Analisi crollo Ponte Morandi

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5 Anni 10 Mesi fa #24144 da Aigor
Risposta da Aigor al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@Fran

In questa situazione non è affatto strano pensare ad un cedimento pressochè istantaneo e contemporaneo di tutti i quattro cavalletti da uno stesso lato


Perdonami, ma se a te non sembra affatto strano, a me può sembrarlo molto... soprattutto in assenza di calcoli che dimostrino che:
1) i 4 cavalletti non avrebbero potuto reggere il momento torsionale
2) i 4 cavalletti avrebbero ceduto pressoché istantaneamente

Perché, lo ricordo, in mancanza di prove video e/o calcoli precisi, siamo nel campo delle "ipotesi" e una vale l'altra.

Inoltre, la torsione, se avesse avuto tanta forza da spezzare tutti i 4 i cavalletti in modo "pressoché istantaneo" (sarebbe stata una bella botta, o no?), avrebbe anche dovuto spingere i residui spezzati del cavalletto verso nord nel fiume o sulla strada (lo spezzarsi dei cavalletti avrebbe preceduto la caduta dell'impalcato), ma non c'è traccia di questo nelle foto, almeno io non l'ho trovata.
Ne metto una tra tante:
[img

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)

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5 Anni 10 Mesi fa #24145 da ItalHik
Risposta da ItalHik al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@ Michele Pirola

Mica tanto, piccola... I pilastri che si vedono lì a fianco sono spessi 120 cm, quindi la botola dovrebbe appunto essere sugli 80-90 cm di diametro, più che sufficienti per permettere il passaggio delle persone, e guarda caso si trova proprio sopra una delle passerelle previste per l'ispezione dell'intradosso del ponte in corrispondenza dei puntoni. Al suo interno l'impalcato è suddiviso in comparti longitudinali, quindi per aver accesso alla maggior parte degli spazi basta supporre l'esistenza di opportune aperture nelle pareti divisorie...

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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #24146 da ItalHik
Risposta da ItalHik al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@ Aigor

Le due serie di puntoni si spezzano, quasi certamente, nel momento in cui cedono (o "saltano") il tratto centrale del ponte (IC) e contemporaneamente anche i due semi-impalcati, all'incirca nel loro tratto centrale (IPX e ILX, ovvero proprio lì dove i loro resti sembrano essere ridotti ai minimi termini), perché quei pilastri non erano certo stati progettati per sopportare uno sforzo straordinario così soverchiante...
Ultima Modifica 5 Anni 10 Mesi fa da ItalHik.

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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #24147 da Michele Pirola
ItalHik
Ciao. Di botola vedo solo quella che hai linkato tu, delle altre non c'è traccia. Inoltre, anche supponendo che un operaio fosse in grado di entrarci, bisogna contare che non ne basta uno per minare anche solo una parte del ponte.
Edit: farne entrare due alla volta in una botola da 70 cm di diametro è veramente dura!


Ultima Modifica 5 Anni 10 Mesi fa da Michele Pirola.

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5 Anni 10 Mesi fa #24148 da ItalHik
Risposta da ItalHik al topic Analisi crollo Ponte Morandi

Michele Pirola ha scritto: ItalHik

Edit: farne entrare due alla volta in una botola da 70 cm di diametro è veramente dura!


Vero! Può esserlo anche per la porta di casa, se non si abita in una reggia... :cool:

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5 Anni 10 Mesi fa #24149 da Michele Pirola
ItalHik
La porta di casa è alta almeno 2 metri. Se fosse alta 70 cm come la botola faresti una fatica enorme ad entrare


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5 Anni 10 Mesi fa #24150 da Aigor
Risposta da Aigor al topic Analisi crollo Ponte Morandi
@ItalHik

I supporti obliqui di levante si spezzano, credo, quando IL3 viene sollevato dagli stralli di levante, tanto è vero che cadono giù, nel punto dove sono ancora visibili dopo il crollo, praticamente diritti.
I supporti obliqui di ponente si sbriciolano. Ora se questo avviene perché IP3 ruota, la forza che li spezza dovrebbe farli cascare verso nord... ma non ci sono, segno che si sono sbriciolati ma sono cascati giù e rimasti sotto IP3.

