/viewtopic.php?f=4&t=3
quindi ti suggerisco di ISCRIVERTI qua' ipotesidilavoro.altervista.org/forum/index.php
ciao
ps: cosi' puo' aprirti dei micro forum in autonomia per tutti gli aspetti che ritieni utili da analizzare (ad esempio usura trefoli, taglio orizzontale dei piloni, ecc)
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va bene
AIGOR 582
Domanda tecnica: nelle foto che metto sotto si evidenzia il distacco dei piloni di sostegno obliqui in alto in modo irregolare in basso invece in modo praticamente identico.
E' possibile che sia dovuto al fatto che il cemento è stato gettato a partire da quel punto e quindi si è staccato nella linea di giunzione fra le due gettate? Grazie
Non capisco la tua domanda, riformula in un'altra maniera, grazie
AIGOR E GNAFFETTO
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Aigor ha scritto: In effetti, l'ipotesi su cui stiamo lavorando è la seguente (lasciamo per ora stare il "come è successo" ma concentriamoci sul "cosa è successo").
Sono venuti a mancare, lato ponente:
1) i sostegni obliqui del cavalletto
2) i tiranti interni dell'impalcato (al punto di attacco dei sostegni obliqui)
In questo caso il momento flettente del piano strada di ponente è sufficiente per spezzarlo al centro e farlo cadere?
Il ponte in effetti è caduto, e i pezzi a terra combaciano con l'ipotesi di rottura più o meno al centro, ma tu cosa ne pensi?
Secondo me è più probabile che il cedimento di uno o entrambi gli stralli sia causa dei punti 1) e 2), e non viceversa. Riposto per comodità l'immagine del mio precedente intervento:
Il punto è che non bisogna ragionare solo in termini di carichi verticali, ma anche di compressioni orizzontali, dato che gli stralli lavoravano maggiormente in compressione dell'impalcato piuttosto che in sospensione dei punti C e F. La curva blu che si vede all'interno dell'impalcato è una parte del percorso dei tiranti di precompressione, la conformazione era quella di una travata continua a tre luci inflesse, questo significa che non era progettata per restare sospesa agli stralli nei punti C e F qualora venissero a mancare i cavalletti in D e E, quindi direi che se fossero venuti a mancare tutti questi cavalletti e la struttura avesse dovuto contare solo sugli stralli (supposti integri), l'impalcato avrebbe ceduto in D e/o in E. Se fossero rimossi i cavalletti solo dal lato sinistro, ci si dovrebbe aspettare un cedimento dell'impalcato in D, a meno che la compressione degli stralli, sempre supposti integri, sia sufficiente ad opporsi alla flessione. In ogni caso i tiranti interni all'impalcato non dovrebbero cedere, dato che lavorano in senso opposto a questa flessione.
Però se osservate la componente orizzontale della tensione dello strallo, è evidente che in caso di cedimento di questo, sarebbe risultata una forza parallela all'impalcato tendente a farlo scivolare da C verso D, ecco perchè dico che la questione non è legata solo ai carichi verticali: i cavalletti, soprattutto quelli in E, oltre ad essere gravati dal peso aggiuntivo dovuto alla rottura dello strallo, avrebbero dovuto contrastare questa forza longitudinale che li avrebbe fatti saltare facilmente, dato che si tratta di una forza perpendicolare a quella per cui erano progettati.
Sulle conclusioni siamo d'accordo, tanto che sono sostanzialmente e premesse di questo mio intervento, sulla prima parte sono molto meno d'accordo. Intanto non capisco perchè l'onere della prova ricada su chi è convinto del crollo strutturale e non viceversa su chi è convinto dell'attentato, in entrambi i casi ci sarebbero dei colpevoli da perseguire. E' evidente che, se si è trattato di crollo strutturale, il livello di degrado della struttura doveva essere elevato, e proporzionalmente le responsabilità del gestore dell'autostrada, quindi fintanto che non sappiamo quantificare quale fosse questo stato di degrado nessuna delle due ipotesi risulta più naturale dell'altra. Inoltre il ponte non è crollato in un momento in cui era chiuso al traffico, nel qual caso si potrebbero fare delle considerazioni più semplici sulla statica della struttura, ma al contrario un'altra delle concause del crollo sarebbero proprio i carichi in movimento e le relative oscillazioni e vibrazioni causate alla struttura. Non so se avete già discusso di questo:italofranc ha scritto: Non siamo tanto noi poveri testimoni di questa catastrofe a dover dimostrare che la struttura regge, ma sono gli inquirenti e quelli che sono convinti assolutamente che il ponte sia caduto naturalmente, a doverci fornire al piu' presto un calcolo serio dimostrando che non era necessaria una demolizione controllata. Fino ad ora questo calcolo serio non c'è, non c'è una ricostruzione valida del crollo e continuano a nasconderci il video integrale.