Pertanto, secondo me (al momento, posso cambiare idea ovviamente) i pilastri obliqui di ponente sono stati "fatti saltare"... è una ipotesi no? Deve avere meno dignità? :hammer:

Mitakuye Oyasin
"La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci" (I. Asimov - Il crollo della galassia centrale)

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5 Anni 10 Mesi fa #24151 da FZappa
Risposta da FZappa al topic Analisi crollo Ponte Morandi
ItalHink e Pirola

Qualche volta, su questo forum, mi cascano proprio le b….raccia.

Secondo voi, come le facevano le ispezioni ai cassoni degli impalcati ??
A cosa servivano le passerelle ??
Avete mai letto la relazione del Mit sul ponte Polcevera ??

Di seguito, riporto un estratto di pag. 29 della relazione Mit relativa ai lavori previsti per il retrofit del 2017
[img

Di seguito riporto un piccolo estratto delle relazioni sulle ispezioni ai cassoni-impalcato riportate nella parte III della relazione Mit – sui soli “cassoni-impalcato” ci sono 10 pagine
[img


“Il sistema consta … ..di una travata continua ….con sbalzi terminali …. a sezione cellulare cava a cinque scomparti……..l’altezza della travata è variabile da un massimo di 4,5 m ad un minimo di 1,82 m”
Fonte: Morandi relazione 1967

Ne deriva che, dalle passerelle, si accedeva tramite 5 passi d’uomo a ciascuno scomparto dell’impalcato.

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5 Anni 10 Mesi fa #24152 da Michele Pirola
FZappa
Non ho capito cosa tu voglia intendere. In queste botole si accedeva in 5 passi uno alla volta?


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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #24153 da italofranc
Allora qua non andiamo bene . devo fare una segnalazione Aigor!

Non so leggere un sismogramma ma, per me, non puoi vedere sul sismogramma il tipo di esplosione (se c’è stata) del Polcevera.
Il sismogramma misura le vibrazioni del suolo e NON ciò che succede SOPRA il suolo; qui l’UNICA esplosione possibile è prodotta da qualche piccola carica inserita a contatto con i trefoli di 1 o max 2 stralli cioè a circa 50 metri dal suolo.


Qui siamo di fronte a una specie di depistaggio, forse in buona fede ma lo è!. C'è una pista, il sismogramma, c'è uno dei piu' autorevoli esperti di demolizioni riconosciuto da tutte le istituzioni, Danilo Coppe, che dice qualcosa di interessante sui sismogrammi, lo dice parlando di Mazzucco per cui sta anche attento a non dire cazzate, si tratta di quantità di Hertz che tutti sanno cosa sono, anche i contadini, si chiede di trovare qualcuno che sappia leggere un sismogramma per appurare se questa pista puo' essere interessante, arriva uno e ti dice:
io non so leggere un sismogramma ma so che non si puo' vedere in un sismogramma la differenza tra un esplosione e un crollo
e questo senza nemmeno esaminare il sismogramma che lui stesso ha postato.

Ragazzi in questa maniera non si puo' andare avanti. Una pista la si esamina bene e deve essere analizzata prima di accantonarla, per piacere!

Detto questo nel sismogramma che abbiamo ricevuto gentilmente da questa persona che ringrazio ma non per le sue conclusioni affrettate, si vede chiaramente che all'inizio della registrazione da parte del sismografo il numero di Hertz, cioè le frequenze, sono molto piu' fitte e numerose rispetto alle sequenze che seguono. Questo lo possono vedere tutti. Quindi chiedo di contattare uno che sappia veramente leggere un sismogramma prima di scartare questa nuova pista nata dalle dichiarazioni di nientepopodimenoche Danilo Coppe. Ci provo anch'io a contattare qualche esperto. Qualcuno puo' domandare a Gnaffetto se ci puo' aiutare anche lui? Io non posso contattarlo purtroppo, l'accesso mi è precluso :cry: :cry: :cry: :cry:

PS: stessa cosa per te ITAHIK, mi dispiace:

Ma dai, andar dietro a un Esplosivista che ti viene a raccontare che la nanotermite è come termite normale con la sola aggiunta di SILICE (qualcuno hai mai approfondito per capire cosa intendesse dire?!) si perde la faccia anche se si fosse pecorai!... :laugh:

Stai parlando di Danilo Coppe. Se lui viene chiamato come esperto da un giudice, questo lo sta a sentire. Se ci vai tu o io si fa una ..........
Quindi attenzione a non depistare, magari senza volerlo e in buona fede.
Ultima Modifica 5 Anni 10 Mesi fa da italofranc.

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5 Anni 10 Mesi fa #24154 da Michele Pirola
Nel frattempo ho fatto la procedura per iscrivermi al sito di gnaffetto. La mia iscrizione deve però essere ancora approvata dal gestore del sito (che appunto è gnaffetto)


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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #24155 da ItalHik
Risposta da ItalHik al topic Analisi crollo Ponte Morandi

FZappa ha scritto: ItalHink e Pirola

Qualche volta, su questo forum, mi cascano proprio le b….raccia.

Secondo voi, come le facevano le ispezioni ai cassoni degli impalcati ??
A cosa servivano le passerelle ??
Avete mai letto la relazione del Mit sul ponte Polcevera ??


Anche a me possono cascare le braccia, specialmente quando vengo accomunato a qualcun altro che magari sostiene il contrario di quello che scrivo io (oppure, peggio ancora, non viene compresa quella che vorrebbe essere una moderata ironia)...

Non ero proprio io a sostenere la possibilità di entrare all'interno dell'impalcato scrivendo di "passerelle", "botole d'ispezione" e "altre aperture che all'interno del ponte permettano l'accesso ai vari scomparti longitudinali"?...:beers:
Ultima Modifica 5 Anni 10 Mesi fa da ItalHik.

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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #24156 da ItalHik
Risposta da ItalHik al topic Analisi crollo Ponte Morandi

Michele Pirola ha scritto: FZappa
Non ho capito cosa tu voglia intendere. In queste botole si accedeva in 5 passi uno alla volta?


Significa, probabilmente, che come botole (oppure semplici "passaggi") d'ispezione, oltre a quella rotonda (ammesso che sia tale) indicata dalla freccia, vanno considerati anche quei rettangoli scuri che nell'immagine da me linkata si intravedono sempre al di sopra della passerella (e di conseguenza non c'è neppure più bisogno d'ipotizzare ulteriori "aperture" nelle pareti divisorie all'interno dell'impalcato, per passare da uno scomparto longitudinale all'altro)...
Ultima Modifica 5 Anni 10 Mesi fa da ItalHik.

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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #24158 da italofranc
Argomenti in favore della demolizione controllata
Di Judy Wood, ingegnere meccanico alla Clemson University.
xoomer.virgilio.it/911_subito/analisi_ingegneristica.htm

OSSERVAZIONE SISMOLOGICA DEGLI IMPATTI E DEI CROLLI AL WORLD TRADE CENTER

Seismology Group
Lamont-Doherty Earth Observatory, Columbia University
Palisades NY 10964
Versione del 9/14/01

I sismografi a Sud di New York, nel Nord New Jersey, nell'Ovest Connecticut, ed in Pennsylvania, sotto la direzione dell'Osservatorio di Lamont-Doherty Earth della Columbia University, hanno registrato i crolli delle torri del World Trade Center nel mattino di martedì 11 Settembre e il successivo crollo del World Trade Center 7, piu' tardi quel pomeriggio. La stazione piu' vicina, quella di Palisades, New York, è a Rockland County, 21 miglia (34km) a nord di Manhattan. Questa stazione ha registrato anche gli impatti dei due aerei che si sono schiantati contro le torri.
I segnali generati dai crolli delle Twin Towers sono stati molto piu' intensi di quelli degli impatti. I segnali generati dal crollo dell'edificio 7, comunque, sono stati minori di quelli dei due impatti. Inoltre, sono stati registrati a Palisades per tutto il resto della giornata molti segnali minori, che potrebbero essersi originati dal prorogarsi del crollo delle Torri, e dal crollo di mura o altre macerie nell'area circostante.
Le registrazioni di Palisades sono state comparabili nelle dimensioni ad un piccolo terremoto di magnitudo 2.4 che è stato avvertito nella parte Est di Manhattan e nella parte Ovest di Queens all'inizio dell'anno, il 17 Gennaio.
Le scosse sismiche dei cinque eventi dell'11 settembre sono state differenti da quelle di un piccolo terremoto poichè erano piu' cariche di energia a bassa frequenza, ma piu' povere di energia ad alta frequenza. Queste differenze possono essere attribuite alla breve durata dell'evento scatenante il terremoto, contro il lungo e complesso crollo dell'edificio. Le onde sismiche dei cinque eventi del WTC ricordano quelle prodotto dal crollo di una miniera di sale a Sud di Rochester, nel 1994.