Uno studio del 30 giugno sulle (eccessive) oscillazioni del ponte Morandi
“La fluttuazione, ben visibile in alcuni frame dopo il passaggio del camion, ci ha consentito di osservare e di stimare un movimento impulsivo della struttura, in occasione del transito di tre camion, 2 in direzione est e uno in direzione ovest – è scritto nello studio – Quando passa il terzo camion si osserva uno scostamento verticale (azzurro) di 1.200 pixel. In concomitanza del passaggio di un solo camion, si ha uno scostamento verticale (rosso) di circa 500 pixel. A conti fatti, con un singolo camion si ha una oscillazione di 4,7 cm. In occasione del passaggio simultaneo dei tre camion, si ha una oscillazione (teorica, ipotizzando un comportamento perfettamente lineare) pari a 11,3 centimetri”.
E queste oscillazioni sono relative al segmento di ponte che non è crollato! Vorrei farvi notare che a oscillare di 11 centimetri non sono solo il centinaio di tonnellate dei tre camion che passano contemporaneamente, ma anche le migliaia di tonnellate di impalcato, e quasta oscillazione si scaricava in gran parte sugli stralli, camion dopo camion, giorno dopo giorno. Una delle ipotesi è che il crollo sia stato generato dalla risonanza di queste oscillazioni con la struttura, in questo caso bisognerebbe stabilire se questa frequenza di risonanza sarebbe compatibile con quelle da progetto, o se invece sarebbe da imputarsi a una ridotta tensione degli stralli dovuta a degrado. Nel primo caso le responsabilità sarebbero del progettista, nel secondo del gestore, in ogni caso questa è un'altra di quelle valutazioni che non possiamo fare senza il filmato del crollo.
FranZη
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ho aggiornato lo spezzettamento rivedendo le grandezze e aggiungendo quello che probabilmente si è sbriciolato cioe' una parte centrale di impalcato.
IL0 dovrebbe contenere anche gli attacchi degli stralli ma non sono sicuro (si tratta di pochi metri di differenza ) , IL1 piu' lunga e IL2 un po' piu corta
vedo se riesco a farti enche le sovrapposizioni
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Vorrei prima di tutto precisare che sono d'accordo con Mazzucco nel ritenere che il cedimento strutturale sia l'ipotesi più plausibile
L'avevamo capito grazie ma noi come tanti altri non siano del tuo avviso ed è per questo che continiamo ad indagare fino a quando ci faranno vedere il video integrale oppure fino a quando qualcuno , te per esempio, farà un calcolo accettabile del crollo per cedimento strutturale. Non mi risulta che Mazzucco sia convinto che sia un cedimento strutturale, lascia le porte aperte alle prove contrarie. Per il momento le tue considerazioni sono molto interessanti. Sono contento che pensi come me che gli stralli hanno tenuto. Tu pensi che a cedere potrebbe essere il cavalletto. Forse gli stralli hanno fatto crollare i piloni da 90 metri. Sarei contento che tu potessi riuscire a dimostrare che gli appoggi del cavalletto hanno ceduto per farci cambiare idea e tranquillizzarci. Per il momento non siamo per niente tranquilli.
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Capisco, però mi sorge una domanda:
poniamo che cedano uno o due stralli a ponente (è la prima parte a cadere), in quel momento abbiamo, se ho capito bene, una forza in orizzontale da levante verso ponente dovuta agli stralli superstiti e ai tiranti interni che spingono il piano stradale verso ponente.
Però l'impalcato ha una sua rigidità, dovuta anche agli stessi tiranti interni: se deve riuscire a spezzare i sostegni obliqui a ponente, dovrebbe a maggior ragione spezzare (e prima) quelli a levante.