Qualcuno ha detto in questo forum che ''un sismogramma misura le vibrazioni del suolo e NON ciò che succede SOPRA il suolo''. E' FALSO secondo quanto scritto da questo ingegnere : un sismografo lontano 34 KM dal crollo puo' registrare delle vibrazioni dovute a degli impatti di aerei che si schiantono a 400 metri d'altezza.
Figuriamoci nel nostro caso con un sismografo a soli 7 Km di distanza dal ponte Morandi.
Conclusione : mi sembra chiaro che questa pista è da mantenere e analzzare seriamente prima di depistarla o scartare a priori.

PS: anche questo ingegnere, come Coppe, parla di alta frequenza iniziale dell'evento scatenante e poi di bassa frequenza quando i pezzi del manufatto si schiantono a terra. E' importante!
Ultima Modifica 5 Anni 10 Mesi fa da italofranc.

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5 Anni 10 Mesi fa #24159 da FZappa
Risposta da FZappa al topic Analisi crollo Ponte Morandi

ItalHik ha scritto: [

Anche a me possono cascare le braccia, specialmente quando vengo accomunato a qualcun altro che magari sostiene il contrario di quello che scrivo io (oppure, peggio ancora, non viene compresa quella che vorrebbe essere una moderata ironia)...

Non ero proprio io a sostenere la possibilità di entrare all'interno dell'impalcato scrivendo di "passerelle", "botole d'ispezione" e "altre aperture che all'interno del ponte permettano l'accesso ai vari scomparti longitudinali"?...:beers:


Hai ragione, scusa, ho sbagliato ....
Ieri sera mi ha preso il totale sconforto nel constatare che, su questo forum, invece di fare qualche (piccolo), passo avanti si fanno solo passi indietro e la vs. discussione su una questione ovvia mi ha fatto "sbroccare".......
Però, anche tu, non mi sembra conosca bene almeno i documenti fondamentali sul ponte ..........

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5 Anni 10 Mesi fa #24160 da 3aaa
Risposta da 3aaa al topic Analisi crollo Ponte Morandi
Buongiorno a Voi. Mi sono perso un giorno di Forum (ero in viaggio) e leggerò con calma. Per quanto mi riguarda, anche sotto l'impulso della discussione qui, ho rettificato alcune convinzioni, sempre nel solco del crollo "tecnico". Riassumo (si fa per dire).

Proverò in questo lungo post (scusate ma non riesco a compattare di più) a mettere insieme, in modo logico e secondo le leggi della fisica, alcuni elementi disponibili per arrivare ad una spiegazione puramente tecnica (“naturale”, ma il termine non è giusto) del crollo. Il finale (che poi è in realtà l’inizio, ma ragionerò a ritroso) può però essere cambiato anche a “sorpresa” e quindi convincervi di più. Io NON ho le prove, cerco solo di mettere assieme le cose in modo razionale. Citerò dei numeri: non prendeteli come valori “magici” perché non derivano da calcoli raffinati, ma come “ordini di grandezza”, sono valutazioni approssimate, ma credo sensate.
I paletti del ragionamento sono i seguenti (chiamatele pure “ipotesi di lavoro”):
• L’impalcato della pila è sostanzialmente privo di armatura (lo dice Morandi) eccettuate le zone estreme ove sono attaccati gli stralli e quella centrale. Gli stralli sono normalmente soggetti ciascuno ad un tiro di circa 2400 Ton (calcolato dai dati forniti da Morandi) che vogliono dire che ciascuno fornisce una componente verticale di circa 1400 Ton ed una spinta orizzontale di circa 2000 Ton. La spinta orizzontale garantisce la autocompressione dell’impalcato.
• Capello (Tiguan) e Lorenzetto (TIR MCM) non mentono e si sono salvati miracolosamente
• Un tratto dell’impalcato levante (IL2) si trova ribaltato e girato avanti / dietro
• Il comportamento dell’impalcato levante e ponente (IL2 e IP3) è totalmente diverso così come sono diverse le modalità di rottura delle lance dei cavalletti
• Nessuno strallo ha dato segni visibili di cedimento plastico prima del collasso (il ponte sarebbe stato chiuso)
• Il Politecnico di Milano ha effettuato delle rilevazioni sulla frequenza vibrazionale sugli stralli sella pila 10 (1,5 Hz) e della pila 9 (1,9 Hz). Poiché la frequenza vibrazionale è proporzionale alla radice quadrata della tensione nei cavi, si deduce che la tensione nei cavi degli stralli della pila 9 è molto maggiore di quella negli stralli della pila 10 (effetto della riduzione della sezione resistente). ASPI lo sapeva ed aveva programmato il retrofitting.
• Il video Di Giorgio permette di cogliere (a fatica) l’attimo in cui IP3 si posiziona in verticale e precipita, nonché l’attimo in cui IL2 si ribalta
• Tutte le ricostruzioni e testimonianze sono concordi nel fissare in pochi secondi (3 ?) la durata del collasso dell’impalcato che, tenendo conto del tempo di caduta, vuol dire rottura sostanzialmente simultanea in più punti (fra un cedimento ed il successivo l’intervallo di tempo è infinitesimale)
Farò un ragionamento a ritroso, partendo dal macro-pezzo di impalcato che secondo me si è rotto per ultimo (IL2) (non seguiamo nel ragionamento tutti i pezzi se no non ci capiamo). Do per scontato, in quanto più volte detto da me e FranZeta, che le solette Gerber hanno modalità di caduta (non a corpo libero) che spiegano perché siano le ultime a cadere e perché, se ne hanno avuto la possibilità senza trovare ostacoli nella caduta, non siano cadute sulla loro proiezione verticale.
Partiamo dunque da IL2 riassumendo quando detto in numerosi post precedenti. La posizione di IL2 e la salvezza di Capello hanno un’unica spiegazione: essendo già collassata la parte di Ponente, è venuta meno la componente orizzontale della spinta da Ponente pari a 2000 + 2000 = 4000 Ton. IL2 sotto la spinta da 4000 Ton dei suoi stralli non può che impennarsi ruotando attorno al cavalletto e ribaltarsi. Il cavalletto deve essere tagliato di netto dalla enorme spinta orizzontale. IL2 ruotato ed a “pancia sotto” atterra con la parte più pesante che si posa per prima sui binari e con la apertura del cassone rivolta verso l’alto. La Tiguan, cadendo, si infila lì dentro. IL2 completa la sua caduta ruotando a velocità decisamente minore rispetto alla caduta libera. (Vedi post mio e post di FranZeta ove si spiega la salvezza di Lorenzetto).
Quindi la modalità di rottura di IL2 presuppone che a Ponente sia GIA’ avvenuto il collasso e che sia venuta a mancare la controspinta di 4000 Ton da di Ponente.
Affinché questo avvenga è stata sufficiente la perdita di un solo strallo poiché lo sbilanciamento dei carichi provocato dalla perdita di uno strallo e della sua compressione orizzontale, fa venire meno la autocompressione da un lato dell’impalcato (nella parte IP2 + IP3) che (praticamente privi di armatura) non hanno più alcuna capacità di resistere a flessione e di reggere il peso proprio a sbalzo. IP3 ruotando attorno alla sezione di incastro, ha sbriciolato a flessione le lance dei cavalletti. L’impalcato centrale, che doveva essere precompresso da una sua armatura (vedi Morandi), si è trovato ad avere l’armatura tranciata a destra e sinistra e necessariamente doveva implodere.
Lo strallo Ponente Nord deve essere sopravvissuto (per giustificare la posizione del pezzo con l’attaccatura degli stralli caduto sul greto Polcevera ed adagiato in verticale sul suo lato Sud). Quindi, necessariamente, deve essere cominciato tutto dallo strallo Ponente-Sud.
Ciascuno strallo ha un carico normale di 2400 Ton, si snerverebbe a 4700 Ton e si romperebbe a 5700 Ton
Ora noi sappiamo (Politecnico Milano) che gli stralli della pila 9 sono abbastanza compromessi rispetto a quelli della pila 10 (che nemmeno stanno tanto bene, ASPI sembra stimare una corrosione del 20% sulla Pila 10).
Per fare andare in crisi lo strallo Ponente-Sud NON basta però lo stato del materiale, occorre una concausa. Ne elenco alcune possibili:
• Un atto dell’uomo (bomba)
• Un atto di Dio (es. scarica elettrica da fulmine, particolarmente forte)
• Un incidente gravosissimo in carreggiata in corrispondenza dell’attacco dello strallo
• La rottura dell’appoggio della sella Gerber di Ponente
Ognuno scelga il “finale” che vuole. Io scelgo il quarto caso e provo a spiegarlo. Assumiamo che la Gerber pesi 1400 Ton (Timoleonte parla di 1800, ma fermiamoci a 1400). Questo vuol dire che, normalmente, 350 si scaricano su ogni strallo e 700 sulla campata 8. Tenendo conto della inclinazione degli stralli, per equilibrare queste 350 Ton, in ciascuno strallo si scarica un tiro di 600 Ton circa. Ora supponiamo che l’appoggio ceda. Il cedimento procederà verosimilmente da un lato verso l’altro per cui uno strallo vedrà il carico raddoppiarsi. Questo però non avviene in modo statico ma dinamico. Avete presente una biglia di acciaio attaccata ad una molla sospesa al soffitto? Se la attacchiamo con cautela, sorreggendola con le mani (in modo statico) è un conto, se la attacchiamo bruscamente e lasciamo cadere è un altro. Il carico massimo, per effetto dinamico, raddoppia. Quindi in caso di rottura di un appoggio Gerber, il carico istantaneo sopportato da uno strallo e dovuto alla Gerber passa da circa 600 a 2400 Ton circa. Un bello sbalzo di 1800 Ton che si va a sommare ai 2400 che già ci stavano. Se a questo aggiungete che la sezione resistente era sicuramente non il 100 % iniziale ma forse un 60-70 % (o meno stando ai dati del Politecnico) è evidente che il carico raggiunto può essere stato letale. Infatti 4200 Tn per essere letali e portare istantaneamente l’acciaio oltre la soglia di rottura (su una sezione resistente del 100 % ci vorrebbero 5700 Ton) richiedono una sezione resistente pari al 73% del valore iniziale (basterebbe quindi 27 % di corrosione). Mi sembra uno scenario più che coerente con le informazioni disponibili.
Ora, scegliete il finale (ovvero lo “start” di tutto) che volete e rimettete in ordine cominciando dalla fine verso l’inizio e per me le cose quadrano