A questo punto però la direzione di caduta dei sostegni obliqui rotti di levante sarebbe stata verso il pilone, invece sono caduti dalla parte opposta, verso levante Si vedono nelle foto distesi a terra.
Se fossero invece stati gli stralli a levante a cedere per primi, avremmo avuto una situazione esattamente ribaltata a quella indicata prima e sarebbe crollata per prima la parte di levante, cosa che però non è successa.
Non so se mi sono spiegato: se tira in orizzontale a levante è coerente con i pezzi a terra ma non con la sequenza, se tira in orizzontale a ponente non è coerente con i pezzi a terra.
La domanda allora è: siamo sicuri che si siano spezzati prima gli stralli dei sostegni obliqui? Parrebbe di poter dire di no...
Mitakuye Oyasin
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Apprezzo infinitamente questa vostra iniziativa: da quando c'è stata la tragedia del ponte non riesco più ad essere in pace con me stessa, perché mi rendo conto che tutti (politici, inquirenti, media di regime) ci prendono in giro e vorrei fare qualcosa per ristabilire la verità, ma non so cosa.
Personalmente non ho creduto neppure per un minuto alla tesi del crollo strutturale o per incuria; ho analizzato tutti i video disponibili, fotogramma per fotogramma, ma purtroppo siamo di fronte ad un'operazione di depistaggio e di alterazione delle prove (neppure ben fatta) che lascia di stucco. L'unico video completo del crollo, quello della Ferrometal, è stato occultato dai cosiddetti inquirenti, e mi indigna profondamente sapere che era in mano a persona a me nota, che invece di divulgarlo ha pensato bene di consegnarlo alle "autorità".
Ho letto però che questo thread rimanda ad un altro (che non trovo) in cui già la questione del ponte era stata analizzata e addirittura si accenna ad una versione del video "oh mio Dio" in cui PRIMA dei due lampi si vede la carreggiata in verticale (?).
Potete per favore darmi delle informazioni in proposito?
Grazie!
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forse ti riferisci a questa discussione:
www.luogocomune.net/LC/17-politica-itali...n-giro#comment-98425
e questo il collage che avevo fatto
ti invito , visto che hai analizzato i video, a dare un'occhiata e a iscriverti anche qua , mi interessa la tua opinione sui vari punti finora esaminati
ipotesidilavoro.altervista.org/forum/index.php
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A questo punto lo archivio come "mah" poi vedemo :hammer:
Mitakuye Oyasin
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Come già avevo scritto, ritengo che l'ipotesi più plausibile, visti gli elementi a disposizione, sia il cedimento strutturale, i dubbi me li toglierò quando potrò visonare il filmato del crollo, ammesso che questo mostri un cedimento strutturale, altrimenti se si dovesse vedere qualcosa di diverso non avrei problemi a cambiare idea. Ma fintanto che ritengo il crollo strutturale la spiegazione corretta, penso che sia di gran lunga più probabile che il primo elemento a cedere sia proprio uno strallo, quando rispondevo nei commenti precedenti partivo dalla vostra ipotesi che a cedere fossero i cavalletti, e ne traevo le conseguenze, ma non ho mai detto di ritenerla probabile. Al contrario: innanzitutto gli stralli sono notoriamente la parte più esposta al degrado, tanto che erano già stati oggetto di interventi nello stesso Ponte Morandi, e in secondo luogo il cedimento di uno strallo avrebbe portato tutta una serie di conseguenze catastrofiche per la struttura, cosa che non si può dire per il cedimento di un cavalletto.italofranc ha scritto:
RIEPILOGO della situazione stabilità della struttura al 16/10/2018, in seguito al mio calcolo della resistenza degli stralli.
Salvo errori siamo a questo punto:
-Per il momento Franz , che non ha dubbi sul cedimento della struttura, capisce che gli stralli hanno tenuto e che il cedimento potrebbe secondo lui essere dovuto agli appoggi in C.A. del cavalletto. Bisogna che qualcuno lo dimostri per tranquillizzare tutti noi che siamo convinti della demolizione controllata fino a prova contraria che per il momento non c'è. Giusto ?