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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #24161 da FZappa
Risposta da FZappa al topic Analisi crollo Ponte Morandi

italofranc ha scritto: ...................................................................................
Qualcuno ha detto in questo forum che ''un sismogramma misura le vibrazioni del suolo e NON ciò che succede SOPRA il suolo''. E' FALSO secondo quanto scritto da questo ingegnere : un sismografo lontano 34 KM dal crollo puo' registrare delle vibrazioni dovute a degli impatti di aerei che si schiantono a 400 metri d'altezza.
Figuriamoci nel nostro caso con un sismografo a soli 7 Km di distanza dal ponte Morandi.
Conclusione : mi sembra chiaro che questa pista è da mantenere e analzzare seriamente prima di depistarla o scartare a priori.

PS: anche questo ingegnere, come Coppe, parla di alta frequenza iniziale dell'evento scatenante e poi di bassa frequenza quando i pezzi del manufatto si schiantono a terra. E' importante!


E' OVVIO che l'impatto di 2 aerei su una struttura fa vibrare la struttura e queste vibrazioni sono trasmesse al suolo e registrate (circa 1 ora circa prima del crollo).
Per me, è altrettanto ovvio che una MICROcarica su uno o due stralli non trasmette al suolo nessuna vibrazione maggiore del passaggio di 2-3 Tir .
In teoria, un'esplosione dovrebbe provocare un picco iniziale di frequenza maggiore 3 secondi prima della caduta del ponte..
Ovviamente questo picco NON c'è altrimenti sarebbe subito emerso nella discussione che è seguita (fra addetti ai lavori) e che ho allegato appositamente.

Comunque, invece di fare tanto casino inutile, manda un tweet a Lomax.
Ti ho dato tutti i riferimenti, è il suo lavoro ed è il primo che ha diffuso i sismogrammi.
Chi meglio di lui !!!

PS. Questo è un esempio di un sismogramma di un'esplosione sottomarina
ingvterremoti.wordpress.com/tag/esplosione/
Ultima Modifica 5 Anni 10 Mesi fa da FZappa.

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5 Anni 10 Mesi fa #24162 da Michele Pirola
Italofranc
Sarà anche a soli 7 km di distanza, però devi considerare che il crollo del Ponte Morandi è stato meno rumoroso degli schianti degli aerei contro le torri e dei loro rispettivi crolli. Inoltre a NY c'era il sole. A Genova il 14/8 invece pioveva a dirotto e i rumori dei tuoni possono coprire in parte il rumore del crollo. È una mia ipotesi quest'ultima


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5 Anni 10 Mesi fa #24163 da italofranc
Italofranc
Sarà anche a soli 7 km di distanza, però devi considerare che il crollo del Ponte Morandi è stato meno rumoroso degli schianti degli aerei contro le torri e dei loro rispettivi crolli. Inoltre a NY c'era il sole. A Genova il 14/8 invece pioveva a dirotto e i rumori dei tuoni possono coprire in parte il rumore del crollo. È una mia ipotesi quest'ultima