Infatti se anche immaginiamo che un singolo cavalletto fosse ceduto naturalmente per via del degrado, con ogni probabilità non sarebbe successo niente di grave: si sarebbe un po' inarcata la carreggiata, magari ne sarebbe franata una piccola porzione, ma avrebbero avuto il tempo di chiudere il ponte al traffico prima che avvenisse qualcosa di più grave e in definitiva credo che non si sarebbe fatto male nessuno o quasi. L'ipotesi che più cavalletti cedano contemporaneamente per cause naturali è talmente improbabile che condurrebbe dritti alla conclusione che le cause non potevano essere naturali, quindi in definitiva se si crede al crollo strutturale bisogna per forza considerare uno o più stralli come responsabili. Magari responsabili indiretti, come dicevo nel precedente commento potrebbero aver generato un fenomeno di risonanza su altre parti della struttura, ma in ogni caso penso che sia impossibile che ci sia stato un crollo naturale con gli stralli nel pieno della loro funzionalità.
Quindi riassumendo fisso una volta per tutte quello che è il mio pensiero alla luce dei dati che abbiamo attualmente a disposizione:
- si è trattato di cedimento strutturale;
- la causa è o il cedimento repentino di uno strallo o un fenomeno di risonanza comunque causato dalla tensione anomala di uno o più stralli.
Chiarito questo punto, c'era una domanda articolata di Aigor:
Se cedono uno o due stralli succedono molte cose, fra le quali questa forza parallela al piano stradale. I tiranti interni all'impalcato però non hanno nessun ruolo in questo discorso, la forza è dovuta alla tensione orizzontale degli stralli superstiti. Va anche detto che a questo punto anche l'antenna che regge gli stralli può risultare già compromessa, per via della stessa forza che agisce nel punto d'ancoraggio degli stralli.poniamo che cedano uno o due stralli a ponente (è la prima parte a cadere), in quel momento abbiamo, se ho capito bene, una forza in orizzontale da levante verso ponente dovuta agli stralli superstiti e ai tiranti interni che spingono il piano stradale verso ponente.
Guarda, questo discorso mi ricorda quello della tazzina di caffè: se al bar mi servono un caffè, sarà molto difficile stabilire che temperatura avrà il liquido fra un minuto, anche se hai a disposizione tutti i dati relativi alla temperatura ambientale, pressione della macchina, umidità, ecc., però sarà molto facile stabilire quale sarà la sua temperatura fra tre ore. Se cede di schianto uno strallo, come fai a ricostruire l'esatta dinamica di quello che succede dopo 1, 2, 5 secondi? Magari con un modello agli elementi finiti, ma dovresti avere a disposizione tutti i dati riguardo allo stato di ciascun elemento del ponte al momento del crollo, e se avessimo questi dati sarebbe relativamente semplice capire se si è trattato di cedimento strutturale o no, anche senza il modello agli elementi finiti. Questo per dire che tutto il discorso mi sembra inutile: che senso ha stare qui a discutere su come faceva questo pilone qui a finire là quando esiste una ripresa che mostra la dinamica? Prima o poi dovranno farcela vedere, non potranno mica invocare il segreto di Stato, e a quel punto non ci interesserà più di tanto la traiettoria dei singoli piloni o degli stralli, guarderemo più che altro dove parte il crollo e cosa lo fa partire.Però l'impalcato ha una sua rigidità, dovuta anche agli stessi tiranti interni: se deve riuscire a spezzare i sostegni obliqui a ponente, dovrebbe a maggior ragione spezzare (e prima) quelli a levante.
A questo punto però la direzione di caduta dei sostegni obliqui rotti di levante sarebbe stata verso il pilone, invece sono caduti dalla parte opposta, verso levante Si vedono nelle foto distesi a terra.
FranZη
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quello che dici è ovviamente molto ragionevole... e lo capisco.
Magari il nostro è un gioco con troppe componenti non conosciute, ma ho il timore sarà l'unica cosa che possiamo fare, più passa il tempo, più diventa strano il fatto che non esca 'sto belin di video.
E non è una cosa rassicurante...
Mitakuye Oyasin
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Banalmente: se non avessero niente da nascondere,
a) eviterebbero di taroccare pesantemente i video che ci mettono a disposizione (vedi l'ultimo della GdF);
b) tirerebbero fuori il video completo.
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ANALISI DEL COMPORTAMENTO DELLA STRUTTURA E DEGLI STRALLI PRIMA E DURANTE IL CROLLO.