Allora non capite il senso del mio intervento, pensavo di essere stato chiaro: puo' darsi benissimo che questa pista non ci porti lontano, ma le tue e le mie sono solo considerazioni da inesperti del settore. Dobbiamo contattare chi ci puo' dare una risposta da esperto nella lettura dei nostri sismogrammi. Cerchero' di contattarlo ma nel frattempo per favore non depistate per l'ennesima volta. Grazie

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5 Anni 10 Mesi fa #24164 da italofranc
Comunque, invece di fare tanto casino inutile, manda un tweet a Lomax.
Ti ho dato tutti i riferimenti, è il suo lavoro ed è il primo che ha diffuso i sismogrammi.
Chi meglio di lui !!!


Infatti è quello che faro' dato che tu non lo vuoi fare. Poi il casino lo stai facendo tu cerchando di deviarci da questa pista da inesperto come me.

In teoria, un'esplosione dovrebbe provocare un picco iniziale di frequenza maggiore 3 secondi prima della caduta del ponte..
Ovviamente questo picco NON c'è altrimenti sarebbe subito emerso nella discussione che è seguita (fra addetti ai lavori) e che ho allegato appositamente.

Per quanto ho capito io non esiste un '' un picco di frequenza maggiore'', sono la frequenza dei picchi (onde sismiche) per ogni secondo, degli Hertz (un evento al secondo) indipendentemente dall'ampiezza dell'onda sismica. Il tuo picco non c'è appunto perchè se ci fosse stato solo lui non sarebbe una esplosione. Invececi ci sono inizialmente molti piu' picchi al secondo, molti piu' Hertz. Naturalmente sempre nostre considerazioni che non valgono quelle di un esperto. Quindi tutto da verificare.

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5 Anni 10 Mesi fa #24165 da Sertes
Risposta da Sertes al topic Analisi crollo Ponte Morandi

italofranc ha scritto: Argomenti in favore della demolizione controllata
Di Judy Wood, ingegnere meccanico alla Clemson University.

Judy Wood è stata allontanata dal movimento per la verità sull'undici settembre sia perché propone teorie antiscientifiche, sia perché passa più tempo ad attaccare tutti i membri del movimento che a contestare la versione ufficiale.
Le sue principali menzogne e mistificazioni sono state elencate, analizzate, e smontate qui: www.luogocomune.net/LC/index.php/24-11-s...e-la-disinformazione

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5 Anni 10 Mesi fa #24166 da Corrado-5834

Sertes ha scritto: www.luogocomune.net/LC/index.php/24-11-s...e-la-disinformazione


Ho dato una rapida occhiata, non l'ho letto tutto.
Si vede subito, comunque, che è un lavoro eccezionale!
Grazie mille.
I seguenti utenti hanno detto grazie : Sertes

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5 Anni 10 Mesi fa #24168 da ItalHik
Risposta da ItalHik al topic Analisi crollo Ponte Morandi

3aaa ha scritto:
IL2 sotto la spinta da 4000 Ton dei suoi stralli non può che impennarsi ruotando attorno al cavalletto e ribaltarsi. Il cavalletto deve essere tagliato di netto dalla enorme spinta orizzontale.


Non metto bocca sulla dinamica del crollo qui (o soltanto da te?) proposta - anche se a parer mio, per quel che può valere, appare un po' romanzata - però un chiarimento lo vorrei: supponendo di guardare il crollo da SUD, con quale verso di rotazione (orario/antiorario) si sarebbe ribaltato il tratto di impalcato IL2 che citi?...

Anche la "rottura dell’appoggio della sella Gerber di Ponente"(??), se si dovesse intendere quello che avrei capito io, lo escluderei, come causa scatenante del collasso (a meno che mi sfugga qualche particolare immagine)...

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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #24169 da 3aaa
Risposta da 3aaa al topic Analisi crollo Ponte Morandi

ItalHik ha scritto:

3aaa ha scritto:
IL2 sotto la spinta da 4000 Ton dei suoi stralli non può che impennarsi ruotando attorno al cavalletto e ribaltarsi. Il cavalletto deve essere tagliato di netto dalla enorme spinta orizzontale.


Non metto bocca sulla dinamica del crollo qui (o soltanto da te?) proposta - anche se a parer mio, per quel che può valere, appare un po' romanzata - però un chiarimento lo vorrei: supponendo di guardare il crollo da SUD, con quale verso di rotazione (orario/antiorario) si sarebbe ribaltato il tratto di impalcato IL2 che citi?...

Anche la "rottura dell’appoggio della sella Gerber di Ponente"(??), se si dovesse intendere quello che avrei capito io, lo escluderei, come causa scatenante del collasso (a meno che mi sfugga qualche particolare immagine)...


Vista da SUD la rotazione di IL2 è oraria (spinto da 4000 Ton che agiscono dal lato Genova, senza controspinta da Savona, si impenna e ruota in senso orario se visto da SUD. Per quanto riguarda la sella Gerber di Ponente, detto e ripetuto che prove NON ce ne sono, è una ipotesi per delineare uno scenario di messa in crisi dello strallo Ponente Sud su basi tecniche. Immagini ovviamente non ce ne sono (il video Di Giorgio comincia quando la Gerber si è staccata già da un po' e, se collasso del supporto c'è stato, non lo sapremo certo da quel video. Poi esistono le ipotesi esoteriche, quelle che prevedono la mano dell'uomo e chi più ne ha più ne metta

Perdonerai lo stile "romanzato" ma è voluto per cercare di condurre il lettore fino alla fine. Se mi fossi messo a parlare di sigma, modulo di elasticità, formula della relazione fra frequenza vibrazionale di una struttura in acciaio tesa e la sigma, credi che tutti avrebbero avuto voglia di leggere? Qui i post li mettiamo anche per cercare di dialogare, almeno io mi sforzo, altrimenti sarebbero qualcosa di autoreferenziale che non mi interesserebbe.

Io qui sono arrivato, l'analisi mi sembra logica, coerente con i fatti e con le informazioni di progetto fornite da Morandi stesso. Ora mi fermo e leggo perché non saprei che altro dire se non rimestare l'acqua nel mortaio. Sempre disponibile a chiarire, comunque.
Ultima Modifica 5 Anni 10 Mesi fa da 3aaa.

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5 Anni 10 Mesi fa - 5 Anni 10 Mesi fa #24170 da italofranc
Sertes
talofranc ha scritto: Argomenti in favore della demolizione controllata
Di Judy Wood, ingegnere meccanico alla Clemson University.

Judy Wood è stata allontanata dal movimento per la verità sull'undici settembre sia perché propone teorie antiscientifiche, sia perché passa più tempo ad attaccare tutti i membri del movimento che a contestare la versione ufficiale.
Le sue principali menzogne e mistificazioni sono state elencate, analizzate, e smontate qui: www.luogocomune.net/LC/index.php/24-11-s...e-la-disinformazione


Eccolo un altro! Sputtanare per depistare!

Ho parlato nel mio post che sostengo le teorie di Judy Wood? Judy Wood ci fornisce il sismogramma del crollo 11/9 trascritto da un sismografo lontano 37 Km. Pensate che questo sismogramma della stazione di Palisades, New York, a Rockland County non esista? Pensate che Altissimo ce lo avrebbe fornito lui al posto a Judy Wood? In questo sismogramma si vedono le onde sismiche provocate dagli aerei che sbattono il muso nelle torri e poi si vedono le onde sismiche che le macerie provocano sfracellandosi a terra. Ho dimostrato a una persona di questo forum che si poteva rilevare ''quello che succede sopra il suolo'', anche a 400 metri d'altezza.
Arriva quello di turno per dirmi che Judy Wood è una merda, dice menzogne ecc... Cosa centra? Il sismogramma in oggetto non l'ha trascritto Judy Wood, lei non è un sismografo fino a prova contraria.
Ancora una volta, sputtanando e disprezzando tutti rischiate di depistare questa indagine. State attenti per favore grazie.

[strike]PS: Corrado 5834
Sertes ha scritto: www.luogocomune.net/LC/index.php/24-11-s...e-la-disinformazione
Ho dato una rapida occhiata, non l'ho letto tutto.
Si vede subito, comunque, che è un lavoro eccezionale!
Grazie mille.

Dai per favore una occhiata ma non rapida e dimmi se questo lavoro eccezionale puo' mettere in discussione la validità del sismogramma della stazione di Palisades del 11/9 che ho presentato in questo forum a prescindere dalle teorie di Judy Wood. Aspetto con impazienza, grazie.[/strike]
Ultima Modifica 5 Anni 10 Mesi fa da italofranc.

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