(segnalazioni di ommissioni e di errori sono ben venuti).
SCOPO DI QUESTA ANALISI: partendo da una molteplicità di elementi, si puo' sintetizzare e giungere a una conclusione unitaria riguardo il comportamento della struttura prima e durante il crollo. Non si considerano in questa analisi gli altri aspetti di questo crollo, come i motivi, chi e con che mezzi.
EVENTI SIGNIFICATIVI
-AIGOR, GNAFFETTO E MOLTI ALTRI (tra cui ITALOFRANC) impegnandosi a fondo durante diverse settimane raccolgono un numero sufficiente d'indizi da considerare il crollo del viadotto Morandi come una probabile demolizione controllata. Si mettono d'accordo di proseguire questa analisi fino a quando la Questura di Genova farà vedere il video integrale del crollo che dice di possedere.
-ITALOFRANC sottopone un calcolo della resistenza degli stralli. Secondo questo calcolo gli stralli non hanno mai raggiunto il loro carico massimo di rottura, ma si sono spezzati per altri motivi da accertare, probabilmente durante una demolizione controllata.
-FRANZ per il momento non crede ad una possibile demolizione controllata ma a un cedimento della struttura. Capisce che il crollo non è iniziato con la rottura degli stralli e che il cedimento della struttura potrebbe essere dovuto agli appoggi in C.A. del cavalletto. Bisogna che qualcuno lo dimostri per tranquillizzare tutti noi che siamo convinti della demolizione controllata. Fino a prova contraria per il momento questa dimostrazione non c'è.
-ARY-ANNA si unisce alla nostra discussione. Benvenuta! Non crede per un minuto alla tesi del crollo strutturale o per incuria.
-FRANZ : (sembra che ci sia stato un malinteso) ritiene il crollo strutturale la spiegazione corretta e pensa che sia di gran lunga più probabile che il primo elemento a cedere sia proprio uno strallo. Se parla di cedimento vuol dire che il calcolo di ITALOFRANC per lui conta poco, anche se non ha risposto ai chiarimenti che quest'ultimo gli aveva fornito riguardo l'incremento di carico dovuto all'angolazione degli stralli. Per lui l'ipotesi che più cavalletti cedano contemporaneamente per cause naturali è molto improbabile. Dice che bisognerebbe avere a disposizione tutti i dati riguardo allo stato di ciascun elemento del ponte al momento del crollo, e se avessimo questi dati sarebbe relativamente semplice capire se si è trattato di cedimento strutturale o no. Si domanda se ha senso stare qui a discutere su come faceva questo pilone qui a finire là quando esiste una ripresa che mostra la dinamica.
-AIGOR : il nostro sarà un gioco con troppe componenti non conosciute, ma è l'unica cosa che possiamo fare, più passa il tempo, più diventa strano il fatto che non esca 'sto belin di video e questo non è una cosa rassicurante.
-GNAFFETTO: sottolinea la totale mancanza di spiegazioni sulla dinamica da parte della categoria professionale degli ingegneri, i baroni universitari e i cosiddetti scienziati.
-GNAFFETTO: dice che la ripresa del video integrale dovra' essere coerente con una spiegazione logica e con la dinamica della fisica. Io penso che sia sacrosanto giusto e che tutti siano d'accordo su queso punto.
-IPOTESIDILAVORO : Sembra che tutti i veicoli del Ponte Morandi precipitano solo verso il lato mare, nessuno dalla parte opposta. Siete tutti d'accordo?
Nota: per cortesia facciamo un po' d'analisi dei nostri pareri per tentare di sintetizzare. Non incazzatevi se talvolta sono brusco. Grazie
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io l'analisi la proseguo anche dopo un eventuale pubblicazione del video integrale, anche perche' sicuramente il video è interpretabile in molti modi. Tra l'altro sottolineerei la totale mancanza di spiegazioni sulla dinamica da parte della categoria professionale degli ingegneri, i baroni universitari e i cosiddetti scienziati, oltre alla inesistente sponda politica.
sembra ci sia un grande inciucio in cui si sono spartiti il bottino.
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***
Ne approfitto per dire a tutti (senza polemica): quando avete concluso i lavori preparate un video riassuntivo che lo mettiamo in home. Così tutti potranno valutare le eventuali prove a favore di una demolizione.
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